Le schiave del sesso e la tragedia dei Gharibi

E’ mattina a Balad al-Himar, tra i fragili palazzoni di cemento.

Pierino Vantaguerra, al decimo piano dell’Hilton, guarda giù e vede un asino e un carro armato arrugginito.

Legge la mail dalla redazione: “Pierino qui in Italia tutti tremano per la sorte dei Gharibi vogliamo sapere tutto sulle atrocità contro i Gharibi subito contiamo su di te!”

Manda veloce una mail alla redazione – “Arrivato al fronte spari in lontananza notizie a breve”.

Rilegge su Wikipedia, meno male che c’è e ti risparmi la figuraccia di chiedere a qualcuno chi saranno mai questi Gharibi.

Gnostici, terzo secolo, il mercoledì è giorno sacro, scritture che secondo un autore tedesco sarebbero affini a quelle mandee e invece un altro dice chissenefrega… ecco, quanti sono, tra diecimila e mezzo milione, … vabbe’, c’è niente di utile.

Gharibi, c’ha l’acca, boh, ma si sa che gli stranieri le acche ce le ficcano dappertutto, non ho mai capito perché.

Esce dall’albergo e incrocia un gigante in mimetica a passeggio con un kalashnikov.

“Hallo! I journalist! You Gharibi?”

“No, I’m Mahmud, I don’t know anybody called Garibi, sorry!” dice il gigante, che ha lavorato per sei mesi in una pizzeria a Manchester.

“I want Gharibi news! Atrocity! Dead Woman! Sex Cut Throat Jihadi Bad Man?”

“Excuse me, my friend, where are you from anyway?”

Eataly!

“Oh mamma mia, e che ci fai qui?”, dice Mahmud che si è laureato in ingegneria informatica a Milano.

“Ah, parli italiano, meno male! Mi chiamo Pierino Vantaguerra, sono un giornalista, sto cercando notizie su atrocità contro i Gharibi!”

“I Gharibi? – risponde Mahmud. – E com’è che di noi curdi non parla mai nessuno? Una volta è venuto un giornalista bergamasco, curdi e bergamaschi sono come fratelli gli dico, e mi ha promesso che avrebbe parlato di noi! Per una settimana mi tocca leggere L’Eco di Bergamo tutti i giorni, e vedo che fa un articolo… su una banda di arabi!

Te lo do io uno scoop! Lo sai che siamo discendenti dei legionari romani che hanno difeso il confine più remoto dell’impero? E chi pensi che abbia costruito la Grande Piramide, avanti, dimmelo? Io ho un cugino che ha tre negozi a Madrid, lo sai che in Spagna dicono che Platone ha studiato dai curdi? Io tutti i giorni vado sul sito del Corriere della Sera, non vedo mai una parola sui curdi, solo arabi, arabi, arabi!”

“Grazie, molto interessante, magari scrivo qualcosa… e sai niente di quello che stanno facendo alle donne gharibe?”

“Caro Pierino, ghe pensi mi!”, dice Mahmud. “Torna all’Hilton, ci vediamo tra due ore!”

Mahmud aspetta che Pierino si allontani, poi tira fuori il cellulare.

“Omar, vecchio cane di un arabo, come stai?”

“Caprone puzzolente di un curdo, tu invece?”

“Tutto bene, alhamdu Lillah!”

“Wa liLlahi al-hamd!”

“E la famiglia? Non sento bene, deve essere la solita connessione Vodafone.”

“Tutto bene anche la famiglia, lurido verme! Dimmi cosa vuoi…”

“E’ arrivato un italiano qui!”

“Ah ha haa, chiedigli se ha la maglietta del Milan per mio nipote Ahmad, che in casa lo chiamiamo tutti Silvio!”

“Non glielo chiedo no, lo sai che io tifo per l’Inter! Senti un po’… è un giornalista che sta cercando uno scoop sui gharibi e dovrebbe avere un pacco di soldi, ti viene in mente niente?”

“Io di gharibi ne conosco uno su Facebook, poi c’è quello che vende le moto con le marmitte truccate… Ma lo scribacchino, quanto è idiota?”

“Ti ho detto, è italiano, e dall’accento mi sembra pure milanese…”

“Giornalista. Italiano. Milanese. Ho capito tutto”, dice Omar, che ha fatto il facchino alla Coop di Sesto San Giovanni.

Dopo un attimo di silenzio, Omar aggiunge, “Io un’idea ce l’avrei… gli facciamo parlare al telefono in diretta con una Schiava del Sesso Torturata dai Fanatici”.

“Ma dai, Ahmad, tu sarai pure un arabo, ma anche tu capisci che è una storia assurda… secondo te le prigioniere schiave del sesso vengono lasciate libere di chiacchierare al telefonino?”

“Ma non mi avevi detto tu che era milanese e scrive per italiani?”

Questa voce è stata pubblicata in giornalisti cialtroni, islam, islamofobia e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

24 risposte a Le schiave del sesso e la tragedia dei Gharibi

  1. Va Fangul scrive:

    Gharibi è anche un calciatore: http://en.wikipedia.org/wiki/Milad_Gharibi

    Football, wonderful! 🙂

  2. PinoMamet scrive:

    Fantastico 😀

    e a dire il vero neanche io ho mai capito questa mania dei popoli strani, di ficcare ovunque delle acca!!
    😀

  3. mirkhond scrive:

    “Dopo un attimo di silenzio, Omar aggiunge, “Io un’idea ce l’avrei… gli facciamo parlare al telefono in diretta con una Schiava del Sesso Torturata dai Fanatici”.

    E magari con l’aggiunta di un bel pornazzo, tipo quello che girava in internet nel 2003, e raffigurava una donna irachena stuprata da un gruppo di militari americani…
    Poi si scoprì che era un film porno ungherese con un’attrice indiana e i militari usa che indossavano le divise della guerra del Vietnam! 🙂
    E finendo con la “violentata” che se li prendeva con gusto….

  4. tré scrive:

    realismo magico, fantastico.

  5. tré scrive:

    però chiarisci please

  6. Moi scrive:

    http://www.youtube.com/watch?v=CAp_jawPfz8

    Afghan New Song Gharibi 2011 (Edris)

    (Stile NeoMelodico PanLevantino 🙂 , tipo Nino D’Angelo)

  7. Francesco scrive:

    come dire, le nefandezze le fanno solo gli americani, sulle altre possiamo spandere un pò di dubbi, ridicolo e sospetto

    Ohi Miguel, mi diventi la faccia simpatica di Goebbles?

    tu che parlavi degli israeliani che invadevano l’Ira

  8. Francesco scrive:

    come dire, le nefandezze le fanno veramente solo gli americani, sulle altre possiamo spandere un pò di dubbi, ridicolo e sospetto

    Ohi Miguel, mi diventi la faccia simpatica di Goebbles?

    tu che parlavi degli israeliani che invadevano l’Iraq dopo Saddam e della bandiera bianca e azzurra nel nuovo stato sionista?

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “tu che parlavi degli israeliani che invadevano l’Iraq dopo Saddam e della bandiera bianca e azzurra nel nuovo stato sionista?”

    non ho capito bene a cosa ti riferisci, mi mandi il link e ne discutiamo?

    • Francesco scrive:

      mi ricordo, con certezza ma non con dettagli, che hai riportato una notizia alcuni anni fa

      compresa di “nuova bandiera dell’Iraq” che aveva i colori di quella di Israele

      a me era parsa un delirio anti-israeliano di qualche arabo in stile “Borghezio” ma tu l’avevi riportata serio serio

  10. mirkhond scrive:

    E lo critichi dopo che ti ha pure DIFESO contro il sottoscritto? 🙂
    ps. Che ormai si è giocato definitivamente le poche amicizie che gli erano rimaste, per il suo viziaccio incorreggibile di dire sempre quello che pensa…. 🙂

    • Francesco scrive:

      ehm

      il viziaccio è quello di non pensare abbastanza prima di dirlo

      solo che noi tutti ne siamo colpevoli, chi più chi meno, e non ci salta in testa di prendercela con te per questo

      statti sereno

  11. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “http://www.youtube.com/watch?v=CAp_jawPfz8

    Afghan New Song Gharibi 2011 (Edris)

    (Stile NeoMelodico PanLevantino 🙂 , tipo Nino D’Angelo)”

    Sei fantastico! Come diceva Tortuga da qualche parte, il mago dei motori di ricerca…

  12. mirkhond scrive:

    Sarebbe bello un festival, magari da tenersi a Napoli, degli equivalenti neomelodici dei grandi Mario Merola e Nino D’Angelo: neomelodici romei, albanesi, montenegrini, serbi, bulgari, rumeni, moldavi, turchi, curdi, arabi, israeliani, maghrebini, iraniani, afghani, pakistani, hindi, dravidici, bengali, tagiki, usbechi, turkmeni, kazaki, khirghisi, russi, georgiani, armeni, osseti, daghestani, azeri, spagnoli, francesi, romagnoli, lombardi, piemontesi, veneti, insieme ai nostri neomelodici.
    Sarebbe fantastico!

  13. Tortuga scrive:

    Fortissima Miguel, ma l’hai inventata tu?! oppure l’hai sentita?

  14. Miguel Martinez scrive:

    Sempre per Francesco

    “Ohi Miguel, mi diventi la faccia simpatica di Goebbles?”

    La cosa che mi sorprende è che ti sfugge sempre la mia profonda e fiera parzialità, che è da tutt’altra parte.

    E’ una parzialità per tutti i piccoli mondi misteriosi, ottomani o se vuoi asburgici 🙂 o magari solo mesoamericani, che sicuramente sono al polo opposto rispetto all’universalismo jihadista. Diciamo che io sono uno che sta istintivamente dalla parte dei gharibi, e non è un nome che ho scelto a caso.

    Ma non sono nemmeno d’accordo con chi prende i gharibi, o chiunque altro, per raccontare balle.

    • Francesco scrive:

      ………..

      non è che mi convinci pienamente, per te l’universalismo dell’ISIS e quello degli USA non sono pari

      ciao

  15. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “Fortissima Miguel, ma l’hai inventata tu?! oppure l’hai sentita?”

    Grazie.

    E’ che ci pensano i giornalisti a fare tutto da soli. In questo almeno, sono bravi.

  16. mirkhond scrive:

    Gharib non vuol dire straniero?

  17. Moi scrive:

    “Eataly” oltre aessere il nome da “Servo Sciocco” scelto per l’azienda di Oscar Farinetti, è una pronuncia in effetti diffusissima in Italia.

    Almeno avessimo l’ orgoglio del Chinglish …

  18. Moi scrive:

    Altra espressione da “MinKia Kids” : “random” in tutti (!) i contesti per dire “a caso o “casualmente” … spero che si salvi almeno il mitico “guardacaso” di Travaglio, o che almeno diventi “watch-case” 😉

  19. Miguel Martinez scrive:

    per Francesco

    “non è che mi convinci pienamente, per te l’universalismo dell’ISIS e quello degli USA non sono pari”

    Infatti, la prima nasce da un’ideologia astratta, la seconda dai fatti economici.

    Non so sei hai letto Dabiq,

    http://www.scribd.com/doc/234444480/Dabiq-1

    con la dichiarazione del califfato:

    ” Amirul-Mu’minin said:
    “O Muslims everywhere, glad tidings to you and expect good. Raise your head high, for today – by Allah’s grace – you have a state and Khilafah, which will return your dignity, might, rights, and leadership.It is a state where the Arab and non-Arab, the white man and black man, the easterner and westerner are all brothers.It is a Khilafah that gathered the Caucasian, Indian, Chinese, Shami, Iraqi, Yemeni, Egyptian, Maghribi (North African), American, French, German, and Australian. Allah brought their hearts together, and thus, they became brothers by His grace, loving each other for the sake of Allah, standing in a single trench, defending and guarding each other, and sacrificing themselves for one another. Their blood mixed and became one, under a single flag and goal, in one pavilion, enjoying this blessing, the blessing of faithful brotherhood.If kings were to taste this blessing, they would abandon their kingdoms and fight over this grace. So all praise and thanks are due to Allah.”

    Ora, mi chiedo quanto all’iracheno medio gliene importi della fratellanza di egiziani, francesi, tedeschi, neri e bianchi e del “loro sangue misto”. Insomma, si tratta di un’imposizione decisamente astratta.

    Mentre gli Stati Uniti hanno pensato bene di equiparare bianchi e neri dopo enormi trasformazioni economiche e sociali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *