“I più estranei di tutti gli stranieri…”

banlieuesNel terzo numero di Dabiq, la patinata rivista del cosiddetto Stato Islamico, leggiamo una citazione dell’antico teologo Ibnul-Qayyim che trovo di straordinario interesse.

In fondo, dell’ISIS (da non confondersi con l’Institute for the Secularization of Islamic Society) non sappiamo quasi nulla; ma qualcosa della sua immagine, di ciò che smuove i cuori di tanti giovani delle periferie del mondo, emerge da queste parole.

Si tratta di uno dei poli delle possibilità umane: lo sradicamento non solo come dato di fatto, ma come scelta assoluta di esistenza.

Al polo opposto abbiamo tutto ciò che qualifica, il politeismo non solo degli dei e delle immagini, ma di luoghi, legami, costumi, lingue, storia, pietre.

Ibnul-Qayyim (1292-1350) di Damasco fu discepolo di Ibn Taymiyyah e  autore di molti trattati.

A lungo incarcerato per aver predicato contro i pellegrinaggi alla tomba del Profeta, fu uno dei primi studiosi a confutare alchimia e astrologia in base a riflessioni scientifiche. E anche questo ci sta, a pensarci bene, come ci sta la sua ardita tesi del fanaa’ al-naar, la natura limitata nel tempo e più purificatrice che punitiva, del fuoco dell’inferno.

Il brano citato ruota attorno alla radice araba gh-r-b, cui abbiamo già dedicato qualche riflessione (parlando di Rim Banna e della tomba di Tameka Cunningham).

Gli editori di Dabiq, che scrivono un perfetto inglese, hanno fatto l’ottima scelta di usare i termini strange e stranger: quest’ultima somma in sé i valori semantici dei termini italiani, straniero, forestiero ed estraneo.

A noi non interessa la discussione, per definizione in malafede, tra xenofobi che dicono che l’Isis sarebbe il “vero” Islam e altri che lo negano, semplicemente per evitare pregiudizi contro gli immigrati.

Nella nostra modesta opinione di non musulmani, è “vero musulmano” chiunque si consideri tale, anche se ha una visione delle cose del tutto inconciliabile con quella di altri “veri musulmani”.

Ibnul-Qayyim (che Allāh ne abbia misericordia) disse, “Allah subhānahū inviò il Suo Messaggero ai tempi in cui le genti della terra seguivano diverse religioni. Tra di loro, adoratori di idoli, adoratori del fuoco, adoratori di immagini, adoratori della croce, ebrei, mandei e filosofi. Quando l’Islam cominciò ad emergere, era qualcosa di strano e chiunque lo abbracciasse e rispondesse ad Allah e al Suo Messaggero diventava uno straniero nel proprio distretto, nella propria tribù, famiglia e clan.

Quindi, quelli che rispondevano alla predicazione dell’Islam abbandonarono le loro tribù. Piuttosto, erano individui solitari che emigravano dalle proprie tribù e clan ed entravano nell’Islam. Perciò erano davvero stranieri, fino al momento in cui l’Islam emerse pienamente, la sua predicazione si era diffusa e la gente vi era entrata a moltitudini, e allora cessarono di essere stranieri.

Poi l’Islam iniziò a spaccarsi e a svanire, fino a tornare per diventare qualcosa di tanto strano, quanto lo era stato agli inizi.

Il vero Islam, che il Messaggero di Allah (sallallāhu ‘alayhi wa sallam) e i suoi Compagni seguivano, è oggi qualcosa di ben più strano di quanto fosse quando apparve per la prima volta, anche se i suoi aspetti apparenti e le sue caratteristiche sono ben noti e famosi.

Perché il vero Islam è estremamente strano, e i suoi aderenti sono i più estranei tra tutti gli stranieri, in mezzo alla gente”.

Tratto dai Madārij us-Sālikīn.

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1.812 risposte a “I più estranei di tutti gli stranieri…”

  1. mirkhond scrive:

    “Nel terzo numero di Dabiq, la patinata rivista del cosiddetto Stato Islamico”

    Perché si trova in edicola?
    Ma non c’è un’attenta censura poliziesca verso tutto ciò che è propaganda filo-isis?

    • Miguel Martinez scrive:

      “Patinato” per modo di dire, nel senso che si trova (che io sappia!) solo su Internet. Ma lo stile è assolutamente patinato e tecnicamente eccellente.

    • Miguel Martinez scrive:

      Tra l’altro, è molto facile trovare materiali di “estremisti islamici” in rete. Io in genere ci arrivo direttamente dai siti islamofobi che li segnalano, comunque ci sono anche dei siti di “ricerca” (presumo legati ai servizi occidentali, ma comunque interessanti), come questo:

      http://www.aymennjawad.org/2015/01/archive-of-islamic-state-administrative-documents

      Tra l’altro, vedo che questo sito dice più o meno le stesse cose che dico io sulla “islamicità” dell’ISIS:

      http://www.aymennjawad.org/16383/is-isis-islamic-and-other-foolish-debates

      • Miguel Martinez scrive:

        Sui materiali dell’ISIS, basta cercare Ajnad Media su Youtube.

        A proposito di linguaggio, è interessante come in questo nashiid https://www.youtube.com/watch?v=MsBgXctA9G4 gli sciiti vengano chiamati “Majusi”, cioè seguaci dei “Magi” zoroastriani.

        • mirkhond scrive:

          “gli sciiti vengano chiamati “Majusi”, cioè seguaci dei “Magi” zoroastriani”

          Se stiamo a Filippani Ronconi, non è che abbiano del tutto torto, a considerarli tali….

          • PinoMamet scrive:

            Interessante!
            Cosa è rimasto di zoroastriano nell’Islam sciita?

          • mirkhond scrive:

            La mistica dell’Imam nascosto che tornerà a rivelarsi alla fine dei tempi, per portare il trionfo della Verità e della Giustizia.
            Giusto per fare un esempio….

          • Francesco scrive:

            >> tornerà […] alla fine dei tempi, per portare il trionfo della Verità e della Giustizia.

            ops … perchè mi ricorda qualcosa?

            😀

          • mirkhond scrive:

            Sì, c’è anche un retaggio cristiano, sia pure attraverso la gnosi di Bar Daysan, Bardesane alla greco-romana (154-222 d.C.).

        • MOI scrive:

          Ma per il nome del profilo Youtube “United Snakes [sic] of America” … si è ispirato a RadioMaria ?!

          PS

          Musicalmente lo trovo pallosetto (ricordo agli Addetti della Sorveglianza Digos di ‘sti commenti che l’ ISIS risulta invece piacevole ai Giovani Occidentali … )… sicuri che sia ISIS ?!

      • mirkhond scrive:

        Non hai paura di ricevere le visite della Digos, leggendoti questi siti?

        • Francesco scrive:

          Miguel?

          lui che ha sbaragliato le Forze Speciali guatemalteche e i Consiglieri Militari USA?

          non conosci il Mito di MM l’addestratore? il Rambo messicano?

          😀

          PS la Digos ha cose più serie da fare che occuparsi di noi, non temere, siamo paglia e pulviscolo

          • mirkhond scrive:

            Vorrei condividere il tuo beato ottimismo…. 🙂

          • Miguel Martinez scrive:

            “la Digos ha cose più serie da fare che occuparsi di noi, non temere, siamo paglia e pulviscolo”

            Io mi limito a guardare di tanto in tanto documenti teorici o qualche video di notizie o cantato.

            Non so nulla e non voglio saperne di materiale che spiega come costruirsi una fionda o una bomba atomica in casa.

            Per quanto riguarda la Digos, sono invece meno ottimista di Francesco.

            La Digos, come tutte le realtà umane, è fatta di persone intelligenti e di persone furbe. Le persone furbe mirano a guadagnarsi la promozione facendo vedere che hanno fatto qualcosa; ed è molto più facile “fare qualcosa” contro gente piccola, innocua o stupida.

            Vedete le incredibili operazioni dell’FBI negli Stati Uniti per incastrare disadattati a fare “attentati islamici”.

          • Francesco scrive:

            hai ragione ma forse anche i furbi puntano a un minimo di credibilità

            forse

            ciao

            PS Duca, statti tranquillo, quelli che beccano devono essere come minimo di origine mediorientale oppure almeno convertiti all’Islam

            via un paio di volte a Messa e sei in una botte di ferro!

            😀

  2. Francesco scrive:

    Miguel,

    ma a te quelli del “vero Islam” non stanno appunto antipatici? siamo capaci tutti di fare i fighi sradicati all’inizio, quando siamo uno su mille.

    Ma restare fedeli quando siamo 999 su mille richiede la fede di mille martiri.

    Ciao

  3. Z. scrive:

    Miguel,

    — Nella nostra modesta opinione di non musulmani, è “vero musulmano” chiunque si consideri tale —

    Proprio chiunque? Intendo, non c’è un qualche limite – chessò, il monoteismo, Maometto come ultimo profeta, la fede nella la sacralità del corpo o nei cinque pilastri – superato il quale si può dire abbastanza pacificamente che qualcuno non è musulmano?

  4. Necroclerico scrive:

    Mah, a me verrebbe quasi da ridere se tutto questo non fosse il segno che l’umanità è pronta per colliquare nel caos. In primo luogo, scusate, ma sarebbe un grottesco credere che “Cristo sia morto dal sonno” che l’ISIS ISIL non sia foraggiata dall’Occidente. Neppure alle BR facevano tenere una rivista… e quelle erano anche colluse. Ma vogliono ancora farci credere che quedsto califfato non sia un pupazzo dell’Occidente? Con tutti i soldi che la CIA ha non riesce a bloccare quattro cenciai di provider che diffondono questa roba? Allora sono tutti d’accordo e non mi si venga a ciancare di terroristi!!!

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Neroclerico

      Io credo che sia importante distinguere vari livelli.

      Su un piano, sono convinto che l’ISIS sia stato ampiamente tollerato da USA, Israele, Turchia e Arabia Saudita. Mentre le stesse potenze facevano tutto il possibile per stroncare chiunque combattesse l’ISIS.

      Sono anche convinto, come ho avuto occasione più volte di scrivere, che l’ISIS sia molto meno “antioccidentale” ad esempio di quanto lo fosse al-Qaida.

      Questo però non vuol dire affatto che sia una “creatura” di chi lo tollera.

      Occhiali oltrarnini, utili come sempre: noi siamo in guerra per difendere un giardino che un americano donò alla nostra comunità; e non avrei nulla in contrario se gli Stati Uniti decidessero di usare tutta la loro potenza per spiaccicare chi ce lo ha rubato.

      E magari lo farebbero perché vogliono colpire qualche interesse che dà loro fastidio.

      Ma questo non significa che noi siamo una “creatura” degli Stati Uniti, o che abbiamo particolari interessi in comune.

      • Peucezio scrive:

        Io però non ho mai capito in che cosa il mondo islamico, intendo dalle origini, sarebbe una cosa altra rispetto all’Occidente.
        Perché dei tre monoteismi, uno sarebbe “occidentale”, l’altro “orientale” e l’altro non si capisce?
        Non si fa prima direttamente a contrapporre a un occidente divenuto monoteista un oriente che comprende buddhisti, induisti, confuciani, taoisti, ecc. ecc.?

        Certo, qua si parlava di Occidente in senso geopolitico, l’Occidente delle democrazie liberali e tutto il resto delle cazzate (ma anche lì i confini non è che siano chiari, dopo che è caduto il Muro). Ma sono distinzioni che lasciano il tempo che trovano.

        • Francesco scrive:

          caro Peucezio

          forse sei tu a essere troppo sofisticato, se per te sono ugualmente occidente monoteista la Teheran degli Ayatollah (o degli Scià) e la Parigi degli Illuministi (ma anche dei Capeto)

          forse in questo caso si può dire che è questione di sfumature ma che accumulandosi le sfumature si finisce all’altro capo del mondo …

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          “forse sei tu a essere troppo sofisticato, se per te sono ugualmente occidente monoteista la Teheran degli Ayatollah (o degli Scià) e la Parigi degli Illuministi (ma anche dei Capeto)”

          Mmm
          forse sarò troppo sofisticato anche io (o troppo poco) ma…
          sì, la Teheran degli Scià e la Parigi di Luigi Qualcosa sono ugualmente monoteiste.

          Mi pare anzi che la differenza tra i rispettivi monoteismi sia quasi risibile rispetto alla distanza tra due singole scuole di pensiero induista, di trentadue che lui ce n’ha.

          La differenza, grossa, è che per gli “occidentali” a occidente dell’Indo queste piccole differenze contano moltissimo;

          mentre per gli orientali tutto è rimasto al sostanziale tranquillo scambio di idee, visioni del mondo e dèi, che c’era anche da noi all’epoca del paganesimo, per cui ti ritrovi un dio indiano della guerra finito in Giappone come dio dell’abbondanza shintoista, e venerato dai buddhisti…

          la colpa della “nostra” pignoleria non è, come tutti dicono, nel Monoteismo;
          quella è un’idea che c’è anche in Oriente, tranquillamente mescolata a mille altre;

          è, invece, nella pretesa di esclusività, da una parte, e nell’acribia analitica, dall’altra, che mescolate insieme creano il Dogma…

          • Francesco scrive:

            mi sa che la storia buddhista non ti da troppa ragione

            ma non è certo il mio campo, non ho neppure i Playmobil per impersonarli!

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            Aspetta, se vuoi dire che ci sono stati scontri e ammazzamenti anche tra loro, questo è ovvio!
            Non manca mai l’occasione per scannarsi.

            Quello che voglio dire è invece che colà 😉 manca la pretesa di unicità, quella che piace tanto al nostro Habs, che rimpiange i tempi in cui la Chiesa diceva (non che abbia mai smesso…) “noi siamo gli unici a essere nel giusto”.

            Invece hai ragione nel far notare che il Buddhismo, sulla base non di un dogma ma di un sistema esclusivamente “ragionato” (non che cambi tanto, e non che manchi ragionamento nella definizione di un dogma, ma capiamoci…) ha avuto la pretesa alcune volte di fare la “religione di Stato” e si è sostituito anche violentemente a sistemi precedenti
            (certe durezze dell’induismo attuale credo siano reazioni storiche al buddhismo; per esempio la re-imposizione del sistema castale, dopo che il buddhismo aveva fatto sparire tutte le caste- e infatti quelle moderne quasi mai hanno una storia particolarmente antica…)

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            I cristiani giapponesi infatti furono accettati e tollerati, infatti.
            Diciamo che i supplizi occidentali facevano ridere in confronto a quello che si inventarono gli shogun.

          • Francesco scrive:

            x Pino

            non sono un fanatico dell’unica religione, è che non sopporto gli irreligiosi

            🙂

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            “I cristiani giapponesi infatti furono accettati e tollerati, infatti.”

            Non ho detto questo e se leggi con più attenzione vedi che ne ho parlato…

            “Diciamo che i supplizi occidentali facevano ridere in confronto a quello che si inventarono gli shogun.”
            Non sono sicuro di questo fatto…

          • PinoMamet scrive:

            Quello che voglio dire, è che gli shogun non avevano, che io sappia, nessun desiderio di definire quale fosse una religione “vera” e quale fosse “falsa”.
            Non volevano “quinte colonne dello straniero”, invece.

          • Francesco scrive:

            cosa che non credo si potesse dire dei cristiani giapponesi

            solo che in molti paesi l’idea di convertirsi alla religione degli stranieri fu sufficiente per la persecuzione, anche in assenza di cause religiose

            come a Roma antica

            alla fine, sempre perseguitati a causa della loro fede furono

            ciao

          • Dif scrive:

            Mi sembra che si stia perdendo un po’ il filo del discorso, non stiamo facendo a gara a chi era più cattivo di chi, ma cercando di capire se il mondo islamico, non solo dal punto di vista religioso, ma anche sociale e come “impostazione mentale”, possa essere considerato più simile all’Europa o all’Estremo Oriente.
            Comunque, il fatto che gli shogun perseguitarono i cristiani giapponesi secondo me è dovuto, oltre ovviamente al fatto che li vedessero come quinta colonna degli europei, anche a una certa inconciliabilità dei monoteismi occidentali con le società orientali.

          • Peucezio scrive:

            Pino,
            In generale mi sembra tu abbia colto bene la questione.

            “manca la pretesa di unicità, quella che piace tanto al nostro Habs”

            Non so Habsburgicus. Io in fondo sono nostalgico di quella chiesa, per il motivo opposto: una Chiesa che fa la Chiesa, esclusivista e tetragona, incrementa il pluralismo, perché, anziché fondersi nell’indistinto dell’ecumenismo universale, mantiene la sua caratterizzazione e quindi incrementa la varietà.
            Un mondo in cui ognuno crede di essere nel giusto è un mondo di mille teste diverse. Un mondo in cui tutti devono essere amici e dire la stessa cosa è un mondo con una sola testa uguale per tutti.
            Diverso è il discorso dei non monoteisti: loro dicono: nel mio villaggio faccio a cazzo mio e conta il mio piccolo dio e mi fai il piacere di non venire a rompermi i coglioni; a casa tua sei tu il padrone e non me ne frega nulla di ciò che fai.
            E’ un modo diverso (e secondo me è il migliore), di mantenere il pluralismo.

          • PinoMamet scrive:

            “Un mondo in cui ognuno crede di essere nel giusto è un mondo di mille teste diverse. Un mondo in cui tutti devono essere amici e dire la stessa cosa è un mondo con una sola testa uguale per tutti.”

            OMDAP!

          • gotcha scrive:

            @ peucezio

            Concordo piu’ di quanto io stesso mi renda conto!

        • rosalux scrive:

          Nietzche attribuiva agli ebrei la colpa di avere importato un Dio orientale e attraverso il cristianesimo di avere contaminato il (sano) occidente pagano. E anche Hegel, prima di lui. Quindi ci andrei piano con l’attribuire all’oriente il paganesimo e all’occidente il monoteismo, mi pare che siano tutte etichette che dipendono dal modello con cui si vuole interpretare e semplificare un mondo ben più “contaminato” e bizzarro fin dall’origine.

          • Peucezio scrive:

            Mi era sfuggito questo intervento.

            Non sono d’accordo.
            Intanto perché non c’è dubbio che Indiani e Cinesi siano orientali, mentre lo statuto dei semiti e del Vicino Oriente in genere è discutibile e io direi che è Occidente, visto che la sua storia, fin dalle origini, è strettamente legata a quella della Grecia, dell’Egeo, del Nordafrica e del Mediterraneo in genere, quindi, in ultima analisi, dell’Europa.

            E comunque non vedo cos’abbiano di orientale gli ebrei.
            Non riesco davvero a capire in cosa Einstein, Marx o Woody Allen sarebbero orientali. E anche Abramo e Mosè francamente non mi paiono in nulla orientali.
            Non più di quanto non lo sia l’Albania rispetto alla Puglia.

          • rosalux scrive:

            Peucezio, non davo ragione a quei filosofi, figurati: oltretutto hanno contribuito a fornire più o meno indirettamente materiale immaginario a chi – con quella radice culturale posticcia – ha costruito un massacro industriale (onerosissimo da un punto di vista economico, ma totalmente inutile dal punto di vista degli interessi di chi lo operava) nonché la propria stessa rovina: dicevo appunto che sono etichette utili a descrivere il pensiero di chi le inventa più che la realtà : Di fatto, Roma era pagana e il cristianesimo è stato importato da est, quindi mettere il monoteismo ad ovest e il paganesimo ad est è – appunto – una etichetta e non una descrizione storica accurata.

          • Peucezio scrive:

            “Di fatto, Roma era pagana e il cristianesimo è stato importato da est, quindi mettere il monoteismo ad ovest e il paganesimo ad est è – appunto – una etichetta e non una descrizione storica accurata.”

            Bisogna allora intendersi sul concetto di Occidente.
            E’ chiaro che non si fa riferimento a un dato geografico-astronomico (est-ovest), ma a un peculiare modello di civiltà.
            Altrimenti il Marocco sarebbe occidente e l’Austria oriente, come vogliono i meridiani.

            Il punto è che io credo che la civiltà classica non sia occidentale, al di là delle etichette di comodo (che va benissimo continuare a usare).
            Ha dell’Occidente lo spirito razionale, ma non il pragmatismo, il predominio della tecnica e il primato dell’azione sulla contemplazione. E soprattutto non ha dell’Occidente il trascendentismo.

            L’Occidente storicamente inteso, quello in cui viviamo, è un prodotto del connubio dell’incontro della cultura semitica con quella germanica (ma l’elemento determinante è semitico, non germanico), che sviluppa un modello rispetto al quale il mondo classico e quello orientale vero (India e Cina per intendersi) si trovano dalla stessa parte.
            Gli Stati Uniti ne sono l’esito estremo.

            Poi possiamo anche decidere di chiamarlo “Pippo” anziché Occidente.
            Anche se c’è anche una logica simbolica nei nomi. La decadenza e il nichilismo sono il prodotto naturale di questo modello (perché il predominio della tecnica, la desacralizzazione del mondo e la soppressione della sfera contemplativa a questo portano), quindi è giusto che nel suo nome vi sia il concetto di caduta, di occaso.

      • Necroclerico scrive:

        Carissimo MM,

        scusa per il ritardo nella risposta, ma permettimi di dissentire. Il ragionamento sbagliato è proprio questo, ed è esattamente quello che il mega sceriffo sionista americano vorrebbe sentirsi dire da ogni “vittima” = ogni abitante terrestre:

        “Occhiali oltrarnini, utili come sempre: noi siamo in guerra per difendere un giardino che un americano donò alla nostra comunità; e non avrei nulla in contrario se gli Stati Uniti decidessero di usare tutta la loro potenza per spiaccicare chi ce lo ha rubato.”

        è esattamente affidarsi a questo sceriffo per ottenere un’incidentale, ottriata e sempre revocabile giustizia che lo legittima e trasforma ipso facto chiunque ne richieda l’aiuto in un burattino e colluso.

        • Necroclerico scrive:

          PS a scanso di equivoci: non sto accusando nessuno dei presenti direttamente. Dico solo che non mi stupirei di un simile scenario: Gli “Amriki” liberano il Nidiaci su richiesta di Oltrarno dalle zampe della holding cattiva fiorentina; il giardino resta nelle mani dei “liberati” giusto quei 20 secondi netti in cui non compare dagli USA una “Psy and Love” stelle e strisce che si prende il Nidiaci con il consenso dei liberatori. Lieto fine? No solo una monumentale sodomia ai danni ovviamente di chi si fida dei liberatori U$A. Come accade di regola, peraltro…

    • Francesco scrive:

      ho perso la mia fede nelle capacità della CIA e nella potenza dell’Occidente da molto tempo

      un pò ti invidio

      ciao

  5. PinoMamet scrive:

    Io mi sono fatto l’idea che l’ISIS sia stato il sottoprodotto di qualche contoterzista della politica USA, all’epoca della (abortita) grande svolta Obamiama pro-“primavere”.
    Prima della comparsa in pompa magna dell’ISIS, la priorità dell’Occidente infatti sembrava essere “abbattere Assad”, come erano stati abbattuti Gheddafi e Mubarak.
    E poi, visto che l’ISIS rompe le palle soprattutto agli arabi o comunque ai locali, fa sostanzialmente comodo in chiave destabilizzante, contro Assad o contro il nuovo Iraq allineato all’Iran.
    Certo non deve scassare troppo, qualche bombetta se la becca, ma l’Occidente ovvero gli USA mostrano contro l’ISIS una timidezza che non credo sia solo un fatto caratteriale di Obama, ecco.

    • Necroclerico scrive:

      E allora a dirla tutta è un gioco pericoloso e suicida. Fomentare fanatici per destabilizzare un’area geopolitica è né più né meno segare il ramo su cui si sta seduti. Anche perché per definizione un fanatico non è “uno che collabora o media” ma si rivolta contro la mano che lo ha nutrito. Politica criminale dell’Occidente…
      Ma chi ha messo questi cretini dove sono?

    • Peucezio scrive:

      Io quello che mi chiedo è perché russi e cinesi non lo inceneriscono.

      • Francesco scrive:

        chi? l’ISIS? perchè per entrare nel Grande Barile di Petrolio ci vuole intelligenza e prudenza

        i Russi e i Cinesi hanno salvato Assad una volta e vendono armi a chi gli serve

        ma anche loro devono scegliere cavalli vincenti e non brocchi che a metà gara scoppino (tipo i governi dell’Irak)

        ciao

    • Francesco scrive:

      a me pare che invece sia un prodotto del Qatar, che gioca a fare la potenza regionale con soldi e spregiudicatezza

      salvo poi creare un qualcosa di molto più vitale di quello che prevedeva

      PS Obama fa sembrare Clinton un genio deciso, in politica estera

    • gotcha scrive:

      Gli americani una mattina che forse non e’ cosi’ lontana si sveglieranno con delle sorprese. Credo che ormai non sappiano nemmeno piu’ pronunciarlo il loro debito pubblico. Hanno applicato le teorie keynesiane come lo farebbe, che so, Fabrizio Corona?
      Forse alla luce di cio’ anche l’austerity comincia ad avere un suo perche’.

      E se gli USA rimanessero fuori dall’impero?

      L’isis potrebbe spiegarsi secondo la linea di politica estera american typical: nel dubbio, dare fuoco a qualcosa.

      • Francesco scrive:

        1) concordo, anche sul secondo punto

        2) no, però potrebbero trovarsi sempre meno al timone, anzi manco per nulla, prima di quanto pensino

        3) mi piace come idea ma l’Iraq pacificato era LA priorità USA nell’area

        ciao

  6. MOI scrive:

    *** Rispondo un po’ a tutti qui perché, fra un post e l’altro, “noi ci si sta facendo” dispersivi … ***

    @ HABSBURGIUCS

    No alle serenate, sono sessiste _ Abolita perciò una Tradizione Universitaria Bavarese … Verstanden ?!

    http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1988607&codiciTestate=1

    Lo dice la Gleichstellungsbeauftragte, cioè l’ Incaricata Tedesca Per La Parità Dei Generi ! Al rogo, quindi, anche quello Stalker del Petrarca ai danni della povera Donna Laura, tanto per cominciare ! 😉

    @ FRANCESCO

    “Persona Pandigenere” , NON “Persona Pandizenzero”, anche se l’ ispirazione è quella.

    Anzitutto è stata sostituita, in ambito dolciario Statunitense, l’ espressione sessista “gingerbread man” con “gingerbread person” … ma siccome “una trovatona tira l’altra”, che è successo ? Qualcuno _ forte dell’ assonanza “ginger” / “gender” _ ha riordinato i Gender Studies (che in effetti erano diventati complessi in maniera che si stava facendo dispersiva … quasi quanto i “Kelebek[ler] Studies”, cioè i commenti qui !) nel “GenderBread Person” .

    La metafora didattica dolciaria (che si aggiorna di continuo più di un software !) considera parametri sullo stesso piano il sesso biologico, l’attrazione sessuale, i comportamenti e ruoli sociali e identificazione negli stessi, eccetera … per ciascuno di questi parametri devi dare un valore in percentuale compreso in intervalli da 0 a 100, alla fine tracci il tuo bel “genderbread personal profile” .

    Ovviamente il test va ripetuto ciclicamente (perché su ciascun parametro, tutti sullo stesso piano, puoi sempre cambiare idea) in versione di volta in volta aggiornata (ognuna propedeutica alla successiva) e fanno medie statistiche dei tuoi risultati pregressi.

    Profilo che è la “ricetta” in senso metaforico gastronomico della tua Gender Identity !

    … Understood ?!

    @ Z

    Circa gli scoopponi su Lèdi Làich … t’ho risposto in “Teologia Toscana” .

    • Z. scrive:

      Sì sì, ho letto la teoria secondo cui la bufala che ti sei volentieri ingurgitato – come quella del cimitero in cui è vietato seppellire cristiani, quella della UE che impone 7 generi nelle carte di identità e qualche altro centinaio di questo tipo – è pura realtà perché lo dice Crozza.

      Bei tempi quando bastava dire “è vero perché lo dice Il Giornale” 😀

    • Thyrrenus scrive:

      Consiglio chi è di destra d’istituire ovunque la figura della Gleichstellungbeauftragte. In breve avrete la maggioranza assoluta.

    • Francesco scrive:

      dove posso trovare un test “misura il tuo livello di zenzero”?

      a questo punto sono curioso di vedere dove mi collocano

      grazie

  7. MOI scrive:

    Una volta magari ci si vinceva Sanremo, adesso invece magari ci si va in galera per Stòlchingh !

    https://www.youtube.com/watch?v=N_G8bzRPEW0

  8. MOI scrive:

    Perché il vero Islam è estremamente strano, e i suoi aderenti sono i più estranei tra tutti gli stranieri, in mezzo alla gente”

    [cit.]

    —-

    Sono gli unici ancora in grado di rovesciare la Serpe dal Trono di Questo Mondo, ma … se la facessero poi rimpiangere ? 😉

    • PinoMamet scrive:

      Una curiosità: ma esattamente da cosa sarebbe rappresentata, questa serpe?

      • MOI scrive:

        Ma non erano migliaia di anni che ne parlate 😉 ?

        • PinoMamet scrive:

          Beh ma ai giorni d’oggi chi sarebbe? si può sapere?

          • MOI scrive:

            Ma non era che “la Serpe muta pelle costantemente ma resta sempre sé stessa” ?

            … Ai Monoteismi in termini di ritualizzazioni maniacali su come e cosa mangiare, vestirsi, pregare controllando bussolino e goniometro o simil-feng shui su come andare al cesso NON riesco ad appassionarmi.

          • Z. scrive:

            Non sentirti in colpa. Vedrai che continueranno ad esistere lo stesso tutti e tre 🙂

          • MOI scrive:

            Io voglio Scontri Epici Escatologici fra Entità Potentissima … quell’ altra roba là mi annoia terribilmente.

          • MOI scrive:

            … Entrambi (!) e tre 😉 ?

          • Z. scrive:

            Ma per forza, tu non sei credente. E’ chiaro che preferiresti uno scontro tra titani tipo arcangelo Gabriele con la scimitarra vs. mega golem che pratica krav magà!

          • PinoMamet scrive:

            Moi

            non è che ti abbia chiesto esattamente cosa piace o non piace a te dei monoteismi…

            io ti avrei chiesto da cosa si riconosce questa famosa serpe, visto che dici che l’Islam sarebbe l’unica alternativa a essa…
            insomma, che roba è? da cosa la si riconosce?

            PS
            Il krav maga è una cagata pazzesca

          • MOI scrive:

            Dài, rispetto anche solo a 50 anni fa Dio è dimenticatissimo … tutto ciò che anche solo 20 anni fa era considerato “buon senso” adesso è considerato “bigottismo” … non è che me ne lamenti, ma non posso non prenderne atto perché lo percepisco fortemente !

          • Francesco scrive:

            in un certo senso è giusto così: se togli a Dio la “terribilità” e lo riduci a buon senso, diventa una robetta fragile e irrilevante

            hai sicuramente ragione ad aspirare a cose grandi ma, ricorda, di grande c’è la croce da portare, tutto il resto è vanità

            ciao

          • gotcha scrive:

            Tutto il resto e’ vanita’..

            Anche la Croce da portare.

          • Francesco scrive:

            su q

          • Francesco scrive:

            su questo non sono d’accordo, anche se il Maligno prova pure quella strada, per fotterci

            ciao

  9. MOI scrive:

    ISIS (da non confondersi con l’Institute for the Secularization of Islamic Society)

    ——–

    Indubbiamente, se Dio c’è … ha il senso del sarcasmo ! 😉

  10. MOI scrive:

    Jihad Padano :

    http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/TREVISO/salvini_nervesa_uccido_rapinatore_medaglia/notizie/1372733.shtml

    Salvini: «Se uccido un rapinatore voglio medaglie, non processi»

    • Z. scrive:

      «Al governo istituiremo il servizio civile obbligatorio»

      Miseriaccia, vuoi vedere che a ‘sto giro Miguel diventa leghista? 😀

      • Francesco scrive:

        c’è molto di comune, tra la realtà di MM e la retorica di MS

        e quasi tutto a vantaggio di MM

        😉

        • Miguel Martinez scrive:

          🙂

          Non mi offendo: da noi penso che nessuno voterà Lega, ma il substrato popolare non è tanto diverso. A parte l’astio verso gli immigrati, riconosco negli “oltrarnini” molti elementi analoghi.

          Tutto sta nella maniera in cui si concretizzano questi umori: nel gestire in comune degli spazi, oppure nel chiedere che si usi il cloro contro i campi Rom.

          E’ invece la prima volta che sento del “servizio civile obbligatorio”, e la proposta un po’ mi sorprende.

          Io comunque non ho mai detto (credo, a volte mi contraddico allegramente!) che vorrei un servizio civile obbligatorio; semplicemente, dovrebbe essere la condizione per esercitare il diritto di voto 🙂

          Ma ovviamente il pericolo è quello dell’introduzione di una forma generalizzata di manodopera gratuita, magari a servizio di imprese private: immagino come primo stadio, tutti ai lavori forzati per la Expo, come secondo tutti ai lavori forzati per scavare il tunnel TAV.

          • Francesco scrive:

            è ora di superare il concetto di lavoro salariato, non credi?

            e certamente EXPO e TAV sono Beni Comuni (se non ci credi, MR te lo dimostrerà alla lavagna con due facile disegnini)

            😀

          • gotcha scrive:

            Per tornare a casa o prendo il treno o faccio il passo del brattello: il treno si rompe almeno una Volta alla settimana. Il brattello sta franando completamente: siccome non puliscono le cunette, l’acqua scorre di traverso sulla strada, fa dei canali, si infiltra nell’asfalto e erode i margini. Se cede del tutto, ci saranno abitazioni inagibili.
            Basterebbe un tizio con un decespugliatore e uno con un badile..
            Poi si possono fare tav, expo e puttanate le piu’ varie.

          • PinoMamet scrive:

            Io ho sia decespugliatore che badile, ma prendo 30 all’ora
            (25 per insegnare greco e latino… decespugliare mi sembra “leggermente” più pesante).
            😉

            Non pensare di cavartela offrendomi pranzi, perché sono un cagacazzi insopportabile e pure kasher…
            😉

          • gotcha scrive:

            facciamo 5 all’ora, a mezzogiorno pasta con ragù e funghi porcini ( 5 ore di cottura sulla stufa) preparata dalla figa che fa la legna, alla sera brodo, e come merenda una bella scodella di carte d’or alla stracciatella!

          • MOI scrive:

            Ragù ?!?! 😀

            … a casa di Pino non lo mangia neanche il Golem ! 😉

          • PinoMamet scrive:

            Ragù… hmmm… non saprei! facciamo due spaghetti pomodoro e basilico?

          • gotcha scrive:

            In alternativa, pasta con gamberi di fiume e sanguinacci..

          • MOI scrive:

            Gamberi ?” ‘ Bàn, mo ‘sa dit ?! Hèt lèt al Levitico ?! 😉

          • MOI scrive:

            “Sanguinaccio” ?! … Vut dèri da magnèr dal ninén ?!

            PS

            Sei di “Bedonia” , Emilianofono … no ?

          • gotcha scrive:

            ho dato un’occhiata alle prescrizioni..

          • gotcha scrive:

            si, capisco i dialetti emiliani, ma noi a bedonia e dintorni parliamo delle varianti del ligure, che non riesco a scrivere perché mancano le dieresi di o e u, che sono fondamentali, e gli accenti di lunghezza.

            ad esempio io direi: o nanan, ma cus’te disi? t’e’ lezùu u leviticu né?

            e: ma ne te ghe dare’ miga da man’ja’ dau guzin?

            l’apostrofo sta per accento di lunghezza.

          • PinoMamet scrive:

            Che poi i gamberi di fiume credo siano anche a rischio estinzione… 😉

          • Thyrrenus scrive:

            gotcha se aggiungi l’alloggio alla proposta potrei farci un pensierino! 🙂

          • gotcha scrive:

            Ci starebbe bene una mangiata con ubriacatura senza freni.. per vedere dove si va a finire coi discorsi. da mangiare ne fa pino secondo i rituali.
            io sono disponibile (soprattutto alla ciucca).

          • Thyrrenus scrive:

            gotcha non mi provocare che rubo un panzer qui e vengo SUBITO! 🙂 🙂

          • Francesco scrive:

            la proposta di ciucca dialettica di “quelli di Miguel” è veramente tentatrice

            solo che ho un pò di fifa del giorno dopo …

            😀

          • gotcha scrive:

            Ci vogliono due giorni, la ciucca bisogna iniziarla a mezzogiorno e allungarla lungo il pomeriggio, perche’ da svegli si smaltisce meglio. Poi bisognerebbe mangiare e bere roba relativamente genuina (vino rosso e grappa), e non fumare o fumare poco (per il cantamaggio ero cosi’ sfondato che non riuscivo ad arrotolarmi le sigarette, ed e’ stata la mia salvezza). Sono cose da fare due o tre volte l’anno, ma se fatte con senso ne vale la pena, soprattutto se si tratta di ciucca dialettica!

          • Thyrrenus scrive:

            Grandioso avete il Cantamaggio! Ma allora mi potrei sentire a casa anche se non capirei un’acca del ligure… 😉

  11. MOI scrive:

    @ Z

    Dici che il Catechismo dovrebbero mettersi a farlo così ? 😉

    https://www.youtube.com/watch?v=5mJEq85d1R8

  12. MOI scrive:

    http://www.famigliacristiana.it/articolo/i-consigli-della-moretti-ai-pensionati-un-migrante-e-arrotondi-la-pensione.aspx

    La Moretti, però, ha una ricetta tutta sua e consiglia ai pensionati di aprire le porte della propria casa perché in questo modo potrebbero guadagnarci pure qualcosina visto che per ogni profugo viene corrisposta una retta di 35 euro al giorno

  13. Thyrrenus scrive:

    Quello che è descritto da Ibnul-Qayyim mi sembra un carattere fondamentale delle religioni abramitiche. Non a caso dio scelse Abramo e lo fece errare (come poi col popolo con cui strinse alleanza) praticamente da solo nel mondo (vabbè gli disse dove andare ma la sostanza è la stessa). Anche Cristo chiedeva di lasciare padri e madri e tutto per seguirlo. In tutte e tre le religioni abramitiche vedo fondante una drastica cesura col ‘mondo’.
    Questa cesura è poi interpretata come nascita. Dalla ‘chiamata’ si è veramente quel che si deve essere. Tutti sono soli di fronte a Dio. Peccato che questa solitudine è solo la base per l’istituzione della ‘Vera’ comunità, quella che più o meno gentilmente DEVE cancellare le altre.
    Come non pensare, non pensare al rovescio ‘demoniaco’? L’atomizzazione delle comunità umane, la trasformazione degli individui in ‘singoli’, tutti uguali, soli, computabili, che obbediscono ac cadaver alle leggi pseudonaturali della nostra ‘realtà economica’?

    • MOI scrive:

      Come non pensare, non pensare al rovescio ‘demoniaco’? L’atomizzazione delle comunità umane, la trasformazione degli individui in ‘singoli’, tutti uguali, soli, computabili, che obbediscono ac cadaver alle leggi pseudonaturali della nostra ‘realtà economica’?

      [cit.]

      ———–

      @ PINO

      Anche tu lo ritieni “demoniaco” ? Certo che detto da un Toscanaccio Ateo … 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Boh?
      Posso dire che l’Ebraismo rifugge dal pensiero unico, dall’unanimità e dal culto del singolo (esemplificato in Nimrod, quello della torre di Babele, e dal Faraone) e insiste invece per un potere che sia, al minimo, duale o comunque plurale (Re vs Gran Sacerdote- Sacerdoti vs Profeti,- Gran Sacerdote vs Sinedrio- Presidente vs Vicepresidente del Sinedrio, ovvero “Zugòt” o “coppie”; scuola di Shammai vs scuola di Hillel… e così via fino alle discussioni infinite del Talmud…)

      • Thyrrenus scrive:

        Anche gente come il Rabbi ben Eliezer (Baal Shem Tov), che vorrei conoscere meglio, è abbastanza nelle mie corde per questo.
        Resta molto interessante come le tre religioni vogliano essere assolutamente monoteiste e tuttavia abbiano trovato, nel corso della storia, molti modi per ‘moltiplicarsi’ o sfaccettarsi.

        • PinoMamet scrive:

          Bisognerebbe controllare meglio, ma a orecchio molte delle storie del Baal Shem Tov mi ricordano (ma non vagamente: proprio con un forte senso di déjà vu… ) le storie dei Padri del Deserto.

          Non escluderei che la fonte sia proprio quella, tramite i russo subbotnik convertiti all’Ebraismo…

      • Thyrrenus scrive:

        Se volessi esser captivus diaboli (cattivaccio) -come si fa la faccina diabolica?- potrei insinuare che tale molteplicità è dovuta all’invidia divina: solo dio può essere uno. Questo non vale certo per il cristianesimo…
        lo spiritello sulla mia spalla destra invece mi dice che dio, avocando a sé l’idiozia dell’unicità, ce ne salva, ché le notre anime ne sarebbero altrimenti annichilite… (faccina dell’angioletto)
        🙂

        • Thyrrenus scrive:

          Ehm, argomento tipicamente buonista nei confronti di quell’invidioso (faccina demoniaca).

          Uhm, mi sa che potrebbe andare avanti…

    • MOI scrive:

      Ocio però che “perinde ac cadaver” non fa tanto Toscanaccio Ateo :

      http://it.wikipedia.org/wiki/Perinde_ac_cadaver

      😉

    • gotcha scrive:

      Ne “la questione ebraica”, Marx e’ arrivato alle stesse conclusioni, a occhio e croce.

      Il perimetro che delimita il nostro essere “monadi ripiegate su se stesse, che non trovano nell’altro la realizzazione della propria liberta’ bensi’ il suo limite”, e’

      rullo di tamburi

      la proprieta’ privata!!

  14. mirkhond scrive:

    “Come non pensare, non pensare al rovescio ‘demoniaco’? L’atomizzazione delle comunità umane, la trasformazione degli individui in ‘singoli’, tutti uguali, soli, computabili, che obbediscono ac cadaver alle leggi pseudonaturali della nostra ‘realtà economica’?”

    Io tutto ciò lo vedo e lo vivo quotidianamente.
    Ma in questa società laica, tollerante, femminista e frocista…..

    • Dif scrive:

      Non lo faccio per provocare, na te lo chiedo ancora una volta: cosa ti assicura che in una società integralista, intollerante, omofoba e maschilista non lo proveresti?

      • mirkhond scrive:

        Vivo in questa società e in e con questa società mi devo confrontare….

        • Dif scrive:

          Già, ma non vedo perchè “frocismo” e femminismo debbano avere un’influenza così negativa sulla tua vita.
          Mi sembrano aspetti tutto sommato marginali della società nella quale non ti senti a tuo agio.

        • Thyrrenus scrive:

          Scusa ma credo che le cose non possano esser cambiate se non è possibile pensarle altrimenti e secondo varie prospettive.

        • gotcha scrive:

          @ mirkhond

          Moi mi ha fatto riflettere sulla figura della Donna taglialagna.
          Immagina che ci taglino il gas, e donne,uomini, froci e varie ed eventuali si trovassero a dover fronteggiare il Ben piu’ grave fastidio del freddo. Cosi’ si parte e si va a tagliar la legna, si vangano le terre eccetera eccetera..
          L’alternativa e’ questa: la societa’ che tu brami (ma non ne sono cosi’ sicuro) e’ cosiffatta..
          Per quango riguarda me, andrebbe alla grande, e non staremmo tutto il giorno a parlare del “vuoto” e del “VUOTO” e dell’etica e della morale.
          Anche perche’ il cristianesimo ha sempre parlato di “resurrezione dei CORPI”.
          Chi ha orecchi intenda!

    • gotcha scrive:

      ..”società femminista e frocista”..

      ma non lo è! E il fatto che tu la chiami così ne è una prova..

      • gotcha scrive:

        A me pare di vivere in una società più vicina alla descrizione oppositiva di Dif.

      • mirkhond scrive:

        E che è allora?

        • gotcha scrive:

          Se lo sapessi starei da in pezzo alla sorbona invece che farmi le seghe mentali sui froci e le femministe.

          Comunque, per spiegarti meglio, una societa’ frocista e femminista non e’ tollerante nella misura in cui si barcamena ipocritamente tra gli ismi.. Sembra piu’ una recita che una societa’: calato il sipario chissenefrega!

    • Francesco scrive:

      in efetti mi pare abbia ragione Mirkhond

      le religioni ti danno una comunità fortissima (per alcuni troppo) al posto di quella che lasci

      e regole non economiche da seguire

      è solo la nostra società moderna che ti dà la libertà/solitudine/atomizzazione e, sotto sotto, le ferree leggi dell’economia (nota: su questo punto avrei da dissentire)

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Per una volta tanto sono finalmente d’accordo con Francesco! 🙂

      • gotcha scrive:

        E’ la proprieta’ privata.

        Amen

        • mirkhond scrive:

          Eh?

          • gotcha scrive:

            Atomizzazione=proprieta’ privata.

          • Francesco scrive:

            allora andiamo parecchio indietro, la proprietà privata c’era già ai tempi di Roma!

            non era la sola ma non lo è neppure oggi

            saluti

          • gotcha scrive:

            Ragazzi, e’ la proprieta’ privata che salva dall’esclusione sociale: se uno distrugge la macchina e ha un appartamento puo’ usarlo come ipoteca o venderlo, magari buttando in mezzo alla strada gli affittuari, e mandando a farsi benedire il rapporto umano che aveva bilanciato al ribasso il canone.. Se ne parlo’ qualche post fa.
            Non conosco nessuno, ma proprio nessuno, che non sia “vincolato spiritualmente” dalla proprieta’ privata.
            E qual’e’ il guaio delle dipendenze patologiche se non la distruzione della proprieta’?
            A pensarci bene e’ la fonte di tutti i mali, in coppia col prestito a interesse!

          • Z. scrive:

            Sono disposto a liberarvi tutti quanti dalla schiavitù della proprietà privata. In cambio non chiederò niente. Lo faccio per puro amore nei vostri confronti, che credevate?

            Una volta che avrete venduto tutto e incassato i proventi, girerò a Miguel il mio IBAN e voi provvederete a versarli 😀

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Z, piano con le richieste: ti ricordo che il denaro serve a chi vorrà pagarmi il tributo per essere liberato dalla schiavitù della società postfeudale!

          • Z. scrive:

            Beh, è chiaro che chi deciderà di devolvere a me tutti i suoi averi poi non avrà altra scelta – non potendosi più riscattare – che il servaggio sotto di te.

            Attività che permetterà loro di assaporare appieno la spiritualità e la frugalità dell’Antico regime!

  15. mirkhond scrive:

    Moi

    Pino è un contento di questa società, in quanto il gruppo religioso in cui è entrato a far parte, oggi (nonostante non sia amato) gode di un potere e un’influenza mondiale, anche solo inimmaginabile 100-200 anni fa, nonostante le geremiadi antigiudaiche di quei periodi.
    Sono altri a soffrire il vuoto provocato dal VUOTO per eccellenza: l’assenza di Dio nel vivere quotidiano di tanta gente….
    I Giudei OGGI godono.
    I loro avversari di IERI oggi soffrono….

    • PinoMamet scrive:

      Io sono ragionevolmente contento di questa società, se paragonata a moltissime di quelle precedenti, e a qualcuna di quelle contemporanee (la Corea del Nord, per esempio);

      ma l’Ebraismo non ha niente a che fare con questo ragionamento!

  16. mirkhond scrive:

    Non credo visto che è la cultura più ottimista del mondo.
    A volte anche troppo….

  17. MOI scrive:

    @ MIGUEL

    1

    Quella faccenda Cani Vs Zingari, ergo “Derby a Sx” di “Amici dei Nomadi” Vs “Amici degli Animali” … purtroppo ha approfondito il discorso solo Rino Cammilleri :

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-se-i-rom-attaccano-i-canili-che-faranno-gli-animalisti-12753.htm

    … però si è almeno sforzato di fare giornalismo razionale, nei propri limiti personali non certo sottili. Purtroppo, come prevedibile, ha perso un po’ di freddezza raziocinante prendendo in mezzo l’ Islam.

    2

    “A-Gender” [sic] Pitti Uomo … dalle tu’ parti.

    http://www.businesspeople.it/Lifestyle/Fashion/Pitti-Uomo-cancella-i-sessi-ecco-la-moda-a-gender_80377

    3

    I tuoi vecchi articoli sull’ ISIS Alternativa erano indubbiamente interessanti allora, ma … adesso mi sa che siano andati in obsolescenza. In particolare, troppo facile aver ragione di un Vecchio Crucco _ inevitabilmente in Età da Ex Hitlerjugend _ dandogli del “Megalomane Razzista”; sapevamo già che essere Tedeschi non è conciliabile con il fare i comici … ancora non sapevamo che ciò vale anche per fare i Papi. Sì, insomma : se pochi anni dopo il Disorso di Ratisbona (oggetto di strali e geremiadi incessanti e onnipresenti) molto sangue kafir ha continuato beffardamente a scorrere in zone “non di guerra” nel nome di un Dio Clemente e Misericordioso ed è saltato fuori l’ ISIS, qualcosa effettivamente nella Umma NON andava. Ovviamente qualcosa non va neanche in noi, se ad ogni salotto Tv Radical-Chic si dice che il problema rischia di diventare l’ “islamoffobbbia” … e tocca chiamarsi Tahar Ben Jelloun o Khaled Fouad Allam per poter dire _ senza dover fronteggiare il Politically Correct Totalitario _ che, si ti ammazzano in nome dell’ Islam, allora temere l’ Islam è sensato e che semmai il problema è il non distinguere.

  18. MOI scrive:

    @ TUTTI

    Ho cercato in English la suddetta segnalazione di Rino Cammilleri su Londonistan e agli autisti Musulmani che lasciano a terra i cani per ciech …pardon NON-Seeing

    Salvo Insabbiamenti (e se non c’è sabbia nei Deserti …) con gli Insabbiatori Guitti del Potere che chiamano “Bufala ” la Relatà Insabbiata…

    la situéscion è la seguente :

    http://www.express.co.uk/news/uk/187711/Muslim-bus-drivers-ban-on-guide-dogs

    … che forse preferirebbero essere chiamati ancora “blind”senza però questa “Home Dhimmitude” perché sennò _ quando ci vuole, ci vuole …_ si turba la sensibilità religiosa degli Immigranti Islamici che rifiutano d’integrarsi ! In parte (!!!) li comprendo, visto che fin dagli Anni Ottanta la Corona Inglese è un Carrozzone Inesauribile di Stronzate da Gossip !

    Ergo al Ròial Bèbbi _ vésst axé ch’ an la cåunta pió un az’idóll ed gninta gnanca cla vècia bacócca ed na Queen-Żdåura ed la sô“nôna biśa” Elìżabèz’ Że Sècond _ ch’ al vaga a żughèr a “Rà Żigożàgo ed Baz’urlònia” insàmma ai cinno di Pahlavi … ch’ i ai én bèla aviè: a tachèr dal méll-nuvzàint-e-stàintanôv, mé’a dla nòt dal squassadén !

    Insomma, perché i Windsor _ con un Regno identitariamente ridotto così ! _ non si “scavano dai maroni” spontaneamente (!), auto-esiliandosi e proclamando la Repubblica Islamica di “Anglistan”, o “Albionistan” ?! … Davvero, penso che ci farebbero di gran lunga una miglior figura !

    @ Z

    Ti ricordo che i Musulmani Britannici NON possono votare per Cuperlo …

    @ FRANCESCO

    Guarda che la fissa della Religione Veramente Vera è tipicamente Monoteista … i Pagani ragionavano più in termini “archetipici” divini che poi era normale che si differenziassero a seconda delle culture e delle latitudini.

    Addirittura, in quella stessa Mesopotamia oggi martoriata dall’ ISIS, c’erano dei Sapienti Pagani che redigevano delle specie di dizionari-guide per passare da un “paganesimo” all’ altro, per la miglior diplomazia fra i Re ad opera dei Sacerdoti … Roba quasi “glocal” [sic] ante-litteram.

    @ DIF

    Quando di Monoteisti c’erano solo gli Ebrei, era senz’altro più facile “orientarsi” … e magari pure “occidentarsi”. Mai capito perché si dica “orientarsi” … in teoria, visto che le bussole indicano il Nord, si dovrebbe dire “nordarsi” o “mezzanottarsi”, no ?

    @ NEOCLERICO

    Secondo Blondet, USA e Israele vogliono (!) aver paura, apposta per poi potersi arrogare il diritto di difendersi. Anche preventivamente. Lo avrebbero (!) “strolgato” nel Talmud gli Adelphi della Dissoluzione, fin dai Tempi di Babylonia … assieme a come “inforciare” (Blondet NON usa il Politically Correct, come Mirkhond …) il Frangistan permettendo a Rhianna e a Lady Gaga di fare carriera.

    @ ALESSANDRO

    Un altro ISIS ancora, grazie della seganlazione … e poi la Dea Pagana Egizia.

    @ MIRKHOND

    “Ottimismo Ebraico” ? Sarà che l’ Ottimismo è un concetto sputtanato da Oscar Farinetti, Tonino Guerra e Matt Renzie ma … cosa intendi ? Sai, c’è anche la vulgata _ pressoché invariata da Voltaire a Odifreddi_ del Dio Padre-Padrone che per puro sadismo, tanto per dire una, esige che le donne partoriscano antigravitazionalmente da sdraiate …cioè “con dolore” [cit.]. Per non parlare delle analisi Femministe sulla Bibbia che identificano l’ Eden con la Società Matriarcale Perduta …

  19. MOI scrive:

    @MIRKHOND

    La Letteratura Fantastica (“Fantasy” è sputtanatissimo e abusivamente Anglofono in tutte le lingue …) della tua “Patria ove oggi sei Straniero” :

    http://it.wikipedia.org/wiki/Lo_cunto_de_li_cunti

    sbarca su grande schermo :

    (V.O. in Inglese, direttamente per i Festival Internazionali … ma preferisco in Italiano, viste le “lochéscions” 😉 …)

    http://www.youtube.com/watch?v=l8hnw3Y5ckA

    la serva di cui la Regina necessita (No spoiler) è la stessa che interpretava la sorella minore della Rohrwacher (anche qui presente) in “L’ Uomo Che Verrà” :

    http://www.youtube.com/watch?v=YEsFlxacD-U

    • MOI scrive:

      Paradossalmente sembra meno (!) “Norreno” il trailer de L’ Uomo Che Verrà che è stato girato alla cosiddetta “Linea Gotica” 😉

  20. mirkhond scrive:

    La norrenizzazione di Napoli….
    Che schifo!
    Evidentemente, per sdoganare miti e leggende napoletane, oggi si deve passare dalla norrenizzazione cinematografica…
    Che schifo!

    • PinoMamet scrive:

      ??
      cosa intendi per norrenizzazione di Napoli?

      • mirkhond scrive:

        Lo scenario cupo da fantasy anglosassone del film tratto dall’opera napoletana.

      • PinoMamet scrive:

        Devo dire che ha colpito anche me (ma non ho ancora visto il film).

        Mi stupisce doppiamente, perché è stato girato nell’Italia centro-meridionale.
        (Il che serva di caveat: bastano due filtri e un direttore della fotografia e cambia tutto..)

        io mi sarei aspettato una cosa molto diversa, visivamente.

        A mio fratello i trailer hanno ricordato certi vecchi film “favolistici” cecoslovacchi, a me pare che ci sia un’omologazione visiva alle favole hollywoodiane. Fatto sta mi sarebbe piaciuto un’immaginario meno standardizzato, anche perché il testo di Basile, per il poco che ho letto, è tutto meno che prevedibile o banale.

        • MOI scrive:

          Sì, è vero : d’altronde se già hanno “Norrenizzato” la Grecia di 300 … però stavolta è un Italiano stesso (Romano ?) con un cognome da Libro Cuore 😉 a Norrenizzarsi da sé …

    • MOI scrive:

      V.O. in Inglese, direttamente per i Festival Internazionali …

      ———

      Se il buon giorno si vede dal mattino … in effetti era inevitabile voler compiacere quel gusto lì, a discapito della propria identità.

  21. mirkhond scrive:

    “Ottimismo Ebraico” ? Sarà che l’ Ottimismo è un concetto sputtanato da Oscar Farinetti, Tonino Guerra e Matt Renzie ma … cosa intendi ?”

    Oggi una persona cara mi ha detto che gli è stato scoperto un tumore della pelle al braccio, e che questo venerdì verrà operato in Day Hospital.
    Ha cercato di rassicurarmi dicendomi che si tratta di un tumore benigno.
    Ma io sono in ansia….
    Nella cultura giudaica, ansie, paure, sofferenze, tribolazioni sono sempre state affrontate con grande ottimismo, nonostante persecuzioni, vessazioni e sofferenze di ogni tipo….
    Si è procreato, si son create imprese, la capacità di trasferire capitali da un capo all’altro del mondo, ecc.
    Insomma di fronte alle tragedie si è sempre agito pensando ad un futuro migliore SU QUESTA TERRA.
    Vedasi il Libro di Giobbe, che ne è l’esempio più religioso di tale ottimismo…
    Io invece che ottimista non lo sono per niente, e faccio psicoterapia per cercare di combattere il senso di CONTINUO terrore che mi porto dentro, aspetto da un momento all’altro di finire nel baratro….
    Spero di averti chiarito cosa voglio dire…

    • gotcha scrive:

      Non so se ti può aiutare, ma come dici tu “combattere il terrore” a me è costato lo sfinimento.
      Il giorno che ho cominciato a dire: la vita fa schifo, gli altri fanno schifo, io odio tutti, ogni mattina è come uscire dall’utero e non sarei mai uscito manco la prima volta figurati tutte le mattine..

      da quel giorno ho cominciato a sentirmi meglio.

      Poi non è che il terrore passi e che non vedi più il baratro.

      Però mi sono sentito meglio CON ME.

      E QUINDI ANCHE CON GLI ALTRI.

      Partendo però dal presupposto che niente ha molta importanza..

      Che poi è la mia interpretazione a “se non odierete vostra madre vostro padre eccetera eccetera”; e in generale di tutto il vangelo, che se ti chiedesse solo di rinunciare alla ricchezza materiale sarebbe facile, ma quando ti accorgi che la vanità corrisponde precisamente alla “ricchezza spirituale” (oltre a quella materiale chiaramente), allora so’ veramente ma veramente cazzi!

      • mirkhond scrive:

        Gotcha

        Ho perso un nonno, entrambi i genitori, più un paio di parenti naturali ed acquisiti, di cancro.
        Ora, una persona che da 5 anni mi segue come un secondo padre, mi ha detto di avere un tumore anche lui.
        Certo ha minimizzato, ha detto che deve fare il day hospital, di non preoccuparmi…
        Ma io devo preoccuparmi e solo Dio sa come ho il terrore e l’angoscia alle stelle…
        Primo per lui, perché so che di tumore si muore MALE, grazie anche ad una legislazione di merda che proibisce in Italia l’eutanasia.
        E poi mi preoccupo per me, perché se se ne va via anche lui, posso solo pensare a suicidarmi….

        • gotcha scrive:

          ne so qualcosa. anch’io qualche cancro l’ho visto e sono d’accordissimo sull’eutanasia e penso che SE e QUANDO mi riguarderà da vicino si possa prendere in considerazione l’idea di andare a farla fuori da qua. (a parte che te la fanno comunque anche in Italia, anche se più in sordina).
          Comunque io mi stavo appassionando alla tua acribia storiografica, se resti in vita magari mi compro qualche libro in meno e ce la cavo a cambiare quella baracca con cui vado in giro! : )

          • mirkhond scrive:

            Io penso sempre di andare in Svizzera a farmi suicidare per la modica cifra di 10.000 euro.
            Peccato non poter morire ai piedi di un albero in un bosco tra le tue splendide montagne liguri..
            I Liguri, questa gente meravigliosa che, come i Sanniti nel sud, furono le stirpi che lottarono più a lungo e con più tenacia contro Roma.
            Le ultime tribù liguri si arresero solo al tempo della Nascita di Cristo….

          • gotcha scrive:

            se devo spendere 10.000 euro allora mi butto giù dal viadotto “rio verde” presso Pontremoli. 130 metri dovrebbero essere abbastanza.

            Però sai cos’è, che alla fine se ci sei dentro (tipo ad una malattia), è l’ultima cosa che penseresti di fare.

          • mirkhond scrive:

            Dipende dalle malattie…
            Poi a me piace morire addormentandomi in un bosco, magari sotto una coltre di neve….

          • mirkhond scrive:

            Bedonia è raggiungibile via treno o autobus, da Parma o da Fidenza?

          • PinoMamet scrive:

            Via autobus sì (ma occhio che ci vorrà un po’, Bedonia è davvero quasi in Liguria… controllato adesso, è la linea che va a Chiavari… dove in effetti vivono molti parmensi)
            via treno è uno sbattimento, tutta la Liguria è collegata piuttosto male, per ragioni di morfologia geografica…

            http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Bedonia/Come_Arrivare

          • gotcha scrive:

            sulla parma-la spezia c’è la fermata a borgo val di taro; se mi dici che vuoi venire a farti un giro ti vengo a prendere in stazione, a patto che non vieni per morire di già!

          • mirkhond scrive:

            Adesso non c’è la neve, però mi piacerebbe vedere queste aree liguri.
            Non ho capito se da Fidenza partano delle linee autobus, oppure devo recarmi a Parma, e a Burgu prendere l’autobus per Bedonia…

          • PinoMamet scrive:

            Da Fidenza per Bedonia non saprei, da Parma partono, se vuoi andarci ti conviene scendere dal treno a Parma e prendere l’autobus per Bedonia, oppure cambiare il treno, prendere quello per BorgoTaro e lì aspettare Gotcha che ti viene a prendere 🙂

          • gotcha scrive:

            ti conviene fare come dice Pino, prendere da parma il treno per u burgu e poi ti faccio da guida!

          • Thyrrenus scrive:

            Capperi mi sono visto Wiki Bedonia, ma ci sono più frazioni che abitanti?

          • gotcha scrive:

            si, ma hanno la mania di nominare i posti. praticamente hanno un nome per tutti i singoli prati. Io abito tra la Rafera, la Pessòra, Ière, la Felubbièra, A costa du diau, U buscassu, A cròsa, U man’jarettu, U casa’.. e potrei andare avanti..

  22. MOI scrive:

    @ MIGUEL

    Altra fonte sulla questione Rom Vs ENPA di cui chiedevi :

    http://www.grandecocomero.com/rom-zingari-cani-distrutto-canile-enpa-torino/

    qui però NON se ne parla in termini di contraddizioni interne all’ Egemonia Culturale della Sx …

    • MOI scrive:

      In pratica, gli Zingari riterrebbero che il Canile sia sulla loro Proprietà Privata … ed esigono, pronti alla guerriglia urbana, che la suddetta loro Proprietà Privata venga loro restituita.

      … Mah !

  23. MOI scrive:

    http://www.dailymotion.com/video/x2pxgq8

    CRONISTA DE LA GABBIA AGGREDITO NEL FORTINO [sic] DEGLI ZINGARI

  24. MOI scrive:

    C’è il Vampiro Massone del Bilderberg da Frau Gruber … 🙁

  25. MOI scrive:

    http://www.ilmoralista.it/2014/09/15/analogie-e-differenze-fra-i-tecno-nazisti-che-governano-la-ue-e-i-tagliatori-di-teste-dellisis/

    ANALOGIE E DIFFERENZE FRA I TECNO-NAZISTI CHE GOVERNANO LA UE E I TAGLIATORI DI TESTE DELL’ISIS [sic]

    di Francesco Maria Toscano

  26. mirkhond scrive:

    Sarebbe inquietante al solo pensarci, se già non vivessimo in questa situazione inquietante.
    Chi resiste oggi?
    Forse solo i giudei ultraortodossi, alcuni gruppi montanari ismaeliti nel Balawaristan?
    E’ Notte fonda ma Cristo dov’E?

  27. mirkhond scrive:

    Anni fa, Giovanni Paolo II disse che già stiamo vivendo il Tempo dell’Apocalisse, al XII capitolo…..

  28. MOI scrive:

    Apocalisse di Giovanni
    – capitolo 12 –

    1 Poi apparve nel cielo un gran segno: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.
    2 Era incinta e gridava per le doglie e i dolori del parto.
    3 Nel cielo apparve anche un altro segno: un gran dragone rosso che aveva sette teste e dieci corna, e sulle sue teste vi erano sette diademi.
    4 La sua coda trascinava dietro a sé la terza parte delle stelle del cielo e le gettò sulla terra; poi il dragone si fermò davanti alla donna che stava per partorire, per divorare suo figlio quando lo avesse partorito.
    5 Ed ella partorì un figlio maschio, che deve governare tutte le nazioni con uno scettro di ferro e il figlio di lei fu rapito presso Dio e il suo trono.
    6 E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, perché vi sia nutrita durante milleduecentosessanta giorni.
    7 E vi fu guerra in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone; anche il dragone e i suoi angeli combatterono,
    8 ma non vinsero e per loro non fu più trovato posto nel cielo.
    9 Così il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, che seduce tutto il mondo, fu gettato sulla terra; con lui furono gettati anche i suoi angeli.
    10 Allora udii una grande voce nel cielo che diceva: Ora è giunta la salvezza, la potenza e il regno del nostro Dio e la potestà del suo Cristo, poiché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.
    11 Ma essi l’hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e per mezzo della parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, tanto da esporla alla morte.
    12 Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, abitanti della terra e del mare, perché il diavolo è sceso a voi con grande ira, sapendo di aver poco tempo.
    13 E quando il dragone si vide gettato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito il figlio maschio.
    14 Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto nel suo luogo, dove essa è nutrita per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo, lontano dalla presenza del serpente.
    15 Allora il serpente gettò dalla sua bocca, dietro alla donna, dell’acqua come un fiume, per farla portare via dal fiume,
    16 ma la terra soccorse la donna, e la terra aprì la sua bocca ed inghiottì il fiume che il dragone aveva riversato dalla sua bocca.
    17 Il dragone allora si adirò contro la donna e se ne andò a far guerra col resto della progenie di lei, che custodisce i comandamenti di Dio ed ha la testimonianza di Gesù Cristo.

  29. MOI scrive:

    Ma chi sa decriptare, anche sapendole metafore ?

    • mirkhond scrive:

      Non saprei…
      L’esegesi attuale, afferma che l’Apocalisse si riferisse alle persecuzioni anticristiane, particolarmente dure tra le comunità dell’Anatolia, ad opera dell’imperatore Domiziano (81-96 d.C.)
      E i Cavalieri dell’Apocalisse sarebbero in realtà i Parti dell’Iran, visti come i liberatori della Cristianità dall’oppressione romana (Roma-Babilonia).
      Lo stesso clima in cui fu redatto il testo definitivo del Vangelo di Matteo, dall’originale in Aramaico, e in cui i Magi iranici erano i primi goyim ad adorare Gesù Bambino, evidentemente associato al Saoshant (Salvatore) zoroastriano…

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      La donna vestita di sole con le dodici stelle rappresenta Israele/Maria (sì, perché anche Maria rappresenta l’Israele fedele), con le sue dodici tribù (le stelle rappresentano comunità). Il dragone con sette teste, se non ricordo male, dovrebbe essere il male, ma anche Roma (coi sette colli, oppure con sette Cesari, ma non mi ricordo quali sono, anche se uno – la testa che in seguito muore e risorge – dovrebbe essere Nerone), che perseguita le comunità cristiane, distruggendone molte, ma non tutte (un terzo, ma solo un terzo, delle stelle è precipitato sulla terra…).
      Molte figure hanno più di un significato, che può essere sia mistico che molto terreno. In ogni caso di una cosa l’Apocalissa certamente non parla: di come finirà il mondo.

      • Thyrrenus scrive:

        🙂

      • Francesco scrive:

        Certo che l’utilità di un libro che fa dell’incomprensibilità il proprio tratto distintivo … sarà per quel 99% di cristiani più intelligenti di me

        già con le Lettere di Paolo vado in crisi e devo saltare due terzi delle parole per trovare un senso compiuto

        ma scrivere all’inglese, frasi brevi e concise?

        🙁

        • Thyrrenus scrive:

          Poi avevi problemi con i modi di dire … quelli inglesi d’adesso entro 50 anni magari non li capiranno più nella stessa Albione 😉

  30. MOI scrive:

    L’ uno mi pare che venga dato come profezia dell’ “Europa dei Dodici” (“Corona di Dodici Stelle”) … Anni Ottanta !

    Altro non so …

  31. mirkhond scrive:

    Ci fosse un deserto in cui fuggire via da tutta quest’ansia e quest’angoscia….
    Ma dov’è?
    Dov’è la Terra Promessa?
    Dio se mi togli i miei ultimi sostegni, dovrò lasciarmi morire….

  32. MOI scrive:

    https://jefferlydotcom.files.wordpress.com/2014/03/bottllefedpug.jpg

    Mamma Animalista : biberon ai cinni, tetta al cagnolino …

  33. MOI scrive:

    @ FRANCESCO

    … Paradossalmente,lo Spot dell’Associazione ProVita è rimasto in chiaro solo su quella che Zeta chiama “Gazzetta di Casaleggio”, però sotto forma di gogna mediatica.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/27/omofobia-nello-spot-provita-falsita-propaganda/1461747/

    • Thyrrenus scrive:

      AAAARRGGHHHH ancora quel cyborg che hanno messo al posto di Benigni!!!

      • Z. scrive:

        VENDUTO! SKIFO! KASTA!! INCIUCIO!!!1!

        Se fosse un cyborg, comunque, forse troverebbe più facile dire sempre le stesse cose anche dopo trent’anni. Peraltro, la cosa che mi piaceva di meno di Benigni erano proprio le sue battute riciclate (tipo quelle su Berlusconi o Ferrara).

        • Thyrrenus scrive:

          Oh ma secondo te lo sapeva la gente chi era Berlusconi o chi era Ferrara nel 1984?
          Ma hai presente quanto estro aveva prima degli anni ’90? Altro che letture di Dante di questo piffero!

          • MOI scrive:

            Ferrara non credo … anche perché era ancora Comunista all’ ombra del padre Maurizio, Senatore del PCI. Berlusconi era conosciuto tutt’al più come “Quello della tv privata piena di pubblicità, dei telefilm (così si chiamavano le “serie tv”) Americani e (a partire dal 1983 con “Drive In”) soprattutto della Ef-Ai-Gi-Ei 😉 [cit.] on TV !

          • Z. scrive:

            T.,

            — Oh ma secondo te lo sapeva la gente chi era Berlusconi o chi era Ferrara nel 1984? —

            Mi riferivo a tempi più recenti…

            — Ma hai presente quanto estro aveva prima degli anni ’90? Altro che letture di Dante di questo piffero! —

            T., ma una volta tutto era migliore! I primi numeri di Dylan Dog, i primi LP dei Metallica, i cartoni giapponesi di una volta, gli anni d’oro del grande Real… e la dance degli anni Novanta dove la vogliamo mettere??

            Per qualche ragione che nessuno è in grado di spiegare le cose si rovinano da sole col tempo, e da bellissime diventano bruttissime!

            😀

            Z.

            PS: per me il capolavoro di Benigni resta Il mostro, comunque

          • Z. scrive:

            E a proposito di Dylan Dog, ce n’era un numero proprio ispirato a Berluconi – Canale 666 😀

          • gotcha scrive:

            chissà come mai ci sono persone che hanno quel momento lì.. e poi lo perdono. Dai metallica a benigni. sarà che quando sei affamato e senza speranze forse non ti fai tanti castelli, è così che esce la roba migliore, in quanto a creatività. Onori e glorie ti costringono a riciclarti sempre : come devo qui comportarmi? A proposito di metallica, se uno si appassiona al rock americano anni 80 sente cose incredibili, che i mass media hanno riciclato negli anni 90 (un riciclaggio all’inverso, da merce buona a spazzatura: mi riferisco ovviamente al “grunge”). Tutti i gruppi alternativi americani degli 80-primi 90 hanno regolarmente fatto cagare quando passavano alle etichette mainstream. se qualcuno se ne occupa, provi a confrontare i dischi indie con quelli su major di gruppi come replacements, dinosaur jr, polvo, husker du, butthole surfers.

          • Z. scrive:

            gotcha,

            l’idea che non sia necessario continuare a riprodurre ossessivamente la replica di se stessi non la vogliamo proprio considerare? 🙂

          • gotcha scrive:

            va a capire.. comunque ha a che fare con l’immagine pubblica. io e te non possiamo riciclarci sul posto di lavoro perché grazie a Dio non gliene frega un cazzo a nessuno.
            però ci sono dei casi di riciclaggio così malsano che va a finire che funzionano, tipo Vasco: le sue canzoni sono così brutte da essere bel.. non belle, ma con un loro perch.. ma neanche con un loro perché, insomma, fa così pena che è simpatico.

          • PinoMamet scrive:

            Mi è capitato di sentire per caso alcune canzoni vecchie di Vasco Rossi alla radio, e mi sono stupito a non trovarle così male.
            Poi di recente ne ha fatte un paio che sembravano parlare di impermanenza zen, o forse di Alzheimer, e tutto insieme non mi sono dispiaciute.
            Però tutto quello che c’è nel mezzo… per me un grosso mah?

            Ligabue: è reggiano, ho detto tutto.
            Sono stato a un matrimonio dove dei tizi reggiani si sono impadroniti di una consolle e microfono e si sono intestarditi a cantare l’opera omnia del testa quadra, vale a dire una sola, lunghissima canzone.
            Poi non ricordo niente fino al momento in cui i pompieri mi hanno tagliato il cappio e sono stato portato d’urgenza in Rianimazione.

            Comunque tra ripetere sè stessi, e snaturarsi… per poi ripetere sé stessi, deve esistere anche una via di mezzo…

            mille anni fa, in Toscana, ricordo gente che ascoltava le cassette di Benigni in macchina. E faceva ridere!
            Chi lo ha obbligato a diventare un santone??

          • Z. scrive:

            Ecco, se dovessi citare due buone ragioni per nascere e vivere al di fuori dell’Emilia-Romagna citerei immediatamente Vasco e Ligabue 😀

          • Thyrrenus scrive:

            Beh Vasco l’ho scoperto in … Germania visto che avevo una tipa (germana) che ne era/è pazza. Nel senso che l’ho scoperto ma non capito. Però, come direbbe MOI tira più un … di … che un trattore della bassa ferrarese che deve tirarsi su dal fango tutti i giorni.
            Sul Mostro devo concordare col compagno Z anche perché preso alla sprovvista da un attacco di panico ridens mi ritrovai la manica del vestito della mia compagna nella mano destra e un ceffone sulla gota sinistra…

          • Thyrrenus scrive:

            Resta il fatto che, se non c’ero quando il tipino ha tirato su il Segretario der mitico PCI, o se c’ero non mi ricordo…, ci sono ora, e bello sveglio, a sentire le sviolinature televisive del Vate. E corro a rivedere il ritorno in bici dalla Casa del Popolo in Berlinguer ti voglio bene per ripulirmi l’anima dal Malvagio.

          • Roberto scrive:

            Vasco prima maniera a me piaceva e piace ancora. Ligabue non era un pittore?
            Su benigni è un po’ come bono, si sono messi a fare i messia e non valgono più nulla

          • gotcha scrive:

            Il primo Vasco ha avuto il merito di sfondare un po’ la barriera del buon gusto, e musicalmente non mi sembra abbia vissuto il solito complesso d’inferiorita’ verso gli americani. L’ultimo Vasco ha il merito di smascherare involontariamente la canzone pop: peggio e’ fatta meglio e’. Chiaramente puo’ farlo lui perche’ e’ lui. Ma del resto nel pop si fanno cosi’ i soldi: i costi fissi di una singola registrazione sono bassi e non variano molto. Una volta coperti, e’ tutto guadagno, quindi l’investimento non riguarda la musica (che allontanerebbe gli ascoltatori) ma l’immagine. Bono e’ stato costruito come resurrezione e catarsi di Ian Curtis, su cui probabilmente puntava l’industria musicale inglese. Siccome si e’ suicidato, hanno pensato bene di farlo rinascere bravo ragazzo. I primi tre dischi degli u2 infondo sono mediocre post punk con qualche buona idea, ma la voce di bono e’ gia’ una palla al piede. Da Joshua tree in poi il baricentro si sposta su bono e I cliché chitarristici di the edge, ma credo che i veri musicisti siano il bassista e il batterista. Fatto sta che abbandonare la musica ha fatto diventare gli u2 un fenomeno massmediatico..

          • Roberto scrive:

            Joshua tree però è ancora un bel disco

          • gotcha scrive:

            ma a me non dispiace nemmeno zooropa. però si sente che suonano proprio per piacere, e che il messaggio è abbastanza “slavato”.

  34. mirkhond scrive:

    “ma noi a bedonia e dintorni parliamo delle varianti del ligure”

    Che bello….
    A me i Liguri e le loro montagne sono sempre piaciute.
    E’ l’unico nord Italia che mi attrae davvero, anche se non sono stato più giù di Bobbio…

    • gotcha scrive:

      Sono posti e persone scontrosi.. Ma credo che non li lascero’ mai, anche se a volte ti viene da maledire tutto.. E’ che ti si amplificano i sentimenti in luoghi del genere (se li hai, ovviamente).

      • mirkhond scrive:

        Hai mali letto gli studi di Nicola Guerra, sulla resistenza antipiemontese che si sviluppò tra la Lunigiana e le vostre montagne tra 1859 e 1864 circa?
        Una pagina di “brigantaggio” politico di cui non si sapeva nulla fino ad una decina di anni fa…

        • mirkhond scrive:

          Hai mai letto

          • habsburgicus scrive:

            una precisazione (anche se la domanda non è rivolta a me)
            Io li ho letti, ma, attenzione, a non farti idee “sbagliate” su NG 😀
            Io ce l’ho fra i contatti di fb e ti posso dire che OGGI è anticlericalissimo, super politically correct (in certi campi come femminismo ecc, non in tutti), acceso sostenitore matrimoni gay/lesbo, ammiratore del Nord “civile” (Olanda, Finlandia) contro st’Italia degradata (e, fatta salve le premesse di cui sopra, non ha tutti i torti, purtroppo), ostilissimo al Medioevo (non so sui Borbone, ma credo di non sbagliare ritenendo che li aborra o quantomeno li disprezzi..comunque non ne parla mai)..in una parola la tua antitesi 😀 spassosi sono i battibecchi, spesso duri (cui io solo assisto e mai intervengo, ci mancherebbe !) su un suo gruppo (o ex-suo) con i “camerati”, ambiente a cui era, a quanto sembrerebbe, un tempo vicino o almeno non lontano e da cui oggi lo separa una distanza incolmabile (tranne sulla II GM ove mantiene posizioni “moderate” e di “comprensione”, NON giustificazione, verso gli sconfitti..donde polemiche pure con i “sinistri”)
            e, secondo me (posso fallare) crdo che oggi non riscriverebbe le stesse cose sugli Estensi..o forse sì, ma sempre con il caveat che il suo interesse scientifico ANCHE per quell’aspetto ignorato della nostra Storia è radicalmente diverso dal’antirisorgimentalismo e da qualunque posizione filo-cattolica

          • mirkhond scrive:

            Grazie per le interessanti precisazioni sul profilo ideologico di questo storico.
            Ma mi riferivo appunto alle sue pubblicazioni di diversi anni fa…
            ciao!

        • gotcha scrive:

          Non mi stupisce. Comunque questa e’ un’opportunita’ per capire qualcosa di piu’ su una popolazione che e’ sempre stata ostile a chiunque fosse troppo in mezz’e’balle.. (La z in ligure e’ sempre s sonora). Qui c’era pieno di partigiani, mio nonno e’ partito a 16 anni, ma le fazioni politiche c’entrano poco. Qui la gente ha sempre pensato a sopravvivere. Siamo una popolazione profondamemte tragica e disillusa, che non significa triste, ma molto diffidente nei confronti di sistemi di idee troppo complesse. Il proverbio piu’ significativo di qui e’ “pe straa se cumeda a soma”, cioe’ la soma dell’asino si raddrizza a seconda della strada, e’ inutile pretendere di fare tutto alla partenza.
          Poi ci sono una serie di modi di dire molto usati che giustificano un senso persistente di pessimismo cosmico, tipo essere “giu’ di fase, giu’ di scarambola, giu’ di batteira” “Madonna come sei venuto giu'”.
          L’ironia qui penso sia qualcosa che abbiamo tutti in comune, ed e’ riflessa in motti tipici (l’intero dialetto si basa sulle frasi come unita’ minime, non si ha il senso della parola presa da se) che hanno lo scopo di smorzare l’entusiasmo: canta che ti passa, monta su che vedi Pisa, tua sorella a cavallo all’asino, e il resto moneta, va la’ che vengo, e via cosi’ per interi dialoghi.
          Se riesci a ritagliarti un tuo pertugio verso il mondo stare qui puo’ essere paradisiaco.

          • mirkhond scrive:

            Credo che sia la fierezza di stirpi montanare che hanno visto nei foresti dai tempi di Roma in poi, dei nemici ladri.
            E, spesso no a torto.
            Ed io vi ammiro proprio per questo, perché non ve la menate con false fratellanze che sono lo specchietto di cocenti fregature.
            E’ meglio partire diffidenti e poi ricredersi, che il contrario.
            Peccato che Fidenza e Parma non siano già più Liguria, nel senso linguistico e antropologico.
            Mi state simpatici forse perché anca a mì :), me piase un cantuccio in cui rifugiarmi, sentendomi protetto da una comunità solidale…
            Cosa che non si trova a Bologna, Fidenza o Parma, gelide, brumose e nebbiose nell’interminabile tragitto ferroviario attraversante la Pianura Padana…
            Mah! Forse sono solo impressioni, chissà…

          • Francesco scrive:

            la valle dell’Entella è mica male, come freddo e brume

            in certi punti sembra di stare nel Signore degli Anelli, il film!

            è anche bellissima e poi, alla fine, si spunta sul mare, che è sempre il mare (come direbbero gli Elfi della Luce)

            sennò spunti in Emilia Romagna, che non è così malaccio anche lei

            😀

          • Z. scrive:

            Bologna non è una città piana, è semicollinare!

            Sembra pianura, ma è una finta: infatti se metti in folle l’auto non è facile che sia davvero ferma. E’ qualcosa che spesso irrita i neofiti alla guida…

            In effetti la nebbia qui è rara e rada, a differenza che ad es. a Ravenna o a Ferrara, dove scene come quella di Amarcord non sono necessariamente un’esagerazione 🙂

  35. Z. scrive:

    Miguel,

    — Io comunque non ho mai detto (credo, a volte mi contraddico allegramente!) che vorrei un servizio civile obbligatorio; semplicemente, dovrebbe essere la condizione per esercitare il diritto di voto —

    Confermo tutto!

    Tra l’altro la tua visione prevedeva un’attività di volontariato non necessariamente diretto dall’autorità pubblica. Questo scongiurerebbe il rischio di lavorare gratis a favore di soggetti non graditi, di cui parli poco dopo.

    Detto questo ti confesso però che, dovendo scegliere, preferirei – e per diverse ragioni tutte assieme – che la precondizione per votare fosse il servaggio coatto e gratuito per le grandi opere piuttosto che qualsiasi attività di natura volontaria.

  36. MOI scrive:

    corrieredelmattino.altervista.org/primo-atto-governativo-di-renzi-fa-sostituire-la-targa-con-il-numero-666-dellauto-blu/

    666 Monti e Letta NON hanno avuto nulla da ridire …

  37. MOI scrive:

    Scusate se insisto, ma Miguel aveva chiesto se ci fosse altra “materia prima”, oltre al trafiletto da lui trovato …

    ENPA su Féissbuch :”Dobbiamo chiudere. Siamo abbandonati in balia dell’arroganza dei rom”

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/i-rom-devastano-ambulatorio-enpa-torino-1131417.html

    • Z. scrive:

      Credo che l’idea che “i rom” devastino un ambulatorio ENPA suoni lunare anche a te. Ma a parte questo ci si trova di fronte a un dilemma:

      stare con gli “animalisti che vogliono distruggere il nostro modo di vivere” o stare con “i rom cativi che rubbano”?

      😀

  38. MOI scrive:

    Rotta per Bedonia, da Pavia … USA 😉

    https://www.youtube.com/watch?v=G1M2QkqrONs

    Cheesskohhhh !!! 🙂

    • gotcha scrive:

      Preferisco non commentare.

      Io non mi intendo di diritto, ma credo che lo facciano anche per garantirsi in fatto di beni, eredita’, questioni fiscali e via dicendo..

      Non vedo cosa c’entri l’umanita’!

      Per me e’ solo voglia di sbandierare sui giornali.

    • Dif scrive:

      Io insisto nel chiedermi se ci credono veramente o è solo un gioco delle parti, nel senso che ormai devono continuare su quelle posizioni perchè altrimenti passerebbero per ipocriti.

      • gotcha scrive:

        Per me continuano per quello (altrimenti non avrebbe senso l’infallibilita’ del tuo predecessore): ad esempio, la quaresima a marzo era molto sensata in un’epoca in cui si arrivava a filo coi depositi di cibo. Resta il fatto che le persone normali la fanno tutto l’anno. La quaresima nel senso di fioretto e’ legata al fatto che la chiesa ha saputo sempre bene qual’era il potenziale politico del piacere. In un certo senso ha “democratizzato” l’approccio al piacere, mettendoci tutti in condizione di percepirlo nella stessa maniera, ricchi e poveri, belli e brutti. Il guaio e’ che ha aggiustato una situazione compromessa in partenza. E quando una cosa e’ compromessa e cerchi di aggiustarla, di solito peggiori le cose, non per incapacita’ o malafede, ma proprio perche’ e’ cosi’ strutturalmente.
        Ad esempio, la pornografia mi sembra la deviazione necessaria se la sessualita’ non e’ vissuta liberamente, perche’ e’ legata troppo a motivi come la trasgressione o lo squallore per essere solo un legame casuale..

        • Francesco scrive:

          e il Giappone? non hanno certo la represione sessuale cristiana eppure nella pornografia ci sguazzano come pochi altri

          • mirkhond scrive:

            Come tanti manga ed anime da fare schifo.
            Però nel 2008 giustiziarono un uomo che 19 anni prima aveva suprato e ucciso delle bambine, e che possedeva un ricchissimo archivio porno di anime e manga in merito….

          • mirkhond scrive:

            stuprato

          • gotcha scrive:

            Infatti non volevo dare la colpa della repressione al cristianesimo, anzi; almeno alle origini dovrebbe esser stato sulla strada giusta (come ogni movimento “dal basso”, che parta in maniera spontanea ed onesta). Poi come al solito ci si mettono di mezzo i maschi e fanno un macello. La repressione sessuale è legata alla svalutazione della femmina (che come ha notato Mirkhond, sta al gioco, ma mi sembra che spesso ci stia suo malgrado): la trasgressione ha a che fare con i ruoli sociali (che non sono stati inventati certo dai cristiani: ebrei e romani erano molto peggio), e con la “cristallizzazione dei ruoli”. Se io devo essere in un certo modo, amare mi riesce molto difficile.
            addirittura oggi c’è l’equazione piacere=piacere sessuale, che ha a che fare con l’atomizzazione, il consumo, l’alienazione, il desiderio compulsivo, e infine il capitalismo.
            io non so con chi altri prendermela..

        • daouda scrive:

          veramente la quaresima ha senso perché c’è la Pasqua , che è una festa equinoziale ma soprattutto lunare in realtà, e casca in quel periodo. Il resto è un’adeguazione amico caro.

          • gotcha scrive:

            Boh, a me l’ha detto un prete..
            Comunque non colgo il nesso logico “c’e’ pasqua di conseguenza c’e’ quaresima”.

          • daouda scrive:

            stai messo male allora eh.

            e sti cazzi del prete, non era magari che si organizzavano apposta? Oppure non mi dire che il pesce fresco esce de venerdì perché i flussi del mare la notte tra giovedi e venerdì sò na bomba e se pesca ottimo. Dai…era perché non si magnava carne di venerdì…

            Ma che cazzo c’entra il potenziale politico del piacere poi?
            Come se tu non fossi una merda che nelle sue relazioni non usa queste cose pure tu…ma dai…sta zitto

          • gotcha scrive:

            Beh, tu adesso ti metterai a ridere ma ci sono luminari di storia sociale che dicono che verso la fine della settimana, quando calano le esalazioni di metano partite dall’occidente la domenica del riposo (poi io non ci capisco un cazzo, ti riporto studi di fior fior di studiosi), il flusso dei ruscelli aumenta d’intensità, le acque si disintorbidiscono, e si possono vedere meglio le trote.

            In quanto alle mie relazioni, sono vergine per scelta, per cui non so di cosa parli.

          • Z. scrive:

            Veramente credo si consumi di più nei giorni feriali che in quelli festivi. In ogni caso, credo che la festività della Pasqua sia stata canonizzata un po’ prima dell’invenzione dei boiler 🙂

          • gotcha scrive:

            non dimenticarti dei famosi boiler a manovella!

          • daouda scrive:

            E’ come dire che visto che il Natale è una festa solstiziale noi cristiani si adori il Sole.

            Perché non ragioni ANCHE all’inverso, ossia quello che dici accade proprio perché è domenica e venerdì ci si comporta così proprio perché è venerdì?
            D’altronde dovresti poter usare entrambi i metodi di pensiero per essere onesto, e difatti non lo sei.

          • gotcha scrive:

            Ma allora il compleanno di Gesù è a natale! speriamo non cerchino di fregarlo coi regali!

          • daouda scrive:

            Ma lo conosci il calendario ebraico?

            Ippolito romano agli inizi del 200 dichiara la nascita di Cristo il 25 dicembre, 120 anni circa prima dell’istituzione del sol invictus.

          • daouda scrive:

            Sono concordanze provvidenziali. D’altronde il fatto che Cristo sia morto in croce è un’ovvia concordanza, miglior morte non poteva patire per il valore simbolico della croce

          • gotcha scrive:

            Concordo. Sapere che i miei cari verranno crocefissi è una cosa che allevierebbe tante mie sofferenze. Se poi sapessi che verrebbero inchiodati piuttosto che legati con innocue cordicelle diventerei addirittura gioioso!

          • daouda scrive:

            Prima di scrivere stronzate, la maggior parte degli dei che nacquero il 25 dicembre, non nacquero affatto il 25 dicembre.

          • daouda scrive:

            Ma tu lascia fare a Dio il suo mestiere , e chiodi e corde vanno bene anche assieme.

            Dio è morto in croce perché la croce ha una valenza importantissima.
            Ma è inutile spiegarti questo. D’altronde non riesci nemmeno a capire il perché Dio sia dovuto morire, come neanche ti potresti avvedere del come sia possibile che Dio sia anche limite, perché carente di metafisica matematica.

          • gotcha scrive:

            chi è carente, io o Dio? non è per polemica proprio non ho capito.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Dice che ad essere carente è Dio. Sì, credo di intuire da dove abbia ereditato questa corb… questo concetto, ma da chi tempo fa scrisse a chiare lettere che Dio secondo lui non esiste non mi stupirei di nulla 😀

            Sul 25 dicembre, ho letto la teoria che vuole la data del Natale derivata da quella della Pasqua, o, meglio, della Passione. Ritenendo quest’ultima il 25 marzo, per simmetria morte e concepimento sarebbero dovuti cadere lo stesso giorno (esattamente come la culla di Gesù è raffigurata come il suo sepolcro), quindi aggiungendo 9 mesi si avrebbe il 25 dicembre.

          • gotcha scrive:

            Grazie, quindi si tratta di simmetria basata sul valore simbolico dei numeri (il 3 mi sembra di aver letto che rappresenta la perfezione “ciclica”).

            Comunque anch’io sono carente in “metafisica matematica”. Stasera stapperò una bottiglia di rosso con Dio, per dimenticare questa sgradevole lacuna.

          • daouda scrive:

            No no ci siamo. La data di nascita di Cristo deriva dal calendario ebraico. Cercatevela su internet la spiegazione.

            Che Dio sia carente non è così. Io ho detto che è sia limite che illimite, essendo Tutto, che è cosa molto diversa. Quindi ad essere carente sei tu , di matematica e metafisica.

    • Francesco scrive:

      condivido l’analisi di Parolin, perà l’umanità è abitutata alle sconfitte e sopravviverà lo stesso

      peggio ma sopravviverà

      • PinoMamet scrive:

        Secondo me è ancora in corso per lo scudetto 😉

        • Francesco scrive:

          no, non credo, se non sei in grado di capire cosa è la famiglia e perchè è importante, a certi traguardi non arrivi più

          un pò come la storia degli eroi e dei popoli beati

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Francè, ma onestamente:

          “sono contrario al matrimonio gay perché mi stanno sul cazzo i gay”: è una posizione accettabile;

          “sono contrario al matrimonio gay perché non penso che i gay possano/debbano allevare figli”: è una posizione cauta;

          “sono contrario al matrimonio gay perché ritengo bastino altre forme di convivenza”: è una posizione condivisibile;

          “sono contrario al matrimonio gay perché la parola matrimonio implica etimologicamente altro”: è una posizione filologica;

          “sono contrario al matrimonio gay perché distrugge la famiglia tradizionale”: è una cazzata pazzesca!

          Pensa dire addirittura che “faccia finire l’umanità”, a che livello si colloca, nella scala Richter delle cazzate…

          • Francesco scrive:

            “sono contrario al matrimonio gay perché ritengo bastino altre forme di convivenza”: è una posizione condivisibile;

            questa è la mia posizione, solo che la motivazione è fuori scala, secondo te (diciamo a metà tra le ultime due che scrivi, anche se per l’uso dell’espressione “famiglia tradizionale” io darei 20 anni di Siberia)

            quindi che faccio?

          • PinoMamet scrive:

            Quindi sostieni la tua legittima posizione, senza cadere nell’allarmismo di questo vescovo 😉

          • Z. scrive:

            Uhm…

            a me “sono contrario al matrimonio gay perché ritengo bastino altre forme di convivenza” suona un po’ come “sono contrario all’espressionismo perché ritengo basti l’espressionismo”.

            O “sono contrario alla birra rossa perché ritengo bastino la birra chiara e quella scura”.

            Cioè, non la capisco, anche se non è che l’espressionismo debba piacermi di più o di meno dell’espressionismo, o la birra chiara di quella rossa.

          • Francesco scrive:

            ma non è allarmismo Pino, è solo constatazione

            poi l’umanità è quella che ha messo in croce il Figlio di Dio e Lui non ci annientati, per cui possiamo pure pensare che andremo avanti lo stesso

            ma già Z avanza ulteriori pretese e a modo suo è anche logico: se il matrimonio non è compreso per quello che è e che vale, non ha senso negarlo alle coppie omosessuali

            ciao

          • Z. scrive:

            Infatti si parlava di matrimonio civile, non di matrimonio religioso.

            Quello è cosa che riguarda voi cattolici, e non essendo cattolico non ci metto becco.

            🙂

          • gotcha scrive:

            Francesco, te lo devo proprio dire, anch’io sono cristiano.
            ma questa cosa sui gay proprio non la capisco, non la metto proprio sulla bilancia del bene/male.. E ti assicuro che è una bilancia piena di roba, il relativismo non è nelle mie corde.

          • gotcha scrive:

            già credo che molti di loro abbiano delle difficoltà ad accettarsi, poi a farsi accettare dalle persone che hanno intorno.. se ci si mettono anche i vescovi diventa grigia!

          • gotcha scrive:

            Frency, ti voglio proprio rompere i coglioni: se Giuseppe, un giusto (cioè attento alla Legge), avesso seguito la Legge e ripudiato Miriam, forse la storia sarebbe cambiata parecchio.
            Non è l’uomo per il sabato ma il sabato per l’uomo. Poi c’è la storia del paralitico della piscina che penso che sia uno dei momenti più alti della storia della letteratura: se il paralitico continua ad adeguarsi ad una legge arida, non c’è modo per lui di saltarci fuori.

          • gotcha scrive:

            c’è un libro: il senso di colpa, paralisi del cuore di Lytta Basset, basato sull’interpretazione della parabola del paralitico di Cafarnao. Molto significativo.

          • daouda scrive:

            Essere a favore delle pseudo unioni invertite in termini politici comporta una giustificazione del frogismo.
            E’ ovvio che sia un comportamento lesivo alla famiglia visto che un frogio non si sposa per definizione e sentendosi accettato in quanto frogio ( invece che in quanto persona ) permerrà nel suo stato limitando i matrimoni.
            Mi pare banale

          • gotcha scrive:

            Certo che comporta una giustificazione!

            I casi sono due:
            o giustifichiamo e finalmente cominciamo ad accettare queste persone senza che nessuno abbia a risentirne nella prorpia intimita’

            Oppure la verita’ e’ che siamo tutti froci e quindi giustifcare significa la fine dell’umanita’.

          • gotcha scrive:

            Oppure si potrebbe proporre a parolin di bilanciare tutti questi matrimoni mancati slegando gli ormoni tenuti al guiinzaglio nei seminari..
            Sperando che non ci siano sorprese..

          • Roberto scrive:

            So che esiste wikipedia e ches catechismo avrei dovuto giocare meno a basket e ascoltare di più il prete, ma la parabola del paralitico e della piscina cosa è? Piscina olimpica? Jacuzi?

          • gotcha scrive:

            era una specie di idromassaggio taumaturgico.

            allora te la racconterò in base al vangelo secondo la “carlona”:
            c’era una piscina nel tempio di betesda o betsaida non ricordo; una piscina miracolosa: periodicamente, un angelo agitava le acque della piscina, e queste acque mosse erano in grado di guarire da ogni infermità psicologica dovuta ad accesso di religiosità arida (astenia, nevrosi, paranoie eccetera). c’è un tizio che è lì da 38 anni, è così bloccato dalla paura che non riesce a muoversi, e men che meno a trovare il coraggio di chiedere a qualcuno di gettarlo nella piscina quando le acque sono agitate. allora arriva Joshua, che gli chiede “ma cosa fai qua?”. il paralitico gli racconta la sua mesta vicenda. “per me sei a posto così”, gli risponde Joshua. allora il paralitico comincia a riprendersi, ma è ancora legato a questa cosa della guarigione nella piscina. Joshua lo ribecca fra le colonne del tempio: “ma sei ancora qua, non hai capito che è ora che ti svegli e ti fai la tua vita?!”

            The End.

          • daouda scrive:

            perdonami ma non hai capito nulla.

            Le persone vanno sempre accettate e rispettate. Sono i frogi , come gli ubriaconi, come i pederasti, come i ladri CHE HANNO DEI PROBLEMI.
            E di solito chi è a favore della persona, combatte i problemi che la persona si porta dietro.

            Tu dici di rifarsi la vita. E’ proprio così. Il frogio deve accettare di essere tale, e combattersi. Il cleptomane anche.
            L’acolista anche, et cetera et cetera.

            Semplice e lineare, mentre tu fai solo ipocrisia.

          • gotcha scrive:

            Il primo problema di questi qui che dici tu sono gli invidiosi che li chiamano forgi, ubriaconi, pederasti eccetera eccetera, e non Franco, Tommaso, Andrea eccetera eccetera.

          • daouda scrive:

            Hai finito di scrive stronzate?

            Invidia di che? De esse un debole che lo pija ar culo? Od un invasato perso appresso all’acol?

            Te problemi seri non credo li abbia mai avuti, perché sapresti che queste prsone sono così perché cercano aiuto. Sicuramente disprezzarle è solo un rinforzo per farle permanere nella loro compensazione.
            Ma peggio è il tuo comportamento compiacente.
            Se vuoi essere davvero solidale e non ipocrita, inizia ad ubriacarti, prenderlo al culo, fatti le pere e gioca d’azzardo CON LORO.
            Sennò sei la solita fotocopia.

          • gotcha scrive:

            sull’alcol e le pere posso anche darti ragione; a prenderlo nel culo più che consigliare dei lubrificanti non so..

            comunque a quanto pare non capisci dove voglio arrivare. se ti calmi posso anche spiegartelo.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            “e Giuseppe, un giusto (cioè attento alla Legge), avesso seguito la Legge e ripudiato Miriam, forse la storia sarebbe cambiata parecchio”

            Avrebbe dovuto lapidarla, invece di distruggere la Famiglia Tradizionale in quel modo! Lui, lei che però non è proprio moglie di lui, il bambino che è figlio di lei, ma non di lui… bleach! E la raccontano pure ai bambini! Vergonnnia!
            Quella storia è stata la rovina dell’Umanità!

            Ora scusatemi, ma devo andare a manifestare a dei froci il mio cristiano amore fraterno a forza di insulti.

          • gotcha scrive:

            meno male che qualcuno capisce.. ma è tanto assurdo?

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Agli occhi di chi è triste perché la Chiesa non è più stampella delle care vecchie monarchie assolute, di chi ritiene il cattolicesimo accettabile solo come surrogato della “Religio” di Stato romana e di chi ritiene che una fede degna di questo nome deve essere soltanto l’argomento principe per tenere in vita i luoghi comuni ereditati dal passato, direi proprio di sì.

          • daouda scrive:

            cretini.

            a) secondo la tradizione il bastone di Giuseppe fiorì

            b) voleva comunque allontanarla in segreto.

            IN OGNI CASO PARLAVA CON GLI ANGELI.

            Perché si contravviene alla legge quando la legge è chiara, anche sul sabato?
            Perché si rispetta una legge superiore.
            La condanna alle pseudo unioni frogie è secondo la legge superiore, perché parliamo dell’ambito politico ossia civile e sociale.

            Quindi come si può insultare un frogio se è una persona, visto che il frogismo ricade sulla persona? L’unico modo in cui c’è una sorta di identificazione tra frogiasco e la persona interessata è nell’adesione coscienziale, nella declinazione della virtù e nel cedimento della morale.
            Di certo l’insulto è sempre un’infrazione della legge , ma tale identificazione serve solo per poter permettere un’azione coattiva contro chi propaganda falsità, cattiveria e degenerazione , contro chi ormai si è votato al male.
            Gli altri vanno aiutati e di solito patiscono la loro condizione, per quanto possano sembrare convinti, vanno aiutati, ergo l’insulto è semplicemente una stupidità controproducente.

            Ora, il cristianesimo è la sola religione che non è solo religione , è la sola reale rivelazione, è evidentemente al di sopra della natura di per sé.
            Il problema è che il battezzato diviene romano ed israelita.
            Il prolema non è mai quello che faccia lo stato di per sè, altrimenti non avrebbe mai avuto senso il martirio.
            Il problema è cosa ne fà il cristiano dello stato, e qui non si può piangere contro il clericalismo che di certo ha contribuito al degrado sociale e civile.
            Il cristiano deve santificare visto che deve puntare alla sua santità , a quella degli altri, e deve onorare e amare e dilogare con Dio, non basta la purità ebraica, non basta la superstizione romana, ci vuole Dio stesso che agisce e visto che l’homo di solito per permettere a Dio di agire deve stare nella merda, Dio si serve molto spesso della merda per poter poi rimediare nell’homo che in Lui confida contro la stessa merda che è servita per poter essere assieme a Lui.
            A Dio della politica di certo non je ne frega un cazzo.
            Se quindi c’è un miglior sistema politico, si lavora per quello ed è tempo vano mettersene a parlare perché NON CI SARA’ MAI.
            Che gioco sarebbe altrimenti? Per cosa lottare?
            Oggi l’attività rimane anti-liberal-democratica, con tutte le accezioni del termine liberal.
            E’ ovvio che sappiamo che dovremmo più o meno avere una repubblica senatoriale autocratica con 3 diete corporative rispecchianti le 3 classi ed i 3 sacramenti.
            TANTO PE DI COME DOVREBBE ESSE ( tanto qua semo tutti eretichi, ce lo sapemo, dalla capoccia a chi s’espone a fà ‘r saputo de ogni risma esibizionista )
            Rimane però il fatto che un cristiano ha un’altra cittadinanza che essendo spirituale le riassume tutte.
            Come lo stato non può essere sfruttato, così non può essere abbandonato, ricordandosi sempre che una volta che si è con Dio è Dio che vive non noi, il cui unico fine deve sempre essere in tali condizioni il Distacco e la Pace, quindi una vigilanza mite nel suo Nome.
            Belle parole…

            Quello che è difficile capire per chi non riesce a comprendere il valore della Legge di Roma e del Sinai, la monarchia sacra in entrambe le realtà, il profetismo come il pitagorismo, chi queste cose non le vede e non capisce chi è Gesù il Cristo Nazireno, Verbo incarnato, Figlio di Dio, erede di Sem, Set e l’Adamo androgino ancor prima, Figlio di Adamo, è che Dio vuole che si instauri il suo regno.
            Cioè non è che la fine non comporterà un Regno.
            Cioè non è una cosa simbolica E BASTA.
            Non è che il Nuovo Testamento è una nuova ALLEANZA a buffo.

          • Francesco scrive:

            >> Infatti si parlava di matrimonio civile, non di matrimonio religioso.

            per una volta concordo pienamente: quando mi dichiaro fortemente contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso, parlo del matrimonio civile e faccio un ragionamento (…) rigorosamente laico

            non c’è bisogno della Rivelazione, neppure del Senso religioso, per capire che è sbagliato

            😉

          • Francesco scrive:

            sono d’accordo con MT

            i concetti tradizionali sulla famiglia non valgono, ogni volta che lo Spirito Santo agisca direttamente

            in ogni altro caso invece valgono

            😀

          • PinoMamet scrive:

            “per una volta concordo pienamente: quando mi dichiaro fortemente contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso, parlo del matrimonio civile e faccio un ragionamento (…) rigorosamente laico”

            Ok, e qual è questo ragionamento laico?

          • gotcha scrive:

            Si ma come faccio a convincervi che mi ha telefonato un angelo per dirmi di non essere contrario ai matrimoni gay?

          • Francesco scrive:

            è questo il bello della mia posizione: la Chiesa si è arrogata il diritto di dire se c’è di mezzo lo Spirito Santo o se è una bufala!

            😀

            PS Pino, non mi far disperare, da bravo

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Ti serve l’imprimatur di daouda.

          • PinoMamet scrive:

            France’, qual è il problema?
            Ho visto il bluff? 😉

          • Francesco scrive:

            no, Pino, non vedi proprio nulla

            è come se nella famosa storiella, tu non vedessi nè la luna nè il dito

            e io neppure sono saggio

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            Non fai prima a dirmi il tuo ragionamento laico?

            Guarda, io sono possibilista, può essere che tu abbia ragione. Può essere persino che esista, questo famoso argomento laico contro i matrimoni omosessuali!
            Ma fammelo sapere!

          • daouda scrive:

            non esiste un argomento laico perché il laico è inerente al religioso per natura. stop.

  39. Z. scrive:

    Ma a proposito di stranieri:

    è vero che il ministro delle finanze greco ha detto che vuole mettere una tassa sui prelievi al bancomat?

    A costo di passare per guitto di Tsipras spero che sia una bufala bella e buona!

    • gotcha scrive:

      no ieri sera un tizio greco ha smentito in diretta a zapping 2.0

      il conduttore è parecchio nervoso, quasi quasi mi manca il leggendario Forbice, l’uomo più indulgente verso chi non era d’accordo con lui degli ultimi anni.

  40. mirkhond scrive:

    “Ad esempio, la pornografia mi sembra la deviazione necessaria se la sessualita’ non e’ vissuta liberamente, perche’ e’ legata troppo a motivi come la trasgressione o lo squallore per essere solo un legame casuale..”

    Spesso la pornografia diventa lo sfogo di solitudini affettive….
    Se ci fosse più amore femminile verso tanti uomini soli, penso che calerebbe almeno un po’, il guardare quei video…..

  41. mirkhond scrive:

    “sennò spunti in Emilia Romagna, che non è così malaccio anche lei”

    Quella che ho visto io, è un’interminabile pianura molto urbanizzata ed antropizzata tra Rimini e Pavia.
    Insomma un luogo deprimente!

    • PinoMamet scrive:

      E grazie al cazzo, Mi’, il treno passa in pianura!

      Ti informo (ti ripeto per la decima volta) che la maggioranza del territorio emiliano-romagnolo è collinare-montuoso…

      non è il terzo mistero di Fatima, è scritto in qualunque sussidiario delle elementari 😉

      • mirkhond scrive:

        Non mi risulta che la stazione ferroviaria di Fidenza sia in collina, però…. 🙂

        • Francesco scrive:

          però anche in Puglia avete il Tavoliere, che dovrebbe essere piatto!

          giusto?

          🙂

          • Z. scrive:

            La differenza della proporzione tra zone altimetriche tra ER e Puglia non è particolarmente marcata, in effetti.

            Però in Puglia prevale la pianura a maggioranza assoluta (53%), mentre da noi la pianura rappresenta soltanto la maggioranza relativa (48%).

            Detto questo, la A14 (Bologna-Taranto) in ER attraversa un paesaggio molto piano, mentre in Puglia è, come dire… più ondulato 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Non ti ho appena detto che il treno passa in pianura?

          • mirkhond scrive:

            Quindi Fidenza è in pianura… 🙂

          • PinoMamet scrive:

            MMm chi mai ha detto il contrario?

            è a circa 5 chilometri dalla collina, se vuoi saperlo, molti salutisti fidentini vanno a fare un corsetta arrivando alle prime colline…

          • mirkhond scrive:

            Per me è solo un luogo di passaggio per recarmi in luoghi dove, eventualmente, poter chiudere gli occhi ad un mondo in cui mi sento estraneo….

          • PinoMamet scrive:

            Ma guarda che se vuoi arrivare a Bedonia non hai bisogno di arrivare fino a Fidenza: la allunghi!

            Devi prendere il treno a Bari, cambiare (temo: anche se è una stronzata, la ferrovia quella è, la linea è una…) a Bologna, scendere a Parma, prendere il treno per La Spezia e scendere a Borgotaro (6 euro), e aspettare Gotcha;
            o in alternativa, prendere l’autobus per Chiavari, scendere a Bedonia, e andare a suonare il campanello di Gotcha.

            Poi di’ che non ti voglio bene!
            😉

          • mirkhond scrive:

            Grazie.
            Ma non andrei per trovare l’ottimo Gotcha (a proposito che vor dì), quanto per andare verso l’ultima dimora, a tentare di raggiungere chi mi ha amato e che ora non è più su questo mondo…
            Grazie comunque per le informazioni! 😉
            ciao!

            ps. Scusami per tutte le volte che ti ho fatto arrabbiare-
            Le scuse sono valide anche per lo sconosciuto Zanardo….

          • gotcha scrive:

            E’ una esclamazione inglese per dire tipo “ce l’ho!”
            E mirkhond invece?

          • mirkhond scrive:

            E’ il diminuitivo dello storico iranico Moḥammad ibn Khvāndshāh ibn Maḥmūd di Bukhara (1433-1498).
            Siccome amo l’Iran, l’Oriente non estremo, e questo nome ricorda un po’ il nome cristiano slavo con cui sono stato chiamato fin dalla nascita, me lo sono scelto come nick! 🙂

          • gotcha scrive:

            Minchia, io pensavo che fosse un metallaro di Seattle.. A me l’adolescenza spesa leggendo rockstar m’ha fatto male.

          • gotcha scrive:

            A propos mirkhond: come la vedi la situazione iraniana degli ultimi 50 anni? Io faccio una gran confusione sul medio oriente. Sii chiaro!

          • PinoMamet scrive:

            Mi’, non hai bisogno di scusarti, prima o poi ci arrabbiamo tutti e poi ci passa 🙂

          • Z. scrive:

            Duca, vai tranquillo. Piuttosto non fare bischerate, eh, ché altrimenti gotcha e Pino passeranno la vita a sentirsi in colpa!

  42. mirkhond scrive:

    Mi dispiace solo che da Fidenza non si possa prendere un treno o un autobus per andare direttamente a Bedonia, nel folto delle foreste montane liguri….

    • gotcha scrive:

      e dagli..
      se vuoi andare nel folto del bosco ti ci vuole uno in macchina, altrimenti anche a Bedonia sei sempre in mezzo al paese!

      • gotcha scrive:

        Comunque fidenza e’ in pianura, ai limiti della collina, piu’ o meno come bologna. La via Emilia e’ una zona deprimente, a parte nel reggiano, che tra le diverse ” basse” mi sembra la zona piu’ tenuta meglio.

        Dalla Valle entella svalicato il bocco si entra in alta valtaro, il posto ideale per mirkhond, chilometri e chilometri di foresta. Appena prima delle gole del taro, salendo verso il crinale c’ e’ Alpe, famoso per la trattoria da Corinne, specialita’ lumache. E’ il posto ideale per una ciucca dialettica. Qualche anno fa si sarebbero uniti gli ubriaconi del paese ma sono quasi tutti morti. Tra i sopravvissuti c’e’ un certo cucchin, che praticamente vive al bar. Ha l’usanza di fingere di offrirti da bere, con tanti complimenti, con lo scopo di convincerti ad offrirgliene a lui. Una tattica veramente raffinata.

      • mirkhond scrive:

        Non si puo’ raggiungere a piedi?

  43. daouda scrive:

    “Perché il vero Islam è estremamente strano, e i suoi aderenti sono i più estranei tra tutti gli stranieri, in mezzo alla gente”

    A raccontare barzellette sono molto bravi…ma qui per affrontare bene il discorso non si deve parlare di questi idioti imbecilli, eretici della loro propria religione, quanto proprio dell’Islam e della sua limitatezza.

    Infatti per come è scritto ed inteso il discorso, visto lo spirito con cui si scrive, ed è qeusto il primo e l’ultimo problema, conviene essere i più uniformi ed i più integrati tra la gente.
    Come sempre calcare solo un aspetto è fuorviante.

  44. Z. scrive:

    Sempre a proposito di stranieri,

    visto che pressoché tutti voi avete ottime basi di sanscrito, mi sapreste mica tradurre questo testo qui?

    Wahaha e balam
    Wahaha e balam
    Wahaha e balam, wah

    Sammaan kariye praana
    Swaroopa sundara sujana ranjana roop
    Guna chirandan, rama guna
    Sumirana, sumirana

    • PinoMamet scrive:

      Che roba l’è?

      Swaroopa credo che lo si trovi traslitterato di solito svarupa , a occhio;
      e a orecchio, ci riconoscerai la stessa radice di “suo” (suus, heòs greco, sv.. qualcosa slavo, come in “svoboda”.) nel senso di “suo proprio”

      samman, tirando a bocciare 😉 , qualcosa “insieme”, “kariye” qualcosa legato al “fare”?

      “praana” potrebbe essere il famoso “prana” ovvero pneuma, respiro…

      “wahaha” mi suona molto strano..

    • Thyrrenus scrive:

      http://www.youtube.com/all_comments?v=Gf4fEbgmA2s
      secondo uno dei commentatori:
      The main lyrics in Sanskrit: “Sammaan kariye praana, swaroopa sundara sujana ranjana roop. Guna chirandan Rama guna, sumirana sumirana.” Meaning: “Please respect the Life, the beautiful form, eternally endowed with Rama’s (God like) qualities, remember Him, remember Him.”

  45. Z. scrive:

    Siempre stranieri:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/28/pena-di-morte-nebraska-la-abolisce-e-il-diciannovesimo-stato-usa-deciderlo/1725990/

    Un passo alla volta, che noialtri e gli Yanquis stiamo facendo assieme.

    🙂

  46. mirkhond scrive:

    Potremmo invece legalizzare finalmente l’eutanasia.
    Che sollievo per tante sofferenze…

    • Z. scrive:

      A volte ho l’impressione che ci terranno vivi fino a centocinquant’anni, attaccati alle flebo. Ma poi penso che non ci saranno abbastanza risorse, e che anche la Chiesa finirà per accettare l’eutanasia.

      • gotcha scrive:

        Io ci farei la firma sulla flebo. Ma ho visto anche visto anziani rassegnati in modo benevolo alla morte, come dire che ad un certo punto ci si rompe anche i coglioni di stare al mondo..

    • gotcha scrive:

      Sono d’accordo. Anche qui siamo ad un bivio tra la Legge e la compassione.

  47. mirkhond scrive:

    Esattamente un anno fa.
    Impietosa analisi della politica italiana da parte di un celebre corregionale di Moi e di Zanardo:

    https://youtu.be/Yc0NmPLm4uE

  48. Moi scrive:

    @ GOTCHA

    “Cheeskoh” voleva essere la resa in fonetica anglofona di “Cisco” : è il soprannome di tale Francesco Bertolotti, dal Giovin Max Pezzali eletto a “Guida Spirituale” [sic] perché in una Pavia ipocrita, piccolo-borghese, ove tutti volevano apparire “di più” di ciò che in realtà fossero … Cisco osava l’ inosabile:

    si presentava “tranquo” in discoteca anche e soprattutto alle strafighette in ghingheri di “buona e abbiente” famiglia in abbigliamento da grande magazzino con un imperturbabile sorriso e un : “Ciao, mi chiamo Francesco e faccio l’ Operaio … ma per gli Amici del Bar Dante sono Cisco !” …

    • Moi scrive:

      Diceva Max Pezzali che, anche da VIP, per gli Amici del Bar Dante in generale … lui sarà sempre lo sfigato che non aveva mai il deca per la broda del motorino e timido con la Figa [“Misura di Tutte le Cose”, ndr] … e grazie a loro non si è mai montato la testa, né “sputtanato” 😉 quello che ha guadagnato. Anche perché Cisco gli diceva che con troppi soldi a facilitarti, poi viene meno il Gusto della Caccia alla “Figa In Sé” …

  49. Moi scrive:

    Va da sé che la Discoteca era già assurta a equivalente secolarizzato (!) della Riunione Politica per la generazione dei Genitori e della Messa per la generazione dei Nonni : in Toscana e sopra il Vallo SS 🙂 😉 , è “normale” così da decenni e decenni …

  50. Moi scrive:

    “Spoiler” e verbo “spoilerare” è il classico neologismo da internet : da “to spoil” … rovinare, viziare un film o un videogioco raccontandone troppi particolari o il finale.

  51. mirkhond scrive:

    Hai mai sentito parlare del Discoratorio, fondato da un prete a Gabicce?

  52. Moi scrive:

    il vero Islam è estremamente strano

    Poco, ma sicruo.

    e i suoi aderenti sono i più estranei tra tutti gli stranieri, in mezzo alla gente

    Fanno balotta soltanto fra di loro, divenendo compiaciute “caricature di sé stessi”, poi si lamentano di essere esclusi: tipo i Fuorisede. D’altronde, se nell’ Idioma del Capoluogo del Mondo “Maruchéin” spazia dalla Marucònia al Dar-al-Islam intero, un motivo saldamente ancorato al Mondo Reale deve (!) esserci.

    😉 🙂

    • daouda scrive:

      Io sinceramente di strano nell’Islém ci vedo ben poco. E’ talmente riduzionista come religione che crea manovali tutti uguali…

      • PinoMamet scrive:

        Hai ragione!

        Ma credo che in origine la sua “stranezza” fosse proprio quella.

        Un culto monoteistico molto esclusivo e, appunto, minimale, in una terra ancora in maggioranza pagana e politeista e, probabilmente, di costumi più rilassati (l'”epoca dell’ignoranza”) doveva sembrare davvero strano, no?

        • mirkhond scrive:

          Un po’ come il Giudaismo di epoca esilica e post-esilica, nel VI-V secolo a.C., dei reduci che tornavano in una Giudea in cui non si riconoscevano più simili ai loro connazionali e affini, rimasti in patria e pagani o ritornati pagani.
          Il Pentateuco, redatto in quell’epoca, fu la risposta di tali stranieri in patria….

        • PinoMamet scrive:

          Sono d’accordo.

          Poi l’Ebraismo ha fatto di tutto per diventare una religione di un popolo di “separati”, rendendo via via più difficili le occasioni di “mescolamento”, prima e principale delle quali è la tavola, con regole sempre più severe…
          (e anche la circoncisione, come sai, è stata resa più radicale, pare, dopo i Maccabei, per evitare che gli Ebrei potessero frequentare ginnasi e palestre…)

          Lo strano (o mica tanto, viste le premesse) è che quetso processo di continuo inasprimento non si è fermato con l’esilio “romano”, ma anzi ha avuto periodi di accelerazione, cosicchè che un ebreo osservante (molto osservante, vabbè) di oggi, fa cose che un suo omologo medievale non si sognava di dover fare…

          • daouda scrive:

            Ma io concordo che l’Islam sia un po’ strano, è Miguel che deve come al solito lavorare per i poteri occulti.

            Ad ogni modo di certo l’islamico non è il più forestiero nel mondo tra i religiosi.
            I Buddisti lo sono per natura molto di più, il cristianesimo è un caso a parte perché per la sua integralità può essere ogni cosa.

          • PinoMamet scrive:

            In effetti il cristianesimo, bisogna ammetterlo, mi pare un unicum;

            anche a vederlo da un punto di vista “laico” e distaccato- anzi, soprattutto- uno ci trova dentro roba “per tutti i gusti”:
            è monoteista ma anche no, semitico e indoeuropeo, orientale e occidentale, c’ha il calendario romano e quello ebraico, i “mysteri” e le parashot, la Tradizione e il Sacrificioe persino i Magi…

            difficile fare un compendio più completo della religiosità umana. riunita in un sistema coerente.

          • daouda scrive:

            veramente è anche molto camita, basti vedere alla culla egizia.
            D’altronde i misteri più importanti per la formazione cristiana furono quelli di Serapide e Mitra, Egitto e Persia, Aton e Ahura Mazda.

        • gotcha scrive:

          una volta un kebabbaro ha provato a convertirmi, e sinceramente ho trovato l’islam un po’ più vivibile, senza tutti gli ingarbugliamenti agiografici e le disquisizioni pseudo-psicologiche dei “nostri”. Diciamo che ci metteva più verve, comunque mi ha detto che al limite se non mi converto dovrò pagare una tassa, quando si impadroniranno delle nostre terre e delle nostre figlie!

          • daouda scrive:

            se sei ateo crepi invece.
            Ad esempio la maggioranza dei cristiani non si rendono conto del tradimento insito in una cosa del genere…

          • gotcha scrive:

            Comunque pensavo che credessimo nello stesso Dio, o sbaglio?

          • daouda scrive:

            Dio è un concetto filosofico nella sua neutralità.
            In sé parlare dell’Essere è sempre parlare di Dio, ma non di un Dio in quanto Persona a cui relazionarsi.
            L’islam come ogni rivelazione dovuta a grandi homini che comunicano con il trascendente e ne colgono e capiscono vari aspetti, non riconosce però che Cristo è venuto nella carne, non sà cosa sia la Trinità.
            E’ scontato che sia una religione, ma è un religione anticristica, in definitiva.

            Scrivo tutto qesto perché non sò che dici. Se sei cristiano hai da rivedere un po’ di cose.

          • gotcha scrive:

            domani sarà la prima cosa, herr oberst

          • daouda scrive:

            ma sti cazzi, io mica scrivo pé fatte capì che sei scemo. Lo sò che non capisci. Io scrivo per me.

          • gotcha scrive:

            Come vuoi , mio dotto giudice.

          • daouda scrive:

            fà n po’ come cazzo te pare robbottì

    • Z. scrive:

      Cioè, secondo te i musulmani “fanno balotta soltanto tra di loro”?

      Dove lo hai letto? 🙂

      • MOI scrive:

        Quelli molto “devoti” sì … non alludevo ai tamarri “integrati”; anche se i Kouachi in Francia lo erano stati fino a poco “prima” … per dire che la gente è volubile.

        • Z. scrive:

          Se per “molto devoti” intendi gli estremisti religiosi, immagino che sia proprio così: ma lo è per tutte le religioni, mica solo per i musulmani.

          Naturalmente non è il tipo di gente che si lamenta dell’esclusione, anzi.

          Comunque non mi sorprende che un maraglio senza futuro trovi la sua strada nel radicalismo religioso. Succedeva in passato (persino ai tempi di Giovanna d’Arco, dicono) e non vedo perché non dovrebbe succedere oggi.

  53. mirkhond scrive:

    E’ semplicemente l’incomprensione reciproca tra mondi differenti….
    Anzi, semplizemente come si dize dalle vostre parti…. 🙂

    • Moi scrive:

      In Italiano no, dialetto e Italiano in Emilia Romagna sono foneticamente molto (!) scissi … troppo diversi per venire mischiati: coppie minime di “doppie” VS coppie minime di lunghezze vocaliche e fonemi non presenti in Italiano. (soprattutto in Bolognese, in cui i diacritici forse non saranno indispensabili ma hanno più senso che in altri … tipo “gente / cento” _ “żàint / z’àint” ; “pesce / passo ” _ ” pàss _ pâss”)

  54. Moi scrive:

    Nella scuola della cosiddetta “Belle Epoque” (… già “Fascista in fieri” fin dal 1861 !), mi raccontavano i miei nonni che la parola in dialetto a scuola costava una bacchettata sulle dita per “maleducazione” [sic] !

  55. mirkhond scrive:

    Questa della guerra al dialetto è una delle cose più incomprensibili che trovo degli stati “nazionali” moderni.
    Per colpa di questa mentalità stronza, non padroneggio il dialetto ne di Bari, ne dei luoghi di provenienza, molto variegata, dei miei genitori….

    • mirkhond scrive:

      Ad esempio, quando andavo a scuola, feci leggere a mio padre due testi del XII secolo dopo Cristo, uno in Francese e l’altro in Occitano.
      Mio padre, che conosceva benissimo il Francese, non ebbe alcuna difficoltà nel leggere e tradurmi il testo in Lingua d’Oil.
      Mentre di quello occitano non ci capì niente…
      Ora noi non siamo occitani (sebbene mia sorella sia convinta che il sottoscritto in Francia passerebbe inosservato, se tenesse il becco chiuso ovviamente 😉 ), ma penso a tutti coloro che dal Golfo di Biscaglia alle Alpi, che non sono più in grado di capire e intendere la lingua dei loro avi, ma solo il Fransè dei conquistatori a nord della Loira….
      Che tristezza!

  56. mirkhond scrive:

    Comunque, nonostante 150 e passa anni, di livellamenti, quando sono salito a nord di Senigallia, ho sempre avuto l’impressione di trovarmi in luoghi molto diversi dai miei.
    Tanto che mi chiedevo se fossi in Italia, o che cos’è in fin dei conti, l’Italia stessa….

    • PinoMamet scrive:

      Posso capirti, ma sai che io credo valga lo stesso un po’ ovunque:
      un amburghese in Baviera, un piccardo in Provenza, e persino un californiano in Alabama potrebbero farsi le stesse domande…

      la differenza è che altri posti sono stati omologati più profondamente come dialetti e economia, ma in fondo molte differenze restano…
      e persino in luoghi altamente “artificiali” come l’Australia “anglosassone”, so che un sentimento unitario è iniziato solo con la I guerra mondiale…

      ma che ci vogliamo fà? 😉

      PS
      In realtà da una prospettiva del centro nord non si percepisce un grande cambiamento al di sotto di quella che tu chiami la “linea SS”;
      il cambiamento grosso lo si percepisce da Roma in giù…

      • daouda scrive:

        Ma infatti anche Francia e Germania sono stati “artefatti” come la Spagna d’altronde. Rilassati Mìr

      • mirkhond scrive:

        Pino dove senti la differenza?

      • PinoMamet scrive:

        Mmm difficile da dire con una parola.

        Generalizzando molto, al sud il “settentriunale” medio percepisce alcune cose che possono essere tanto positive quanto negative, secondo l’intensità o il “verso” che prendono.

        Facciamo un segno così che indica, come dire, l’ambivalenza della sensazione 😉

        ospitalità invadenza
        caratterialità guapperia
        simpatia istrionismo
        buone tradizioni arretratezza
        rilassatezza disordine
        (per le donne anche:)
        galanteria provoloneria

        Mi pare che ognuna di queste qualità, che per il settentrionale tipo caratterizzano il mezzogiorno d’Italia, ci sia un’ambiguità di fondo: sono tutte accettate e anzi gradite finché restano “a sinistra” dello spettro, quando sfociano a destra, anche di poco, scatta di solito nei settentrionali una certa reazione quasi pavloviana di distanza.

        • PinoMamet scrive:

          Caspita, mi ha anche cancellato il verso!!

          erano due segni, uno così

          • PinoMamet scrive:

            Niente, non c’è maniera di farglieli scrivere!
            Boh!

            comunque spero che il concetto si sia capito…

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Erano quelli a sinistra della Z? E’ inutile usarli: essendo i simboli che aprono i codici html li nasconde automaticamente.

          • Z. scrive:

            A sinistra della Z. ci sono trockisti, anarchici, sovversivi e infiltrati al soldo dei padroni.

            Tutti nemici della classe operaia, per definizione.

        • Thyrrenus scrive:

          Buffo, per molti toscani il sud è caratterizzabile come fa Pino, però se vanno a nord del Po allora fanno una tabella dei contrari speculare, tipo

          riservatezza scontrosità
          modernità mancanza di tradizioni
          ecc.

          Emiliani e romagnoli li consideriamo più simpatici di noi, gli umbri più buoni, i marchigiani un po’ strani per via del dialetto 🙂 però in generale tutti questi restano abbastanza ‘familiari’.
          Poi i pregiudizi ne abbiamo per tutti è ovvio, tanto per i milanesi come per i napoletani. Poi c’è addirittura qualcuno che considera Roma la città che si deve passare per andare a Napoli … 😉

    • gotcha scrive:

      non essendo scritti i dialetti sono inafferrabili. magari hanno un po’ di fortuna in centri di certe dimensioni e quindi riescono a coagularsi, ma in zone depresse come la mia si possono cogliere differenze da quartiere a quartiere (e sto parlando di quartieri di quattro case l’uno). Da questo si evince che la gente non era particolarmente predisposta alla comunicazione “speculativa”.. Un mio zio è emigrato in america per 40 anni e non sa una parola d’inglese. Non ha sentito proprio il bisogno di impararlo. Come lui ce ne son tanti.
      Il dialetto penso che si scomponga più in frasi che in singole parole, e anche le frasi sono quelle necessarie a “sopravvivere”: non esistono traduzioni in dialetto delle parole che non servono a nulla. Se dovessi tradurre quello che sto scrivendo, sarebbe in gran parte per analogia fonetica, non una vera e propria traduzione.
      La maggior parte dell’onomastica della mia zona è storpiata in maniera incomprensibile: i cognomi vengono scambiati con soprannomi che non sempre definiscono una caratteristica caricaturale; i nomi a volte vengono dati in maniera arbitraria: ad esempio uno viene battezzato con un nome e lo chiamano con un altro. Una volta stavo cercando di ricostruire l’albero genealogico con mia nonna e non ci saltavo fuori: “allora sua sorella è la Maria?” “In realtà si chiamava Candida.” “E allora come si chiamava la Candida?” “Si chiamava Albina.” ” E Davide?” “Davide è Dino”.
      La fantasia era finalmente liberata quando dovevano nominare i fondi: ogni prato, bosco, valle, ruscello ha un nome e tutti lo conoscevano in maniera condivisa. Ettari su ettari di nomignoli che in riempivano i discorsi delle persone. L’unico discorso fine a se stesso era la “fòra”, cioè la favola che raccontavano i vecchi: ce n’è una che parla di una volpe e un lupo che fuggono da una casa in cui stavano rubando il latte, con la volpe che scappa dal buco per il gatto e il lupo che rimane incastrato, come nella favola di Renart. Ma dubito che i vecchi del mio paese conoscessero le disavventure di Isingrino..

      • PinoMamet scrive:

        “Il dialetto penso che si scomponga più in frasi che in singole parole”

        Interessante, non ci avevo mai fatto caso ma credo che sia vero!

        e probabilmente costituisce una delle difficoltà nella redazione (e studio) di “grammatiche” di dialetti (o di lingue che sono state a lungo usate come dialetti, come il gallese).

        E in fondo i dialetti non dovrebbero averne, di grammatiche… sicuramente non in senso normativo, visto che sono nati appunto per questo che dici tu:
        capirsi, e contemporaneamente distinguersi.

        Nella mia famiglia, per esempio, dalla parte di mio padre si diceva per esempio “piturì” (pitturato) dalla parte materna “pitturé”… l’imbuto c’ha tre nomi, e anche altri strumenti da utilizzare…

        • gotcha scrive:

          Ne parlavo con Thyrrenus riguardo a Saussure.. Il dialetto risponde ad una grammatica normativa tutta sua, che consiste nella semplice regola: se mi capisci, allora va bene! Però hai sottolineato la distinzione, che forse era l’unica funzione meramente socio-culturale che spettava al dialetto, e funzionava da “campanilismo”.
          Purtroppo, oltre alla morte di molti lemmi in conseguenza della morte di chi li parlava, il dialetto viene sminuito anche dallo stesso bisogno di comunicare che l’ha animato (ad esempio farmacista è passato da “spessià” a “farmacista”, falegname da “bancà” a “falegname”, macellaio da “beccà” a “masellà”, comprare da “cattà” a “cumprà” e così via). Poi ci sono dei tristi tentativi di farlo rivivere in antologie: nel maggiore dei casi i fonemi sono sbagliati (dieresi a caso, false letture, confusione degli accenti di tono e omissione di quelli di lunghezza). La cosa più triste è quando ci si mette di mezzo il buon gusto: figa si può tradurre al massimo con “bénarda”, “sguèrsa”, “sanforgna”, mai con “vagi’na”. Addirittura un tizio ha tradotto il vangelo in bedoniese e non ha avuto il coraggio di mettere “l’era pie’na” al posto di incinta, che in dialetto non esiste..

          • Thyrrenus scrive:

            Bisognerebbe partire dalla solita osservazione che ciascuno ha il suo idioletto. Anzi, non so se capita anche a voi ma, a prescindere dal dialetto, ho notato che il mio modo di parlare (in italiano o nel mio dialetto) cambia a seconda degli interlocutori. Il mio toscano cambia, leggermente certo, se lo parlo in casa dei mei o al bar, ecc.

            Il dialetto vero, parlato dai vecchi, mi sembra in ogni caso una lingua in grado di trattare d’ogni argomento. Se il vecchio contadino con cui parlo non ha un concetto s’inventa prontamente un neologismo dialettale, che magari resta valido solo per la conversazione che andiamo facendo e poi si dimentica. C’è almeno la pretesa di poter parlare a modo proprio di qualsiasi cosa. Ed in questo si ha il “basta che ci capiamo”. Importante è quel che stiamo discutendo, raccontando ecc. non la perfezione stilistica.
            Questa è invece necessaria a chi vuole far un buon ‘contrasto’, un po’ dappertutto in Toscana c’era la figura del poeta improvvisatore, spesso analfabeta. Ai tempi dei miei nonni li si invitava alle feste di nozze, cantavano nei mercati, alle feste di paese ecc. ma anche negli anni ’80 c’era modo di trovarne. Ecco, tutti loro rispettavano delle regole antiche anche se semplici. Ci sono tanti ‘contrasti’ non improvvisati che son passati alla storia (locale). A delle feste mi è capitato di assistere (non ero abbastanza bravo da partecipare) a dei contrasti improvvisati dai presenti, e ovviamente si passava da argomenti ‘gentili’ ad altri ‘ben pesi’ senza batter ciglio, ah sentire come le cantavan certe donne 🙂

          • Thyrrenus scrive:

            Ci sarebbe da dire sul rapporto tra il dialetto, l’innovazione linguistica e poetica in generale. Senza la lingua del “pane di casa” non c’è innovazione. L’invenzione è un estro, un pungolo, per ogni lingua, ergo senza la lingua del pane non c’è vita per la lingua ‘alta’. La lingua ‘alta’ la può regolare il grammatico ma l’inventa anche l’analfabeta. Nella storia son capitate cose interessanti, a parte l’aneddoto di Giotto pastorello si povrebbe ricordare quello più ‘storico’ di Pietro Trapassi, ragazzino romano ‘di strada’, grande improvvisatore che, debitamente notato ed aiutato, divenne un certo Pietro Metastasio.

        • Z. scrive:

          …il pidariolo, il buvinello e…?

        • Z. scrive:

          Vera comunque quella cosa delle frasi, almeno se ho capito cosa vuol dire!

      • Thyrrenus scrive:

        A proposito di favole e similia: quando lessi Le favole irlandesi di Yeats trovai una storia in cui si narrava di incantatori girovaghi che mostravano agli esterrefatti contadini un gallo capace di trascinare un tronco. L’illusione non funzionò per una donna che chiese: ma che c’è di strano in un gallo che trascina un rametto?
        Identica scena sull’aia toscana della mia bisnonna: “ma che credete di vedere? non vedete che è una paglia quella che trascina?” Le due donne nelle due storie portavano un fastello d’erba sotto il braccio. Nella versione irlandese nel fastello c’era un quadrifoglio, quello preservò la donna dall’ammaliamento. Nella versione toscana nel fastello c’era un ramarro ….

        • Thyrrenus scrive:

          a proposito di donne un contrasto in toscano italianizzato:

          La donna grassa e quella secca, contrasto poetico cantato da Andreini Mario e Piccardi Elio

          Andreini
          Collega, son per difendere la secca
          a me la grassa non m’è mai piaciuta,
          la mia che ha il sapor della bistecca
          perché snella mi piace e l’ho voluta.
          Quando l’uomo la vede si lecca,
          volentieri l’apprezza e la saluta
          sì è ver che la grassa è più gagliarda
          però non trova un cane che la guarda.

          Piccardi
          La tua secca a partire ti ritarda
          la mia invece è sempre in movimento,
          se una mano a toccarci è che s’azzarda
          sentiamo rifiorire il sentimento.
          Con quella donna che nun è bugiarda,
          con la tua è soffiar n’un foco spento,
          rinsecchita la pelle con quattr’ossi
          e l’è più brutta dei maiali rossi.

          Andreini
          La tua gl’è una ciuca con tre mossi
          specie quando d’inverno c’ha la cappa,
          alla razza fa parte dei colossi
          e qualcuno ha paura e a volte scappa.
          Tu hai fatto uno sbaglio dei più grossi,
          meglio una sbornia se pigliavi a grappa.
          Così dopo due giorni ti passava
          e quel vagone accanto ‘un ti restava.

          Piccardi
          Se Orlando per l’Angelica sognava,
          se Dante scrisse per la Beatrice,
          la donna rubiconda decantava,
          se il Tasso per Crolinda era felice,
          se il Petrarca per Laura sperava,
          altri poeti a rammentar non dice,
          se amaron donne per tutta la vita
          era bella grassoccia e colorita.

          Andreini
          Via non di’ bugie, falla finita,
          dei poeti che mi hai rammentato
          la donna snella fu la calamita
          solo per quella ognuno affezionato.
          Nel cervello l’avevano scolpita
          e non quella ‘on quel grasso esagerato.
          Se guardavan la tua ed il suo seno
          di poesie ne scrivevan meno.

          Piccardi
          Ora un fulmine viene a ciel sereno
          d’una seccuccia dimmi i’cche ne fai,
          se di benzina tu facesse il pieno
          la mattina non la ritroverai.
          La grassa gli è una perla del Tirreno
          se tu la provi non la scordi mai,
          basta a una grassa tu ti siedi accanto,
          tu ci stai insieme in fino al camposanto.

          Andreini
          Provai una grassa, credi, non è tanto
          dopo una passeggiata andammo a cena
          se ci ripenso ancor mi scappa il pianto
          mangiò per sette e disse ‘un era piena.
          Ma poi la notte si mosse l’impianto,
          parea un fiume quando rompe in piena:
          fece un ventino gotto le lenzuola
          ci volle un giorno con la carriola.

          Piccardi
          La mia grassa è una bella figliola
          ma volli un giorno anch’io provar la snella,
          credeo fosse gentil come viola
          ma parve piatta come una padella.
          Poi nella notte il pensiero vola,
          volli prova’ a tastar una mammella,
          ma quando d’aver mi fui accostato
          mi trovai in mano un osso sgangherato.

          Andreini
          La mia secca è un fiore in mezzo a un prato,
          è una stella lucente all’aurora,
          la tua con quel corpo esagerato
          io di casa la manderei fora.
          La mia è un giardino profumato
          quando al mattino Febo te lo ‘ndora.
          Se alla tua grassa gli levi la maglia
          e rassomiglia una vacca sulla paglia.

          Piccardi
          Chi la piglia una grassa non e sbaglia,
          bella pulita morbida e gioviale,
          con le carezze sue la t’attanaglia,
          rientra ‘l bene dov’esiste il male.
          La tua somiglia a un ciuco quando raglia,
          è una condanna a vita in tribunale.
          Prova a spogliarla caro mio Giovanni,
          ti riman mezza sull’attaccapanni.

          Andreini
          Ora le donne più non si condanni,
          Piccardi
          tanto quelle grasse e quelle asciutte.
          Andreini
          Più non diciam: le donne son malanni
          Piccardi
          e il desiderio nostro è per tutte
          Andreini
          Tanto di venti, trenta e quarant’anni
          Piccardi
          e piene di bellezza e un po’ più brutte
          Andreini
          e fin che il canarino in gabbia becca,
          Piccardi
          gl’è bono quella grassa e quella secca.

          • gotcha scrive:

            Questo botta e risposta mi ricorda I testi delle canzoni blues: HEY dove te ne vai JOE? Eccetera.. Ma a confronto dei vecchi valtaresi e’ Ezra pound.. Direi piu’ che a socializzare, il dialetto dell’appennino serva a chiudersi! Infatti sta vivendo un suo revanscismo tra noi giovani d’oggi che lo usiamo per insultare i “foresti”.

        • PinoMamet scrive:

          La stessa storia mi pare di averla letta nel Talmud…

          • Thyrrenus scrive:

            !!! Come posso rintracciarla?

          • PinoMamet scrive:

            La stavo ricercando anche io, ma è mica semplice ritrovarci dentro qualcosa!
            Me la ricordo perché l’ho letta tipo un mese fa, e ho pensato
            “to’… è anche in una raccolta di leggende dell’Appennino!”

  57. habsburgicus scrive:

    @Mirkhond

    10/8/1916: il giornale ufficiale ottomano pubblica il nuovo Statuto organico degli Armeni gregoriani; soppressi i cattolicati di Sis e Aghthamar, che vengono uniti ai Patriarcati di Costantinopoli e Gerusalemme; ogni legame con il Cattolicato di Eçmiadzin é abolito; la sede del Patriarcato e Cattolicato sarà a Gerusalemme, nel convento di S. Giacomo e la sua giurisdizione comprenderà l’intero Impero Ottomano; questo Statuto non tocca per nulla gli armeni cattolici il cui Patriarcato si trovava già a Costantinopoli
    [purtroppo li avevano già massacrati; ritengo però che questa sia la fine ufficiale del gloriosissimo cattolicato di Aghthamar sul lago di Van]

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Per armeni cattolici intendi quelli miafisiti?

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Scusa, no, quelli sono gli apostolici

      • habsburgicus scrive:

        quelli uniti a Roma…mi sembra evidente
        comunque quando traduco dei testi di giornale dell’epoca rispetto accuratamente il testo dell’epoca (osservazione mie le mette fra parentesi quadre)..oppure, su questo blog, al fondo, finito il testo (o, nei casi più lunghi, il riassunto mio di un testo che però di solito riporta, quando possibile, frasi e costrutti già presenti)

    • mirkhond scrive:

      Interessante.
      Ma sapevo che il cattolicosato scismatico di Aghtamar fosse stato soppresso nel 1895.
      Era nato nel 1113, quando un vescovo armeno, Davide Tornikian seguito da altri 5 vescovi, si era rifiutato di accettare il trasferimento della sede cattolicosale da Etchmiazdin in Cilicia….

  58. habsburgicus scrive:

    quando la Russia imperiale poteva ancora salvare se se stessa e gli altri

    30/8/1916, notizia su una protesta contro Asquith, chiamato “capo dei massoni inglesi”, sul settimanale anti-liberale Russkij Graždanin (Il Cittadino russo) di Bulacel’; l’articolo stigmatizza gli attacchi a Guglielmo II e i neppur troppo velati accenni ad un processo [siamo già sulla strada di Norimberga !]; l’unico giornale pietrogradese ad attaccare questo articolo fu il giudeo-liberale Reč

    alla faccia dell’armonia fra alleati !..ma quel giornale vedeva giusto ! l’Inghilterra era il nemico non la Germania ! oh Nicola, avessi letto i giornali TUOI !

    • daouda scrive:

      Ormai Stolypin non c’era più, era già scritto il loro destino….

      • gotcha scrive:

        Alla vicenda stolypin si ispiro’ una soap italiana andata in onda su senatoTv negli anni 70, “la mirabolante avventura di Aldo Moro, ovvero come rimanere inflessibili a spese altrui”, con la regia di h. Kissinger e le recitazioni immense di e. Berlinguer e b. Zaccagnini.

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      L’Inghilterra ERA STATO il nemico. Da Tsushima in poi, però, i sogni di gloria in Oriente erano diventati chimere e l’Inghilterra cessava di essere un rivale coloniale. Il nuovo rivale era sul continente e non potevano che essere le nazioni confinanti…

      • Francesco scrive:

        credo che la Russia, per l’immensità del suo territorio, trovasse un sacco di nemici in giro per il mondo

        diciamo ognuno con le sue priorità, raggiunte le quali i rapporti con la Russia potevano anche migliorare

  59. mirkhond scrive:

    Blondet sull’isis e altre tematiche di attualità:

    https://youtu.be/4rJVFx0UKyc

  60. mirkhond scrive:

    Blondet sulla comunità europea :

    https://youtu.be/NgAeZZ2lhK8

  61. habsburgicus scrive:

    E dire che Cisco lo aveva avvertito …

    in Tex mi pare in n° 64 c’è un tale chiamato Cisco, bandito gentiluomo (con velleità hidalguiste), che si allea con Tex contro Don Romero il panzone (che sostiene El Cayman cioè il bandito americano Randall di cu Tex è alla caccia)..un Messico da “cartolina”, farebbe ridere Miguel a cui lo consiglio(rurales corrotti e infidi, hacienderos con arie da Grandi Spagna ecc)

    • gotcha scrive:

      La figura di mauro repetto ricorda molto gli incorruttibili che fanno danni, e la cui inflesibilita’ morale porta ad una caduta totale dell’individuo: il 50% degli assassini di derrick.

  62. Thyrrenus scrive:

    Per gli storici e i meridionalisti ma non solo, mi sembra parlare di cose che riguardano un po’ tutti: la litigiosità, le sue cause, i suoi effetti economici… se credete ditemi che ne pensate.

    http://www.grupposervizioambiente.it/aisre_sito/doc/papers/Paper_Palermo_scognamiglio3FINE.pdf

  63. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Credo che la “dialettofobia” che ha sempre caratterizzato la Scuola Istituzione in Italia (ne ribadisco la continuità fin dalla Legge Coppino !) sia da attribuirsi ad un approccio “alla Francese” di detta Istituzione …

  64. MOI scrive:

    La digressione sul Cisco-Pensiero non è affatto Off Topic, e anzi …

    soprattutto in Italia (sarebbe interessante capirne il perché), oltre al famigerato “Ci Rubano il Lavoro” , c’è anche il più sentito (almeno finché La Crisi era contenuta …) “Ci Rubano la Figa” 😉 … la cosa assume proporzioni e intensità minime (xenofobe) se Lei è Cattolica e Lui pure; massime (islamofobe) se Lei è Femminista e “Atea” (in senso UAAR-Italiota di “AntiClericale” … il 90% almeno dei casi) e Lui Musulmano.

    Tuttavia i Sociologi se ne occupano molto meno, visto che la Figa ha implicazioni molto meno Politically Correct rispetto al Lavoro …

    La “razza” è secondaria, se non addirittura una potenziale attenuante, visto che Rocco Siffredi è stato insignito di titoli diversamente onorifici tipo “Il Negro Bianco” …

    • MOI scrive:

      Naturalmente, sarebbe interessante anche un0 indagine statistica su quanti NeoNazisti siano stati creati nel Krukkenland a causa del Feigadiebstahl 😉 … contando anche i Welschen, naturalmente.

      https://www.youtube.com/watch?v=F7A1khRjNq0

      Gli unici ai quali il Politically Correct lascia (!) il suddetto stereotipo del video …

      • gotcha scrive:

        In realta’ l’intera storia della pugnalata alla schiena si potrebbe spiegare secondo il concetto di feigadiebstahl, eccetto i casi ancora piu’ pertinenti in cui la metafora non e’ solo in senso figurato.
        D’altronde il nazismo non poteva reggersi sulla mitezza sessuale: un cornuto non patisce per il tradimento in se’, ma a causa dei condizionamenti sociali in cui e’ costretto. Figurarsi uno in trincea sulle dolomiti preoccupato per la sua fraulein!

      • daouda scrive:

        MOI dammi una mano. SECONDO TE GLI ITALIANI SONO SIMILI AGLI EBREI?
        Perché certi attegiamenti mi sembrano similari…

        • PinoMamet scrive:

          Non so il parere di Moi, ma secondo il mio parere:

          gli italiani non sono simili, gli italiani sono quasi identici agli ebrei.

          A quelli “di una volta” si intende. Le cause non le so, o meglio, se ne possono dare di cabalistiche, di storiche, di sociologiche.
          Fatto sta che se l’Otto/Novecento è stato un “secolo ebraico”, non escluderei che il Duemila o Duemilacento non possano essere un “secolo italiano”.
          Paiono però destinati a capirsi poco, stranamente, con gli israeliani.
          Gli israeliani infatti sono “di destra” come patriottismo, e “di sinistra” come costume, mentre gli italiani tutto il contrario…

          a meno che non cambino in questi secoli, e facciano finalmente la media tra la loro anima tedesca e quella araba:
          se saltano fuori romagnoli, si può dire che abbiano raggiunto la perfezione 😀

          • Z. scrive:

            Di “destra come patriottismo” immagino tu intenda patriottici… ma “di sinistra come costume”?

          • PinoMamet scrive:

            Nel senso che l’israeliano medio (hilonì, laico) ha mantenuto una specie di mentalità hippy/reggae/centrosocialeokkupatoemmokolkazzoncecacciate 😉
            femminista e, direbbero alcuni su questo blog ;), frocista 😉

            l’italiano medio, mi sa, il contrario…

          • daouda scrive:

            mi spieghi come fà un italiano ad essere di destra come costume?

            Secondo me c’entra EDOM…

          • Francesco scrive:

            Pino

            non sarei così ottimista sugli italiani medi, ricorda che è popolo di pecore e si fa portare dove vogliono portarlo, magari pian pianino

            bella quella canzone, comunque

            😉

          • Dif scrive:

            Dicendo che gli italiani sono “di sinistra” come patriottismo che intendi? Che non lo sono affatto o che esiste un patriottismo “di sinistra”?

          • PinoMamet scrive:

            Per Daouda:
            sì, in effetti la spiegazione cabalistica è anche quella..

            per Dif:
            che non lo sono affatto!

    • gotcha scrive:

      Ma la prosa spaventosa di tanti sociologi non dovrebbe essere considerata scorretta? Chissa’ perche’ arrivano a interessarsi di flussi e correnti quando descrivono le vasche in centro ma non riescono a interessarsi di figa. Storia della figa alle sessioni estive degli esami di sociologia. Se lo pubblicassero lo leggerei subito.

  65. habsburgicus scrive:

    29 maggio
    562 anni fa Costantinopoli veniva strappata al mondo cristiano…da allora vi si recita il Corano…fine effettiva del cosiddetto “Impero romano d’oriente” o “Impero bizantina”

    • Francesco scrive:

      non capisco perchè gli storici sottovalutino così tanto l’importanza dell’impero romano (d’oriente), che se non sbaglio ci ha dato Venezia e Genova, è stato nostro partner in mille imprese, aveva LA chiesa della cristianità e così via

      invece è una noterella a piè di pagina

      anche la storia di Carlo Magno che voleva sposare una imperatrice bizantina o le guerre in Longobardia Minor tra bizantini, longobardi, arabi, normanni … perchè cancellare tutto?

      ciao

      PS giorno infausto

      • Thyrrenus scrive:

        Concordo. Giorno infausto.
        Oltretutto alla lista di Francesco ci sarebbe da aggiungere una bella sfilza di cose…

      • habsburgicus scrive:

        non capisco perchè gli storici sottovalutino così tanto l’importanza dell’impero romano (d’oriente),

        ciò era vero sino a una cinquantina d’anni fa, e soprattutto era vero negli anni d’oro, quelli della Grande Erudizione, di fine Ottocento e inizio Novecento che ci hanno dato il canovaccio storico che è passato alle persone colte ma non specialiste…
        non è più vero anzi l’interesse è enorme (il picco forse negli Ottanta sino a c.a 1995, quando Bisanzio era trendy..ma anche tuttora, seppur meno) ma in ossequio alle nuove mode “americaniste” (sì alla specializzazione estrema…no a qualunque opera di più vasto respiro..il che sia detto, senza acrimonia, serve spesso come un comodo alibi per coprire sacche di ignoranza abissali, anche su questioni fondamentali) il tutto si “riduce” a monografie e storie specialiste, talora di notevole spessore e importanza, ma che non riescono a penetrare fra i non-specialisti e i non-storici..ed è un peccato
        per tutti gli altri ci sono i documentari della Tivvù o i libri di qualche “celebrità”….che, con qualche lodevole eccezione, restano volutamente (?) ancorati ad una visione arcaica (e, ciò che è peggio, peggiorata dal “politicamente corretto”..ad esempio, si può, anzi si DEVE, dipingere nei colori più foschi l’aggressione franca del 1204, possibilmente dandone la colpa al Vaticano [che non c’entra nulla 😀 anzi deplorò con parole fuoco l’azione dei Crociati..poi si acconciò e provò a trarne vantaggi]; non si può parlare invece degli orrori della conquista turca, soprattutto del devşirme che riguardò, nei secoli, CENTINAIA DI MIGLIAIA di bimbi..da noi per un caso Mortara che era poi diiverso l’hanno piantata per anni e la pianteranno ancora :D..dei Turchi si può solo dire che erano tolleranti, evoluti, in gamba in confronto a noi gentaglia superstiziosa, arretrata, stupida, crudele e sottomessa al bieko oscurantismo clericale..naturalmente c’è chi può e chi non può..e i turchi possono fino a un certo tempo :D..é di questi giorni un articolo postato qui, chiaramente nato in ambienti anti-Erdoğan degli USA e dello Stato legibus solutus, che rimarca che forse i turchi così tolleranti con gli unici che contano forse non erano :D..una sorta di messaggio trasversale, per far capire cosa può attendere i discendenti degli ottomani se si mettono a sgarrare un po’ troppo 😀 ma qui siamo molto lungi dalla Storia e in una bassa politichetta vicino-orientale)

        • Dif scrive:

          Habsburgicus, con tutto il rispetto, ma te lo dico ancora una volta, mi sembra che tu a volte confondi idee e pregiudizi radicati in qualche ambiente universitario con l’opinione dell’uomo della strada. L’uomo della strada già è tanto se sa chi fossero i turchi, altro che “in gamba, tolleranti, evoluti rispetto a noialtri etc. etc.”. Anzi, al massimo dalle nostre parti possono essere visti come pirati e nulla più, in stile “mamma li turchi!”.
          Poi certo ci sarà qualche ambiente particolarmente “turcofilo” in qualche università, ma questa non è assolutamente l’idea generale.
          A volte hai ragione, quando ad esempio critichi la vulgata sulla seconda guerra mondiali sui bravi americani che arrivano e liberano tutti, che effettivamente sembra essere condivisa dalla gente (anche se ultimamente ogni 25 Aprile girano su facebook una marea di link che ci ricordano come non c’è nulla da festeggiare perchè blablabla).
          Ma su certi argomenti mi sembri un pochino, ecco, paranoico?

          • mirkhond scrive:

            Confermo che il pregiudizio “positivo” sui Turchi, è presente solo in ambienti accademico-specialistici, e comunque minoritari.
            Per l’uomo della strada, i Turchi, restano in gran parte avvolti in un alone negativo, aggravato dal clima islamofobico generale, posteriore all’11 settembre 2001…..

          • Francesco scrive:

            Nella ridotta minoranza che legge qualche libro, la bontà mitezza e tolleranza turca/ottomana sono tenute in gran conto, soprattutto a confronto della violenza, brutalità e ignoranza dei franchi/crociati/cristiani/europei.

            Anche se qualche eco della caduta di Costantinopoli rimane attraverso i secoli.

            Sugli yankees, poco da dire: il ricordo positivo del loro passaggio è ancora vivo (del resto, stanno morendo ora quelli che li hanno visti passare) ed è un mazzata per l’anti-americanismo ideologico dei “pensanti”, di sinistra e destra e molti cattolici.

      • habsburgicus scrive:

        lo noto solo adesso ci ha dato Venezia e Genova

        Genova, no Francesco..esagerùma nen !
        la Liguria fu presa dai Longobardi nel 643 d.C e da allora segue l’Italia longobarda e poi franca..la civiltà genovese è del tutto franca, seppur sui generis
        vero che Genova fece affari con Bisanzio e fino in Crimea (il secolo che va dal 1282 al 1383 vide nel Mar Nero un lago genovese !), ma ciò è altro
        anche Clavijo si recò nel 1404 fino a Samarcanda ma da ciò non segue che la Castiglia fosse compresa nella politica centro-asiatica 😀
        tre anni prima Manuele II (1391-1425) si recò financo a Londra ma non per questo Albione fece mai parte del “Commonwealth bizantino” (per usare la felice espressione del principe Dmitrij Obolenskij, autore di un libro fortunato dal titolo omonimo !) ad onta dell’assonanza con la contemporanea istituzione albionica !

        • mirkhond scrive:

          Si recò a Londra, dopo Parigi, nel 1399-1402, solo per chiedere aiuti per un impero romano ormai ridotto a Costantinopoli, e altre due cittadine, una sul Marmara, l’altra sul Mar Nero, e l’ormai lontana Morea.
          O in alternativa, barattare i suoi diritti imperiali ormai malridotti al minimo, per un castello e una pensione in Francia…

        • Francesco scrive:

          Grazie

          però l’idea mi piaceva, c’era una Liguria bizantina se non sbaglio

          ciao

          • mirkhond scrive:

            Sì, ma nel 643-644 d.C. fu conquistata dal re longobardo Rotari (636-652 d.C.) e longobardizzata.
            ciao e bentornato!

          • Francesco scrive:

            ti leggo ora Duca e ti ringrazio

            anche io ho problemi non trascurabili in famiglia e ogni tanto mi eclisso

            ciao

  66. Francesco scrive:

    OT

    tra quanto tempo i mass media inizieranno a parlare di ala moderata dell’ISIS con cui dobbiamo dialogare?

    😀

    • Z. scrive:

      Tiro a indovinare: quando decideranno che il vero nemico è qualcun altro?

      • MOI scrive:

        Di Nemici ce ne vogliono sempre due : uno interno e uno esterno … quello interno funzia meglio se fa da quinta colonna a quello esterno, ma deve avere anch’ esso un’ identità forte. Quello esterno meglio se un mostro assetato di sangue, quello interno deve essere un mellifluo e ingannatore.

        😉

  67. MOI scrive:

    @ HABSBURGICUS / TUTTI

    Mi sa tanto che quel Cisco là di Tex … è ispirato a questo :

    THE CISCO KID

    http://en.wikipedia.org/wiki/The_Cisco_Kid

    (1907)

    https://www.youtube.com/watch?v=ffvD4tGD3As

    (1950)

    Poi c’è anche una piccola cittadina Texana che avrà più pozzi petroliferi (ma quand’è che finisce ‘sto cazzo di petrolio ?!?!) che anime :

    http://en.wikipedia.org/wiki/Cisco,_Texas

    In Spagnolo “Cisco” è il soprannome standard per “Francisco”; però , se in Spagna fa “Z’isco”, in MesoAmerica e SudAmerica fa “Sisco” … e in Italia adattato in “C’isco”.

    Infine, non escludo che “Cisco” possa anche essere anche il nome affettuoso della grande città di San Francisco … tipo “Jo’ana” per Johannesburg :

    https://www.youtube.com/watch?v=bNNfAuMq-M0

    @ MIGUEL

    Esitono degli “Studies”, risalenti ovviamente a prima (!) del Politically Correct, sul “Fàiga Theft” delle Donne WASP in USA da parte dei Mexican

  68. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=c0kvHIaGiWw

    Il Simil-Carosello 😉 USA di Cisco Kid … 😉

    • habsburgicus scrive:

      @Moi
      emendamento costituzione scorrettissimo, che però avrebbe appoggi trasversali 😀
      art. 1 L’Italia è una Repubblica democratica fondata sulla Fàiga; lo Stato la garantisce a tutti i cittadini di sesso maschile, senza distinzione di età, religione, etnia, ceto e posizione socioeconomica

  69. MOI scrive:

    @ DAOUDA

    Tendenzialmente penso agli Ebrei come “gente strana ma almeno tutti con cognizione di causa della propria stranezza, e con il merito di guardare più alla qualità che alla quanità della propria massa credente” … una cosa mi ha stupito, per analogia con gli Italiani : il Mammismo ! … Almeno stando al Teatro Yiddish ! E ha molta “Italianità” anche il Tamarrismo da KravMaga : addestrare ai “fàiga fights da discoteca” dei ragazzotti in Cosplay da Incursionismo; assemblando-reinventando i più disparati immaginari “eroici”, fregandosene dei contesti storici fra di loro diversissimi.

    • Z. scrive:

      Boh, gli ebrei che ho conosciuto io non mi sono sembrati particolarmente strani!

    • PinoMamet scrive:

      In effetti sono normalissimi (tranne vabbè, quelli che vanno in giro vestiti con borsalino nero, barba, tzitziot ecc…)

    • daouda scrive:

      grazie Moi. Ma saresti in grado di trovarmi una massima intelligente dei primi del 900 su ebrei, irlandesi ed italiani, riguardo all’invasione dei negri?

      Com’era strutturata non lo sò la frase , in ingelse, ma il senso era tipo questo ” quando nel block arrivano i neri ( in ondate ingenti chiaramente ) gli ebrei ci si accordano e se ne vanno, gli irlandesi prima o dopo se ne vanno dopo vari scontri, gli unici che rimangono sono gli italiani”

      Che poi anche noi italiani sappiamo adattarci ovunque a differenza di molti altri popoli per noi è molto più facile stranamente.
      Il mammismo è il contraltare del patriarchismo , giacché non esiste società sana che non dia un potere complementare all’altro sesso, basti vedere le esagerazioni nordiche o suddiste tra le razze umane.
      Ad ogni modo la capacità commerciale, la tigna ( quando l’italiano si ricorda di avere una dignità è tendenzialmente inarrestabile, NON IMBATTIBILE, ci mancherebbe ) .

  70. MOI scrive:

    @ PINO

    Mammismo Ebraico … prego, Rabbi 😉 !

  71. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=iLMPyTTR4ZA

    The Cisco Kid (Original Theatrical Trailer)

  72. mirkhond scrive:

    “ad esempio, si può, anzi si DEVE, dipingere nei colori più foschi l’aggressione franca del 1204, possibilmente dandone la colpa al Vaticano [che non c’entra nulla 😀 anzi deplorò con parole fuoco l’azione dei Crociati..poi si acconciò e provò a trarne vantaggi];”

    Il fatto che oggi si tenda ad “idealizzare” un pò troppo la conquista ottomana della Romània e dell’area balcanatolica in genere tra XIV e XV secolo, non è motivo però, per santificare la conquista veneziano-franca della stessa Costantinopoli nel 1204, e la conseguente spartizione della stessa Romània.
    Che creò o meglio accentuò un solco di ODIO romeo antifranco così profondo, che alla fine, favorì proprio la successiva conquista ottomana….

    • habsburgicus scrive:

      senza dubbio il 1204 fu una follia e un crimine….
      tra l’altro il 1204 è, secondo me, la fine dell’Impero come indiscusso “Impero romano d’Oriente”, continuatore legittimo della “pars orientis” di Roma, a sua volta continuatrice del vecchio Impero romano, indiviso
      lo Stato di Nicea e poi quello restaurato dei Paleologi è ormai solo uno dei tanti Stati balcanici (all’inizio pure anatolici), eguale agli altri e senza pretese di universalismo (tranne un po’ di retorica, diminuita peraltro)..per molti aspetti la storia di Costantinopoli “seconda Roma”, con continuità ininterrotta, dall’11/5/330 finisce in quell’aprile del 1204..invece la storia di Costantinopoli, come città cristiana, finisce solo il nefasto martedì 29/5/1453..
      per quanto non supportato dai testi, non sarebbe male adottare, ad esempio questa periodizzazione di termini
      “romano”, sino a Mauruzio (1582-602) o “Eraclio” (610-641)
      “romeo”, da inizio VII secolo al 1204
      “greco” dopo il 1204 (vero che, ce lo hai ricordato mille volte, “romeo” si usava nel popolo fino all’Ottocento, e magari in qualche oscuro villaggio della Tessaglia si usa tuttora ma bisogna pur differenziare, no ? 😀 fra l’altro è in epoca paleologa che il termine “hellen” torna ad usare usato, dal alcuni intellettuali, come autodefinizione, donde l’uso di “greco” che è la traduzione latina ricevuta ha un appiglio testuale)
      insisterei comunque nella necessità di distinguere in qualche modo la fase “imperiale” (sino al 1204) e quella di “Stato balcanico fra Stati balcanici” posteriore al 1204 !

      • mirkhond scrive:

        Sono in parte d’accordo, tranne che sul termine “greco”.
        Per me inutilizzabile dal V secolo dopo Cristo in poi.
        Anche perché gli staterelli romei dopo il 1204, Nicea, Trebisonda ed Epiro erano e CONTINUAVANO a sentirsi eredi di Roma.
        Quando Michele VIII Paleologo riprese Costantinopoli, nel 1261, vi fu reincoronato come imperatore ROMANO.
        Anche se nei fatti gli stati romei 1204-1461 sono degli staterelli regionali.
        Anche dopo le conquiste ottomane dei secoli XIV-XV, i Romei continuarono a sentirsi tali.
        E se i Selgiuchidi avevano chiamato il loro sultanato anatolico RUM, gli Ottomani avrebbero chiamato gran parte del Balcano RUMELI, cioé Romània!

  73. mirkhond scrive:

    “vero che Genova fece affari con Bisanzio e fino in Crimea (il secolo che va dal 1282 al 1383 vide nel Mar Nero un lago genovese !)”

    Scusa, ma le colonie genovesi sul Mar Nero, non furono conquistate dagli ottomani nel XV secolo? (Amastri, in Anatolia nel 1461, quelle in Crimea nel 1475).
    Che avvenne in particolare nel 1383, da portare ad un declino la potenza genovese sul Mar Nero?

    • habsburgicus scrive:

      ci fu un declino, relativo, di Genova nei rapporti con Venezia,,,,con qualche effetto anche nelle lontane colonie..Genova resta fino all’epoca in cui hai detto tu ma, forse, con maggiore dinamismo e incisività

  74. mirkhond scrive:

    l’altro è in epoca paleologa che il termine “hellen” torna ad usare usato, dal alcuni intellettuali, come autodefinizione, donde l’uso di “greco” che è la traduzione latina ricevuta ha un appiglio testuale)

    E’ solo un vezzo di pochissimi intellettuali, tipo Giorgio “Gemisto” Pletone (1355-1455 c.), moreota, il quale di fronte alla crescente avanzata ottomana, riscopre il classicismo ellenico cercando di riadattarlo alla situazione di miseria dei suoi tempi.
    Come, quando l’imperatore Manuele II (1391-1425), visita proprio la Morea nel 1415-1416, si sente dire dal bizzarro intellettuale, che dovrebbe prendere il titolo di “re dei Greci”, perché così, magicamente i Romei si sarebbero liberati dal giogo ottomano! 🙂
    Manuele II certamente avrà sorriso delle ridicolaggini da peggior sofistica di questo buontempone, ben sapendo non solo che non avrebbe trovato comprensione tra i Romei, sia sotto Costantinopoli o Trebisonda, che quelli in maggioranza già finiti sotto gli Ottomani, in un mondo cristiano ortodosso in cui da un millennio almeno Elleno era sinonimo di PAGANO, ma che avrebbe avuto bisogno di ben altri mezzi per liberarsi da un giogo come quello ottomano!
    Dunque guardiamo la realtà come E’ senza dare troppa importanza a vezzi di intellettuali elitari e stravaganti…. 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Mikrhond, però ti faccio notare che in effetti tu sei un intellettuale elitario e stravagante, col vezzo di usare nomi vecchi di secoli… 😉

  75. mirkhond scrive:

    Mi sembra che romeo sia assai meno “stravagante”, che “greco” per indicare i Romei di OGGI….
    E comunque non credo che basti un nome da solo per riscattare le miserie del presente… 🙂

    • PinoMamet scrive:

      “Mi sembra che romeo sia assai meno “stravagante”, che “greco” per indicare i Romei di OGGI….”

      beh… se lo dici tu… 😉

      • mirkhond scrive:

        Nelle campagne, gli anziani ancora OGGI si autedefiniscono ROMI…
        Il filtro classicista DURO A MORIRE…. 🙂

        • PinoMamet scrive:

          Mah, in Grecia non è che mi sia fermato a parlare con tutti i vecchi delle campagne…
          non escluderei che qualcuno usi ancora il termine “romei”, come arcaismo regionale, ma non direi proprio che si “sentono romani”…
          😉

          • mirkhond scrive:

            Me l’ha detto un moreota che vive qui a Bari.
            Questi con l’antica Ellade c’entrano poco e niente!

          • PinoMamet scrive:

            Mi’, “romei” è un simpatico arcaismo lessicale.
            Da inserire nella categoria “vabbè”.
            😉

          • mirkhond scrive:

            No è una REALTA,’ negata sotto l’insopportabile muffa del classicismo, foglia di fico di cui i Romei di OGGI tendono a nascondere il loro senso di profonda frustrazione verso un Occidente guardato come modello, ma nello stesso tempo disprezzato perché in fondo DIVERSO…..

        • Francesco scrive:

          dai Duca,

          sei tu che hai una fissa anti-classicista, basta su UN testo tardo e decadente

          e che ti infischi pesantemente di una civiltà che, stranamente, tutto il resto del mondo stima e stimò

          iniziando dagli apologeti cristiani, gente che rischiava la vita per la propria fede, non giornalisti di Repubblica!

          ciao

          • mirkhond scrive:

            Io ho i miei pregiudizi.
            Ma non posso farci proprio niente se il classicismo greco-romano pagano mi fa proprio schifo….

          • PinoMamet scrive:

            Questi sono gusti, e ognuno ha i suoi.
            Certo, ci sono le gradazioni, eh? 😉

            Ma a parte tutto, non mi stupisce che non ti piaccia l’antichità pagana, proprio perché ci sono i gusti.

            Mi stupisce invece che tu la prenda quasi come l’esempio, in blocco, in tutto e per tutto, dalla religione alla lingua fino.. all’abbigliamento, di ciò che è “male”.

            Il tuo mi pare un approccio anti-antropologico, quasi “esoterico alla Daouda” 😉

    • Thyrrenus scrive:

      Bah, al tempo antico gli elleni erano elleni, orgogliosi delle loro particolarità cittadine sino agli estremi del periodo imperiale. Le città poi si spopolarono e persero di importanza con la peste di Giustiniano (da intendere nel senso della malattia che decimò la popolazione così come nel senso che quel sovrano, tanto celebrato, fu una sciagura dal punto di vista culturale – non solo per la chiusura della scuola d’Atene). Da allora forse si può parlare di romeizzazione. Quando l’Impero cadde definitivamente, ma anche prima, si riprese a far conto sempre più delle origini etniche. Anche questo è stato deleterio per i popoli balcanici, specie quando vi arrivarono le idee ottocentesche sullo stato nazione. Va ricordato però che le varie etnie si sentivano già fortemente tali in molti luoghi, senza divenire per questo necessariamente conflittuali. Fatto sta che la lingua prese a divenire un fattore importante di identificazione, più importante dell’appartenenza al cristianesimo o meno. ‘Romeo’ aveva il senso di cristiano e non di greco o bulgaro. Questa situazione si basava sull’idea di cittadinanza imperiale bizantina così come sull’organizzazione della chiesa imperniata sul Patriarca che aveva ricevuto dal Sultano il ‘governo’ dei cristiani nel suo impero. Tutti romei dunque, ma solo fin quando bulgari etc. vollero l’autonomia e l’autocefalia delle loro chiese etniche. I greci rimasero fedeli oviamente al Patriarca che comunque sentivano proprio e rimasero ‘romei’. Al tempo stesso però si sviluppò l’autocoscienza ‘ellenica’, indipendentemente dai contatti con l’Europa occidentale. Si aveva infatti vivissimo quell’amore per la conservazione della memoria delle ascendenze, per cui un vilaggio x del Peloponneso si riteneva misto di albanesi ecc. grecizzati, un altro di ascendenti dell’isola di Citera, un altro dall’isola di Creta e così via. Queste cose nei villaggi sono sentite anche oggi. Queste ascendenze furono la base del risentirsi elleni già nel ‘700. In parte furono riprese anche con l’aiuto di certi ambiti ecclesiastici ed ancor più monastici (gli unici con vero valore politico all’epoca). L’identità così ricostituita ebbe spontaneamente il nome di ellenica perché gli altri nomi erano oramai obsoleti per quanto non caduti in disuso. Certo non era caduta nel dimenticatoio la coscienza ‘romeo-bizantina’ ma quello che si voleva era uno stato etnico, non imperiale (se non di predominanza sulle altre etnie ergo un imperialismo e non un impero…).
      In sostanza questo nome risorgeva per necessità, i parlanti ellenico non sono designabili altrimenti e non vogliono essere designati altrimenti che come elleni. E comunque la lingua ellenica moderna è lo sviluppo diretto della koiné di epoca ellenistica. Oggi andando in libreria al reparto storia trovi quasi soltanto libri su Bisanzio e quell’epoca, la chiesa aiuta ma parla volentieri anche degli una volta odiat platonici. I greci d’oggi giustamente sono orgogliosi d’avere una identità complessa, di cui sono parte essenziale i greci antichi. Questi sono sentiti vicini anche perché simili nel considerarsi ‘particolari’, divisi in città loro, divisi in ascendenze locali i greci di oggi. L’identità nazionale nasce dalle particolarità come in antico, questo piace a pelle al greco di oggi. L’impero fu un lungo importantissimo periodo che si può rimiangere ma non è così sulla pelle come il particolarismo antico.

      Il ‘bizzarro’ intellettuale Gemistio Pletone fu l’ispiratore dell’umanesimo fiorentino. Senza di lui niente Botticelli per dirne una. Senza il ritorno degli antichi, senza la dialettica che si impose tra filoaristotelici e filoplatonici, iniziata nelle ultime decadi di Bisanzio tra i greci, non si avrebbe avuto il ‘proseguo’ italiano, ossia il dibattito che ha portato alla nascita della scienza moderna sarebbe stato molto più povero o forse sarebbe potuto anche essere soffocato.
      Senza quell’amore tipico di Gemistio Pletone per la pluraltà del conoscere in Italia non sarebbero ripresi in modo così ricco gli interessi per le culture non classiche. Non ci si sarebbe interessati allo stesso modo, dell’ebraismo, di Zoroastro e delle altre ‘sapienze’ antiche. Certo così naquero anche tante fole, ma non solo fole.

      • daouda scrive:

        perdonami tirreno ma la maggior parte della filosofia greca seria NON E’ ELLENICA E NEMMENO ACHEA/DANAIDE.

        La Grecia deve il suo buono all’Italia ossia all’Etruria/Enotria.

  76. mirkhond scrive:

    Non sono del tutto d’accordo.
    Pletone ai suoi tempi e nella sua Morea era un eccentrico stravagante.
    Non a caso come hai ricordato le sue idee, ebbero più successo nell’Italia dell’umanesimo e del rinascimento che nella Rumeli ormai ottamana.
    Ancora nel XIX secoli i Romei continuavano a sentirsi e ad autodefinirsi tali.
    Durante la guerra di liberazione antiottomana del 1821-1830, sventolavano la Croce e l’Aquila bicipite bizantina, come vessilli degli insorti.
    E uno dei tanti volontari filellenici britannici, recatosi in Rumeli convinto di combattere per i “discendenti” dell’antica Ellade, quando lodò un kapetanios paragonandolo ad Achille, costui gli chiese bruscamente:

    – E chi è questo Achille? Quanti fucili possiede?

    Queste sarebbero dunque le “memorie” ancestrali che i villaggi ROMEI avrebbero conservato dell’antica Ellade…
    La rinascita filellenica fu opera di Adamantios Korais da Smirne (1748-1833), ammiratore degli illuministi della Franghià (Occidente) e spregiatore della sua cultura bizantino-ottomana ritenuta arretrata.
    Fu questo signore ad influenzare la nascita del neoellenismo, che dopo il 1830 assieme all’arcaicizzante Katharevusa (lingua ufficiale rumelica fino al 1976, quando venne rimpiazzata dal Dimotikì), venne imposto nelle scuole di stato, in virtù proprio del sentimento di crescente nazionalismo risorgimentalista dell’epoca, a cui hai accennato.
    Dunque i Romei hanno alcune ascendenze, come la lingua, nell’antica Ellade, ma sono UN’ALTRA COSA.
    Molto più simile ai vicini-nemici bulgari, albanesi, valacchi, turchi, armeni ecc, piuttosto che all’antica Ellade.
    E poi anche osservandoli non assomigliano per niente ai tipi delle statue e dei dipinti di epoca ellenica-ellenistica-romana pagana.
    Purtroppo il persistente filtro mentale classicista, assai duro a morire anche in molte persone colte, impedisce di vedere la realtà romaica in maniera più oggettiva…

    • Thyrrenus scrive:

      Un eccentrico stravagante? Come molti altri lungo tutta la storia del pensiero bizantino. Gli ecclesiastici, specie nella capitale facevano buona guardia almeno dai tempi di Giustiniano. Davan la baia a chi sgarrava un mezzo dogma dando conferma che le idee invece pulasvano eccome.

      Anche prima di Korais i greci erano curiosi grazie al cielo! Quello li rese grandi in antico e ogni volta che diedero poi segni di lucidità. Andare a studiare all’estero, riportare idee interessanti, rispolverare i propri antichi libri perché svergognati dagli abassidi che al tempo loro sapevan di scienza ellenica più dei bizantini. Questo per fortuna c’è sempre stato e osservo c’è ancora oggi in Grecia. Accostato alla coscienza della propria storia. Che è complessa.
      Non si capisce un’acca del mondo bizantino se lo si stacca, come certo alcuni monaci e preti avrebbero sempre voluto, dal suo passato e dalle sue relazioni con l’esterno. D’altra parte ‘idiota’ è chi pretende di poter far a meno del resto, degli altri (magari anche per rompergli le scatole…)…

      Ah, gli amici di Pletone dovettero scappare in Italia o comunque camuffarsi perché i nemici ecclesiastici di Pletone eran quelli cui il Sultano diede il potere e il postarello di Patriarca. Il Sultano andò di persona a cavare dal suo buco il pretonzolo incattivito per insediarlo Patriarca.

      • mirkhond scrive:

        Preferisco essere un idiota come da tua gentile definizione, che scambiare per oro colato quattro vezzi di letterati eccentrici, solo perché confermerbbero un presunto persistente spirito classicistico pagano, per metterla in culo al barbarico Cristianesimo!
        Il guaio della bizantinistica è che è stata lasciata per troppo tempo in mano ai classicisti tutti imbevuti del loro ideale mondo greco-romano pagano, e dunque maldisposti per principio verso la “barbarie” orientale bizantina!

  77. MOI scrive:

    Fermi tutti : e gli Zingari ?! Direi che il primo posto di “più estranei fra tutti gli stranieri” è fisso per loro, no ? … Come mai Ibnul Qayyim li ignora ?

    • MOI scrive:

      Ah, già : spesso, gli Zingari NON sono “stranieri”, sulla carta … eppure l’effetto è che lo siano più di tutti gli altri, almeno finché stanno al “Campo Nomadi”.

    • PinoMamet scrive:

      “Come mai Ibnul Qayyim li ignora ?”

      Moi, ti copio e incollo dal post:
      “Ibnul-Qayyim (1292-1350) di Damasco”

      non “(1980-…) di Bologna” 😉

  78. PinoMamet scrive:

    “E poi anche osservandoli non assomigliano per niente ai tipi delle statue e dei dipinti di epoca ellenica-ellenistica-romana pagana.”

    Mi’, questo è uno degli argomenti più deboli che esistano, visto che la statuaria e la pittura greca, specialmente classica, era fortemente idealizzata o in positivo (il “canone di Policleto”) o semmai in negativo (le rapprsentazioni grottesche di personaggi comici, con panze, cazzoni ecc.).

    Anche così, un tal Dienekes, che gestiva un sito di antropologia fisica, ha raccolto una mole notevole di fotografia di greci moderni “sosia” di rappresentazioni antiche.

    I greci che ho conosciuto io, e che ho visto nei viaggi in Grecia, mi sono sembrati assolutamente “normali” e indistinguibili dagli italiani (di ogni latitudine). Mi si dice che i Ciprioti tendano a essere “dal sapore mediorentiale” invece.
    Molto più distinguibili gli albanesi, che hanno un paio di facce tipiche 😉 (anche altre, eh?)

    In realtà, già lo dissi, conosco una ragazza greca (residente a Milano) che pare proprio la copia di una statua greca antica: è bassina, mora, occhi azzurri, profilo greco… molto carina.

  79. mirkhond scrive:

    Io tutta sta somiglianza con i pur idealizzati tipi della statuaria e della pittura classica, non la vedo tra i Romei che ho conosciuto….

  80. mirkhond scrive:

    “Anche così, un tal Dienekes, che gestiva un sito di antropologia fisica, ha raccolto una mole notevole di fotografia di greci moderni “sosia” di rappresentazioni antiche.”

    Il Sizzi romeo… 🙂
    A cui però non muovi critica!
    Due pesi e due misure, eh! 😉

    • PinoMamet scrive:

      In realtà io ho criticato il vostro metodo
      (tuo, di Dienekes e di Sizzi)
      nell’introduzione stessa del mio commento…

  81. PinoMamet scrive:

    “No è una REALTA,’”

    Mirkhond, secondo me tu hai un po’ la leggerissima tendenza 😉 a chiamare “REALTA'” quello che piace a te 😉
    Non prenderlo come una critica, cioè, non come una critica personale. Mi spiego.

    Tu sai che secondo me tu sei un po’ fissato con un particolare periodo storico, esattamente come Gemisto Pletone lo era con l’antichità classica.

    Per me si tratta, sostanzialmente, di mode.

    Tu mi dici (e mi fido) che qualche vecchietto ancora usa il termine “romei”. Bene. Ma, è segno che questo termine sia “la realtà”? Le parole sono parole, Mi’.
    Qualcuno in qualche villaggio usa il termine “romei” ancora oggi. Ok. Chi l’avrebbe detto, se tu non avessi conosciuto questo tizio del Peloponneso che te l’ha raccontato?
    Certo non lo troviamo usato normalmente, nella stampa o tantomeno nell’uso ufficiale.

    E allora perché non facciamo il ragionamento anche in senso storico?
    Se nel 2015 qualche sperduto villaggio ha ancora qualcuno che usa il termine “romei”, dopo 5 secoli dalla fine dell’Impero romano d’oriente…
    non possiamo credere che, poniamo, nel X sec., qualcuno, in qualche sperduto villaggio, usasse ancora il termine “elleni”?

    Sì, per i cristiani aveva assunto il significato di “pagani”. Ma che c’entra? In greco attuale, “romei” ha il significato di “romani” (sì, abitanti di Roma) eppure qualcuno lo usa ancora per definirsi, no? senza paura che qualcuno lo scambi per Alberto Sordi o per un turista italiano…

    voglio dire, vabè, i greci nel tempo si sono definiti prima “hellenes”, poi “romaioi”. Interessante sotto il profilo storico, bizzaro se vogliamo, quello che ti pare;

    ma la “realtà”, se una realtà esiste, è che:
    prima si sono definiti “hellenes”, poi “romaioi”. Stop.

    Non che “siano” romaioi perché sì, perché è più bello, perché tu preferisci la Constantinopoli cristiana all’Atene pagana…
    😉

    • mirkhond scrive:

      Il filtro classicista, non c’è niente da fare.
      Pino, il termine “romeo” si è perpetuato sia per l’utilizzo della Chiesa Ortodossa, vero faro identitario durante i quasi 500 anni di dominazione ottomana.
      E poi per l’uso fatto dagli stessi Turchi, fin dal loro arrivo in Anatolia nell’XI secolo dopo Cristo, di chiamare Rum e Rumeli, le terre e i popoli romei che l’abitavano.
      Mentre per gli Elleni, con la romanizzazione identitaria (anche se non linguistica) e soprattutto con la cristianizzazione, quale memoria onomastica avrebbe potuto sopravvivere alla lunga, senza l’utilizzo di essa da parte del potere.
      Non dimentichiamo la sommersione slava di gran parte della Romània balcanica nel VI-VII secolo dopo Cristo, e che ha lasciato una forte impornta soprattutto nell’onomastica di molte località romee.
      Se dopo questo periodo si accenna ad Elleni, si parla degli Elladici, cioé i Romei abitanti del tema (provincia) di Ellade, documentato già a partire da Giustiniano II (685-695 d.C. e 705-711 d.C.), e comprendente parte della Tessaglia, il paese tra Tebe e Atene, Corinto e qualche altro brandello romano sopravvissuto all’invasione slava, più radicatasi nell’entroterra.
      Quando Costantino VII (913-959 d.C.), intorno al 950 d.C. chiama i Maniates/Mainotti “Elleni” vuol semplicemente sottolineare che si tratta appunto di PAGANI, solo in parte discendenti degli Spartani greci antichi, e abbondantemente meticciati con gli Slavi.
      Ed infatti rimasero BILINGUI almeno fino al XIV-XV secolo dopo Cristo!
      Dunque il termine sopravvive solo nella memoria di un’elite di dotti e nel termine amministrativo di una provincia, tra le più marginali e desolate della Romània.
      Ancora nel XII secolo, Michele Coniata metropolita di Atene nel 1182-1204, ne parla come di una specie di “Barbagia” rozza e desolata….

      • PinoMamet scrive:

        ” quale memoria onomastica avrebbe potuto sopravvivere alla lunga, senza l’utilizzo di essa da parte del potere.”

        ok, ma il potere ha smesso da un bel po’ di utilizzare il termine romei, no?
        Eppure qualcuno lo usa ancora…

        • mirkhond scrive:

          Oggi ci sono strumenti che permettono di mantenere onomastiche, anche sgradite al potere.
          E comunque, questi di Ellade c’hanno poco e niente….

  82. mirkhond scrive:

    Su Pino

    Con Peucezio ce lo siamo chiesti, il perché della sua conversione ad un credo religioso che con la classicità ellenica-ellenistica-romana, ha avuto un rapporto molto conflittuale.
    Quella classicità così amata e difesa dal nostro Pino…
    Misteri dell’animo umano….

    • PinoMamet scrive:

      …ma, farsi una padella di cazzi propri?
      😉

      scherzi a parte, credo di averlo già scritto almeno tre volte:
      le origini famigliare, remote se vuoi ma non dimenticate, e poi fa figo 😉

      comunque, io ritengo che ogni religione vada presa con un po’ di Buddhismo 😉

    • daouda scrive:

      il problema non è la semiticità, è il fatto che si segua una religione priva di sussistenza, con l’ipocrisia di chi dice che il cristianesimo è un flagello sui gentili, un complotto degli stessi ebrei, per trovarsi alleati degli stessi goym infedeli, il che è appunto la trama occulta della nostra epoca.

    • Thyrrenus scrive:

      Certo che volete delle identità nude e pure! Per questo si deve avere un romeo romeo (ma perché sei tu ….) nonostante che ai bizantini facesse proprio ribrezzo impararsi il latino! Che bell’esempio di romani! 🙂
      Interessante è l’identità complessa, l’elleno cristiano, il pagano che si confronta coll’ebraismo etc. Quanti elleni erano affascinati dall’ebraismo (magari stare un po’ a distanza dei pugnali dei Maccabei aiutava questo interesse 🙂 ), quanti ebrei furono e sono affascinati dalla cultura classica (così al volo mi ricordo un certo Adolfo Levi, non sarà tra i maggiori ma insomma…).
      Che so il primo monoteista sembra che fosse Faraone d’Egitto. Il primo profeta che guardasse all’universo come un campo di battaglia tra istanze morali (Bene e Male) era un indoeuropeo nato vicino all’Afganistan. Quelli che erano fissati con un dio trascendente e con l’immortalità dell’anima sembra che fossero Traci o Daco-traci (gente che scaglava frecce al cielo se non gli piaceva il tempo perché il vero dio, dicevano, era oltre ogni cielo, ogni apparenza ecc.).

      • mirkhond scrive:

        Erano Romani anche se non parlavano il Latino.
        O la Constitutio Antoniniana del 212 d.C. valeva solo per i latinofoni?

        • Thyrrenus scrive:

          Già ma allora lo erano anche i traci gli arabi i siriaci e tutti gli altri. Una cosa è essere cittadino romano, dell’Impero. Una cosa evere una propria etnia, una propria lingua ecc. perché è tanto difficile capire questa elementare differenza? Un elleno era ed è elleno perché parla una lingua o un daletto ellenico, era romano sinché poteva esserlo, ovvero finché ci fu un impero. Dopo si chiamò romeo solo per ragioni legate alla nostalgia dell’impero, per ragioni intrinseche all’amministrazione religiosa patriarcale, e per abitudine. Ma sapeva che il romeo affianco parlava slavo o vlacho o albanese. Come cristiani dipendevano dal Patriarca di Costantinopoli ed erano ‘romei’. Poi, bulgari in primis pensarono di voler rompere quella comunione (di ascendenza imperiale) e vollero farsi le loro chiese autocefale… così romei, ossia dipendenti dal Patriarca rimasero solo gli ellenofoni o quasi.

          • daouda scrive:

            Pseudo Tirreno cortesemente…inizi a comprendere che una cittadinanza non è una cosa solo giuridica, soprattutto a Roma.
            Inoltre si ricordi che l’autocefalia è sempre esistita per Cipro, per dire, e che la comunione l’han rotta prima dei bulgari i copti, i giacobiti, gli armeni.

            Ora ciò non era per contraddire, ma per corroborare. La tesi del tutto sbagliata che esponi invece deriva dal fatt che ignori che il cristiano è IPSO FACTO romeo ed IPSO FACTO israelita, come l’ignoranza del fatto che finché c’è un vescovo con la diocesi relativa c’è l’impero romano.

      • mirkhond scrive:

        “Quelli che erano fissati con un dio trascendente e con l’immortalità dell’anima sembra che fossero Traci o Daco-traci (gente che scaglava frecce al cielo se non gli piaceva il tempo perché il vero dio, dicevano, era oltre ogni cielo, ogni apparenza ecc.).”

        Oppure lanciavano uno di loro su una sfilza di pali acuminati, per raggiungere la divinità….

        • Thyrrenus scrive:

          Già, i monoteisti i trascendentalisti ecc. proprio per il loro rifiuto e sprezzo per il multicolore ed il complesso tendono ad essere disumani.

          • mirkhond scrive:

            Non è che i politeisti scherzassero però con i sacrifici umani dei primogeniti, la prostituzione “sacra” minorile, maschile e femminile, ed altre amenità del genere.

          • daouda scrive:

            Pseudo Tirreno se ancora stai alla diatriba monoteismo – politeismo , per piacere, vada via al cool, lei e tutti i cool modaioli di realtà che non afferrano.

  83. MOI scrive:

    La difficile convivenza tra culture e religioni diverse

    https://www.youtube.com/watch?v=zd8MVIrfZMo

    Tahar Ben Jelloun a Casalecchio di Reno (BO)

  84. mirkhond scrive:

    Saranno cazzi tuoi :), ma continui a restare enigmatico e sfuggente su questo aspetto così fondamentale della tua vita…. 😉
    E incomprensibile alla luce del tuo amore per il classicismo pagano greco-romano… 🙂

  85. mirkhond scrive:

    Voglio dire

    Peucezio e Habsburgicus a modo loro sono coerenti con il loro amore per il paganesimo greco-romano e il loro odio antigiudaico (antisemitico nel vero senso della parola, soprattutto in Habsburgicus che è fortemente orientofobo).
    Ma tu, tu invece, condividi due amori che tra di loro sono fortemente contraddittori!
    E dunque normale chiedersi da parte nostra del perché di tale contraddizione…
    Almeno ai nostri occhi…
    ciao!

    • daouda scrive:

      Cosa davvero incomprensibile dato che gli eraclidi, i shardana e gli etruschi sono SEMITI ( ergo anche i romani ). D’altronde anche i semiti erano politeisti ( cosa falsa in sé stessa presa in termini metafisici perché gli stessi politeisti sono in realtà ENOTEISTI )

      • mirkhond scrive:

        Daouda stai facendo un pasticcio incredibile.

        Gli Eraclidi (se alludi alla dinastia lidia, rovesciata da Gige intorno al 690-680 a.C.), erano lidi, cioé indoeuropei di ceppo luwita.
        Gli Etruschi non erano ne indoeuropei ne semiti, e ancora oggi si discute se avessero una qualche origine anatolica preindoeuropea, oppure fossero un popolo indigeno dell’Italia centrale, sopravvissuto alle ondate indoeuropee….
        I Semiti erano all’origine politeisti, e per Israele le più antiche tracce di Enoteismo (poi Monoteismo), pare si ritrovino a partire dal IX secolo a.C., forse derivanti da una popolazione araba del deserto tra Sinai ed Higiaz nordoccidentale….

        • mirkhond scrive:

          Quanto agli Shardana, è dubbio se siano da collegarsi ai Sardi preromani, e sembra più probabile un loro collegamento con la capitale lidia Sardi.
          Comunque ne sappiamo troppo poco per capire chi fossero, tranne il fatto che anch’essi NON fossero semiti….

        • daouda scrive:

          l’indoeuropeo…

          • daouda scrive:

            i germanici ti stanno sulle balle ma quando devi seguire le loro narrazioni ci caschi?

          • mirkhond scrive:

            Innanzitutto i germanici non mi stanno affatto sulle balle.
            Quello che ho citato è il risultato dello stato attuale delle ricerche.
            Lo so benissimo che la Tavola biblica delle nazioni discendenti da Noè, menziona i Lud (Lidii) tra i Semiti.
            I motivi li ignoro (forse dovuti al mercenariato in Egitto e pare, anche in Giuda, nel VII secolo a.C.).
            Ma quella Tavola è un calco di quella assiro-babilonese datata al 690-550 a.C. !
            E comunque i Lidi NON erano semiti.
            E quasi certamente NON lo erano gli Shardana, chiunque fossero.
            Ne gli Etruschi!
            Cosa c’entrano i germanici in tutto questo?

          • daouda scrive:

            Innanzitutto, smettical di fare il filologo modernista.
            In secondo luogo i germani c’entrano perché la retorica dell’indoeuropeo è una stronzata franco-anglo-tedesca.
            In terzo luogo sei tu che dici che i popolo possono assumere lingue straniere, e sei tu che hai detto che i norreni ti fanno schifo.

    • PinoMamet scrive:

      Ma io non ci vedo tutta questa contraddizione.
      In realtà la contrapposizione tra mondo greco-romano e mondo “semitico” mi pare molto più una invenzione dell’epoca moderna, dei primi studi sulla linguistica.

      Del resto, ricorda giustamente Daouda, i vari popoli semitici erano politeisti, e si sono integrati nel mondo ellenistico-romano non diversamente da tutti gli altri:
      tra gli scrittori e i poeti ellenistici, se ne trovano di Berito (Beyrut), Sidone, Gaza…
      del resto, basta vedere Palmira (se l’Isis la lascerà in piedi…)

      gli Ebrei erano “strani”, come i musulmani del post di Miguel, perché monoteisti e un po’ fissati.
      Ma anche qui, si parla in fondo di una parte ristretta della popolazione, la gente comune, gli “am ha-artez”, il “popolo della Terra”, era assai meno “diviso” da tutti gli altri.

      E in fondo, come ho già scritto, erano un popolo di burini, che hanno costruito la loro cultura ermeneutica con “gli scarti”, se così si può dire, del pensiero greco, quella giuridica con il pensiero romano, quella mitologica (midarshim) attingendo a piene mani dal repertorio ellenistico-vicino orientale, e così via…

      • PinoMamet scrive:

        errata corrige (di battitura) “am ha-Aretz”

      • daouda scrive:

        beh questo fà il paio con la concezione dell’ebraismo come l’unica religione EVOLUZIONISTICA che non parta già con una rivelazione desunta ( in questo senso il cristianesimo nella sua esplicitazione costituisce ancora una singolarità speciale avendo già tutto ma esternandolo a più gradi ) , d’altronde Dio stesso condanna il popolo che si è scelto, essere di “dura cervice” ha una valenza importante simbolicamente.
        Inoltre la concezione cabalistica dove sarebbe diversa , SU DIMOSTRATELO, DOVE, dove sarebbe così assurda ed incoerente rispetto ad altre mistiche o sistemi esoterici et similia?
        I caldei da cui molti popoli antichi derivano le proprie assunzioni, non erano perlomeno in gran parte semiti?

        Ad ogni modo io non concordo affatto con la stranezza degli islamici.
        Essere strano nel mondo di oggi, basta essere coerentemente religiosi per esserlo.
        Un islamico è un servo molto più prone del cristiano al Nuovo Ordine del Globo per usare parole prive di senso altisonanti.
        Il cristiano a conti fatti lo è molto di più, ma ha dovuto subire sofisticazioni innumerevoli, con parecchi secoli di lavoro massiccio ( d’altronde Satana era scritto che fosse liberato, e che avrebbe agito prima tra noi cristiani, proprio da noi e IN MEZZO a noi ).

  86. mirkhond scrive:

    E’ dunque

  87. mirkhond scrive:

    “In secondo luogo i germani c’entrano perché la retorica dell’indoeuropeo è una stronzata franco-anglo-tedesca.”

    Perché è una stronzata, o luce della linguistica?

    “In terzo luogo sei tu che dici che i popolo possono assumere lingue straniere”

    Non sono l’unico a pensarlo. Seguo semplicemente chi ne sa di più di me…

    “e sei tu che hai detto che i norreni ti fanno schifo.”

    Se norreni è riferito agli Inglesi post XV-XVI secolo e agli Italiani del nord, hai ragione.
    Ma i primi sono germanici “annacquati” e i secondi non lo sono per nulla! 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Beh lo sai che Daouda parla su di un livello “oltre”, dando per scontato che corrispondenze “simboliche” debbano coincidere con altre “reali”.
      Io perlomeno lo capisco così.

      Comunque il gruppo linguistico indoeuropeo esiste, è una realtà accettata, mentre in effetti la retorica degli “ariani” era una grande stronzata…

      e sì, i popoli possono benissimo cambiare lingua, succede (specie i popoli più “arcaici”, direi), ma questo chi l’ha mai negato?
      Boh, mi devo essere perso dei passaggi…

      • mirkhond scrive:

        Se qui c’è qualcuno che non ha mai parlato di razze umane, quello credo che sia il sottoscritto….

        • PinoMamet scrive:

          Questo posso confermarlo, ma credo che mi sfugga l’argomento della discussione, volate troppo alto per me 😉

        • daouda scrive:

          Hai colto Pino ma le corrispondenze simboliche con quelle “reali” non devono per forza essere letteralmente uguali.
          Un po’ come la punizione di un dato popolo per i suoi peccatti, può accadere anche 100 0 300 anni dopo l’episodio stesso.
          LA difficoltà è questa…

  88. mirkhond scrive:

    “Innanzitutto, smettical di fare il filologo modernista.”

    Sono in attesa di leggere le dotte dissertazioni di sua eccellenza della tuttologia dislessica…

    • daouda scrive:

      MIrkhond io sono una capra, ma dovresti sapere che se c’è un coglione che fà degli etruschi degli uralici ungheresi, ce ne sono altri che ne fanno dei berberi, alri che ne fanno di semiti, altri che ne fanno di caucasici, altri LIDI ( tralasciando se siano semiti o no ).

      Anche tu, ti credi oggettivo, ma ti sei solo scelto la scuola che và per la maggiore, scuola che vige sotto la cappella della nuova cultura, quantunque gli studi più indipendenti siano guardacaso in casa dei bieki ameregani…

      • mirkhond scrive:

        Guarda che non ho detto a quale gruppo gli Etruschi appartenessero, perché semplicemente non lo so.
        Però è accertato che LINGUISTICAMENTE non fossero Semiti.
        E i Lidii anatolici (chiunque fossero) nemmeno.
        Poi, come tutti, certamente seguo una scuola di pensiero, che attualmente è quella che viene ritenuta credibile.
        Se un domani nuove ricerche dovessero dimostrare altro, saremo ben lieti di ricrederci.
        Siamo tutti capre in qualcosa, io in prims….

        • daouda scrive:

          mirincresce soltanto che tu non dai alcuna valenza ai miti dei popoli stessi come se fossero dei coglioni mentre si deve osannare una scienza così fragile come l’archeologia e la filolofia il cui commercio e successo è sempre dettato dall’ideologia dominante, questo non ti sconquassa a quanto pare…oltre al fatto chela variabilità ed integrabilità dei dati dovrebbe sempre far mantenere un po’ di umiltà riguardo le proprie convinzioni MOMENTANEE.
          Ed è un peccatto…davverro…campare solo 70-80 anni riguardo queste tematiche…per altre cose invece , si spera sempre di morire al più presto, per altre cose però

          • mirkhond scrive:

            Guarda non capisco proprio il senso di questa tua polemica.
            Per quel che mi riguarda seguo ciò che gli studi allo stato attuale delle ricerche ci dicono.
            E francamente non vedo le contraddizioni che dici.
            Le mitologie, hanno un fondo di verità, ma devono venire vagliate alla luce di ricerche archeologiche, filologiche e di analisi comparata dei contesti culturali e geografici in cui nacquero e si diffusero.
            Altrimenti dovrei credere agli unicorni, alle fate, ai folletti, alle sirene ecc. ecc.

          • daouda scrive:

            Eh si i demoni a quanto pare non si riesce proprio più a concepirli…non si creda neanche a quelli!

        • mirkhond scrive:

          Sempre riguardo agli Etruschi, l’ipotesi che appare più probabile è che si trattasse di un popolo preindoeuropeo e non semitico.
          E ci si divide se fosse di provenienza anatolica o indigena italica.
          Sulle cazzate di Alinei e di altri “linguisti”, lasciamo perdere….

          • daouda scrive:

            Sarà che me sto a fomentà co Mario Guarnacci contro Angelo Mazzoldi per quanto pure quest’ultimo sei interessante.

            ahahah

  89. mirkhond scrive:

    Questi sono i Norreni che amo:

    https://youtu.be/oNrmsh0NtoE

  90. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    IL MERIDIONE SENZA IDENTITÀ

    Esiste un carattere ma scarseggia un’identità. Quasi un ossessione ricorrente, impersonata magistralmente dal grande Sordi, Albertone nazionale, per tutti coloro che ragionano su quanto accade fra i sottotraccia dell’anima della penisola. Si tratta di un pensare doppio di lunga posta che ha i secoli alle spalle sebbene al Sud assuma contorni speciali. In proposito una studiosa, storica universitaria nella Grande Mela, Silvana Patriarca, ha pubblicato da poco, una dotta ricerca, “Italianità” (Laterza, pagine 320, euro 22), che, nel sottotitolo, “la costruzione del carattere nazionale”, fa capire di che cosa si andrà a discutere. Il focus è già nell’espressione Mezzogiorno emblema ed enfasi dell’intero problema. «Almeno dai tempi del Risorgimento – osserva l’autrice – in Italia discutere del carattere nazionale significava in realtà discutere di un’unica carica di pesanti eredità: in altri termini, significava attribuire delle virtù speciali al popolo italiano, e allo stesso tempo denunciarne i numerosi vizi».

    Eppure l’annosa questione è, a ben vedere, persino più tignosa di quanto queste osservazioni facciano intuire. In effetti abbraccia all’incirca l’intera modernità nostrana. E conosce specifici rilievi se declinata nella variante meridionale. Il fatto è, spiega Silvana Patriarca, che certi tratti negativi sono stati spesso ritenuti «interscambiabili con quelli attribuiti alla popolazione del Meridione… In effetti, come ha sostenuto Nelson Moe, molti di questi tratti furono in un primo tempo attribuiti a tutta l’Italia, quando nel XVIII secolo diventò il “Sud” dell’Europa, e in seguito furono riservati al Meridione, quando durante il periodo risorgimentale, cominciò a essere distinto dal resto del paese». Tuttavia quando tornava utile «non si cessò di attribuire questi tratti negativi all’Italia nel suo complesso, e di conseguenza il Meridione tornava a essere una versione estrema dell’Italia, nel senso che ne possedeva, accentuati, tutti i difetti. Il Meridione diventava quindi il principale capro espiatorio di tutti i guasti del paese».

    Insomma un gioco di specchi, una combinazione a variabilità composita. Accade pertanto che da qualsivoglia angolo di visuale lo si voglia osservare lo Stivale, faccia, perlopiù una figura modesta quando non mediocre. Una cattiva impressione a cui collaborano attivamente gli stessi abitanti, in prima linea nell’agitare quel grumo di cattivi umori, da sempre, in circolazione sul Belpaese. In soldoni il racconto di un carattere così così, dove più si scende verso il tacco e più le situazioni volgono al peggio. La Sicilia, naturalmente, non si sottrae alla regola. Il libro le dedica osservazioni pungenti. L’Isola vi appare, infatti, alla stregua di un luogo vocato al darsi addosso. Il via libera comincia da subito,a Unità appena siglata, quando è l’intero Sud diventa oggetto di preoccupata analisi da parte dei precursori del cosiddetto meridionalismo. Dopo i rompighiaccio piuttosto problematici firmati Pasquale Villari, Leopoldo Franchettie Sidney Sonnino, i veri guai arrivano col dila gare di certi positivisti, peggio se di estrazione siciliana. Caso limite lo psicologo sociale Giuseppe Sergi.

    Docente di antropologia a Bologna e vicino alle opinioni di Cesare Lombroso, che si appassiona, siamo a fine Ottocento, alla messa a regime della “psiche etnica” dei nostri connazionali. La sua idea è che gli italiani siano il risultato di un miscuglio di due razze infiacchite a cui secoli di storia hanno lasciato in eredità una propensione, peraltro di nobile estrazione romana, a «chiedere per ogni cosa l’intervento dello Stato».
    Successivamente il prof, che nel frattempo ha affinato il suo punto di vista, giunge a mettere a fuoco una vera e propria “razza mediterranea”, dalle caratteristiche per nulla attraenti: a farla da padrone è uno sfrenato individualismo che al Sud raggiunge intensità da vertigine.

    Stabilita la cervellotica partitura, Sergi, si allarma per la rivolta dei Fasci siciliani (1898) e non vede chance alcuna per un autoctono riscatto da parte dei suoi corregionali. Ovviamente nel tardo Ottocento non tutti sono altrettanto maldisposti e voci più soft non mancano di farsi sentire. Così il contemporaneo Napoleone Colajanni che, non solo rifiuta l’approccio razziale, ma giudica i problemi del Sud e della sua Sicilia «dovuti soprattutto a fattori sociali e ambientali».

    Al nocciolo atteggiamenti, almeno in parte, non troppo differenti riemergeranno dopo la fine della dittatura, quando la Repubblica conosce vari ritorni fiamma meridionalistici. In quest’ambito alla Sicilia toccherà la sua fetta di fortuna e di pregiudizi. Magari l’attenzione si fisserà su un passato che non passa, è il caso de “Il Gattopardo” con il suo involontario inno al trasformismo, oppure a situazioni più attuali, seppure non esenti da vizi antichi, come quella raccontata dal film di Luigi Zampa “L’arte d’arrangiarsi” (1954), sceneggiato da Vitaliano Brancati, in cui il siciliano Sasà, impersonato dal solito Sordi, è una specie di quintessenza del voltagabbanismo, genere a metà strada fra opportunismo e capacità di adattamento, ergo prima fascista eppoi baciapile.

    BEPPE BENVENUTO
    08 aprile 2010 sez.

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/04/08/il-meridione-senza-identita.html

  91. MOI scrive:

    http://www.rivistameridiana.it/nelson-moe.html

    “Un Paradiso Abitato da Diavoli”, Nelson Moe ; 2004

  92. mirkhond scrive:

    Molto interessante, grazie!

  93. habsburgicus scrive:

    vabbè, Mirkhond ce l’ha con la “corruzione” della nostra società, ma se quanto scritto è vero (e sottolineo SE), non è che nel Marocco (occidente geograficamente, ma orientissimo in tuto il resto) vada molto meglio 😀

    http://www.gnoccatravels.com/viaggiodellagnocca/24390/marocco-e-i-suoi-bordelli-reportage

  94. mirkhond scrive:

    Ho letto quell’articolo e conosco le tematiche, anche perché una mia conoscenza ha a che fare con una situazione simile, in quanto il padre vedovo, ha sposato in seconde nozze una signora marocchina più giovane, che gli spillerebbe quattrini in continuazione per aiutare i suoi parenti in Marocco, oltre a farsi un lussuoso appartamento per la modica cifra di 60.000 euro….
    Dunque niente di nuovo.
    L’erba cattiva cresce dappertutto, e questo, se lo capissimo, sarebbe il miglior antidoto contro il razzismo….

  95. mirkhond scrive:

    Quindi, constatato che il marcio c’è OVUNQUE, ognuno sceglie in base alle proprie simpatie e antipatie….

  96. habsburgicus scrive:


    Ma quella Tavola è un calco di quella assiro-babilonese datata al 690-550 a.C. !

    Gmirkin, già ne parlai molti mesi fa, la pone financo al 275 a.C (è uno dei cardini per la sua datazione del Pentateuco in età ellenistica)


    Etruschi

    Faucounau e forse non a torto (riprendendo Kretschmer 1925) li ritiene PROTO-indoeuropei
    per intenderci, alla buona, seconda Kretschmer
    1° ondata, proto-infoeuropea, a fine Paleolitico cultura matriarcale e agricola da lì deriverebbe l’etrusco
    2° ondata, indo-europea tout court, molti millenni dopo, da Russia del sud [azzardo io, c.a 12.000 a.C per la 1° , c.a 4000 a.C per questa] culturale patriarcale e guerrieri
    dunque la parentela dell’etrusco con l’IE proprio c’è ma è remota..e ciò secondo Faucounau, spiegherebbe tutto (anche le parentele strutturali che ci sarebbero con con il licio, più vicino all’IE proprio dell’etrusco, cioè il gruppo anatolico si separò più tardi dell’etrusco)
    che l’etrusco sia semita, onestamente, non l’ho mai sentito da nessuno tranne Daouda :D..
    che sia albanese, sì..e non da Ritvan 😀

    • mirkhond scrive:

      Il Lidio, ancora fino a 40-50 anni fa, non era ritenuto indoeuropeo, esattamente come il Licio, il Cario, il Pisidico, il Sidetico e il Licaonio.
      Oggi invece sono considerati tutti indoeuropei derivati dal Luvio.
      Sugli Etruschi, ciò che riporti è interessante, ma allo stato attuale delle ricerche questa presunta remotissima proto-parentela con l’Indoeuropeo più arcaico come viene accolta?
      Ha dei seri fondamenti?

      • habsburgicus scrive:

        siamo franchi…
        sull’etrusco si brancola nel buio, tuttora !
        gli etruscologi di professione meno di me e di te e di altri qui !
        io, te e altri qui meno dell’uomo della strada..
        però brancoliamo tutti, chi più chi meno..anche il massimo etruscologo vivente (e non chi sia :D) pur sapendone molto più di noi, ne conosce poco anche lui 😀
        quindi tutto è possibile
        diciamo che Faucounau aveva accesso già nel 1970′ alle migliori riviste scientifiche francesi (non che poi voglia dire granché :D), dunque dovrebbe essere serio e meritevole di attenzione (e, nel caso, di confutazione)…e questo è tutto
        di più non si può dire credo..
        è forse un’opinione minimalista ma ritengo che sia la più prudente e saggia rebus sic stantibus

        @Daouda
        l’indo-europeo esiste, mi spiace..può dimostrarsi e lo si è fatto ! (in verità un linguista francese si oppone negli ’80’ ma è rimasto isolato e credo che poi dicesse altro da te)

    • Thyrrenus scrive:

      Ci si dimentica di un fatto che complica molto la situazione. La rivoluzione neolitica comportò non solo l’applicazione di tecniche agricole su terreni prima selvaggi ma l’espansione dei popoli che per primi si applicarono all’agricoltura. Le popolazioni anatoliche in particolare si moltiplicarono e diffusero su tutto il territorio europeo a quanto risulta da indagini genetiche. Si discute se i paleolitici europei siano stati assorbiti, scacciati (uomini selvaggi, ancora solo cacciatori e raccoglitori, inferiori per forza di cose soprattutto nel numero) o se sopravvissero imparando anch’essi le nuove tecniche. Alcuni propendono per la loro progressiva emarginazione e assorbimento delle popolazioni residue. Ora questo comporta un problema per la teoria delle linge indoeuropee che sarebbero state introdotte da est. Gli anatolici di cui sopra di certo erano troppo antichi per essere indoeuropei, casomai avranno parlato una lingua imparentata a quelle lingue non semtiche e non indoeuropee che rimasero vitali a lungo nell’Anatolia centrale. Codeste cose appresi leggendo soprattutto Barbujani. La questione linguistica mi è rimasta sul gozzo però perché non l’ho trovata trattata riguardo al problema di cui sopra. Se avete lumi …

      • habsburgicus scrive:

        Le popolazioni anatoliche in particolare si moltiplicarono e diffusero su tutto il territorio europeo

        Renfrew (1990 ?) pose l’Urheimat indo-europeo in Anatolia verso 10.000 (?) anni fa…
        ma è stato distrutto da Sergent 1992 negli Annales

        • mirkhond scrive:

          A me risulta che l’Urheimat indoeuropeo fosse nelle steppe tra Mar Nero, Mar Caspio e le pendici occidentali degli Altai…

        • mirkhond scrive:

          Non è detto però che gli agricoltori neolitici che si spostarono dall’Anatolia in europa, fossero indoeuropei.
          Anche a me la tesi di Renfrew non ha mai convinto.

          • Thyrrenus scrive:

            Insomma resta che le presunte evidenze raggiunte cogli studi sul dna vorrebbero una popolazione europea proveniente in larga parte dall’anatolia, d’altra parte le lingue anatoliche originarie, e dunque quelle presuntivamente vicine agli emigranti neolitici non potevano essere indoeuropee. Un bel casotto.

          • mirkhond scrive:

            Già.
            Comunque sia, ad oggi mi risulta che l’urheimat indoeuropeo fosse la steppa tra il Mar Nero e gli Altai….

  97. mirkhond scrive:

    Poi a me, fin da bambino, mi sono sempre piaciute le donne coperte e velate, e il Medio Oriente, culla del Cristianesimo.

  98. mirkhond scrive:

    “Ma quella Tavola è un calco di quella assiro-babilonese datata al 690-550 a.C. !

    Gmirkin, già ne parlai molti mesi fa, la pone financo al 275 a.C (è uno dei cardini per la sua datazione del Pentateuco in età ellenistica)”

    Non potrebbe riprendere quella più antica, assiro-babilonese?

  99. mirkhond scrive:

    “Anche prima di Korais i greci erano curiosi grazie al cielo! Quello li rese grandi in antico e ogni volta che diedero poi segni di lucidità.”

    Un conto è essere curiosi.
    Un altro è considerarsi altro da quello che si era, e cioé ROMEI.

    “Andare a studiare all’estero, riportare idee interessanti, rispolverare i propri antichi libri perché svergognati dagli abassidi che al tempo loro sapevan di scienza ellenica più dei bizantini. Questo per fortuna c’è sempre stato e osservo c’è ancora oggi in Grecia.”

    Che dirti? I “Greci” che ho conosciuto io erano quasi tutti dei presuntuosi, spocchiosi, arroganti snob che se la tiravano con questa cazzo di Ellade e di Elleni, di cui si sentono figli ed eredi, SORDI a tutti gli studi e i documenti che mostrano una realtà alquanto differente e più simile al PROPRIO contesto balcanatolico medievale e moderno, con cui hanno MOLTO PIU’ IN COMUNE che con la mitizzata Ellade.
    Gente che faceva fatica ad esprimersi in Italiano, chiusa, diffidente, che eri sempre tu a dovergli andare dietro.
    E ti cacavano solo nella misura in cui confermavi le loro sanguinose mitologie.
    Se no erano litigate furibonde!
    Questa sarebbe la gente animata da curiosità e amore per la conoscenza?
    Quattro pecorari e pescatori frustrati, rifattisi con questa sola dell’Ellade, solo per togliersi il “lezzo” di non essere all’altezza di quel Frangistan verso cui nutrono un senso di amore-odio!

    “Accostato alla coscienza della propria storia. Che è complessa.”

    Coscienza molto selezionata e mitizzata della propria storia. La cui complessità la gettano volentieri nel cesso, quando non gli conviene…
    Come l’esperienza con questi signori, ci ha dimostrato più volte, con lodevoli eccezioni…

    • Thyrrenus scrive:

      Guarda il bello è che a loro come a me piace discutere di storia. Io poi mastico il greco moderno e non devo trovarmi degli interlocutori che devono rifarsi dei loro sensi d’inferiorità nei confronti di chicchessia. Codesti greci che hai incontrato tu ci sono eccome. Lo confermo. Ma se inizi a parlarci seriamente (con quelli decenti non con chiunque) se prendi tempo, ecc. se non gli dai ragione ma nemmeno la vuoi avere per forza tu allora … è uno spasso. Non ho incontrato persone che rifiutavano il retaggio balcanico. Certo se poi vai da uno e gli dici sporco burino di un pastore puzzolente non sei degno dei tuoi avi romei. Beh se ti menano un po’ li capisco… 🙂
      Lo sanno anche loro che sono discendenti anche di slavi e di albanesi, persino di anatolici lesghi e quant’altro, mescolanze con egiziani per quelli che vengono da Alessandria. La musica migliore è chiaramente balcanica eppure distinguibilissima. Al proposito ho preso parte a bellissime discussioni in un kafenion di villaggio vicino a Serres con bulgari, grecomacedoni, grecotraci, pontici e uno zingaro 🙂 lo zingaro era un maestro di clarino osannato dagli altri, uno dei bulgari sapeva suonare molto bene un suo flauto, un pontico faceva sentire dal suo telefonino musiche turcogreche…. se fossi stato un musicologo sarei stato al settimo cielo.

  100. mirkhond scrive:

    “Non ho incontrato persone che rifiutavano il retaggio balcanico.”

    Beato te….

    “Certo se poi vai da uno e gli dici sporco burino di un pastore puzzolente non sei degno dei tuoi avi romei. Beh se ti menano un po’ li capisco… :)”

    Non sono mai arrivato a tali livelli.
    Mi sono limitato semplicemente a portare prove che non sono state accettate, perché scomode per le frustrazioni di lorsignori….

    • Thyrrenus scrive:

      Beh che ne diresti di uno che compare da te all’improvviso e volesse provarti che tutto quel che c’è nella Napolitania fa schifo e le sole cose buone le han portate i Norreni che unificarono il Meridione? Rincarando poi la dose provandoti che la popolazione italica è in realtà il prodotto della mescolanza delle etnie schiavizzate ed importate nella penisola nel corso dei secoli romani e quindi noi tutti saremmo romani e latini col piffero? Eppure delle ragioni in questo caso forse ne avrebbe. Ma se vuole solo privarti di una parte che ritieni importante della tua identità allora non so tu ma io lo prenderei a pedate.

      In ogni caso per me è elleno chi si ritiene tale e tale convinzione è verificabile sulla base della lingua che parla. Buona parte del resto sono costruzioni identitarie interessantissime ma comunque opinabili. L’aggettivo giusto è elleno e non romeo per evidenti ragioni storiche che ora non ripeto avendole ripetute a iosa anche qua sopra.
      Detto questo tu puoi chiamarli benissimo romei. Se però rifiuti all’impero il retaggio pagano ellenico ti privi di più della metà del retaggio e della cultura di quell’impero. Non lo dico io ma i Padri Cappadoci e in genere i Padri Greci della Chiesa.

      • mirkhond scrive:

        Sono Romei.
        Gli elleni sono quelli antichi e pagani.
        Tu, avendo una forma mentis classicista non riesci ad accettare la realtà delle cose, dando ragione a dei balcanatolici frustrati in senso di rancorosa inferiorità verso l’Occidente.
        Per quel che mi riguarda, le dinastie che hanno governato la Longobardia minor/Puglia/Napolitania erano TUTTE di origine settentrionale.
        E la cosa non mi turba minimamente….
        Disprezzo solo i Savoia perché ci hanno privato della nostra personalità giuridica, trattandoci come dei selvaggi da civilizzare….
        Ma non ho un odio preconcetto verso dinastie norrene, germaniche o di origine germanica, ma francesizzate o ispanizzate….
        Siamo frutto di fusioni…..

        • Thyrrenus scrive:

          Tu vuoi che un popolo da battezzato diventi un’altra cosa. No, diventa cristiano ma continua a parlare la sua lingua, ad avere la sua storia e così via. Vedi le popolazioni latine della penisola, quelle iraniche o quant’altre hanno avuto una ricca storia prima di convertirsi ad una nuova fede. Solo i musulmani sono riusciti ma solo in parte a cancellare le eredità dei popoli egizio, siriaco, caldeo. Salvo poi che ci sono dei giovinotti non isisizzati che si chiedono: toh ma che cos’è sta roba che spunta dalla sabbia? Scrittura cuneiforme? AAARRRRGGGG che schifo!!!! PAGANI!!!! Distruggiamo sta schifezza!

          Ma manco la sacra lingua araba del Corano ha arabizzato indonesiani o persiani o turchi. I turchi chi sono da quando sono musulmani? Non parlano ancora lingue originate sugli Altai o giù di lì?

  101. mirkhond scrive:

    “Dopo si chiamò romeo solo per ragioni legate alla nostalgia dell’impero, per ragioni intrinseche all’amministrazione religiosa patriarcale, e per abitudine.”

    No. Perché l’Impero Romano non era affatto morto, ma si era ridimensionato e orientalizzato.
    Dunque certamente la Romània bizantina, presenta delle differenze rispetto alla Roma imperiale classica, così come questa con quella repubblicana.
    Ma queste diversità avvennero in quadro di CONTINUITA’ politico-istituzionale.
    Gli Elleni scompaiono nella Romanità cristiana ortodossa, sia pure di lingua romaica, erede della koinè alessandrina.
    Dunque i Romani abitanti in ciò che rimase della Romània, CONTINUARONO ad essere e sentirsi Romani, pur non latinofoni….

    • Thyrrenus scrive:

      Il ‘dopo’ si riferisce al periodo dopo la conquista ottomana.

      Se parliamo dell’Impero e della continuità istituzionale che citi, con me sfondi una porta aperta perché sono pienamente d’accordo. Idem sul sentirsi romani pur non sapendo un’acca di latino. Idem sulla loro BUONA ragiona nel dirsi romani. MA questo significa essere CITTADINI DELL’IMPERO non identificarsi etnicamente! A parte gli atticismi dei documenti di corte, il purismo esasperato della koiné che non puoi chiamare se non ellenica perché certo latina non era, la stessa cultura popolare continuava (e continua tutt’ora) ad avere favole e miti di ascendenza ellenica. Che a questa ascendenza se ne siano aggiunte altre fa la cosa più ricca ed interessante ma non la elimina. Omero per dirne una era letto ed ammirato. Si provava ad imitarlo. Non si sentiva nessuna contraddizione tra l’antico e il loro tempo. La religione aveva portato la salvezza ma il lume naturale se non quello dvino era stato riconosciuto agli antichi. Certo i puritani ecclesiatici ci sono sempre stati. Gennadio Scolario fece bruciare i libri di Pletone perché evidentemente erano per lui pericolosi, erano amati da chi li aveva letti. Questo dimostra la pochezza di Gennadio che non era riuscito a confutarli a dare qualcosa di meglio. Gli inetti e gli invidiosi bruciano quel che non capiscono … Se fosse stato per loro avrebbero fatto fuori Simeone il Nuovo Teologo e non solo Giovanni Italo.
      Poi tu puoi benissimo scegliere di stare da una parte. Io starò dall’altra. Solo assieme però, pur scornandoci a dovere, faremmo un microequivalente della dialettica che imperversò nell’Impero 🙂 🙂
      Provocazione: i nostri cari iranici (abbiamo o no questa passione in comune?) sarebbero stati dispezzati da Gennadio, Pletone invece li amava….

      • mirkhond scrive:

        Non abbiamo niente in comune, se sei la stessa persona che ha scritto quel libro sui Costantinidi, più che per i loro evidenti crimini, giusto per diffamare quel Cristianesimo che disprezzi così tanto.
        I tuoi neoplatonici non mi danno niente….

        • Thyrrenus scrive:

          ? non ho scritto niente sui Costantinidi. Se il neoplatonismo da qualcosa o non da niente a te non interessa quel che si dibatte. Alla cultura bizantina ha dato molto e molto il Plato christianus. Se a te non piace posso accettarlo sono fatti tuoi.
          Io non disprezzo il cristianesimo. Fa parte di quel che sono. Se a te da tanto noia che ci siano persone che hanno un’identità complessa non ci posso fare niente. Anche questo in ogni caso esula da quel che si va trattando.

          • mirkhond scrive:

            Se si hanno concezioni tanto diverse, non vedo quale dialogo possa esserci.
            Il neoplatonismo e le seghe filosofiche le lascio volentieri ad altri.
            Chi ha scritto quel libro sulla dinastia di Costantino, è un tuo concittadino e la pensa in maniera non dissimile da te, disprezzando il Cristianesimo con quell’atteggiamento da filosofo-pagano-snob alla Giuliano l’Apostata (unico e ultimo Costantinide “buono” solo perché rinnegò il Cristianesimo).

          • Thyrrenus scrive:

            Ora mi hai incuriosito. Che libro è cosdesto?

          • Thyrrenus scrive:

            Se fossi musulmano, hindù o shinto o che so io se credessi in Tangru non potresti discutere con me di storia? Non lo capisco. Bisogna essere correligionari e credere allo stesso modo nello stesso identico modo per ragionare?

          • mirkhond scrive:

            Mai sentito parlare di Furio Sampoli?
            E’ difficile che tu non ne sappia nulla, visto che è senese ed ha la tua stessa forma-mentis classicista.
            Ma non si dovrebbe dire Tangri?

          • Thyrrenus scrive:

            Sincmi ha eramente non ne avevo sentito parlare sinora. Sarà che sono in giro per l’Europa da un po’.
            In ogni caso, come ho detto un’altra volta, io amo molto la classicità ellenica PAGANA se vuoi, perché leggendola, cercando di meditarla e capirla ha toccato qualcosa di profondo in me. Li ho sentiti veri in un senso profondo del termine. Sono stati maestri ma senza indottrinarmi. Allo stesso modo della letteratura russa. Ho letto inglesi, tedeschi, francesi, spagnoli ed altri ancora ma solo nei russi ho trovato i miei. Non pretendo certo che la mia accezione dell’importante debba essere condiviso. Adesso non tratto di storia o simili ma solo di quel che sento e penso io. Che mi importa se per altri queste cose sono risibili o che so, magari ributtanti, come per te sono gli antichi pagani. Su questo non ci può essere dialogo se non c’è apertura mentale ad altre posizioni ‘spirituali’. Senza questa apertura certo non può esservi dialogo né, di conseguenza vero rispetto e vera amicizia. Ma non è scritto da nessuna parte che bisogna essere amici. Nel confrontarsi vale benissimo anche chi non capisce, né vuol capire, quel che ti muove.

          • Thyrrenus scrive:

            “Sinceramente non ne avevo…”

          • Thyrrenus scrive:

            beh diciamo che i costantinidi dal punto di vista umano fanno pietà nonostante tutti i tentativi apologetici siano stati tentati
            certo se questi furono i primi santi politici forse ha ragione Peucezio a voler indietro i vecchi numi, almeno c’era un pochino meno di iposcrisia in giro

          • daouda scrive:

            Platone…amarlo senza riuscire a confutarlo…

            La retorica del bruciare è tipica delle capre perbeniste.
            Amico caro, quando vedi un coglione ubriaco per strada GLI DEVI FAR PESARE LA SUA STUPIDITA’ perché altrimenti ti riempi la strada di gente inetta che non sà reagire, di gente che prima o poi non troverà niente di strano a trovare gente bighellonante.

            Uguale con i libri, anzi, che sono la fonte primaria della sovversione.
            Cioè…non è che tutto quello che non capisci è puritanesimo eh.

            Le confutazioni del platonismo in ambito cristiano sono talmente tante…suvvia…

  102. mirkhond scrive:

    “Rincarando poi la dose provandoti che la popolazione italica è in realtà il prodotto della mescolanza delle etnie schiavizzate ed importate nella penisola nel corso dei secoli romani e quindi noi tutti saremmo romani e latini col piffero? Eppure delle ragioni in questo caso forse ne avrebbe.”

    Guarda che io ne sono convintissimo.
    Con me la carta della “purezza” razziale non funziona….

  103. mirkhond scrive:

    “Buona parte del resto sono costruzioni identitarie interessantissime ma comunque opinabili.”

    Come il credersi discendenti purissimi dell’antica Ellade….

    • Thyrrenus scrive:

      Ma certo, siamo d’accordo. Il fatto non è se si discende per linea di sangue ma se si parla la lingua che ne discende e se si vuole recuperare il retaggio culturale antico. Le palle sulla razza le lasciamo a chi vuole, ce ne sono in tutti i posti non solo in Grecia.

  104. mirkhond scrive:

    “L’aggettivo giusto è elleno e non romeo per evidenti ragioni storiche”

    No. Solo per evidenti ragioni IDEOLOGICHE, frutto di intellettuali frustrati alla Adamantios Korais, ansiosi di farsi accettare nel club dei “perfetti” della Franghià, tutti innamorati di Ellade e classicismo, e pieni di disprezzo snobista per la Cristianità ortodossa bizantina in terra ottomana.
    Dunque per liberarsi di questo “lezzo”, i segaioli frustrati alla Korais “riscoprono” l’Ellenismo, mistificandolo profondamente ed imponendolo nell’educazione pubblica del nuovo staterello rumelico, nato dagli sforzi anglo-franco-russi, che altrimenti Ibrahim pascià avrebbe deportato i Moreoti cristiani in Egitto.
    E forse non avrebbe fatto male….

    • Thyrrenus scrive:

      Boh, io so che vari vescovi aprirono scuole su modello occidentale. In ogni caso i fanarioti e non solo mandarono sempre dei figli a studiare all’università di Padova almeno dall’inizio del ‘500. A quanto mi risulta i fanarioti non erano anticlericali eheheh

      • mirkhond scrive:

        I Fanarioti erano interessati però a RESTARE un elemento essenziale della società ottomana, in cui, pur tra alti e bassi, ebbero ruoli notevoli tra XVII e XIX secolo!

  105. mirkhond scrive:

    “Se però rifiuti all’impero il retaggio pagano ellenico ti privi di più della metà del retaggio e della cultura di quell’impero.”

    Quel retaggio però non fu utilizzato in maniera “pura”, ma filtrato alla luce delle esigenze di una società ormai cristianizzata.

  106. mirkhond scrive:

    “MA questo significa essere CITTADINI DELL’IMPERO non identificarsi etnicamente!”

    Diciamo che fino, al 1204, in gran parte sì.
    Anche se un sentimento “nazionale” romaico nel senso di “greco” che gli date, comincia gradualmente a svilupparsi già tra XI e XIII secolo, in epoca comnena.
    E poi si approfondisce e si radica dopo il 1204, quando romeo diventa quasi esclusivamente sinonimo sì di ortodosso, ma di ortodosso romeofono!
    Nel 1345-1346, il re serbo Stefano Dušan (1331-1355) si proclamò “imperatore dei Serbi e dei Romani”, dove Romani sta per Romei nel senso che intendiamo oggi….

    • Thyrrenus scrive:

      Se fosse stato un vero imperatore non avrebbe avuto bisogno di richiamarsi a delle etnie particolari. Oltretutto i romei erano anche quella parte di popolazione sotto il suo dominio che non parlava allora (e non parla oggi) greco, essendo albanese o vlacha.

      • mirkhond scrive:

        I Serbi erano dei barbari che dovevano tutta la loro civiltà alla Romània bizantina ortodossa, sia pure nella variante paleoslava cirillica inventata dai discepoli slavi dei santi Cirillo e Metodio, due meticci di Tessalonica.
        Dušan, aspirava anche a Costantinopoli, fermato solo dalla sua morte.
        Dunque quello specificare “Serbi e Romani” voleva indicare che si sentiva sia zar dei suoi Serbi (e Albanesi e Valacchi) che dei Romei.
        La stessa presenza albanese in Romània, risale proprio all’epoca dell’espansione serba verso le terre romane meridionali e l’Albania tra 1300 e 1350.
        Secondo diversi studiosi la stessa albanizzazione di Scutari, Durazzo (forse abitate ancora da genti latinofone, parlanti un idioma dalmatico, chiamato Labeatico dal linguista croato Zarko Mugliacic’) e della Toskeria, risalirebbe proprio a quest’epoca.
        Comunque Dušan, tra i suoi titoli, portava anche quello di “conte di Valacchia”, comes Vlacchie, nella versione latina, e dove la Valacchia in questione è l’antica Tessaglia, abitata in gran parte da Vlachi fin dall’XI secolo, e a cui già dal 1320 si erano aggiunti consistenti nuclei di immigrati albanesi….

        • Thyrrenus scrive:

          Già, gli aromuni, Valacchi o come li si vuol chiamare a seconda poi delle effettive loro differenze interne: chi erano costoro? Romei? Vlaho, valacco, è un termine germanico, come Welsch o Waliser o quant’altro. Indica chi non parla una lingua germanica ma … romea 😉 o giù di lì deve avere una qualche affinità co sti benedetti latini…
          Ora un aromune è senz’altro cittadino romano finché abita nell’impero. Dunque è romeo. Come il suo vicino ellenofono. Se sono tutti e due romeofoni si fa un bel pasticcio 🙂

          • mirkhond scrive:

            Guarda gli storici romeofoni, già dall’XI secolo parlano di Vlachi, vedendoli alla stregua di barbari.
            Anna Comnena, pur coltissima, non fa eccezione.
            Dunque, pur essendo latinofoni e ortodossi, non li consideravano affatto romei (un paradosso!).
            E ciò mi rafforza nella costatazione che un sentimento “nazionale” romeo cominciasse già a formarsi, a scapito del pur preteso e mai ripudiato universalismo romano.
            Del resto una delle motivazioni della catastrofe che portò alla conquista turcomanna dell’Anatolia negli anni 1073-1080 circa, fu dovuta all’incapacità di assimilare le crescenti masse di profughi Armeni, che, inizialmente deportate dagli imperatori romani da Niceforo II a Basilio II, in Cappadocia, Cilicia, e più tardi Edessa (romana dal 1032), fuggirono sempre di più di fronte alle devastazioni turcomanne del 1030-1080.
            E i nuovi arrivati provocarono l’ostilità della popolazione indigena anatolica romea ortodossa, venendosi così a rompere quella capacità di assimilazione che la Romània aveva esercitato per secoli proprio verso molti esponenti di quest’etnia.
            E da allora in poi i rapporti tra minoranze armene e popolazione romaica sarebbero rimaste in una condizione di ostilità reciproca!

          • Thyrrenus scrive:

            Già la supponenza dei romei, o meglio dei greci che si vogliono unici eredi dell’impero. Ecco questa di chiamarsi etnicamente romei pur sapendo di parlare greco e non latino è vera e propria supponenza. Meglio considerarsi elleni, un popolo tra gli altri popoli …. 🙂 Ma certo i Nostri erano troppo orgogliosi e vollero fare dell’Impero, de facto, un impero greco invece che romeo 😉
            Comunque, ripeto, la questione è legata anche alla universalità (non di tipo papale ovviamente) della diarchia tra Imperatore e Patriarca. Chi obbedisce al Patriarca è romeo per definizione. Anche se l’Imperatore non c’è più. Non a caso, a quel che ne ho sentito, al sorgere degli stati nazionale le chiese ortodosse stabilirono con le autorità statali un rapporto che si richiamava in qualche modo al rapporto tra Imperatore e Patriarca dei bei tempi andati.

          • mirkhond scrive:

            Saranno supponenti quanto si voglia.
            Ma sono e restano Romei.
            I Greci sono quelli antichi e pagani.

          • PinoMamet scrive:

            Mirkhond, sbaglio, o la sintesi della tua posizione è:
            sono cristiani, ergo devono chiamarsi romei?

            A parte la scarsa praticità (ti ricordo che in greco “romei” significa “romani”, compresi quelli “de Roma”…) mi pare una pretesa abbastanza inutile…

    • habsburgicus scrive:

      e qui ti voglio…
      nel testo slavonico si definiva (non ho tempo di mettere i diacritici) samoderzhec’ srbljem i grakom….imperatore dei Serbi e dei Greci !
      dunque traduceva “romei” con “greci” !
      e ciò taglia la testa al toro
      “romeo” è una definizione locale, in quell’epoca, di “greco”..dunque noi nelle nostre lingue abbiamo ogni diritto di parlare di greci, allora e a fortiori oggi
      così come parliamo di birmani e non di myanmesi, di georgiani e non di kartveli, di armeni e non di hayastani (come è nelle loro lingue)

      • mirkhond scrive:

        Io ho trovato “Imperatore dei Serbi e dei Romani”!

        • habsburgicus scrive:

          in greco
          in slavonico è così..fidati 😀 (ed era forse il SUO vero pensiero perché si trattava della sua lingua..o meglio quasi-lingua perché lo slavonico è essenzialmente medio-bulgaro più che serbo–ma sono quisquilie, pinzellacchere)

          • mirkhond scrive:

            Certamente all’epoca di Dušan, romeo era ormai sinonimo di “greco” come lo si intende oggi.
            Sta di fatto però, che gli interessati continuavano ad autodefinirsi e a considerarsi ROMEI, seppur senza più quella valenza universalistica, ridotta a mera e vuota retorica.
            Ancora utilizzata intorno al 1393, quando il Gran Principe di Mosca, non voleva più riconoscere l’autorità spirituale di una Costantinopoli ormai circondata dagli Ottomani.
            Venendo però redarguito dal patriarca Antonio, che gli ricordò che la Romània restava pur sempre il vertice (ormai solo spirituale) della Fede Cristiana Ortodossa….

      • Thyrrenus scrive:

        Vuoi me o Mirkhond? 🙂 Benvenuto in ogni modo il tuo contributo. All’epoca i serbi vedevano come proprio contraltare i romei-greci. Questi si vedevano gli unici a voler restare con l’imperatore di Costantinopoli (o almeno erano epiroti pretendenti quella stessa legittimità imperiale costantinopolitana) ergo volevano, in base a questa pretesa, chiamarsi romei. Giustamente tra l’altro.

        • habsburgicus scrive:

          Mirkhond..è lui che ce l’ha con “romei” 😀

          la mia posizione su “romei” è mediana
          utilizzabile in Medio Evo..anche se greco va benissimo NELLA NOSTRA LINGUA (al limite se fossi suddito di Tsipras e scrivessi nell’ormai bandita katharevousa forse avrei scrupoli a definire “hellen” un Teofilatto di Achrida o un Michele Choniate..che mi avrebbero scomunicato li avessi chiamati così)
          dopo Medio Evo, da preferire greco..romeo incomincia a divenire stucchevole nelle nostre lingue
          dal XIX secolo da usare greco (al limite una nota “era uso che si chiamassero romei”)

  107. mirkhond scrive:

    “un’identità complessa”

    Tutti abbiamo identità complesse.
    Solo che ci sono complessità che non vanno d’accordo perché mutualmente irriducibili.
    Aggiungendo ulteriore complessità….

  108. mirkhond scrive:

    “romeo” è una definizione locale, in quell’epoca, di “greco”..dunque noi nelle nostre lingue abbiamo ogni diritto di parlare di greci, allora e a fortiori oggi”

    Casomai è l’autodefinizione degli stessi Romei, ormai ridotti quasi esclusivamente ai romeofoni ortodossi.

  109. mirkhond scrive:

    Mirkhond..è lui che ce l’ha con “romei”

    Veramente ce l’ho nella misura in cui si atteggiano ad “elleni”! 🙂

  110. MOI scrive:

    @ PINO

    Germania: “Per gli ebrei è meglio non mostrare la kippah tra i musulmani”

    http://www.focusonisrael.org/2015/02/27/germania-per-gli-ebrei-e-meglio-non-mostrare-la-kippah-tra-i-musulmani/

  111. mirkhond scrive:

    “Su questo non ci può essere dialogo se non c’è apertura mentale ad altre posizioni ‘spirituali’. Senza questa apertura certo non può esservi dialogo né, di conseguenza vero rispetto e vera amicizia. Ma non è scritto da nessuna parte che bisogna essere amici.”

    Paradossalmente sono d’accordo pur pensandola all’opposto di te.
    Come giustamente rilevi, non ci puo’ essere ne dialogo, ne amicizia quando si parlano lingue troppo diverse.
    Riguardo a Peucezio, a lui i Costantinidi piacciono eccome, visto che per lui il Cristianesimo diventa importante e difendibile quando diventa religione dello stato romano….

  112. mirkhond scrive:

    “Nel confrontarsi vale benissimo anche chi non capisce, né vuol capire, quel che ti muove.”

    E allora il confronto diventa totalmente inutile, dati i presupposti di reciproca incomprensione….

    • PinoMamet scrive:

      Questa è la famosa Legge di Mirkhond 😉

      o si è d’accordo in tutto e per tutto, oppure “non ci si capisce”…
      😉

      • mirkhond scrive:

        No è la legge dell’incomprensione.
        Che io mi limito a constatare….

        • PinoMamet scrive:

          Permettimi:

          è la legge che sei un testone!! 😉

          dai che scherzo, però davvero, Mi’, non è che “capirsi” significhi “essere d’accordo su tutto”.

          Io ho amici con cui ci capiamo benissimo, ma mica siamo sempre d’accordo con tutto!
          Quelli sono i robot e i computer, non gli esseri umani!

          • mirkhond scrive:

            Ho sempre dovuto combattere contro l’incomprensione del mio prossimo.
            Da ciò un carattere non predisposto a confronti inutili, quando si parlano lingue troppo diverse….
            Come posso constatare….

          • PinoMamet scrive:

            Ma no, è più semplice:
            è che sei un testone e non vuoi ammettere quando hai torto.
            😀 😀

          • mirkhond scrive:

            Sono un testone.
            Ma sono in buona compagnia… 🙂

          • mirkhond scrive:

            In questo caso non credo proprio di avere torto.
            Il guaio purtroppo è nel filtro classicistico, che troppo a lungo ha condizionato la bizantinistica, come ci diceva il nostro professore di storia bizantina all’università.
            Chi è imbevuto di classicismo, non puo’ che ripetere stantii pregiudizi, DURI A MORIRE, anche tra persone di pur notevole cultura.
            Come si puo’ constatare da questi NON dialoghi….

          • Thyrrenus scrive:

            Il problema è … la misura. Anch’io ho difeso sempre a spada tratta la cultura bizantina e la chiesa ortodossa contro classicisti, occidentalisti, medievisti, modernisti e quant’altro. Mi hanno detto di farmi monaco dell’Athos visto che ci tego tanto alla cultura dell’Europa orientale. Ebbene sull’Athos ci sono stato e mi ci sono trovato benissimo. Però la mancanza di un genere per me di prima necessità mi ha convinto che di viverci non se ne parlava. 🙂
            Il problema è che io sono interessato all’Esicasmo alla teologia di Gregorio Palamas (prima o poi dovrò tornare a studiarla) ma non meno al Papiro di Derveni e compagnia cantante, sempre nei limiti del mio tempo che devo e voglio dedicare anche ad altre cose.
            E ripeto se trovo una tavoletta cuneiforme emergere dalla sabbia non grido CHE SCHIFO PAGANI!!!! DISTRUGGIAMOLA!!!!

  113. mirkhond scrive:

    “Tu vuoi che un popolo da battezzato diventi un’altra cosa.”

    Non lo voglio io.
    Nel caso romeo è diventato un’altra cosa assorbito nella romanizzazione identitario-giuridica, anche se non linguistica.
    Il Cristianesimo ha solo compiuto l’opera.
    Se riuscissi a vedere le cose oltre il filtro classicista, la cosa non ti susciterebbe tanta meraviglia.
    Quanto ai Turchi, sì parlano ancora la lingua originaria dagli Altai, ma nel frattempo si sono islamizzati attraverso il filtro iranico, e la loro lingua e soprattutto la loro anima sono IRANICHE, nonostante panturanismi e kemalismi.
    Leggiti Pamuk, per comprenderlo.
    Lo stesso idioma ufficiale osmanico, fino alle riforme nazionaliste di Mustafà Kemal, era infarcito di iranismi.

    • Thyrrenus scrive:

      Sono d’accordo con Pamuk. Del resto la lingua di cultura dell’impero ottomano fu sempre il persiano (accanto alla lingua sacra, l’arabo).
      Ma con questo mi vieni a dire che i turchi sono stati iranizzati e non arabizzati. Quindi anche se ‘battezzati’ all’islam di provenienza araba hanno assorbito da altri tratti essenziali di quel che sono. Non sono diventati arabi. Così come la cultura bizantina non trae origine solo dalla Bibbia e dal diritto romano.

      • mirkhond scrive:

        Certamente.
        Ma non sono nemmeno i purissimi discendenti dei peraltro già meticciati in patria, Fabbri degli Altai.
        E non lo sono ne antropologicamente, ne tantomeno culturalmente, a dispetto del panturanismo e del kemalismo.

        • PinoMamet scrive:

          Vabbè, allora cosa facciamo, obblighiamo i turchi a chiamarsi iranici?
          😉

          • Thyrrenus scrive:

            Beh alcuni autori bizantini chiamavano i turchi davvero persiani. Ma solo perché sti bieki bizantini erano imbevuti di sporca letteratura classica e sognavano di Erodoto e compagni.

  114. mirkhond scrive:

    “sono cristiani, ergo devono chiamarsi romei?

    A parte la scarsa praticità (ti ricordo che in greco “romei” significa “romani”, compresi quelli “de Roma”…) mi pare una pretesa abbastanza inutile…”

    Non proprio.
    Sono romei cristiani ortodossi.
    Gli Elleni erano gli antichi pagani preromani, e lentamente romanizzati giuridicamente e identitariamente, dal III secolo dopo Cristo almeno.
    Il Cristianesimo ortodosso ha completato l’opera rendendo romeo e ortodosso due realtà inscindibili.
    E’ il recupero del termine elleno, che è totalmente sballato nella Rumeli di oggi.
    Ma si spiega col senso di profonda frustrazione che i Romei nutrono verso l’Occidente.
    Il quale ama solo l’Ellade classica e gli Elleni.
    Ciò che viene dopo è solo oskurantismo bizantinottomano.
    Dunque una “riscoperta” nominale utile per farsi sdoganare dai “perfetti” Franchi…

  115. mirkhond scrive:

    Dovrebbe dire sono romeo!
    Che è la verità!

    • PinoMamet scrive:

      In greco “romeo” vuol dire “romano”, Mi’…

      a parte la scarsa praticità, la tua mi sembra una pretesa abbastanza inutile…

  116. mirkhond scrive:

    No è una realtà.
    Negata dagli interessati per ragioni di frustrazione, e appoggiata dai filelleni nostrani, che confondono un vlaco di Trikkala, con un discendente di Achille….

    • PinoMamet scrive:

      Mi sembra una ricostruzione abbastanza favolistica della storia, che ha qualche elemento di realtà, ma il cui complesso risulta falsato.

      Hai mai pensato di essere tu quello che ha dei forti pregiudizi?
      😉

      No, perché né io né Thyrrenus né Habs, per esempio, abbiamo mai detto niente contro l’epoca bizantina; anzi, direi che nel complesso ci piace parecchio.
      Invece tu ti sei lasciato andare a lunghe tirate contro i Greci antichi “froci, pederasti ecc. ecc.”
      😉

      No, dico così, forse dovresti considerare il fatto di non essere esattamente equanime nei confronti della questione 😉

      Tanto che non riesci ad accettare il semplice fatto che un greco possa usare un termine semplice e non ambiguo per definire il suo popolo/stato/lingua, al posto di uno con una storia affascinante, ma nell’uso, complesso, ambiguo e impreciso.

      Le discendenze, visto che hai detto che non te ne importa niente, lasciale fuori.
      Nessuno ti chiede di credere che il vlacho che dici tu discenda da Achille, o che questo signore qua:
      http://en.wikipedia.org/wiki/Dennis_Schr%C3%B6der
      discenda dagli antichi Germani…
      nondimeno, è tedesco e parla tedesco.

  117. mirkhond scrive:

    Niente da fare coi tufi classicisti.
    Tutti contro il guastafeste che ha il torto di dire che il re è nudo….

  118. mirkhond scrive:

    “Mi sembra una ricostruzione abbastanza favolistica della storia, che ha qualche elemento di realtà, ma il cui complesso risulta falsato.”

    Praticamente ciò che si sentono i tuoi cari “greci” di oggi.
    Una realtà mistificata sotto la foglia di fico di una profonda frustrazione, alimentata dalle fole dei loro amici italiani….

  119. mirkhond scrive:

    “No, perché né io né Thyrrenus né Habs, per esempio, abbiamo mai detto niente contro l’epoca bizantina; anzi, direi che nel complesso ci piace parecchio.”

    Falso. Habsburgicus la disprezza, Tirreno l’ama solo nella misura in cui vi vede, molto ingigantite, delle continuità col suo caro classicismo.
    Tu pure, sia pure in modo più moderato.
    Entrambi però siete tutti di formazione classicista, e dunque la vostra visione della storia bizantina, ne risulta fortemente condizionata.
    Purtroppo, i risultati delle ricerche in merito, non escono da una cerchia ristretta di specialisti.
    Per cui anche tra persone colte, ma con una formazione classicista, i vecchi pregiudizi diventano assai duri a morire.
    Scandalizzandosi verso il “reprobo” che “osa” smontare tali pregiudizi….

    • Thyrrenus scrive:

      No, mi dispiace! Io amo la cultura bizantina proprio perché è un particolare sviluppo di quella classica ma niente affatto riducibile a quella classica. Perché i bizantini avevano dentro questa armonia discorde in cui si confrontavano elementi che i greci classici non conoscevano e via dicendo. Non attribuire agli altri pensieri che non hanno.

  120. mirkhond scrive:

    “Invece tu ti sei lasciato andare a lunghe tirate contro i Greci antichi “froci, pederasti ecc. ecc.”
    😉

    No, dico così, forse dovresti considerare il fatto di non essere esattamente equanime nei confronti della questione ;)”

    Non sono equanime esattamente come non lo siete voi……
    E poi, non ci possa fare niente se il vostro classicismo pagano mi fa schifo…..

  121. PinoMamet scrive:

    Per quanto riguarda Thyrrenus e Habs e il loro rapporto col mondo bizantino, ti lascio rispondere da loro.
    Per quanto mi riguarda, mi ha sempre affascinato.

    Ciò non toglie che in Grecia si parli greco, e che volere che si chiamino “romei” a tutti i costi, oltre alla scarsa praticità, mi sembra una pretesa abbastanza inutile
    😀

    PS
    Non ce l’abbiamo con te perché dici che “il re è nudo”, ma perché vuoi a tutti i costi farci credere che sia vestito! 😀

    • habsburgicus scrive:

      è naturalmente assurdo, non vale la pena rispondere..non volevo intervenire, però visto che l’hai fatto tuPino 😀 solo due parole 😀
      la disprezzo talmente tanto che sto leggendo un libro di Vogt 1908 su Basilio I (in francese), di Whitby 1988 su Mauricius (non il nostro, l’altro :D) e Treadgold e Nicol su 1453 e dintorni !

      • Thyrrenus scrive:

        GRANDE. 🙂

      • mirkhond scrive:

        Ma se hai sempre detto che a te piace solo l’Occidente, purché non massonico-giudaico!

      • mirkhond scrive:

        “la disprezzo talmente tanto che sto leggendo un libro di Vogt 1908 su Basilio I (in francese), di Whitby 1988 su Mauricius (non il nostro, l’altro :D) e Treadgold e Nicol su 1453 e dintorni !”

        Per te è solo puro interesse erudito, non amore.
        Come da te dichiarato più volte…..
        Non prendiamoci per il culo….

        • PinoMamet scrive:

          Vabbuò Mi’, mo’ cosa vuoi, che uno provi un amore bruciante e esclusivo… per un’epoca storica?
          E che sarà mai, la donna dei tuoi sogni?

          Non chiediamo l’impossibile…

          le epoche storiche possono essere affascinanti, e vanno studiati con interesse, e un minimo di imparzialità.

          Poi ovviamente ognuno ha i suoi gusti.

          A me l’antichità pagana non fa certo schifo, ma non mi fa schifo neppure Bisanzio.

          Per dirla tutta, non è l’epoca “classica” che mi attrae, e neppure “il classicismo” che ha generato.
          Trovo noiose le beghe politiche di Temistocle e Aristide, e leziosa la letteratura ellenistica.

          Invece mi piace l’arcaicità, la cultura popolare antica, gli usi strani, le superstizioni, la magia ecc. (e mi piace vederla riaffiorare in forma grezza ma autentica, nelle superstizioni e nelle favole, in Italia come in Grecia…)

  122. mirkhond scrive:

    No. Perché non volete accettare la realtà.
    I Greci sono quelli antichi e pagani.
    Questi sono Romei e di tradizione cristiana ortodossa, la cui lingua discende dalla koinè alessandrina, ma ciò non è sufficiente a considerarli Elleni.
    Se solo ci si liberasse dalla foglia di fico di pregiudizi da frustrati, la realtà emergerebbe QUALE E’….

    • PinoMamet scrive:

      Mi’, la realtà è che parlano greco.
      Ti piace? è così.
      Non ti piace? è così.

      Il resto, mi pare una discussione assurda.
      Dovrebbero chiamarsi “romani”, in lingua greca, perchè:
      -sono ortodossi, come molti altri popoli;
      -hanno fatto parte dell’Impero bizantino, come altri popoli;
      -non ti piace che alcuni Greci antichi se lo schiaffassero in culo…
      -più importante di tutti, per far piacere a te 😉

      mi pare una pretesa abbastanza inutile, e, questa sì, da frustrati…

      • mirkhond scrive:

        Appunto come i tuoi “greci” talmente frustrati di non sentirsi all’altezza dell’Occidente, da negare di essere ciò che SONO, perfino nel nome identitario.
        Tranne alcuni anziani nelle campagne….

        • mirkhond scrive:

          Parlano Romaico.
          Ti piace? E’ così!
          Non ti piace? E’ così!

          • PinoMamet scrive:

            Se non sai il greco non è mica colpa mia…

          • mirkhond scrive:

            L’ho studiacchiato a scuola.
            E comunque rispetto al Romaico è come se fosse il cinese….

          • PinoMamet scrive:

            Mi’, io sono laureato in filologia greca.
            Mollami.

            Il greco degli scrittori bizantini è esattamente la koiné alessandrina, fatte salve minuscole differenze di uso.

          • mirkhond scrive:

            Ho conosciuto professori di liceo, e studenti di greco classico, che hanno trovato enormi difficoltà nel capire e farsi capire in Rumeli….

          • PinoMamet scrive:

            Avevano difficoltà a farsi capire in GRECIA perché non hanno fatto lo sforzo minimo di studiare il GRECO moderno, ovvero popolare
            (totale: due pomeriggi di impegno, o due mattine se preferisci…)

            che comunque NON è la lingua degli scrittori bizantini, quella che tu chiami “romaico”…

          • mirkhond scrive:

            Intanto non lo capivano.
            E questo la dice lunga sulla presunta intelleggibilità di un linguaggio che, come altri, ha conosciuto delle evoluzioni….

          • PinoMamet scrive:

            Mi’ caro, ho conosciuto degli studenti liceali che non sanno tradurre Cicerone.
            Quindi?

            Il greco è una lingua che ha subito delle evoluzioni. Come tutte. Quindi?

            Dovremmo chiamarlo “lingua di Roma” (romaico)?
            Bel nome, che ha un suo storico; inesatto, ma storico.

            Peccato che l’ultima volta che sono stato a Roma parlassero italiano…

          • PinoMamet scrive:

            Un suo uso storico.

      • PinoMamet scrive:

        Mi pare una scemenza enorme.
        In realtà mi pare che i greci siano tutto tranne che frustrati, come popolo;
        e se lo sono, oggi, non è certo per motivi di denominazione…

        sicuramente i loro simpatizzanti dell’Europa occidentale, nell’Ottocento, erano più attratti dall’Atene di Pericle che dalla Costantinopoli imperiale (in media).
        Può essere che questo abbia avuto una qualche influenza sulla scelta del nome “etnico”.

        Ciò nonostante, si è trattato di una scelta sostanzialmente giusta, perché, come ripetuto allo sfinimento “romeo” vuol dire “romano”, ed è un termine ambiguo e impreciso, che ha avuto una sua funzione storica ma ormai serve solo a far confusione.

        • mirkhond scrive:

          Fu invece una scelta mistificatoria, per le ragioni che ho straelencato, ma che ai classicisti non entrano proprio, per via della loro forma mentis culturale….

          • mirkhond scrive:

            Quelli che ho conosciuto io erano dei frustrati eccome, andando in bestia ogni volta che “osavi” criticargli le loro sanguinose mitologie….

          • PinoMamet scrive:

            Sarà mica perché sono ragioni sbagliate?
            😉

          • mirkhond scrive:

            Le loro, sicuramente…. 🙂

          • PinoMamet scrive:

            Mi’, permettimi, tu sei l più grosso frustrato che ho conosciuto negli ultimi 50 anni, e bada che non ho li ho neanche, 50 anni…
            ma sono sicuro che anche nel futuro sarà difficile trovarne uno pari a te.
            😉

            Sei uno che ha la pretesa di insegnare agli altri chi sono, come si chiamano, come devono comportarsi…
            per far piacere a te.

            Tanto strano che si incazzino?
            Specie quando hai torto marcio?
            😉

          • mirkhond scrive:

            Specie quando il torto marcio è quello altrui?
            Che ci posso fare se tu e i tuoi amizzi “grezi” proprio non volete accettare la realtà?
            E andate dietro alle vostre favole naziclassiciste!

          • mirkhond scrive:

            Le mie frustrazioni sono di altra natura.
            E non riguardano certo questa sterile discussione con dei tufi che non vogliono accettare la realtà, solo perché va CONTRO il loro filtro culturale….

          • PinoMamet scrive:

            Mi’, non so proprio come fartelo capire, ma sei tu che vai dietro alle fole nazimedievali.

            Facci caso.

        • habsburgicus scrive:

          ma ormai serve solo a far confusione.

          @Pino
          e soprattutto, ho cercato di farlo capire ieri citando una fonte originale del XIV secolo ma niente, non fu mai opposto a greco !…in una stessa iscrizione ufficiale un sovrano serbo usava “romeo” nel testo greco e “greco” nel testo slavonico…non sono pervenute proteste diplomatiche 😀
          a dirla tutta, è romeo” a essere un po’ forte..aveva senso allora perché c’era un Impero che si definva tale..dopo il 1453 non ebbe più alcun senso anche se fu abbandonato, per forza d’inerzia solo dopo (ma ogni intellettuale che veniva da lui sfuggendo ai turcocrati usava “greco” per definirsi..e questo sia da parte di cattolici uniti che di ortodossi fanatici che di libertini..e ben prima di Korais e Rhigas Velestinlis)
          comunque non mi stancherò mai di ripeterlo, “greco” e “romeo” sono intercambiabili (nel Medioevo)..il primo termine lo usavano tutti gli altri (tranne i musulmani che davano a Rum un’accezione religiosa non etnica”), “romeo” lo usavano loro.. bon…è assurdo e pedante vollero usare noi (se non in nota erudita ad un libro)..è ridicolo volerlo imporre a loro, adesso che da duecento anni lo hanno abbandonato |!
          infatti ad un certo punto i loro intellettuali si stancarono e tornarono alla definizione antica
          fecero proprio tale ignominia ?
          ai posteri l’ardua sentenza

          P.S
          Dušan scrive
          Blagovĕrnyj Car’ Srbljem i Grăkom= vero Imperatore dei Serbi e dei Greci

  123. mirkhond scrive:

    Chiamare greco un romeo, questa si che è una MISTIFICAZIONE bell’e buona!

  124. PinoMamet scrive:

    Dai, non far finta di non capire…

  125. Roberto scrive:

    Pino
    “I greci che ho conosciuto io, e che ho visto nei viaggi in Grecia, mi sono sembrati assolutamente “normali” e indistinguibili dagli italiani”

    A conferma,
    Torno oggi da una vacanzina a creta e per il grande stupore della mia famiglia mi sarà capitato 4-5 volte al giorno che i cretesi mi scambiassero per greco, specialmente Dopo aver esordito con un yassas evidentemente perfetto 🙂

  126. mirkhond scrive:

    “Il resto, mi pare una discussione assurda.”

    Assurda se non si accetta la realtà.
    Come i tuoi amici (anzi amizzi) “Grezi”, e i loro ruffiani italiani….

  127. mirkhond scrive:

    “Sei uno che ha la pretesa di insegnare agli altri chi sono, come si chiamano, come devono comportarsi…”

    Casomai qui sono altri che hanno la pretesa di mantenere A TUTTI I COSTI, stantie e false identità storiche, solo per RESTARE nei loro PREGIUDIZI classicisti!
    E poi non ti piace come la penso?
    E che cazzo stai a dire sempre sullo stesso argomento?

  128. mirkhond scrive:

    “Mi’, non so proprio come fartelo capire, ma sei tu che vai dietro alle fole nazimedievali.

    Facci caso.”

    Il bue che dice cornuto all’asino!

  129. Roberto scrive:

    Mirkhond

    “Ho conosciuto professori di liceo, e studenti di greco classico, che hanno trovato enormi difficoltà nel capire e farsi capire in Rumeli….”

    Puoi bilanciare il fatto che hai conosciuto uno che di greco antico ha una vaga e lontana infarinatura e non ha avuto il minimo problema a farsi capire!
    Tra l’altro appena i robertingi hanno capito che “pagoto” è gelato e “dio bales” sono due palline, sono andati a comprarsi il gelato da soli senza la minima difficoltà, senza avere mai studiato il greco e senza aver fatto il classico 🙂

  130. mirkhond scrive:

    Mi fa piacere per voi.
    Se abitaste in Rumeli, un pensierino di venirvi a conoscere di persona potrei anche farcelo.
    Anche se il mio sogno impossibile è per altre terre….

  131. MOI scrive:

    La scuola narrata da Mara Benadusi è interessata dall’afflusso di un alto
    numero di alunni “stranieri” con una significativa presenza di alunni rom.
    Pur essendo nati a Roma da famiglie ormai residenti in Italia da molti anni,
    questi ultimi sono tuttavia percepiti come i “più stranieri fra gli stranieri”, i
    “più diversi fra i diversi”.

    [cit.]

    http://humanities.unime.it/riviste/4/sbordoni.pdf

    Stando a questo studio, i più stranieri fra gli stranieri _ a livello percepito_ sono gli Zingari …

  132. daouda scrive:

    Comunque la strumentalità dell’ISIS è abbastanza evidente per quanto non sarebbe male ricordare olto di più ai musulmani che non possono vivere nelle terre degli infedeli.

    Per il resto la SOLITA IPOCRISIA MUSULMANA, nel non condannare quelli che sono eretici “perché comunque sia sono credenti ed aderiscono alla shahada” lascia il tempo che trova.

  133. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    https://www.youtube.com/watch?v=YU85pyjUS-A

    La differenza tra cristiani e musulmani

    Lega Musulmani Ticino

  134. mirkhond scrive:

    “E ripeto se trovo una tavoletta cuneiforme emergere dalla sabbia non grido CHE SCHIFO PAGANI!!!! DISTRUGGIAMOLA!!!!”

    Nemmeno io se è per questo!

  135. mirkhond scrive:

    “a dirla tutta, è romeo” a essere un po’ forte..aveva senso allora perché c’era un Impero che si definva tale..dopo il 1453 non ebbe più alcun senso anche se fu abbandonato, per forza d’inerzia solo dopo (ma ogni intellettuale che veniva da lui sfuggendo ai turcocrati usava “greco” per definirsi..e questo sia da parte di cattolici uniti che di ortodossi fanatici che di libertini..e ben prima di Korais e Rhigas Velestinlis)”

    Nient’affatto visto che ha avuto senso fino al XIX secolo.
    E’ stato abbandonato solo per senso di frustrazione verso l’Occidente, che poteva amare solo l’Ellade e gli Elleni.
    Non la Romània bizantina ortodossa e pure ottomanizzata.
    L’orrore degli orrori per l’occidentale colto….

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond
      non si fanno più chiamare “romei”. Si fanno chiamare “elleni”.
      Questo è abbastanza chiaro, no?

      Detto questo, se si facessero chiamare ancora “romei”, a te, personalmente, cosa ne verrebbe in tasca?
      Giuro che ancora non l’ho capito!

  136. mirkhond scrive:

    “è ridicolo volerlo imporre a loro, adesso che da duecento anni lo hanno abbandonato |!”

    Sono loro ad essere ridicoli, tipo una donna che vuol vestire a tutti i costi un abito che non le sta bene, solo perché fa tendenza….

    “infatti ad un certo punto i loro intellettuali si stancarono e tornarono alla definizione antica
    fecero proprio tale ignominia ?”

    Sì. Soprattutto se pensiamo ai sanguinosi effetti che ebbe la costruzione dello stato “greco” moderno dal 1830 in poi…..

    • PinoMamet scrive:

      Perchè, se si fosse chiamato “stato romeo moderno”, la storia sarebbe stata diversa?
      Mi permetto di dubitarne…

      “se bastasse una bella canzone”, diceva un tale…

      • mirkhond scrive:

        Forse non avrebbero avuto frotte di occidentali, sempre pronti a giustificare i crimini dei loro beniamini “elleni”….

  137. PinoMamet scrive:

    Mirkhond, secondo me non ci capiamo perchè tu parli di “realtà”.

    Romei è un nome. Elleni è un nome. La “realtà” è un’altra cosa… è una cosa (res), non un nome.
    A te piace un nome. Ai greci ne piace un altro. Bon.

    Una mia allieva (di lezioni private) di nome Simona, viene costantemente chiamata Emma dalla prof, mi dice.
    Embè? Cambia forse la sua realtà ?

  138. Thyrrenus scrive:

    Toh, nel sito segnalato da MOI ho trovato questo discorso del Patriarca Bartolomeo I.
    poi certo mi si dirà che il Patriarca di Costantinopoli è un bieko traddittore della pura cristianità…

    http://www.rivistazetesis.it/Bartolomeo.htm

    • PinoMamet scrive:

      C’ho dato una scorsa veloce.
      Certo che a leggere solo questo, si avrebbe anzi l’impressione che Bartolomeo stia “dis-giudaizzando” il Cristianesimo, dal momento che pare trovarvi solo dei precorsi e dei paralleli greci, e pure molti…
      poi vabbè, va messo nel contesto, e non credo che il Patriarca abbia questa intenzione.

      • Thyrrenus scrive:

        Il Patriarca sta celebrando i Tre teologi (Padri della Chiesa anche per i cattolici) per questo sottolinea questa ascendenza. Però una cifra della letteratura liturgica bizantina è la vicinanza al linguaggio concreto, al cantare per metafore ‘oggettuali’ come quelle del Cantico dei Cantici. Un’altra cifra è invece la paradossalità, usare delle figure poetiche che smaterializzano ciò che vogliono descrivere.
        E questo sulla scorta dello Pseudo (non è pseudo per i bizantini ovviamente, né per molti teologi ortodossi odierni) Dionigi Areopagita (bieko neoplatonisteggiante), per esempio nel suo (un po’ di latino please 🙂 ) Περι μυστικης θεολογιας (ops! in latino suona De mystica theologia – caspiterina ma è quasi uguale, certo i bieki greci hanno rubato parole come mystica e theologia dal padre Enea).
        Questo bellissimo rapportarsi tra estremamente concreto di origine biblica e approfondimento del significato della trascendenza è tipicamente bizantino. E questo deriva dalla necessità di approfondire il mistero dell’Incarnazione, concreta, fisica eppure trascendente.

        • daouda scrive:

          Guarda che se ammetti per fare il piacione che Dionigi non è pseudo né fintamente areopagita, devi anche implicare che la compagnia neo-platonica, che ha varie divergenze dal platonismo e medio-platonismo, derivi da “elucubrazioni” cristiane.
          Gli stessi che diranno appunto che i neoplatonici sono delle capre con teorie farlocche come dell’apoteosi e l’emanazionismo.
          La prima e fondamentale critica fatta è sempre stata l’importanza della carne assieme alla Trinità, per distinguere.
          Anche Aristotele parla di idee e del nous come intuito immediato infallibile, eppure non mi sembra un platonico…

    • mirkhond scrive:

      Torniamo sempre allo stesso punto: un classicismo filtrato alla luce delle esigenze cristiane.

    • habsburgicus scrive:

      @Thyrrenus
      mi si dirà che il Patriarca di Costantinopoli è un bieko traddittore della pura cristianità

      (solo per rammentare che la realtà può essere molto complessa e da sottoporre al vaglio della più intransigente critica :D..nulla da dire in particolare su Bartolomeo I e comunque non desiderlo farlo…Daouda lo farà, se vuole :D)
      alcuni farebbero notare che le alte gerarchie ortodosse sono massonizzate fin dall’epoca di Atenagora !..anzi era massone già il famoso (per alcuni famigerato) Meletios VI Metaxakis, Patriarca venizelista di Costantinopoli 1921-1923 (paradossalmente quando il suo idolo aveva perso il potere in Grecia) indi Patriarca di Alessandria, protestantofilo e anti-romano..quasi un Loukaris dei tempi nostri

      • Thyrrenus scrive:

        Sull’Athos c’è un monastero (l’Esfigmenou) che è stato sgomberato a forza dalla polizia greca dopo aver stoicamente resistito per anni all’odiato Patriarca, reo di essersi aperto ai ‘romani’. Tra l’altro li avevano sottoposti a regolare assedio e quelli avevano risposto colle molotov….
        Le cose tra gli ortodossi sono altrettanto, ma che dico, ben più complesse del ‘semplice’ (passamela dai) conflitto tra conservatori e modernisti cattolici. La distinzione tra ‘massoni’ e antimassoni mi sembra un’importazione. Ma ne saprai più di me.

        • habsburgicus scrive:

          che sia un’importazione è evidente, direi..il che non vuol dire che ipso facto sia irrilevante

          • Thyrrenus scrive:

            A parte interessi economici e, forse, politici contingenti che possono esser sorti tra cordate ortodosse e massoni occidentali, dal punto di vista dottrinale mi sembra che la chiesa greca e le altre siano state immuni dal modernismo. Forse, ma qui non posso esserne sicuro mancando di conoscenze teologiche serie, anche perché alcuni aspetti ecclesiologici introdotti dal Vaticano II, ad oriente in fondo c’erano sempre stati. Per quel poco di esperienza diretta con le comunità religiose greche sia di villaggio che monastiche azzarderei a dire che la ‘comunità’ dei fedeli ortodossa è sempre stata più autonoma, si è sempre sentita fondamento della chiesa nella sua totalità. La chiesa preconciliare non l’ho mai vissuta per ragioni anagrafiche ma da quel che ho capito era il contrario di ciò.

          • daouda scrive:

            Psuedo Tirreno ma cosa dici? Il filetismo non è modernismo per dire?

          • daouda scrive:

            stamo a parlà dei massoni e non dell FSB… rendiamoci conto diella nostra incomprensione della realtà.

            Poi suvvia perdonatemi. Io allora faccio il Mirkò de la situazione.
            LA maggior parte delle filosofie che sono indicate non sono affatto propriamente greche, mentre greche sono tutte quelle che non hanno detto praticamente un cazzo, apportando danni, quello sì.

          • habsburgicus scrive:

            @Thyrrenus
            siano state immuni dal modernismo

            si, direi che hai ragione in sostanza..se vi aggiungiamo un “quasi”, credo che la tua posizione divenga inconfutabile (i primi rari conati però non dovrebbero essere sottovalutati..se io fossi un Metropolita, pensando a ciò che è successo nella Chiesa Cattolica in soli 50 anni, fra 1914 e 1964, applicherei una prudenza e una vigilanza decuplicata :D)

            P.S @Daouda
            “filetismo” è vero, è qualcosa di moderno (anzi ottocentesco) non di modernista (necessariamente)..potrebbe aprirgli la via, però

          • daouda scrive:

            tecnicamente non c’è alcun punto di vista dottrinale inerente il modernismo, che è un’anti dottrina.
            Perché altriemnti si può credere che l’ortodossia non abbia magagne dottrinali , che d’altronde ci sono state dagli albori ovviamente, mentre si ritrova in problematiche molto più terrene ad avere problemi.
            I preti ortodossi si può dire, a detta di ortodossi veraci, siano peggio di quelli cattolici , l’unica cosa che li salva è che la Chiesa non si è tradita.
            Inoltre la simonia è , per esempo, molto molto più sviluppata in oriente che in occidente.
            Il che calcolando che i canoni dichiarano tali individui inabili al sacramento, determina una situazioni di ipocrisia alle volte peggiore dell’occidente.
            Inoltre sì l’autonomia, ma il passo per l’indifferenza è breve, mentre quello verso un’identitarismo nazionalista è già accaduto, cosa di per sé anti-cristiana.

            Vi invito a ricordarvi delle infiltrazioni comuniste. Non si può essere proprio sicuri sicuri, almeno nei paesi slavi, dei propri sacerdoti.

  139. mirkhond scrive:

    “Quindi anche se ‘battezzati’ all’islam di provenienza araba hanno assorbito da altri tratti essenziali di quel che sono.”

    Non mi sembra di aver mai affermato che arabo e musulmano fossero sinonimi sempre e ovunque.
    Quanto all’attrazione per l’Iran da parte dei Turchi, essa è precedente l’islamizzazione della stessa, essendo documentata già nei miti fondatori degli Ashina, il clan dominante dei Türük, nel VI secolo dopo Cristo, che parla dei loro matrimoni con donne sogdiane.
    Quando gli Arabi iniziano a razziare l’Asia Centrale, dopo il 680 d.C., e a conquistarla tra 705 e 751 d.C., vi trovano una civiltà iranica non sasanide e dominata in parte già da dinastie turche.
    Dunque fu proprio l’attrazione per l’Iran, precedente all’Islam, a favorire l’islamizzazione degli stessi Turchi, tramite il filtro culturale iranico.
    Gli imperi turchi musulmani (tranne, forse, i Bulgari del Volga) furono tutti stati iranizzati, Impero Ottomano incluso col suo sultano che si faceva chiamare Padishah!

  140. mirkhond scrive:

    Lo stesso termine Turan, divenuto sinonimo di Turchi, in realtà è non solo iranico, ma all’origine indicava le terre iraniche abitate da nomadi iranici, oltre l’Oxus/Amu Darya…
    Dal VI e all’XI secolo, essendo tali spazi, gradualmente occupati dai Turchi, nell’Iran si finì col considerare il Turan sinonimo di Turco.
    Già in Firdusi (934-1020 d.C.) e al-Biruni (973-1048 d.C.), troviamo questa confusione!

    • Dif scrive:

      Questa graduale “sostituzione” dei popoli iranici con quelli turchi è una cosa che mi affascina e incuriosisce molto. Sicuramente sarà stata una graduale assimilazione, ma sembra quasi che Sciti, Saka e popolo affini, per non parlare dei misteriosi Tocari, siano scomparsi dalla storia da un momento all’altro per far posto ai turchi, sbucati da chissà dove.

      • mirkhond scrive:

        I Turchi, sbucano dalle foreste siberiane, insediandosi gradualmente in Mongolia già nell’VIII secolo a.C.
        Diciamo che a partire dall’emersione dell’Impero Hsiung Nu, in Mongolia nel II secolo a.C., inizia la lentissima, secolare spinta turca verso ovest, che via via caccia, annienta o assorbe gli indoeuropei iranici e tocari.
        Comunque già i Fabbri degli Altai del VI-VIII secolo dopo Cristo, erano meticciati, almeno nella loro aristocrazia dominante.

  141. mirkhond scrive:

    Al Kasghari diceva che un turco senza l’Iran era come un uomo senza cappello….

    • Thyrrenus scrive:

      Ma che? Si va pienamente d’accordo solo quando parliamo di turchi e iranici?

      • Thyrrenus scrive:

        In ogni caso un turco non è un iranico, a casa il cappello se lo toglie … 🙂
        Quel che volevo dire è che il cambio di religione non ne ha fatto un’altra cosa e la permeabilità alla cultura iranica precedente e seguente la conversione è un esempio lampante del loro esser rimasti turchi.

        • mirkhond scrive:

          Però si sono “riscoperti” Turchi solo dagli inizi del XX secolo, per reazione/emulazione ai sanguinosi nazionalismi risorgimentalisti, che nei Balcani ridussero gradualmente la dominazione ottomana alla sola Tracia orientale…
          E non fecero di meglio che utilizzare un termine iranico, per designare questa “riscoperta” ad capocchiam delle loro “origini” tra i Fabbri degli Altai: Panturanismo appunto.
          Poi questi discendono dai Türük, come io discendo da Giulio Cesare….

        • PinoMamet scrive:

          Sì, vabbè, però in effetti parlano turco…

          • mirkhond scrive:

            Ma con un’anima e molti termini infarciti d’iranismo….
            Lo Shahnamè è molto più rappresentativo dell’anima turca osmanica, rispetto alle steli sepolcrali Türük in Mongolia dei secoli VI-VIII dopo Cristo!

          • Thyrrenus scrive:

            E le guerre contro i bieki Savafidi? Non sono un po’ più vecchiarelle? Guarda che li turchi ottomani lo sapevano benissimo di non essere persiani.

          • mirkhond scrive:

            I Safawidi erano curdi turchizzati.
            Ma quelle guerre contro gli Ottomani, non erano guerre tra Iran e Turchi, ma tra Shiah Alawi, poi Imamita (da Abbas I 1587-1628) e Sunna.
            Entrambi gli imperi musulmani erano retti da aristocrazie turcomanne iranizzate, che leggevano Firdusi e utilizzavano il Farsi come lingua aulica.
            Per i Safawidi il Turan erano gli Usbechi….

          • Thyrrenus scrive:

            Sì, erano guerre presentate come ‘di religione’. Di fatto erano fatte tra due dinastie. Una aveva pensato bene di farsi shiita per non incorrere nel problema di dover far guerra al Califfo (come pretendeva essere il Sultano della Sublime Porta.
            Resta che nonostante l’osmosi su cui siamo entrambi d’accordo, i turchi non devennero ARABI solo perché la lingua sacra era l’arabo. su questo stavamo dibattendo. Se fossero divenuti iranici ciò supporterebbe ancor meglio quel che volevo dire.
            In ogni caso gli abitanti di Tabriz sanno benissimo il parsi/farsi, sono shiiti, leggono volentieri la pesia in farsi ma parlano TURCO, hanno una tradizione poetica in turco (azeri). in quelle terre ci sono stati sempre dei cantori (ashik) capaci di comporre in armeno, azeri, georgiano, persiano ecc. musulmani o cristiani che fossero. Eppure ciascun popolo sapeva benissimo chi era.
            Gli armeni non sono di certo diventati qualcos’altro perché battezzati, idem ciscuno degli altri popoli.

  142. mirkhond scrive:

    “Beh alcuni autori bizantini chiamavano i turchi davvero persiani. Ma solo perché sti bieki bizantini erano imbevuti di sporca letteratura classica e sognavano di Erodoto e compagni.”

    Non solo. Ma anche perché i Turchi erano imbevuti di cultura iranica.

    • PinoMamet scrive:

      mmm… non credo fosse per questo. Non confondiamo un bizantino erudito con un linguista/etnologo dei nostri giorni.
      L’erudito dell’epoca guardava ai classici e alla Bibbia, a volte operando anche deformazioni per far rientrare il tutto in un qualche schema mentale desunto da queste fonti
      (i Goti che diventano Geti e così via….)
      Nel Digenis Akritas per esempio gli arabi sono chiamati, a volte, “agareni”

      noi moderni guardiamo ad altri criteri.

      • mirkhond scrive:

        Certamente.
        Però contava anche la provenienza geografica.
        E i Turcomanni che assalirono l’Armenia e poi l’Anatolia romana, venivano dall’Iran, che avevano invaso qualche anno prima.
        Le fonti bizantine, a volte li chiamano anche Unni!

    • PinoMamet scrive:

      Peraltro, cercando su internet le poesie in greco di Rumi, mi sono imbattuto in uno studio (vallo a ritrovà…) sui significati simbolici dei popoli nella poesia “islamica” dell’epoca;
      per cui il “turco” era simbolo di bellezza, ma anche di conquistatore, di dominatore (quindi della persona amata, quindi di Dio, metaforicamente), mentre l'”indiano” era considerato “nero” e “pagano” perciò simbolo di bruttezza e schiavitù, di impurità… il “persiano” non ricordo!

      • PinoMamet scrive:

        ..e i caratteri fisici dei Turchi originari (occhi a mandorla, facce larghe, una fisionomia orientale insomma) vengono presi come standard di bellezza
        (lo si vede anche visivamente nell’arte dell’epoca… tutti quei faccioni a me non dicono niente, ma a loro piacevano!)

        • mirkhond scrive:

          Quei canoni di bellezza, furono un retaggio della conquista mongola dell’Iran nel XIII secolo dopo Cristo, che vide introdotte nel Medio Oriente i canoni estetici dell’arte cinese.
          E che influenzarono la miniatura islamica d’origine persiana, ancora nel XVIII secolo dopo Cristo!
          Con la parziale eccezione dell’India Moghul, dove tale canone fu affiancato da quello somatico indiano.

  143. MOI scrive:

    Una “capatina” nel presente : un’Europa (eventualmente) senza più Grecia (e magari senza nemmeno più Italia), che senso ha chiamarla ancora “Europa” ?

    Che la chiamassero “Massonia” e ch’ i andéssen a fèr del pugnàtt a l’ arvérsa ! 🙂

  144. mirkhond scrive:

    La comunità europea dovrebbe solo essere dissolta, se non ci fosse l’emergenza immigrazione.
    A cui purtroppo i bank$ter$ d’oltralpe rispondono con tanto cinismo.
    A volte vorrei che in milioni sommergessero tutto sto Frangistan di merda!

  145. Mauricius Tarvisii scrive:

    Se posso dire la mia, da diretto interessato 😀 , i miei progenitori romei erano chiamati dai loro vicini greci e si autodefinivano greci. Erano quattro bifolchi che la classicità a stento sapevano cosa fosse.

  146. mirkhond scrive:

    Casomai Griki, Maurizio! 😉

    • PinoMamet scrive:

      Mi’, la tua prospettiva è, diciamo, un po’ atomista…

      per inciso, per te Bruce Lee è cinese? 😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Che poi è la parola che salta dal latino al griko.

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Va poi detto che i griki perlopiù furono romei senza mai essere stati elleni. Certo, fanno eccezione quelli immigrati successivamente.

        • PinoMamet scrive:

          Che poi non è detto, se si considera che il griko ha degli arcaismi sicuramente precedenti la fase bizantina della lingua.

          Non escluderei qualche migrazione interna all’Italia Meridionale, anzi, perché no? L’idea che una popolazione debba starsene immobile nei confini di quattro paesini (dico quattro per dire) mi è sembrata sempre un mito.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Migrazioni, ma da dove? E come mai nel corso del Medioevo e dell’Età Moderna, nonostante l’afflusso di nuovi grecofoni, l’area della grecofonia salentina si ridusse fino a ricomprendere quei quattro paesini (quando, ancora in epoca orsiniana – ovvero fine Trecento – il greco era parlato in gran parte del centro dell’attuale provincia di Lecce)?

          • mirkhond scrive:

            Secondo il Rohlfs si tratta di una grecità indigena, formatasi sotto la Magna Grecia.
            Ma è una teoria generalmente contestata….

          • PinoMamet scrive:

            Per la riduzione, mi sembra un fenomeno abbastanza logico: il flusso dei nuovi immigrati grecofoni sarà stato meno potente dell’influsso dei latinofoni circostanti, che aveva anche il tempo a suo favore.

            Invece per la zona di provenienza dei grecofoni salentini originari, o di un loro gruppo o ceppo, non saprei, bisognerebbe fare una ricerca dialettologica che è al di sopra delle mie forze, sempre ammesso che sia possibile…

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            @ Mirkhond
            Quella zona non fu mai greca in epoca preromana. E poi questi si sarebbero autodefiniti con un termine palesemente importato dall’area romanza?

            @ Pino
            Immagino che i grecofoni originari di quei posti fosssero… proprio quei posti. Piuttosto è utile domandarsi quando sia cominciata la loro grecizzazione linguistica (già in epoca messapica con un greco che influenza il messapico come l’inglese influenza l’italiano oggi? In epoca messapico-romana? Solo in epoca bizantina?).

          • PinoMamet scrive:

            Mmm non sono sicuro, onestamente, del fatto che si tratti di “Messapi ellenizzati”, o loro discendenti. Voglio dire, non mi pare si possa dire con certezza, anche se è l’ipotesi più probabile (che non esclude apporti dal resto del mondo magnogreco, mi stupirebbe il contrario…)

            Ma anche fosse, io propendo per una grecizazzione abbastanza antica…

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            In epoca romana l’area era abitata indubbiamente da Messapi (riconoscibili dalle tecniche sepolcrali, pare) e di greci neanche l’ombra (salvo Gallipoli e poco altro, tutto ben separato geograficamente dal nocciolo duro della grecofonia).
            Credo che le ipotesi siano due:
            – grecofoni alloctoni che all’improvviso immigrano in massa e assorbono i locali (quando? E provenienti da dove)?
            – autoctoni che si grecizzano (quando?)

          • PinoMamet scrive:

            Mah, il mondo è pieno di migrazioni, grandi medie e piccole…

            che qualche tarantino si sia spostato in Salento non mi pare un’ipotesi così sconvolgente 😉
            e neppure che i Messapi locali abbiano imparato il greco per vendere-commerciare-sposarsi-comunicare…

            intere comunità messicane (Miguel confermerà) hanno imparato il nahuatl, dopo tutto!

  147. MOI scrive:

    @ MAURICIUS

    https://www.youtube.com/watch?v=LSktx_kr4ww

    ma il Griko te l’hanno trasmesso oppure ti è alieno ?

  148. mirkhond scrive:

    “Una aveva pensato bene di farsi shiita per non incorrere nel problema di dover far guerra al Califfo (come pretendeva essere il Sultano della Sublime Porta.”

    Veramente era già shiita alawi, almeno intorno al 1450, quando ancora era a capo di una piccola comunità ormai azerizzata intorno ad Ardabil.

    • Thyrrenus scrive:

      Sui Savafidi c’hai ragione, m’ero fatto trascinare da un’iperbole. Resta che tutti sti popoli sono rimasti quel che erano anche dopo le rispettive conversioni. L’esempio armeno degli Hamshem che riporti conferma che la lingua è rimasta la stessa anche se avevano perso grossi pezzi della loro identità. Se loro sono armeni tanto più bizantini e greci odierni sono elleni.

      • mirkhond scrive:

        Non mi sono spiegato.
        Gli Hamshen fino ad epoche recenti NON si sentivano affatto armeni.
        Poi non sappiamo come sentissero la propria armenità i gruppi ereticali pauliciani e tondrakiani, che hanno costiuito parte dell’humus alawita…
        La realtà armena non è mai stata il monolite che vogliono farci credere.
        Nella loro lunga storia gli Armeni sono stati spesso divisi da beghe claniche, e come sovracitato, persino religiose….

  149. mirkhond scrive:

    “Resta che nonostante l’osmosi su cui siamo entrambi d’accordo, i turchi non devennero ARABI solo perché la lingua sacra era l’arabo.”

    Non mi sembra di averlo mai affermato.

    ” su questo stavamo dibattendo.”

    No, stiamo solo conducendo un inutile non dialogo, che francamente è stancante….

    “Se fossero divenuti iranici ciò supporterebbe ancor meglio quel che volevo dire.”

    Alcune dinastie, come i Ghaznawidi lo divennero.

    “In ogni caso gli abitanti di Tabriz sanno benissimo il parsi/farsi, sono shiiti, leggono volentieri la pesia in farsi ma parlano TURCO, hanno una tradizione poetica in turco (azeri). in quelle terre ci sono stati sempre dei cantori (ashik) capaci di comporre in armeno, azeri, georgiano, persiano ecc. musulmani o cristiani che fossero. Eppure ciascun popolo sapeva benissimo chi era.”

    Hanno un’identità “multipla” o complessa come diresti….

    “Gli armeni non sono di certo diventati qualcos’altro perché battezzati, idem ciscuno degli altri popoli.”

    Gli Armeni hanno una storia che è tutt’altro che il monolite raccolto attorno alla Chiesa Armena Apostolica, come ci si vul far credere.
    Vi si sono avute osmosi con le popolazioni caucasiche come il principato di Tao-Klarjeti, annientato dagli Ottomani nel XVI-XVII secolo, la cui classe dirigente era ibero-armena.
    Le stesse fonti, armene, ibere e bizantine fanno fatica a capire chi siano e famiglie come i Bagratidi, i Bakuriani e gli Orbelian, vengono considerate sia armene che ibere.
    Per non parlare delle sette dualiste dei Pauliciani e dei Tondrakiani, armeni e armenofoni, ma in lotta sia contro la Chiesa Ortodossa di Costantinopoli sia contro quella Armena di Echtmiadzin!
    Pauliciani che, verosimilmente hanno costituito il fondo etnico degli Zaza e di parte almeno dell’Alawismo anatolico….

  150. mirkhond scrive:

    Per non parlare degli Hamshen, Armeni musulmani almeno dal XVIII secolo, e viventi presso Trebisonda, che hanno cominciato a scoprire di essere armeni solo dal 1980, quando in televisione, udirono parlare due terroristi armeni catturati, in un linguaggio affine al loro…..

  151. mirkhond scrive:

    E comunque gli Iranici si sono sempre definiti tali, anche dopo l’islamizzazione.
    I grecofoni divennero ROMANI, e con la cristianizzazione, si sanzionò una realtà già effettiva.
    Poi, col graduale restringersi della Romània, alle aree quasi esclusivamente romeofone, i Romei, pur considerandosi ancora eredi della Roma universalistica, divennero de facto un popolo “nazionale”, attraverso un lungo processo già presente tra XI e XIII secolo, e poi continuato in epoca ottomana.
    Dunque la situazione quantomeno dell’autodenominazione onomastica è alquanto diversa da quella dell’Iran….

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond, tutti i popoli dell’Impero romano sono diventati Romani, con l’editto di Caracalla.

      Allora che famo, chiamiamo “romani” i londinesi, gli svizzeri, i belgi, i parigini, i portoghesi, gli egiziani…

      o usiamo un criterio un filino più pratico? 😉

  152. mirkhond scrive:

    L’uso del termine romano si restrinse progressivamente all’area che chiamate “Grecia”.
    Dunque l’utilizzo di quel termine è giusto lì, e non altrove…
    Poi, pensatela come volete.

    • PinoMamet scrive:

      Secondo me, Mi’, l’uso del termine “romano” è giusto a Roma. Oggi.
      Nel XVII sec. per dire, mi interessa fino a un certo punto…

  153. mirkhond scrive:

    Non solo. Anche in Rumeli, seppure oggi solo tra anziani.
    Sarebbe ora di buttare definitivamente nel cesso questa ellade di merda!

    • PinoMamet scrive:

      Beh, adesso non negherai ancora che i tuoi gusti personali c’entrino qualcosa…
      😉

    • PinoMamet scrive:

      PS
      qualunque cosa dica qualche vecchietto del Peloponneso, il termine “romani”, oggi, è giusto a Roma.
      Che si trova- breve promemoria- nel Lazio, non nel Peloponneso 😉

    • Thyrrenus scrive:

      Ah che persona fine e rispettosa delle esperienze e affinità altrui! E costui giustamente desidera rispetto per le sue giussssstissime personali idiosincrasie. Mi sembra che abbia tutte le ragioni che vuole avere.

      • mirkhond scrive:

        Sono rispettoso delle MIE di esperienze, che purtroppo mi hanno fatto incontrare una lunga sfilza di prevaricatori, di cui tu se solo l’ultimo arrivato….
        Stammi bene!

  154. mirkhond scrive:

    Meglio non essere fine, che dare un rispetto ipocrita a chi da due giorni sta conducendo una diatriba inutile al fine di convincere a tutti i costi, chi ha il torto di non allinearsi al pensiero prepotente di lorsignori….

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond, onestamente, tu continui a esporre le tue idee, io Thyrrenus e Habs e Mauricius le nostre…
      perché mai dovremmo smettere, solo perché non siamo d’accordo con te?

      è questa la “prepotenza”, quella di non essere d’accordo con te?

      Peraltro sei tu a usare questi termini (“lor signori”, “merda” ecc. ecc.);
      e saremmo “noi” quelli prevenuti!

      Dai, per favore Mirkhond.

      Tu sostieni che i greci dovrebbero chiamarsi romei; è un parere interessante, che direi la maggioranza dei postatori del blog, e la maggioranza dei greci, non condivide.
      Avremmo torto?
      Io non credo, ma anche fosse, mollaci. Non ci hai convinto, sarà per il prossimo argomento, non te la prendere, ciao!

  155. mirkhond scrive:

    Siete voi ad insistere su un argomento sul quale abbiamo pareri inconciliabili.
    Dunque per me possiamo anche finirla qui, che mi avete rotto tu e il bischero di Siena, dall’alto della sua goliardica saccenza da fighetto montato, col suo sfoggio di vuotaggini segaiole che non aiutano nessuno e non sono di conforto a chi soffre….
    Tenetevi care care le vostre seghe classiciste!
    Dietro l’apparente buona educazione, si nasconde solo tanto snobismo e ipocrisia….

    • PinoMamet scrive:

      Mi’, a me pare che ti si sia sempre trattato con rispetto, non sempre ricambiato da te…

      quanto all’insistere, diciamo che abbiamo insistito tutti, te compreso, e finiamola qui.

      • mirkhond scrive:

        Se il paraculismo è rispetto…..

      • PinoMamet scrive:

        Mirkhond,
        voglio essere onesto con te.

        Molte volte, nel corso di questa discussione, sono stato tentato di risponderti con i tuoi toni, cioè sostanzialmente mandandoti a quel paese.
        Non l’ho fatto. Questo per te sarà paraculismo, per me è educazione.

        • mirkhond scrive:

          Fai come ti pare.
          Non so che farmene di falsi rispetti di estranei con cui non ho nulla a cui spartire….

          • Francesco scrive:

            Qui oso dire che ti sbagli gravemente: primo nell’analisi, per cui da “siamo in disaccordo su come chiamare il popolo che vive ad Atene e dintorni” divente “non abbiamo nulla da spartire”
            Poi nel mettere “falso” per smentire una cosa vera come il rispetto delle persone

            l’unica mancanza di rispetto sarebbe darti ragione per finta

            ciao

      • mirkhond scrive:

        Ecco finiamola ma per davvero!

    • Thyrrenus scrive:

      Ringrazio la Signoria Vostra per le gentili apostrofazioni cui non riesco a trovare nella mia pochezza adeguata risposta. Statemi come volete.

  156. mirkhond scrive:

    “è questa la “prepotenza”, quella di non essere d’accordo con te?”

    E’ il pretendere che io accetti le vostre fregnacce da liceo classico….

    • PinoMamet scrive:

      Scusami, ma perchè noi dovremmo accettare le tue, di fregnacce?

      • mirkhond scrive:

        E perché dovrei accettare le vostre di fregnacce, che sono due giorni che mi state rompendo i coglioni?

        • PinoMamet scrive:

          Mirkhond, per farti felice so cosa dovremmo fare.
          Dovremmo evitare di risponderti per mezza giornata.

          Poi tu scriveresti un lungo interventone esponendo le tue idee.
          Poi noi dovremmo evitare di risponderti ancora.

          Allora saresti felice.

          Dopo due o tre mesi, te ne torneresti alla carica ancora con le tue idee, rincarandole con “Ellade di merda” e “frocismo” e “naziqui” e “nazilà”.
          E noi zitti.
          Dopodiché…

          purtroppo, rassegnati: non abbiamo, e io personalmente non ho alcuna intenzione di aiutarti in questo senso.
          Per quanto mi riguarda, tempo permettendo, posso e intendo continuare a darti torto ogni volta che ne sento la voglia.

  157. mirkhond scrive:

    “mollaci.”

    Io vi mollerei già. Siete voi che insistete….

  158. mirkhond scrive:

    La cosa più incredibile di questa inutile diatriba, è il tenace rifiuto da parte di alcuni, di constatare quanto sia inutile discorrere se si hanno idee troppo antitetiche su di un argomento….

  159. PinoMamet scrive:

    Mirkhond, ancora?
    La piantiamo, dai?

    Tu hai le tue idee, io ho le mie, Thyrrenus le sue. Bon. Il fatto che tu non ci abbia convinto su questo aromento, nonostante tu ce la abbia messa tutta, è forse (oso dire) un segnale che tu, in effetti, non abbia ragione 😉
    ma anche se non vuoi prenderla in questo modo, non vuol mica dire che non si possa comunicare ecc. ecc.

    Ci siamo trovati d’accordo, sull’argomento, io, Habs e Thyrrenus, tre persone molto, molto diverse.
    E vabbè. Un’altra volta uno di noi sarà d’accordo con te su un altro argomento, o due, e io con un altro, e così via…
    è normale.

  160. mirkhond scrive:

    Ecco piantatela! 🙂

  161. mirkhond scrive:

    Qui a voler convincere a tutti i costi siete voi.
    I motivi, li ho elencati fino alla noia.
    Ma del resto guai a dire al tondo che è quadro….

  162. mirkhond scrive:

    “un segnale che tu, in effetti, non abbia ragione ;)”

    O piuttosto è un segnale che chi ha una forma mentis classicista, non riesce proprio ad accettare che chi viene e si fa chiamare “greco”, OGGI fa solo un’operazione mistificatoria.

  163. mirkhond scrive:

    “@ Mirkhond
    Quella zona non fu mai greca in epoca preromana. E poi questi si sarebbero autodefiniti con un termine palesemente importato dall’area romanza?”

    A parte alcune aree costiere, certamente.
    Poi, come tu stesso hai risposto a Pino, è possibile che vi sia stata una progressiva grecizzazione linguistica delle genti indigene.
    Comunque la questione ancora oggi non mi sembra che abbia trovato una soluzione concorde…

  164. MOI scrive:

    @ PINO & MIRKHOND

    http://www.youtube.com/watch?v=1Y473QZUjto

    Impassibilità davanti alle provocazioni … 😉

  165. Peucezio scrive:

    Su “elleni” e “romei”:
    idealmente sono più legato all’Ellade classica che a Bisanzio (che pure non disprezzo affatto, tutt’altro).
    Però resta il fatto che c’è molto di artificioso nel fatto di recuperare a tavolino nomi di millenni prima completamente scomparsi dall’uso.

    • habsburgicus scrive:

      sarei tentato di concordare con te in toto, Peucezio..
      però “nel fatto di recuperare a tavolino” mi sembra esagerato…
      quel nome fu mai perso tra noi (nella forma gloriosa per antichità “Grecia”)…loro senza dubbio lo misero a lato, senza mai dimenticarlo però, e riprendendolo a poco a poco forse sin da XI o comunque dal 1204
      la tua frase si applica meglio ad altri, quelli sì
      diciamo, con equanimità, la “discendenza” greci antichi-greci bizantini-greci attuali avrà dei punti deboli ma resta una delle più forti in assoluto al mondo
      vogliamo metterla in discussione ? e sia !
      allora però, a fortiori, dovremmo eliminare le identità nazionali di almeno altre 100-120 Nazioni
      (senza negare, r qui nessuno lo fa ritengo, che l’impronta bizantina o cristiano-romaica che dir si voglia è oggi, o almeno era sino al governo odierno, più forte di gran lunga di quella classica..che però c’è)

      • daouda scrive:

        L’ellade ha distrutto quello che i rasena/tirseni hanno portato i terra greca. Prima di loro i danai.
        Non è molto difficile constarare che l’epca classica greca è imbevuta di modernismo post-rinascimentale, per fare un azzardo.

        • habsburgicus scrive:

          L’ellade ha distrutto quello che i rasena/tirseni hanno portato i terra greca. Prima di loro i danai.

          ah, Daù….
          qui stiamo facendo Storia (nel nostro piccolo), non fantastoria ! 😀

          • daouda scrive:

            La mia fantastoria è sempre stata la stessa stando a Virgilio. La vostra di historia cambia come minimo ogni 15 anni.

            Ad ogni modo la maggior parte della filosofia greca è un’antimetafisica come il loro sviluppo culturale un decadimento morale ed un progresso artistico vistosamente antropocentrico.
            Sempre facemmo bene a schifarli.

  166. mirkhond scrive:

    Il solito filellenismo classicista, duro a morire.
    Non c’è niente da fare…..

  167. roberto scrive:

    habsburgicus (o thyrrenus e Pino)

    “se scrivessi nella bandita katharevousa”

    sbaglio o la katharevousa è ancora la lingua della chiesa ortodossa?
    sbirciando in qualche messale in grecia mi sembravano tutti in katharevousa
    (però a seguire una messa in greco* non riesco assolutamente a distinguere se il pope prega e canta in katharevousa o dimotiki)

    *solo per curiosità etnografica 😉

    • PinoMamet scrive:

      Mi pare che la messa, più che in katharevousa, sia proprio in greco “antico”, vale a dire che il Vangelo è letto in lingua originale (koinè per essere precisi, ma vabbè, famo a capirci, è comunque il greco che studiamo al Liceo anche se ovviamente non pronunciato “all’erasmiana”), e così il resto della liturgia;
      si tratta comunque di una distinzione quasi di lana caprina, visto il contesto.
      Probabilmente l’omelia è in greco popolare (dimotikì), ma anche questa credo sia un’usanza antica.

    • PinoMamet scrive:

      Peraltro un conoscente yemenita mi diceva che da lui l’uso sinagogale era di leggere la Torah in ebraico due volte, e una volta in aramaico, che corrisponderebbe al “targum” ovvero alla traduzione in lingua popolare (anche se in effeti in Yemen non la parla nessuno, la lingua popolare essendo l’arabo).

      Per dire, tutto il mondo (anche religioso) è paese…

    • habsburgicus scrive:

      si…la Chiesa usa ancora (come minimo) la katharevousa…
      poi i Vangeli sono in koinè
      ad inizio ‘900 ci furono sommosse quando ci fu la proposta di tradurre le Scritture..presumo dalla koinè in demotiki..e , allora, il piano fu abbandonato

      • Peucezio scrive:

        Persino quello volevano proporre quei masosni di merda che hanno adottato il calendario gregoriano?

        • habsburgicus scrive:

          si…le riviste francesi di inizio XX secolo (che leggevo) ne parlano spesso..anche les “Questions diplolmatiques et coloniales” (buona rivista) e la “Revue politique et parlementare” (più massonica)

          • habsburgicus scrive:

            parlementaire

            dal punto di vista storico (mi spiace dirlo ma amicus Plato sed magis amica veritas) la massonica e repubblicana “Revue historique” (fondata nel 1876 dal protestante Monod) era meglio della “Revue des questions historiques”, cattolica (all’inizio di destra, poi ralliée)..io infatti di norma leggevo la RH e più raramente la RQH (intendiamoci, su alcune cose, talora la RQH è meglio..ma molto di rado..opinione, sia chiaro)

          • habsburgicus scrive:

            (all’epoca il calendario gregoriano non l’avevano ancora adottato)

        • Roberto scrive:

          Scusa la domanda sicuramente idiota, ma che c’è di massonico nel calendario gregoriano? E peggio ancora, che c’è di male?

    • roberto scrive:

      grazie a tutti e due.

      habsb,
      per caso sai se la chiesa di grecia usa la katharevousa anche nelle sue relazioni diplomatiche?

      • PinoMamet scrive:

        Ho dato una controllatina:
        il sito ufficiale (?) del Monte Athos è in dimotikì, però è un sito illustrativo/turistico;

        invece il sito del Patriarcato di Constantinopoli è in greco classico/katharevousa:
        http://www.ec-patr.org/docdisplay.php?lang=gr&id=1006&tla=gr

        • roberto scrive:

          mi sembra una risposta chiara, grazie!

        • Thyrrenus scrive:

          Io ho trovato evangeli dalla versione dei 70. L’innografia è nella lingua dell’innografo, Romano il Melode e compagnia davvero cantante 🙂 ossia varie epoche bizantine. C’era chi atticizzava e chi no. Non so se ce ne sono di contemporanee, non lo escluderei. Gli inni sono cantati anche dai contadini nelle chiese di villaggio, non tutti certo capiscono tutto di quel che cantano. Le tonalità sono bizantine. In tutta la Grecia ci sono scuole che insegnano anche ai non clerici vari elementi di pittura, musicologia ecc. bizantine. La lingua ufficiale per i monasteri dell’Athos è il fanariota, ossia il bizantino più scritto che parlato a Costantinopoli sino ad oggi, p.es. lingua ufficiale della scuola teologica di Halki. Ci sono naturalmente comunità da ogni nazione ortodossa alcune organizzate in un monastero indipendente o in una skiti (comunità monastica non indipendente, i romeni per esempio non hanno un monastero indipendente ma una skiti), loro parlano la loro lingua hanno la loro lingua liturgica. La lingua con cui si parlano i monaci delle varie nazionalità sull’Athos è il greco moderno. Tutti dovrebbero avere un’infarinatura di greco bizantino (ossia della koiné). Sinceramente non so come scriva il Metropolita di Atene nei suoi ati ufficiali. Per le differenze tra le varietà di greco dovrebbe intervenire l’analisi di Pino sui testi. Per me è già tanto leggiucchiare e capire qualcosa. Per gli inni vi raccomando di sfruculiare in youtube e magari cercare l’inno alla Theotokos. Ci sono anche i testi in genere.

        • PinoMamet scrive:

          “Per le differenze tra le varietà di greco dovrebbe intervenire l’analisi di Pino sui testi.”

          Guarda, finchè si tratta di greco classico/katharevousa le differenze tra una varietà e l’altra sono minime.

          Insomma, uno che sa il latino sa il latino, tradurre Cicerone come Agostino o Paolo Diacono non fa differenza, poi vabbè ci sono alcune piccole differenze di uso, ma niente di eclatante.

          Per il greco è la stessa cosa, finché si resta nell’ambito dello ionico/attico&company.

          Il brano linkato dal sito del Patriarca di Constantinopoli, per esempio, non ha niente che sia fuori dalla grammatica di un qualunque liceale.

          Poi se si parla di altre varietà di greco (quello popolare, sostanzialmente per il lessico; oppure altri dialetti greci, antichi come eolico dorico ecc., oppure moderni come tsakoniko, griko, pontiko ecc.) allora il discorso ovviamente cambia.

          • Thyrrenus scrive:

            La cosa che salta all’occhio nel greco del sito del patriarcato è soprattutto l’uso del dativo, poi ovviamente l’uso delle classiche desinenze in -ις, l’uso dell’articolo femminile αι, ed altre cosette come gli aoristi ‘giusti’ 🙂 ecc. Il lessico mi sembra piuttosto facile.
            Però vi si trovano anche pagine in greco moderno con i tipici costrutti verbali con να e θα. Queste sono però pagine in cui si parla di musica o simili, insomma sono pagine meno ‘ufficiali’.
            A proposito di ‘romani’, Pino dovresti impararti il ρωμανιωτικο se non lo sai già 🙂 il greco delle comunità ebraiche non sefardite ma storicamente sempre vissute in Grecia, scritto in caratteri ebraici. Temo che non lo parli più nessuno però. A proposito della disputa dei giorni passati il loro linguaggio era chiamato sia ρωμανιοτες che γεβανικα ossia ‘ionico’ da Yavana il nome dell’Ellade in ebraico…
            Prima dello scambio di popolazioni con la Turchia, a Salonicco, c’erano anche gli ebrei pseudoislamizzati Ντονμε…che avevano il loro templio-moschea το Γενι Τζαμι costruito da un italiano nel 1902, piuttosto bellino.

          • Thyrrenus scrive:

            ops ρωμανιοτικα

          • PinoMamet scrive:

            Nel mio brevissimo viaggio in Israele ho sentito parlare (al mercato, Yafo) yiddish, spagnolo (immagino “ladino”, ma è molto più simile allo spagnolo di quanto lo yiddish sia al tedesco, in pratica è spagnolo antico, a parte qualche ebraismo si capisce perfettamente) e anche greco!
            Un tizio tra l’altro aveva una radio con canzoni greche (quelle vecchie che piacciono a me, rembetika) a tutto volume.

          • PinoMamet scrive:

            PS
            e anche italiano
            (con stupore dei miei amici israeliani, perché la comunità italo-israeliana è piuttosto piccola; mi si dice che abbia un qualche programma televisivo, ospitato sul canale in lingua francese..)

  168. PinoMamet scrive:

    Scopro su internet invece una cosa curiosa.

    Durante l’università mi sono gradualmente formato, in maniera abbastanza spontanea, un modo particolare di pronunciare il greco, eliminando gli usi artificiosi dei liceali (theta pronunciata ZZ o T, sigma intervocalico sonoro dei settentrionali, “iupsilon” dei meridionali e così via..) e prendendo spunto dalla pronuncia attuale del greco, ricostruendo “a ritroso”.

    Il risultato- per cui ho sempre ricevuto complimenti dai professori- era curiosamente diverso dalla pronuncia suggerita dai manuali del Liceo, dove si dice che epsilon sarebbe stata chiusa ed eta aperta… mentre chiunque senta parlare un greco sa che le epsilon sono aperte, e le eta, beh, sono talmente chiuse che si pronunciano i.
    Immagino che i manuali derivino da qualche idiosincrasia locale dell’attico di Atene (peraltro, da alcuni indizi in Platone, probabilmente già superata in età classica).

    Scopro comunque su Wikipedia che la mia pronuncia corrisponderebbe all’incirca alla pronuncia dei greci di Alessandria in età ellenistica!

    • PinoMamet scrive:

      http: //en.wikipedia.org/wiki/Koine_Greek_phonology#Egyptian_Greek.2C_early_1st_century_BC

    • Peucezio scrive:

      Io francamente non ho mai capito donde sia nata l’abitudine balzana di pronunciare la theta come [ts]. Capisco [k] per la chi, perché per gli italiani pronunciare una fricativa velare sorda è difficile…
      Io personalmente pronuncio le tre aspirate come fricative, [θ], [f], [x], in pratica secondo l’uso neogreco, pronuncio la ypsilon come [y], cioè ü e la sigma sempre sorda, tranne se precede consonante sonora.
      Alle vocali non do un timbro specifico, non ci ho mai fatto caso; probabilmente applico la regola pugliese (ma che in sostanza è anche milanese) della pronuncia chiusa in sillaba aperta. Ma in effetti sarebbe buona norma pronunciare aperte almeno le epsilon, omicron e omega.

      Invece sarei curioso di sapere se quella pronuncia apicoalveolare o comunque arretrata (vagamente emiliana o iberica) della sigma fosse già classica o meno.
      Ma temo sia una di quelle cose quasi impossibili da stabilire.

      • PinoMamet scrive:

        Già, lo temo anche io.

        L’ideale sarebbe un passo illuminante e ancora sconosciuto in qualche scrittore latino (o arabo, armeno…) che faccia un paragone tra pronunce diverse…
        molto difficile però trovare qualcosa di nuovo in latino, e comunque la cosa non uscirebbe dallo stadio indiziario…

        • Peucezio scrive:

          Una cosa di estremo interesse, realizzabilissima, sarebbe redigere degli atlanti interlinguistici o comunque cartografare le varie realizzazioni degli stessi fonemi.
          Cioè in quali lingue o dialetti europei (e non solo) /s/, qualunque sia la sua origine e collocazione in quella lingua, viene articolato come alveolare laminale (come nell’Italia del centro-sud, standard compreso) e dove come apicale (larga parte del nord Italia, Penisola Iberica), con le possibili gradazioni.
          La cosa in effetti è complessa, perché questo tipo di pronuncia per esempio a Milano si sente solo presso le vecchie generazioni, mentre in Emilia presso tutti e lì è ancora più arretrata, tanto da sfiorare la postalveolare.

    • Peucezio scrive:

      Tra l’altro ho trovato questo stringatissimo pdf:
      http://www.google.it/url?url=http://www.lfsag.unito.it/ipa/inventari_sonori_GR.pdf&rct=j&q=&esrc=s&sa=U&ei=vdlsVeKTNMHHygPVwoPgBQ&ved=0CCYQFjAD&usg=AFQjCNFyTkVoqWfJBjYVi4xVtiUgThuqAA
      che però mi sembra un po’ opinabile.
      Per esempio, io non trovo che l’articolazione di cappa avanti vocale palatale sia di un’occlusiva palatale [c], ma semmai ancora di una velare lievemente palatalizzata, qualcosa come [kʲ].

      • PinoMamet scrive:

        Interessante, grazie!

        Sì, sono d’accordo con te sulla kappa. Mi pare che il greco abbia una certa tendenza alla palatalizzazione, legata, a quanto pare, all’influenza dorica, dove questa tendenza doveva essere al massimo.

        A orecchio comunque la pronuncia del greco mi pare tutt’altro che costante, anche se immagino si sia omologata nel tempo.
        Ascoltando registrazioni di vecchie canzoni per esempio sento ch il nesso -mp a volte è pronunciato -b, come “dovrebbe essere” in neogreco, a volte tranquillamente come è scritto…

        a Creta l’agnello è praticamente “argnì”, ma nel Peloponneso se lo chiami così ti guardano strano…

  169. mirkhond scrive:

    Purtroppo non ci sono giunte audioregistrazioni delle pronunce delle lingue antiche.
    Dunque le nostre, pur con buoni approcci filologici, restano delle mere supposizioni, esattamente come la pronuncia erasmiana, inventata da Erasmo da Rotterdam (1466-1536), per distinguerla dalla pronuncia romaica bizantina a lui coeva.
    E il tutto per rimarcare l'”aulicità” classicista del Greco antico….

  170. mirkhond scrive:

    Anche il Greco ecclesiatico, al massimo può continuare la cristallizzazione di un certo stadio temporale del Greco antico.
    E cioé quello della diffusione del Vangelo tra I e IV secolo dopo Cristo.
    Un pò come il Latino ecclesiastico, che riproduce quello del IV-V secolo dopo Cristo.

  171. mirkhond scrive:

    Il Mario Merola della Rumeli:

    https://youtu.be/bpotIVfqTKo

    Molte delle sue canzoni sono orecchiabilmente belle, anche se non ci capisco quasi niente….

  172. mirkhond scrive:

    L’amore tra i Rom, cantato dallo stesso autore :

    https://youtu.be/3_5j6h6KaIA

  173. mirkhond scrive:

    E infine il ghiftio (zingaro, mi pare che significhi) Vassilis Paiteris:

    https://youtu.be/Ufz6m1MlCzk

  174. mirkhond scrive:

    Da notare la melodia che ricorda l’Anatolia, ma anche la nostra cara Longobardia minor/Puglia/Napolitania….
    La mediterraneità delle nostre sagre di paese….

  175. daouda scrive:

    Historia Viginti Secolorum, EGIDIO

    Antiquitatum variarum, ANNIO

    De antiquissima italorum sapientia , VICO

    Origini italiche o siano memorie istorico – etrusche sopra l’antichissimo regno d’Italia e sopra i di lei primi abitatori nei secoli più remoti , GUARNACCI

    Delle origini italiche e della diffusione dell’incivilimento italiano, MAZZOLDI

    Sulle tracce dell’Italia Primigenia – La dissertazione sulla Gigantèa dell’isola di Gozo, RAVIOLI

    —–

    Ora tralasciando le fantasie, l’importante è non credere che esista una sofia perenne, ma che invece sì, ci sia stata una prisca teologia.

    • habsburgicus scrive:

      belle opere, Daouda e mi compiaccio che tu abbia tali interessi..
      tutte però, comprese quelle del pur grande Vico, stra-superate e obsolete, del tutto inservibili oggi..
      in genere non li cita più nessuno nemmeno nelle bibliografie più estese e pedanti 😀

      • daouda scrive:

        Le fantasie neanche a me interessano. Voglio solo capire se l’area semita non fosse molto più mediana di quanto si creda.
        Insomma c’è gente che ancora dice che Sem è il primogenito, per dire.
        Per me tra pelasgi e semiti c’è un collegamento. Tutto qua.

        Ti ricordo che molti degli studiosi che ami sono studiosi di partito , l’imparzialità fattuale e verace la hanno i santi , non gli studiosi che dispongono sempre di molti più dati, ma sempre e solo dati morti, e sono condizionati.

        • daouda scrive:

          ovviamente è un dato di fatto che la sapienza greca non né greca né sapiente. Questo si può dimostrare facilmente.

  176. habsburgicus scrive:

    opinione autorevolissima del grande bizantinista John Bagnall Bury (1861-1927), nell’introduzione del volume IV, dedicato a “The Eastern Roman Empire (717-1453)” della prestigiosiosima (almeno all’epoca) “Cambridge Medieval History” uscito nel 1923
    sembrerebbe dare ragione a Mirkhond (che infatti ce l’avrebbe, se si mantenesse in una posizione moderata) ma prima di dare giudizi leggete anche l’altra frase (scritta un po’ dopo, ibidem)..data l’importanza vi ho trascritto, in entrambi i casi, pure l’originale (le sottolineature ammesso che si vedano dove c’era il corsivo, in tre casi “Romaic2, “Roumelia”, “Romagna”)

    “The modern Greek language was commonly called Romaic till the middle of the nineteenth century. It is only quite recently that Roumelia has been falling out of use to designate territories in the Balkan peninsula. Contrast with the persistence of the Roman name in the East the fact that the subjects of the Western Empire were never called Romans and indeed have no common name as a whole: the only “Romans” between them were the inhabitants of the city of Rome. There is indeed one district in Italy whose name still commemorates the Roman Empire-Romagna, but this exception only reinforces the contrast. For the district corresponds to the Exarchate of Ravenna and was called Romania by its Lombard neighbours because it belonged to the Roman Emperor of Constantinople”

    “il linguaggio greco moderno fu comunemente chiamato romaico fino alla metà del XIX secolo. È solo proprio recentemente che Rumelia sta cadendo d’uso per designare territori nella Penisola balcanica. Contrasta con la persistenza del nome Romano all’Est il fatto che i sudditi dell’Impero occidentale non furono mai chiamati Romani e invero non avevano alcun nome comune come intero: i soli “Romani” fra loro erano gli abitanti della città di Roma. C’è invero un distretto in Italia il cui nome ancora commemora l’impero Romano-la Romagna, ma questa eccezione solo rinforza il contrasto. Perché il distretto corrisponde all’Esarcato di Ravenna e fu chiamato Romania dai suoi vicini lombardi perché apparteneva all’Imperatore romano di Costantinopoli”

    però poco dopo dice anche
    “on the other hand, the civilisation of the later Roman Empire was the continuation of that of ancient Greece”
    “d’altro canto, la civiltà del tardo Impero Romano [bizantino, come si evince dal titolo e da mille altri riferimenti] fu la continuazione di quella della Grecia antica”
    e io sottoscrivo entrambe le frasi del Bury

  177. mirkhond scrive:

    La civiltà bizantina è un misto di ellenismo, romanità e cristianità ortodossa.
    Detto questo, i Romei pur avendo dei legami storici con l’antica Ellade, sono però un’altra cosa.
    Ieri sera ne discutevamo con un amico proprio di questi aspetti…
    Il mio professore di storia bizantina, ci diceva che per troppo tempo tale storia è stata retaggio dei classicisti, i quali imbevuti appunto del mito della classicità greco-romana PAGANA, trovavano la Romània bizantina come un’appendice degradata della loro amata e fin troppo esaltata classicità.
    E purtroppo, tale filtro resiste ancora oggi in chi non ha un approccio medievistico-bizantinistico, seppur coltissimo.
    Quanto infine, alla mia mancanza di “moderazione” è il frutto di testardaggini altrui nel voler insistere su concetti e pretese tra visioni inconciliabili e su cui non ho nulla di cui rimproverarmi, visto che tali convinzioni nascono dall’osservazione di una realtà, tenacemente negata da altri…
    Se questo divario diventa inconciliabile e rende impossibile qualsiasi dialogo, conferma solo quanto detto prima…

    • PinoMamet scrive:

      Mirkhond

      guarda, davvero: quando la smetterai con le frasi fatte (“i reprobi”, che ce l’hanno con “chi osa dire che il re è nudo”, i greci moderni che sono tutti “dei frustrati” ecc.) forse cominceremo a parlare tranquillamente e ci incazzeremo meno.

      Ok, pronto?

      Io non credo che la Storia bizantina sia un’appendice (tantomeno degradata) di quella dell’Ellade classica.

      Credo invece che la scelta del nome “elleni” sia stata sostanzialmente giusta, perché fa riferimento a un fatto etno-linguistico chiaro: i greci parlano la lingua greca.
      Vuoi chiamarla romaica? fa’ come credi, il punto è che è la diretta continuazione di quella antica.

      Chiamarli “romei” sarebbe stata una scelta legittima (in fondo esistono romagnoli e romeni) ma confusionaria (proprio come nel caso dei romeni, che nella loro lingua si autodefiniscono “romani”: certo Moldavi Valacchi e Transilvani sarebbe stato più complicato…) e che avrebbe fatto il torto di disconoscere una parte importante (anche se a te non piace) dell’eredità culturale di quei luoghi.

      Certo è stata una scelta arbitraria- come lo sarebbe stata anche quella opposta- e se tu preferisci Bisanzio posso capire (entro certi limiti…) il disappunto, ma non mi pare quella roba da starci male che dici tu…

      e lasciamo fuori, ti prego, l'”Ellade di merda”, i “ricchioni pagani” e le altre cose che dici di solito, per favore…

  178. mirkhond scrive:

    L’amico con cui parlavamo ieri, ottimo conoscitore sia del Greco che del Romaico, ha concordato sulla ridicolaggine romea di riallacciarsi all’antica Ellade, e proprio per nascondere il profondo senso di frustrazione di chi, affine per spazio geografico, cultura e storia ai propri vicini-nemici slavi, albanesi e turchi, teme di essere considerato alla stregua di questi ultimi da parte di un Frangistan visto come il club dei “perfetti” verso cui si nutre un senso di ammirazione-rancore……
    Da qui le comprensibili incomprensioni verso i reprobi che osano dire che il re è nudo….

    • daouda scrive:

      A me sembra anche che l’impero “bizantino” abbia anche giudaizzato l’ellenismo…oltre al fatto che la romanitas si è saldata ad esso.
      Il problema è che se si accettasse l’incivilimento greco da parte italiana, certe diatribe non sussisterebbero e non ci sarebbe bisogno di dire ” che l’impero d’oriente però continuava la cultura greca”

  179. mirkhond scrive:

    “i greci moderni che sono tutti “dei frustrati” ecc.)”

    Purtroppo lo sono.
    Tranne che per certi ellenofili d’Italia.

    “Io non credo che la Storia bizantina sia un’appendice (tantomeno degradata) di quella dell’Ellade classica.”

    Il senso di ciò che dici, dimostra l’esatto contrario.
    Com’è tipico di una formazione classicista….

    “Credo invece che la scelta del nome “elleni” sia stata sostanzialmente giusta, perché fa riferimento a un fatto etno-linguistico chiaro: i greci parlano la lingua greca.”

    E invece è una scelta frutto di frustrazioni risorgimentaliste, di cui si è già parlato in abbondanza….

    “Vuoi chiamarla romaica? fa’ come credi, il punto è che è la diretta continuazione di quella antica.”

    Non è che voglio chiamarla io. E’ ROMAICA.
    Se a voi non va bene, continuate con i vostri pregiudizi classicisti…..

    “Chiamarli “romei” sarebbe stata una scelta legittima (in fondo esistono romagnoli e romeni) ma confusionaria (proprio come nel caso dei romeni, che nella loro lingua si autodefiniscono “romani”: certo Moldavi Valacchi e Transilvani sarebbe stato più complicato…) e che avrebbe fatto il torto di disconoscere una parte importante (anche se a te non piace) dell’eredità culturale di quei luoghi.”

    Si è se uno sia chiama Giuseppe, è meglio farsi chiamare Socrate, visto che ci sono così tanti Giuseppe.
    E poi vuoi mettere Giuseppe con Socrate!
    Per favore!

    “Certo è stata una scelta arbitraria”

    Meno male, che almeno lo riconosce, sia pure con uno sforzo immane….

    “come lo sarebbe stata anche quella opposta”

    ????????

    “e se tu preferisci Bisanzio posso capire (entro certi limiti…) il disappunto, ma non mi pare quella roba da starci male che dici tu…”

    Ho le mie preferenze come altri hanno le loro.
    E a starci male ci sono anche loro se il guastafeste gli rimarca le loro mitologie….

    “e lasciamo fuori, ti prego, l’”Ellade di merda”, i “ricchioni pagani” e le altre cose che dici di solito, per favore…”

    Non ne sto proprio parlando, anche se sono libero di disprezzare chi voglio….

  180. mirkhond scrive:

    Il mio prof di storia bizantina, ci aveva messo in guardia da questi pregiudizi e dagli astii che ne derivano da parte di chi non accetta la realtà romaica-bizantina.
    Solo che ce lo aveva detto in riferimento ai R..eh… “Grezi” di oggi.
    Non certo dei loro aficionados d’Italia!
    Non ci si finisce mai di meravigliarsi……

  181. PinoMamet scrive:

    Guarda, non voglio parlare degli altri punti, che mi paiono meno interessanti.

    Basiamoci su questo:
    “Non è che voglio chiamarla io. E’ ROMAICA.
    Se a voi non va bene, continuate con i vostri pregiudizi classicisti….. ”

    Ora, io dico che la lingua degli autori bizantini è la stessa degli autori classici. Per scelta loro, beninteso. Il bello è che in una certa misura la usano ancora: guardati il link del Patriarcato di Costantinopoli che ti ho messo più sopra…

    perciò, chiamarla in un modo o in un altro, è una semplice questione nominale, non ontologica.

    Possibile che persino questo ti faccia incazzare?

    • habsburgicus scrive:

      @Pino
      Ora, io dico che la lingua degli autori bizantini è la stessa degli autori classici. Per scelta loro, beninteso.

      e infatti Bury (ma potrei citare mille altri) poco dopo dice quasi le tue identiche parole (non potevo riportarlo tutto, eh :D)..e parla di lingua de facto identica (o molto simile) da Tucidide a Chalkokondyles (XV secolo d.C) 😀 e di fase bizantina cristiana della civiltà greca (o parole simili)
      io ho cercato di porvi un ramoscello d’ulivo, “riportandovi” un’opinione autorevole di ponte..vedo che non è servito a nulla 😀 e vabbè !

      P.S
      lo stesso Bury 1923 come opi Lemerle 1948 come già (mi sembra) Diehl 1901 criticano proprio la teoria dell’appendice del “classicismo” ! e rivendicano l’autonomia bizantina (secondo Diehl raggiunta in c.a 1890, 125 ani fa !!!!!!)
      quindi è una cosa un po’ vecchia, dai
      ma valorizzare la Storia bizantina, amarla (per alcuni), rispettarla e stimarla (per altri fra cui me) o anche moderatamente svalutarla (qui nessuno..forse l’ottimo Thyrrenus ? non credo) non implica aderire a tesi fantasiose..o almeno a comportarsi come siano la Verità Assoluta perché lo diceva un professore di Bari ! si possono avere opinioni diverse, eh !
      che Bisanzio sia una civiltà autonoma , non ci piove
      che non sia più quella classica idem
      che il nome romaico (allora preferito..ma solo da loro..mai dagli occidentali) avrebbe dovuto essere mantenuto, è opinabile, non sta qui il problema (però TUTTI i greci/romei nel XIX secolo ri-adottarono con gioia l’etnonimo “elleno”, questo dovrebbe far riflettere..tutti fessi ?..e sia..ma non critichiamo più, allora chi critica, i meridionali che combatterono per i Borbone o vandeani contro i giacobini o a Kronstadt contro i bolscevichi e Troc’kij..la logica è la stessa)
      sostenere però che i greci pagani (Elleni) siano una cosa e gli altri qualcosa di diversissimo, NO mi spiace non è qui questione di pregiudizi, è questione dei fatti storici, spiacevoli ma non mutabili

  182. mirkhond scrive:

    Veramente qui ad incazzarsi è qualcun’altro.
    Anzi altri, così tenacemente attaccati alla loro gloriosa Ellade, da non poter proprio accettare una realtà molto diversa e (per loro) sgradita…..
    Come osi paragonare i “Grezi” ai pecorari Albanesi, Vlachi, Bulgari e Turchi?

  183. PinoMamet scrive:

    Mirkhond, non so se ci hai fatto caso in questi due-tre giorni, ma in effetti l’unico che dà l’impressione di incazzarsi, e parecchio, sei tu.
    Lasciatelo dire.

    Spero per te che tu non te la prenda così tanto come dimostri di fare, con le tue prese in giro (i”grezi” ecc. ecc.) e la tua lettura inutilmente aggressiva (“non mi lasciano in pace”) di quella che è la normale dialettica del blog:
    uno dice una cosa, un altro ribatte dicendo se è d’accordo o meno.

  184. mirkhond scrive:

    Stai facendo solo tanta inutile filosofia, dimostrando che l’incazzato qua dentro sei tu.
    Il motivo?
    Non ti piace una realtà storica che collide con una mitologia, perepetuata in ambienti classicisti e fatta propria dai Romei nell’800, per motivazioni già citate più volte.

  185. mirkhond scrive:

    Quanto alla mia aggressività, è solo una reazione di fronte a quella altrui….
    Non mi chiamo San Miguel Martinez, purtroppo…..

    • PinoMamet scrive:

      Nessuno è stato aggressivo nei tuoi confronti.
      Ma proprio nessuno!

      Rileggi con più calma, Mi’.

      Ci siamo limitati a ribattere ai tuoi argomenti.

      Ti faccio notare che i nomi deformati, le maiuscole ecc. ecc. le hai usate solo tu.

      • mirkhond scrive:

        Ho i miei difetti.
        Sono maleducato.
        Ma mi rendo conto benissimo, quando tra fazzine, ammiccamenti, spaleggiamenti reciproci tra sodali, ti si prende per i fondelli….
        Poi però lorsignori si offendono se l’interessato reagisce…
        Certo vorrebbero una reazione paraculesca alla Grog o alla Moi….
        Ma, sai, ognuno c’ha i suoi limiti….
        Purtroppo!

      • PinoMamet scrive:

        Mirkhond, in questa discussione è capitato che io Habs e Thyrrenus si fosse d’accordo.
        Quindi? è proibito?

        Faccine, ammiccamenti ecc. ce li vedi solo tu, e sbagli perché ti arrabbi per niente.

  186. mirkhond scrive:

    “uno dice una cosa, un altro ribatte dicendo se è d’accordo o meno.”

    Non quando temperamenti e visioni delle cose sono troppo antitetiche….

    • PinoMamet scrive:

      Scusami ma quando temperamenti e visioni sono antitetiche… non si dovrebbe ribattere?
      Non ho capito.

      • mirkhond scrive:

        Le diatribe hanno senso se si arriva ad una visione condivisibile.
        Diversamente solo solo sterili ed inutili battibecchi reciproci….

        • PinoMamet scrive:

          Ma no, perché? dove sta scritto che si deve essere tutti d’accordo su tutto?

          e sopratutto, che l’alternativa sarebbe… lasciar dire a te e stare zitti noi… dal momento che non siamo d’accordo!

          sarebbe assurdo, non trovi?

          • mirkhond scrive:

            Oppure stare zitto io, e parlate tra di voi, condividendo in fondo le stesse idee… 🙂

          • PinoMamet scrive:

            A me non dà fastidio che tu esponga il tuo punto di vista, anche se tu lo credi.

            Mi dà invece sinceramente fastidio il tono aggressivo che usi, le prese in giro, le parole deformate, il fatto che tu descriva le convinzioni altrui in modo lontano dalla realtà e direi parodistico,

          • mirkhond scrive:

            Sono reazioni all’aggressività altrui.
            Pure se mascherata da tanto bon ton ipocrita…

          • PinoMamet scrive:

            Mirkhond, non c’è alcuna aggressività altrui.

            E- credo di avertelo detto mille volte- sbagli molto a considerare l’educazione come ipocrisia.

            Come anche a considerare, parallelamente, la sincerità (che, ti faccio notare, non è comunque l’opposto dell’educazione, come credi tu) come sinonimo di autorevolezza.

          • mirkhond scrive:

            Io non sono autorevole.
            Parlo solo di ciò che mi dicono i miei studi….
            Se uno li vuole condividere, bene.
            Altrimenti, ognuno per se e Dio con tutti!
            Avendo frequentato l’università, certamente avrai sentito e visto a quali ODII profondi si arrivi tra accademici e specialisti che hanno idee antitetiche sugli stessi argomenti….
            Non è bello, ma è così purtroppo.

          • PinoMamet scrive:

            Non sto parlando di te…

            stavo pensando invece che mi sembra che tu abbia un po’ questa tendenza a pensare.:
            “il tale mi dice che è stato tradito dalla moglie, che investito un cane ed è scappato ecc. ecc.;” (ovviamente esagero eh?) “ergo quando mi parla dell’etnogenesi dei Colchi ha ragione, perché è sincero …”

          • mirkhond scrive:

            Non ho capito…

          • PinoMamet scrive:

            Vabbè, è un discorso a parte e lo faremo un’altra volta, dai.

  187. PinoMamet scrive:

    Mirkhond mi dai l’impressione di non aver letto una singola riga di quello che ho scritto.
    Ma davvero.

    Caspita, trovami dove avrei parlato, come sostieni tu della “gloriosa Ellade” contrapposta a Costantinopoli imperiale, che invece “ci farebbe schifo”.
    In realtà io- e tutti quelli con i quali hai discusso al proposito- hanno detto cose molto diverse.

    Le “mitologie” ecc. ecc. è tutta roba che ci vuoi vedere tu, come i famosi “perculamenti” a tuo danno, di cui non vi è traccia.

  188. mirkhond scrive:

    Non negherai il fatto di avere anche tu le tue preferenze.
    E di esserne influenzato…..

  189. mirkhond scrive:

    Le mitologie purtroppo ci sono eccome.
    Diversamente non scatenerebbero certe reazioni scandalizzate, sia in Rumeli che tra i filelleni d’Italia…
    Come si è potuto constatare….

  190. PinoMamet scrive:

    Una cosa sono le preferenze e le altre le mitologie.
    Io non ho la mitologia della Grecia classica, credo di averti detto mille volte che le mie preferenze sono altre. In realtà mi piace il mondo popolare, e in particolare gli argomenti magico-misterici, se proprio vuoi saperlo, tutta roba che i classicisti schifavano.
    Ma quei classicisti vivevano nell’Ottocento, Mi’, siamo andati avanti…

  191. mirkhond scrive:

    Conoscendo certi Romei qui a Bari, pensi invece che stanno ancora al 1830…..

  192. Moi scrive:

    Ma infatti: una sedicente “Europa” senza più Grecia è purtroppo (!) giusto che diventi un’ accozzaglia insulsa di Sradicati e Nichilisti senza più capacità di discernimento; destinati a soccombere alle peggiori recrudescenze di un’ indistinta Orda Tribale (che ha sbugiardato per sempre ogni velleità di “Progresso” nella Storia …), che aspetta solo qualcuno di Carismatico che sappia incarnarne gli immutabili immaginari religiosi per farsi Despota …

  193. mirkhond scrive:

    L’Europa, come soggetto politico-monetario, dovrebbe soltanto essere sciolta, visto che neppure di fronte all’emergenza dei continui sbarchi, riesce a farsi solidale.
    Alla fine i forti, quelli che contano, pensano solo ai loro interessi nazionali.
    E poi ci sono i fessi come la talia, che si devono fare carico di pesi insopportabili sulle proprie spalle….

    • MOI scrive:

      Al tempo: per i Buzzi, i Carminati, i Casamonica & Soci la Disperazione di un intero Continente (!) è un ghiotto business … chi ha bisogno di Satana, con simili premesse umane ?

  194. Thyrrenus scrive:

    La pretesa dei greci (fanarioti, costantinopolitani) di rappresentare tutti i cristiani della Romelia ossia dei territori prima bizantini era naturalmente rafforzata dal Sultano che riconosceva al Patriarca di Costantinopoli il titolo di etnarca ossia di capo di tutti i Romei ossia di tutti i CRISTIANI (di rito Calcedoniano) dei suoi domini (per i cristiani che non erano di fede ‘calcedoniana’ c’era il Patriarca Armeno o niente).

    Il titolo di etnarca del RUM MILLET ha il significato di capo di un popolo ma era considerato ‘popolo’ chi aveva un certo credo Ahl al-Kitab, ossia del Libro.
    La nazione, l’ethnos, era la NAZIONE ORTODOSSA: la NAZIONE ROMANA. (Le autocefalie di Pecs, Ocrida e Cipro sempre precarie non cambiavano la sostanza della questione.)
    Paradossale il nome: ethnos era per alcuni Padri della chiesa un termine che indicava i non ancora cristiani. Tutti i cristiani erano un popolo unico, a prescindere dalla lingua. Questo ben si accordò con l’idea dell’impero cristiano. Tutti i cittadini non erano solo romani ma cristiani e le due cose si vennero a sovrapporre.
    Per gli ottomani, giustamente, erano romani tutti gli ex sudditi dell’Impero ma in particolare tutti i cristiani Calcedoniani, quelli della stessa confessione del Patriarca. Questo a prescindere dalla lingua effettivamente parlata. Un bulgarofono era altrettanto romeo di un ellenofono. Abitando la capitale i greci del Fanar (il quartiere del Patriarca) ed essendo dunque vicini al Sultano, che li usava in importanti incarichi amministrativi, esercitavano una sorta di subimperialismo politico sulle comunità ortodosse non greche anche abbastanza odioso. Soprattutto questi rivendicavano di essere veri romei, in diritto di rappresentare tutti i confratelli davanti al sultano. Il nome ‘romeo’ ovviamente iniziò ad essere attribuito a tali greci spocchiosissimi ancor più strettamente quando gli altri ‘romei’ iniziarono a chiamare se stessi in base alla lingua effettivamente parlata. Ultimi rimasti col cerino in mano furono i greci ovviamente. Il loro chiamarsi romei oltre che ricordare la loro antica cittadinanza era un rivalersi sugli altri che avevano ‘abbandonato il campo’. Del resto le famiglie ‘romane’ dei fanarioti erano esosi governatori dei balcani in conto dei turchi (oltre che delle loro tasche) e spesso serbi, romeni e bulgari si rivolsero al Patriarca costantinopolitano affinché intervenisse a moderarne soprusi ed appetiti. (Ed in effetti vi fu sempre una sorda lotta tra fanarioti e istituzioni patriarcali.) Furono queste consorterie fanariote (oltre che il Patriarca sulla base dei privilegi ottenuti dai sultani) a voler imporre una ideologia ‘romea’ a tutti i cristiani dei balcani e tutti presero, da una parte e dall’altra, a indicare con orgoglio o con disprezzo tali figuri come romei. Per i greci fanarioti (gli unici che avessero un qualche rilievo politico) dirsi romei era ovviamente un titolo d’onore. I cristiani non ellenofoni non vollero più dirsi tali nei limiti del possibile (ovvero nei limiti della legislazione ottomana che li diceva romei).

    Dall’altra parte, per molti greci, che volevano staccarsi dal predominio delle potenti famiglie della capitale, fu giocoforza rifiutare tale romeismo fanariotante. Si volle anche abbandonare il greco di costoro, ben distinto da quello del popolo, si iniziò a formare e scrivere la dimotiki contro tale ‘romeicità’, si raccolsero i termini popolari, spesso più arcaici di alcuni della koiné bizantina, altri imprestati o formatisi nella ‘koiné balcanica’. Solomos influenzato dalla cultura italiana (amico fraterno e concittadino di Foscolo) sembra che si fosse preso a modello il Dante del De vulgari eloquentia: prendere dai dialetti parlati il meglio e il condiviso per formare una lingua comune. Questo andare verso il proprio contemporaneo era vissuto come un tradimento da intellettuali che volevano che il greco tornasse ad essere quello della koiné ellenistica o bizantina. Questi ultimi furono sempre ‘conservatori’: sia essi fossero stati assertori dell’importanza del retaggio bizantino come vagheggiatori di un ritorno all’atticismo. Il termine ‘elleno’ fece però breccia, per ragioni specularmente diverse, in entrambi i fronti.

    In ambienti molto conservatori (che piacerebbero ad Habsburgicus) il termine per indicare i servi dell’occidente, gli amici di Roma, gli illuministi ecc. è ‘greculo’ (termine che ha una sua storia) o anche γραικος da opporre a elleno e romeο che sono entrambi ‘buoni’.

    • habsburgicus scrive:

      vedo con soddisfazione che conosci anche la Storia ottomna..senza dubbio avremo modo di dialogare 😀
      da posizioni diverse, penso..io sono anti-ottomano (con juicio) ma giammai in me l’avversione predomina sul desiderio di conoscere 😀 (per dire, mi piace tantissimo.e alcuni, bontà loro-sostengono che qualcosina, ma proprio poco ne so-la storia delle “democrazie popolari”, specialmente dopo il 1956 e l’URSS da c.a 1935/1036 in poi..orbene, forse sarà una “sorpresa” :D, ma ti svelo che non sono esattamente un marxista-leninista 😀 😀 :D)

      • Thyrrenus scrive:

        Diciamo che se dovessi tifare tra l’Impero Romano d’Oriente e quello Ottomano starei per il primo. Peccato che… perderei 🙂
        L’impero ottomano mi affascina perché è stato un Impero, ha creato delle connessioni tra terre e popoli tra loro distanti. I suoi legami con i Moghul, la cultura persiana, poetica, mistica e filosofica che unifica la Bosnia con i lontani reami indiani, i regni dell’Asia centrale … Ecco: più che gli Ottomani in sé mi affascinano ed interessano i popoli e i rapporti culturali, i travasi di idee che investirono un’area immensa.

        • Thyrrenus scrive:

          Dall’altra parte, viaggiando idealmente tra questi vasti orizzonti, uno trova tesori di originalità culturali.
          Le più belle chiese cristiane che ho mai visto, purtoppo solo in fotografia, sono quelle armene. Direi che sono in generale tra i più bei edifici che abbiamo su questo pianeta.
          Poi ci sono i tesori musicali, poetici, filosofici, ecc. che vorrei iniziare a conoscere meglio, non so in quale vita. Vorrei tra gli altri visitare gli aleviti turchi, quelli che celebrando il Cem devono avere per le loro cerimonie dei musicisti ed un cantore che fanno danzare assieme, pur senza toccarsi, una donna ed un uomo …

      • Thyrrenus scrive:

        Ma va 🙂 dai non si capiva che non sei marxista leninista 😉

      • Thyrrenus scrive:

        Allora potrei chiederti quale differenza si poteva trovare tra il sistema economico tipico da paese da Patto di Varsavia e la Jugoslavia?

        • habsburgicus scrive:

          secondo me, la differenza era soprattutto politica (ruolo meno asfissiante del Partito-ma solo da c.a 1950 e organizzazione “federalizzata” del Partito stesso..non più KPJ ma SKJ=Lega dei comunisti di Jugoslavia..la SED, il PZPR, il MDP/MSzP, il PMR/PCR, il BRO/BKP e il PPSh erano rigidamente unitari..il VKP (b)/KPSS aveva partiti regionali-ma non in RSFSR sino al 1990 !..ma il controllo centrale era forte, qualcosa di simile c’era con il KSČ

          • habsburgicus scrive:

            in economia
            no a collettivizzazione (ma in PRL non ci fu..e in RPR solo venne fatta da c.a 1956 e completata dal 1962…decisione di Gheorghiu-Dej, non del Cremlino)
            autogestione…che creò un sistema “simile” a quello gorbaciovianoi del 1987 e già a quello kadariano del 968..ma sino alla perestroijka asente in tutto il Blocco, tranne come citato in parte la MNK

            MNK=Repubblica popolare magiara
            PRL=Repubblica popolare popolare
            RPR=Repubblica popolare romena 8dal 1965 RSR, Repubblic asocialista di Jugoslavia)

            la Juhoslavia fu il 2° paese a divenire “socialista” nel 1963
            ai passò da FNRJ a SFRJ
            il 1° fu la Cecoslovacchia nel 1960-passò direttamente da ČR a ČSSR
            la Romania fu il 3°
            l’Albania nel 1976 divenne RPSSh cioè popolare socialista, da RPSh..un unicum credo 😀
            la DDR restò sempre “democratica”
            così era pure il Vietnam del Nord (RDV, in italiano)..poi quello unificato RSV (in italiano) da 1976/1980

          • habsburgicus scrive:

            MSzMP
            BRP/BKP

          • Thyrrenus scrive:

            Dal punto di vista ‘proprietario’, ossia riguardo la conduzione e la proprietà delle varie ‘unità produttive’, aziende insomma, non c’era differenza? Avevo letto, diverso tempo fa, non ricordo niente di preciso, qualcosa su una minore statalizzazione in Jugoslavia.

          • Thyrrenus scrive:

            Capperi quante sigle, meno male che hai messo delle legende 🙂

          • habsburgicus scrive:

            c’era anche un maggiore settore privato (ma non è dirimente..c’era anche in Polonia e poi in Ungheria)
            soprattutto la differenza (ma l’economista è Francesco :D) sta secondo me che in Jugoslavia, almeno de facto, e da c.a 1960, le imprese erano di fatto gestite swecondo logiche di prioitto..
            nel “vero” Est era tutto pianificato (con qualche eccezioncella in Ungheria-nulla di che..ma tale da arrapare il giovane Gorbaciov che si estasiò visitando il paese “fratello” e proverà, con resistenze forti, tacite ed esplicite, a introdurre quei principi in URSS)

    • mirkhond scrive:

      Tutto vero.
      Ma ciò non toglie che vi fossero almeno due tipi di identitarismo romeo.
      Quello che hai indicato, e contro cui, non sempre a torto Valacchi, Moldavi e Bulgari (più tardi gli stessi Albanesi ortodossi d’Albania) si ribellarono.
      E quello invece che già, tra XI e XIII secolo, e poi nei secoli successivi indicava sempre più un ethnos romeo romeofono, poi rinominatosi “elleno” per ragioni già ampiamente citate.

    • daouda scrive:

      a) cosa cazzo significa rito calcedoniano? I melkiti non c’erano più a quanto pare, eppure avevano il rito antiochiano od alessandrino…

      b) perché cazzo identifichi il significato di popolo a quello di natzione? Davvero ti è difficile comprendere la differenza? Natzio= sangue , non credo religioso.
      Davvero ancora non ti sei avveduto dell’universalismo di Roma?

      c) il sub imperialismo di cui parli si chiama papato in terra islamica.

      • Thyrrenus scrive:

        a) Giusto, ho sbagliato a dire ‘rito’ mentre il termine giusto potrebbe piuttosto essere ‘credo’ o ‘confessione’. Il riferimento comunque è al Concilio di Calcedonia, al proposito basti wikipedia, non ho voglia di dilungarmi adesso anche se i perché delle differenze tra armeni ed ‘ortodossi’ possono essere interessanti.
        circa b): rifattela cogli scrittori cristiani antichi e poi se hai voglia cogli ottomani.
        c) : si potrebbe capire in diversi modi codesta nota cui devo rispondere: BOH?

        • daouda scrive:

          c) che rompono le palle gli ortodossi col papa ma il Fana è stato un papato sotto cappella islamica.

          b) non certo con gli scrittori cristiani , né ebrei né romani. La distinzione tra popolo e nazione è sempre evidente in loro, nei beduini egizio negrodi persian turanici invece a quanto pare no.
          E’ proprio una questione spirituale e politica, ossia trascendente e manente essendo queste due realtà universaliste e personaliste, in modi diversi, ma non basantesi sul sangue di per sé quantunque sia certamente importante…

          • Thyrrenus scrive:

            Casualmente, per fortuna, si torna al tema del post di Miguel.
            Convertirsi al cristianesimo significava, in origine, forse dovrebbe significarlo sempre, abbandonare ogni tipo di identità ‘orizzontale’, che mi distingue rispetto agli altri, per accettare l’eguaglianza di tutti i battezzati di fronte a dio. Quindi il superamento del concetto di nazione ‘etnica’ per entrare a far parte dell’unico popolo di dio. Una volta però entrati a far parte di questo popolo si guardò agli altri, quelli che non si erano convertiti o non si erano convertiti alla stessa religione, e li si considerò come facenti parte ancora anzitutto delle vecchie etnie. Per i primi cristiani come per i musulmani gli altri erano ancora nelle tenebre del particolarismo etnico. Importante era la distinzione tra credenti e miscredenti. Se non si possono eliminare i miscredenti li si considera come un popolo ‘altro’. Il modello del resto è il popolo ebraico. In epoca tardo imperiale anche gli ebrei ebbero un periodo di intensa attività di proselitismo, chi si convertiva, nello Yemen o in Siria o in Etiopia, diveniva ebreo, membro del popolo eletto. Tutti gli altri restavano ‘gentili’. In quel periodo di forti spinte religiose ci si divideva in popoli a seconda delle fedi non delle vecchie etnie. Alcune situazioni si sono cristallizzate fino ad oggi. I cosiddetti assiri non sono i discendenti del popolo assiro ma gli appartenenti ad una specifica chiesa siriaca.

          • daouda scrive:

            Prutroppo sei una capra, ed io uno sciacallo, perché paleso la mia deviazione. Vediamo un po’ quello che asserisci:

            Innanzitutto il cristianesimo è l’unica universale religione che proprio alla luce dell’unicità e dell’universalità della sua realtà, dichiara la Persona. Tale Personalità è trina, il fatto che sia trinitaria è necessario affinché non ci siano salti discuntinui per quanto debbano costituire differenziazioni contigue.
            Insomma tutte queste belle parole per spiegare ipoteticamente che la Trinità Santa è l’unica vera e valida universalità e l’universale vero e valido unicizzato.
            In questo senso divenire battezzati, ossia incorporati a Cristo, rendendo coeredi, ricordando che l’erede è Uno e basta, non può portare alle tue fallaci deduzioni.

            Abbandonare le proprie orrizzontalità è inutile se non si abbandona la propria verticalità.
            O c’è abbandono, rinuncia e rinnegazione TOTALE, o non c’è.

            Può il cristiano rinnegare la sua etnia? No. Per il semplice fatto che Dio lo ha tratto da lì.
            Il concetto di popolo , teologicamente, non contraddice la propria appartenenza, anche perché se si rinnegasse a pieno la propria appartenenza , la sola soluzione sarebbe uccidersi.
            Il rinnegare totale implica la volontà ed il combattimento contro immaginazioni e pensieri, sentimenti, godimenti e piaceri DEVIANTI ( perché in sè stesse sono cose giuste ), non riguarda la condanna o l’elogio di nous o soma, che sono di per sè neutrali.

            Lo Spirito difatti è oltre, ergo non è né sopra né a destra o davanti ( presupponendo un disprezzo per il sotto la sinistra ed il dietro ).

            Quindi non posso rinnegare la realtà da cui sono tratto, semmai debbo transformarla e transmateriarla, il che implica che il luogo da cui provengo, come il tempo , sono essi stessi verticali ed orizzontali.
            Per questo ti ho scritto che lo Spirito è oltre, ed è semmai al centro se gli vuoi trovare una posizione ( ossia una risultante tra tempo e spazio ).

            Anche i romani erano stirpe togata, gli altri dovevano essere civilizzati, Roma così si percepiva.
            Gli ebrei massimamente allo stesso modo, visto che sono il popolo a cui l’Essere si è rivolto, cosa che tecnicamente e logicamente è un po’ difficile da ammettere ( la critica che si fà al Verbo incarnato è il fatto che il kosmo sarebbe stato annichilito,ma Paolo parla appunto di kenosis di Dio ).

            L’essere popolo altro è un non senso. Essi sono un NON POPOLO, che non implica che non abbiano le loro nazionalità, che non siano genti, o che non abbiano qualità, ma semplicemente che Dio non è con loro nella sua integralità ( sua di Dio ).
            Si è popolo in quanto si è religiosamente popolo, quindi è un’appartenenza che equivale con la nazione solo per le religioni nazionali.

            Il cristianesimo è più semita di quel che si pensi, per il semplice fatto che il mondo mediterraneo antico è meno indoueropeo di quel che si è fatto credere.

            Il caso islam sinceramente non è interessante. A me basta prendere i Tirreni e gli ebrei.
            L’islam è un semplificazionismo.
            Se sotto l’islam ciò si è verificato , ciò non significa che gli egiziani islamici non siano egiziani perché i copti sono copti pè capisse, o l’inverso.
            In tutto ciò pensare solo agli ebrei e non vedere la complicità romana in tutto ciò, il pan-theon è stato costruito guardacaso sotto Augusto, ed è stata Roma che sul piano immanente ha portato la visione che non ho capito disprezzi e denunci o no.
            Israele la ha protata sul piano trascendente.
            Per quanto mi riguarda induismo ed islamismo sono due derivazioni posticce e troppo selettivizzate e settorializzate, proprio perché complementari l’una all’altra.

          • daouda scrive:

            popolo : concetto legato alla RELIGIONE (trascendenza) ED ALLA POLITICA (manenza)

            nazione: concetto legato a cultura e costumi, sangue e lingua indipendentemente da politica e religione.

            religioni etniche = mistura delle due cose

            verticalità ed orizzontalità : termini riconducibili alla natura della realtà ergo alla Forma ed alla Materia, all’Essenza ed all’Esistenza.
            Ergo sono concetti manenti dove la materia è e-manante e la forma in-manente e si ha quindi il cosmo ed i 3 mondi ( nous-psiche-soma ).

            Di conseguenza ogni religione è verticalista ed orrizontalista. La pura trascensione è OLTRE , aldilà della medesima verticalità od orizzontalità, e ciò è raggiungibile pur veramente in ogni religione. Tendenzialmente però la trascendenza pura è data solo agli ebrei, mentre la manenza pura è stata applicata egregiamente dai romani.

            Quindi il concetto di popolo è sempre per natura sovranazionale, a meno che non si abbia una religione universale ed unica, come il cristianesimo, che è l’unica valida e vera, ergo per ogni humano.
            In tal senso anche il cristianesimo è una religione nazionale. Il disprezzo per le proprie origini non è previsto in sè per sè.

          • daouda scrive:

            religione TRASCENDENZA

            politica MANENZA

            OGNI TRADIZIONE SACRA E’ TRASCENDENTE e MANENTE ossia POPOLO.

            Tradizione sacra nazionale : popolo e nazione si identificano

            Tradizione sacra innazionale: popolo e nazione sono due cose diverse

            Tradizione internazionale: popolo e nazione sono analogabili ( vedi islam ed induismo ).

            aspetto più puramente trascendente di una tradizione sacra con pretese nazionali per quanto aperta a tutti : ebraismo

            aspetto più puramente manente di una tradizione sacra con pretese innazionali per quanto esclusiva di Roma : romanitas

            aspetto più puramente evidente di tradizione sacra inter-nazionale sia manente che trascendente al massimo grado: cristianesimo ( risultante di ebraismo e romanitas ).

            Ergo la nazione è comunque cosa scissa ed avulsa inerente semplicemente alla natura.

          • daouda scrive:

            Essendo la politica e la religione inscindibili , la Forma e la Materia, l’Essenza e l’Esistenza ( entrambe diverse dall’Essere ) sono tecnicamente la natura naturans e naturata ed a spiegarsi meglio queste cose sono al di qua del trascendente ed al di là del manente in quel che s potrebbe chiamare Luogo del Verbo.
            Dire che la nazione è una determinata natura di un determinato ceppo sotto l’aspetto di cultura lingua e costumi, razza e nume, non implica che essa determina da sè una politica nè una religione giacché la politica se la danno gli homini, e possono sempre non darsela, e la religione la comunica una rivelazione divina indipendentemente dalle proprie meschinerie magiche, e possono sempre non accettarla.

            ergo prendi gli ultimi due messaggi

          • Thyrrenus scrive:

            Gli sciacalli guidano le anime oltre il fiume al deserto d’occidente…
            E per un verso la tua prosa è ispirata seppure un caprone qual sono non può che limitarsi ad ammirarne l’hybris.
            E l’hybris, per me, mostra indirettamente qualcosa di sacro, anche se perde l’uomo di cui si è impadronita.

            Il modo rapsodico in cui declami la tua teologia mi fa venire in mente un discorso ispirato che ho sentito anni fa (parlava italiano molto bene) da un Maronita.
            La sacralità specifica della Romanitas la vuoi collegata al cristianesimo. La sacralità della civitas, quella che costruisce una città e la offre poi come dimora agli dei, incontra il tremendo che vive negli dei vicino orientali che come nell’Enuma Elish, o nella Torah, si costruiscono giardini o città e vi pongono, quasi come affittuari o vignaiuoli, gli uomini.
            Sacralità d’essenza contraria che si incontrano nel cristianesimo.
            La tua teologia della nazione poi mi fa pensare alla storia delle traduzioni delle sacre scritture nelle lingue dei vari popoli che l’Ortodossia ha raggiunto. Ad essa, per una certa prospettiva classica bizantina, fa da contraltare l’idea imperiale. L’Impero dopo l’Impero soltanto politico che cadde un tempo. L’Impero come idea trascendente dopo l’Impero solo terreno che pure l’ha quasi partorito, dove ciascun popolo deve poter trovare la sua specificità ‘spirituale’.
            Quando parli di transmaterializzazione potrei rimandarti alla theosis della teologia dei Padri Greci, o a Simeone il Nuovo Teologo che ti consiglio di sfogliare. Sarei curioso di sapere se tu trovassi delle affinità con l’Esicasmo oppure se ti vuoi muovere solo nell’ambito di una certa romanità.
            Per la tua ‘politica’ poi potresti trovare degli interlocutori per te inaspettati in antichi bizantini e in moderni ortodossi oltre che in molti islamici di Persia da certo disprezzati. Mai sentito parlare della luce regale Xvarnah?

            Personalmente non volo così alto, anzi … però guardo e rispetto la fortezza della tua certezza, seppure senza invidia alcuna, amando io terreni concreti, forse petrosi, dove magari si nascondono serpi ma su cui possono anche nascere viti ed ulivi. Se permetti sono uomo di isole, colline e città, non di rapimenti mistici che possono portare a dimenticare se non anche a svilire il prossimo e l’ospite. In ogni caso homo sum ed educato dal vecchio detto di Terenzio non reputo totalmente alieni codesti tuoi pensieri.

          • daouda scrive:

            ammira sto cazzo, me stai a dà dell’empio e dovrei vederci un complimento?
            Invece ti ringrazio comunque sia, perché certamente non si comunica come faccio io, ma io già sò che sono un mezzo dannato, ossia un peccatore che tende più a sinistra che a destra.
            Che ci sia del sacro, dipende dal fatto che l’hybris ha certamente relazione col mistero d’iniquità di paolina memoria.
            Non starò qui a spiegare il per come.

            Il problema è che però te dici n sacco de cazzate, ed alla luce della verità che appuri su di me, dichiari illusorio ciò che scrivo, e mi vuoi sperculare facendo lu po’ eta.
            Non che tu non possa farlo, e difatti l’hai fatto.

            Che cosa tu intenda con oltre il fiume non lo sò, nè sei hai in mente totema vari, ma io a sciacallo pensavo, e sciacallo faccio, e bene così è.

            Fosse mia tale teologia…che ti venga in mente un maronita, buon per te.

            Veramente io voglio che ogni sacralità sia collegata a Dio, che è diversa impostazione.
            Dico solo che la missione romana e la scelta divina degli ebrei convergono ( scelta di Dio stesso , cosa molto molto diversa da quel che dici tu).
            La contrarietà non è una contrarietà ariano vs semiti, ma è insita nel semitsmo stesso, e comunque sia nell’uomo.

            Tu scrivi che l’impero ( non si chiama impero ad ogni modo, ma Regno, perché impero è semplicemente comando ) abbia partorito il Regno di Cristo?
            Che il nomos empsychos dell’imperatore abbia generato la concezione del regno divino ultraterreno? Stai blaterando.

            Non c’è alcuna teologia riguardo alle nazioni, a meno che non vuoi rifarti ai numi ed agli angeli delle stesse, ma di certo allora non puoi escludervi la razza.
            E’ stato male tradurre le liturgie, i sacri libri?
            E’ stato male però mantenere il greco, il latino e l’aramaico, iscritti lì sulla Croce di Cristo?

            Tu dici specificità spirituale. Evidentemente non comprendi che lo Spirito è Uno e che una frase del genere non ha senso.
            Ognuno ha la sua via, ed è chiaro, ma l’arrivo è Uno.

            Parlavo di trans-materializzazione ASSIEME alla trans-formazione.
            Passaggio all’Oltre. Certo dovrei sfogliare meglio i padri greci, i mistici renani o chi altro, ma l’esicasmo non è che una diretta continuazione del nazireato pitagorico.

            Il sugo del problema è , nuovamente, che la nazione è cosa diversa da popolo, cosa che stenti ad ammettere.
            Quale sarebbe poi una certa romanità? Quale ambito? Alludi agli stupidi neopagani?
            Quando un pontefice massimo si converte, è finita la partita.
            Gli islamici di Persia li “disprezzo” perché o si fanno cristiani o si fanno mazdei.
            I più grandi sufi sono sempre stati sunniti, Rumi era sunnita come Al-Hallaj ed ibn Arabi.

            Ora non è che mi devo piegare alle fallace di un Corbin , Massignon o chi altri.
            Ti ripeto: ovunque Dio si è rivelato. IO dico solo che Roma ha una missione e gli ebrei sono IL POPOLO DI DIO.
            Cristo ha congiunto le due cose. Il resto è fonte di rispetto, studio, inculturazione nell’obbligo della diffusione politico-religiosa che io dichiaro senza ipocrisia.
            Ringraziando Dio , da noi, come era scritto, dovevano uscire i più vili , e dopo i mille anni, il mondo votarsi al male.
            I risultati si vedono, è dai cristiani che viene il peggio, ed era ovvio fosse così.
            Dio ci insegna così l’umiltà, perché la religione come la politica sono cose effimere, mezzi e null’altro.

            Non è problema di certezza. E’ problema di Dio.
            D’altronde di tutte le stronzate che tu stesso sai, non hai alcuna certezza suvvia, no farmi il coglione per piacere.

            Io qui sono ospiete come te, quindi non rompermi il cazzo, non ho mancato all’ospitalità ma al rispetto semmai, e tu fai altrettanto in modo più sofisticato, ma hai ragione ho iniziato io, ma sei tu che affermi delle bestialità , se io mi innervosisco è colpa mia e meritorio per te non scadere, e melgio sarebbe non incedere in lenzuolate raffinate che purtroppo compi.
            Rimane il fatto che già se scrivi teolgoia della nazione non è che dimostri di aver capito un cazzo, io di certo non agevolo, ma mi sembrava di aver insistito abbastanza sul fatto che la nazione è molto diversa dalla religione/politica.

            A me al massimo m’hanno rapito le strade quand’ero ubriaco.
            Chi sei a me nun è che me frega tanto eh , io prediligo la forma materiale del semi-nomadismo aka semistanzialismo, per avere entrambe le cose.
            Continua a fà il finto umile e gonfiati come mi gonfio io, in modo diverso, come diversamente manchi di rispetto a me medesimo stesso.

          • daouda scrive:

            ma più che antro perché cazzo te chiami tirreno…bah

          • Thyrrenus scrive:

            Che io abbia blaterato è più che sicuro. Poi stavo semplicemente buttando in scritto le impressioni che mi sorgevano leggendo codesti tuoi scritti. Scritti che non apprezzo per il contenuto oggettivo ma per il ‘formato’ e dello scrivente, entrambi per me notevoli proprio perché da me lontanissimi.
            Se t’offendi non me ne po’ fregà de meno, non ho scritto per prender per i fondelli, che non è cosa in cui trovo gran spasso, mi ha semplicemente ‘preso bene’ e ho scritto.
            Personalmente di nazioni etnie fedi varie me ne frega solo perché sono umane troppo umane cose. Inoltre sono un repubblicano inossidabile, dove sento parlare di regni sento puzza di morto.

          • daouda scrive:

            bah… un vero regno è una repubblica e vice versa. Proprio non ti tendi conto che per venire incontro a me, meschino mormorante malato, apprezzandomi nella mia fantomatica hybris, non fai che insultare ciò a cui tengo, ossia la vera validità delle cose, o la valida verità delle stesse?

            L’importante è che tu non confonda più popolo con nazione , e semmai se proprio vuoi distinguere , come il senato con il popolo, così il sinedrio con esso, così la gerarchia con il laicato.

            Dici umane e troppo umane, hai ragione ma è falso. Anche il cristianesimo è umano in quanto compiuto dal Teantropo, ma non solo, e rispetto ad altre religioni, ciò al massimo grado perché Gesù è Dio.

            Poi per carità, te stai un passo avanti a me. Meglio un sadduceo che un fariseo come me, per quanto riguarda la Fede.

            p.s. la cosa più importnate: non è che le cose di cui uno viene accusato costituiscono colpa ed infamia eh…molte cose ci escono fuori inconsapevolemtne dal subconscio ( l’incoscio non esiste ma è sempre subconscio ). Io le critiche che mi fai le prendo tutte ed anzi, i ringrazio come ti ho scritto. Il problema è che o me la prendo pure se uno respira male, poi è chiaro che sposto il tutto fuori per semlice principio di autonservazione, ma sno bello infame pure con me stesso.

  195. mirkhond scrive:

    “lo stesso Bury 1923 come opi Lemerle 1948 come già (mi sembra) Diehl 1901 criticano proprio la teoria dell’appendice del “classicismo” ! e rivendicano l’autonomia bizantina (secondo Diehl raggiunta in c.a 1890, 125 ani fa !!!!!!)
    quindi è una cosa un po’ vecchia, dai
    ma valorizzare la Storia bizantina, amarla (per alcuni), rispettarla e stimarla (per altri fra cui me) o anche moderatamente svalutarla (qui nessuno..forse l’ottimo Thyrrenus ? non credo) non implica aderire a tesi fantasiose..o almeno a comportarsi come siano la Verità Assoluta perché lo diceva un professore di Bari ! si possono avere opinioni diverse, eh”

    Il professore (che NON è di Bari), riportava appunto quanto tu hai detto sopra.
    Per il resto, confermo quanto detto, perché vedendo che siete dominati eccome da una forma mentis classicista, accettate la civiltà bizantina, solo nella misura in cui ne vedete la continuazione di quella ellenistica.
    Che vi siano elementi di continuità, non mi sembra che sia mai stato negato da alcuno, meno che mai da chi scrive.
    Però non voler vedere che la “riappropriazione” del termine ellenico, non sia stata una fortunata operazione culturale da parte dei Romei balcanatolici, ansiosi di volersi sdoganare agli occhi di un Frangistan, che amava e ama solo l’Ellade e gli Elleni, significa non voler vedere la profonda frustrazione di chi temeva e teme di essere “retrocesso” nel girone “pecoraro” in cui sono considerati (purtroppo!) Albanesi, Bulgari e Turchi.
    Con cui i sedicenti “Elleni” di oggi hanno MOLTO PIU’ IN COMUNE che con la peraltro mooolto mitizzata Ellade antica…
    L’unica che conti davvero in certi immaginari romei e dei loro amizi italiani, come si puo’ ben constatare da certe risposte….

    • Francesco scrive:

      scusa ma cosa vuol dire “accettare la civiltà bizantina”?

      a me interessa solo nella misura in cui ho un esercito di 15-16 Playmobil attribuiti appunto all’Impero d’Oriente

      non credo però che sia questo a cui tu pensi

      è che ognuno ha interesse per alcuni elementi della Storia, in cui trova maggiore consonanza con se stesso

      a me dei Greci moderni interessa solo la pallacanestro (e il turismo, se riuscissi a tornarci)

      non ti capisco

      ciao

  196. mirkhond scrive:

    “E comunque non vedo cos’abbiano di orientale gli ebrei.
    Non riesco davvero a capire in cosa Einstein, Marx o Woody Allen sarebbero orientali. E anche Abramo e Mosè francamente non mi paiono in nulla orientali.
    Non più di quanto non lo sia l’Albania rispetto alla Puglia.”

    Peucezio

    Rosalux ha ragione.
    Il fatto è che si è abituati a vedere dietro il termine ebreo, un monolite rimasto nella sostanza tale e quale per 4000 anni.
    Mentre invece cela realtà molto diverse nel tempo e nello spazio.
    Enistein, Allen o Marx, appartengono ad UNA di queste realtà, ma non ne sono i rappresentanti tout court.
    A differenza tua, non vedo proprio cos’abbiano i comune i semibeduini di Giuda e gli agricoltori di Israele/Samaria, con bankste newyorkese o il regista hollywoodiano con tanto di moglie/compagna ecc., bionda patinata, svestita e siliconata…..

    • PinoMamet scrive:

      Credo che il punto di Peucezio sia diverso, cioé: dove far cominciare l'”Occidente”?

      In realtà è naturalmente una questione relativa: per Peucezio (e devo dire, tutto sommato, anche per me) anche gli arabi appartengono alla storia “occidentale”;
      in fondo hanno influenzato molto di più le vicende di Bisanzio e del Nord Africa ex-romano che quelle della Cina, per non parlare del Giappone…

      e anche come ideologia, se l’influenza culturale ebraica si è riversata in Occidente, magari sotto forma di Cristianesimo, la cultura araba è figlia dell’Ebraismo, della cultura cristiana e dell’ellenissimo…

      Induù, per non parlare di confuciani e taoisti, sono già qualcosa di diverso e lontano…

      • mirkhond scrive:

        Sicuramente.
        Ma allora è più opportuno parlare di ORIENTI, come appunto Vicino Oriente, Medio Oriente ed Estremo Oriente, dove il grado di vicinanza o meno all’occidente, diversifica tali orienti, proprio in virtù dei contatti che vi hanno esercitato.
        Però ribadisco le ragioni di Rosalux, perché per tutto un filone culturale antisemita (scritto volutamente senza virgolette, questa volta), il Giudaismo era l’Oriente, in senso negativo e lussurioso di corruttore del “morale” occidente pagano greco-romano, e poi germanico….

        • PinoMamet scrive:

          Questo è vero.

          Il fatto è che tutti questi “orienti” e “occidenti” sono termini ambigui e ognuno se li rigira come gli pare…

          • daouda scrive:

            IL GIUDAISMO VERAMENTE HA ROVINATO IL MONDO proprio quando i giudei hanno smesso di essere giudei, e prima , tradendo sè stessi innumerevoli molte e prostituendosi, e dopo, non divenendo cristiani.
            Il mondo semita in sé stesso è la cerniera tra l’occidente e l’oriente, e sempre lo rimarrà.

        • Peucezio scrive:

          Scusami, Mirkhond, io non vedo minimamente la necessità di individuare vari orienti.
          Se non in senso meramente geografico.
          Io vivo a Milano. Bergamo rispetto a me è oriente. E allora c’è l’oriente bergamasco, quello bresciano, veneto, sloveno e così arriviamo alla Russia, alla Mongolia, al Giappone.
          Il mondo arabo e più in generale quello islamico non sono oriente più di Bergamo o di Brescia, se non forse in un certo immaginario letterario, cinematografico, folclorico, ecc. Ma non nella realtà.

    • Peucezio scrive:

      Circa gli ebrei diversi fra loro, per cui Marx non avrebbe nulla in comune con Abramo. Al di là che secondo me hanno moltissimo in comune; hanno in comune l’essenza, cioè la reductio della realtà a uno schema astratto, a un modello semplice calato dall’alto.
      Ma al di là di questo, non solo gli italiani (che tanto per te non esistono), ma gli stessi baresi… Cos’ha in comune un barivecchiano con fighetto di Poggiofranco?
      E allora uno è occidentale e l’altro è orientale? Non sono baresi tutti e due?

  197. mirkhond scrive:

    L’associazione dei Giudei IN TOTO con l’Occidente, è un fenomeno recente, legato allo stato d’Israele, dopo il 1948, e soprattutto dopo il 1967….
    Se vedessi com’erano i Giudei iranofoni del Caucaso, dell’Iran e dell’Afghanistan, o di Bukhara e Samarcanda, oppure i Mizrahim yemeniti, o i Sefarditi maghrebini, stenteresti a trovarvi qualche affinità con Leonard Nimoy, Woody Allen, Harvey Keitel, Paul Newman, Carlo Marx, o Lev Trotzky…..

    • daouda scrive:

      il sionismo israeliano ha contribuito anch’esso assieme al protenstantesimo proisraelitico a suo tempo.

    • Peucezio scrive:

      Qua bisogna intendersi una volta per tutte su cose s’intende per “occidentale” e “orientale”.
      Se dei tratti somatici, delle fogge di abiti, dei tratti culturali, un orientamento spirituale e psichico.

      Sul piano religioso non avrei dubbi che l’Occidente s’identifica con l’idea di divinità personale, trascendente, con un forte normativismo e con una teologia sostanzialmente razionalista.
      In questo senso l’Islam, che resta un misto di ebraismo e cristianesimo, è occidentale al 100%.

      Se poi s’intende con Oriente il prevalere dello spirito contemplativo, il discorso si fa più sfuggente, perché i napoletani sono orientali e i giapponesi occidentali.

  198. mirkhond scrive:

    A proposito di identità complesse

    Sto cercando un film, visto molti anni fa, e di cui purtroppo, non conosco ne regista, ne attori, ne titolo, ma che presumo sia ungherese, e ambientato nel’500.
    Il tema del suddetto film è un gruppo di uomini valorosi, che difendono un castello assediato dagli Ottomani, morendo quasi tutti.
    Il comandante cristiano del castello, rimasto praticamente solo, si fa saltare per aria insieme agli assedianti Ottomani, fatti entrare nel castello, dopo aver finto di arrendersi…
    Questa storia mi ricorda quella del conte ungaro-croato Nicola Zrinyi (Zrinski in Croato), che, nell’agosto-settembre 1566, difese la fortezza di Szigetvar, alla testa di 3500 uomini contro l’armata ottomana, guidata dallo stesso sultano Solimano (1520-1566), che morì proprio durante quella campagna militare.
    Ora, mi ricordava un amico croato, che gli Zrinyi sono considerati puri croati dai Croati, e puri ungheresi dagli Ungheresi.
    In Croazia si forzano i fatti storici, presentando i difensori di Szigetvar come croati “puri” per via del loro comandante.
    In realtà gli Zrinyi erano bilingui ungaro-croati e l’aristocrazia croata (non della Dalmazia che era un’altra cosa) si considerava ungherese, e nello stesso tempo attaccata ai propri privilegi e al mantenimento della Croazia autonoma NELL’AMBITO però della Corona del Regnum Hungariae.
    Dunque una realtà ungherese territorialmente, e culturalmente più vasta di quella attuale, ma che a partire dai nazionalismi ottocenteschi ha prodotto risultati grotteschi nell’attribuire personalità del passato a questa o a quella nazione!
    Lo stesso ad esempio per la Dalmazia, tra “italiani” e “croati”!
    Mentre quelle erano realtà osmotiche, complesse, articolate….

  199. mirkhond scrive:

    3500 ungaro croati contro 100.000 ottomani.

  200. mirkhond scrive:

    “In epoca tardo imperiale anche gli ebrei ebbero un periodo di intensa attività di proselitismo, chi si convertiva, nello Yemen o in Siria o in Etiopia, diveniva ebreo, membro del popolo eletto.”

    In realtà il proselitismo giudaico comincia già dal III-II secolo a.C. circa.

    • daouda scrive:

      Se si legge la Bibbia , sono vari i casi di non semiti che divengono ebrei, per quanto essere figli di Sem abbia la sua importanza.

  201. mirkhond scrive:

    Non è certo una novità….

  202. mirkhond scrive:

    “e che ti infischi pesantemente di una civiltà che, stranamente, tutto il resto del mondo stima e stimò”

    Sai, in fondo ne sono contento…. 🙂

    “iniziando dagli apologeti cristiani, gente che rischiava la vita per la propria fede, non giornalisti di Repubblica!”

    E che infatti, malgrado le loro apologetiche, NON convincevano i cesari pagani e l’intellighenzia pagana dell’epoca, convinta non del tutto a torto, che parlassero una lingua diversa e inconciliabile…
    In realtà la sintesi tanto cara a Ratzinger fu il frutto di un lungo lavoro teologico-intellettuale, in ossequio al paolino esaminate tutto e tenete ciò che è buono.
    Pensiamo anche alle volute distruzioni di testi pagani come per la Biblioteca di Alessandria ad opera del patriarca Teofilo nel 391 d.C., o quella dell’opera di Porfirio (233-306 d.C.) contro il Crisianesimo, fatta bruciare da Teodosio II nel 448 d.C., e di cui ci restano solo i passi confutati dai cristiani.
    Come pure per “Il Discorso vero” di Celso, scritto intorno al 178-180 d.C., e anch’esso duramente anticristiano, e di cui ci resta solo la confutazione fattane da Origene (185-253 d.C.).
    Per non parlare delle distruzioni operate da Giustiniano I (527-565 d.C.), nel tentativo di unificare religiosamente e culturalmente la Romània rimastagli, attorno al’Ortodossia di Calcedonia, iniziando dalla chiusura della scuola filosofica di Atene nel 529 d.C. ed espellendone gli ultimi filosofi pagani, che fuggirono nell’Iran di Khusraw I Anosciarvan (531-579 d.C.).

    • mirkhond scrive:

      Cristianesimo

    • Francesco scrive:

      1) allora è vero che lo fai apposta, per posa di Prometeo! 😀

      2) un vero peccato gli episodi che citi, che la capacità dell’intelligenza cristiana è di tenere tutto, giudicare tutto, dar valore al bene e additare a cattivo esempio il male (magari leggendolo di nascosto)

      la sintesi ci fu e di altissimo livello, frutto di secoli di lavoro e di alcuni errori, colpa delle solite uscite bigotto-rivoluzionarie di alcuni esaltati

      ciao

    • PinoMamet scrive:

      In effetti concordo con Francesco;

      certo il processo è stato lungo e non indolore, ma, appunto fin dai tempi di Paolo come ricorda Mirkhond, la via era tracciata abbastanza chiaramente: tenere ciò che è buono, che era tanto.

      Censure e roghi di libri sono stati semmai errori e deviazioni, nel corso di questo processo.

      • Thyrrenus scrive:

        Bonta vostra … e loro …. 🙁

        • Thyrrenus scrive:

          Magari a Palmyra c’è un paio di meno esagitati che pensano che non c’è bisogno di buttare giù proprio tutto, solo quello che non gli piace, il resto lo si può riutilizzare. Ma chi gli da il diritto di distruggere quel che non gli piace o quel che gli da noia? Ah, certo tra 2000 anni ci si ricorderà solo dei buoni che proprio tutto non avran distrutto, come fu per quelli che giravano l’impero romano da cristianizzare distruggendo templi demoniaci, bruciandoci dentro i sacerdoti e i fedeli (si deve pur prendere buon esempio da certi apssaggi biblici no?) … 🙁

      • PinoMamet scrive:

        Guarda che io non giustifico niente…

        ma caspita, si può fare anche una sintesi qualche volta, eh?
        😉

        Poi se vogliamo fare la conta dei massacri e dei roghi di libri, boh, facciamolo: è un altro argomento, e in generale a me le conte non piacciono molto.

        Se invece vogliamo parlare del pensiero elaborato dai Padri della Chiesa in merito alla cultura classica, beh, ci si sono interrogati in modo esplicito, ed esplicitamente hanno detto, in sintesi:
        teniamo ciò che è buono.

        Da questa idea, come fa a derivare il rogo della biblioteca del Serapeo ad Alessandria?
        Bella domanda, ma infatti non ne deriva!

        • Thyrrenus scrive:

          Il problema non è “teniamoci quel che (per noi) è buono” ma “buttiamo il resto”. Questo decidere per tutti e per sempre. Questo aver il diritto di distruggere quel che non si sa o non si può confutare. Non esser capaci di lasciare quel che non è nostro, questo volerlo cancellare dalla storia perché non lo si vuole capire né far si che lo si possa capire magari poi. Io non vedo nessuna differenza con quel che succede adesso in Iraq e Siria.

        • PinoMamet scrive:

          Guarda, io non sono un esperto di islamizzazione, ma per quanto riguarda la “cristianizzazione”, direi che più danni alla cultura classica sono derivati dal metacharacterismòs, e dal puro e semplice passaggio del tempo, che da monaci o vescovi fanatici.

          Insomma, voglio dire: suppongo per la gioia di Mirkhond 😉 l’Antologia Palatina continua ad avere sezioni piene di poesie dedicate agli dèi pagani o all’amore per i fanciulli impuberi…

          • Thyrrenus scrive:

            Meno male che non tutti la pensavano allo stesso modo, eppoi le opere classiche anche se le leggevi solo per imparare un bello stile poi semplicemente … piacevano… 😉
            Guarda anche il Decamerone fu requisito e distrutto in epoca di Controriforma, ne fu proibita la stampa ecc. … poi certo pare che fu un prelato a copiarlo a mano, di nascosto, in una biblioteca toscana che lo teneva chiuso tra i libri appunto all’indice. Il prelato lo passò a degli stampatori clandestini napoletani … siamo agli inizi del ‘700 …

          • gotcha scrive:

            Ho qualche dubbio che la controriforma avesse furia distruttrice. Io credo che essendo l’indice uno strumento politico di conservazione, mancasse di zelo.. Non avevano voglia di star tutto il giorno dietro alla sorte dei libri proibiti. Forse il danno Maggiore e’ stato disabituare gli italiani alla lettura. Il decameron penso che vescovi e inquisitori lo tenessero sul comodino..

          • Thyrrenus scrive:

            Senza tanti credenti all’acqua di rose, che si convertivano solo per mantenere il lignaggio delle famiglie nell’impero, senza altri che li facevan vescovi perché sembravan intelligenti anche prima di battezzarli (il caso di Synesio di Cirene a quanto scrivono alcuni) non avremmo quel che abbiamo. Se fosse stato per i monaci egizi e per tanti altri fervidi credenti!! Un inno ai tiepidi!! 🙂

          • Peucezio scrive:

            “metacharacterismòs”

            E che diavolo è?
            E’ commestibile?

          • PinoMamet scrive:

            La trascrizione da maiuscola in minuscola.

            Più o meno come il passaggio da VHS a CD, o da floppy a USB…
            😉
            si perde ciò che non interessa particolarmente, senza bisogno di particolari censure

  203. mirkhond scrive:

    all’Ortodossia di Calcedonia

  204. mirkhond scrive:

    “Mi stupisce invece che tu la prenda quasi come l’esempio, in blocco, in tutto e per tutto, dalla religione alla lingua fino.. all’abbigliamento, di ciò che è “male”.

    Il tuo mi pare un approccio anti-antropologico, quasi “esoterico alla Daouda” ;)”

    E’ possibilissimo, e non saprei spiegarmelo razionalmente neppure io, se non mosso dall’amore per la cultura “deserticolo semitica” in cui sorge il Monoteismo abramitico.
    Oltre che per Zarathushtra….
    Il centro del mio universo spirituale è tra Egitto e Iran.
    L’Ellade antica non vi occupa alcun posto, se non per un immaginario negativo, superato solo da quello u$ano…..

  205. mirkhond scrive:

    Quando da bambino, vidi un documentario sull’antico Egitto, non mi attraevano affatto ne le Piramidi, ne le tombe dei faraoni e nemmeno la religione e gli abbigliamenti egizi, ma solo quelli arabi degli egiziani moderni, con turbanti, giellabe, e l’hijab delle donne.
    Insomma l’Egitto arabizzato.
    Quel che di copto mi piace è solo il suo Cristianesimo…..

  206. habsburgicus scrive:

    o quella dell’opera di Porfirio (233-306 d.C.) contro il Crisianesimo, fatta bruciare da Teodosio II nel 448 d.C., e di cui ci restano solo i passi confutati dai cristiani.

    purtroppo, anche se forse non in quell’occasione (né era necessario darla alla fiamme…ormai la stigmatizzazione attaccata all’uomo “lavorava” da sé) fu eliminata anche la famosa Cronaca di Porfirio !
    danni incalcolabili per la storia del suo III secolo d.C e anche per l’epoca ellenistica che, sembra Porfirio trattasse a fondo (copiando, o ispirandosi, a Castore di Rodi la cui cronaca giungeva al trionfo di Pompeo il 28-29 settembre 61 a.C e financo al grande Eratostene)..tanto maggiori in quanto Porfirio aveva fama di esattezza e attenzione alla cronologia (certo qualcosa ci è giunto con Eusebio..purtroppo non tutto neppure lì..c’é poi la versione armena, tutte cose stranote ecc ecc…ma 2 sarebbe stato meglio di uno 😀 e, per soprammercato, ci fisse giunto pure Castore di Rodi originale e magari Fabio Pittore originale, ancora meglio ! per quelli, però, Teodosio II non c’entra nulla :D)

  207. mirkhond scrive:

    Volevo solo dire che l’eredità classica, che fa luccicare tanti occhi di cristiani, ci è giunta abbondantemente purgata e filtrata, dopo un lungo lavoro di selezione, ad opera dei teologi e intellettuali cristiani.
    Teodosio II (408-450 d.C.) non fece che inserirsi in questa logica iniziata prima di lui, e continuata dopo di lui….

  208. mirkhond scrive:

    “Ibnul-Qayyim (1292-1350) di Damasco fu discepolo di Ibn Taymiyyah e autore di molti trattati.

    A lungo incarcerato per aver predicato contro i pellegrinaggi alla tomba del Profeta, fu uno dei primi studiosi a confutare alchimia e astrologia in base a riflessioni scientifiche. E anche questo ci sta, a pensarci bene, come ci sta la sua ardita tesi del fanaa’ al-naar, la natura limitata nel tempo e più purificatrice che punitiva, del fuoco dell’inferno.”

    Essendo personalmente tormentato da “voci” interiori, disturbi ossessivi, pensiero magico, trovo liberante il Monoteismo abramitico, col suo Dio che E’ OLTRE il Suo creato.
    Al cristiano dovrebbero bastare la Risurrezione nella carne e sangue di Nostro Signore Gesù Cristo e i 10 comandamenti.
    Ecco perché amo il deserto, il luogo dove l’uomo è solo con se stesso e in cui vengono meno tutte le sue sovrastrutture menzognere che si è costruito nel mondo….
    O impazzisci o trovi DIO….
    E dunque non puoi che approvare una visionr scientifica che ti riporti alla concretezza e non al pensiero magico…
    Da quando scrivo qui, mi sono imbattutto in alcuni estimatori del paganesimo.
    Ora, lasciando da parte le polemiche passate, mi chiedo se queste persone abbiano consapevolezza di cosa sia stato e sia davvero il paganesimo.
    Un regime di terrore superstizioso che nasce dalle incertezze della nostra vita, e dunquw da nostro bisogno di interpretare, controllare e possibilmente deviare a nostro favore, gli imprevisti della vita, che possono essere positivi o negativi.
    Insomma il terrore della sofferenza e il suo oggettivo, umano, necessario bisogno di esorcizzarla, ha prodotto l’idolatria e la superstizione.
    Il Dio dei 10 comandamenti e Cristo, no.
    Quelli non sono invenzioni umane, ma trascendono noi e il nostro universo terreno e interiore.
    Vengono da OLTRE tutte le nostre dimensioni.
    E perciò sono VERI.
    Dio, se C’E’, E’ LUI che deve venire da me, perché io sono imperfetto e dunque bisognoso di LUI, non il contrario.

    • daouda scrive:

      Dai non dare retta ai beduini che cavolo. Come fai ad avere l’inferno momentaneo ed il paradiso eterno? E’ chiaro che questo qu poteva parlà solo dell’inferno, perché non poteva accettarlo se Dio è buono, ma rimane un egiziano semitizzato che non comprende che se Dio rimane Dio e tu tu, lo scarto farà sempre dolore e Dio non è Dio se non ti dà Dio stesso.

  209. mirkhond scrive:

    Ho fede in Cristo-DIO, perciò non mi sono convertito all’Islam, ma quasi tutto ciò che è il mio spirito, i miei sentimenti, le mie aspirazioni più profonde, mi portano al deserto.
    Purtroppo i luoghi dei miei sogni sono in preda a fitne e mattanze spaventose, e non sono avvicinabili…
    E sono condannato a soffrire come in una terra di nessuno, tra un occidente in cui sono nato e vivo, ma di cui e in cui in fondo, non mi sono mai sentito parte, e un Medio Oriente a cui anelo fin dall’infanzia e che non vedrò mai…..

    • daouda scrive:

      A Mì il deserto deve essere un riferimento, ma siamo chiamati a celebrare nella città santa del nostro cuore la presenza divina, proprio perché esso e casa e chiesa, e così lo è la città santa.
      C’è poi chi preferisce la foresta lussureggiante…

      • mirkhond scrive:

        Hai ragione.
        Ma io lì sento la voce di Dio…..
        Un posto dove poter chiudere gli occhi a questo mondo una volta per tutte….
        Purtroppo nun ce pozzo ì…… 🙂

  210. mirkhond scrive:

    Come il nostro buon papa Francesco, non riesco a rassegnarmi ad un Medio Oriente senza più cristiani.
    Ma ancora di più, non riesco ad accettare un mondo cristiano in cui i cristiani siano occidentalizzati, ruffiani dell’occidente e vestiti e soprattutto, vestite all’occidentale.
    Perché le donne cristiane non si velano più?
    Che senso hanno quelle cape scoperte, quei capelli al vento, quel look di merda, e d’estate regolarmente troioso, oltre che sfreggiato da orrendi tatuaggi?
    Perché tanto imbarbarimento? Perché tanta cozzalità ostentata e seguita?
    Perché ciò che è brutto piace?

  211. MOI scrive:

    http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/siria-le-donne-in-fuga-dall-isis-festeggiano-la-liberta-togliendosi-il-velo-nero_2115380-201502a.shtml

    Siria, le donne in fuga dall’Isis festeggiano la libertà togliendosi il velo nero
    Gli scatti raccolti da un fotografo nella zona controllata dai curdi

  212. mirkhond scrive:

    Non è necessario che il velo sia nero…
    Se l’isis esagera, non è che dall’altra parte si è da meno….

  213. MOI scrive:

    http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/isis-attentato-san-petronio-terrorismo-1.305067

    “L’Isis voleva colpire San Petronio”

    Bologna, 15 ottobre 2014 – Bologna nel mirino dell’Isis. La basilica di San Petronio e il suo affresco raffigurante Maometto

    • mirkhond scrive:

      Penso che l’isis non sappia nemmeno chi sia San Petronio, a meno che tra i suoi combattenti multinazionali, non vi siano individui che hanno vissuto a Bologna.
      E comunque credo che oggi i loro sforzi siano più intensi nell’area a cavaliere dell’Eufrate, e, forse, in Sinai e in Libia, piuttosto che nella remota Bologna.
      Che sarà pure il centro del mondo…ma solo per i bolognesi! 🙂

    • gotcha scrive:

      adesso non la vuol colpire più?

    • gotcha scrive:

      what’s the next, on the agenda?

    • habsburgicus scrive:

      roba vecchia, Moi ..lo si dice da tempo 😀 forse anche prima dell’Isis, quand’ c’era ancora al-Qaeda 😀

      • Moi scrive:

        Questa è di fine 2014 … e. se l’aveste letto, si parla anche degli “007 Islamici” 🙂 Marocchini … del Marocco 😉 !

      • mirkhond scrive:

        Il fatto curioso del Moi è che teme il fondamentalismo sunnita, ma non vuol vedere chi lo ha armato, o comunque ha fatto di tutto per favorirlo, salvo poi gridare al lupo al lupo atteggiandosi a baluardo dell’occidente aggredito… 🙂
        Il riferimento a Israele non è ovviamente casuale….

        • gotcha scrive:

          ma l’occidente non è stato nemmen aggredito!

          Moi, io vengo in casa tua e piano piano ti chiudo in camera. Poi colonizzo spazi della tua camera e ti relego nell’angolo col pitale e il bidè. Però ti chiedo di contribuire a pagare le tasse della casa. Naturalmente non hai diritto di usufruire dei servizi. Quando ti provi a ribellare lanciando niente perché non possiedi nulla io ti picchio a sangue. Quando mi chiedi perché fai così, ti rispondo “perché una volta Mirkhond ha fatto così a dei miei parenti.”

          In generale: gli occidentali hanno tutto l’interesse a denigrare i musulmani perché vogliono impadronirsi delle loro risorse. Lo scontro di civiltà NON ESISTE.
          Se fossimo veramente un obiettivo non staremmo qui a discuterne, ma staremmo in giro a cercare acqua potabile come fanno in Iraq e in Siria. SIAMO NOI IL PROBLEMA. ci comportiamo come quei bambini viziati che prendono in giro il nuovo arrivato perché ha i piedi sporchi.
          Se dovessimo arrivare veramente ad uno scontro, ci farebbero il culo a tutti.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Antisemita! Vergonnia!
            Non lo sai che Israele è uno stato Democratico & Laico, talmente Laico che ha messo un simbolo religios… pardon, il simbolo di un Popolo, perché l’Ebraismo è un popolo, mica una religione, sulla bandiera?
            Non lo sai che ogni giorno Israele difende l’Occidente da Hamas e dall’Iran?
            Non lo sai che gli israeliani sono di sinistra? Della vera sinistra, si intende, che è tutta movida, gay pride e condanne del nazismo, mica quella vetusta e fuori moda che parla di uguaglianza tra gli uomini?
            Non lo sai che Einstein e tutte le più grandi menti sono ebrei?
            Non lo sai che i palestinesi erano amici dei nazisti?
            Non lo sai che il c.d. “popolo palestinese” non ha un piatto tipico?
            Non lo sai che i kibbutz erano fighissimi e cazzi e mazzi?
            Non lo sai che potrei elencare a migliaia di queste puttanate con stile inquisitorio e con l’aria di chi sta elencando argomenti seri e non da totale demente?
            E non lo sai che ci sono orde di dementi pronte ad applaudire ad ognuna delle precedenti affermazioni? 😀

          • PinoMamet scrive:

            Beh dai Maurì, hai anche ragione nel denunciare i toni della retorica filo-israeliana, ma quella della bandiera non è che mi convinca tanto…

            allora non sono laici neppure Regno Unito (e paesi del Commonwealth), Svizzera, Danimarca, Svezia, Norvegia, Grecia sive Rumeli, Finlandia, Malta, Georgia, Islanda, Tonga, Slovacchia…
            😉

          • Z. scrive:

            La cosa interessante è che gran parte degli slogan citati da Mauricius – se non addirittura tutti gli slogan citati da Mauricius – sono tipici non tanto di Israele, quanto dei filoisraeliani di casa nostra.

            Per dire, non ho memoria del fatto che BN abbia detto che i palestinesi non sono un popolo, e men che meno che Israele sia “una cosa de sinistra”. Mentre sono temi piuttosto comuni nella propaganda nostrana.

          • mirkhond scrive:

            Vero.
            Ma chi c’è a capo di questa propaganda filoisraeliana de “naontri”?
            Fiamma Nirenstein, così cara al Moi…. 🙂

          • mirkhond scrive:

            noantri

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            @ Pino
            Infatti le bandiere scandinave nascono tutte dalla bandiera di crociati danesi: fu scelta proprio come simbolo confessionale. Poi coi secoli (tanti secoli) il significato si è perso, ma la bandiera voleva dire proprio quello in origine.
            Direi che quindi il tuo esempio conferma l’assunto, che gli israeliani si sono scelti una bandiera confessionale 😀

          • PinoMamet scrive:

            Mmm ma io mica negavo questo; dicevo che mi sembrano in buona compagnia, e che se la bandiera fosse il criterio per definire la laicità di uno Stato, allora non sono laici neppure: Svezia, Danimarca, Regno Unito (dove il sovrano è pure capo della chiesa anglicana… 😉 ) ecc. ecc.

            forse esistono dei criteri migliori, va’ là 😉

          • Z. scrive:

            La tesi di MT infatti è che non siano nati come stati laici, ma che lo siano divenuti dopo secoli di storia.

            Detto questo io non userei il termine “confessionale” per riferirmi ad Israele. Immagino che anche in Israele esista gente più o meno religiosa (come ovunque) ma mi sembra che laggiù l’elemento religioso non sia così dominante.

            Direi piuttosto che è ciò che dice di essere: lo stato ebraico. Nato, pensato e amministrato per gli ebrei – religiosi e non – e nel loro interesse.

          • Z. scrive:

            Cioè, effettivamente io userei proprio il termine “popolo” e non “religione”. Del resto il simbolo sulla bandiera di Israele è un simbolo che identifica anche gli ebrei atei non credenti.

          • PinoMamet scrive:

            In realtà secondo me l’esempio della banidera non vuol proprio dire niente. Israele avrebbe potuto fare una bandiera rossa con un canguro in mezzo, e non sarebbe cambiato nulla…

            che gli ebrei siano una religione, come tendono a vederli gli altri, o un popolo, come tendono a vedersi da soli, anche questo non c’entra tanto.
            Gli israeliani infatti sono sicuramente un popolo.

            Possiamo discutere se l’ordinamento di Israele sia più o meno confessionale, certo, ma onestamente, tra i tanti difetti che si trovano a questo Stato, io la confessionalità non ce la vedo particolarmente;
            certo l’amministrazione si ferma il sabato, come in Italia Francia ecc. si ferma la domenica, e le feste nazionali sono basate in parte sul calendario religiso ebraico (che per inciso, non coincide col calendario civile israeliano) come in Italia in parte su quello cristiano, ma molto altro di confessionale non ce lo vedo.

            Forse il fatto che i matrimoni siano lasciati alle rispettive religioni (mica solo a quella ebraica ovviamente) col risultato che molte coppie miste (o anche non miste, semplicemente non religiose) devono andarsi a sposare all’estero- tipicamente Cipro- e fdarsi poi riconoscere in patria.
            Una bella seccatura, risolvibile secondo me, ma non trasforma Israele nell’Arabia Saudita…

            comunque direi che questo taglia la testa al toro:
            http://it.wikipedia.org/wiki/Religione_di_Stato

            ceterum censeo che Z. c’ha ragione 😀

          • PinoMamet scrive:

            PS
            “calendario religioso ebraico” è un “tanto per capirsi”, in realtà è un calendario che ha diversi capodanni: uno appunto religioso, uno “civile antico” (il “capodanno dei re” in cui iniziava l’anno legale nel regno di Israele…), uno “naturalistico”…
            però vabbè, facciamo a capirci 😉

          • Peucezio scrive:

            Beh, una volta tanto Mauricius non ha tutti i torti.
            Un conto è ereditare una bandiera da secoli, avendone smarrito nel frattempo il senso.
            Un conto averla scelta negli anni ’40, in un’epoca di stati laici, ecc.

            Poi io non ci trovo nulla di male nel fatto che uno stato usi un simbolo religioso come sua bandiera, basta che non giochi con l’equivoco, dicendo sempre che non esiste la razza ebraica, ma solo la religione, però poi rivendicando la laicità.
            Se il fondamento dell’ebraicità, che dà diritto alla cittadinanza israeliana, non è la religione, perché siamo in regime di laicità, non è la razza (cioè gli antenati) perché le razze non esistono, sono un’invenzione dei nazisti, allora che cavolo è? Il segno zodiacale??

            Gli ebrei spesso giocano in cattiva fede con queste ambiguità.
            Come Mannheimer, quello dei sondaggi, che una volta stigmatizzò un tizio che, a suo dire, aveva detto “voi”, parlando a ebrei residenti in Italia, attribuendo loro nefandezze dello stato ebraico contro i Palestinesi. Però poi se critichi Israele sei antisemita (non è il tuo caso, Pino, per carità!).
            Ma allora si metano d’accordo una buona volta. L’equiparazione ebrei=Israele non può valere a intermittenza.

          • PinoMamet scrive:

            Vabb+ Peucè ma tu confondi “razza” (che non è un’invenzione dei nazisti, ma è un’invenzione dei positivisti sette-ottocenteschi) e “popolo” (che è un insieme di persone che condividono una serie di elementi culturali)…

            comunque, ripeto, facciamo la prova del nove. Diamo a Israele una bella bandiera gialla a pois rosa.
            Cambia qualcosa?

          • Peucezio scrive:

            Pino,
            mi riferivo all’immaginario antirazzista, so bene che il razzismo non l’ha inventato Hitler.

            Il punto è che allora resta il problema di definire un popolo: cadiamo nella tautologia.
            Finché si tratta di uno stato con confini storicamente abbastanza definiti, ecc., è facile.

            Ma nel caso degli ebrei non l’abbiamo (o, meglio, lo abbiamo a posteriori, col problema appunto di stabilire criteri per la cittadinanza di tutti gli ebrei del mondo che vogliono stabilirvisi).
            Quindi, non avendo un territorio di riferimento restano la religione e la discendenza (cioè il dato biologico, quindi la “razza”). Quale scegliere?

            Chiaramente qui non sto sostenendo che esista una razza ebraica con connotati somatici e genetici univoci e omogenei.
            Sto dicendo che se contano i genitori, i nonni, insomma, l’essere considerati e considerarsi ebrei da generazioni, il criterio è biologico, quindi, volgarmente, razziale.

          • PinoMamet scrive:

            In effetti per gli ebrei l’appartenenza al “popolo” non è un dato biologico, visto che ci si entra
            (certo, l’entrata è stata più o meno desiderabile, numerosa, accettata o avversata, in varie epoche storiche o zone geografiche, ma non è mai finita…) e del resto faticherei a trovare un “tipo ebraico”.
            Ho anche letto da qualche parte (e l’esperienza spannometrica lo conferma) che se vai in sinagoga e trovi quello con la tipica faccia da ebreo… di solito è un convertito 😉

            ma in realtà non è così per tutti i popoli? cosa ho in comune con il mio vicino di casa?
            E bada bene che parlo dell’unico mio vicino di casa originario della zona.
            Di biologico, di razziale insomma, ben poco, e non ci assomigliamo per niente.

            Poi mi dirai, ok, ma uno non può “convertirsi” italiano (ma “conversione” è una traduzione erronea);
            certo, ma può diventarlo, e nei secoli lo è diventata un sacco di gente…

            insomma, la biologia come criterio di appartenenza a un popolo, qualunque popolo, lascia molto a desiderare, io la butterei più sul culturale.

  214. mirkhond scrive:

    Anche la tanto mitizzata realtà curda, non è sempre tutta sta “liberazione” delle donne.
    Come testimoniano diversi delitti “passionali”, soprattutto nelle aree facenti parte della Turchia.
    Ultimo episodio, quello di una giovane cantante, freddata dall’ex fidanzato….

  215. mirkhond scrive:

    Poi non riuscirò mai a capire perché la libertà si debba misurare dalla quantità di centimetri di stoffa indossata dagli esseri umani…..
    Perché andare semisvestiti in pubblico è libertà?

    • Francesco scrive:

      perchè ci sono dei rompicoglioni che ti dicono di non farlo e se lo fai ti menano, immagino

      per quello io mi limito alla prima cosa, visto che il nudo in pubblico mi da fastidio (giuro, smettetela coi sorrisini!)

  216. mirkhond scrive:

    Mentre nella più splendida democrazia del mondo, seconda solo a quella u$ana, donne khazare opprimono le vere discendenti degli Israeliti/Samaritani e dei Giudei di Giuda, e i loro figli.
    Piccole, odiose, quotidiane angherie, di cui i nostri media ruffiani non parlano mai:

    https://youtu.be/qdeqXQPW7TM

  217. mirkhond scrive:

    Bella e malvagia khazara razzista.
    Peccato, per una volta che mi piace una khazara!

    https://youtu.be/YSZZKJp8Syw

  218. mirkhond scrive:

    Intanto i governatori vecchi e nuovi dell’Italia del Mì, si stanno coalizzando per rendere effettivo il vallo antimarocco.
    Chissà se coinciderà con quello linguistico da Sarzana a Senigallia! 🙂
    Su wikipedia, tempo fa, lessi che Rommel, alla vigilia dell’8 settembre 1943, voleva attestarsi proprio su quella linea, mollando direttamente e subito tutto il centro-sud Italia.
    Se Hitler lo avesse ascoltato… 🙂

    • PinoMamet scrive:

      “Chissà se coinciderà con quello linguistico da Sarzana a Senigallia! 🙂 ”

      Temo che coinciderà (più realmente: coinciderebbe, se la cosa fosse seria, ma visto che, mi o non mi, siamo sempre in Italia… ) con il Po, invece…
      😉

  219. Moi scrive:

    vernatori vecchi e nuovi dell’Italia del Mì, si stanno coalizzando per rendere effettivo il vallo antimarocco.

    [cit.]

    ————-

    Cioè ?! … A cosa alludi ?!

  220. mirkhond scrive:

    A ciò che ho sentito un’oretta fa su rainews24, in risposta all’emergenza migranti.
    I governatori del nord, Maroni, Zaja, Toti si sono riuniti per bloccare ulteriori arrivi di immigrati nelle loro regioni.
    Maroni addirittura ha proposto di sanzionare quei sindaci lombardi che ospiteranno nuovi arrivi nei loro comuni…..

    • mirkhond scrive:

      Renzy stesso sta dicendo ai suoi critici a sinistra, che l’alternativa a lui è Salvini.
      Da una marketta ad un razzista….
      Annamo bbene!

  221. mirkhond scrive:

    Del resto a Pasqua, parlando con Bruno Vespa, delle persecuzioni anticristiane in Medio Oriente, il giornalista Domenico Quirico disse che la globalizzazione si è ritorta contro di noi.
    Credevamo di dominare il mondo e invece ci richiudiamo dietro valli e frontiere, sentendoci assediati dall’Islam , dalle migrazioni di massa e dall’ostilità crescente che il resto del mondo nutre nei nostri confronti….

  222. mirkhond scrive:

    “In generale: gli occidentali hanno tutto l’interesse a denigrare i musulmani perché vogliono impadronirsi delle loro risorse. Lo scontro di civiltà NON ESISTE.
    Se fossimo veramente un obiettivo non staremmo qui a discuterne, ma staremmo in giro a cercare acqua potabile come fanno in Iraq e in Siria. SIAMO NOI IL PROBLEMA. ci comportiamo come quei bambini viziati che prendono in giro il nuovo arrivato perché ha i piedi sporchi.
    Se dovessimo arrivare veramente ad uno scontro, ci farebbero il culo a tutti.”

    Condivido al miliardo %!

    • Francesco scrive:

      << gli occidentali hanno tutto l’interesse a denigrare i musulmani perché vogliono impadronirsi delle loro risorse

      sbaglio o è quella cosa che in psichiatria si chiama paranoia? i fatti sono l'unica risorsa in mano ai musulmani, il petrolio, è molto meno in mano loro e molto meno rilevante di alcuni decenni fa

      ormai mi suona come una donna ormai "avanzata d'età" e bruttarella che sta chiusa in casa perchè gli uomini sono tutti dei maiali e le fischierebbero dietro

      tocca citare Woody Allen sul tema?

      😀

      • gotcha scrive:

        Allora come mai non facciamo tutti pace? Est con ovest, nord con sud, ricchi con poveri eccetera con eccetera?

        • PinoMamet scrive:

          …che c’entra??

          • gotcha scrive:

            Spartiamoci le risorse con amore e alleviamo le paranoie!

          • PinoMamet scrive:

            Gotcha, sai che io sono duro di comprendonio, ma mi spiegheresti meglio?

            PS
            Che è ‘sta mania enigmistica?
            e due.
            😉

          • gotcha scrive:

            siccome l’economia mondiale funziona in base alla bilancia import/export, bisogna produrre. ma per produrre non basta avere le materie prime e la manifattura, ci vuole energia: più energia uguale più prodotti.. prodotti. noi occidentali, per bravura, per una serie di circostanze fortuite, per la provvidenza o altro che non saprei, ci siamo trovati nelle condizioni di capire che il segreto non è l’energia in se ma il modo di farla funzionare in modo efficiente. per questo siamo fissati coi brevetti e i segreti. noi non è che andiamo in giro a prendere la roba (petrolio, gas, uranio eccetera) perché ci manca o perché siamo mercanti (in realtà siamo tutto eccetto mercanti, compriamo ad un prezzo maggiorato basta che non ci rompano i coglioni), ma perché dobbiamo portarla via a chi non la sa far funzionare prima che impari a farla funzionare. ad esempio io vado in africa a prendere il silicio: “ma a che cazzo vi serve questa sabbia.. ne porto via una carriola giusto per farvi un piacere”. in africa, nei depositi in cui si stocca il legname, ci sono addetti al soldo del capitalismo occidentale che si preoccupano che i negri non imparino a fare il loro lavoro: cercano di farne lavorare tanti e in maniera automatica, soffocando la possibilità che si inneschi un meccanismo di autorealizzazione nel lavoro (più competenze, più organizzazione, più soldi, più competizione, più autogestione). così andiamo a comprare il petrolio da uno sceicco pagandolo, che so, 1000 al barile direttamente a lui che li spende a puttane o al massimo facendo mettere qualche pannello solare per gli straccioni che lavorano per lui (capirai che sforzo, nel deserto). se il paese fosse organizzato, deciderebbe il prezzo del petrolio per mantenerci scuola, sanità, trasporti eccetera. ma è proprio quello lo scopo: non tanto comprare fonti energetiche a poco prezzo per risparmiare, bensì in maniera che i paesi produttori non siano in grado di diventare auto-sufficienti con quei soldi. per questo cerchiamo di importare le nostre delikatessen in arabia, per fargli venire l’acquolina in bocca e convincerli a vivere all’occidentale.per l’occidente non c’è niente di più conveniente dello pseudo-fondamentalismo arabo, che in realtà è la brama che dei disperati possono provare per dei grattacieli pieni di piscine e di prostitute (un invidia giustificata, visto che quei grattacieli è come se li avessero pagati loro). l’idea è che quando finiscono le risorse di quei paesi, l’occidente evoluto se ne inventa di altre, di cui deterrà brevetti e copyright, e alla fine della fiera sarà sempre lui a decidere il prezzo: mettiamo caso che il petrolio finisca, una ditta si inventerà il motore che funziona a sprite, la sprite darà in esclusiva la bibita al motore brevettato in collaborazione con tutte le case automobilistiche e noi saremo obbligati a comprare quelle macchine, e sarà come se fossero sempre andate a sprite.

        • Francesco scrive:

          perchè si continua a dare tutta questa importanza al Medio Oriente?

          buona domanda

          al momento la risposta migliore ce l’ha il Duca ma ci sono delle aporie interne che non la rendono convincente

          quindi nel dubbio mi limito a non capire

          ciao

  223. mirkhond scrive:

    “Non lo sai che potrei elencare a migliaia di queste puttanate con stile inquisitorio e con l’aria di chi sta elencando argomenti seri e non da totale demente?
    E non lo sai che ci sono orde di dementi pronte ad applaudire ad ognuna delle precedenti affermazioni? :-D”

    Lo so benissimo.
    E lo sanno benissimo pure i massmedia nostrani, che, evidentemente, ci considerano tutti un’orda di dementi…. 🙂

    • Z. scrive:

      La mia impressione è che ci considerino non tanto dementi, quanto troppo impegnati con la nostra vita di tutti i giorni per avere il tempo e la voglia di approfondire i temi che i media stessi trattano in modo superficiale.

      E direi che spesso ci azzeccano…

  224. mirkhond scrive:

    “Della vera sinistra, si intende, che è tutta movida, gay pride e condanne del nazismo, mica quella vetusta e fuori moda che parla di uguaglianza tra gli uomini?”

    Già. Purtroppo….

  225. MOI scrive:

    vetusta e fuori moda che parla di uguaglianza tra gli uomini ?

    ———-

    … Paradigma EteroSessista, sei un ClericoFascista PostConciliare 😉 !

  226. MOI scrive:

    Terminologia obsoleta da Patriarcato Pre’68 !

    • Z. scrive:

      Sei un gendarme, miseriaccia, non ne fai passare una.

      Ma ricorda: se guardi a lungo dentro l’abisso, prima o poi l’abisso guarderà dentro di te.

      E tu diventerai un boldriniano di ferro 🙂

      Z.

      PS: oh, durante il Sessantotto a Trento, se non ricordo male, c’era un appartamento di sole ragazze. Quando i ragazzi ne parlavano, lo chiamavano “il bordello”…

      • Thyrrenus scrive:

        Ma come fai a sapere tutte ste cose … proprio di Trento … di quegli anni … 🙂

        • Z. scrive:

          C’era anche un tizio – Roberto mi pare, o forse Renato – che usciva con una laureanda di Alberoni. Il nome di lei, al momento, non mi viene in mente.

          Ma non eravamo in buoni rapporti, specie da quando provai a dire loro che secondo me la libertà era spartecipazione!

  227. mirkhond scrive:

    “Sei un gendarme, miseriaccia, non ne fai passare una.”

    Non a caso lavora nella Digos…. 🙂

  228. habsburgicus scrive:

    Erdoğan subirebbe una grande sconfitta, politicamente parlando…niente maggioranza assoluta, arretramento netto, neppure la maggioranza per governare, ingresso dei curdi sinistrorsi…
    Ciò è un’ulteriore attestazione che quando hai tutto il mondo contro in primis i media difficilmente ce la puoi fare 😀 ed è la debolezza di ogni “democrazia” 😀
    Nuove elezioni ?
    Oppure un’inedita e, teoricamente assurda, alleanza con gli ultra-kemalisti del MHP* ? (destra nazionalista)
    In tal caso, forse andrà bene per i turchi..ma per le minoranze (tranne forse una..che l’MHP, a differenza dei kemalisti “liberal”, invero non ama..ma SA che è intoccabile :D) inizierebbe un periodo triste..peggio che negli anni ’60

    *il mondo è di rado però in bianco e nero
    la politica estera era ed è il peggio di RTE
    l’MHP invece (forse) in politica estera sarebbe duramente contro l’Isis e pro-Assad..e ciò è positivo.

    • mirkhond scrive:

      Erdoğan non potrà mai ottenere democraticamente la riforma della costituzione turca in senso presidenzialista, in quanto il suo presidenzialismo porterebbe ad un ulteriore trionfo della reislamizzazione sunnita del paese.
      E c’è troppa gente, tra kemalisti, sinistroidi, alevi e curdi che vi si oppongono (questi ultimi, seppur in maggioranza relativa sunnita potrebbero appoggiare l’AKP solo se rinunciasse alla turchizzazione piallatrice di stampo giacobino, che dura da 90 anni contro gli stessi Curdi, sia pur con delle attenuazioni nell’ultimo decennio).

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      E se sparigliasse alleandosi con la sinistra? Qualcosa da offrire ai curdi ce l’ha.

  229. mirkhond scrive:

    “i temi che i media stessi trattano in modo superficiale.”

    Una superficialità comunque voluta e indirizzata a non far pensare, e dunque in voluta e palese malafede….

  230. MOI scrive:

    Fiamma Nirenstein parla degli “AntiSionisti” come il Cosplayer ed Nuèter Suleiman Kahani :

    https://www.youtube.com/watch?v=BRshD9If18g

    02:40 _ 04:00

    • mirkhond scrive:

      Come al solito dice solo la sua verità.
      A cominciare dallo stantìo, abusato e filologicamente SCORRETTO perché FALSO termine “antisemitismo” come ERRATO sinonimo di antigiudeo, o antisionista (questi ultimi più realistici).
      E poi, un goy non vuole che il proprio figlio/a, esca con un ebreo/a, non l’ho mai sentita da nessuna parte.
      Mentre invece è noto come siano, molti tra lorsignori a non volersi mescolare coi perfidi goyim, se non abbracciano il Giudaismo…..

      • PinoMamet scrive:

        “A cominciare dallo stantìo, abusato e filologicamente SCORRETTO perché FALSO termine “antisemitismo” come ERRATO sinonimo di antigiudeo”

        hai ragione, però è anche un termine storico per indicare l’odio antiebraico, e, quel che più conta, creato dagli “antigiudaici” stessi
        (copio e incollo da Wiki:
        “Il termine “antisemitismo” venne coniato nel settembre 1879, a Berlino, in Germania, da parte del nazionalista Wilhelm Marr, nello scritto La strada verso la vittoria del Germanismo sul Giudaismo, da una prospettiva aconfessionale, come eufemismo di Judenhass («odio per gli ebrei»)”)

        “E poi, un goy non vuole che il proprio figlio/a, esca con un ebreo/a, non l’ho mai sentita da nessuna parte.”

        Manco io, però ho sentito le mie prime, e per fortuna unica, esternazioni palesemente antigiudaiche due giorni di seguito, in un paesino del Friuli ai confini della Slovenia. In realtà non credo, voglio dire, che l’antigiudaismo, come dici tu, sia così diffuso, probabilmente rimane qualche sacca residua di cretini.

        Molto diffuso invece l’antisionismo che secondo me (a differenza di quanto pensi Informazione Corretta) è un’altra cosa…

        “Mentre invece è noto come siano, molti tra lorsignori a non volersi mescolare coi perfidi goyim, se non abbracciano il Giudaismo…..”
        Questo è vero e non è vero.

        Nel senso che proprio i più sionisti, che di solito vuol dire laici, se ne strafregano. Idem gli ebrei italiani, direi.
        E in effetti conosco diverse famiglie miste, sia italo-israeliane che… italo-italiane 😉

        Mentre sicuramente gli Haredim non accetterebbero un matrimonio misto!

  231. mirkhond scrive:

    “Grecia sive Rumeli”

    Mi risulta però che in Rumeli chi non è cristiano ortodosso, sia un cittadino di serie b….

    • PinoMamet scrive:

      Non ne ho idea!

    • habsburgicus scrive:

      tanto di serie B che uno è Primo ministro 😀
      io accetterei volentieri lo statuto di serie C pur di aver almeno un’Ambasciata importante, o la direzione di una/più case cinematografiche, o il Ministero dell’Istruzione 😀

  232. mirkhond scrive:

    Chi sarebbe il non cristiano ortodosso ad essere ministro in Rumeli?

  233. mirkhond scrive:

    Il fatto che Tsipras si dichiari ateo, non toglie che non sia stato battezzato come cristiano ortodosso.
    Ne mi sembra che ai cattolici o ai musulmani siano riservati incarichi importanti in politica e nella vita amministrativa e lavorativa rumelica…..

  234. mirkhond scrive:

    L’ateismo di Tsipras è l’equivalente di quello di molti leaders laici di paesi musulmani.
    Laici sì, ma su una base musulmana…..

  235. mirkhond scrive:

    “hai ragione, però è anche un termine storico per indicare l’odio antiebraico, e, quel che più conta, creato dagli “antigiudaici” stessi
    (copio e incollo da Wiki:
    “Il termine “antisemitismo” venne coniato nel settembre 1879, a Berlino, in Germania, da parte del nazionalista Wilhelm Marr, nello scritto La strada verso la vittoria del Germanismo sul Giudaismo, da una prospettiva aconfessionale, come eufemismo di Judenhass («odio per gli ebrei»)”)”

    Certamente. Ma appunto, si tratta di un contesto STORICO ormai morto dal 1945….

    • Francesco scrive:

      beh no, l’odio contro gli Ebrei esiste ancora eccome

      ho avuto dimostrazione (con mia iniziale incredulità) che nel “popolo semplice” come in quello colto il buon vecchio antisemitismo pre-nazista vive ancora, come se “quel periodo” fosse stato semplicemente rimosso

      e non c’era ancora al governo Bibi Nethaniau!

      boh

      • PinoMamet scrive:

        “ho avuto dimostrazione (con mia iniziale incredulità) che nel “popolo semplice” come in quello colto il buon vecchio antisemitismo pre-nazista vive ancora”

        Mmm tipo?

        Io i due esempi che ho sentito in vita mia li ho riportati ad abundantiam: a distanza di un giorno uno dall’altro, ed entrambi nello stesso paesino di quattro anime, che peraltro si fatica a ritenere culturalmente italiano…

        • Francesco scrive:

          sentir usare “rabbino” come insulto abituale, nel senso di tirchio schifoso

          buon giro di barzellette naziste, che il vecchio AH fa un gran ridere

          e un senso di misteriosa diversità e malvagità degli Ebrei, che esce quando meno me lo aspetto

          roba che non basta la Fiamma Nirenstein a spiegare

          ciao

          • roberto scrive:

            d’accordo con francesco ed aggiungo l’idea “sono i perfidi a comandare il mondo” e “i perfidi sono ricchissimi” (idea quest’ultima che è costata la vita ad un poveraccio a parigi una decina d’anni fa, non so se vi ricordate la storia della “banda dei barbari”)

          • PinoMamet scrive:

            “sentir usare “rabbino” come insulto abituale, nel senso di tirchio schifoso”

            Io ho sentito usare “rabbino” come “insulto scherzoso che non fa incazzare”, e comunque l’uso è di molto posteriore dalla “moda ebraica” derivata dagli spettacoli di Moni Ovadia di dieci- vent’anni fa, e, ritengo, derivata da questa…
            (nei dialetti di qua, per esempio, non c’è traccia di niente di popolare contro gli ebrei… e qua ogni paese aveva la sua comunità e la sua sinaogoga…)

            “buon giro di barzellette naziste, che il vecchio AH fa un gran ridere”
            Ho sentito qualche barzeletta “scorretta”, del genere che si racconta perché “si sa che non si dovrebbe raccontare”, e qualche barzelletta ebraica riciclata (vedi sopra)

            “e un senso di misteriosa diversità e malvagità degli Ebrei, che esce quando meno me lo aspetto”
            Questo invece non credo di averlo mai sentito a livello popolare…

          • Francesco scrive:

            Pino,

            temo che tu dia una lettura troppo “rosea” dei fatti

            e mi sento di escludere che i miei interlocutori possano essere stati influenzati da Ovadia

            sulle barzellette potrebbe esserci una lettura “mistica”, ne ho sentite anche su Gesù Cristo ma non mi convince

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            Mah… continuo a non vedere alcun nesso con la cultura popolare, perlomeno da queste parti…

          • Peucezio scrive:

            In Puglia ggedè designava un personaggio inquietante, dall’aspetto orribile, barbuto, trasandato, dallo sguardo torvo, capace di qualunque nefandezza. E non era desemantizzato: si aveva ben presente che indicava gli ebrei.
            Come tutti gli usi popolari tradizionali, resta in forma residuale.
            Un mio giovane cugino chiamò scherzosamente “giudeo” (in italiano” un suo parente altrettanto giovane capellone e con la barba incolta.
            Il bello è che il suo anziano zio (di mio cugino, non del suo parente) lo aveva appena etichettato come “islamico”; usando invece un termine (per lui) televisivo-giornalistico del tutto estraneo al lessico tradizionale (da noi i mussulmani e tutti i popoli dall’aspetto vagamente mediorientale sono chiamati, un po’ scherzosamente, bbeduìne).

          • PinoMamet scrive:

            Mi avevi detto di quest’uso pugliese, ma qua veramente non c’è niente di simile, o forse non ne è restata traccia.

            Visto che qua i “ggeddè” 😉 erano senz’altro più numerosi che in Puglia 😉 tendo a credere che dietro questi usi ci fosse più la mancanza di conoscenza e famigliarità che il contrario…

          • Peucezio scrive:

            Pino,
            “Visto che qua i “ggeddè” erano senz’altro più numerosi che in Puglia tendo a credere che dietro questi usi ci fosse più la mancanza di conoscenza e famigliarità che il contrario…”

            I ggedì, non i ggedè/i>: è plurale, non dimenticare la metafonesi! 🙂
            A parte questa notazione filologica, è possibile che sia così.
            Mi chiedo se in qualche modo non c’entri con rappresentazioni o forme di iconografia religiosa (anche “viva”, tipo processioni o rappresentazioni sacre), in cui i giudei sono gli uccisori di Cristo, sono Anna e Caifa, ecc.

  236. mirkhond scrive:

    “Molto diffuso invece l’antisionismo che secondo me (a differenza di quanto pensi Informazione Corretta) è un’altra cosa…”

    Infatti.
    Solo che ad Infirmazione SCorretta e alla signora Nirenstein fa comodo confondere, per portare acqua all’inpresentabile bropaganda filoisraeliana….

    • Francesco scrive:

      Distinguere antisemitismo e antisionismo ha FORSE senso se parliamo di palestinesi sotto occupazione o nei campi, che hanno abbondanti ragioni per odiare gli Israeliani.

      In ogni altra situazione è semplice ipocrisia.

      • Peucezio scrive:

        Cioè Mauricius ad esempio sarebbe un antisemita.
        Chissà come mai non me lo vedo con la svastica a fare saluti romani… 🙂

  237. mirkhond scrive:

    propaganda

  238. mirkhond scrive:

    “Mentre sicuramente gli Haredim non accetterebbero un matrimonio misto!”

    Già ed è comprensibile in virtù della loro particolare visione religiosa.
    Non ha senso sposarsi e mettere su famiglia se si hanno convinzioni religiose differenti…
    Però le loro donne vestono come piace a me… 😉

    • PinoMamet scrive:

      Eh sì, sull’abbigliamento ti troveresti molto bene…
      e in fondo anche sullo stile di vita…
      se ti capitasse di voler diventare ebreo, hanno anche una fitta rete di combina-matrimoni
      (beh, la figura dello shadchen o mediatore di matrimoni e delle sue fregature, è un classico delle storielle ebraiche, per cui occhio ai pacchi… 😉 )

      • mirkhond scrive:

        Il loro modo di vestire mi attrae parecchio.
        Vedu la signora che cammina solitaria in una Gerusalemme imbiancata dalla neve, la cui foto ho linkato più su.
        Quando penso ai Giudei e alle Giudee penso a lei, non alle svestitissime di Tel Aviv…. 😉

        • mirkhond scrive:

          Vedi

        • mirkhond scrive:

          A me piacerebbe trovare una comunità cristiana ortodossa in cui ci si vesta come oggi viene considerato il vestirsi dei musulmani.
          E penso alle campagne copte dell’Alto Egitto.
          Peccato che non possa andarci a vivere!
          Sob!

          • PinoMamet scrive:

            A Milano ho visto una pizzeria-kebabberia gestita da egiziani copti, con tanto di santini appesi ovunque….
            purtroppo però c’erano solo uomini, alcuni pure baffuti!

          • mirkhond scrive:

            Da noi le kebabberie sone gestite da curdi….

          • mirkhond scrive:

            In questi giorni sono stato così male per i forti bruciori all’esofago e alla bocca dello stomaco, che un kebab me lo vorrei tanto divorare…..
            Chissà se la cucina kosher previene tali disturbi….

          • PinoMamet scrive:

            Mah, dipende comunque da quello che mangi…

          • mirkhond scrive:

            Purtroppo non mangio bene, da molti anni, non essendo stato abituato a provvedere da me, per ben 35 anni….
            E il mio stomaco ne risente..
            E’ una tragedia vivere senza una donna che si occupi di me tutti i santi giorni che Dio mi ha concesso di restare in questo mondo…

          • gotcha scrive:

            minchia mirkhond, mescolare un goccio d’olio EVO a due foglie di valeriana e affettarci un pomodoro non ci vuole mica una cuoca!!
            cani e gatti quando si vogliono pulire stomaco e intestino mangiano l’erba!

          • mirkhond scrive:

            E’ da una settimana che sto male con forti bruciori all’esofago e alla bocca dello stomaco.
            Ieri notte mi sono addormentato alle quattro, dati i FORTI bruciori alla bocca dello stomaco…
            E’ da ieri sera che sto mangiando riso in bianco, con un filino d’olio e solo stasera con un dito di vino rosso annacquato….
            Non so cosa fare….

          • mirkhond scrive:

            un goccio d’olio EVO

            E che olio sarebbe?

          • gotcha scrive:

            extra vergine d’oliva. se nel riso metti il formaggio ti conviene eliminarlo. comunque magari devi farti vedere. io non saprei dirti una dieta mirata. a me alcolici e grassi mi fanno bruciare lo stomaco. ma anche cenare tardi, coricarsi subito dopo, ansia.. prova a farti vedere e cerca di controllare questi fattori!

          • gotcha scrive:

            con un mese di verdura lessa senza condimento vai sul sicuro.. se di stagione è più buona scondita che condita.

          • roberto scrive:

            mannaggia a te gotcha
            solo a leggere la frase “un mese di verdura lessa senza condimento” e ho dovuto prendere appuntamento con un analista per farmi superare il trauma….
            🙂

          • Francesco scrive:

            a Milano nelle pizzerie egiziane (quasi tutte copte) i vestimenti sono molto simili a quelli occidentali standard …

            anche perchè il personale è multi-etnico

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            Qua i kebabbari sono altamente misti: nordafricani, kurdi, turchi, pakistani e persino qualche cinese!
            che si è lanciato nel business (ma ormai i cinesi si sono lanciati anche nella “sacra” cucina locale…)

          • gotcha scrive:

            io sono trent’anni che mangio schifezze.. frutta e verdura stanno cominciando a piacermi sul serio. non è per fare il salutista. è come una sbornia: a vent’anni sei disposto a star male tre giorni in cambio di due ore di disinibizione con le pulzelle, a trenta scegli i tre giorni..

  239. mirkhond scrive:

    “Nel senso che proprio i più sionisti, che di solito vuol dire laici, se ne strafregano. Idem gli ebrei italiani, direi.
    E in effetti conosco diverse famiglie miste, sia italo-israeliane che… italo-italiane ;)”

    Non credo però che amino mescolarsi con palestinesi….

  240. mirkhond scrive:

    Comunque a nord del Vallo Sarzana-Senigallia, il governatore del Piemonte, Chiamparino e Piero Fassino si sono espressi contro la proposta di Maroni-Toti-Zaja del Vallo antimarocco…
    E quello dell’Emilia-Romagna?
    E i sindaci di Bedonia? Fidenza? Salsomaggiore? Parma? Bologna? Ravenna?

    • gotcha scrive:

      pensare al sindaco di Bedonia che si occupa di aspetti culturo-razziali mi fa venir da ridere.. quest’anno mi sembra che ci siano più bisce degli altri anni. daini e cinghiali nella media. dove sono spariti i tassi??

      • mirkhond scrive:

        Dalle tue parti non vi sono immigrati e/o campi profughi?

        • gotcha scrive:

          campi profughi no. ci sono magrebini nella zona di pontremoli-sarzana e pakistani rumeni e albanesi a bedonia-borgotaro. qui c’è un razzismo così ancestrale che è più sopportabile per uno straniero dell’antirazzismo radical-chic che come risultato riesce a farti sentire ancora più inferiore che non una mano di botte. al mio paese c’è un tizio la cui famiglia non c’entra niente con le altre presenti ivi: lui si sente un immigrato, un paria che vive ai margini del villaggio e non si è ancora totalmente integrato.. guarda caso è razzista. Noi siamo razzisti nel senso che diffidiamo del prossimo, quindi è un razzismo democratico. forse pakistani, magrebini e albanesi stanno integrandosi meglio dei rumeni, che qui vengono considerati delle “ligére” (uno che vive imbrogliando il prossimo), ma i rumeni sono in classifica più avanti degli abitanti di Tarsogno (ladri e assassini), o di Setterone (ce ne vuol cento per farne uno buono), o di Santa Maria del Taro (celebre per le tare genetiche data la presunta alta percentuale di inincrocio), o di Caneso (famosi per essere sporchi di fango e letame, in quanto camminano per strade putride). In mezzo a questi montanari analfabeti e insensibili a volte ti senti proprio “al sicuro”..

  241. gotcha scrive:

    l’antisemitismo può riferirsi alla endlosung razziale. a me sinceramente tutta la propaganda filo-israeliana occidentale, che forse in Israele manco esiste (perché dubito che siano rimbambiti come noi siamo), mi da delle vibrazioni cattive, come se fosse in sostanza una propaganda di assimilazione, una propaganda anti-ebraica. Se mandi un soldato in avanscoperta, è per capire se è la strada sbagliata quando senti gli spari..

    “La mia impressione è che ci considerino non tanto dementi, quanto troppo impegnati con la nostra vita di tutti i giorni per avere il tempo e la voglia di approfondire i temi che i media stessi trattano in modo superficiale.”

    la perdita di interesse verso la cultura ebraica è un crimine. vorrei provare a fare un sondaggio per strada e chiedere “secondo te, qual’è la probabile origine del pilota di formula 1 Stefano Modena, o dello scrittore Carlo Levi?”

  242. mirkhond scrive:

    Credo che Zanardo volesse semplicemente dire che per la maggiorparte della gente, vengono prima le proprie necessità di sopravvivenza, e poi, superficialmente, tutto il resto.
    Certi argomenti interessantissimi, sono sempre stati appannaggio di una minoranza di studiosi….

    • gotcha scrive:

      secondo me zanardo ha sottolineato il dramma più grande in cui ci troviamo oggi come società.
      non volevo dargli contro, ma prendere atto che ha messo il dito nella piaga. una piaga che riguarda la maggior parte di noi. siamo troppo distratti dagli impegni e questo stress uccide la curiosità. poi è chiaro che non si può approfondire come fa una minoranza di studiosi. però almeno non bere tutto quello che arriva dai media mainstream.

      • mirkhond scrive:

        Una coscienza critica abbisogna di allenamento, ma se le necessità del vivere impegnano il grosso del tempo che ci è dato a disposizione, è comprensibile che argomenti pur interessantissimi, ma che non riguardano direttamente noi, non vengano nemmeno presi in considerazione dalla maggiorparte della gente.
        Il sapere inoltre, accresce la sofferenza…..

        • Z. scrive:

          Mah, secondo me non è che il sapere accresca la sofferenza. Piuttosto accresce la capacità di esprimerla, di discuterla. Tutti soffriamo…

          • gotcha scrive:

            anche secondo me tutti soffriamo. ma forse mirkhond intendeva la capacità di averne coscienza. il sapere apre in generale, anche alle “zone buie”..

          • Z. scrive:

            Anche chi non è istruito ha coscienza del fatto che soffre. Certo, può essere più difficile per lui comunicare la propria sofferenza ad altri, così talvolta le persone istruite pensano ad essere le sole a soffrire…

  243. MOI scrive:

    @ ROBERTO

    Come siete messi a Zingari in Lussemburgo ? … E come sono messi loro ?

  244. MOI scrive:

    Ho provato a cercare l’ olio EVO ed è saltato fuori ExtraVergineOliva … ‘sta smània internettara di siglare qualunque cosa (specialmente “concetti chiave” nel discorso) l’ ho notata anch’io, non è che mi piaccia tanto.

  245. MOI scrive:

    @ Mirkhond

    … E dire che tu, in quanto bianco-maschio-etero-veterocristiano, per la società che t’ opprime puoi essere solo “Oppressore” !

  246. mirkhond scrive:

    E’ forse per questo che mi sento così oppresso…. 🙂

  247. mirkhond scrive:

    “Piuttosto accresce la capacità di esprimerla, di discuterla.”

    Certamente Zanardo, ed è per questo che persone come il sottoscritto OGGI si curano dallo psichiatra e dallo (nel mio caso dalla) psicoterapeuta.
    Cioè vi è stato un progresso scientifico-culturale, che ci ha permesso di prendere consapevolezza delle nostre e altrui “zone buie” di cui parla Gotcha.
    Ma questa consapevolezza, questa elaborazione del nostro dolore, accresciuto dal sapere che non siamo gli unici a soffrire, ci rende anche migliori?
    E soprattutto, ci fa stare meglio?
    A me piacerebbe essere come quei montanari liguri a cui appartiene il nostro Gotcha….

    • gotcha scrive:

      mirkhond, la psicologia è una scienza positiva (nel senso che ha fiducia nella persona). beh poi dipende dallo psicologo. non so se sia del tutto positivo ragionare come i montanari liguri. hanno lati negativi e positivi anch’essi: si può fare meglio!

      • Peucezio scrive:

        Si vabbè, questo è come dire che sia andare a letto con una modella ventrenne di un metro e ottanta, sia andare a letto con una gobba di ottant’anni con l’alito fognato hanno entrambi i loro lati positivi e negativi.
        Il mondo non è una massa indistinta di entità in cui le qualità sono identicamente distribuite.

        • habsburgicus scrive:

          mi piace questa tua franchezza, Peucezio..é proprio così infatti
          ecco, se ci legge Z, forse capirà la differenza fra “politicamente corretto” e “linguaggio delle persone normali 😀

        • gotcha scrive:

          Dipende da quanti anni hai tu!

          • Peucezio scrive:

            Ecco, questo è un punto su cui non sono per nulla d’accordo.

            Se non ho una lira e posso permettermi solo una macchina usata tutta scassata, non è che diventa bella. Bella continua ad essere una Ferrari, solo che non posso permettermela (sempre che i vecchi non possano avere donne giovani, che è tutto da stabilire).

          • gotcha scrive:

            si ma è un discorso molto generale..
            una vecchia panda 4×4 da 2 0 3 mila euro è l’ideale sulla neve.
            una modesta punto o Yaris sono ottime macchine che non costano niente come manutenzione.
            appena più su di livello, se fai il rappresentante e ti serve una macchina che ti consenta di spostarti in autostrada, una mini, una golf, roba così.
            ma scusa, ma in base a quale logica una macchina sarebbe “bella”?
            per quanto mi riguarda, a me piacciono la Lamborghini miura, la lancia stratos, ma sono mie fisime, non sono macchine belle in se.
            il loro valore, anche se mediamo tra “valore d’uso” e “valore di scambio”, è nullo, perché hanno come unica prerogativa le alte prestazioni. ma visto che c’è il limite di velocità a 130, non capisco manco perché le fabbrichino..

          • Peucezio scrive:

            gotcha,
            in effetti il paragone funziona fino a un certo punto, non è dei più pertinenti.
            Ciò che dici sulle macchine è verissimo.
            Io ho un’utilitaria giapponese esteticamente lontanissima dai parametri che rendono bella una macchina secondo la percezione comune, ma io guido quasi solo in città, odio andare dal meccanico se non per ordinaria manutenzione e ‘sta macchina, che è pure GPL, quindi spendo pochissimo di carburante, non si rompe mai (ma proprio mai: ha sette anni, quasi 80 mila km e mai mezzo guasto), insomma, è la mia macchina ideale.

            Ma per la donna è un po’ diverso.
            Uno può preferire il tipo intellettuale, un altro quella più frivola, uno la timida perché è più femminile e seria, un altro l’estroversa perché è più esuberante, ma, insomma, una donna giovane e bella è molto meglio di una matura e brutta, hai voglia a dire…

          • gotcha scrive:

            mi hai convinto. giusto per incrociare gli argomenti che abbiamo preso in considerazione, stavo pensando agli egocentrici (non mi riferisco a mirkhond, ma a persone che conosco di persona), ma egocentrici a livello patologico, e stavo pensando che non esistono, a quel livello, lati positivi con cui ci si può consolare.
            la metafora delle donne poteva funzionare, ma era troppo discriminatoria nei confronti delle vecchie con problemi a digerire. se penso agli egocentrici ed agli ignoranti (in stile nostrano, ignoranti che avrebbero la possibilità di aprirsi e non lo fanno perché è troppo “sbatti”), sono d’accordo con te pienamente e propendo per la soluzione finale.

        • gotcha scrive:

          Non sei tu a possedere un punto di vista. E’ il punto di vista che possiede te.

    • Z. scrive:

      Ci fa stare meglio: direi proprio di sì. Abbiamo la possibilità di affrontare le nostre sofferenze e talvolta di superarle grazie all’aiuto degli altri e quindi sì, ci fa stare meglio.

      Ci rende migliori: dipende da cosa significa, per te, essere migliori. Per come la vedo io la cosa non è automatica, ma essere più istruiti significa anche conoscere meglio gli altri. Quindi sì, ci dà la possibilità di essere persone migliori: aiutando meglio gli altri, ad esempio, se lo desideriamo.

      • mirkhond scrive:

        Traversara

        Aiutare il nostro prossimo non è affatto facile, ne scontato.
        Ho visto persone davvero altruiste anche tra analfabeti.
        A volte basterebbe poco, tipo una donna che ti dica SI per la vita.
        E invece è sempre il solito PALO……

        • Z. scrive:

          Temo di essermi spiegato male… non dico che chi ha studiato di più sia per ciò stesso più altruista, solo che più conoscenze ci possono aiutare a capire meglio gli altri. Che comunque resta cosa non facile, certo.

        • gotcha scrive:

          Mì, ma come fa uno intelligente come te a crogiolarsi con ste donne.. non è che le scansi un po’?? a volte bisogna grattare sotto le apparenze. le donne poi si mettono volentieri sulla difensiva. (non capire roma per toma, anche “darla via” è uno “stare sulla difensiva”).

          • Peucezio scrive:

            Il punto è che avere le donne significa constantemente mettersi in gioco, non costruirsi un proprio mondo, molto strutturato, e pretendere che ci entrino.
            In un certo senso uno deve annullare sé stesso. Anche nelle nostre costruzioni ideali più nobili c’è sempre una certa componente di narcisismo, cioè amiamo le nostre idee, il nostro modo di essere.
            E ogni spazio lasciato all’amor sui è uno spazio sotratto all’amore per la fica (che, ovviamente, è un legame sentimentale, ancor prima che carnale, anche se la carne non è scindibile).

          • gotcha scrive:

            Forse c’e’ un “compromesso superiore”, in cui tu e lei siete due mondi distinti e costruiti per se’, che intersecano le loro orbite in una galassia (il rapporto). Annullare totalmente se stessi non si rischia di bruciarsi vicendevolmente? A me da la sensazione che se sono “totalmente” nudo, e cosi’ lei, si esce dall’ottica dell’altro. Noi ci vivifichiamo anche grazie alla componente ignota!

          • Thyrrenus scrive:

            Che ne dite dell’immagine degli spazi siderali di due galassie che restano ciascuna al suo posto ma che si lasciano anche completamente alla mercé del desiderio di conoscere reciproco? E magari da certi incontri ed esplorazioni nascono nuove stelle (sempre che lo si voglia 😉 )

          • gotcha scrive:

            Bello, soprattutto le nuove stelle che nascono; un po’ meno bello e’ il pensiero di dover ripianare il debito pubblico delle pur nuove stelle, e dover organizzare una comunita’ intergalattica del carbone e dell’acciaio, poi MGC, poi CEG, poi GALAXY con l’introduzione della moneta unica.

          • Peucezio scrive:

            gotcha, tieni conto che il mio era un discorso specifico su Mirkhond, una sorta di ricetta personalizzata per lui.
            Non perché ciò che ho detto non sia vero per altri, ma perché per alcuni è scontato, mentre ad altri va ribadito e magari anche estremizzato un po’.

            Uno senza un’identità, che vive in funzione delle donne assecondandone i gusti e le esigenze anche minime potrebbe avere alla lunga il problema opposto, di risultare scontato, piatto.

          • gotcha scrive:

            Hai ragione, ma non credo che mirkhond sia un egocentrico patologico.. Io conosco un paio di tizi cosi’, ma per quelli non c’e’ altra soluzione che la soppressione.

          • Peucezio scrive:

            Non è un egocentrico infatti.
            E’ uno che si è costruito una sorta di mondo su misura.
            Un mondo affascinante, ma autoreferente, incompatibile con una donna.
            Non perché s’interessa di storia al punto da esserne un’enciclopedia vivente e perché ha dei punti di vista originali e scomodi (sono tutte cose di cui a una donna non frega granché, al massimo le ammira), ma perché queste cose sono diventate la sua vita, sostiuendosi alla vita vera, surrogandola, mentre al massimo dovrebbero esserne una parte.

            Cioè se io sono un entomologo, va benissimo che mi seziono i miei insetti.
            Però se poi la mia vita si riduce a quello e l’entomologia esprime le mie categorie di riferimento con cui giudico la realtà, allora sono guai, perché le donne, il lavoro, gli amici, la famiglia non sono insetti.

  248. habsburgicus scrive:

    @Gotcha
    delle “ligére”

    lo si dice pure nel Piemonte del sud, con lo stesso significato (ancor di più al singolare)..con una certa nasalizzazione della i, tanto che potrebbe apparire lingére..
    per il resto, eguale, pure la pronuncia 😀

  249. Thyrrenus scrive:

    Habsburgicus guarda quest’insalata:

    Per la cronaca dell’Impero Romano d’Oriente insino a che cadde ed anche un pochetto oltre:

    Zosimo, Historia nea per gli anni 300-353
    Ammiano Marcellino (L) Res gestae 353-378
    Zosimo, Historia nea 378-410

    (Orosio: sulle cose dopo il 378 (sino al 418 quando il baluba agostiniano crepa)? NOOO: mi sta trascendentalmente sui ball visto che sarei stato quanto meno pelagiano … )
    (Marcellino Comes (L) 379-518 ? Problema: riconnettersi ad Eusebio ed Hieronymus e quindi prendere Marcellino che li prosegue oppure restare fedeli a .. se stessi … e restare sulla linea Zosimo-Procopio? Scelgo la seconda linea.)

    Procopio di Cesarea, dal 410 al 550/553.
    Joshua-Gesù lo stilita (S) anni 494-506 per il vicino oriente (anche bizantino ovviamente)
    Agathias, Historien (continuazione di Procopio) 552-559
    Menandro Protettore (continua Agathias) frammenti da Suda ma non male per gli anni 562 e 570
    Chronica di Monemvasia, da Giustiniano I a Niceforo I specie per la storia del Peloponneso e dei Balcani
    Sebeos vescovo, cosiddetta storia di Eraclio (Armeno), Armenia Impero romano e medio oriente anni 401-661 ma interessanti dal 590 al 661.
    Giovanni di Nikiou (originale forse greco o forse copto oggi solo in etiopico antico) 640-643 cronaca della conquista araba dell’Egitto.
    Cronaca di Zuqnin (Siriaco) (Dionysos tell Mahre?) cod. Vat. 162 autografo !?! dalla creazione al 775, prenderei la quarta parte da Giustino II (565) al 775.
    (Giovanni Malala (490-570) sarebbe facile per tutto il periodo sino al 570 circa ma sembra meglio Procopio.)
    Teofilatto Simocates (580-650?) Historiae, 574-603.
    Chronicon Paschale (Anonimo circa 630) Da Adamo al 630. Diciamo che ne prendiamo dal 602/3 al 628.
    Theophanes (con gli appunti di Georghios Synchellos se li si trovasse please) periodo 283/4-813 ma di particolare importanza per gli anni 602-813 (peccato che tratta male Leone III e Costantino V ‘solo’ perché iconoclasti) noi ne prenderemo dal 628 all’813.

    Ora abbiamo:
    Theophanes continuatus, 813-961
    Giuseppe Genesios, Basileiae, 813-886
    Giovanni Skylitzes, Synopsis historion (fine 11° sec.) continua Theophanes: va dall’811 al 1057 (poi c’è lo ‘Skylitzes continuatus’ fino al 1079).
    Chronica dei Logotheti (tardo X° sec. ) parte più antica fino a Giustiniano II (711, fine della dinastia ‘eracleide’) (raccogliendo anche roba da Traianus Patricius?) proseguita da altri (quel bischero di Giorgio Monaco?) fino all’842 e riproseguita da altrui sino al 948, et … altro manoscritto, altra mano sino al 963. Insomma se non si trova di meglio in qualche vecchio ripostiglio se ne può prendere il racconto degli anni 813-963. Anzi no, sino al 959 da qui Leone Diacono.
    Ora nella mia Historia ci butterei dentro come degli importantissimi Excursus i tre scritti principali di Costantino VII Porfirogenito (905-959) soprattutto il De administrando impero (che è anche storia pulita) ma anche De thematibus e De cerimonis aulae (Byzantinae)
    Leone Diacono anni 959-976 (Romano II, Niceforo Foca, Giovanni Tzimiskes)
    Michele Psello, Chronographia, anni 976-1075 (continua Leone Diacono).
    Michele Attaleiates scrive per gli anni 1034-1080 da preferire agli altri.
    Dal 813 al 959: insalata di Skylitzes e dei Logotheti. Poi Diacono e Psello con l’inserimento dell’Attaleiates. Caspita siamo ‘solo’ al 1080!

    Dopo lo Psello:
    Giovanni Zonara Epitome historiarum dalla creazione al 1118 (morte di Alessio I Comneno) si potrebbero prendere gli ultimi libri
    Niceforo Briennio Hyle Historias per gli anni 1057-1069 (oppure Costantino Manasse fino al 1081?)
    Anna Comnena (1083-1154) Alexiade (scritta sino al 1148?) 1069-1118 ma il marito Niceforo Briennio fino all’1081?
    Facciamo l’insalata Zonara – Anna Comnena per gli anni 1080-1118 e tagliamo la testa al toro.
    Poi non ci sono dubbi
    Niceta Choniate da preferire forse al buon Giovanni Kinnamos (che scrive per gli anni 1118- 1176). Insomma Niceta Choniates: anni 1118-1206
    Giorgio Akropolites anni 1202-1261, ne prendiamo gli anni 1206-1261.
    Giorgio Pachymeres per gli anni 1261-1308 (riprende l’Akripolites)
    Niceforo Gregoras 1204-1369 ne prendiamo gli anni 1308-1369
    Giovanni Cantacuzenos anni 1320-1356 lasciamolo stare a guardarsi l’ombelico dopo aver regalato Gallipoli ai turchi.
    Laonikos Chalchochondyles anni 1298-1463 ne prendiamo gli anni 1369-1441
    Dukas per gli anni 1341-1462 andrebbe ma lasciamo Gregoras sino al 1369 e Chalchondilas sino al 1441?
    Giorgio Sfrantzes (1401-1477), Chronicon minus, anni 1413-1476 (Ultimo vero bizantino, amico fraterno di Costantino XI°) ne prendiamo gli anni 1427-1476?
    Kritobulos di Imbro anni 1451-1467 la versione ‘filoturca’.
    Makarios Melissourgos (metropolita di Monemvasia), Chronicon maius sembra scritto intorno al 1577, anni amplia lo scritto dello Sfrantzes con altre fonti perdute. Potremmo prenderlo come fonte per tutto il periodo dei Paleologi

    La storia della chiesa etc. la lascio ad un altro grafomane 😉

    • mirkhond scrive:

      La cronaca di Gregora arriva al 1359, essendo il suo autore deceduto l’anno dopo.

      • Thyrrenus scrive:

        Giusto! correggiamo 1369 con 1359 nelle occorrenze debite! Avrò preso altri abbagli? Mah. Sarà l’amato Synesio che l’avrà fatto vivere un decennio in più almeno nei … sogni … 😉

  250. MOI scrive:

    @ GOTCHA

    Quando si vive in un posto piccolissimo, isolato e sperduto si diffida di qualunque “forestiero” … Bobbio (PC) o Giacarta non fa tanta differenza, nè (lo dite già il “nè” ? … a Bologna ovviamente no, a dire il vero lo trovo un po’ irritante tutto quel salmodiare “nè, nè, nè ?” ! 😉

    • MOI scrive:

      Bobbio ?! … Pure Borgo Val di Taro (PR) ! 😉

      • gotcha scrive:

        No preferiamo il ve’ in senso affermativo e soprattutto rafforzativo.. Tipo per far notare ad un foresto che ha detto una cazzata. Al burgu hanno in aggiunta il problema che si credono aperti! Hanno avuto un sacco di morti quando ci fu il boom dell’eroina!

  251. roberto scrive:

    Mirkhond

    “Mi risulta però che in Rumeli chi non è cristiano ortodosso, sia un cittadino di serie b….”

    in che senso?
    se vuoi dire che la chiesa ortodossa è strafavorita, è ovvio che hai ragione (per dire, i pope sono pagati dallo stato, visto che hanno soldi da buttare….)
    ma per il resto?
    che svantaggi hai ad essere cattolico o qualsiasi altra cosa?

    per curiosità, mi hanno detto che nei posti dove c’è un vescovo, viene invitato alle cerimonie pubbliche, ma nell’ordine protocollare siede dietro le autorità civili e religiose ortodosse….

  252. mirkhond scrive:

    Nel senso che un cattolico o un musulmano non fanno carriera nei posti di lavoro.
    Ai musulmani viene fatto svolgere il servizio militare senza armi.
    Sono cose che mi sono state dette da un lombardo che è stato in Rumeli anni fa, e da un romeo che studiava qui a Bari.

  253. habsburgicus scrive:

    @Thyrrenus
    Si..ottime fonti…l’ipotetico monaco troverebbe pane per i suoi denti 😀
    Menandro Protettore che è senza dubbio la migliore fonte per il 558-582 d.C l’avevo escluso perché frammentario..ecco perché ho dovuto ricorrere a Marius Aventicensis
    Orosio non piaceva troppo neppure a me (nel contesto) ma l’ho messo per un vezzo..quello di non ripetere le stesse fonti, e Zosimo l’avevo già usato in 324-532 d.C
    Per il periodo tardo direi che non c’è problema, l’accordo è si può dire totale (si potrebbe discutere se su Giovanni II non sia meglio Cinnamo del Coniate, in quanto più vicino, ma sono bazzeccole, pinzellacchere..come hai notato il povero Giovanni II, 1118-1143, non ha purtroppo avuto uno storico degno di lui, che pure ebbe una sua grandezza; il padre Alessio I ha avuto la figlia Anna Comnena, sorella di Giovanni-da lei detestato 😀 Manuele ha avuto Cinnamo e poi il grande Coniate forse il migliore di tutti gli storici bizantini, a pari merito con Psello, umanamente rivoltante quest’ultimo, va detto)….vedo che hai elencato pure lo pseudo-Sfrantze, o Macario di Monemvasia…volendo ci sarebbe pure una Cronaca anonima dalla creazione a Selim II nel 1566, una che andava a Murad IV (1623-1640) e una Cronaca del Metropoita Neophytos Mauropotes di Arta a metà XVIII secolo, ma se il nostro monaco scegliesse veramente tali guide dovremmo dedurne che la sua capacità critica piuttosto superficiale 😀 (qualcosa di utile hanno ma solo per l’epoca ottomana)

    • habsburgicus scrive:

      avrei dei dubbi, poi, su Procopio fatto iniziare dal 410….vero che fa degli excursus ma in pratica non tratta nulla prima del 518..temo che per avere un racconto continuo dal 410 al 518 dobbiamo dipendere da Marcellinus..o, se non si vuole il latino…dai frammenti di Giovanni di Antiochia (che qui copia Eustathius di Epiphania) ma ciò darebbe adito a a lacune..si potrebbe già utilizzare il Chronichon Paschale

      il Theophanes Continuatus è composito; secondo Treadgold 2013, ultimo a trattare a fondo l’argomento
      lb I-IV (813-867 d.C), vero Theophanes Contunuatus, opera anonima, c.a 958 d.C, forse di Theoodoros Daphnopates (l’avrebbe scritta su ordine del Porfirogeneto a cui non era piaciuto Genesius, scripsit c.a 954,)
      lb V è la Vita di Basilio, opera anonima (lui non la assegna più al Porfirogenita), scritta c.a 950, forse di Theodoros Daphnopates comunque dello STESSO anonimo che poi scriverà lb I-IV del Theophanes Continuatus
      lb VI, definizione da abolire; un pratica un’insalata di Simeone il Logoteta (2° versione) sino al 948 e poi osservazioni contemporanee

      divide il Logoteta in 3
      Simeone il Logoteta (1° versione), sino a 948 d.C scritto c.a 968 ed. 2006 Wahlgren quella che è erroneamente assegnata a Leo Grammaticus, Theodosius Melissenus e financo, in parte Georgius Monachus Continuatus
      Simeone il Logoteta (2° versione), sino a 963 d.C scritto c,a 969 purtroppo ancora l’edizione obsoleta bonnense
      Pseudo-Simeone, sino a 963 d.C scritto c.a 978 versione in parte ridotta, in parte espansa delle due versioni del Logoteta, con aggiunta di date falsificate

      fonte comune di
      Simeone-II (2° versione), Ps-Simeone, Vita di Basilio, Theophanes Continuatus, Genesius, Vita Euthymii sarebbe Niceta il Paflagone, che giungeva al 921 d.C (non l’unica fonte però)
      Simeone-I (1° versione) invece non mostrerebbe influenze di Niceta il Paflagone se non in 912-920/921 e anche qui solo indirettamente grazie a Manuele Protospatario (scripsit c.a 962) che lo utilizzò pesantemente e che fu a sua volta utilizzato da Simeone-I, già in 912-920 e soprattutto in 921-948
      tra le fonti di Niceta il Paflagone vi sarebbero
      Theognustus, 813-829, scripsit c.a 832
      Vite di Santi per Teofilo e Michelle II (non conobbe la buona continuazione di Teofane al 844 d.C, scritta in c.a 860, che invece lo Ps-Simeone utilizzò)
      Vita di Basilio I e Leone VI scritta c.a 913

  254. habsburgicus scrive:

    324-353, of course

  255. habsburgicus scrive:

    http://www.milliyet.com.tr/secim/2015/

    Cartina delle elezioni turche
    Arancione, AKP Recep Tayyip Erdoğan
    Rosso, CHP kemalisti “ortodossi” e “di sinistra” il nome del partito è lo stesso
    Viola, HDP curdi di sinistra
    Blu, MHP, estrema destra kemalisti conservatori influenzati dal famoso (o famigerato ?) Alparslan Türkeş, ideologo dei “Lupi Grigi”, processato già nel 1945 per “nazismo” (e assolto), il che non gli impedì di fare il vice-PM in vari gabinetti nei ’70 :D…ebbe sempre rapporti strettissimi con le Forze Armate (specialmente con gli ambienti che non amavano Inönü, tipo il FM Çakmak all’epoca della II GM e “derivazioni” successive)

    • mirkhond scrive:

      In proposito:

      http://palaestinafelix.blogspot.it/2015/06/il-piffero-erdogan-voleva-suonare-e.html

      Interessanti i commenti sul ruolo ambiguo dei Curdi, mai abbastanza sottolineato, nemmeno dai siti antimperialisti….

    • Francesco scrive:

      scusa ma dalla piantina il nostro Erdogan pare una specie di Mastella turoco, che prende i voti in provincia: Istanbul e tutta la costa verso l’Europa sono rosse, l’Oriente è un monocolore viola, lui domina nel mezzo … una vera delusione!

      PS bello come i curdi, colpevoli di “non anti americanismo” a prescindere, tutto sommato se lo meritino, di non avere uno Stato loro, agli occhi degli “anti imperialisti” medi!

      • mirkhond scrive:

        Erdoğan domina nel cuore dell’Anatolia, nell’antico paese del Sultanato Selgiuchide di Rum, e in gran parte dell’area pontica.

        • Francesco scrive:

          insomma, la provincia sonnacchiosa? con un grande avvenire dietro le spalle?

          😉

          • habsburgicus scrive:

            Istanbul città, però, se guardi bene, se l’é presa..
            ed è logico..Istanbul è piena di turchi anatolici, emigrati da non molto, religiosi e conservatori dunque non fa testo (i vecchi stambulioti, of course, sono quasi tutti contro di lui..ma ce ne sono come torinesi a Torino :D)

          • mirkhond scrive:

            E fu nel cuore di Rum, che nasce il simbolo dell’Aquila Bicipite, già presente nei rilievi rupestri ittiti nel II millennio a.C.
            E che fu adottata dagli Armeni e poi ricompare proprio nell’Anatolia romana, nel 1057, al tempo dell’alzamiento di Isacco I Comneno (1057-1059) a Castamone (oggi Kastamonu), e divenuta prima vessillo della famiglia dei Comneni, e poi della Romània stessa, almeno da Michele VIII Paleologo (1259-1282), soppiantando la tradizionale aquila romana monocipite…..
            Anche i Patriarcato Ortodosso di Costantinopoli finì per adottare questo antichissimo vessillo anatolico.

          • Mauricius Tarvisii scrive:

            Se ci fate caso Istanbul è praticamente uno spaccato dell’intera Turchia, tranne che per i nazionalisti che sono sotto la media: le percentuali locali più o meno corrispondono a quelle nazionali.

      • Z. scrive:

        In effetti è ancora più curioso come se lo meritino agli occhi dei “filoimperialisti”…

        • Francesco scrive:

          mica vero, qui devi distinguere la plebaglia come me, che ammira i curdi e uno staterello a spese dei vicini glielo darebbe molto volentieri, e le ciniche cancellerie, che non spendono una goccia di sudore per i diritti dei curdi come per quelli di nessuno

          😀

          • mirkhond scrive:

            I Curdi perseguono obiettivi propri.
            Per realizzarli si sono alleati di volta i volta, coi nemici dei loro nemici.
            Da qui il “disorientamento” di certi antiimperialisti.
            Da aggiungere che tali obiettivi relativi alla nascita di un loro stato, in se comprensibili e condivisibili, trovano ostacoli anche all’INTERNO della realtà curda.
            Che è molto travagliata e divisa da retaggi tribali e religiosi.
            Che verranno sempre prima della fantomatica creazione di un unico stato di e per tutti i Curdi.
            Come mi disse anni fa, proprio un kebabbaro curdo alevi…

          • Z. scrive:

            Francè, non fare il furbo con me!

            tu non sei “plebaglia”, altrimenti non sapresti neanche se i curdi sono un popolo o un vegetale tipo i cardi…

            sei solo un catto-coso riccofilo!

            🙂

          • Francesco scrive:

            carissimo Z

            guarda che non sono ricco-filo, io ho studiato economia

            solo che non subendo il fascino dell’escatologia come il mio collega Karl Marx di venerata memoria ne ho tratto conclusioni lievemente dissimili: non c’è nessuna Età dell’Oro davanti a noi

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            France’, dai

            tu sei riccofilo.

            Vabbè, è un tuo modo di vedere le cose: del cazzo, sicuramente 😀 ma sei fatto così, ti accettiamo lo stesso…

          • Francesco scrive:

            Pino,

            sarò un pò minchione come dice il Duca ma a questo ci tengo: io non sono partito nè ricco di mio nè riccofilo, sono arrivato a conclusioni “menenioagrippesche” sui ricchi dopo aver studiato economia e un pò di storia.

            A questo puoi al massimo aggiungere una personale antipatia per gli invidiosi e per i moralisti.

            Ciao

          • PinoMamet scrive:

            France’,

            peggio la toppa del buco: sei un riccofilo, e ci hai pure dovuto studiare sopra…
            😉

            guarda che fai sempre in tempo a studiare di più e a cambiare opinione, Menenio Agrippa peraltro era un minchinone già all’epoca.

            Anche a me stanno antipatici i moralisti (e Francè, spiace dirlo ma lo sei parecchio…) ma ancora più gli autolesionisti 😉

            dai che c’è speranza per tutti!

          • Francesco scrive:

            I moralisti sono quelli che giudicano gli altri in base alla loro morale di comodo e se stessi con somma indulgenza.

            Io tento di valutare me stesso con la morale di Dio, che è molto meno indulgente.

            Sui ricchi e la società, dovresti uscire dal comodo guscio del populismo adolescenziale (e magari studiare).

            Siccome sono buono e tollerante (:D) ti invito a iniziare provando a smentire il nostro amico Menenio Agrippa.

            Good luck!

          • PinoMamet scrive:

            Francè,

            io non so come giudichi te stesso, e a dire il vero non mi interessa troppo: non sono il tuo confessore 😉

            però tu mi dici che hai studiato Economia. Scusami se la cosa mi impressiona poco: anche un mio caro amico insegna economia, e posso dire di conoscere quasi tutti i suoi colleghi, più diverse altre persone che se ne occupano, sparse su tre continenti.

            Non poche di queste sono su posizioni diverse dalle tue.
            Non voglio dire che siano sostenitori della dittatura del proletariato- neppure io lo sono- ma neppure dello zerbinamento totale ai desideri e ai capricci del ceto alto e altissimo, che proponi tu.

            Da ignorante, noto che i tuoi beniamini e numi tutelati, Thatcher (sempre esecranda) e Reagan, sono riusciti nel miracolo di prendere due nazioni in sostanziale buona salute, e rilanciarne l’economia, sì, ma attuando un gigantesco trasferimento di beni dai molti (ceto medio e basso) ai pochissimi (ceto alto).
            Ne valeva la pena? Era quello di cui quelle nazioni avevano bisogno? O era solo quello che faceva comodo ai ricchi?
            Davvero non c’erano altre strade?
            Io, da ignorante, penso che c’erano.

            Noto che diversi economisti la pensano come me, quindi, per favore, mollami co’ ‘sta Economia.

            Quanto a Menenio Agrippa, il suo era un bluff che non convinceva nessuno allora, strano che convinca te adesso…
            infatti nel suo esempio parla di uno stomaco di un corpo sano, che distribuisce benessere alle “varie membra”, non di un obeso…

            PS
            sempre facile parlare quando si è “stomaco”, eh?

          • gotcha scrive:

            anch’io mi sono accorto che moltissimi economisti, anche di livello “dirigente”, hanno disapprovato la politica economica occidentale dagli anni ottanta in poi. magari con argomentazioni tecniche che spesse volte potrebbero tradursi con :”ma questa è una banda a delinquere!”, riferita al neoliberismo ultramega free a spese di noi ignavi..
            ma perché non hanno voce in capitolo? sembra che si parli di anarchici ai tempi della guerra civile spagnola.. eppure la maggior parte sono economisti moderati, poco propensi al sensazionalismo (sarà quello il problema..).

  256. mirkhond scrive:

    “Il problema non è “teniamoci quel che (per noi) è buono” ma “buttiamo il resto”. Questo decidere per tutti e per sempre. Questo aver il diritto di distruggere quel che non si sa o non si può confutare. Non esser capaci di lasciare quel che non è nostro, questo volerlo cancellare dalla storia perché non lo si vuole capire né far si che lo si possa capire magari poi. Io non vedo nessuna differenza con quel che succede adesso in Iraq e Siria.”

    Il problema, se tale è, è piuttosto nell’animo umano.
    Aggiungiamo le distruzioni fatte dagli Ugonotti in Francia nel 1562-1598, tra cui la tomba di Leonardo da Vinci, oppure quelle fatte dalla rivoluzione nel 1789-1799.
    E ancora prima quelle fatte dai protestanti in Germania, Scandinavia, Svizzera e Isole Britanniche.
    Ancora quelle fatte dai Francesi di Napoleone e in misura minore, dai Piemontesi dopo il 1860, e ancora quelle dei bolscevichi nel 1917-1941 e 1963.
    O quelle durante la guerra civile spagnola del 1936-1939 ad opera dei rojos..
    E ancora a quelle del “sartriano” Pol Pot in Cambogia nel 1975-1979.
    Già prima c’erano stati i bombardamenti anglousani del 1940-1945, in Italia e Germania, con le distruzioni di Montecassino (febbraio 1944) e Dresda (febbraio 1945).
    Eh sì, il fanatismo umano e la sete di distruzione non conoscono confini….

  257. mirkhond scrive:

    “Giovanni di Nikiou (originale forse greco o forse copto oggi solo in etiopico antico) 640-643 cronaca della conquista araba dell’Egitto.”

    In una puntata di Heidi, di quelle della sua cattività a Francoforte, la perfida fraulein Rottermeier, narra ad Heidi e a Clara, una storia sulla conquista musulmana dell’Egitto.
    Un breve passaggio, visto che le vicende della puntata prendono ovviamente un’altra piega.
    Mi chiedo se l’originale giapponese dell’anime, o il suo adattamento italiano, abbia leggiucchiato qualcosa della Cronaca di Giovanni di Nikiu….

    • habsburgicus scrive:

      direi che, in questo caso, sei molto ottimista 😀
      (tutto è possibile, intendiamoci)

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Io mi ricordo che era giusto un’annotazione, presa più da un sussidiario che da una cronaca.

      • mirkhond scrive:

        Sì, però è curioso come la Rottermeier accennasse alla conquista araba dell’Egitto, e non chessò, a Giulio Cesare o a Varo sconfitto a Teutoburgo, più in linea con l’ambietazione dell’anime….

        • Francesco scrive:

          forse era l’idea degli autori della cosa più noiosa e meno interessante possibile

          si vede che non ci conoscevano!

          😀

  258. mirkhond scrive:

    errata corrige:

    gli autori dell’anime o gli adattatori italiani abbiano leggiucchiato

  259. MOI scrive:

    markodehaeck.free.fr/FILLES/TR/TR%20KURDISTAN%20map.png

    • MOI scrive:

      Mappa dell’ ipotetico “territorialmente trasversale” Kurdistan

      • MOI scrive:

        In realtà ce n’è più versioni, più o meno sconfinanti in Armenia …

        • mirkhond scrive:

          Non si apre il link.

          • MOI scrive:

            Il fatto è che il “Kurdistan” è una realtà “transnazionale” … che per poter esistere dovrebbe smembrarne altre quattro o cinque. Insomma: ci mancherebbe solo si “balcanizzasse” e … quella parte di mondo, le disgrazie geopolitiche ce le avrebbe proprio tutte !

          • MOI scrive:

            E, accontentando tutti, il Kurdistan avrebbe “enclavi dislocate” … altro elemento potenzialmente destabilizzante / ” Balcanizzante “.

    • PinoMamet scrive:

      Mo’ dico una cosa forse eretica e che non c’entra tanto, ma…

      la Turchia è pallosa! Con la sua omologazione turcofona…
      se in queste cose (anche tragiche) è lecito sognare, io sognerei una Turchia spezzettata e cantonale, con spazio per turcofoni, arabi (credo che ce ne siano) georgiani musulmani e armeni musulmani o come se chiamano, gre.. ehm romei non più cripto-tali e così via…
      così, per colore 🙂

      • PinoMamet scrive:

        E kurdi ovviamente.

        • mirkhond scrive:

          Straconcordo con Pino!
          Arrivogliamo er vecchio paese di Rum con l’aquila bicipite anatolica-hittita-armena-bizantina!
          Con i Cristiani che vestano come i Musulmani e senza il maledetto laicismo giacobbino omologante kemalista, che mi ha proprio rotto!

      • habsburgicus scrive:

        arabi (credo che ce ne siano)

        ad Hatay (Alessandretta) si..e anche a Mardin

        secondo Otto Jastrow, forse la massima autorità mondiale su questi temi
        Ci sono 3 distinte aree della Turchia ove si parlano dialetti arabi
        I, Costa orientale mediterranea da Hatay (Antakya) a Mersin ed Adana arabo di Cilicia, parte del continuum dei dialetti arabi siriani
        II, Parti della provincia di Urfa [Edessa], vicino alla frontiera siriana continua l’arabo beduino del deserto siriano
        III, Province di Mardin, Siirt, Diyarbakır solo i dialetti parlati in quest’area (la più orientale) sono considerati “arabo anatolico” [stricto sensu] sono dialetti mesopotamici (a differenza di quelli delle altre due aree), dunque sono continuazione di quelli dell’Iraq sono tutti dialetti qəltu, in base alla classificazione di Blanc dell’arabo mesopotamico

      • PinoMamet scrive:

        In effetti Mirkhond a pensarci bene, se tu odi la Grecia moderna e il suo mito nazionale, dovresti detestare la Turchia moderna, che del mito nazionale ha fatto quasi una religione, e che ha piallato le sue minoranze con ferocia pari, ma in proporzioni numeriche ben maggiori dei “cugini diversi” romei…

        il tutto per imporre un mito di etnogenesi anche più posticcio di quello greco
        (gli anatolici tutti discendenti dei selvaggi conquistatori altaici a cavallo… immaginati, suppongo, come Daniel Day Lewis nell’Ultimo dei Mohicani, tranne che lui non aveva manco il cavallo 😉 – però era figo!)

        • Francesco scrive:

          però è morto senza generare Turan!

          almeno il suo equivalente turco ha trombato per tempo

          e anche molto, se ha ragione MM quando ci racconta l’ampiezza del turanismo

          😀

        • mirkhond scrive:

          Pino, ma infatti.
          Detesto sia un mito che l’altro, che, e hai ulteriormente ragione, è ancora più posticcio di quello ellenico.
          Non amo i giacobinismi-risorgimentalismi.
          Come mi attrae la Rumeli, ancora di più mi attrae Rum, visto che ho sempre amato l’Anatolia e molto poco i Balcani, Costantinopoli inclusa.
          Avrei preferito che i Romei avessero perso del tutto il Balcano, magari divenuto totalmente slavofono o albanofono o valacofono, ma avessero mantenuto l’Anatolia….

  260. MOI scrive:

    Ma infatti mi sa che l’ Isis sia un’altra, ennesima recrudescenza a scoppio ritardatissimo della Fine degli Imperi Centrali … come l’ Ucraina, come la ex Jugoslavia, giusto per limitarsi a quelli “più vicini” a “Noialtri”.

  261. mirkhond scrive:

    “armeni musulmani o come se chiamano”

    Hamshen.
    Poi ci sono quelli turchizzati e curdizzati, più o meno criptocristiani, che ammonterebbero a circa 1.000.000/1.500.000 di persone e non riconosciuti come Armeni!

  262. mirkhond scrive:

    “mettiamo caso che il petrolio finisca, una ditta si inventerà il motore che funziona a sprite, la sprite darà in esclusiva la bibita al motore brevettato in collaborazione con tutte le case automobilistiche e noi saremo obbligati a comprare quelle macchine, e sarà come se fossero sempre andate a sprite.”

    Quindi avremmo delle macchine che ruttano dopo aver bevuto il carburante? 🙂

  263. MOI scrive:

    @GOTCHA

    Tipo il cosiddetto “wankband” : sarà il classico esempio di battuta che viene presa sul serio, e magari in un futuro prossimo … in fondo, NON sarebbe tanto diverso dalle manovelle e pedavelle a dinamo.

  264. MOI scrive:

    Wankband – The wearable tech that allows you to love the planet, by loving yourself…

    http://www.youtube.com/watch?v=RzjeAaLbM5k

  265. MOI scrive:

    C’era un vecchio manga-anime un po’ 😉 sessista in cui il protagonista s’ingroppava una ragazza cyborghessa-motocicletta … però non ricordo né autori, né trana, né titolo: solo qualche copertina, qualche poster visto in giro; tutta roba su allora insostituibile supporto cartaceo, a qualche fiera di fumetti.

  266. mirkhond scrive:

    I Giapponesi nell’horror non sono mai stati da meno degli Usani….

  267. MOI scrive:

    Tipo “Olga” nell’ interpretazione di Osamu Tezuka de L’ Uccello di Fuoco, fiaba Russa …

    • mirkhond scrive:

      Oppure l’amico di Dororo che era tutto rifatto, gli occhi, le braccia da cui escono delle spade affilate, e altri orrori simili….
      E sembra un anime per bambini!

      • Z. scrive:

        Ma a proposito di cyborg, nessuno di voi ha mai visto Cyborg 009, in cui i cattivi – tra l’altro – contrabbandavano armi con Paesi del Medio Oriente in guerra tra loro?

        • mirkhond scrive:

          Ne ho un vago ricordo, e da quel che ho letto su wiki, non mi attrae per niente!

          • Z. scrive:

            Diciamo che alcune cose erano un po’ stereotipate (l’africano coi labbroni ipertrofici, per dirne una) ma a me piaceva l’idea della squadra assemblata col bambino russo, il teppista americano, la ragazza francese, il fuggiasco dalla Germania Est…

            Tutti più o meno col loro carico di problemi, le loro diffidenze e la loro sofferenza, per via di una società che li aveva emarginati ed esclusi.

            Nell’ultima puntata del manga – che non credo appaia nell’anime – Joe Shimamura (009) muore in una palla infuocata entrando nell’atmosfera avvinghiato al suo arcinemico. Due bambini in Giappone osservano quella che a loro pare una stella cadente ed esprimono un desiderio: il piccolo vorrebbe un fucile giocattolo, mentre la grande chiede un futuro di pace per tutti gli uomini del mondo.

          • gotcha scrive:

            “Diciamo che alcune cose erano un po’ stereotipate (l’africano coi labbroni ipertrofici, per dirne una) ma a me piaceva l’idea della squadra assemblata col bambino russo, il teppista americano, la ragazza francese, il fuggiasco dalla Germania Est…

            Tutti più o meno col loro carico di problemi, le loro diffidenze e la loro sofferenza, per via di una società che li aveva emarginati ed esclusi. ”

            signore e signori, questa, questa è la forma di governo che io immagino per il futuro.

            @ PINO
            mi rendo conto di essere oscuro, ma di più non so. intanto cominciamo a metterci insieme come gli “stereotipi” suddetti. del resto le teorie “escatologiche” stile Marxismo o Cattolicesimo poi si sono dovute accomodare ai fatti. facciamo piuttosto un passo alla volta!

        • Francesco scrive:

          x Z

          bel cartone, tutto sommato, anche se graficamente mediocre

  268. MOI scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=6-NBSQMgRPY

    06:40 ca _ 08:30 ca

    … ma NON era quello, anche perché “essa” era meno tecnologica e più “contorsionista”.

  269. MOI scrive:

    Va be’, anch’io ne ho solo un vaghissimo ricordo … comunque non darei troppo peso agli stereotipi “alla Sizzi” 😉 , in fondo tutti (!) i personaggi hanno un disegno caricaturale “buffo” in contrasto con la drammaticità della storia, no ?

  270. mirkhond scrive:

    “E, accontentando tutti, il Kurdistan avrebbe “enclavi dislocate” … altro elemento potenzialmente destabilizzante / ” Balcanizzante “.”

    Il Moi qui tocca un punto spesso trascurato dalla retorica pro-curda.
    Il fatto che all’INTERNO della galassia curda esistono gruppi minoritari, sia curdi “strani” come gli Yezidi, detestati dalla maggioranza curda sunnita (65% dei Curdi) che shiita.
    E sia gruppi aramei cristiani, resti delle antiche cristianità apostoliche poi divenute giacobite e nestoriane (oggi autodefinitesi impropriamente “assire”).
    Per non parlare dei numerosi Armeni più o meno curdizzati e dunque non contati come tali, ma visti come Curdi o Turchi.
    Il rapporto delle tribù curde (che non hanno MAI dato vita ad un unico stato che li comprendesse tutti, avendo una struttura tribale-clanica) con i vicini-nemici e simil-contrari Armeni, nei secoli, è sempre stato altalenante, e dopo il 1890 sfruttato dagli ultimi sultani ottomani e dai Giovani Turchi in funzione di manovalanza per compiere il lavoro sporco antiarmeno, giunto a livelli genocidari nel 1915-1916, ma avvenuto in un più ampio contesto, negli anni 1894-1922.
    Anche dopo la nascita del nuovo stato turco kemalista col suo nazionalismo giacobino-mitologico totalizzante, il mondo curdo rimasto nei confini del nuovo stato, pur pesantemente compresso dai nuovi padroni “turanici”, ha però a sua volta, continuato ad avere rapporti difficili con quei gruppi minoritari cristiani presenti al suo interno.
    E tali problematiche, sono continuate anche negli anni del pkk, con comunità giacobite vessate dai combattenti curdi, nonostante la volontà di Ocalan (forse lui stesso di origine armena, ma la questione è controversa) di costituire un fronte comune tra tutti gli oppressi dell’Anatolia orientale, o più correttamente della Curdarmenia e dell’Alta Mesopotamia turca.
    Dunque, se con la nascita di un’entità curda de facto autonoma, già nel 1991-1992, nell’Iraq sconfitto dagli Usa, e rafforzatasi dopo la conquista usana del 2003, sono avvenuti dei repulisti e delle espulsioni dei gruppi arabi, sia insediati da Saddam Hussein che, di più antica presenza, dalle aree curde libere, non è da scartare l’ipotesi di ulteriori problemi se quest’area dovesse ingrandirsi ulteriormente.
    Con tutte le destabilizzazioni a cui ha accennato il Moi.
    Oggi a Kobane, Curdi e Cristiani sono alleati contro il comune nemico isis, ma tale alleanza durerebbe in mutate condizioni geopolitiche?

  271. habsburgicus scrive:

    io non ho particolare empatia per i curdi 😀
    e, dovessi scegliere, fra turchi kemalisti e i secondi, sceglierei senza dubbio i primi 😀
    né amo troppo il ruolo “sovversivo” che i curdi hanno avuto negli altri Stati vicini
    diverso è il caso degli armeni..quelli sono nostra gente ! però una rinascita armena è impossibile (se non nei ristrettissimi confini dell’Armenietta post-sovietica) e dunque tanto vale accettare la dura per quanto triste realtà
    certo una Tracia ridata ai cristiani sarebbe stato meglio ! andò diversamente per colpa della debolezza dell’Intesa…e sia..non possiamo certo farci il sangue amaro per loro
    (c’era un’ultima possibilità, oltre al 1921/1922m per una Tracia ridata ai Cristiani..nel 1941..se i turchi avessero commesso l’errore di sfidare il Reich, la Germania li avrebbe annichiliti..almeno in Europa..poi avrebbe ridato i territori traci, con Odrin(Adrianoupolis/Edirne ai bulgari che, se in modalità nazionalista conoscono sistemi in grado di far parlare i muti 😀 anche se sono dei dilettanti confronto ai serbi, che però sono lontani 😀 ed entro pochi anni ogni traccia di turchismo sarebbe scomparso..ah, mi dite, la Germania sarebbe stata sconfitta ? e che importa ? il Cremlino dopo la guerra avrebbe protetto la Bulgaria slava e divenuta marxista 😀
    ma i Turchi non son mica stati fessi 😀
    e, lo ammetto, non posso che ammirare la loro sagacia..a differenza dei golpisti di Belgrado del 27/3/1941)

  272. mirkhond scrive:

    Gli Armeni sono “nostri” (tu poi che c’entri?) relativamente, visto che a dispetto di una certa retorica anche coltivata dagli ambienti armeni della diaspora, essi non sono affatto un saliente dell’occidente nell’oskurantista medio oriente, ma una delle componenti PIU’ SALDE ED ESSENZIALI di quella stessa società mediorientale piallata sanguinosamente dai nazionalismi risorgimentalisti omologanti dell”800-‘900 e oggi dall’isis.
    Se un franco si fosse recato in Armenia o in un quartiere armeno dell’Impero Ottomano o dell’Iran, avrebbe fatto moltissima fatica a distinguere un armeno da un musulmano.
    Le cristianità mediorientali erano (e per certi versi lo sono ancora oggi) esotiche agli occhi dei Franchi, e questo già ai tempi di quei pellegrinaggi armati verso la Terra Santa dell’XI-XIII secolo, che in seguito vennero chiamati “crociate”!

    • habsburgicus scrive:

      avrebbe fatto moltissima fatica a distinguere un armeno da un musulmano.

      facilissimo….i “tolleranti” ottomani imponevano vestiti diversi fra “fedeli” e “giaurri” 😀

      • mirkhond scrive:

        Anche questo non è sempre vero, visto che il capitano Alessandro De Bianchi (1831-1902), esule mantovano antiasburgico e ufficiale ottomano negli anni 1855-1859, nelle sue memorie, pubblicate nel 1863, e riguardanti il suo soggiorno nell’Armenia Ottomana, in Kurdistan e nel territorio di Trebisonda, come ufficiale di reclutamento nel 1855-1858, afferma che Osmanli e Armeni non erano molto differenti per abbigliamenti e abitudini sociali.
        Quando lui stesso, fu ospite in case armene, un uomo della famiglia, tirava un campanello e tutte le donne della casa salivano al piano superiore, celandosi dietro una grata, come le monache di clausura.
        E da quella grata, osservavano il forestiero, facendo tra loro commenti sull’interessato… 😉
        Mentre invece trovava le donne curde molto più libere, per via del loro nomadismo, considerandole (e non a torto dato il ceppo iranico) alle mitiche Amazzoni, sempre in sella a cavallo a seguito dei loro uomini, con cui condividevano le brigantesche imprese.
        Lui stesso fu ospite nella casa di una khatun (principessa) curda, con cui bebbe il caffe e lei che era a viso scoperto in presenza dell’ufficiale di stirpe franca!
        E si lamentava delle donne di Istanbul, che, a parere della nobildonna di provincia, erano troppo “zoccole” per via di abiti e veli che la khatun considerava “troppo aderenti e trasparenti”!
        E siamo nel 1855-1858!
        Il De Bianchi quando transitava in aree armene remote come Mush o altre zone a sud dell’Agri Dagi, riconosceva gli Armeni, solo quando costoro capivano che avevano a che fare con un franco!
        Ancora più difficile, se non impossibile per il nostro protagonista, individuare i criptocristiani del Lazistan, cioè dell’Eyalet di Trebisonda, visto che costoro erano molto riservati e diffidenti verso i forestieri, anche franchi.
        Quando vide una bella ragazza, le parlò in Romaico (o in Romeika, il Romaico del Ponto?) per abbordarla, facendosi anche il segno della Croce, il furbone! 😉
        La ragazza fuggì impaurita!

  273. mirkhond scrive:

    “certo una Tracia ridata ai cristiani sarebbe stato meglio ! andò diversamente per colpa della debolezza dell’Intesa…e sia..non possiamo certo farci il sangue amaro per loro”

    Una buona dose di resposabilità ce l’hanno avuta i governanti romei, che non accontentandosi di ciò che avevano ottenuto nel 1920 (e a cui si sarebbe potuta finalmente aggiungere Costantinopoli, con un paziente lavorìo diplomatico seguito ad una sua occupazione da parte romea), vollero spingersi nell’interno di un’Anatolia ormai in maggioranza musulmana e osmanofona dal XIII-XV secolo.
    Giungere fino a 37 chilometri da Ankara nel 1921, allontanandosi moltissimo dalle basi costiere tra Smirne e la Licia, e tra popolazioni in stragrande maggioranza OSTILI, provocò i disastri del 1922 cui hai accennato.
    E che misero in crisi la monarchia degli Holstein-Gottorp, questi danesi estranei al contesto romaico, e le cui politiche non hanno che portato a disastri.
    Gli arroganti “Greci” sottovalutarono i resti di un Impero Ottomano, spossato da 10 anni di guerre continue e a cui si pensava finalmente di dare il colpo di grazia (mi sono sempre chiesto, come avrebbero trattato le masse musulmane anatoliche osmanofone e non, se avessero vinto…).
    E invece l’orgoglio osmanico guidato da Mustafà Kemal causò il disastro anatolico (la catastrofe microasiatica come fu chiamata, a ragione, in Rumeli).

    • Francesco scrive:

      magari, senza Kemal, avrebbero vinto e convertito le masse

      😉

      • mirkhond scrive:

        Non ne sarei così sicuro.
        Magari una parte, forse sì, ma a prezzo di genocidi sanguinosi non dissimili da quelli avvenuti nei Balcani a partire dalla rivolta serba del 1804-1813 e da quella coeva ai danni degli Armeni.
        Non dimentichiamo che la Russia zarista nel 1864 espulse 1.000.000 di Circassi musilmani, indomiti, dal Caucaso con modalità da marce della morte non dissimili da quelle subite dai poveri Armeni 50 anni dopo.
        Nell’Impero Ottomano del suddetto milione, ne giunsero solo 400.000 di Circassi…..

        • mirkhond scrive:

          musulmani

        • habsburgicus scrive:

          avvenuti nei Balcani ecc

          sei troppo tenero verso i musulmani turchi, mirkhond 😀

          io, quando rischio di diventare troppo buono verso di loro, penso al 29 maggio 1453 e a Marcantonio Bragadin..e mi passa 😀
          è noto quanto poco io ami i sebi, ma ALLORA fecero bene !!!!!!!
          bello, sterminare Loukas Notaras con tutta la sua famiglia (oltre tutto, era uno ostile a noi latini e filo-ottomano !) e poi piangere quando sei più debole e ti riservano un trattamento simile !
          io ne ho basta di questo vittimismo !
          par condicio, no ? 😀

          • mirkhond scrive:

            Non sono d’accordo.
            I musulmani sterminati dai Serbi erano SLAVI e ALBANESI, non “turchi” (sebbene turco fosse sinonimo di musulmano ottomano agli occhi dei Franchi e degli stessi Cristiani Ottomani).
            E poi, tu che avversi la morale biblica, accetti l’occhio per occhio dente per dente?
            E verso gente comunque vissuta 400 anni DOPO i fatti del 1453?
            E infine la stessa caduta di Costantinopoli fu provocata dalle politiche di assurda grandeur di Michele VIII Paleologo (1259-1282), che poteva restarsene benissimo a Nicea, o al massimo riprendersi solo Costantinopoli, e lasciando il resto del Balcano, che comunque era in mani cristiane, sebbene romaiche di Epiro, bulgare, albanesi, vlache e serbe.
            Costantino XI (o XII?) fu un EROE e un MARTIRE CRISTIANO di prim’ordine, uno dei VERI rari cavalieri che la Cristianità abbia mai partorito.
            Ma ai suoi tempi Costantinopoli era ormai persa…..

    • habsburgicus scrive:

      tutto vero..
      anche se il primo responsabile fu Venizelos (per quanto la sua politica anatolica fosse continuata, o financo rafforzata, dopo la sua inopinata batosta elettorale di fine 1920, cui seguì la restaurazione del legittimo Sovrano Re Costantino, vittima nel 1917 degli anglo-francesi..non nostra, basta leggere il De Bosdari e sino al marzo 1917, neppure dei russi)

      resta il fatto che se nell’autunno 1922 l’Intesa avesse mostrato la faccia feroce (come pare volesse Lloyd George), mai i kemaliati avrebbero osato passare in Europa
      bastava applicare verso la Turchia kemalista (ribelle all’Intesa vincitrice, lo rammento) 1/100 di quella pervicacia mostrata contro la Germania.. e qualcosa si poteva salvare anche in Asia
      e invece si lasciò sterminare i cristiani….Smirne, città greca, da 3000 anni scomparve per sempre (come città greca) in settembre 1922, in un atroce massacro contro i cristiani (la leggenda vuole che il giovane Aristoteles Onassis si sia salvato solo dando il deretano a un soldato turco 😀 a quell’epoca, pre-politically correct si prestavano certe tendenze quasi solo ai musulmani :D)
      e, peggio, si lasciò loro la Tracia (nel 1923 anche Costantinopoli…il 24/7/1923=1339 a Lausanne l’Intesa capitolò a Kemal..ovviamente a pagare furono i greci, mica gli anglosassoni :D)
      e che volete, solo cristiani erano quelli 😀 valore, NULLA 😀
      fossero stato di un’altra “etnia” 😀 allora sì che sarebbe cambiato tutto 😀

      • habsburgicus scrive:

        lì il Ciurcillone non si spese per una guerra a morte a Kemal, eh 😀
        che volete, erano cristiani ‘sti greci 😀 non gliene poteva fregare di meno 😀

  274. mirkhond scrive:

    Anni fa, durante una pausa al termine di un convegno sugli Armeni, un armenista con cui ero seduto a colazione, criticò Franco Cardini perché, a dire del più giovane studioso, considerava Armeni e Curdi antropologicamente SIMILI.
    Allora due anziani signori armeni, seduti anche loro al nostro tavolo, CONFERMARONO quanto detto da Cardini.
    Ed in effetti entrambi i popoli, linguisticamente indoeuropei, anche se di diversi ceppi linguistici (seppur l’Armeno, con forte iranizzazione), discendono dal comune ceppo etnico urarteo preindoeuropeo, forse legato alle attuali lingue caucasiche.
    Sul Lago Van, ad est di Ahlat, la locale popolazione curda musulmana è considerata discendente da un antico gruppo armeno islamizzato e curdizzato.

  275. mirkhond scrive:

    ovviamente a pagare furono i greci, mica gli anglosassoni :D)

    Ovviamente, purtroppo.
    Però, anche qui, le cose non ci sono state raccontate tutte tutte per il verso giusto.
    I Romei già islamizzati dagli inizi del XVII secolo nell’area di Trebisonda rimasero in patria, perché musulmani, e si sospetta che tra costoro non pochi fossero i criptocristiani, i Khrumlì, come li chiama De Bianchi.
    Ma, anche sulla costa egea pare che non tutto sia andato perso, visto che un mio conoscente di Rodi, recatosi a Marmaris avrebbe parlato in ROMAICO con un’anziana signora “turca”.
    La quale gli avrebbe detto che sulla costa erano TUTTI “Greci”, che avevano dovuto convertirsi all’Islam e lasciarsi turchizzare linguisticamente per poter restare A CASA PROPRIA!
    Certo, è possibile che la romeofonia musulmana anatolica, sia stata infoltita, dai profughi espulsi da Creta nel 1924 (circa il 35% della popolazione dell’isola nel XIX secolo), in seguito al nefasto scambio di popolazioni tra “Grezia” e “Turchia”!

    • habsburgicus scrive:

      per un greco, uno che si fa “islamizzare” è perso..
      poco importa l’origine etnica, a ridere sono sempre loro 😀
      dunque a quello che dici, ci credo eccome ! ti dirò di più, non mi stupirebbe che in certe province dell’Est il 15-20 % siano ex-armeni islamizzati….ciò non fa che accrescere il mio disprezzo verso costoro che hanno tradito il loro ethnos*..anche perché il Cristianesimo, almeno nelle sue declinazioni “ortodosse” è una religione della Luce (e ciò è parte della sua Grandezza, sia chiaro)..dunque i Cristiani non sanno fare, antropologicamente, marranismo e taqiya che ad altri riesce così bene 😀
      tornando a Smirne e alla Ionia, non lo trovo poi così positivo..e del resto la romeofonia sparirà, se non è già sparita

      *diverso sarebbe far finta di accettare il loro Profeta e poi al momento giusto scapparsene in occidente o in Armenia sovietica..non a tutti è chiesto di essere Eroi, altrimenti gli Eroi, quelli veri, sarebbero svalutati..qui si parla di persone che hanno invece CAPITOLATO

  276. mirkhond scrive:

    Trovo il tuo giudizio semplicemente DISGUSTOSO.
    Tu cosa faresti se nel tuo Piemonte su formasse un ipotetico Imamato, magari con centro a Carmagnola :), e tu e i tuoi parenti sareste costretti a convertirvi (almeno ufficialmente) all’Islam per SOPRAVVIVERE A CASA VOSTRA?
    Come dici, non tutti sono degli eroi, e volendo si puo’ fare anche taqiyya apparendo una cosa e ESSENDONE un’altra.
    Poi, chiusa la porta di casa, Il Padre nel segreto ti ascolterà….

    • habsburgicus scrive:

      non hai letto l’asterisco

      e neppure l’accenno alla taqiya..dico che i cristiani mainstream non sanno farla, non RIESCONO a farla bene…se fosse taqiya avrebbe un senso e non mi permetterei di giudicare, in un contesto orribile come fu quello
      quelli invece, magari di malavoglia, son del tutto passati all’altra sponda (con qualche sussulto negli anziani, ma ormi sono integratissimi nella umma)

      • mirkhond scrive:

        Non ne sarei così sicuro….
        Altrimenti in Anatolia non ci sarebbero missioni protestanti (purtroppo!), e tanti “strani” viaggi di sacerdoti cattolici nelle aree più remote dell’Anatolia….
        Don Santoro a Trebisonda non fu ucciso per quei 10 (dieci) cristiani ufficiali presenti in città….
        Il vicariato apostolico cattolico di Smirne, nell’anno 2000 affermò che in Anatolia vi sarebbero 5.000.000 di Cristiani….

  277. mirkhond scrive:

    E poi perché uno dovrebbe andarsene DA CASA PROPRIA?
    Allora in questo caso NON TI FANNO SCHIFO gli IMMIGRATI, giusto?
    Io, invece provo ammirazione per chi NONOSTANTE TUTTO, ha deciso di RESTARE A CASA PROPRIA, e restando cristiano nel SEGRETO.
    A te, da clerico-fascista ATEO quale sei, il Cristianesimo interessa solo SE E’ POTERE.
    Altrimenti puo’ benissimo finire nella spazzatura del dimenticatoio della storia.
    Il tuo razzismo-suprematismo non finisce mai di disgustarmi….

    • habsburgicus scrive:

      restando cristiano nel SEGRETO.

      e lì che è la debolezza della tua posizione, che sarebbe pure difendibile…
      tutto il resto ci sta (a parte gli insulti gratuiti che ritengo di ignorare e di ritenere non avvenuti)
      ma l’ultima parte no..non restano cristiani…è così (o almeno sembra, fino a prova contraria EVIDENTE)

  278. mirkhond scrive:

    Non è ovviamente facile quantificare il numero effettivo dei cripto-cristiani, per ragioni che comprendi meglio di me.
    Ma questo non vuol dire che non ce ne siano.
    Per il resto la penso all’opposto di te che sei fascista-razzista e vuoi gli immigrati solo se ti fanno comodo.
    Invece io ammiro chi è rimasto, perché mantiene la continuità col passato, seppure in forme nuove.
    Chi emigra lo fa se sta veramente male.
    Se sotto il nazismo fosse stato consentito ai Giudei di sopravvivere, convertendosi al Cattolicesimo o al Protestantesimo, sarebbero state milioni di vite salvate, anche se cripto.
    E tu saresti stato il primo ad applaudir!e

    • habsburgicus scrive:

      senza dubbio, il salvataggio di vite umana è in assoluto la PRIMA priorità..
      sarebbe anche bello se non ci fossero MAI persecuzioni, però per qualche strana ragione gli uomini in genere la pensano diversamente, purtroppo

      • mirkhond scrive:

        Ma è proprio perché, purtroppo, ci sono le persecuzioni, ci sono anche le strategie di sopravvivenza…
        Ma pensiamo DAVVERO che i Cristiani dei primi secoli finirono tutti martiri, nelle arene o nelle miniere?
        A quei POCHI coraggiosi che sfidavano apertamente il potere romano PAGANO, se ne affiancavano maggioranze che versavano incenso alla statua dell’imperatore divinizzato, salvo poi, passata la persecuzione, ritornare come tanti figlioli prodighi all’ovile….
        Abbiamo una visione troppo cinematografica hollywoodiana delle persecuzioni anticristiane.
        A partire dal ridicolo Quo Vadis con Robert Taylor e Deborah Kerr.
        Un film buono solo per le raffiche di battute di Taylor, Leo Bell, e del grande Ustinov…..

  279. mirkhond scrive:

    “e lì che è la debolezza della tua posizione, che sarebbe pure difendibile…”

    La tua invece è proprio indifendibile, perché fondata sull’equazione FASCISTA Cristianesimo=POTERE.
    A te fa schifo questo Frangistan solo perché dominato dai Giudei e dai ma$$oni.
    Diversamente staresti con Pera(cottaro) e Ferrara tra i portabandiere del povero Occidente assediato da orde di biekiSSimi muSSulmani….

    • habsburgicus scrive:

      purtroppo con te non si può discutere, su alcuni argomenti, almeno..e me dispiace..non parliamo poi delle illazioni fantasiose sulle posizione/idee degli altri, cui non vele più la pena rispondere

      semplicemente volevo dire che la pseudo-islamizzazione non funziona perché per varie ragioni ciò diventa islamizzazione profonda…constatazione, mi pare
      sbaglio ? può essere…tuttavia puoi sbagliare anche tu
      ci sono altre 2 posizioni, almeno
      1.è comunque irrilevante, nel senso che per loro era in ogni caso meglio rimanere in Anatolia e divenire musulmani e poi turchi anziché emigrare e restare greci/armeni ? è una tesi difendibile che ha anche del buon senso…basta che la esprimi in modo chiaro…e senza infingimenti….
      2.è irrilevante perché sta cosa non ci riguarda e sono loro che devono decidere e hanno deciso ? anche questa è una tesi
      tutto il resto è aria fritta

      • mirkhond scrive:

        Se la discussione significa difendere posizioni razziste-suprematiste, mascherate da umanitarismo “cristiano”, hai ragione a rilevare come sia una perdita di tempo discutere se si hanno posizioni radicalmente inconciliabili.
        Inoltre, non hai mai fatto mistero di disprezzare l’Oriente, ANCHE CRISTIANO, qualora non sia piegabile e assimilabile al tuo francocentrismo, che pure hai sempre dichiarato.
        Non vedo dunque di quali “insulti” parli, visto che sono i TUOI argomenti.
        Qua sei tu ad aver paura dei maruchein che possano “corrompere” la “purezza” delle tue fighette pallide dal pelo biondo.
        O sbaglio?
        Se è così, lieto di ricredermi.
        Ad oggi però, le tue posizioni non sono cambiate, ed io, scusami, ma non le condivido PER NIENTE!

  280. mirkhond scrive:

    “non RIESCONO a farla bene”

    Peccato che Alessandro De Bianchi, a Trebisonda e dintorni, nel 1858 la vedesse ALL’OPPOSTO di te!
    Uno che l’Anatolia orientale e l’Armenia le ha capite molto bene…..

  281. mirkhond scrive:

    Il problema casomai è che le Chiese tradizionali di questi criptocristiani, dopo il 1915-1924, non possono più operare tra il loro cripto-gregge.
    Che dunque resta in balìa dei protestanti (che, debbo riconoscere, ne hanno di coraggio, pur prendendo i soldi da U$raele), o al meglio, viene raggiunto dai sacerdoti cattolici che, ufficialmente sono lì solo per le poche anime ufficialmente riconosciute o per la custodia di chiese e pochi luoghi santi cristiani, ufficialmente frequentati solo dai turisti franchi di passaggio…..

  282. mirkhond scrive:

    “semplicemente volevo dire che la pseudo-islamizzazione non funziona perché per varie ragioni ciò diventa islamizzazione profonda…constatazione, mi pare
    sbaglio ? può essere…tuttavia puoi sbagliare anche tu”

    Sbagliamo tutti, certamente.
    Però le testimonianze di Alessandro De Bianchi, ostilissimo non solo agli Asburgo, ma anche alla Chiesa Cattolica (e ai suoi missionari che allora operavano nell’Anatolia orientale per formarvi greggi di uniati; quando i francescani che incontrò, gli dissero che avrebbero avuto bisogno di suore giovani e robuste per lavorare anche tra le donne armene, il mantovano liberale intese questo bisogno in termini decamerotici, eh!), ci dicono che nell’area montana khaldica a sud di Trebisonda, i criptocristiani c’erano eccome.
    Solo che erano difficili da farsi “sgamare” per un curiosone franco come lui.
    Il motivo?
    Nel 1856, a seguito dell’Hatt-i-Humayun, che ufficialmente, garantiva la parità giuridica dei cristiani coi muSSulmani, un gruppo di Khrumlì di Trebisonda, dichiarò ufficialmente il proprio cristianesimo.
    Allora il wali (governatore) li fece sbattere in prigione come apostati dell’Islam, e solo l’intervento del consolato francese, in seguito alla segnalazione del metropolita ortodosso di Trebisonda, fece liberare i malcapitati.
    Da qui dunque, la saggezza di diffidare di proclami emessi dal lontano sultano, su pressioni europee, ma di fatto inattuabili.
    E dunque continuare come prima, e con maggior segretezza….
    Il “marranismo” non è congenito, ma si può benissimo apprenderlo e farlo proprio, visto che da quelle parti era seguito da altri gruppi non sunniti, tipo gli Alevi….

  283. mirkhond scrive:

    “è una tesi difendibile che ha anche del buon senso…basta che la esprimi in modo chiaro…e senza infingimenti….”

    Quali sarebbero tali “infingimenti”?

    Ciò che dico, proviene da testi come quello del De Bianchi, da siti armeni come Noravank (non so se esiste ancora) più altri “samiszdat” telematici, dalle dichiarazioni del Vicariato Apostolico di Smirne.
    Non sono mie fantasie, se vuoi dire questo.
    Poi, se per cristiano, intendiamo un certo stile di vita OCCIDENTALE di OGGI, beh, allora preferisco che uno sia musulmano, che la troiaggine sfascia-amore non l’ho mai sopportata…..

  284. daouda scrive:

    A Mirkònd perdonami ma se a te ti fanno fare la shanada o come si chiama, e dopo fai il cripto cristiano, per quanto tu ti possa confessare, devi renderti conto che devi andare minimo dal vescovo, ossia tutti i cripto cristiani devono essersi confessati dal vescovo perché altriemnti sono lapsi ed apostati e vanno all’inferno, e da un certo punto di vista l’islamico che je dice “ao ma ti eri fatto islamico” fà bene ad ammazzalli, lameno secondo la sua retorica.

    Se solo si nascondono và bene, ci mancherebbe. Ma a sto punto pagare la tassa no eh?

    • daouda scrive:

      Il problema è che l’Islam concede la tassa. L’imper romano no. Inoltre permettimi Mì…i martiri non sono stati la maggioranza, ma ne sono morti veramente tanti, e di norma d’altronde si andava a prendere i più alti di grado nella gerarchia ecclesiastica, gli altri bastava che si nascondevano o che fossero accorti, erano pezzi piccoli, non se li inculava nessuno.

      Il problema dei lapsi è stato un problema molto serio, tu lo rendi quasi una baggianata.

      • mirkhond scrive:

        Non è affatto una baggianata, e stando a certe fonti storiche, pare che, solo nella persecuzione del 303-313 d.C. i martiri siano stati non più di 3.500.
        Su un paio di milioni di cristiani dell’Impero Romano!
        Poi certo, l’Islam ha regole differenti da quelle dei cesari romani pagani, così come dal governo shogunale del Giappone dei Tokugawa.
        Però in tutte queste DIFFERENTI realtà NON cristiane e spesso anche ANTIcristiane, nuclei di cristiani resistettero, proprio perché CAMUFFATI!
        Me sto a spiegà?

        • daouda scrive:

          CAMUFFARSI NON VUOL DIRE APOSTATARE. In secundis , tu devi iniziare a stare attento alla storiografia perché scegli sempre il partito vito che altri dicono cose ben diverse.
          Comunque sia Roma era politica, ergo bastava non avere cariche politiche, per dire, e quindi camuffarsi per il resto.

          • daouda scrive:

            Poi non è che da 100 discepoli arrivi a 10 milioni nell’arco di due anni eh.
            La fuga i romani te la concedevano alla grande, chi ciaveva i soldi si comprava il libello, che non è apostatare di per sé, chi è lapso si confessa dal VESCOVO.
            A tutto c’è rimedio mica siamo deficienti come gli islamici

          • daouda scrive:

            Vabbè che una volta le penitenze c’erano davvero e l’assoluzione te la davano solo dopo…

          • daouda scrive:

            Ovviamente vabbè pure il fatto che la maggioranza, cristiani non lo erano, perché erano CATECUMENI, che durava almeno 5 anni, come le penitenze tra l’altro.

          • mirkhond scrive:

            Tutti scegliamo un partito.
            Pure tu.
            E poi i Cristiani c’erano pure tra l’aristoctatichi!
            Come la mettemo a Daù?

          • mirkhond scrive:

            Daouda, intorno al 300 d.C. i Cristiani erano molti di più dei 120 originari del 30 d.C.

          • daouda scrive:

            Non sò se capisci che la gente può scappare e che di solito quando si và a pijà qualcuno , se pijà r pesce grande no quello che nun vale n cazzo, su cui basta usare una semplice persecuzione poliziesca.
            Chi si comprava il libello, si pentiva, ma non era un apostata inoltre.
            Tralasciando che io non sono convinto affatto delle cifre che riporti, in ogni caso fino al 500 i catecumeni erano ancora una cifra molto grande.
            Se un catecumeno se ne và, mica è un apostata.

          • mirkhond scrive:

            Non tutti possono o vogliono scappare Daouda…
            Anche perché non sempre si sa dove andare e/o si viene accolti bene….

          • daouda scrive:

            No ma questo l’ho capito, ci mancherebbe

  285. mirkhond scrive:

    A Daù, se uno se deve nasconne, se deve nasconne bbene!
    Me spiego? 😉

    • daouda scrive:

      Chi si nasconde facendo l’islamico per fare il cristiano, ha certo imparato il marranismo e la dissimulazione degli stessi islamici, ma cristiano non rimane, te lo ripeto, a meno che non si è andati a confessarsi dal vescovo.
      Solo che ci si scorda che , di norma, siamo chiamati alla coerenza tra pubblico e privato ( ideale tipicamente ebraico-romano ) e quindi per soddisfare la penitenza come minimo non potrò frequentare islamici che credano che sono islamico. Cioè nascondersi in questo caso, dopo il perdono, diviene semplicemente rinuncia alla vita a cui si è aderito ( non sto dicendo che devi andare in giro a dire : ehi non sono islamico fanculo! Dico solo che visto CHE LO DOVRESTI DIRE NEL CASO IN CUI TI ROVI TRA LORO, tra loro non ti troverai, il che significa però che non puoi fare il cripto cristiano, ma devi proprio fare il criptovivente.
      Pagavi la tassa invece e potevi fà…

      • mirkhond scrive:

        Daouda, il mondo vero è molto più complesso di quello della regolamentazione giuridica.
        E la situazione dei Cristiani nell’Impero Ottomano, non era la stessa per tutti, eh?

        • daouda scrive:

          Se per alcuni non era prevista la tassa, ma solo la morte o la fuga, evidentemente si può scegliere solo tra morte e fuga.
          NON credo che convenga rinnegare Cristo. Già la vita di tutti i giorni è un continuo cadere, ma certe cadute ti inchiodano a terra.

          • mirkhond scrive:

            Si è anche scelto di restare a casa propria, facendo la doppia vita!
            Però è curioso come certi clerico-fascisti che affonderebbero la prima barca di migranti che vedessero all’orizzonte, poi invece vorrebbero svuotare di Cristiani, antichissime terre cristiane….

          • mirkhond scrive:

            Paradossalmente, molti in Anatolia hanno FINTO di diventare muSSulmani, proprio per NON rinnegare Cristo e restare in casa propria!

          • daouda scrive:

            boh io non capisco sta cosa de rimané a casa tua…se mi dai del clerico fascista A ME, sbagli di grosso e me fai rode er chiccherone.

            Me spieghi come si fà finta di diventare musulmani? Perché se c’è un modo che non implichi l’apostasia non è diverso da quello che si comprava il libello, è una cosa scusabile e comprensibilissima.
            Però me lo devi spiega, sennò sei solo un infedele nazionalista.

          • mirkhond scrive:

            C’è un film turco, su you tube (o almeno c’era tre-quattro anni fa) dal titolo Yüreğine Sor (Ascolta il tuo cuore), che parla proprio dei Khrumlì di Trebisonda e dintorni, e ambientato nell’Impero Ottomano DOPO l’Hatt-i-Humayun del 1856.
            Vedilo (è sottotitolato in Inglese), e forse, riuscirai a capire COME si faceva (e SI FA) a mantenere una doppia identità per generazioni….

            https://youtu.be/RVSTfS3FQr8

          • daouda scrive:

            Ma la fanno la professione di Fede islamica? Basta sapere questo per capire se sono stati dei grandi oppure dei fasulli

  286. mirkhond scrive:

    Inoltre come fa ad andare dal vescovo, se il vescovo…non c’è più, perché li hanno cacciati ( e/o massacrati) nel 1915-1924?
    Don Santoro non stava a Trebisonda per i 10 cristiani ufficiali.
    Altrimenti non l’avrebbero ammazzato….

    • daouda scrive:

      ma vuoi parlare in generale o dell’evento specifico? Inoltre perdonami , se parli dei kemalisti CHE NON SONO ISLAMICI , REALMENTE, se posso scappo. Se te vuoi fare l’apostata e poi vuoi pulirti la coscienza, allora parti, e ti fai un viaggietto di qualche centinaio di chilometri.

  287. mirkhond scrive:

    Non sono islamici, ma fondarono il loro monolite laico, su una base islamica.
    Rispondendo a ciò che i loro ex sudditi cristiani, avevano fatto e facevano da un secolo e più nei Balcani.
    E poi a me piacciono più l’Anatolia e l’Armenia che i Balcani…. 🙂

    • daouda scrive:

      Pure a me piace la Siria e l’Anatolia per dire, ma non certo quelle egizio-turco islamiche.

      Anche il fascismo aveva legami con la chiesa cattolica, ma era eretico ( per un crstiano essere fascista , come un islamico essere kemalista ).
      Non è che puoi accolare il kemalismo all’Islam, cioè.

      • mirkhond scrive:

        Sono d’accordo nell’avversare il Kemalismo.
        Purtroppo, dato il contesto geopolitico e culturale dell’epoca, non era facile scalzarlo.
        L’attuale leadership sunnita dell’AKP lo sta tentando di fare da 13 anni, ma con risultati altalenanti, anche per propri errori soprattutto in politica estera…

  288. mirkhond scrive:

    E poi scappare, ma dove?
    Credete davvero che i “Fratelli in Cristo” siano sempre così accoglienti?
    Anni fa, durante i lavori del convegno sugli Armeni, a cui partecipai, una signora armena profuga nel nord Italia, raccontò che da bambina il sacerdote cattolico che svolgeva l’ora di religione scolastica, la definì ERETICA, perché appartenente alla Chiesa Armena Apostolica.
    In perfetto stile clerico-fascista così caro a certuni anche qua dentro!
    Per non parlare dello spaesamento dovuto allo sradicamento da patrie ancestrali, che sono anche i luoghi in cui è nato il Cristianesimo stesso.
    E non tutti se la sentono di viaggiare verso un ignoto di “fratelli” cristiani per cui, al di là della retorica strumentale e interressata, si è stranieri e esotici non meno che con i muSSulmani.

  289. MOI scrive:

    @ MIRKHOND

    Dåuméllaequéndg’ mànch méllutz’àintz’inquantòt , quànt fèni ?

    Traduzione :

    2015 – 1858 = …

    ——

    @ HASBURGICUS

    La Fàiga NorrenoBaltoSlava, secondo me, continuerà a esistere soltanto negli Harem dei SuperSceicconi, ma in versione geneticamente mutante, anzi “mutata” opportunamente :

    1

    Iposviluppo cerebrale bio-programmato : autocoscienza ridotta al minimo, affinché le Concubine siano sempre disponibili e NON si organizzino mai (!) nel Femminismo.

    1 (bis, corollario)

    Livello di autocoscienza delle Concubine inferiore (!) a quello dei Robot (interamente artificiali, indistruttibili ,ultra-armati, dotati di sensori ai quali nulla sfugge, prestanza fisica sovrumana nell’ inseguimento e nel combattimento) che _in quanto Esseri Tecnologici impassibili e incorruttibili, programmati secondo le Leggi della Sharia Robotica_ sostituiranno gli agenti umani nella Polizia Religiosa “Mutawwi’a”, o come si chiama … che ovviamente varrà solo per gli altri-I, proprio come ora !

    La Mutawwi’a Robotica prevedrà anche la Versione Police Car Transformer delle Auto Sportive Emiliane : Maserati, Lamborghini, Bugatti, Pagani-Zonda, Ferrari …

    2

    Concubine sterili, affinché siano guzzabili a flusso continuo anche senza preservativo … senza dover stare ferme “ai box” per le gravidanze; per la riproduzione si affideranno _ difatti_ alla fecondazione artificiale di donne mogli-fattrici geneticamente Levantine come i SuperSceicconi stessi. Concubine sottoposte naturalmente a capillare disinfezione bio-molecolare prima e dopo ogni rapporto, contro ogni malattia venerea.

    3

    Metabolismo delle Concubine bio-molecolarmente modificato : crescita ultra-rapida in incubatrici / uteri artificiali bio-energetici da stato pre-embrionale fino a fase di pubertà e maturazione sessuale; segue invecchiamento mitocondrialmente ultra-rallentato. Quando esse Concubine-Mutanti non saranno più sessualmente appetibili, la loro eliminazione fisica NON sarà considerata “omicidio”, né “esecuzione di pena capitale” … ma semplice “smaltimento di materiale biologico”.

    4

    Strolgare nel Corano le “giustiFICAzioni” ; -) dei 3 suddetti punti.

    PS

    Il resto della Umma … cazzi loro, esattamente come ora ! Tutti gli altri li si zittiscono dicendo “Cultura Altra”, proprio come già fanno adesso: sennò scatta la Mutawwi’a Robotica !

    PPS

    Vestale dei Gender Studies Scatenata :

    http://www.internazionale.it/opinione/chiara-lalli/2015/03/31/teoria-gender-diritti

    … roba che conosco fin dai primi Anni Novanta, ma m’illidevo che giammai avrebbe varcato l’ Oceano Atlantico !

    Sappiano gli AntiImperialisti che si tratta di quanto di più Statunitense si possa immaginare!

    Nei primi Anni Sessanta, equiparare “Sexual Orientation” (ormai espressione desueta) e “race” sembrava difatti “una roba da Fuoroni” a molti fra gli stessi Attivisti Statunitensi … adesso, invece, è il Leitmotiv pressoché universale.

    Breve :

    ‘Sta roba NON è affatto così “spontanea” nel sentire comune come la smerciano …

    Ci sono dietro delle Elites culturalmente egemoni : il “purtroppo” o “per fortuna” che ci sono NON m’interessa … basta che NON si neghi che esistono. Ràiga !

    Ma davvero nessun altr*, quivi, ha la sensazione che la propria identità storico-culturale sia come una noce in uno schiaccianoci, ove una leva è l’ Islam e l’ altra il Gender ?!

  290. mirkhond scrive:

    Non ho capito cosa vuoi dire col giochetto delle date….
    Se vuoi intendere che a Trebisonda e dintorni, così come nel resto dell’Anatolia le diocesi e relativi cleri, scomparvero tra assassinii e cacciate, tra 1915 e 1924, non ci piove.
    Però, la presenza di missionari protestanti e della stessa Chiesa Cattolica in luoghi dove NON CI DOVREBBERO ESSERE PIU’ CRISTIANI da 90-100 anni, dovrebbe indurre a riflettere.
    Senza considerare le fonti armene e dello stesso Vicariato Apostolico Cattolico di Smirne…

  291. mirkhond scrive:

    Inoltre i Khrumlì che De Bianchi aveva difficoltà ad incontrare (stando almeno alle sue memorie) nel 1858, erano criptocristiani da almeno 250 anni.
    Duecentocinquantanni…..

    • daouda scrive:

      IO quello che ti voglo dire è questo. Se tu non hai apostatato, il ragionamento è felice , e lo sai che io sono con te.

      Se però hai apostatato, hai bisogno di un vescovo. Se sono 200 anni che non ce l’hai , sono 200 anni che sei privo di comunione, e ti conviene andare da qualche altro vescovo nei dintorni, e ce ne sono, perché solo il vescovo può.

      Io mi preoccupo di giudei e pagani.
      Se poi debbo anche preoccuparmi di gnostici e materialisti atei ( lo gnosticismo è ateo in fin dei conti ) non è affar mio, dato che l’islamico di per sè stesso vale ben poco ed è una variante del giudaismo stesso.

  292. mirkhond scrive:

    In Anatolia le diocesi ortodosse, armene e siriache furono annientate nel 1915-1924.
    Dunque casomai, sono quei pochi e coraggiosi sacerdoti cattolici che, in maniera riservata e fuori dagli inutili e pericolosi clamori massmediatici, cercano almeno da 60 anni e più, di recuperare queste pecorelle sperdute, sia pure solo in minima parte di origina cattolica (cioé uniati armeni nella sostanza).
    Poi, altro non so, ma so che Cristo nel cuore dell’Anatolia e nell’Armenia e Mesopotamia turche, C’E’ ANCORA, nonostante tutto il male subito da queste antiche comunità!

  293. habsburgicus scrive:

    ‘Sta roba NON è affatto così “spontanea” nel sentire comune come la smerciano

    @Moi
    io e te, pur con le inevitabili differenze (naturali e umane, ci mancherebbe..e pure auspicabili !) e con le diverse sensibilità (idem come sopra), CI CAPIAMO NELL’ESSENZIALE…e forse siamo gli unici 😀

    • gotcha scrive:

      La coca cola, che si smercia, non e’ affatto spontanea nell sentire comune; bere si. Proprio per questo la coca cola riesce a smerciarsi. Se delle elites culturali stronze si mettono a smerciare coca cola non significa che si debba mettere in discussione il bere in se.

  294. habsburgicus scrive:

    @Daouda
    A tutto c’è rimedio mica siamo deficienti come gli islamici

    😀 😀 😀
    sei un mito !!!!

  295. MOI scrive:

    Ma da quando le parrocchie sono aperte anche ai Musulmani ? Sapevo della Cattedra dei Non-Credenti, di qualche “fruizione solidale”, ma …

    • Francesco scrive:

      secondo me gli oratori sono aperti ai bambini, senza distinzioni

      quindi ieri ai figli dei comunisti, oggi ai figli dei musulmani

      tutto qui

      ciao

  296. MOI scrive:

    Ah, be’ … era un “Grest”, una volta in Emilia Romagna sarebbe stato “Crest” 😉 …

  297. MOI scrive:

    https://www.youtube.com/watch?v=i3wJILQxNSM

    OLTREMARE, CIURMA!_Bans inno ufficiale grest 2015 _ sussidio estate ufficiale

    https://www.youtube.com/watch?v=4Kv1AZt__C8

    200 dB : Don Bosco a tutto volume.

    https://www.youtube.com/watch?v=GJpbFb7xxb4

    Ballo del BiCentinario di San Don Bosco …

    poi di ritorno al Centro Islamico avrebbe proposto questo agli altri Umma Kids …

  298. MOI scrive:

    Oppure questa al Padiglione Halal dell’ EXPO2015 :

    GREST

    Nuovo sussidio estivo 2015 “Per far festa” – Ballo “Un Grande Chef”.

    https://www.youtube.com/watch?v=ZoDZ-s5zuDM

  299. MOI scrive:

    Ma insomma, lo sa ‘sta Mamma Islamica che incessante Sibilo della Serpe avrebbe trovato al GREST … pronta a insinuarsi anche al Centro Islamico, in tutta la sua gran landra di zolfo ?!

    https://www.youtube.com/watch?v=JmPr8HAGf9w

    GrEstate2015 bans – Euro Dance bans

    https://www.youtube.com/watch?v=6Euk9eXW1qc

    GrEstate2015 – Bans dei Sudici

    https://www.youtube.com/watch?v=FNiwTGZiE4E

    GrEstate2015 bans – Sleep Dance (I like to move it)

  300. MOI scrive:

    Invenzione dei “prit” ?!

    https://ontologismi.wordpress.com/2015/04/10/gender-origini-e-consistenza-teorica/

    … garantiscono loro :

    Fedezoide :

    https://www.youtube.com/watch?v=3NI_74ZLAms

    Fabiovoloide :

    https://www.youtube.com/watch?v=OKd2EgwvZTo

    ————–

    Più che altro c’è gente che per ovvie ragioni anagrafiche (il primo di cui sopra no, ma il secondo sì) NON può avere iniziato a dire “genere” al difuori dell’ analidi grammaticale prima di me … eppure, lo dice come se lo dicesse da sempre.

    Tipo quel che diceva Peucezio per la “gèi” anziché “i lunga”…

  301. MOI scrive:

    analisi …

    PS

    L’ Avv. Gianfranco Amato _ o la Prof. Chiara Atzori_di fonti ne cita a raffica, e ben precise. Puoi si può dirne tutto il male possibile ugualmente, ma almeno NON si dicesse che ciò che dicono è invenzione pura di “prit” repressi … e dire che in English con il gender “bombardano”, QuelliCheNonEsistono !

  302. gotcha scrive:

    Le due teorie sulla sofferenza dei “deviati”:
    E’ causata dalla discriminazione, dalle persone che inspiegabilmente si interessano alla tua sessualita’ trovandola scorretta.
    E’ causata da una voce dentro di te che ti indica come sbagliata la strada sessuale che hai preso. Una voce trascendentale e corretta.
    Siccome la voce che uno sente dentro puo’ essere l’interiorizzazione del parere altrui, le speranze che la seconda ipotesi sia corretta sono appese a un filo..

    • Francesco scrive:

      in realtà è una tesi che al suo interno contiene un “inspiegabilmente” a essere più fragile

      😀

      • gotcha scrive:

        Ma se vedi due persone in un prato che chiacchierano amabilmente, e il prato non e’ tuo, tu vai forse a chiedergli “cosa fate qui”?

        • Francesco scrive:

          ma il matrimonio non è il prato

          sennò non direi nulla

          ciao

          • gotcha scrive:

            infatti credo che i gay non vogliano sposarsi secondo il rito cattolico ma secondo il rito civile, perché comporta non so quali diritti a livello di separazione dei beni o roba del genere.
            sono proprio cose che non so e non mi interessano, ma da un punto di vista civico, DEVONO avere quello che hanno gli altri.
            io consiglierei loro non solo di non sposarsi in chiesa, ma che non li sfiori proprio l’idea di andare a messa, tanto non ne può provenire che sofferenza..
            quindi, no al matrimonio in chiesa dei gay, per il bene dei gay!

  303. MOI scrive:

    “ggedì” [pugliese] ?

    Avrà mica ispirato … “Jedi” ?!

    D’altronde, se gli UAARini …

    https://www.youtube.com/watch?v=TY04bid_NYI

    😉 🙂

  304. PinoMamet scrive:

    Tornando a Biffi:

    sostenere che gli immigrati cattolici o cristiani siano più integrabili è un punto di vista (molto ingenuo);
    sostenere che agli altri non vadano riconosciuti diritti, è una mostruosità giuridica e una dichiarazione orribile dal punto di vista umano.

    Ma anche rimanendo al primo punto, quello che i cattolici, in quanto tali, siano “più integrabili nei valooooori (da pronunciare con tono melenso) della nostra società (da pronunciare con tono protervo)”
    i due tizi che quasi staccavano un braccio a colpi di machete a un ferroviere, e ne colpivano un altro sulla testa, sono cattolici e pura di lingua latina…

    così, tanto per ricordare a tutti che Biffi è un cretino 😀

    • gotcha scrive:

      Quando sento qualcuno pronunciare la frase “valoooori della nostra societa’” ho sempre l’impressione che abbia il cervello avvolto dalla pellicola di plastica, su cui sono stampati luoghi comuni beceri, che da li’ vengono attinti.
      Non ci credo che un cardinale possa intimamente pensarla cosi’.

    • Francesco scrive:

      Pino

      pensavo a Biffi leggendo di quel fatto ma temo che non dimostri nulla.

      La vicinanza culturale e quindi la maggiore affinità e più facile integrabilità è un dato di fatto anche troppo palese e banale.

      Questo non implica che i salvadoregni siano uguali ai bresciani o che i pakistani siano alieni.

      Ti ripeto che hai ragione quando dici che di modi per escludere i musulmani no ce ne sono, almeno non di decenti.

      • PinoMamet scrive:

        “La vicinanza culturale e quindi la maggiore affinità e più facile integrabilità è un dato di fatto anche troppo palese e banale.”

        Sì ma secondo me siamo un po’ troppo faciloni nel parlare di maggiore o minore affinità.
        Non credo che i salvadoregni siano più affini agli italiani dei marocchini, solo per il fatto di essere cattolici.
        Quello è un fattore, ma ce ne sono molti altri…

        e poi, che vuol dire “cattolici” in fondo? Il cattolicesimo irlandese era ed è cattolicesimo con tutti i puntini sulle i, eppure irlandesi e italiani ci hanno messo quasi un secolo per andare d’accordo e riconoscersi a vicenda (aldilà dell’ufficialità) come parte della stessa comunità religiosa.

        Come gli immigrati asiatici buddhisti che in Italia non si sognano di frequentare monasteri e templi buddhisti “italiani”, anche quando il capo monaco è altrettanto orientale di loro…

        • PinoMamet scrive:

          Dimenticavo un pezzo:
          per irlandesi e italiani, mi riferivo agli USA, dove i cattolici italiani sono stati a lungo emarginati e considerati “semi pagani” dai vesvoci irlandesi…

          • habsburgicus scrive:

            era ed è cattolicesimo

            non mi piace l’anacronismo…togli il verbo presente 😀
            su questo sono puntiglioso
            anche l’Egitto ERA cristiano, probabilmente molto più quanto lo sia mai stata l’Europa..idem l’Africa romana cioè la Tunisia
            ma non lo sono più…e nessuno oggi definirebbe tunisini ed egiziani come cristiani

          • PinoMamet scrive:

            Credo che per la Chiesa cattolica i vescovi irlandesi cattolici siano ancora, come dire, cattolici 😉

          • Francesco scrive:

            beh, trovo difficile darti ragione per l’Italia di oggi: la cultura dell’America Latina è spagnola di base, yankee di recente.

            non troppo diversa dalla nostra

            in America, immagino l’elemento discriminante fosse la lingua

            ciao

          • PinoMamet scrive:

            Mmm in America l’elemento discriminante tra irlandesi e italiani erano (a quanto lessi) le feste;
            e la devozione popolare.

            Per gli irlandesi, abituati a una religiosità “rigida” (a sua volta dovuta all’imitazione dei modelli protestanti) le feste parrocchiali italiane, con salsicce, tombole, gente alticcia ecc. erano una roba da “scostumati”, e il clero irlandese tendeva a vedere gli italiani, con le loro richieste personalizzate ai santi ecc. ecc. (vedasi famoso sketch di Troisi e Lello Arena 😉 ) come dei superstiziosi, più che dei devoti…

        • gotcha scrive:

          io credo che Biffi sbagli proprio la partenza: chi è che vuole integrarsi? e soprattutto, chi è che vuole “integrarsi con Biffi o con quello che rappresenta”. se io dovessi emigrare, non vorrei assolutamente “integrarmi”, non me ne fregherebbe niente dell’integrazione culturale. ovvio che pretenderei gli stessi diritti e mi sottoporrei agli stessi doveri, a meno che non siano ripicche stupide, tipo far togliere il velo.
          come diceva il buon marx, per risolvere i problemi religiosi basta eliminare la religione. il resto non fa che mantenere le cose in “stato di guardia”, e mi sembra avesse ragione.

          • daouda scrive:

            Ancora? Ma come fai a credere ad un comunista? Ed in oltre, come fai a non vedere lestrema religiosità dell’epoca?

          • gotcha scrive:

            non è che gli “credo”, ma, come quando ascolti un consiglio, prendi per buono ciò che te lo sembra. se io leggo un libro e mi interesso non per forza “credo”.
            l’estrema religiosità di quale epoca, l’ottocento o adesso?

  305. MOI scrive:

    Ma il distinguo fra movente crimimale religioso (tipo i Kouachi & Affini) o movente crimimale laico (come qui) … ha da essere irrilevante per qualunque Asessore /srice 🙂 _ Ministro/a all’ Integrazione ?

    Bizatinismi di Lana Caprina anche per ogni Asessore /srice 🙂 _ Ministro/a alla Cultura ?

  306. MOI scrive:

    sostenere che agli altri non vadano riconosciuti diritti, è una mostruosità giuridica e una dichiarazione orribile dal punto di vista umano

    ———-

    A patto che con una N in più NON divenga Cultura Altra

    • MOI scrive:

      Ocio che qualcuno sostiene che lo stiano facendo pure i “Coloni” al “NON-Popolo Senza Terra” …

    • PinoMamet scrive:

      Moi, scusami, ma perché per te tutto deve essere un gioco di “X fa questo a Y allora Pinco Pallino può fare quest’altro a Tizio, però Caio non la fa a Sempronio e allora…” ?

      Non ti accorgi che non se ne esce? Scegli delle idee che piacciano a te, e cerca di applicarle, stop.
      Quello che fanno in Iran, Israele, USA… via via fino alle Fiji e Vanuatu, suppongo, saranno ben cazzi loro, oh!
      Voglio dire, puoi anche criticarli o lodarli o quello che ti pare, ma non facciamo dipendere i diritti in Italia dalla loro presenza o assenza chissà dove.

  307. MOI scrive:

    Pardon :M

  308. mirkhond scrive:

    “Non è un egocentrico infatti.
    E’ uno che si è costruito una sorta di mondo su misura.
    Un mondo affascinante, ma autoreferente, incompatibile con una donna.
    Non perché s’interessa di storia al punto da esserne un’enciclopedia vivente e perché ha dei punti di vista originali e scomodi (sono tutte cose di cui a una donna non frega granché, al massimo le ammira), ma perché queste cose sono diventate la sua vita, sostiuendosi alla vita vera, surrogandola, mentre al massimo dovrebbero esserne una parte.

    Cioè se io sono un entomologo, va benissimo che mi seziono i miei insetti.
    Però se poi la mia vita si riduce a quello e l’entomologia esprime le mie categorie di riferimento con cui giudico la realtà, allora sono guai, perché le donne, il lavoro, gli amici, la famiglia non sono insetti.”

    https://youtu.be/suenbOOIqZQ

    • gotcha scrive:

      “la saturazione di storia è ostile e pericolosa per la vita”.
      quello che hai appena scritto è già una cosa che alla donna interessa di più (o per lo meno alle donne che ho conosciuto io, fino ad arrivare alla mia morosa, una vera investigatrice degli stati d’animo).
      io ho paura che prendiamo le cose troppo sul serio: la storia, l’entomologia, la famiglia, le donne, noi stessi.

      ecco quindi che Peucezio ha ragione, all fin dei conti:

      annullare se stessi non significa diventare zerbini, ma darsi il giusto peso in un ottica di economia globale di tutti i tempi: quanto può valere la nostra incidenza nella storia dell’uomo e del mondo: 0,00000000000….1! in questa prospettiva, uno comincia a dire, “se valgo così poco, le mie azioni sono inconseguenti, posso anche LIBERARMI di più”.
      un’esempio che calza è quello dello storico, quando si intrattiene a chiacchierare al bar e si accorge che la memoria lo sta abbandonando: lui sa bene il valore dell’acribia, è questione di deontologia professionale.. ma se la memoria l’abbandona, come un giorno succederà che venga abbandonato da un sacco di cose, non riesce più ad esprimere la sua opinione.. vorrebbe sbilanciarsi e le sue passioni lo spingono ad affermare la sua verità, ma si blocca, prima si costringe a cercare di scandagliare nella sua mente se quello che uscirà dalla sua bocca non collimi con qualche nozione presente da qualche parte nella sua memoria che in quel momento non riesce proprio ma dove cazzo era….
      e poi in punto di morte pensa: ma che cazzo, potevo sparare qualche cazzata in più!!

  309. mirkhond scrive:

    Peucezio è molto bravo nell’elargire certe perle, non c’è che dire!

    • gotcha scrive:

      si, ma la sua perla ci riguarda tutti, e in maniera “moderata”.. se anche “annullarsi” diventa un imperativo categorico, allora tanto valeva “saturarsi di storia”!

  310. mirkhond scrive:

    “un’esempio che calza è quello dello storico, quando si intrattiene a chiacchierare al bar e si accorge che la memoria lo sta abbandonando”

    Più che accorgersi che la memoria lo sta abbandonando (cosa possibile che la demenza, senile o meno, ci può colpire tutti), si rende conto che per i suoi interlocutori del barett..ehmmm della cerveza, viene proprio da regioni sublunari, vista l’incomunicabilità di ciò che vuol dire.
    Come se Dio, per qualche scherzo amaro che solo LUI comprende nei Suoi Divini progetti, ti avesse catapultato dal Ducato/Principato di Longobardia minor, alla Bari di oggi, dove se parli di Benevento ti rispondono che si sono fatti una pepata di cozze sulla spiaggia di Torre a Mare!

    • PinoMamet scrive:

      Non ho capito molto, ma nel caso ti ricordo che non sei stato catapultato dalla Longobardia minor medievale, sei nato nella Bari di oggi (presumo negli anni Settanta del XX sec.) 😉
      voglio dire, Mirkhond, va bene avere dei gusti, ma ricordiamoci anche della realtà.

      • mirkhond scrive:

        Come volevasi dimostrare….

        • Z. scrive:

          Per capirsi, Duca, a me piace Diablo 3 ma non penso di essere un nefilim. Più concretamente – ma non molto di più – a volte sento che mi piacerebbe essere cresciuto in paese, ma non è successo così, e la mia storia è quella che è e non quella che forse avrei voluto che fosse. Con tutto ciò che ne consegue.

          E’ perfettamente legittimo che la realtà che abitiamo non ci piaccia, ma che ci piaccia o meno quella è la nostra realtà e siamo tutti figli del nostro tempo.

          Almeno, io la vedo così.

          • PinoMamet scrive:

            “ma non penso di essere un nefilim”

            anche perchè nefilim è plurale 😀

            tiè, così impari a rompere con gli ecuadoregni 😉

          • mirkhond scrive:

            Sì, ma se vieni da un’altra realtà e in quella in cui sei catapultato vivi come se parlassi in sumerico (magari!)?

          • Z. scrive:

            Mi pare di ricordare che il singolare sarebbe “naphal”, ma non so leggere l’ebraico, quindi potrei dire fesserie!

            Detto questo, in D3 “nefilim” è invariabile, il che rende più valido ancora il mio esempio. Come diresti tu: ciò ragione 😀

          • Z. scrive:

            mirkhond,

            — Sì, ma se vieni da un’altra realtà e in quella in cui sei catapultato vivi come se parlassi in sumerico? —

            Scusa, ma tu non sei nato e residente a Bari?

  311. Z. scrive:

    A proposito di stranieri, e del delitto di Milano…

    non si dice “ecuadoregno”, miseriaccia!

  312. mirkhond scrive:

    “Non ho capito molto”

    Non ne dubitavo per nulla.
    Solo che, a volte non possiamo dire tutto ciò che vorremmo e che ci sale dal profondo alla gola.
    E allora bisogna usare un certo linguaggio, per non farsi capire da chi, comunque, non capirebbe.
    Per superficialità, incompatibilità caratteriale, o più semplizemente per gli umani limiti che tutti ci portiamo dentro.
    Se non ti interessa il calcio, che ci stai a fare in una riunione di amizzi tifosissimi?

  313. mirkhond scrive:

    Quante perle alla Peusesio ci è toccato di sentirzi, tipo

    – Ehi! Ma con chedd’ ce uei parlà? Di Giulian’ di Eclan’? (Giuliano di Eclano c.380-455 d.C., vescovo di Aeclanum, oggi Mirabella Eclano in Irpinia, in rotta con Sant’Agostino per le sue posizioni filopelagiane).
    Il tutto riferito riguardo ad una bella ragazza, anni fa…

    O, ancora prima:

    – Ma ti devi mettere con una, anche se non ama la Basilicata!

    E ci sta bene, mica si può condividere tutto, tipo Guiscardo e Gaita che nei 27 anni del loro matrimonio condivisero tante avventure, vittorie e sconfitte.
    Però, togli questo, togli quello, alla fine che ti rimane?
    Il sapore amaro della cenere, come avrebbe detto Ignazio Silone?

    • PinoMamet scrive:

      Mi’…

      oso dire che mi sembrano consigli di sano buon senso… se aspetti di trovare una che abbia i tuoi gusti al 100%, e che conosca persino un vescovo di Aeclanum del IV sec. di posizioni filopelagiane, stai fresco…

    • gotcha scrive:

      mì, ti dirò la verità: io e la mia morosa avevamo qualcosa in comune. Ci piaceva il rock in maniera “isolazionista” e quindi la cosa ci ha fatto “gravitare” l’uno verso l’altro. ma non ci piacciono assolutamente gli stessi gruppi e la cosa è divertente perché uno sfotte l’altro, uno si diversifica per il puro gusto di diversificarsi e tutte ste cose. ogni volta che volevo dedicargli una canzone romantica mi diceva che gli faceva cagare. poi capita che invece te ne piace una in comune con lei, ma piuttosto di dargli soddisfazione t’ammazzi.
      insomma queste sono le gioie del “non avere in comune” e soprattutto del “non volere avere niente in comune”. e ci metto la mano sul fuoco che se tu trovassi una che conosce il vescovo filo-pelagiano, tempo tre mesi e

      o saltan fuori delle differenze determinanti

      o la molli

      perché quando ti renderai conto che le affinità elettive non sono quello che ci fa “accoppiare” sarà come mangiare la cenere..

    • Roberto scrive:

      A conferma di quanto dice gotcha, direi che l’unica cosa che condivido con mia Mia moglie è che ci piace mangiare….per dire, si è addormentata al TD garden durante un supplementare di boston/New York, se ne voleva andare a metà di un concerto dei jethro Tull, odia mare e spiaggia, e alla prima volta che siamo usciti mi ha trascinato a vedere una mostra di tale Simone canterini (detto il pesarese)

      • gotcha scrive:

        sul concerto dei jethro tull, a meno che tu non ti stia riferendo al tour di aqualung, non ha tutti i torti.
        io la cosa forse che mi godo di più in comune sono i tornei a mario kart.. le ho prese più volte sia all’outlet cocco che al circuito borgo delfino.
        quando andiamo al mare la aspetto in macchina..

    • Roberto scrive:

      Adesso che ci penso, l’unica ragazza che ho lasciato era una che, invitata a cena, mentre io mi facevo una fiorentina pazzesca con un campo di patate al forno, ordinò una insalata non condita

      Cavolo, non ce la potevo fare a condividere la mia vita con una che mangia insalata! Invece mi ricordo ancora che alla prima cena insieme mia moglie aveva divorato una gamella di trippa alla fiorentina

      • gotcha scrive:

        per quanto mi riguarda farei molta fatica con una ragazza “dentro gli schemi”, che mi fa conoscere la sua famiglia, mi invita a cena e reputa questi rituali molto importanti. non che io non voglia avere relazioni con i suoi, ma quando vado a cena da loro mi sento un nodo da qualche parte.. le cose peggiori sono le cene da mia nonna. preferirei mille volte farmi infilare aghi nelle unghie dei piedi.

  314. mirkhond scrive:

    Già il buon senso.
    Il sano, conformistissimo buon senso.
    Quello che porta gente come sorema a finire in una comunità.
    Ed altri a chiudere con questo mondo….

  315. mirkhond scrive:

    Sono stato un paio di giorni a Benevento.
    Città bellissima, ma mi sentivo come sono sempre: SOLO.
    Mi veniva a’ malincunìa.
    E accussì songo turnato a BBari!
    Ma, a’ malincunìa nun passa….
    Però che belle le montagne boscose dell’Irpinia!
    Un balsamo per la mia vista e il mio animo….

  316. mirkhond scrive:

    “perché quando ti renderai conto che le affinità elettive non sono quello che ci fa “accoppiare” sarà come mangiare la cenere..”

    E cos’è che ci farebbe accoppiare?

    • PinoMamet scrive:

      L’attrazione.

    • gotcha scrive:

      se lo sapessi sarei il re dell’universo.. boh, un sacco di cose, le sventure, il NON AVERE niente in comune, le “combine” tra le famiglie, accettare la realtà.
      beh, forse avere una etica comune questo può aiutare.. però bisogna veramente che ti metti in piazza a rischio di venire linciato.

      • mirkhond scrive:

        O più semplizemente di fare la figura del peracottaro….

        • gotcha scrive:

          ok, se non vuoi fare quella figura lì o startene a proteggerti dalla “attrazione non reciproca” non lamentarti della malinconia..

          • mirkhond scrive:

            E perché non dovrei lamentarmi, se mi sento un estraneo ad una sozietà con cui z’è solo incomprensione reziproca?
            Le figure le ho fatte, e che zi ho ricavato?
            Solo il gusto amaro della cenere….

  317. mirkhond scrive:

    Che però non è sempre reciproca….

  318. mirkhond scrive:

    E se non è reziproca?

    • gotcha scrive:

      io penso che alla fine andrai a finire con una tamarra tra lodi e milano che fa la commessa all’esselunga e quando gli parli delle traversie del ducato di longobardia ti risponde: “si, cioè, è come un po’ anche adesso, cioè, all’esselunga che se mettono tutti quei così elettronici come minchia si chiamano che ti fai la spesa, noi cassiere che facciamo andiamo a pulire il culo alle vecchie come ste troie rumene, cioè, c’hai ragione minchia, ti voglio troppo bene perché mi capisci, minchia che situazione di merda” e ogni tre parole si sente il biascicare della cicca alternata all’espirare fumo di sigaretta.
      funziona così, comunque, l’attrazione..

  319. mirkhond scrive:

    Non ho capito un cazzo!

  320. mirkhond scrive:

    Comunque sulla non reziprozità non z’è stata risposta alcuna….
    Come immaginavo, ovviamente!

    • gotcha scrive:

      ok, ti dico come la penso io: se fossi una donna, penserei che sei interessante, ma esigente, e le tue richieste (ad esempio UNA DONNA PER LA VITA), non necessariamente esplicate, mi spaventerebbero.. magari partirei con una donna per il mese, poi si vede..

    • gotcha scrive:

      e anche il discorso dell’incomunicabilità, potrebbe essere che quelli della pepata pensino: “noi volevamo goderci con mirkhond la pepata, e lui si mette a parlare di benevento!”
      tu sopra mi dici: non ho capito un cazzo. quindi mi fai sentire incomunicabilità nei tuoi confronti.

      • mirkhond scrive:

        Scusa, ma non ho capito di nuovo.
        E questo mi conferma che non ci si capisce proprio, perché ognuno sa i fatti suoi, che non coincidono con quelli altrui.
        Ognuno da i suoi consigli, facendo leva sul proprio vissuto e le proprie esperienze, e giustamente.
        Che però NON sono sempre quelle di chi ti trovi davanti.
        Da qui l’inevitabile incomunicabilità dovuta a profonde incomprensioni….

  321. mirkhond scrive:

    Non ho più 20 anni e le avventure non mi interessavano allora, figurati oggi.
    Che ho una situazione particolare in cui ho bisogno di stabilità e non di colpi di testa discotecari, salsa&merende, il lissio e il gassato, il ballo latino e quello germanico ecc. ecc.
    Quindi, si sono esizente, se ciò vuol dire non mirare a rapporti superfiziali….

    • gotcha scrive:

      si ma se incontri una a cui piaci e che vuole il ballo latino e non lo reputa superficiale? come fai ad ergerti a decisore di ciò che è superficiale e ciò che non lo è? pensi che benevento non sia superficiale e la discoteca si. ma se tu e una donna siete attratti tutte queste differenze vanno giustamente a farsi benedire. partire col mese non significa “avventura”, significa realismo. o vuoi legarti a rapporti indissolubili in cui dopo qualche anno vorreste uccidervi solo perché avete deciso che “non è una superficiale avventura”.
      mì, queste sono tutte idee rigide che ti stanno limitando, a parer mio.

  322. mirkhond scrive:

    Interessante questa sfilza di non dialoghi alla Paquito e Chiquito, che uno chiede che ora è e l’altro risponde che sua zia è di Monza! 🙂
    Incredibile come gli esseri umani NON riescano a capirsi, tantomeno poi, attraverso il filtro telematico….
    Misteri dell’uomo!

  323. habsburgicus scrive:

    Per informarvi brevementi degli ultimi risultati della scienza, sui consoli di età neroniana (da Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik, 2015, Giuseppe Camodeca)

    Sono ora noti con certezza 65 consoli negli anni 55-68 d.C (esclusi i 5 consolati di Nerone stesso, in 55, 57, 58, 60 e suff 68 d.C) su un totale di c.a 75/78 (compresa la coppia dell’ultimo nundinum del 54 d.C, nov/dic) +3 probabili ma non sicuri (quindi esclusi dal calcolo); diversi consoli assegnati da Gallivan, come probabili o possibili, a Nerone ora sono certezza o con alta probabilità assegnati a Claudio, ad esempio M. Hordeonius Flaccus, suff 47 d.C
    come già sotto Tiberio, sotto Nerone non vi furono consoli iterati (tranne, probabilmente, C. Luccius Telesinus, già cos ord 66 d.C, nella situazione particolarissima del 68 d.C); in ciò si differenza da Claudio epoca in cui L. Vitellius ottenne un terzo consolato ! (sono noti i suoi legami con Claudio, con il quale dividerà la censura in 47-48 d.C; era il padre di A. Vitellius, Imperatore nel 69 d.C)
    sotto Nerone il consolato ordinario durava di regola 6 mesi (fa eccezione il 68 d.C, che pone speciali problemi et pour cause), ce lo dice già Svetonio, e la documentazione epigrafica lo conferma pienamente; solo in due casi si può provare che un console ordinario uscisse di carica anzitempo (cioè prima dei sei mesi canonici), in 65 e 67 d.C;
    in 65 d.C uno dei consoli ordinari in carica, M. (Iulius) Vestinus Atticus, fu costretto a suicidarsi perché coinvolto, pare falsamente, nella congiura dei Pisoni
    nel 67 d.C al console ordinario Fonteius Capito forse fu abbreviato il termine perché potesse recaresi a comandare subito le truppe in Germania inferior, al posto del destituito e infido Sulpicius Scribonius Rufus;
    all’inizio ci furono più consoli per “sistemarre” tutti i fautori del nuovo princeps; L. Annaeus Seneca (si, proprio lui !) fu console dal 1 maggio al 31 ottobre 55 d.C ed ebbe l’inaudito onore di avere 3 colleghi successivi !
    il fratello di Seneca, di cui San Paolo era divenuito amico, Gallione (L. Iunius Gallio Annaeanus) fu console nel 56 d.C, dal 1 lugio al 31 agosto
    Svetonio “toppò” nel 57 d.C a proposito di Nerone; ci dice che restò in carica pochi mesi ed invece fu in carica tutto l’anno (attestato il 31 ottobre ad Ercolano con L. Caesius Martialis); ciò manda definitivamente in rovina la teoria mommseniana secondo cui i consolat non duravano più un anno dai tempi di Tiberio (Nerone se lo tenne un anno intero; in quell’anno solo 3 consoli, forse per reagire all’orgia di consolati nel 55 e 56 d.C, rispettivamente 9 e 8)
    Sono quindi finalmente completi gli anni 55-59 d.C, 62, 66-67 d.C; nel caso del 66-67 e anche del 62 d.C sono sue proposte (ritiene ad esempio di aver fissato i consolati Afrinus e Paccius Africanus al 66 d.C)
    Potrebbe essere completo anche il 61 d.C specialmente se il mio connazionale L. Iunius Q. Vibius Crispus, di Vercellae (suff I 61 d.C; procos Africae, c.a 70-71 d.C; suff II 74 d.C; suff III 83 d.C), appartiene a quell’anno, come sembra; si noti che il tipo (sotto i Flavi) avrà 3 consolati ma non ebbbe MAI l’ambito onore di dare il nome all’anno (da Traiano ciò sparì; da allora in poi si stabilì che se uno otteneva un secondo consolato, e a fortiori un terzo, questo era ipso facto ordinario)
    resterebbe anche un posto, forse da assegnare ad A. Ducenius Geminus che potrebbe però essere del 60 d.C
    molta strada si è fatta da Degrassi 1952 e da Gallivan 1974; se prendiamo i Fasti in Henderson (inizio XX secolo) e di fine XIX secolo sono irriconoscibili; questo in gran aprte alle tavolette di Ercolano (e a documenti di Pompei)

  324. mirkhond scrive:

    “nessuno oggi definirebbe tunisini ed egiziani come cristiani”

    Mi risulta che circa il 10% della popolazione egiziana di oggi sia ancora cristiana.
    Al contrario della Tunisia dove non esiste più una comunità cristiana indigena.
    Il motivo?
    L’essere legata a Roma.

  325. habsburgicus scrive:

    si, vabbè..ma nessuno definirebbe l’Egitto un paese cristiano, dai !
    lo stesso procedimentio dovrebbe adottarsi con l’Irlanda..l’Irlanda non può più essere definito paese cattolico (lo han proclamato loro, mica altri :D)…bon (poi qualcuno ci sarà…anche se temo che percentualmente siano di più i copti in Egitto :D)
    è ora di finirla di dare a vanvera ‘sto titolo di cattolico..ad esempio El Salvador visto che si è partiti di lì..chi lo dice che questi siano cattolici 😀 in quelle periferie distrutte e disumanizzate prosperano le sette protestanti e altre..e comunque i più dubito siano molto devoti 😀
    anche Spagna “cattolicissima” che si sente sui TG….oggi è anacronistico…
    e gli anacronismi, anche se persistenti e comodi (sono il primo ad ammetterlo), vanno combattuti !

    • mirkhond scrive:

      Certamente, ma avendo definito gli egiziani come non più cristiani, è giusto sottolineare che, sebbene in minoranza, qualche milione di egiziani, nonostante tutto, cristiani lo sono ancora oggi….

    • PinoMamet scrive:

      “si, vabbè..ma nessuno definirebbe l’Egitto un paese cristiano, dai !”
      Su questo non ci sono dubbi

      “lo stesso procedimentio dovrebbe adottarsi con l’Irlanda..”

      questo invece lo trovo discutibile.
      Prima di tutto io stavo parlando delle relazioni tra cattolici irlandesi e italiani negli USA fino, diciamo, agli anni Cinquanta/Sessanta;

      ma anche se vogliamo parlare dell’Irlanda attuale, mi pare che la religione che gli irlandesi (Eire) seguano in maggioranza sia quella cattolica.
      Poi può essere benissimo che siano in disaccordo con la dottrina cattolica su molte cose, ma basta questo a definirli come non cattolici?
      Non so, ma ne dubito.

      Ma soprattutto, non c’entra con il mio discorso 😉

      • habsburgicus scrive:

        in verità avevi scritto “e quelo era ed è cattolicesimo con tutti i puntini sugli i”..e la prima interpretazione è che ritenessi gli irlandesi cattolicissimi…verissimo (e hanno pagato per questo) ma non più..ecco perché dicevo di togliere il presente per evitare anacronismi..”e quello era cattolicesimo con tutti i puntini sugli i”
        ma finiamola qui

        • PinoMamet scrive:

          Intendevo dire che, da qualunque punto lo osservi, il cattolicesimo dei vescovi irlandesi negli USA era sicuramente altrettanto “ortodosso” di quello dei vescovi italiani, solo che le due comunità non si integravano lo stesso…

          • PinoMamet scrive:

            Comunque per quanto mi riguarda togliamo tranquillamente lo “è”
            😉

          • mirkhond scrive:

            Non ci si capisce a casa propria e con quelli del tuo sangue, e ti devi capire con degli estranei?
            Del resto cosa sono i multietnici stati uniti se non un’accozzaglia di sradicati cosmopoliti tutti clonati nella lingua, abbigliamento, abitudini alimentari e sociali, orrende città, ma nello stesso tempo tutti rinchiusi nei propri ghetti pseudoidentitari che si guardano reciprocamente in cagnesco?

          • PinoMamet scrive:

            Mi’,
            a dire il vero, gli anni Cinquanta sono finiti da un po’ 😉 , e italiani e irlandesi in America si capiscono ormai alla perfezione…

    • Thyrrenus scrive:

      Beh, a quel che so grazie al ricordo di Romero certe ‘chiese’ protestanti non hanno la forza che potrebbero data la pecunia di cui sono fornite. Sempre grazie al suddetto Romero le chiese in El Salvador hanno ancora un senso. Vogliamo ricordare anche qualche suora e qualche padre gesuita ammazzato da certi cattolicissimi su mandato gringo?

      • mirkhond scrive:

        Per alcuni il Cattolicesimo è tale solo se si fa scendiletto dei potenti.
        Sennò è solo bieko kattokomunismo.
        Del resto perché questo papa non piace per niente a certuni?
        Perché predica il Vangelo….

        • Thyrrenus scrive:

          Già questa storia di guardare al cristianesimo come stumento di potere va avanti almeno dai tempi di Costantino. Ammesso e non concesso (e rimarco il non concesso) che possa aver avuto un qualche valore ‘provvidenziale’ questo bell’abbraccio colla volontà di potenza, adesso mi sembra solo deleterio. Chi ha bisogno di un rapporto di tipo religioso con la vita non può che esserne schifato. Eppoi come strumento di potere si è già deciso che l’evangelicalismo gringo è la risposta al pericolo cattolico. Dove non arrivano le televisionate evangelicali arrivano poi i grupponi neocattolici, neoevangelicali con il rosario, le truppe cammellate dei cattoneolib, il cui cattolicesimo si misura in fette di potere, a dirgli simoniaci non capiscono nemmeno…

          • mirkhond scrive:

            Sono perfettamente d’accordo!
            Il guaio è che certi cattolici sono tali, solo se il Cristianesimo è potere.
            Altrimenti lo disprezzano come kattokomunismo (ovvoveee!!!!)!
            In realtà non credono davvero in Cristo, ma solo nel potere….
            Da qui il feeling con i wasp dopo l’11 settembre 2001….

          • Thyrrenus scrive:

            Mi fa piacere che su certe cose fondamentali siamo d’accordo.

        • Francesco scrive:

          Duca

          guarda che il Vangelo non è troppo lungo, potresti anche leggerlo, prima di sparacchiare a casaccio

          e sai quale è la mia posizione

          su Romero, conosco troppo poco il suo paese e le sue parole, certo che quelli che ne parlano bene tra le righe sostengono anche che fosse un pò fesso! ma un Vescovo morto sull’altare può reggere anche a questi amici

      • Thyrrenus scrive:

        ‘uccisi’

  326. mirkhond scrive:

    “Scusa, ma tu non sei nato e residente a Bari?”

    Sì, ma è come se venissi da un altro mondo, per tante situazioni….

    • Z. scrive:

      habs, come mai sei diventato un piccolo megafono della propaganda acefala becero-berluschina? che ti è successo?

    • Thyrrenus scrive:

      Come arginare presunti luoghi comuni con luoghi comuni ancor peggiori.
      Il punto 1 fa ridere: posticini come Mali, Nigeria, Pakistan li consiglio come mete turistiche, mai sentito parlare della simpatica fine della signora Bhutto? Degli attentati alle manifestazioni politiche con centinaia di morti? No, è davvero un posto tranquillo. In Gambia c’è una dittatura in grado di fornire a diversi suoi sudditi comode sistemazioni permanenti. In Senegal: mai sentito parlare di Casamance? Il Bangladesh è un posticino carino soprattutto per aziende tessili nostrali dove se ti azzardi a parlare di diritti sindacali? No, se ti azzardi a dire che ti fa caldo al lavoro pensano meglio di bruciarti direttamente.
      Il punto 2: beh sarebbe buffo se i siriani e gli iracheni fossero accolti da chi li ha voluti inguaiare a morte prima chiamando zio Sam e poi facendogli guerra per interposto isis. Però a parte quegli stati canaglia gli altri sono pieni di profughi.
      Il punto 3 avrebbe bisogno di GROSSE puntualizzazioni: diciamo che se, come europei, ci fossimo disinteressati davvero dell’Africa, almeno dalla presunta decolonizzazione degli anni ’70, se non avessimo sommerso quella gente di regali MOLTO interessati, corrompendo a più non posso, ingerendoci in ogni quisquilia in cerca di profitti facili, ebbene non avremmo la tragedia della povertà e non avremmo emigrazione a questi livelli (probabilmente non ne avremmo per niente).
      Il punto 4 è l’unico che si salva. Beh non si può cagare completament fuori dal vaso, per sbaglio qualcosa ci rientra…

      Ah l’immensa Svezia ha meno di nove milioni abitanti.

    • PinoMamet scrive:

      In effetti i punti 2 e 4, più che essere falsi, non li ho proprio mai sentiti sostenere da nessuno.

      Il punto 5 lo sostengo da un pezzo anche io (saremmo scarsi nell’accoglienza- lo siamo- ma non è che altri facciano poi tanto più di noi…)

      vero che l’Europa ha sfruttato l’Africa e buona parte dell’Asia, ma anche vero che i governanti locali hanno avuto la loro parte di responsabilità di malgoverno.

      • PinoMamet scrive:

        Intendevo dire che sul punto 5 sono piuttosto d’accordo con il giornalista
        (ma credo si capisse)

      • Thyrrenus scrive:

        Oramai chi si interessa di questioni come la corruzione, ma basterebbe il buon senso, sa che un paese povero ma pieno di risorse che non è in grado di sfruttare per mancanza di accumulazione capitalista, di classe imprenditoriale capace, almeno in minima parte di impegnarsi direttamente, è ipso facto un paese occupato dallo straniero. Quello che arriva simpaticamente a comprarti con due soldini (ma per te non sono due soldini). Se poi fai il cattivello e ti rifiuti di essere corrotto allora si va da qualche ufficialetto del tuo esercito, se non il primo il secondo abbocca. Se poi sei amato dal popolo, che so se sei uno Sankara, allora ci si organizza meglio, si compra anche il tuo migior amico se il poolo è troppo affezionato a te, si liberano dalla prigione esserini che avevi tu stesso sbattuto in gattabuia, così alla fine si riesce a farti la festa. Riassumendo: se sei un politico africano e non vuoi essere un politico morto domani mattina, sei un politico corrotto. Come normale africano sei cornuto e mazziato, se ti va bene. Arrivano anche quelli che ti fanno la morale… ma ti danno noia meno delle mosche, al limite impari come l’uomo bianco abbia ‘lingua biforcuta’ come si leggeva in Tex anni fa.

        • PinoMamet scrive:

          Mmm

          sarei d’accordo con tutto, ma qualcosa dentro di me mi spinge a dubitare delle letture dove ci sono i “buoni” e i “cattivi”.
          Giusto in Tex, forse 😉

          • Thyrrenus scrive:

            Forse non mi sono spiegato: in questa situazione di buoni, purtroppo non ce ne sono. La situazione, oggettiva, crea solo sfruttatori, grandi e piccoli.

  327. mirkhond scrive:

    Sul punto 5 si può concordare.
    Il resto è demagogia razzistoide di chi si caga sotto dalla paura di dover spartire con chi viene a chiedere il conto delle ruberie occidentali…
    Comunque non preoccupatevi o fratellastri del Mì.
    I vostri governatori stanno cercando di allestire il vallo antimarocco.
    Da Sarzana a Senigallia?

    • PinoMamet scrive:

      Daje…
      a parte che si tratta di una sparata dei leghisti, che è tutto dire, gli unici che hanno dato segni di vita in tal senso sono leghisti lombardi e veneti.

      Nord del Po (e manco tutto), Sarzana e Senigallia non c’entrano proprio niente, e neanche noi perfidi e bieki emiliani-romagnoli 😉

    • Francesco scrive:

      << con chi viene a chiedere il conto delle ruberie occidentali

      oh Duca, quando leggo certe cazzate mi vien voglia di fare cose orribili, tipo sopportare Salvini

      non contare all'infinito su quanto faccia schifo MS

      e poi, almeno Marx aveva studiato un pò di economia, non sparava giudizi dal banco del baretto del porto

  328. mirkhond scrive:

    Veramente c’è anche Toti governatore della Liguria.

  329. mirkhond scrive:

    E’ questo che li terrorizza:

    https://youtu.be/km6QNGYjwwE

    • Francesco scrive:

      che cosa è? io non leggo l’arabo e il resto è musichetta

      • habsburgicus scrive:

        Wadi Halfa è un famoso posto di frontiera fra Egitto e Sudan..
        nei 1990′ bisognava avere il visto per entrare in Sudan che si poteva avere alla frontiera pagando 200 lire sudanesi (e 20 dollari di bakshish :D)
        in Egitto si poteva entrare senza visto ma se entravi in nave c’era una tassa da pagare che ti scrivevano in arabo sul passaporto

      • PinoMamet scrive:

        Me lo chiedo anche io…

        il titolo in arabo ripete la scritta “wadi halfa- al sudan”;
        per la didascalia sotto, desisto 😉

        ma mi sembra tipo un filmato turistico (turismo interno? boh).

        Non ci vedo niente di particolarmente temibile, in effetti.

  330. habsburgicus scrive:

    il pro-immigrantismo selvaggio dei “sinistri” (Mauricius in primis; Z; Thyrrhenus; Gotcha) lo comprendo..o meglio no, ma so a quali estremi possano arrivare e non mi stupisco di nulla 😀
    quello di Mirkhond è invece al di là di ogni spiegazione..
    a meno che…a meno che…visto il suo conclamato odio per la nostra ex-civiltà (e, in forme più moderate, non sarò certo io a dargli torto) veda questo come una punizione vetero-testamerntaria contro di noi ! e goda per questo !
    ma sbaglia anche lì
    non si illuda, il buon Mirkhond, che gli anglosassoni e anche i giacobini (cioè i VERI responsabili primi di ciò che lui, e non solo lui aborre) siano così fessi e a-logici come noi (caso unico nella Storia umana) !
    forse verrà sommersa l’Italia..e sia !… però ammetterà pure Mirkhond che l’Italia di oggi ha un ruolo minimo in ciò che è stato…lui stesso, in coerenza alle sue idee, tende a svalutare anche i pochissimi successi che ebbe l’Italia regia (confronto ad oggi una super-potenza pur nella sua oggettiva pochezza :D) e non si stanca di rammentare la debolezza verso gli stranieri
    e teneteveli ‘sti immigrati…..se vi fanno godere 😀
    Epicuro (o forse solo gli epicurei) sosteneva che bisogna ricercare la felicità.. lo si accontenti 😀

    • Thyrrenus scrive:

      Sull’essere di sinistra, sì concordo. Questo non mi fa essere però autoaticamente a favore dell’immigrazione come potresti pensare. Anzi in linea di principio sono contrario. Quel che mi manda in bestia è che si guarda sempre ai barconi e non al perché la gente ci sale che certo metterebbero in discussione certe cosucce che stanno alla base del credo di … destra… 🙂
      Poi vabbé c’è anche chi continua ad ostinarsi a cadere dal pero pensando che la storia economica sia un’invenzione dei comunisti e che è da cattivi dare la bua all’occidente… Come se la questione fosse tra occidente oriente nord sud… Non sono mai stato in Africa, però ho buonissimi amici COMMUNISTI !!! (BUH! PAURA EH?) che sono andati a fare i missionari dopo esserci stati così per vedere. Altri che NON erano COMUNISTI (anzi!) ma erano CRISTIANI, e che sono andati LAGGIU’ e ci sono ancora, sono davvero diventati COMUNISTI. Altro che il sottoscritto che si fa le seghe mentali in Germania.

      • PinoMamet scrive:

        Vabbè, se è per questo io conosco una dottoressa chirurga cristiana che opera in Africa da un sacco di anni, ed è rimasta cristiana e non è diventata comunista…

        credo addirittura che simpatizzasse per Berlusconi!
        (paura eh? 😉 )

        • Thyrrenus scrive:

          Mica tanto. 🙂 Anche mia nonna era berlusconiana di ferro, una persona a cui ho voluto sempre bene. Ho avuto un carissimo amico, FASCISTA. Altro che caxxi. Ce ne vuole per farmi paura 😉

        • Thyrrenus scrive:

          Ah guarda che cristiano e comunista non sono aggettivi che si escludono a vicenda se riferiti a persone pensanti e dotate di empatia 🙂

      • Francesco scrive:

        >> c’è anche chi continua ad ostinarsi a cadere dal pero pensando che la storia economica sia un’invenzione dei comunisti e che è da cattivi dare la bua all’occidente

        ahi, era alto quel pero!

        io non sono diventato cattocomunista perchè ho chiesto le prove della colpevolezza dell’occidente … e non me le hanno mai date

        🙂

        • Thyrrenus scrive:

          Dai dai un po’ di libercoli di storia economica qualche volta non fan male, non devon nemmeno essere italianmarxisti basta, al limite, la buona storiografia anglosassone (una delle poche cose che sanno fare gli inglesi è scrivere mattoni immani sullla storia di chicchessia eppur restare digeribili). O l’analisi storica non conta?
          P.S. certa ‘storiografia americana certo non la consiglierei, fa a gara con i fogli maoisti per oggettività scientifica…

          • Thyrrenus scrive:

            Ah, a scanso di equivoci: non penso che gli ‘occidentali’ siano ‘cattivi’, non lo sono stati né più né meno di altri dal punto di vista personale. La questione non è di questo o quello ma di sviluppi culturali ed economici. Allo stesso modo è ridicolo pensare ad un ricco come ad un ‘cattivo’ ed ad un povero come ad un ‘buono’. Diciamo che è il come si organizzano le persone che ne rende alcune oggettivamente ‘cattive’, anche se personalmente restassero ‘buone’ o meglio ‘ingenue’.

          • Z. scrive:

            Il modo in cui si organizzano le renderà più organizzate o meno organizzate, mica più o meno cattive 😀

            Quanto al fatto che ricco non significhi cattivo e che povero non significhi buono, è qualcosa che molti sottoscriverebbero da un punto di vista puramente intellettuale. Ma in concreto, visceralmente parlando, pensano e agiscono come fossero fermamente convinti del contrario.

    • Z. scrive:

      habs, non bersi la propaganda acefala dei berluschini senza più causa per te significa “pro-immigrantismo selvaggio”? la argomentiamo concretamente questa curiosa frase o la lasciamo a mo’ di slogan anch’esso acefalo? 🙂

      • Francesco scrive:

        Habs crede veramente in qualcosa sul tipo “purezza della stirpe”

        io credo nel Sacro Dovere dell’Ospitalità, nel senso veterotestamentario della cosa, come dice pure Ferrara oggi, senza infingimenti e abbellimenti

        ciao

        • Z. scrive:

          Anche io, pur non essendo particolarmente veterotestamentario.

          Mi rifiuto, comunque, di credere che habs creda davvero in qualcosa tipo “purezza della stirpe”. Mi ostino a pensare che sia semplicemente un vigoroso nostalgico del bel tempo che (giammai) fu.

  331. habsburgicus scrive:

    che ne pensate di questo commento ?
    (su fb…è di un professore universitario romano)
    amerei molto che intervenissi, Thyrrhenus…se non mi sbaglio non hai mai detto alcunché sulla Russia

    La guerra fredda è finita nel 1991. Allora la Russia si è sbarazzata dell’ideologia marxista per tornare alle sue radici di Paese europeo, parte integrante della nostra storia. Oggi la Russia e un Paese capitalista, democratico, cristiano e di cultura europea. Gli Stati Uniti non hanno mai fatto parte dell’Europa, la Russia sì. L’Europa senza la Russia è culturalmente mutilata mentre la Russia si sente emarginata.

    Purtroppo in questo periodo Washington tende a comportarsi con la Russia come con l’Urss. Ha trasformato la Nato, che era un’alleanza antisovietica, in un’alleanza antirussa. Perché? Dopo la scomparsa dell’Urss avrebbe potuto lentamente nascere una Grande Europa che raccoglieva le nazioni occidentali e quelle orientali come Bielorussia, Ucraina e Russia: una comunità culturalmente omogenea e una potenza economico-politica che poteva contrapporsi tanto alla Cina quanto al mondo islamico, che i russi hanno combattuto per secoli. Però Usa e Gran Bretagna non hanno voluto che nascesse questa potenza, e per conservare la propria egemonia hanno creato un violento conflitto fra Ue e Russia con il loro intervento nella questione ucraina.

    Ostili alla Russia, Usa e Gran Bretagna hanno invece favorito il mondo islamico dove hanno i loro interessi petroliferi. Alleati del Pakistan, sono intervenuti in Afghanistan e Irak, poi hanno appoggiato le primavere arabe con le loro derive islamiste ed hanno lasciato crescere il Califfato col beneplacito della Turchia. In Libia hanno distrutto Gheddafi lasciando il Paese in mano agli islamisti che dilagano in Africa..

    Questa purtroppo è la reale politica angloamericana, una politica di potenza che vuole tenere l’Ue debole e impotente da trattare come una colonia, e una Russia impoverita e lasciata sola contro la minaccia islamica e la crescente potenza cinese.

    • gotcha scrive:

      se io dovessi diventare un condottiero, mi unirei ai popoli del mediterraneo (grecia, spagna, portogallo e iugoslavia), alla russia e al medio oriente. poi farei una capatina a Israele e gli spiegherei che in fondo gli angli se ne sono serviti finche ne avevano bisogno, e che farsi comandare da un texano con un teschio di bisonte in casa non è granchè dignitoso.

    • Francesco scrive:

      >> Gli Stati Uniti non hanno mai fatto parte dell’Europa,

      Questa frase è talmente miope che potebbe essere pure falsa.

      Mi sembra più vero dire che “gli Stati Uniti hanno sempre fatto parte dell’Europa”, da quando Lafayette ci combatteva, Tocqueville li studiava, milioni di persone ci andavano, i loro film prima e i loro libri poi e oggi la musica erano anche i nostro

  332. habsburgicus scrive:

    e poi io sarei del tutto indifferente ai cristiani d’Oriente 😀
    http://oraprosiria.blogspot.it/2015/06/comunicato-finale-dellincontro-dei.html

    in brevi, questi 5 Patriarchi con tutolo di Antiochia in ordine di antichità sono
    I,Patriarca greco-scismatico “ortodosso” di Antiochia erede diretto dei Patriarchi calcedoniani di età tardo-romana lingua liturgica, greco (molto raro da 1899), arabo e siriaco (estinyto..in uso da alcuni XI-XVIII secolo, ora non più) rito bizantino (da 969 in poi)
    II.Patriarca siro-giacobita “monofisita” erede dei monofisiti, in particolare della gerarchia restaurata da Giacomo Baradeo (metà VI secolo d.C) e, prima, del noto eresiarca anticalcedoniano Severo d’Antiochia (potentissimo sotto Anastasio, 491-518) lingua liturgica siriaco, rito antiocheno
    III.Patriarca maronita cioè erede dei calcedoniani di lingua siriaca divenuti monoteliti nel VII secolo d.C e in età non specificabile (XII secolo ?) uniti a Roma, IN TOTO (caso unico per le Chiese orientale) lingua liturgica, siriaco rito antiocheno ma molto romanizzato
    IV.Patriarca greco-cattolico ve ne è solo uno in tutto l’Oriente dunque come si nota anche nel comunicato è l’unico a portare eziandio i titoli di Gerusalenme e Alessandria da c.a 1724 in modo continuo lingua liturgica, arabo rito bizantino
    V.Patriarca sito-cattolico da 1781 cioè quei giacobiti che hanno accettato l’Unione con Roma (e dunque anche la cristologia calcedoniana) lingua liturgica siriaco rito antiocheno
    l’Oriente cristiano è affascinante per la sua complessità !

    • Thyrrenus scrive:

      Ti contesto l’aggettivo greco-scismatico 😉

    • Francesco scrive:

      io lo trovo deprimente nelle sue divisioni tra comunità così piccole e fragili

      mi ricordano gli staterelli italiani in lotta fra loro mentre in Europa nascono grandi potenze, e li schiacciano

      ciao

      • Thyrrenus scrive:

        Puoi avere ragione, ma quelle divisioni fanno parte della nostra storia. Sono nate durante i vari tentativi che sono stati fatti, nei secoli, di comprendere la natura del Cristo e il significato dell’Incarnazione.

  333. habsburgicus scrive:

    infine l’ha capito
    http://www.maurizioblondet.it/blondet-torna-gratis/

    quelli di noi che avevano ipotizzato che la decisione (folle !) non fosse sua avevano ragione..
    e anche quelli che avevano dubbi sulla linea di certi articoli (almeno da quel poco che si poteva capire dato lo sbarramento)

    • mirkhond scrive:

      Aveva ragione Miguel, che aveva capito Blondet, separandolo da effedieffe.
      Ha fatto bene!
      Ora si potrà tornare a leggerlo, che dei cattottusi di effedieffe non ce ne è mai importato un fico secco!
      A noi interessavano solo gli articoli di Blondet, anche quando non eravamo d’accordo con lui.

  334. Thyrrenus scrive:

    Personalmente sono sento più vicina a me la cultura russa di quella americana. La letteratura russa classica è quella che mi ha formato, come la cultura ellenica (due mondi: per i russi la cultura ellenica resta in fondo staniera, un po’ come per Mirkhond). Pensare che la Russia non sia Europa, a prescindere da tanti altri discorsi che sarebbero comunque da fare è per me, subito, a pelle, un’idiozia. Ma altrettanto stupido è non capire che abbiamo tanto, tantissimo a che fare con i ‘malnati’ gringos! Penso di essere io la mosca bianca che sente la Russia più vicina degli Stati Uniti. Ma anch’io ascolto jazz e un po’ di rock, anch’io guardo e non posso non esserne ammirato a volte, da certi film gringos, ci sono poi aspetti della ‘pazzia’ dei gringos che continuano ad affascinarmi e a costituire parte del mio modo di vedere il mondo.
    Detto questo,
    non ha il minimo senso parlare di fine della Guerra Fredda nel 1991. Quella che è finita è stata una contrapposizione tra due modi di gestire l’economia. Uno dei due è caduto per l’incapacità di tenere una adeguata velocità di sviluppo rispetto all’altro. Era un tentativo di gestione politica dell’economia mentre è risultato più efficace il tentativo gringo di gestire la politica attraverso il potere economico puro e semplice. Per giustizia diciamo che uno dei due sistemi era comunque destinato a vincere come ha vinto per la sua capacità di dominare e sfuttare le risorse di interi continenti che l’altro ha provato a ‘liberare’, fallendo però nel tentativo. Insomma direi che il blocco occidentale non poteva non vincere sul piano economico in quanto padrone di quasi tutte le risorse mondiali. Certo sfruttare a dovere quelle risorse ha provocato dei problemini ora…. si chiamano fame laggiù ed immigrazione quassù.

    Un punto interessante è il cristianesimo: sia gli USA che la Russia sono paesi cristiani. Non ci piove, tutti e due hanno minoranze reigiose vivaci e multicolori (non solo musulmani, ohé mai sentito parlare dei buddisti calmucchi? sono pure europei geograficamente…:) ).
    Tutti e due i ‘cristianesimi’ hanno tendenze ‘fondamentaliste’. Su certi temi i metropoliti russi potrebbero tranquillamente dialogare con quella bella genìa di ‘biblisti’ degli stati mediani ammeregani. Ma il sentire religioso profondo è ABISSALMENTE diverso. Parlarne occuperebbe una mezza giornata anche se il tema è interessante. Diciamo che ha a che fare con quisquilie come una visione fondamentalmente economicista, utilitarista e tromocratica del religioso da una parte e un sentimento religioso bene o male ‘filocalico’ dall’altra.
    Sulle riflessioni geopolitiche di codesto professore mi sembra di concordare. Mi sembra lapalissiano che il gioco anglosassone contemporaneo è il prosieguo del classico bilanciamento delle potenze operato dalla vecchia Inghilterra da secoli. La stessa Merkel capisce che potrebbe svolgere il vecchio ruolo del Re di Prussia (argine della Francia all’epoca) ma d’altra parte capisce che il giochino è anche contro la Germania. A complicare la questione è ovviamente la gestione del potere all’interno della Comunità europea. Qui, nonostante tanta paura di zia Merkel, c’è da rilevare la prevalenza, al momento, di un conglomerato di interessi sostanzialmente antieuropei…
    IL GOBLODDO!!! No, semplicemente in Europa ci sono ‘forze produttive’, e non, che si contendono il controllo, alcune sono più legate ad un sistema vecchio-renano (vecchio-stivalese, vecchio-parisiense, …) altre guardano già oltre alle carcasse statuali di buon affetto con i colleghi oltreatlantini…

    • habsburgicus scrive:

      i calmucchi, dotati di un proprio alfabeto di tipo mongolo dal 1648 aglia nni 1920′, li conosciamo 😀
      alcuni tedeschi giunsero a contatto con i primi Calmucchi nell’agosto-settembre 1942 !

      anche a me la Russia, tutto sommato piace..anche se qui qualcuno, che evidentemente mi conosce molto meglio di me :D, sostiene di no !
      lo mio scetticismo sulla Russia deriva da sfiducia (che possa adottare o, qualora la adotti, possa mantenere una posizione consistentemente “dura”) , non da ostilità 😀

    • Thyrrenus scrive:

      Puntualizzazione sulla Guerra fredda: volevo concludere, non l’ho fatto per il desiderio di dire troppe cose, affermando che la guerra tra due ‘sistemi’ è tornata ad avere una valenza ‘normale’, tra potenze. Tale guerra non ha MAI avuto la minima interruzione, neppure col colluso Eltsin. Adesso diciamo che è più ‘scoperta’.

  335. gotcha scrive:

    Per quanto mi riguarda, Thyrrenus ha brillantemente sintetizzato le cause dell’emigrazione di paesi sfruttati. Non ne godo di certo. Se fosse per me non me ne fregherebbe granché, di certo mi spiace che la gente soffra tanto.
    Io invece sono stato qualche mese fa in ambasciata statunitense a Milano ad accompagnare mia madre, nata la, a rinnovare il passaporto. Le hanno fatto GIURARE fedeltà agli USA con una mano sulla bibbia. Ora io non so se sia una prassi condivisa da altri paesi, ma non ricordo di aver mai giurato niente. Sono pratiche da malati di mente. Come fanno a pensare che una persona intelligente resti “fedele” ad un giuramento? A meno che chi lo presta sia da internare anche lui, è veramente dura..

    • PinoMamet scrive:

      “. Ora io non so se sia una prassi condivisa da altri paesi, ma non ricordo di aver mai giurato niente. Sono pratiche da malati di mente. ”

      Concordo.
      Non solo per il fatto del giuramento, di cui in Italia ci sono tracce, anche se in proporzioni minori che negli USA e senza Bibbie; resta comunque un’assurdità.

      Il problema degli USA è che secondo me credono alla loro stessa retorica , che è sempre sintomo di qualcosa che non va.
      Quando nei telefilm negli anni Ottanta insomma si sentiva (una puntata ogni due…) “questo è un paese libero!”, il pubblico lo pensava davvero, e pensava che in fondo era anche l’ unico paese libero. Che tutti dovevano prendere esempio, che tutti dovevano essere grati e così via.

      L’Italia la sua dose di retorica ce l’ha avuta in vari momenti; l’apoteosi sicuramente è stata raggiunta durante il Fascismo; ma almeno non ci credeva nessuno! O quattro gatti, giusto perché gli idioti non mancano mai.
      Comunque a me gli USA hanno fatto l’impressione di un paese di Fascismo soft, ma pervasivo. Sono come la prima macchina di Ford: puoi scegliere qualunque colore, basta che sia nero. Gli USA è uguale, ti può piacere qualunque ocsa, basta che sia quello che piace a tutti, puoi credere qualunque cosa, basta che sia quello che credono tutti.

    • roberto scrive:

      gotcha,
      per curiosità,
      giurare fedeltà o giurare che le informazioni date sono corrette?
      e poi, tua mamma ha la doppia nazionalità?

      che io sappia, “giurare fedeltà” è abbastanza comune per le persone naturalizzate, e giurare che le informazioni sono corrette sistematico in tutti i paesi di common law

      • gotcha scrive:

        si ha la doppia nazionalità. e mi sembra che il giuramento fosse principalmente di fedeltà, e che concernesse di conseguenza i dati forniti. Pino ha capito perfettamente quello che volevo dire. il fatto di credere alla propria retorica è sintomo di qualcosa che non va. e dubito che lo stesso Mussolini ci credesse: insomma, se gli portavano una figa al giorno la retorica se la dimenticava per forza..
        in un certo senso, gli americani condividono con gli islamici quel tipo di convinzione, stando a quello che ho capito parlando con i kebabbari egiziani. se uno crede alla sua stessa retorica, ripeto, è da psicologo. e il problema è che questi mandano dallo psicologo anche coloro con cui hanno a che fare, per disperazione. io ho qualche presentimento che sia una conseguenza di un modo perverso di vivere la spiritualità.. forse la troppa certezza in un aldilà impostato e che da ragione alle tue idee. insomma, sono convinto che una vera spiritualità, di fronte alla morte, resta con l’incertezza del proprio avvenire, e tende a concentrare una serie di fattori nell’aldiquà (accettazione, consapevolezza, intelligenza..). io non ho molta paura dell’armageddo atomico, ma su gli USA ho qualche dubbio..

      • PinoMamet scrive:

        ” forse la troppa certezza in un aldilà impostato e che da ragione alle tue idee”

        in Italia l’americanismo spirituale colpisce le persone che non hanno fatto le Medie Superiori, o le hanno fatte per il rotto della cuffia, a esperienza mia.

        Sono anche quelle che lo vedono senza sovrastrutture per quello che è:
        ho un amico di questo genere, che tornato dal cinema dove era stato a vedere non so che filmone apocalittico con angeli&demoni che battagliavano, mi disse: “Però… non è male la mitologia cristiana !”

        Ora, se uno mi parla di “mitologia cristiana”, o è un antropologo, o è uno che ama veder battagliare i supereroi, il più potente dei quali è Jesus (pron. Gisas)…

      • roberto scrive:

        se il giuramento riguarda la fedeltà, credo che tu abbia perfettamente ragione, ma se riguarda i dati contenuti, più che la questione “retorica”, il fatto è che il giuramento serve a farti un mazzo a tarallo se ti beccano con una dichiarazione falsa

        poi se vuoi dirmi che non è necessario mettere la manina sulla bibbia e basterebbe una semplice dichiarazione, beh sfondi un portone aperto

        ciao

        • PinoMamet scrive:

          ” il fatto è che il giuramento serve a farti un mazzo a tarallo se ti beccano con una dichiarazione falsa”

          ma certo, ma di fatti, non basterebbe la semplice legge contro la falsa dichiarazione?

          • Z. scrive:

            Dichiarare il falso è violare una legge, il che è brutto. Ma giurare il falso è violare una legge con una dichiarazione solenne, il che è più brutto 🙂

      • roberto scrive:

        il giuramento dovrebbe essere
        “I declare under penalty of perjury that all statements made in this supporting document are true and correct”
        che se ho capito bene, se hai dichiarato il falso ti espone ad aggiungere fino a 5 anni di galera per “perjury” alle sanzioni draconiane per falsa dichiarazione per ottenere il passaporto (fino a 15 anni se non sei terrorista o trafficante di droga)

    • habsburgicus scrive:

      GIURARE fedeltà agli USA

      mah, oggi sarà in disuso..
      ma ai tempi delle Monarchie tradizionali era prassi..
      ad esempio inizio 1822, tutti i giornali ufficiali, riportano da noi, per giorni e giorni, le cronache del giuramento di fedeltà dei “fedeli sudditi” a S.M Carlo Felice per grazia di Dio Re di Sardegna, Cipro e Gerusalemme..ma ci sono infiniti esempi, prima e anche dopo

      P.S
      per certe categorie il giuramento arriva fin quasi a noi
      il laicissimo Sergio Romano racconta che a metà dei ’50 i nuovi diplomatici giuravano inginocchiati davanti al Vangelo fedeltà alla Repubblica (come prima fedeltà a S.M il Re nostro Signore)
      nella Spagna di Franco (e anche nei primissimi anni di Juan Carlos), i Ministri e i dignitari giuravano compunti davanti alla Croce
      in un certo senso gli USA (là con la Bibbia perché di tradizione puritana) hanno mantenuto qualcosina del vecchio mondo (che pure in altre questioni sono stati i primi a divellere)

    • Francesco scrive:

      caro g.

      credo che quella roba lì serva a spiegare come si regga una nazione di immigrati, quale retorica le dia anima e sostanza e dominio del mondo (in calo e quando comanderanno i cinesi ci sarà da ridere a crepapelle)

      vuoi essere un cittadino USA? beh, è come entrare in un club, lo hai chiesto e ti impegni a sostenerlo

      QUESTO glielo invidio moltissimo

  336. mirkhond scrive:

    “quello di Mirkhond è invece al di là di ogni spiegazione..
    a meno che…a meno che…visto il suo conclamato odio per la nostra ex-civiltà (e, in forme più moderate, non sarò certo io a dargli torto) veda questo come una punizione vetero-testamerntaria contro di noi ! e goda per questo !
    ma sbaglia anche lì
    non si illuda, il buon Mirkhond, che gli anglosassoni e anche i giacobini (cioè i VERI responsabili primi di ciò che lui, e non solo lui aborre) siano così fessi e a-logici come noi (caso unico nella Storia umana) !
    forse verrà sommersa l’Italia..e sia !… però ammetterà pure Mirkhond che l’Italia di oggi ha un ruolo minimo in ciò che è stato…lui stesso, in coerenza alle sue idee, tende a svalutare anche i pochissimi successi che ebbe l’Italia regia (confronto ad oggi una super-potenza pur nella sua oggettiva pochezza :D) e non si stanca di rammentare la debolezza verso gli stranieri”

    L’Italia unita non ha mai avuto un ruolo paragonabile a quello che fu di Venezia, Genova o Pisa, o il Regno di Sicilia e Puglia, e poi solo Napolitania, tra XI e XV secolo.
    Dunque non ne faccio (almeno per l’Italia) una questione di inesistente potere.
    Sappiamo benissimo CHI sono i responsabili della distruzione della civiltà cristiana, e DOVE stanno.
    Quanto alla sommersione dell’Italia, certo sono ostilissimo al razzism…ehmmm…difesa della “nostra” identità occidentale senza macchie dall’immigrazione dalla pelle scura e muSSulmana.
    Perché il mio conclamato ODIO contro la “NOSTRA” civiltà è dovuto alle sofferenze che QUESTA sozietà, mi ha procurato.
    In primis dover condividere una stessa zittadinanza con l’odiosa zente del Mì, che si ricordano di essere italiani solo quando fa comodo a lorsignori.
    Altrimenti siamo maruchein dla maruconia.
    E poi per motivazioni TUTTE INTERNE all’ambiente umano e sociale in cui vivo dalla nascita, e con cui ho sempre avuto difficoltà nel relazionarmi, perché non ne condivido l’arroganza, una cultura ferma solo alla gazzetta dello sport, e a donne cattive che non mi hanno voluto o saputo amare quando ERO PIU’ BISOGNOSO DEL LORO AMOREEEEEEEE….
    Detto questo, in una società in cui sei ALIENATO, e ti sei DOVUTO mettere ai margini, qual’è il tuo nemico?
    I lontani negher o maruchein di Wadi Halfa?
    Oppure le STRONZE di casa tua?
    Io sono SOLO qui, e tra i miei cari concittadini, correginali, connazionali e franchi in genere.
    Dunque, GODO solo all’idea che possano soffrire anche loro sotto una tirannide religiosa, che costringa soprattutto le STRONZE a piangere lacrime amare per non poter più troiare liberamente, far soffrire uomini bisognosi d’amore.
    Che soffrano pure loro, maledette puttane!

  337. mirkhond scrive:

    Ai lettori della Digos

    Questo è solo lo sfogo di un marginale, in risposta ad un altro commentatore.
    Chi scrive NON è musulmano, pur ammirando molti aspetti delle società musulmane.
    Non ho simpatia per l’isis in quanto sono lontanissimo dal condividerne le sanguinosissime fitne (guerre di religione tra Sunna e Shiah) nel Medio Oriente, e inoltre sono un vigliacco e personalmente non potrei nemmeno dormire se spargessi sangue umano.
    Scrivo queste poche righe, nel caso pensaste di farmi una visita….
    Cordialmente!

    • PinoMamet scrive:

      Io come sai credo che non ci sia alcun lettore della Digos…

      • mirkhond scrive:

        Non ne sarei così sicuro, come più volte ci ha detto qui lo stesso Miguel….

      • PinoMamet scrive:

        Guarda, gli sprechi burocratici li conosciamo tutti.

        Ma c’è un limite…
        poi alla Digos non prendono proprio gli scemi, credo anzi che gli italiani siano più bravi dei colleghi omologhi di paesi più all’attenzione dei media.

        Perciò, se proprio c’è qualcuno pagato per leggere le cronologie dei consoli romani di Habs, o le tue lamentele sulle donne e sui bolognesi, non credo si siano fatti l’idea che possiate costituire un pericolo pubblico…
        😉

  338. izzaldin scrive:

    un po’ per tutti ma soprattutto per Moi

    https://abateditheleme.wordpress.com/2015/05/29/roma-i-rom-e-gli-italiani-storia-e-cronaca-del-blaterar-sciocchezze-per-aumentare-i-guai/

    un articolo non retorico per una volta che parla dei Rom.

    Se il nostro stile di vita non risulta davvero attraente, a parte forme parassitarie di utilità (l’auto e non il cavallo, lo smartphone e non i messaggi orali portati dalle carovane, la tv e non il falò), la speranza di un’integrazione spontanea progressiva è fantasia. […] Come ci si comporta con dei Sarmati contemporanei? Che fare se il tuo sindaco deve sedersi al tavolo con un moderno Alano (l’antico popolo slavo, non il cane)?

    saluti Izzaldin

  339. mirkhond scrive:

    “Non ci vedo niente di particolarmente temibile, in effetti.”

    Tanti altri inveze, temono di finire come le persone e l’ambiente del video!
    Diversamente i Salvini non troverebbero il loro brodo da cui attingere voti a piene mani…

    • PinoMamet scrive:

      Non credo che il timore sia quello di mettersi dei camicioni bianchi, e neppure la desertificazione della Brianza… 😉

      quelli semmai sono tuoi gusti personali 😀

      quello che temono i leghisti medi è una cosa abbastanza diversa, quella che Miguel e altri toscani prendono in giro chiamandola tipo “i’ddegrado”
      😉

      • Z. scrive:

        Dai, Pino, tutti sanno che il nord è pieno di razzisti…

        Tipo quel cittadino reggiano purosangue di quel video che postai qualche tempo addietro, o tipo i vigili che picchiarono Bonsu a Parma. O tipo i napolet… ehm, i ravennati di cui ti ho parlato, zittiti con una frase da un rumeno…

        • mirkhond scrive:

          I razzisti stanno dappertutto, anche da noi, se vuoi dire questo.
          Però chi è che va sempre a rompere i coglioni in televisione, che non se ne puo’ più di immigrati e allogeni sradica identità (vuote) e (pseudo)culture?

          • Z. scrive:

            Salvini, ad esempio. Che ha iniziato una violentissima campagna anti-immigrati per prendere voti al sud ed espandere il suo partito nel meridione.

            E che viene invitato continuamente da conduttori televisivi di origine meridionale.

            Perché la xenofobia, purtroppo, non conosce linee di confine, né distingue tra Italia del nord, del centro e del sud.

          • mirkhond scrive:

            Non lo nego.
            Solo che sono quelli del nord ad urlare di più.
            Motivo?
            Perché gli immigrati NON vogliono restare tra Capo Passero e Tronto, ma vogliono andare nel NORD ricco e industriale.
            Sicuramente a nord di Senigallia, e ancora più a Nord, oltre le Alpi.
            E i nordici non ce li vogliono perché dicono che ce ne hanno zià troppi!
            E dunque chi è COSTRETTO ad ammassarsi nel sud, ovviamente crea il brodo di cui i Salvini NORRENI si servono per erigere il vallo antimarocco.
            Sulla linea Sarzana-Senigallia.
            Ciò che non riuscì a Rommel, riuscirà al bauscia leghista?

          • Z. scrive:

            Cioè, vediamo se ho capito.

            Se al nord sono razzisti, è colpa dei nordici.

            Se al sud sono razzisti, è di nuovo colpa dei nordici.

            Bah e aribah 😀

            Z.

            PS: gli immigrati non vogliono andare né a Milano né a Bari. Vogliono andare in Francia e Germania. Come del resto gli italiani!

          • mirkhond scrive:

            “Se al nord sono razzisti, è colpa dei nordici.

            Se al sud sono razzisti, è di nuovo colpa dei nordici.”

            Non è che ci sei. E’ proprio che lo fai lo stronzo!

          • Z. scrive:

            Può essere, ma in base alla mia breve e certo insignificante esperienza non mi risulta che i nordici siano più xenofobi dei meridionali.

          • Francesco scrive:

            dai Duca

            adesso i razzisti del Sud votano Salvini perchè eriga un muro lungo la Linea Gotica e li chiuda al Sud con gli immigrati e i Crocetta!

            che sono, masochisti allo stato puroo?

          • gotcha scrive:

            In italia il razzismo è come il calcio, un modo per far passare un’ora o due al bar. chiaramente la profondità dei discorsi corrisponde alla gravità della situazione.

  340. mirkhond scrive:

    “quelli semmai sono tuoi gusti personali :D”

    E’ vero. 😉
    E la cosa che mi fa più male e che NON posso andarci a vivere!
    Sob!

  341. mirkhond scrive:

    Più sobriamente

    Habsburgicus

    Se tui hai sofferto fin dall’infanzia nel vivere in una società da cui non ti senti capito, e crescendo noti che tale incomprensione si rafforza e ti rinchiudi nella solitudine.
    Se le donne che ami, che ti attraggono, NON ti corrispondono MAI, nemmeno UNA, penso che non sia così difficile goungere alla conclusione che il nemico del tuo nemico, non dico che diventi tuo amico, ma che almeno possa fare le tue “vendette”, facendo cagare sotto dalla paura chi ritieni essere la causa delle tue sofferenze….
    A meno che per te, l’amore perind ac cadaver per il Frangistan sia così forte, da passare sotto a tali pesantissime sofferenze.
    Tipo quegli “eroi” di certi film che difendono gli U$A hasta la muerte :), anche se in casa hanno disastrati familiari spaventosi, costellati di continue lasciate e divorzi…

  342. mirkhond scrive:

    perinde ac cadaver

  343. habsburgicus scrive:

    fanno a pensare che una persona intelligente resti “fedele” ad un giuramento?

    ecco in questa frase, che non merita soverchi commenti :D, è spiegata la società d’oggi..e come sia cambiata dall’Europa che fu pur grande (anche con gli inevitabili spergiuri !)
    no (ulterior) comment 😀

    • PinoMamet scrive:

      Habs

      tu pensi a un mondo cavalleresco, in cui il suddito giurava fedeltà al sovrano; un rapporto feudale basato sulla lealtà personale.

      La realtà di oggi è quella di Stati laici e democratici, con una sola legge uguale per tutti, che non dipende da nessun rapporto personale.

      In questa realtà, il “giuramento” è semplicemente una forma ridondante e un po’ ridicola per chiamare il divieto di rilasciare false dichiarazioni.

    • gotcha scrive:

      habs, LA COERENZA E’ MORTE!

      • gotcha scrive:

        quando il suddito giurava fedeltà al sovrano, pensava pure che il sole girasse intorno alla terra..
        o è massone il sole, o sono massoni gli americani.
        se è massone il sole a posto così.
        se sono massoni gli americani, non si può pensare che la rivoluzione americana è quella francese sono la stessa cosa, che Franklin era intelligente quanto Voltaire e che ambedue erano figli del demonio. io non ho una buona memoria storica, e se dovessi paragonarla a quella di Habs mi vergognerei. però mi ricordo bene che NON giudicare gli eventi è la prima regola.

      • mirkhond scrive:

        Tranquillo.
        Nessuno di noi è DAVVERO coerente al 100%!
        A cominciare con se stessi! 🙂

  344. habsburgicus scrive:

    P.S
    solo 70-72 anni fa
    dei generali tedeschi, protestanti i più (ma non tutti..anche laici e cattolici) erano così stupidi da restate fedele ad un giuramento e tormentarsi fra la percezione del disastro imminente e il dovere (come ritenevano) di restare fedeli alla parola data !
    che fessi 😀
    ora siamo in una società di persone super..a Leonardo facciamo un baffo 😀 mi sa che era “fesso” anche lui…e pure Galileo e tanti altri !

    • PinoMamet scrive:

      Non ho capito cosa c’entrino Leonardo e Galileo…

      ma riguardo ai generali tedeschi, diciamo che tu hai la capacità di sceglierti gli esempi peggiori 😉

      poi vabbè, neghi di provare simpatie per quel momento storico, diciamo così, ma sei un po’ come Francesco quando nega di provare simpatie per i ricconi…
      😉

      • mirkhond scrive:

        Miguel anni fa, disse che chi è di destra di solito si vergogna a dirlo…. 🙂

        • Z. scrive:

          E ne ha ben donde, in Italia…

          • Francesco scrive:

            palle

            inutile fingere che la destra italiana sia la Santadechè, di cui è giusto vergognarsi

            quella è la destra televisiva, di fondo attori al soldo della sinistra e del centro paludoso, che accettano il ruolo di comparse

          • mirkhond scrive:

            Miguel alludeva ad altre destre, non al bagaglino berlusconiano… 🙂

          • Francesco scrive:

            anche io, è troppo comodo scambiare Berlusconi con il popolo della destra italiana

            non è colpa nostra se è stato l’unico che, mentendo, non si è detto di sinistra, dal 1945 a oggi

            tolti i missini che sono una categoria gastronomica

          • Z. scrive:

            La destra italiana, Francè, è precisamente il dottor Berlusconi, la signora Garnero e il signor Salvini, variamente mischiati tra loro a seconda dei casi.

            Ahivoi, ma per dirla più correttamente ahinoi, se ne esistono altre hanno un peso del tutto omeopatico nella politica nazionale.

            Per questo chi è di destra se ne vergogna.

            Se può consolarti, ora che “sinistra” significa – a seconda della narrazione – Civati, Renzi o don Farinella credo ci sia possibilità che questo fenomeno si espanda anche a sinistra 😀

          • gotcha scrive:

            z.,

            “il pro-immigrantismo selvaggio dei “sinistri” (Mauricius in primis; Z; Thyrrhenus; Gotcha)”

            questa è la sinistra di cui ha bisogno l’italia!!

          • Z. scrive:

            Di sinistra io? manco per idea 😀

          • Francesco scrive:

            Z

            con questo ragionamento, il successo di Berlusconi diventa incomprensibile

            il popolo di destra è esistito sempre, ha potuto votare con Berlusconi; non è un prodotto della TV a colori

            come il popolo di sinistra non è un prodotto dei sobillatori bolscevichi

            ciao

          • Z. scrive:

            “Il popolo di destra” è appunto quello che si vergogna a definirsi di destra.

            “La destra” – ossia Berlusconi, Salvini, Santanché – è invece quella roba a causa della quale esso popolo comprensibilmente si vergogna a definirsi di destra.

          • Francesco scrive:

            io credo che si vergogni di più a votare Berlusconi o Salvini

      • habsburgicus scrive:

        ti svelo un segreto 😀
        ammiro pure Stalin (sempre di più) e il cecoslovacco Gottwald 😀
        io sono fuori dai vostri schemi, mi spiace 😀

        • habsburgicus scrive:

          ma anche John Quincy Adams (pres 1825-1829), il senatore Robert Taft, il senator McCarthy e JFK
          per l’Inghilterra devo andare indietro quasi di 2 secoli, Castlereagh
          quindi non ho prevenzioni !

        • PinoMamet scrive:

          Habs

          spiace deluderti, ma tu sei perfettamente all’interno dei “nostri schemi”.
          Sei un reazionario con simpatie di estrema destra che guarda con una certa ammirazione a qualunque forma di nazionalismo, meglio se autoritario.

          e vabbuò… che sarà mai.

    • Z. scrive:

      Per completezza diciamo anche che proprio 72 anni fa un feldmaresciallo del Terzo Reich si consegnava al nemico immediatamente dopo la promozione, perché di quel caporale bavarese non gliene poteva fregà de meno.

      Le cronache non ce lo tramandano come particolarmente tormentato. Ma si sa, sono i vincitori a scrivere la storia…

      🙂

      • habsburgicus scrive:

        l’opinione della Germania, di sdegno, per quel vigliacco, fu unanime…
        e restò così sino a metà anni ’60 (forse anche un po’ dopo)..cioé sino a che rimasero resti della germanicità 😀
        tanto che non osò tornare nella Germania libera (finita la prigionia) ma si recò ad Est nella cosiddetta “DDR” dove lo fecero vice Primo-Ministro
        anche la Wehrmacht aveva le sue pecore nere, è inevitabile !

        • Z. scrive:

          Sarei curioso di sapere quali obiettivi metodi di rilevazione della libera opinione pubblica esistessero nella Germania del 1943…

          A parte questo, cosa avrebbe dovuto fare? farsi trucidare a gratis, insieme a tutti i suoi uomini? Per un tizio a cui faceva orrore la sola vista del sangue, e che si girava dall’altra parte quando vedeva soldati tedeschi feriti? Mah 😀

          • habsburgicus scrive:

            doveva ammazzarsi..
            mi pare chiaro,. no ? 😀

          • Z. scrive:

            E il suo sottoposto in grado? ammazzarsi anche lui fino all’estinzione degli ufficiali, o magari sino all’estinzione dei soldati semplici?

            Oppure consegnarsi, cosicché il Federico restava l’unico a morire a guisa di fesso?

            Bah e ribah 😀

          • habsburgicus scrive:

            @Z
            non hai senso militare
            il suo sottoposto non era GFM (promosso ad uopo..e fu una promozione sbagliata :D) e poteva arrendersi

          • Z. scrive:

            Se ho fatto l’obiettore di coscienza un motivo ci sarà stato 😀

            Detto questo, hai scelto l’opzione due: avrebbe dovuto uccidersi solo lui uso fesso. Per un dittatore insano di mente in cui non credeva, oltre tutto.

            Sicché, resto sui miei bah e ribah!

          • habsburgicus scrive:

            almeno poteva rifiutare la promozione* 😀
            quella l’ha presa, però 😀 anche da quello che, parole tue, “gli faceva schifo”
            ma siamo sicuri che Paulus fosse tedesco e non italiano ? 😀

            *mai un GFM si era consegnato al nemico in tuta la Storia prussiana e tedesca

          • Z. scrive:

            Infatti sappiamo tutti che era stato promosso proprio per indurlo al suicidio. Fatico a biasimarlo per non averlo fatto: un conto è sacrificarsi per difendere il tuo paese, e un conto è ammazzarsi a gratis.

            Comunque non ho scritto che gli facesse schifo. Ho scritto – questo sì – che non aveva nessuna stima di Hitler e non credeva in lui. E anche qui fatico a biasimarlo…

          • Francesco scrive:

            Von Paulus aveva avvertito per tempo AH della gran cazzata di restare lì.

            E il suicidio per l’onore del bastone di GFM mi pare una gran puttanata (e io sono un alpino, mica un imboscato :D).

            Bisognerà un giorno riconoscere che AH non era granchè brillante, soprattutto in materia militare.

          • PinoMamet scrive:

            “e io sono un alpino”

            Toh, anche Francesco ha dei lati positivi 😀

          • Thyrrenus scrive:

            ” (e io sono un alpino, mica un imboscato :D).”

            pazzesco ho trovato un punto in comune addirittura con te Francesco! 🙂

          • Z. scrive:

            Fascisti, maschilisti, sciovinisti und imperialisti che altro non siete.

            😀 😀 😀

        • habsburgicus scrive:

          ben diversamente (ma non è pubblicizzato) si comportò il Grande Ammiraglio von Friedeburg, Capo della Marina nel maggio 1945 (quando il suo predecessore divenne Capo di Stato)..
          il 23 maggio 1945 gli anglosassoni si impadronirono, contro ogni precedente, dei componenti del governo tedesco e degli alti comandi a Flensburg (sulla frontiera danese)..von Friedeburg, come gli altri, fu sottoposto a perquisizioni corporali !
          vi rendete conto ? un ignorantissimo e semi-analfabeta tommy anglosassone si permise (su ordini, chiaro) di fare un’azione del genere, che squalifica per sempre chi la ordinò..sarebbe eterna infamia se ci fosse ancora l’onore militare
          von Friedeburg non fu disposto ad accettare tale umiliazioni e si uccise..stupendo i suoi carcerieri
          i governantucoli tedeschi di oggi non lo rammentano..
          lo ricordo io !
          si disse che con la morte di Filopemene morì la Grecia…con la morte di von Friedeburg morì la Germania ”
          esistono ancora parlanti un pessimo tedesco, pieno di volgarità e anglicismi, ma non è la Germania
          essa non esiste più..come non esiste più l’Europa

          • Z. scrive:

            Habs, che fai, mi classifichi persino Hitler tra gli antinazionalisti, odiatori della Germania und di seblst-stessi e simili?

            Perché persino Hitler giudicava fuori luogo la germanizzazione forzata delle parole inglesi…

        • PinoMamet scrive:

          Comunque caro Habs ti sfugge il punto fondamentale;

          i generali tedeschi che ti stanno così simpatici non dovevano accorgersi che era una guerra perdente , ma capire che era una guerra sbagliata , e a quel punto non avrebbero avuto dubbi sul fatto che il loro giuramento fossero parole al vento o carta straccia, e consegnarsi.

          “Non prendan li mortali il voto a ciancia
          siate fedeli, e a far ciò non bieci
          come Ieptè a la sua prima mancia;
          cui più si convenia dicer ‘Mal feci’
          che, servando, far peggio; e così stolto
          ritrovar puoi il gran duca de’ Greci
          onde pianse Efigenia il suo bel volto…”

          • habsburgicus scrive:

            è “sbagliata” perché perduta (e, all’epoca, perdente) 😀
            fosse stata vincente (e, poi vinta) non sarebbe stata “sbagliata” 😀

          • PinoMamet scrive:

            Dai, per favore.
            Sarà anche vero che la Storia la scrivono i vincitori, come è sicuramente vero che anche gli Alleati hanno compiuto i loro crimini.

            Ma non prendiamoci per il culo, Habs, i campi di sterminio sono roba vostra… cioè, voglio dire, dei nazisti per i quali tu non nutri particolari simpatie 😉

          • gotcha scrive:

            il punto di vista di habs è corretto, e senza dubbio se avesse vinto Hitler avremmo una musica pop-rock di migliore qualità. la guerra è sbagliata di per sé, e io giurerei fedeltà e diserterei in qualunque schieramento mi dovessi trovare. gli altri che si sparino pure..

          • Francesco scrive:

            su QUESTO punto credo abbia ragione Hasburgicus

            capire che la parte “nazista” fosse così sbagliata da mandare a male tutta la parte “tedesca” richiedeva capacità mentali eccezionali

            mica come ora che è senso comune (tra i colti, gli altri credono che i cattivi fossero dell’IDRA)

            vi ricordo che allora gli avversari erano “i bolscevichi” e “le plutocrazie”, agli occhi di chi guardava

          • PinoMamet scrive:

            “capire che la parte “nazista” fosse così sbagliata da mandare a male tutta la parte “tedesca” richiedeva capacità mentali eccezionali”

            Non credo che questo sia il punto di vista di Habs.

            Io del resto capisco che il soldato semplice tedesco potesse essere in parte all’oscuro del male insisto nell’ideologia nazista, e stare semplicemente dalla parte del suo paese.

            Ma un generale? Poteva non saperne niente?

            In ogni caso, ripeto, il dubbio morale sull’arrendersi e mancare al giuramento, anche al di fuori del caso specifico, non può essere dettato dal fatto di vincere o di perdere, ma dalla coscienza (se c’è e ha gli elementi per distinguere) di stare dalla parte giusta o da quella sbagliata.

          • Z. scrive:

            E a questo proposito, lessi tempo addietro che la resa – non solo da parte degli ufficiali – era evento molto più comune tra i tedeschi che non tra gli Alleati durante l’ultima guerra.

        • Thyrrenus scrive:

          Non saprei. Sulla questione del giuramento ho dei problemi ad individuare la mia stessa opinione di fondo. Il giuramento ad un potere costituito mi è estraneo. Il giuramento ad una persona reale lo trovo invece un momento estremamente umano. Mi vengono in mente però dei giuramenti interiori, alla donna che si ama ai figli… ma quello non è forse un giurare ma un dedicarsi. Oggi queste sono cose che non sono regolabili pubblicamente senza svilirle. Un matrimonio di fronte alla propria comunità di tempi antichi, forse nemmeno mai esistiti (il matrimonio come funzione religiosa diffusa è roba che ha preso piede dopo il Mille) avrebbe avuto un altro significato certo, lì, aveva senso giurarsi qualcosa reciprocamente di fronte agli altri.
          Giurare fedeltà ad un ideale o una causa lo trovo superfluo, ridondante.
          Giurare fedeltà ad un capo, un sovrano … lo trovo un romantico lascito delle antiche culture barbariche che hanno costituito la struttura feudale di questo continente. Lo osservo da … romano 🙂 è una ‘nobile’ cosa vedere tali fedeltà e dedizioni. Sono molto belle queste sottomissioni che i barbari fanno tra di loro …. 😉
          Ma torniamo a noi e al cercare di essere buoni romani … 😉

        • Thyrrenus scrive:

          Ehm, anche tu Pino hai fatto l’alpino?
          Ma forse allora dovremmo iniziare a contarci qua dentro… 🙂

          • Francesco scrive:

            inizia a far girare la grappa, piuttosto

          • gotcha scrive:

            qualcuno ha detto grappa???????

          • Francesco scrive:

            vadere cappello, mollare grappa

          • PinoMamet scrive:

            Ehi gente, no, la mia era solo un’attestazione di simpatia perché in famiglia sono tutti alpini;

            io sono abile arruolato, poi rinvii per l’università, e infine l’esercito deve essersi accorto del rischio che correva e ha abolito la leva 😉

            fatto sta che dopo circa 5 anni da quando ho finito l’università mi è arrivato a casa un documento dove dice che sono “militare in congedo”, ma io non ho fatto proprio nulla, solo culo, direi
            😀

          • Thyrrenus scrive:

            Caspita,
            vin, grappin, genepy … bottiglie e borraccia…
            pane, salame e un tocco bello di formaggio muffo l’ho in sacca
            si fa i generosi anche con gli imboscati per una volta veh! 😉

          • gotcha scrive:

            posso partecipare anche se sono plattfuss?

          • roberto scrive:

            io sono culattone racomandato (cit), ma la grappa mi piace lo stesso

          • Thyrrenus scrive:

            Va bé pe’ sta volta si fa passare la bottiglia per tutti!
            Però bauscia ecco qua l’elmetto: dentro tutto il commestibile e tracannabile che poi lo si fa girare!

          • PinoMamet scrive:

            Caspita però Thyrrenus, non potresti offrire qualcosa che mangio anche io? 😉

            Odio i formaggi e non mangio salumi…

          • Z. scrive:

            Pino,

            non preoccuparti, porto io un po’ di radicchio Milano per te 😀

          • gotcha scrive:

            @ francesco
            sotto ho postato delle gemme made in usa per mirkhond che non ascolterà mai, giusto per non essere anti-americano ad ogni costo.. però dovrai ammettere che se dovessi portare “pancake” con sciroppo “aunt Jemima” mi sputeresti in faccia..

          • Thyrrenus scrive:

            Pino non ti preoccupare che la grappa scalda e nutre 🙂

    • gotcha scrive:

      Io non sogno affatto una societa’ di persone super. Mi piacerebbe una societa’ di teste pensanti. Se uno pensa, e’ inevitabile che ogni tanto cambi idea. Come faccio io ogni tanto leggendo habs.. Quindi per me posso anche giurare, se fa piacere..

    • gotcha scrive:

      della società di persone super ne faccio volentieri a meno. a me basta star su la mattina, riuscire a risuperare l’incubo dell’uscita dall’utero e sono a posto. mi sento proprio una scintilla in un infinito di vuoto.. ma almeno non ho combinato atrocità in quel di oswiecim (o di dresda. o di gaza).. e vista la mia caratura storica, non avrò mai il potere di farlo.

  345. mirkhond scrive:

    “Alano (l’antico popolo slavo, non il cane)?”

    Comunque i Sarmati/Alani iranici, si fusero con gruppi slavi, diventandone la classe dirigente, come per gli Anti del V-VI secolo dopo Cristo, poi, forse confluiti nei futuri Russi, e soprattutto tra i Serbi e i Croati, i cui nomi etnici sono di origine iranica.

  346. habsburgicus scrive:

    http://www.eastjournal.net/moldavia-gaburici-lascia-dopo-soli-100-giorni/61204

    è possibile che ci siano dietro le forze pro-UE e pro-NATO (per “cacciare” il PCRM che ora è nella maggioranza anche se non del governo) e tornare al tripartito PL (filoromeni, anti-russi)-PLDM (centristi, filo-occidentali)-PDM (proprio come il nostro PD, la “sinistra” liberal occidentalista, dunque i beniamini a Bruxelles :D)
    all’opposizione resterà il PSRM, socialisti di Igor Dodon (pro-russi fanatici, filosovietici)
    poi c’è il citato PCRM che ad onta del nome è meno filo-sovietico del PSRM, ha buoni rapporti con la Chiesa ortodossa (in periferia, talora ottimi !), è contro le unioni gender, rispetta Putin senza prostrarsi a lui e difende la sovranità, contro l’Ovest e anche l’Est..in altre parole, un signor partito, i comunisti che noi in Italia (e ancor più nella Puglia di Mirkhond) possiamo solo sognarci ! 😀

  347. habsburgicus scrive:

    constato che l’Est non interessa….mi dispiace..
    e pensare che è l’unica parte del Continente europeo ove continua ad esserci la Storia 😀
    sempre solo Medio Oriente, opinioni manichee su II GM (mai il benché minimo sforzo per provare a vedere il tutto modo più sfumato e storico), discussioni su greci/romei, khazari et similia, “buonismo” conformista in questioni interne, discorsi sui massimi sistemi (senza mai affrontare il punto fondamentale, cioè se possa ancora parlarsi oggi di Chiesa cattolica) e, a intermittenza, confini romagnoli/emiliani/lombardi 😀 più qualcosa sulle donne , ma nulla a livello di f.. (altrimenti il moralista Z si offende :D)..sull’Est però poco o nulla !
    e vabbè 😀

    • mirkhond scrive:

      Io ho passato anni tra gente a cui non fregava un cazzo dei miei interessi.

    • PinoMamet scrive:

      ” opinioni manichee su II GM”

      tipo che i nazisti erano cattivi?
      mah, pensa un po’ quanto siamo manichei qua dentro…
      😉

      • habsburgicus scrive:

        esiste poi il Giappone in II GM 😀

      • habsburgicus scrive:

        infatti i comunisti stalinisti sovietici erano buoni !
        lo dicono sempre i lituani, i lettoni, gli estoni, i galiziani..sai che goduria quando è finalmente arrivata l’Armata Rossa (che poi è già arrivata PRIMA nel 1939 e 1940, la prima volta)
        quelle so’ soddisfazioni 😀

        • mirkhond scrive:

          Non mi sembra però che qui si stia santificando Stalin….

        • PinoMamet scrive:

          In effetti l’unica persona che parla occasionalmente bene di Stalin qua dentro mi pare che sei tu, Habs…

          • mirkhond scrive:

            Infatti.

          • habsburgicus scrive:

            la realtà è complessa è dialettica
            nel 1939-1945 Stalin era oggettivamente negativo
            tale lo rimase all’Est 1945-1949
            ma in URSS gli anni 1945-1953 vanno visti positivamente o almeno non pregiudizialmente
            per dirla in breve..se il bolscevismo avesse potuto essere spazzato via sarebbe stato positivo
            visto che non lo fu (a causa degli anglosassoni) occorre recuperarlo e conviverci…in base alla teoria del “male minore”
            ancora altro è il giudizio scientifico storico
            Stalin era già “grande” a livello storico financo nei ’30, ed eziandio nei ’20, quando politicamente era un orrore ! poi c’è da distinguere fra bolscevismo leninista (ideologia anti-umana e bestiale..lo disse pure Churchill !) e “uomo” Stalin
            ci sono diversi piani
            alcuni di voi sono troppo schematici 😀

          • Z. scrive:

            habs,

            — la realtà è complessa è dialettica —

            …lo vedi che potrai essere validamente recuperato alla causa marxleninista? 😀

    • Francesco scrive:

      carissimo

      1) ti contesto le opinioni manichee sulla IIGM: qui l’analisi è molto più approfondita, il fatto che è con qualsiasi analisi le conclusioni alla fine sono le stesse

      OK, tolto qualcuno che Stalin era marionetta degli USA e gli USA marionetta dei sionisti e roba di quel genere lì

      2) il garante della Chiesa è un certo Spirito Santo, quindi le apparenze contrarie non contano.

      3) l’Est mi piace in quanto cucina e in quanto memoria storica di cosa sia stato il comunismo e la presenza russa … non per le pulsioni fasciste del karateka bassetto

      😉

    • Thyrrenus scrive:

      A me interessa, infatti sto leggendo un po’ della roba del sito che hai postato…

  348. mirkhond scrive:

    Cardini sull’isis dal sito di Blondet:

    http://www.maurizioblondet.it/palmira-di-franco-cardini/

  349. mirkhond scrive:

    “le cose che impari dai 6 ai 20 anni ti rimangono dentro;”

    Concordo in pieno.

    “a me, sinceramente, è rimasta dentro un Italia in cui mi sono trovato a mio agio. e in fondo la doppia morale, che spesso mi trovo a mal sopportare, è stata e sarà la nostra salvezza.”

    Qui invece, la vedo in maniera molto diversa e sostanzialmente negativa, viste le mie esperienze personali….

    • gotcha scrive:

      spesso l’ho vissuta negativamente anch’io. ma ora mi sto accorgendo che ne ho bisogno, ed è uno strumento che serve a ridimensionarsi..

      • mirkhond scrive:

        Certo, però non sempre si può perdere, e se devo essere un perdente, voglio esserlo a testa alta come Charlotte Montbarn del Quebec, piuttosto che Candy Candy del Michigan….;)

  350. mirkhond scrive:

    Più sopra Gotcha e Peucezio parlavano di egocentrici.
    Si può invece constatare come ci siano delle prime donne, che fanno sempre il piagnisteo, se non gli si risponde ai propri interventi….
    Ma uno può avere il diritto di non fregargliene un cazzo dell’Europa dell’Est?
    Soprattutto poi, quando sa che è una riserva di troie mazze e slavate, nonché dei più accaniti aficionados dell’odioso U$raele?
    Mi dispiace che certi autentici antisemiti qua dentro, non riescano a cogliere il paradosso della seconda caratteristica di quell’area geografica che gli sta tanto a cuore…

  351. mirkhond scrive:

    “la realtà è complessa è dialettica”

    Certamente, e non lo sta negando nessuno.
    Però, come direbbe Zanardo :), sono sempre gli altri a doverlo capire, se riferito ai nostri beniamini….

  352. mirkhond scrive:

    alcuni di voi sono troppo schematici 😀

    Non c’è dubbio.
    Però chi è qui che cerca continuamente di periodizzare, catalogare, rinchiudere tali complessità storiche, in schemi rigidi?

  353. habsburgicus scrive:

    gli uomini dovrebbero rispettarsi l’un l’altro, collaborare al fin di bene e tendere a migliorarsi…questo è ciò che penso…dunque un rifiuto assoluto di ogni sorta di fascismo e di razzismo (e la condanna senza appello dei loro crimini), e una condanna anche delle dittature comuniste (non solo europee..anche asiatiche, pensiamo a Pol Pot e un po’ prima alla “rivoluzione culturale” in Cina)..e del fanatismo islamista (che non ha nulla a che vedere con il vero Islam)
    la realtà, però, è meno idilliaca…purtroppo..
    a tutti spetta operare per migliorarla, nei limiti del possibile di ognuno !

  354. mirkhond scrive:

    Per Moi

    A proposito di gender:

    Donne soldato: Contra Naturam

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    Una indagine statistica del governo Usa ha scoperto che le donne-soldato, reduci dalle guerre, si suicidano ad un tasso sei volte superiore alla popolazione femminile generale; e tra le soldatesse giovani (18-25 anni), il taso di seuicidi è 12 volte più alto.

    Una tragedia inenarrabile, di cui gli autori dell’inchiesta si domandano il perché. Mentre il perché è evidente: le donne non sono fatte per quello; non sono nate per il servizio militare. Non devono andare in guerra, ma essere protette dalla guerra. Il fatto che l’esercito americano le militarizzi e le mandi in zona d’operazione dove o sono violentate dai camerati (il 10 per cento ha denunciato stupri del genere) o sono esposte al sangue e all’uccisione, viene dalla stessa ideologia dell’uguaglianza sessuale che ha fatto dell’America la propagandista mondiale dell’omosessualismo, del “diritti alle nozze” dei gay, del genrder: l’ideologia secondo cui essere uomini o donne non è fatto di natura, ma di “stili di vita”. La massa di suicidi di soldatesse, spaventosa pur nell’altissimo tasso di suicidi dei soldati maschi americani, indica il prezzo che si paga per questa ideologia aberrante, criminale alla massima potenza.

    Il colpevole radicale, già l’aveva visto il più garnde poeta americano, che l’America volle uccidere:

    “…Con usura nessuno ha una solida casa
    di pietra squadrata e liscia
    per istoriarne la facciata,
    con usura
    non v’è chiesa con affreschi di paradiso
    harpes et luz
    e l’Annunciazione dell’Angelo
    usura soffoca il figlio nel ventre
    arresta il giovane amante
    cede il letto a vecchi decrepiti,
    si frappone tra giovani sposi
    CONTRO NATURA
    Ad Eleusi han portato puttane
    carogne crapulano
    ospiti d’usura.

    http://www.maurizioblondet.it/kriminal-global-dallucraina-alla-siria/

    • Francesco scrive:

      ma è veramente tipica degli USA questa mania dei reduci di suicidarsi o è che lì la misurano?

      anche per come fanno loro le guerre, mi stupisce molto che siano caratterialmente più delicati di altri popoli

      • PinoMamet scrive:

        ” o è che lì la misurano?”

        la seconda che hai detto, suppongo.

        Mi pare che i fenomeni che ora vengono attribuiti al disordine da stress pot-traumatico siano stati descritti già in reduci delle guerre napoleoniche e sicuramente della Prima Guerra Mondiale.

        • Z. scrive:

          Sì, ma ora gli altri Paesi mica vivono all’epoca delle guerre napoleoniche!

          A me francamente la cosa non stupisce più di tanto, e non solo per il fatto che la rete di protezione sociale negli Stati Uniti non è all’altezza di quella mediamente prevista nei paesi europei.

          Provate a guardare un gruppo di militari italiani in missione in Iraq e poi, subito dopo, un gruppo di militari americani in missione in Iraq…

          • PinoMamet scrive:

            Non ho mica capito bene, mi rispiegheresti?

          • mirkhond scrive:

            Credo che intenda riferirsi alle situazioni sul campo di battaglia, in cui gli usani combattono per “davvero” sia pure ipertecnologicizzati, e gli italiani invece pagano i capi tribù locali, per garantirsi la tranquillità nelle retrovie da loro presidiate….
            Inoltre in Italia c’è un apparato militare-psicologico a supporto dei militari e delle loro famiglie, specie se caduti o traumatizzati…

          • Z. scrive:

            No, no, dico proprio: guardate un gruppo di militari italiani e poi un gruppo di militari americani di stanza nello stesso Paese conteso.

            I primi costituiscono parte della piccola minoranza che ha passato le selezioni per i corpi d’élite, e si vede.

            I secondi invece…

            Parecchi di quelli che ho visto io non è che semplicemente non erano paragonabili ai primi: erano proprio persone che in Italia avrebbero mandato a casa durante il primo giorno della visita di leva.

          • PinoMamet scrive:

            Questo è vero, e mi stupisce molto.

            Va bene che raschieranno il fondo del barile, però caspita, hanno un bel po’ più gente di noi tra cui scegliere…

          • Z. scrive:

            Credo che la differenza stia anche nei numeri.

            La nostra presenza militare all’estero è più contenuta, sicché possiamo permetterci di impiegare solo i migliori.

            La loro è più massiccia, e una volta esauriti i migliori devono accontentarsi…

          • Z. scrive:

            Del resto c’è anche una certa differenza nella paga ricevuta dagli uni e dagli altri. Quando ho sentito quanto prendevano yanquis non credevo alle mie orecchie.

            Come direbbe Miguel, però, hanno accesso a vantaggi di altro genere: poter finire gli studi, disporre di copertura sanitaria, avere accesso a sussidi… cose che in Europa sono piuttosto ordinarie, ma spesso non lo sono negli Stati Uniti.

          • Francesco scrive:

            Z

            dobbiamo tornare in questo blog a rileggere le trascrizioni di quanti dissero e fecero i nostri soldati in Somalia e Iraq?

            non sembravano esattamente degli uebermenschen …

            ciao

          • Z. scrive:

            Non so a cosa ti riferisci, ma quelli che ho visto e talvolta conosciuto erano persone ben messe che avevano passato una selezione rigorosa.

            Da qui a essere superuomini ne passa, più o meno quanto tra loro e i soldati U.S.A. visti in quei documentari.

            Poi certo, immagino che il problema dei suicidi dipenda anche dalla relativa carenza di rete sociale rispetto alla realtà europea. Ma da quel punto di vista il veterano dovrebbe essere privilegiati rispetto al cittadino comune.

    • gotcha scrive:

      mirkhond, nessuno è fatto per la guerra. io credo che se difendessi casa mia non mi suiciderei, ma se continuassi ad andare a violentare popoli.. insomma, per me il suicidio dei soldati maschi americani è una grazia: continuate così, sfogliatelle! per le donne mi spiace, l’unica vera emancipazione l’hanno ottenuta nell’esercito, complimenti, usa forever!

  355. mirkhond scrive:

    Infatti non è una vera emancipazione.
    Questo il succo dell’articolo….

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      In realtà è vera emancipazione. Come è emancipazione la ragazza che partiva per le terre del Califfo sognando di diventare una boia.
      Emancipazione è il diritto di tutti di essere stronzi e carne da cannone allo stesso modo 😉

      • Miguel Martinez scrive:

        Capisco quello che dici, e condivido una parte.

        Però forse il problema non sta nel cercare inesistenti Regole Universali cui tutti dovrebbero sottostare.

        Piuttosto, cercare di vivere i nostri strani, imprevedibili, personali modi di essere, dentro la rete dei rapporti che abbiamo realmente.

        E allora cadono tutte le regole astratte, perché si trova un posto per tutti, “l’uomo virile” e “l’effeminato”, “la mamma mamma”, “la donna combattiva” e tutte quelle infinite varietà cui diamo nomi simili.

        C’è un tempo per ogni cosa, dicevano 1500 anni fa.

        Ma l’importante è non farci costringere da catene che si fingano universali o obbligatorie per tutte.

        • Gotcha scrive:

          Quel che mi preoccupa e’ quanto sia difficile assumere punti di vista veramente strani e imprevedibili, e quanto continuiamo a prendere sul serio i nostri ruoli, senza lasciar spazio a quella rassegnazione “satirica” di 1500 anni fa, in cui c’era un tempo per morire.
          Carichiamo di eccessiva importanza e significato le nostre azioni. Così facendo, e’ difficile forzare le regole universali.

  356. mirkhond scrive:

    Comunque nella Wa$ponia le donne sono potenti, anche fuori dall’esercito….
    potenti al punto da costringere un uomo a fuggire dagli U$A, se una donna statunitense si inventa di essere stata violentata…
    E parlo di cose di cui sono a conoscenza….

    • gotcha scrive:

      anch’io sono a conoscenza di un caso del genere. però non se l’era inventato. comunque sul discorso della “potenza fra i sessi” io ho parecchi dubbi, sia per quanto rigaurda le donne che gli uomini.
      devi considerare che il matrimonio, almeno fino a poco tempo fa, consisteva nella circolazione delle donne-oggetto in quanto “dono”.. non potevano farsi manco pagare. e dubito che oggi siamo completamente fuori da quell’ottica. dal canto suo, l’uomo vive con la perenne voglia di dimostrare in qualche modo la sua forza. mi sa tanto che non si tratti delle “differenze ontologiche tra i generi”, ma siano rappresentazioni sociali.

  357. mirkhond scrive:

    Guarda, il tizio in questione è un dongiovanni incallito 😉
    In America aveva contemporaneamente due donne, la moglie di allora (da cui si separò) e un’amante, una chicana cittadina statunitense.
    La chicana lo voleva tutto per lei (hanno avuto una figlia), e evidentemente, non riuscendo nello scopo, lo denunciò per inesistente violenza sessuale.
    Alché l’imprudente dongiovanni dovette fare le valigie scappando e fuggirsene il più lontano possibile dagli U$A, dato che lei lo ha chiesto di lui anche qui…..
    A tuttoggi, nonostante le figlie che ha generato, ed entrambe statunitensi, non può più mettere piede negli Stati Uniti….
    Di più non posso dirti….

    • gotcha scrive:

      mì, se penso alle traversie degli emigrati in usa di mia conoscenza, mi viene la pelle d’oca. ho sempre pensato che fossero un paese disorientante, e che dietro i loro happy-end si celassero paure, vuoti, cose non dette eccetera. è come se ti costringessero ad essere felici (e questa è parte fondamentale della loro retorica). invece, da buon mezzo-americano, non posso negare che il rock indipendente che fanno lì sia inimitabile..

      • PinoMamet scrive:

        “è come se ti costringessero ad essere felici (e questa è parte fondamentale della loro retorica)”

        Vero! anche io ho avuto la stessa impressione!

        PS
        poi c’è un altro paese, non molto popolare su questo blog 😉 , dove ti costringono a essere felice e incazzato…

        • Gotcha scrive:

          Non l’ho capita.. : ) in quale paese dovresti essere felice e incazzato?

          • mirkhond scrive:

            Israele.

          • PinoMamet scrive:

            Sì, è così…
            poi vabbè all’estero, dopo un po’, si rilassano.

            Credo che in fondo sia questo il vero motivo per cui così spesso si trasferiscono all’estero.

          • mirkhond scrive:

            “Credo che in fondo sia questo il vero motivo per cui così spesso si trasferiscono all’estero.”

            Dovrebbero farlo quasi tutti.

          • gotcha scrive:

            ma chi, gli ebrei?

          • mirkhond scrive:

            Sì.
            Così, forse, potrebbe finalmente nascere lo stato palestinese…..

          • PinoMamet scrive:

            Sottolineerei il forse… 😉

            comunque, questi dovrebbero essere di tuo gradimento 😉

            https://www.youtube.com/watch?v=VbquJRF1pKk

          • mirkhond scrive:

            Come hai fatto a indovinare? 😉
            Ci sono ancora Giudei nello Yemen?
            E come vivono in mezzo ai loro consanguinei sunniti e shiiti zaiditi (gli Houthi)?

          • PinoMamet scrive:

            Mmm boh?
            Credo che una comunità ci sia ancora, non ho idea dei rapporti che abbiano con gli altri yemeniti.

            Di ebrei yemeniti (temanìm o qualcosa del genere, in ebraico) ne ho conosciuto due, un ragazzo e una ragazza, che in realtà era mezza libica, ma entrambi israeliani.

            Credo che l’uso dei peoth, peyoss o peyess o peòtte 😉 secondo la pronuncia, insomma dei cernecchi o riccioletti lunghi, sia in realtà relativamente recente e di origine straniera, imposto dai governanti musulmani sulla base dell’uso di altre comunità ebraiche, per distinguerli meglio.

            Leggo anche che presso gli arabi musulmani avevano fama di maghi…
            curiosamente, nelle comunità ebraiche in Palestina erano proprio gli arabi ad avere questa nomea!

            Probabilmente ogni ocmunità lo attribuisce ai vicini un po’ “strani” 😉

          • mirkhond scrive:

            Comunque mi piace anche questa ragazza:

            https://youtu.be/GNttqlgrrqo

            minuti 10:52-12:04

        • Francesco scrive:

          mah

          io in America ho un pò di parenti, sparsi tra le due coste e mi sembrano molto … normali

          fanno cose, vedono gente, si sposano, fanno figli, fanno i fotografi, i medici, i professori, i birrai, si pubblicano i libri da soli perchè si sentono poeti

          🙂

          • mirkhond scrive:

            Tutta gente forte.
            Diversamente sarebbero finiti da un pezzo nell’inceneritore dei rifiuti….

          • Francesco scrive:

            forte? sembrano uguali a noi italiani, non ho notato indizi di eccezionalità più frequenti che da noi

          • PinoMamet scrive:

            Secondo me non è tanto questione di forza, ma di sapersi adattare a un sistema diverso (o esserci nati dentro).

            Negli USA hai molte meno pastoie buro-statali, che equivale però anche a meno protezioni dello stesso tipo.

            Non dico che sia un male o un bene, dico che genera-barra-è generato da una mentalità piuttosto diversa da quella italiana, e che forse tutto insieme non mi piace troppo.

          • Francesco scrive:

            ma siamo sicuri che le pastoie burocratiche siano davvero delle utili protezioni “sociali”?

            a me pare che proteggano solo chi è dentro in quegli uffici, lasciando i deboli anche peggio che in quel paese là

            ciao

  358. mirkhond scrive:

    Concordo in pieno con la tua descrizione degli Usa.
    Lì è tutto finto, tutto di plastica, tutta pseudo felicità, gente che “ce l’ha fatta” e altre cazzate retoriche del genere.
    Ben guardandosi dal girare la vista sulle tonnellate di merda che quel sistema crea tra i MILIONI che NON ce l’hanno fatta….
    Solo i paesaggi si salvano, oltre a parte della musica….

    • gotcha scrive:

      io conosco qualcuno che “non ce l’ha fatta”, disperso per le strade di new york. e il problema che non riescono a vedere (ma credo piuttosto che venga sepolto in un mare di “merci”) sta nell’insignificante dettaglio che anche chi ce la fa, ad un certo punto, perché è vecchio, stanco, sfortunato o svogliato, non ce la fa più.

    • Francesco scrive:

      Duca,

      ricordati che concordi senza esserci mai stato!

      il che rende evidente che la tua concordia è un bel caso di pregiudizio 😀

      PS visto a tranci un bel film USA “non troppo mainstream” sulle dipendenze, però almeno con finale moderatamente ottimista

      • mirkhond scrive:

        E tu ci sei stato?
        E già che ci sei perché non ci vai a vivere, così ti levi dal cazzo una volta per tutte?

        • Francesco scrive:

          in effetti ci sono stato un paio di volte

          non ci vado a vivere perchè non riesco a trovare un lavoro lì e, nel caso, non riuscirei a portare via da Milano mia moglie

          però più che una domanda il tuo mi sembrava uno sfogo …

          e dai, smettila e sii serio

          ciao

  359. mirkhond scrive:

    Mi chiedo come possa un sistema così falso e disumano, continuare ad attirare ancora così tanta gente, ad essere visto come un “modello” o un’ “opportunità”!
    Ci dev’essere qualcosa di diabolico….

  360. mirkhond scrive:

    Gli Usa possono piacere solo ai forti e ai superficiali….

    • PinoMamet scrive:

      Dipende cosa si intende per gli USA, però.

      Se intendi dire andarci a vivere, credo sia indispensabile l’adesione ai loro valori.
      Che io trovo abbastanza lontani dai nostri. Posso sbagliare, ma la mia impressione è questa. E tra questi valori, c’è anche l’idea che “devi farcela da solo”, “sei libero, ma sono cazzi tuoi”.

      Se invece intendi una serie di prodotti culturali, lì si sono diversificati, e ce n’è per tutti i gusti:
      c’è persino la critica dell’America…

    • Thyrrenus scrive:

      forti… non saprei, cosa significa essere forti fuor di retorica, nella realtà americana?
      Aneddoto: una mia amica fiorentina (uno schianto di ragazza) se ne va per un periodo di studio negli USA, se non ricordo male Philadelphia e inizia a conoscere gente, favorita dall’avvenenza. Una bella giornata mentre stava parlando del più e del meno con un ‘collega’ al caffé del Dipartimento viene investita da una furia che inizia ad inveire. Dopo un po’ realizza che è la fidanzata del tipo con cui prendeva il caffé. La tipa l’accusava di volerle portar via l’omo… e la investiva con epiteti e locuzioni varie irripetibili. Direte: embé? Che c’è di strano? Niente. Solo che due italiane forse si sarebbero tirate un caffé addosso o magari, al limite, sarebbero arrivate a tirarsi i capelli. La mia amica mantenne la calma e l’altra la denunciò … per ratto di omo … no, qualcosa del genere, … ammetto di non ricordare adesso l’accusa precisa. Ricordo solo che ci fu una causa legale internazionale… le due ‘donne’ avevano la stessa veneranda età di … 21 anni…

      • mirkhond scrive:

        Essere forti, significa avere la capacità di resistere e affrontare situazioni difficili.
        Forza che, nel caso usano, si deve accompagnare al denaro e alla capacità di moltiplicarlo….

      • Thyrrenus scrive:

        ehm la morale: la forza temo stia nei soldi che puoi pagare ad un ufficio legale …

      • PinoMamet scrive:

        In effetti un litigio analogo, tra un’italiana di mia conoscenza
        (meridionale; bellissima) e una spagnola, è finito appunto con una sfuriata e una tirata di capelli.

        Mentre un mio amico, all’epoca dottorando negli USA, fu accusato di aver fatto “pesantissime” allusioni perché disse, durante una festa, che una ragazza ubriaca era finita nel suo letto.
        Il che, peraltro, era la pura e semplice verità.

        Sempre lui (già lo raccontati) fu accusato di razzismo perché disse “quello lo conosco, è un mio amico” “quale?” “quello nero!”; apriti cielo…
        (e usò il termine educato, normale, per dire nero, non certo quello offensivo).

      • Roberto scrive:

        Come è andata a finire?
        Capace che la denunciante si vista appioppare un fantastiliardo di dollari di spese di procedura per frivoulous lawsuit….

        • Thyrrenus scrive:

          No, dopo aver speso denaro pubblico (americano) in alcuni tentativi di riappacificazione delle parti condotti da giudici americani, e molti soldi dei rispettivi papà versati ai rispettivi studi legali, finì come doveva finire: in un niente di fatto.

      • Gotcha scrive:

        Io ho litigato con un mio cugino (beh, più’ che altro lui ha litigato con me), perché ho osato affermare che i minutemen, leggendario gruppo hardcore losangeleno, era di sinistra: mi ha investito, col volto tra il rosso-vino e il madreperlaceo, dicendo che la’ amano i soldi e la libertà di scelta. Io gli ho fatto notare che solo i soldi permettono di scegliere, e ha ribattuto che io non ho voglia di lavorare e noi italiani siamo schiavi di arabi e tedeschi. E dire che qualcosa deve aver studicchiato, quel motherfucker..

      • Gotcha scrive:

        Una volta c’ho provato con una newyorchese facendo battute sulle torri gemelle. Era il 2002. Pensavo fosse più sgamata..

    • Francesco scrive:

      gli USA possono dispiacere solo ai fanatici e agli ossessi

      😀

      • gotcha scrive:

        siccome sono la mia “seconda patria”, e sono cresciuto ascoltando esclusivamente musica americana (eccetto rare gemme di cultura britannica), mi sembra di fare del patriottismo quando cerco di vedere “the land of opportunities” con spirito critico!
        comunque, se non sono ancora fanatico e ossesso, conto di arrivarci prima degli anta.. : )

      • Z. scrive:

        Francesco,

        — gli USA possono dispiacere solo ai fanatici e agli ossessi —

        Tra “gli USA” e “possono” hai dimenticato di aggiungere “e i ricchi” 😀

      • mirkhond scrive:

        Superficiale!

  361. mirkhond scrive:

    “poi c’è un altro paese, non molto popolare su questo blog ;)”

    Chissà come mai…. 🙂

  362. mirkhond scrive:

    “E tra questi valori, c’è anche l’idea che “devi farcela da solo”, “sei libero, ma sono cazzi tuoi”.”

    Già questo è sufficiente a tenermene lontano come dalla peste…
    Un paese che non conosce la solidarietà per i deboli, non merita alcuna considerazione positiva.
    Dunque, resto nella mia convinzione che può piacere solo ai forti e ai superficiali attratti da luci dietro cui c’è il NULLA disumanizzante….

    • Francesco scrive:

      >> Un paese che non conosce la solidarietà per i deboli

      lo sai che non è la verità? per quanto carente, lo Stato sociale esiste negli USA (almeno dai tempi di Franklin Delano Roosevelt e poi di Johnson) e non è stato smantellato.

      per ora, che col debito pubblico che mira alle stelle prevedo tempi duri anche lì

      quello che mi piace del Duca è la sua impermeabilità, scommetto che se cade in mare non si bagna!

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Se cado in mare affogo, coglione!
        Se negli Usa c’è lo stato sociale in Iran le donne camminano nude per la strada…

        • Francesco scrive:

          Duca,

          contro i fatti non si danno nè le opinioni nè gli insulti.

          il New Deal e il Big State sono fenomeni storici ben noti, non è per te serio ignorarli del tutto.

          non ho detto che lo stato sociale USA sia ben fatto o sufficiente, ho detto che c’è. puoi smentirmi?

          🙂

  363. mirkhond scrive:

    “c’è persino la critica dell’America…”

    Che però, dati i risultati, mi sembra una voce che grida ai muri…
    E dunque è come se non ci fosse….

  364. PinoMamet scrive:

    Comunque ho conosciuto diverse persone che sono tornate da New York “elettrizzate” (parole loro), mentre a me non ha fatto tutta ‘st’impressione…
    vabbè, bel parco, bei palazzoni Art Déco, il resto brutto, squadrato, banale e spesso semplicemente scrauso e mal tenuto.
    Un’estate umidiccia e appiccicosa come a Mantova, un inverno (mi dicono, io in inverno non sono stato) gelido come San Pietroburgo, gente di fretta e cinesi come a Milano, la convinzione di essere il centro del mondo come a Roma, che però almeno è bella…

  365. mirkhond scrive:

    New York è la città dei miei incubi: disumana, spersonalizzante, grattacieli dappertutto, cupezza, gelo tra le persone, pubblicità asfissiante su una felicità falsa ed ingannatrice, gang mafiose e di trafficanti di droga, metropolitane e stazioni da incubo, polizia ferocissima e razzista, poveri viventi tra montagne di rifiuti, paesaggio naturale inesistente perché coperto dalle brutture della modernità di milioni di ammassati nella mostruosa megalopoli.
    Sono i deserti, le Montagne Rocciose e l’Alaska che salvano gli Usa.
    Peccato che Spagnoli e Francesi non siano riusciti a spartirsela, scacciando i fetidi wasp, e fondando un nordamerica tutto latinizzato, e più “caldo” e “colorato”….

  366. mirkhond scrive:

    Se le stazioni ferroviarie e le metropolitane di città come Milano, mi creano angoscia e depressione, figuriamoci cosa devono essere quelle di Schif York….

  367. mirkhond scrive:

    Le metropoli mi fanno PAURA!

  368. mirkhond scrive:

    “Vogliono andare in Francia e Germania.”

    Lo sappiamo benissimo.
    E intanto sta per scoppiare una nuova catastrofe nucleare ad est?

  369. mirkhond scrive:

    Di sinistra io? manco per idea 😀

    Finalmente la verità….

  370. mirkhond scrive:

    E come D’Alema?

  371. mirkhond scrive:

    Ogni tanto lo vai a trovare nel suo latifondo nel Ducato di Spoleto? :=)

  372. mirkhond scrive:

    Pensavo al molo di Gabicce…. 🙂
    A quando la vostra prossima euroregata?

  373. mirkhond scrive:

    Miguel

    Che ne pensi dell’articolo di Blondet su una prossima aggressione nucleare statunitense alla Russia?
    C’è da aver paura di un nuovo terribile incubo atomico?

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Aggressione nucleare?
      Un consiglio: guardati Operazione Canadian Bacon. E’ vero che io e un mio amico siamo stati gli unici a trovarlo esilarante, ma ne vale sempre la pena, secondo me.

    • Miguel Martinez scrive:

      Non riesco a seguire tutto.

      Stiamo vivendo un momento storico decisivo, in cui l’impero del secondo Novecento, quello statunitense, comincia a dover fare i conti con i mondi grazie a cui si è arricchito.

      Blondet è una persona complessa, molto intelligente e umanamente sensibile (motivo per cui lo difenderò sempre, anche quando non sono affatto d’accordo con lui), con alcuni ossessivi pregiudizi (dalla fissa sugli ebrei a quella sugli zingari o sugli omosessuali o sull’evoluzione) che gli confondono tremendamente ragionamenti che altrimenti sarebbero interessanti.

      Maurizio Blondet vuole vedere il mondo diviso tra i Santi e i Peccatori, e questo lo porta a vederci alle ultime schermaglie prima di Armageddon (in questo è molto più “giudaico” di me).

      Io invece mi guardo attorno – oltrarninamente 🙂 – e vedo tanti individui, buoni e cattivi o magari solo corruttibili e fragili; e moltiplico questo per le grandi questioni planetarie. Non credo che ci siano potenze o cause “buone” o “cattive”, ma solo quello che riusciamo fare del nostro minuscolo ambiente.

      “Picchia Bianchi!”

    • Francesco scrive:

      Duca

      secondo Blondet gli USA hanno annesso la Crimea … posso ritenerlo sufficiente per ridere di tutto il non articolo basato solo su non notizie e non fatti?

      sembra una satira TV di RAI3, solo che quelle ce l’hanno coi fascisti su Marte

      • mirkhond scrive:

        Veramente ha constatato come gli Usa vogliano costringere la Russia a ricedere la Crimea all’artificio Ucraina.
        Artificio creato dall’Urss di Stalin e Kruscev….

  374. mirkhond scrive:

    Una curiosità

    Ma lo conosci personalmente?

  375. gotcha scrive:

    @ mirkhond

    oggi le categorie sociali “principe” sono il calciatore e la velina. con delle gerarchie del genere, qualche difficoltà di approccio ce le abbiamo tutti.

    che pezzo di f…:
    https://www.youtube.com/watch?v=DssJiAKAFVc
    https://www.youtube.com/watch?v=Uj4wyW2OgDk

  376. gotcha scrive:

    @ mirkhond

    oltre alla splendida lisa germano, fantastica quando ripresa da dietro si vede ondeggiare, ti propongo la mia “best song ever made” (tilebreaker) seguita da un’altra perla dello stesso leggendario gruppo, i Polvo!
    giusto per ammettere che negli usa ci sono anche lati postivi.

    https://www.youtube.com/watch?v=rlV8O_1n1-M
    https://www.youtube.com/watch?v=d0T7c8j7Dy8

  377. Francesco scrive:

    Adesso, per colpa vostra, se chiudo gli occhi, mi immagino sul ponte della RR, di fianco alla piscina e sotto le palme vere, mentre sorseggio una bibita fresca, Bar Rafaeli mi fa aria con un grosso coso tipo ventaglio e in TV i Bianchi vincono il campionato del mondo di Sport Violenti e Sleali battendo la nazionale della Crimea, con sullo sfondo i grattacieli di Milano e di sottofondo le frustate agli schiavi che fanno il canale fino a Ravenna

    e chi vuole più svegliarsi?

    • Miguel Martinez scrive:

      🙂

      “Campionato del mondo”?!

      Ma i Bianchi già hanno attraversato l’Arno, hanno fatto tutta la strada per arrivare a Santa Croce, che ci vogliono almeno venti minuti per arrivarci a piedi tra butìcche, amerihani embriahi, interminabili cortei di cinesi che ti occupano il marciapiede e tassisti omicidi che ti occupano la carreggiata, signorine-bella-presenza-spacciatrici-di-moda (tecnicamente Fashion Blogger), sorbirsi il sindaco in persona che cerca di dire che il Calcio Storico Vende l’Immagine Magnificent (sic!) di Firenze nel mondo, parare pugni e calci degli Azzurri…

      Meglio tornare in Ardiglione, che farsi il giro del mondo.

      • Francesco scrive:

        Approfitto della presenza di MM per dire che:

        1) dopo lunghe trattative per averlo come capo della sicurezza, o almeno addetto alle comunicazioni, lui è finito a scavare canali
        2) Z è stato ingannato da me e mi gestisce gli schiavi “sennò lo fa qualcuno cattivo e per loro è peggio”
        3) Mirkhond è il cappellano di bordo, l’ho convinto dicendogli che andiamo verso la Svizzera (mentendo, naturalmente) e poi a bordo l’aria è buona. quando mi sento spirituale, ascolte le sue prediche
        4) Hasburgicus è il cronista di bordo, l’ho corrotto con una assistente lituana …
        5) Roberto mi gestisce il programma di partite NBA sul megaschermo (e i rapporti diplomatici)
        6) Grog è l’addetto stampa

        • Z. scrive:

          Devo ammettere che la 2) è bellissima 😀

        • Thyrrenus scrive:

          Attento che io e Gotcha prepariamo l’arrembaggio! (Ci facciamo aiutare da un paio di Bianchi (ci portiamo anche quelli neri e un paio di donne battagliere che so io). Dunque è meglio che ci dici subito dove hai nascosto le bottiglie buone brutto schiavista!
          😉

          • Thyrrenus scrive:

            Se poi convinco anche dauda sono caxxi!

          • Francesco scrive:

            provateci, ad arrembare una portaerei da battaglia … ho un nugolo di sistemi CIWS da 20 mm apposta per i curiosi e i rivoltosi

            😀

          • Thyrrenus scrive:

            Contro le terribili forze coalizzate degli Alpin de Mar e oltrarnini non potrai nulla 🙂

          • PinoMamet scrive:

            Comunque ho un amico che veramente ha fatto l’alpino al mare.
            Era un reparto sperimentale di artiglieria contraerea di montagna (sic) che però non avendo le strutture idonee in montagna si addestrava in una base in quel di Rimini.

        • gotcha scrive:

          ma che ciws!! io thyrrenus e daouda (e aggiungerei l’ex mossad pino e mauricius), ci ubriacheremo prima dell’arrembaggio, e, grazie alla nostra parlantina, che veicolerà idee a cui nessuno alla lunga può resistere, “convertiremo” l’equipaggio ai nostri scopi. l’unica speranza che avete è che non ci intortiamo PRIMA dell’arrembaggio in qualche osteria.

          • Francesco scrive:

            Pino sta in una cella buia e oscura, ogni tanto vado a trovarlo e parliamo a lungo, poi però non lo libero. Però gli mando un rabbino ogni mese

            Mauricius è anche più pericoloso, da giovane ultrà cattocomunista qual è, però pensavo di nominarlo “Gestore nel Playmondo alternativo” che è di epoca alto-medievale per neutralizzarlo.

            In ogni caso Peucezio, capo della NKVD, sorveglia entrambi con discrezione.

            😉

          • PinoMamet scrive:

            Meno male che pensi al mio benessere spirituale!
            😉

          • gotcha scrive:

            mauricius non cadrà nella tua trappola, e peucezio sarà dei nostri al secondo giro di grappa.

          • gotcha scrive:

            ..e libereremo pino, tanto che voi sarete occupati a discutere animatamente con daouda (non sai a quali vette d’astrazione può arrivare da ubriaco)..

          • Francesco scrive:

            state pensando a una malefica incursione sulla mia barca?

            mi proteggerò con dei Cybergurka!

            guai a chi tenterà di infiltrarsi!

          • gotcha scrive:

            non costringerci ad una mossa di cattivo gusto, quella che si usa a malincuore perché dispiace intervenire sulla dignità delle persone: le porno-suffragette!

          • Francesco scrive:

            se arrivano le Femen io libero il Duca armato di moto-roncola

            😀

          • Francesco scrive:

            Pino

            in considerazione dei servigi da te resi (avermi portato la Bar Rafaeli) ho deciso di liberarti dalla cella piccola et umida e di farti ministro della propaganda.

            sempre sotto il controllo di Peucezio, vista la tua appartenenza al popolo eletto a lui metafisicamente inviso

            sono o non sono buono?

          • PinoMamet scrive:

            Ce ne fossero, come te!
            🙂

  378. gotcha scrive:

    wow! donald trump si candida alle prossime presidenziali! il debito pubblico lo ripianerà personalmente.

    “ho 9 miliardi di dollari, non c’è problema, pago io!”
    questa la sua prima dichiarazione.

    francesco, se uno pettinato in quel modo prende il 10% ti devi rimangiare che negli usa si vive bene.

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