Umano, umano…

Muhyiddin Abdal, poeta turco del Cinquecento, della scuola dei hurufi, coloro che attribuivano evanescenti intuizioni non soltanto alle parole, ma anche alle lettere dell’alfabeto in cui venivano scritte.

La parola insan è araba, e nelle lingue che all’arabo portano rispetto, indica l’essere umano distinto dall’ “uomo” maschio.

La musica è di Fazıl Say, che abbiamo già incontrato.

Umano, umano, dicevano
cosa sia l’umano, ora lo so
Vita, vita, dicevano
Io cosa sia la vita, ora lo so.

Muhyiddin dice, la Verità è potente
ciò che è presente in ogni cosa si manifesta chiaramente
l’evidente, il nascosto e il segno
ora so cosa sono.

In se stessi si trovava quello che c’era
non si trovava in luoghi lontani
la fede che si trovava
nei cuori delle vite, ora so cos’è

İnsan, insan derler idi
İnsan nedir şimdi bildim
Can can deyu söylerlerdi
Ben can nedir şimdi bildim.

Muhiddin eder Hak kadir
Görünür her şeyde hazır
Ayan nedir, pinhan nedir
Nişan nedir, şimdi bildim.

Kendisinde buldu bulan
Bulmadı taşrada kalan
Canların kalbinde olan
İnanç nedir şimdi bildim.

Questa voce è stata pubblicata in mundus imaginalis e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

77 risposte a Umano, umano…

  1. izzaldin scrive:

    ogni grande espressione artistica ha per forza dei significati nascosti, esoterici. l’artista è un artigiano, e ogni artigiano ha i suoi segreti.
    spezzare le parole, cercare significati nelle sillabe, interessava mistici musulmani ed ebrei, e, attraverso chissà quali rivoli di trasmissione culturale, è arrivato fino ai ghetti afroamericani del ventunesimo secolo: anche i rapper spezzano le parole “break up the words” per trovare significati nascosti.
    la poesia è bellissima, la traduzione è stupenda. altro che manuali tecnici 🙂
    saluti,
    Izzaldin

    • PinoMamet scrive:

      “anche i rapper spezzano le parole “break up the words” per trovare significati nascosti.”

      Sì, ed è sempre difficile trovare una causa o origine per questo tipo di cose: una lontana influenza ebraica (New York, e/o la cultura giamaicana rastafari che a sua volta…) una musulmana (i musulmani neri, Malcom X, ricordi ancestrali dall’Africa) o chissà africana… ?
      o anche la pura e semplice ignoranza: quando non si hanno altri parametri esterni, si cerca all’interno delle parole stesse il loro significato “nascosto” (che poi è uno dei processi credo alla base degli analoghi procedimenti ebraici e forse anche musulmani);
      o il desiderio di ri-approppriarsi di parole di una lingua “straniera” riempiendole di significati nuovi e autonomi…

      probabilmente c’è tutto questo.

      Ma comunque il rap non mi piace (meno ancora gli imitatori italiani, che mi sembrano copiare la pura esteriorità, priva però della parte vitale che c’è sotto) e la canzone linkata da Miguel sì 🙂

    • Moi scrive:

      @ Izzaldin

      Il “word break up” di “ti spacco il culo”[sic] nel rap del Migrante Srilankese Truce Baldazzi è quindi una tautologia 😉 ?

  2. Moi scrive:

    nelle lingue che all’arabo portano rispetto, indica l’essere umano distinto dall’ “uomo” maschio.

    [cit.]

    ———————-

    In che senso ?

    • Moi scrive:

      Comunque, Miguel tranquo: lo sappiamo che NON avevi intenti “omofobi” NE’ intendevi “cedere al sessismo” … 😉

  3. Moi scrive:

    In ogni caso, le “pare” della gender culture son partite in una lingua praticamente senza gender come l’ Inglese … parole simbolo : “womyn” [sic] , “herstory” [sic] ecc …

  4. Moi scrive:

    @ MIGUEL

    A proposito, se tu dovessi tradurre in Arabo e in Turco la Boldroni, o la Gruber, o la Zanardo (scusate il “la” anti-Forneriano … ) come tradurresti nelle suddette rispettive lingue (in teoria virilmente islamiche !) “maschietti” ? 🙂

  5. Moi scrive:

    @ ROBERTO

    http://www.movisol.org/14news086.htm

    Effetti infanticidi della UE in Grecia …

  6. Moi scrive:

    Bella Tzipras !

    Tsipras sfida la Merkel: “La Germania paghi i debiti di guerra con Atene”
    Il leader di Syriza nel suo programma di governo ha inserito la richiesta di danni per i crimini nazisti in Grecia durante la seconda guerra mondiale

    http://www.ilgiornale.it/news/mondo/tsipras-sfida-merkel-germania-paghi-i-debiti-guerra-atene-1091317.html

    Quello che anche tutto il resto d’Europa dovrebbe fare SUBITO !

  7. Moi scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=GUTxuTJn5Z8

    Coniugare Tradizione e Modernità … alla Russa !

  8. Moi scrive:

    Torniamo (più o meno) al Topic :

    non so quanto l’ Albanese possa dirsi una lingua “virilmente islamica”, ma Google Translate (SE attendibile) suggerisce “mashkull” (direi voce di chiara derivazione dal Latino) per “maschio” e “djalë” (termine più autoctono ?) per “maschietto” …

  9. Moi scrive:

    “Insan” c’è anche chi lo dà per “Hindi” … stesso significato. Boh …

    • PinoMamet scrive:

      Sarà un prestito arabo; non è difficile.

      L’hindi, a differenza del “gemello” urdu, ha fatto un po’ pulizia, a livello di lingua scritta, di molti prestiti arabi o persiani, ma il tizio che fa le lezioni di hindi e urdu su youtube, che mi sembra preparato, assicura che nella lingua parlata sono vivi e usati, a volte più del termine sanscrito.

      Sono anche pronunciati alla cazzo 😉 visto che il sistema fonetico di riferimento è molto diverso; dice anche che un po’ tutto l’hindi, che per molti è seconda o terza lingua, è comunque pronunciato alla cazzo 😉 il che è un grande sollievo per lo straniero…

      • Moi scrive:

        il tizio chi ?

      • mirkhond scrive:

        Un altro esempio di arcaismo “classicheggiante” che in nome di un ritorno ad una “purezza” passata, cerca di gettare nel cesso ciò che l’Indostan è diventato dal XII secolo dopo Cristo in poi!

        • PinoMamet scrive:

          Beh penso che lì siano in gioco dinamiche complesse, ce n’è una religiosa (induismo vs Islam) una statale (India vs Pakistan) una intra-statale (nord-ovest indoeuropeo vs sudest dravidico, ma nonostante questo parte della stessa macro-cultura anche religiosa…) una castale (la “sanscritizzazione” non è solo il nome del movimento per la rinascita del sanscrito come lingua parlata, ma anche di quello per l’ascesa sociale delle caste basse tramite l’adozione di usi legati ai Veda)

          per cui non me la sentirei di legarlo troppo a logiche “nostre”

        • mirkhond scrive:

          Diciamo che è una (o meglio un insieme) delle tante contraddizioni in cui il passato viene rielaborato e riutilizzato per esigenze del presente e in prospettive del futuro….

  10. Moi scrive:

    Interessante indubbiamente, ma … resta da decriptare il sibillino “lingue che portano rispetto” all’ Arabo nel post …

    • PinoMamet scrive:

      Penso voglia dire semplicemente le lingue che hanno subito un’influenza culturale da parte dell’arabo (turco, persiano ecc. ecc.)

      • Moi scrive:

        Be’ anche lo Spagnolo, il Portoghese, l’ Italiano e l’ Albanese ne han subito influenze linguistico-culturali dall’Arabo … per “Insan” latita.

        Evidentemente Miguel intendeva qualcosa di più intimista …

        • Moi scrive:

          però …

          e.c.

        • PinoMamet scrive:

          L’albanese di Albania sicuramente avrà subito molte più influenze arabe (soprattutto via turco, immagino) dell’italiano o dello spagnolo, ma soprattutto l’italiano lo spagnolo ecc. non sono lingue di popoli musulmani, e c’è anche un mare di mezzo, non puoi paragonarli alla situazione della Persia o della Turchia!

        • Moi scrive:

          Sì ma “portar rispetto” (all’ Arabo) è un’ espressione molto forte e inaspettata.

          Se poi leghi la cosa all’ Islam , ti ritrovi con il paradosso della Cattolica Malta che chiama “Dio” con il nome di “Alla” [sic] mentre la (quasi tutta, benché sui generis) Musulmana Albania lo chiama “Zot”.

          😉

        • Z. scrive:

          Perbacco Moi… dhimmitudine! taqiyyyyya! Eurabbbbbia!!

          😀

      • habsburgicus scrive:

        si, anch’io la penso come Pino
        lingue “islamiche”, se si può dire 😀
        dunque anche pashto, uzbeco, kazazo, ceceno ecc
        ma assolutamente non quelle europee
        con la possibile eccezione dell’albanese, dove convivono da secoli cristiani (cui si devono le prime opere in albanese) e musulmani

  11. Moi scrive:

    @ PINO

    In Ivrit, invece, come tradurresti “maschietti” diverso da “maschi” ?

    • PinoMamet scrive:

      Non lo conosco così bene!
      Probabilmente, azzardo, chiamando “ragazzi” (nearim) o “bambini” (yaldim) ma non ho idea

  12. izzaldin scrive:

    @Moi
    non so quanto l’ Albanese possa dirsi una lingua “virilmente islamica”, ma Google Translate (SE attendibile) suggerisce “mashkull” (direi voce di chiara derivazione dal Latino) per “maschio” e “djalë” (termine più autoctono ?) per “maschietto” …

    che io sappia (all’università di Palermo si studia molto albanese vista la vicinanza con Piana e altri centri arbereshe) l’albanese è una delle pochissime lingue in cui la parola “Dio” è femminile.. qualcosa come “prndie”.. ma potrei sbagliarmi e spero che il buon Ritvan venga a corregermi.
    Per quanto riguarda le “lingue che portano rispetto all’arabo”, beh, il siciliano ha tantissimi lasciti dell’arabo, ma noi per dire “uomo” diciamo “cristiano” 🙂
    su TruceBaldazzi che dire… non vorrei sbagliarmi ma penso che la sua capacità di “discorso esoterico” sia leggermente inferiore a quelle di RZA del Wu Tang Clan o di altri campioni dell’hip hop. 🙂 però i suoi idoli, i romani TruceKlan e soprattutto MetalCarter infarciscono di riferimenti più o meno esoterici le loro liriche (sempre al netto dello scopiazzamento italorapper di cui parlava Pino)

    @mirkhond
    Diciamo che è una (o meglio un insieme) delle tante contraddizioni in cui il passato viene rielaborato e riutilizzato per esigenze del presente e in prospettive del futuro….

    come al solito esponi brillantemente, in poche parole, concetti molto complessi; in questo caso, la tecnica di rielaborazione mitica propria di ogni classe politica, che sia dominante o dominata.

    saluti,
    izzaldin

  13. Moi scrive:

    @ IZZALDIN

    Su Zot, invece, c’è una Vexatissima 😉 🙂 Quaestio che il Greco “Zeus” ne derivi

  14. Moi scrive:

    “Perëndia” forse (!) è generico per “divinità” ?

  15. Moi scrive:

    Bibbia in Albanese (qua ci vuol Ritvan)

    https://www.biblegateway.com/passage/?search=Psalmet+7&version=ALB

    formula ripetuta :

    O Zot, Perëndia im

    • Ritvan scrive:

      @Izzaldin e Moi
      “Zot” e “Perendi” in albanese sono sinonimi e significano entrambi “Dio”. E’ interessante che – come dice Izzaldin- “Perendi” e` grammaticamente di genere femminile.

  16. Moi scrive:

    Ovviamente potrebbe esserci stata una diversificazione netta nell’uso di “Perëndia” e “Zot” fra “Arbëreshë” e “Shqip” …

  17. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Interessante indubbiamente, ma … resta da decriptare il sibillino “lingue che portano rispetto” all’ Arabo nel post …”

    Dall’ottavo secolo circa, gli arabi – dopo essersi ampiamente divertiti per un secolo e qualcosa prima – divennero tra i popoli più sfigati del mondo islamico.

    Però avevano la lingua della rivelazione divina che le persone colte, dal Marocco all’India, studiavano.

    Mezzo OT: Una cosa che mi ha sempre colpito è la diffusione dell’intercalare arabo ya’ni, “significa”, quindi proprio il nostro “cioè”, espressione peraltro per nulla religiosa, da un capo all’altro del mondo islamico.

    • Moi scrive:

      Interessante. In effetti questo aspetto dell’ Arabo come lingua dotta ma “laica” (facciamo a capirci, eh !) non è molto noto fra non-addetti ai lavori Storici, Glottologi ecc …

      @ MIGUEL

      Dici che non sai quando come e perché l’ Arabo avrebbe cambiato drasticamente sintassi e significati semantici / idiomatici della lingua soprattutto “familiare” … ma davvero nessuno di madrelingua ci ha fatto degli studi storico-linguistici o di “autoetnografia” ?

      In moltissime lingue (Italiano più che compreso, ovvio che prevalga di netto l’ Inglese …) è stato fatto eccome .

      C’è forse una “timidezza religiosa islamica” nello studiare quei fenomeni sociolinguistici umanissimi e universali che fanno dell’ Arabo una lingua come tutte le altre ?!

  18. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    ““Insan” c’è anche chi lo dà per “Hindi” … stesso significato. Boh …”

    No, non c’è dubbio… la radice alif-nun-sin, come tutte le parole arabe, ha radici piuttosto concrete, ma più verbali che sostantivali – vuol dire una cosa tipo “essere socievoli, allegri, rilassati e non timidi o diffidenti.

    Curiosamente, mentre “donna” al singolare è il femminile di “maschio” (*mrw), il plurale “donne” è nisaa’, con la stessa radice di insaan.

  19. Haydar scrive:

    Stesso Autore
    zahid bizi tan eyleme O tu che procedi per sforzi (sulla Via) non ci disprezzare
    hak ismin okur dilimiz Le ns lingue recitano il Nome del Vero
    sakın efsane söyleme e non profferiscono mai delle menzogne ( o e questa non e’ una falsita’)
    hazrete varır yolumuz la ns Via e’ quella che conduce alla Presenza

    sayılmayız parmağ ile Ne’’ dita ci posson contare
    tükenmeyiz kırmağ ile Ne’ci insulti posson abbattere
    taşramızdan sormağ ile (Se) Non ci si puo’interrogare dal di fuori
    kimse bilmez ahvalimiz Chi mai puo’ conoscer il ns stato interiore

    erenlerin çoktur yolu Le Vie dei Realizzati sono molte
    cümlesine dedik beli e a tutte diciamo di si
    gören bizi sanar deli Chi ci osserva ci prende per folli
    usludan yeğdir delimiz ma la ns follia e’ meglio della tranquillita’

    muhy-i sana ola himmet La aspirazione e’ per Te che Vivifichi ( AL Muhy) o che questa sia la tua ispirazione Muhy (nome dell’autore)
    aşık isen cana minnet Da che l ámante e’grato all’amore della sua vita
    cümle alemlere rahmet Lui diviene una misericordia per tutti I mondi
    saçar şu yoksul elimiz Questo e’ il gener di ricchezze che distribuiscono le ns povere mani 

    http://www.dailymotion.com/video/xn2iit_gonca-akyar-zahit-bizi-tan-eyleme-nefes_music

  20. Miguel Martinez scrive:

    Per Haydar

    “Stesso Autore”

    Grazie! Il testo che hai postato lo hai tradotto tu? Infatti, io lo trovo difficilissimo, sia per alcuni termini, sia per la natura telegrafica (notevole la diversa lunghezza dei versi in originale e in traduzione).

    Se hai altre traduzioni da proporre, le pubblico volentieri.

    Mi colpisce poi la bellezza di Gonca Akyar, in un senso molto mediterraneo.

    • Haydar scrive:

      Caro Miguel
      Si la traduzione e’dello scrivente…ma come vedi in alcuni punti ero molto incerto ne devo riparlare con un madre lingua..inoltre esiste una versione dello stesso poema, leggermente diversa con frasi chiave scritte in maniera opposta…su youtube troverai tante registrazioni.. personalmente ve ne e’una di Ruhi Su che preferisco…e poi quella che va di moda in turchia ora popolarizzata dal Muhteshem Yuzyil…’la dallas ottomana’ ( con un pizzico di bollywood direi) che forse ti avranno fatto sorbire i tuoi amici turchi qualche sera..
      Ho altre traduzioni di altri autori..Alevi/Hurufi.. come Nezimi.. te le mando nel tempo
      Che la giornata ti sia serana

    • PinoMamet scrive:

      Il nome in italiano mi suona davvero cacofonico (gongia?? si pronuncia così o mi sbaglio?) però lei è davvero carina, non c’è che dire.

      • PinoMamet scrive:

        “In italiano” nel senso di “nella pronuncia italiana, nel sistema di suoni italiano”.
        Magari in turco suona bene.

      • mirkhond scrive:

        Dovrebbe pronunciarsi Goncia.

      • PinoMamet scrive:

        Sei sicuro? la c palatale, in turco, non si scrive con la ç?

        Per esempio sulle monete leggo (vado a memoria) Turkiye Cumhuriyeti, che credo stia per quello che in arabo è Jumhuriya o Jamhuriya…

        • habsburgicus scrive:

          si…”c” è la nostra “gi” Erzincan è Erzingian (del resto scrita Erzindjan in libri francesi più antichi, o Erzinjan in quelli inglesi)
          “ç” è la nostra “ci”
          poi magari nella pronuncia reale, sul campo, sarà anche il contrario 😀

  21. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “Il nome in italiano mi suona davvero cacofonico (gongia?? si pronuncia così o mi sbaglio?) però lei è davvero carina, non c’è che dire.”

    Sì, la pronuncia è quella. Il nome è di origine persiana e indica una gemma, un fiore che deve ancora sbocciare insomma.

    • Ritvan scrive:

      —-Il nome (gongia-ndr.) è di origine persiana e indica una gemma, un fiore che deve ancora sbocciare insomma. MM—
      Ovvero “bocciolo”, no?
      P.S. Il sostantivo e` entrato anche nell’albanese, tramite il turco: difatti, Madre Teresa di Calcutta, di famiglia cattolica albanese si chiamava proprio Gonxhe (si legge Gonge), ossia “bocciolo” in albanese.

  22. Miguel Martinez scrive:

    Sulla pronuncia della c e della ç nell’alfabeto turco hanno ragione Pino Mamet e Habsburgicus.

  23. mirkhond scrive:

    Grazie per il chiarimento!

  24. Moi scrive:

    La “ci con cediglia”, quindi, in Turco funziona come in Albanese … si direbbe ; vedi ad esempio la popolazione dei “Çamë” … in Francese, Catalano invece la “ci con cediglia” ha un valore di mantenimento etimologico senza dover ricorrere alla scrittura anti-etimologica della “s”; del tipo : “Français” da “France”; “Barça” da “Barcelona”.

    In Portoghese, invece, la “ci con cediglia” distingue foneticamente come coppia minima /s/ da /ss/ … tipo l’ anti-etimologico ma fonetizzato “muçulmano” …

  25. Moi scrive:

    “Gemma” è un nome (un po’ antiquato) ma diffuso anche un po’ in tutto il “Frangistan” … anche il Turco Konca (o quel che l’è) ha un duplice significato di “pietra preziosa”, per caso ?

  26. Moi scrive:

    In effetti Gonca Akyar esprime una femminilità Turca piuttosto diversa dalle di Harun Yahya :

    https://www.youtube.com/watch?v=I-SzTCUT_tw

    a difesa della Verità Coranica della Creazione contro la Menzogna Satanica del Darwinismo 😉 …

  27. Moi scrive:

    *** “ISAN” & Dintorni … ***

    Considerando che per ridurre al massimo gli effetti lassativi indesiderati (!) di Google Translate è meglio “muoversi” su base Inglese, ho provato a scrivere “gem” e in Turco m’ha dato “taş” con cediglia sotto la esse “alla Romena” … pronunziato tipo “sh” in Inglese. Per quanto riguarda “gonca” dal Turco, invece, mi ha dato “bud” in Inglese … che però mi fa pensare prima al simpatico Omone Barbuto e poi alla birra Asburgico-Ceco-Statunitense [cfr. “(České) Budějovice” e “Budweis(er)” …]

    Però immagino che (almeno) in Inglese “Gemma”faccia pensare soltanto a “gem”, per netta assonanza

    Ad esempio è il nome proprio della (parecchio) bella attrice Inglese Arterton, la quale ha interpretato anche una Principessa Persiana e che ritengo fenotipicamente credibile, considerando la bellezza NON Levantina che caratterizza le Persiane, appunto.

    “Princess Tamina”, LadyOscarizzata ; -) un po’ … per tener buone le Sororities Femministe di Hollywood che NON gradiscono certo il bieKiSSimo “Movie / Entertainment Trope” della “Damsel in Distress” !

    http://images2.fanpop.com/image/photos/13700000/Gemma-as-Princess-Tamina-gemma-arterton-13702907-1280-1024.jpg

    http://epaper.timesofindia.com/Repository/getimage.dll?path=TOIM/2010/07/08/38/Img/Pc0381300.jpg

    https://www.youtube.com/watch?v=4jH7pp2-omA

  28. Ritvan scrive:

    Këngë Nizamësh

    Mbeçë more shokë

    Mbeçë, more shokë, mbeçë
    Përtej Urës së Qabesë
    Falëm me shëndet nënesë,
    Kàun e zi le ta shesë.

    Në pyestë nëna për mua
    I thoni që u martua.
    Në pyestë se ç’grua mori
    Tre plumba te kraharori,

    Në pyestë se ç’kalë hypi
    Atje tek hypën meiti.
    Në pyestë se ç’krushq i vanë
    Sorrat e korbat që e hanë.

    Folklore albanese del tempo dell’occupazione ottomana. Canzone dei soldati di leva albanesi (i Nizam) mandati a combattere nel deserto arabico per la maggior gloria del Sultano.

    Ci rimasi, compagni miei

    Ci rimasi, compagni miei, ci rimasi
    Oltre il ponte della Kaaba
    Salutatemi mia madre
    (E ditele) che puo’ vendere il bue nero

    Se mia madre vi domanda di me
    Ditele che si e’ sposato
    Se chiede che moglie prese
    Tre pallottole nel petto

    Se chiede che cavallo monto’
    Quello che monta il cadavere
    Se chiede chi furono gli invitati (a nozze)
    Le gazze e i corvi che lo stanno mangiando

  29. MOI scrive:

    @ RITVAN

    “Tre plumba” si capisce, interessante il plurale in “a” come in Latino (da “um”, neutro) … “korb-at” come “corvi” è la classica parola che sembra “troppo facile” …

    Impostando Google Translate English-Albanian mi ha dato “perlë” per “gem” … anche questo può essere un nome proprio femminile ?

    Ma come si traduce “O Zot, Perëndia im” … in cui ci sono le due parole associate assieme ? Nel Corano in Albanese, “Allah” com’è tradotto ? Stesso termine della Bibbia in Albanese, no ?

    • Ritvan scrive:

      —-Impostando Google Translate English-Albanian mi ha dato “perlë” per “gem” … anche questo può essere un nome proprio femminile ?—-
      No, non c’e` in albanese il nome proprio Perla.

      —-Ma come si traduce “O Zot, Perëndia im” … in cui ci sono le due parole associate assieme ?—-
      O Signore, mio Dio. Ti faccio presente che “zoti” (iniziale minuscola) in albanese equivale a “signor”, davanti ai cognomi.

      —- Nel Corano in Albanese, “Allah” com’è tradotto ? Stesso termine della Bibbia in Albanese, no ?—-
      Si.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *