Ugo Bardi e le volanti della polizia

Dovete sapere che tra i maestri occulti al cui insegnamento attinge questo blog, c’è Ugo Bardi, docente di chimica fisica all’università di Firenze, e curatore di due blog, uno in lingua inglese – Extracted  – e uno in italiano – Effetto Cassandra, dai contenuti molto diversi: quello in inglese è certamente il più curato.

Ugo Bardi, oltre a essere dotato di un notevole senso dell’umorismo (il post più recente è il suo pesce d’aprile), tratta la questione dietro tutte le altre: il futuro prossimo del sistema energivoro su cui si reggono tutte le cose su cui passiamo il nostro tempo a polemizzare.

Un po’ di tempo fa, ho fatto un piccolo commento sul suo blog; Ugo Bardi non solo ha risposto, ma ha anche detto che segue questo blog, proprio Kelebek insomma.

Gli dedico quindi in cambio un aneddoto.

La settimana scorsa, capito per la prima volta al tribunale di Firenze.

La prima cosa che noto è che il palazzo è grande più o meno un terzo di tutto San Frediano, e certo molto più alto delle chiese più alte del nostro quartiere.

Qui, molto più che in Palazzo Vecchio, si decide la vita della città, in un’immensa rete di dispositivi impersonali.

Affisso a una parete, leggo un volantino del sindacato di polizia.

Che spiega che le volanti della polizia, a Firenze, sono state tagliate da 40 a 20.

Ma delle 20 volanti rimaste, solo tre funzionano, e non ci sono i soldi per riparare le altre.

Queste sono le fragili basi concrete su cui si regge tutto il dispositivo-tribunale, perché senza i poliziotti, i magistrati si troverebbero nella situazione del parroco che mette in bacheca le encicliche del Papa per l’istruzione di quattro pensionate.

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238 risposte a Ugo Bardi e le volanti della polizia

  1. Francesco scrive:

    Mi sa che non hai bene idea di quanto sia lunga una Enciclica papale, caro il mio laicone.

    😀

    PS al solito, ti fidi dei sindacati! e poi dici che sono io a vedere comunisti dappertutto! 😀 😀 😀

  2. Tortuga scrive:

    Son cose belle a sapersi, fan piacere al cittadino!
    Porca paletta, passi per la carta igienica a scuola ma… le volanti!
    E’ il caso di dire: roba da terzo mondo!!

  3. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “Porca paletta, passi per la carta igienica a scuola ma… le volanti!”

    Beh, il Messico è pieno di volanti, almeno nei quartieri benestanti… anzi, fa impressione quante ce ne siano.

  4. Miguel Martinez scrive:

    La questione dei mezzi della polizia è molto interessante, perché permette per una volta di sfuggire alle solite logiche “destra-sinistra” e andare oltre.

    Infatti, come ho già detto, la destra odia furiosamente Insegnanti Fannulloni, Politici Chiacchieroni e tutti gli impiegati statali, tranne gli Eroi delle Forze dell’Ordine.

    Viceversa, la sinistra notoriamente è di solito “statalista”, ma quando vede un punto nero, tende a dire, “spara a vista”, come recitava il vecchio slogan.

    Mentre qui cogliamo il lento collasso nel suo complesso: il magistrato che ha appena emesso una sentenza di condanna contro l’immigrato che ha rubato una mela, come quello che ha appena emesso una condanna per apologia di fascismo, si trovano entrambi con lo stesso problema concreto di applicazione.

  5. mirkhond scrive:

    Ugo Bardi è fiorentino?
    Discende dall’omonima e prestigiosa famiglia fiorentina, autrice di una delle prime banche fiorentine (anche tra le prime a fallire nel 1345)?
    Chissà se ha anch’egli un REMOTISSIMO legame con i Longobardi, in virtù di quanto si è accennato ieri……

  6. Miguel Martinez scrive:

    Ho trovato su una fonte palesemente becera e antipatica, un articolo comunque interessante sul lento sfaldamento delle “forze dell’ordine”:

    http://uomoqualunque.net/2014/03/forse-forse-forse-e-emergenza-sicurezza/

    Renzi ha chiesto tagli notevoli alla “sicurezza”, con l’appoggio di Alfano, e quindi siamo di fronte a un’azione congiunta destra-sinistra.

    Proprio per questo, gode di una copertura generale; e quindi gli unici buchi si trovano proprio spulciando tra materiali in qualche maniera “estremisti”, e poi facendo la dovuta tara ai pregiudizi di chi li presenta.

    • Francesco scrive:

      se ricordo, abbiamo più poliziotti et similia per abitante di ogni altra nazione dell’universo

      e più corpi di polizia che amministratori delegati il Milan

      forse Renzi guarda a questo

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “Mi sa che non hai bene idea di quanto sia lunga una Enciclica papale”

    Hai ragione, l’esempio non è dei migliori. Meglio sarebbe qualcosa come “elenco di precetti”, ma non mi veniva il termine ecclesiasticamente corretto.

  8. Miguel Martinez scrive:

    Di solito di cose come la faccenda delle volanti, si parla per lamentarsene.

    Qui ne parliamo invece per constatare una realtà: sicuramente Bossi, Vendola o anche Martinez, se fossero al potere, farebbero gli stessi tagli e per gli stessi motivi – è il potere che decide, non il disgraziato di turno che lo cavalca.

    Tanto qui, anche se tagliano tutte le volanti, ci restano i Bianchi e il Patriarca, per cui problemi non ne abbiamo 🙂

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Ugo Bardi è fiorentino?”

    Ma certo… Firenze è come un villaggio cresciuto male, e quindi i cognomi sono sempre quelli. Non so però nulla della sua famiglia.

  10. mirkhond scrive:

    Firenze ha (o aveva) alcuni dei suoi più prestigiosi casati di origine (o che vantavano un’origine) longobarda, come gli Altoviti, i Guicciardini, e forse, magari anche i Bardi!

  11. Mauricius Tarvisii scrive:

    Il documento della spending review sostiene che ci sono troppi poliziotti in Italia, quindi è ovvio che si taglierà da quella parte lì.
    Alla fine, però, il grosso dell’attività del tribunale sono cause civili, in cui il poliziotto interviene solo se ci sono disordini in aula perché scoppia una rissa tra gli avvocati 😀

    • Peucezio scrive:

      Ci sono troppi poliziotti, carabinieri, vigili, perché la maggior parte stanno negli uffici. Non troppe volanti.

      Un mio amico che ora ha una trentina d’anni, è stato assunto all’Enel pochi anni fa. Interveniva sugli impianti, andava in giro. Ora (30 anni, non 60) lo hanno messo in ufficio. A me fa piacere per lui, però è chiaro che se l’andazzo è questo, è ovvio che non solo i servizi funzionano poco, ma si devono pure tagliare.

  12. Miguel Martinez scrive:

    Per Mauricius

    “Alla fine, però, il grosso dell’attività del tribunale sono cause civili,”

    E’ vero che ho introdotto io l’argomento dei tribunali, ma un taglio di oltre il 90% dei mezzi mobili che garantiscono la “sicurezza” (concetto tutto da discutere, ma scontato per tanti) in una grande e ricca città europea, non ha effetto solo sui tribunali.

    Però l’importante è guardare dove va tutto il processo nel suo insieme: sono certo che tu potrai trovare esempi di come questo processo tocchi anche le cause civili, campo in cui so davvero poco.

    Io cito le volanti, perché sono un concetto chiaro a tutti. Potrei dare mille esempi microscopici di come i “tagli” stiano paralizzando l’intero apparato statale, dal punto di vista del quartiere, della scuola, dell’istruzione, dell’assistenza sociale.

    Ma l’apparato statale non è altro che l’organizzazione stessa della società; che poi è la maniera in cui si distribuisce il consumo energetico da parte degli esseri umani.

    La “sicurezza” poi è un settore particolarmente sentito, per molti motivi: abbiamo perso l’abitudine a difenderci da soli o in gruppo; gli anziani sono molti; spesso viviamo in solitudine; lo scippo di dieci euro da una borsa ci colpisce molto di più della banca che ce ne ruba cento dal conto con qualche giustificazione burocratica.

    Eppure, si taglia anche lì…

  13. Miguel Martinez scrive:

    Per Peucezio

    “Ci sono troppi poliziotti, carabinieri, vigili, perché la maggior parte stanno negli uffici. Non troppe volanti.”

    Qui ogni santo pomeriggio si arriva a uno scontro per ora solo verbale, con gli automobilisti che passano – nonostante un cartello che vieta il passaggio dalle 16.20 alle 16.50 – nelle strada da cui escono i bambini della scuola elementare.

    In teoria, i vigili dovrebbero chiudere la strada, ma vengono una volta a settimana, perché non ce ne sono abbastanza.

    Ora, i vigili quando vengono, vengono in DUE, che immagino sia per poter testimoniare in caso di problemi, comunque si tratta di un evidente spreco: UN vigile da solo basterebbe a fermare gli automobilisti.

    Ma noi abbiamo anche offerto di organizzare i nonni del quartiere a fare i vigili. Gratis.

    E ci hanno detto subito di no, in base al principio burocratico secondo cui qualunque cosa faccia un cittadino è VIETATO fino a prova contraria.

    Insomma, per far risparmiare soldi al Comune, dovremo litigare con dieci uffici diversi, dovremo blandirli prima delle elezioni, dovremo minacciarli dopo, per poter mettere quello che altrove chiamano i “nonni vigili”.

    E’ questo atteggiamento pregiudizialmente negativo verso ogni cosa che fanno i cittadini, anche quando è perfettamente legale e fa pure risparmiare, che trovo allucinante.

  14. Ugo Bardi scrive:

    Grazie Miguel per questo post e per seguire i miei blog. Per quelli che hanno domandato, non solo sono fiorentino, ma sono anche nato in Via Romana, ovvero nella zona di San Frediano. Da molto tempo sto in tutta un’altra zona, ma San Frediano è, più o meno, l’origine ancestrale del ramo della famiglia Bardi di cui faccio parte. Non è impossibile che la relativa abbondanza di Bardi in quella zona risenta ancora del fatto che nel Medio Evo e nel Rinascimento, i Bardi avevano le loro proprietà e i loro magazzini nella zona dove ora c’è “Via De’ Bardi”. Da lì, potrebbero essersi gradualmente spostati verso la zona limitrofa di San Frediano – era un tempo in cui la gente non andava molto lontano. In via de’ Bardi c’è anche il Palazzo Bardi, del quale – purtroppo – non ho quote ereditarie :-). Il ramo “nobile” dei conti Bardi si è estinto da lungo tempo; rimangono vari rami piuttosto poco nobili, dai quali arrivo io. Per quello che ho potuto trovare dei miei antenati, erano più che altro carbonai (i maschi) e incannatori di seta (le femmine). In tempi più remoti, i Bardi erano anche falsari e banditi, come racconta Carlo Cipolla in un suo libro. L’origine lontana del nome, si, probabilmente ha a che vedere con i Longobardi, ma ne sono passati di anni da quel tempo!

    Bene, questo spiega forse più cose di quanto quelli che domandavano volevano sapere. Comunque, saluti a tutti!

  15. mirkhond scrive:

    Ringrazio personalmente il Professor Bardi per aver abbondantemente risposto alle mie curiosità.

  16. Moi scrive:

    Il Ritorno della Spigola 😉 :

    http://video.repubblica.it/politica/buonanno-dov-e-finita-la-mia-spigola-boldrini-basta-non-disonori-l-aula/161352/159844

    … per me se l’ è mangiata davvero la Boldrini 😉 !

    PS

    Chi pensa che i Leghisti siano ignoranti dovrà ricredersi … NO Spoiler ! 😉

    —- Ci sarà un Terzo Episodio ? — 😉

  17. Miguel
    Ma l’apparato statale non è altro che l’organizzazione stessa della società
    Stai forse dicendo che se lo stato morente la è anche la società (ammettendo che sia omogenea)?
    Io sono convinto che lo stato morente “vuole” che muoia anche la società con sé, non potendo/volendo ammettere di poter essere superato da piccoli gruppi in quelle che sono le sue attività precipue e relative applicazioni: mi è capitato di vedere singole persone scusarsi delle proprie inefficienze e di farsi da parte quando invece lo stato crolla e basta, crollo eventualmente preceduto da qualche scricchiolio cui si rimedia con fischiatine d’occasione.

    Perciò di che ti meravigli che i nonni vigili non siano permessi?

    Piuttosto dobbiamo crepare tutti, e con dolore: la democrazia degli stati, non potendo garantire benessere se non per brevi periodi e a costo di guerre umanitarie contro vicini un po’ sfortunati militarmente, mostra crollando il suo vero volto di morte.

    Siamo stati educati all’invidia fin dai primi anni della scuola pubblica, consentendo quel meccanismo di controllo reciproco atto ad impedire ai migliori di farsi strada: noi stessi siamo la garanzia che lo stato si sfalderà il più tardi possibile con conseguenze ancor più nefaste.

    E tanto per farmi bello con un nome famoso:
    “Democracy is two wolves and a lamb voting on what to have for lunch. Liberty is a well-armed lamb contesting the vote.” Benjamin Franklin

  18. Miguel Martinez scrive:

    Per Riccardo Giuliani

    Trovo interessantissime le tue riflessioni, e in buona parte le condivido.

    Vorrei capire meglio una frase poco chiara:

    ” mi è capitato di vedere singole persone scusarsi delle proprie inefficienze e di farsi da parte quando invece lo stato crolla e basta”

  19. Roberto scrive:

    L’articolo del 1 aprile del blog extracted è proprio divertente!
    🙂

  20. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “Questo è molto evidente in Italia, ove tendenzialmente l’ individuo è “anomico” (che è diverso da “anarchico” !) e l’ istitizione è paternalista … no “

    Ma Italia e Toscana sono e non sono la stessa cosa.

    Da una parte, qui c’è un’arroganza e un furbismo che farebbe vergognare i napoletani (e infatti i napoletani nel nostro quartiere sono un baluardo di civiltà); in questo senso, i toscani sono i veri “italiani”.

    Dall’altra, la gente ha un’intelligenza fantastica, che contrasta, convive, è connivente, rifiuta radicalmente quella arroganza.

    Io ho letto un sacco di libri e tutto il resto, ma non mi sono mai sentito per un attimo superiore alle persone che incontro per strada, anche se hanno solo la terza media; non per umiltà, che non ho, ma semplicemente perché fanno ragionamenti concreti, espressi con una chiarezza straordinaria, che mi convincono e mi fanno cambiare idea tre volte al giorno.

    E queste persone sanno anche non eccedere, sanno vedere l’altra parte di ogni discorso, non cadono quasi mai nella hybris o nel taghut.

  21. Miguel
    Ho dimenticato una virgola nella frase:
    “mi è capitato di vedere singole persone scusarsi delle proprie inefficienze e di farsi da parte, quando invece lo stato crolla e basta”

    L’uomo vive il tempo e lo spazio percependo l’eterno, ciò che a mio avviso contribuisce a renderlo flessibile e forte, talmente tanto da riuscire a farsi da parte pur di non danneggiare gli altri.
    Lo stato (e istituzioni simili) inocula l’illusione che il tempo non possa scalfirlo, e vive solo lo spazio; lo spazio dello stato è però mentale, quasi platonico, e siamo noi a far sì che diventi spazio fisico, assecondando quel bisogno atavico di un messia collettivo che ci consegni il potere e i suoi benefici: pensiero magico.
    Chi si insinuasse in questo spazio fisico per gestirlo – percorso inverso – andrebbe di riflesso a riempire quello mentale del “popolo”, in un gioco di specchi e rimandi nel quale la forma visibile scavalca inevitabilmente qualunque giustificazione reale.
    E arriva la fine, sempre.

    Paradossalmente chi non respira il tempo ha sempre fretta, un po’ come la bestia dell’Apocalisse.

    E’ solo questione di tempo.

  22. Moi scrive:

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-pontassieve-genitori-si-ribellano-alla-rieducazione-8861.htm

    Pontassieve (Renziland Profondo) … genitori in rivolta VS il “gender” nelle scuole ?!

  23. Moi scrive:

    @ MIRKHOND

    Ai Cattolepantini il Noah-Biker 😉 di Russell Crowe piace …

    http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=3103

    • Francesco scrive:

      a me fa voglia perchè mi piacciono i kolossal

      e non dovrei trovarci la paccottiglia anti-religiosa di un 2012

      che dici, vado?

  24. mirkhond scrive:

    Un Noè TOTALMENTE DECONTESTUALIZZATO dal suo ambiente Mediorientale, evidentemente non puo’ dispiacere agli orientofobi, oggi in veste di islamofobi!

  25. mirkhond scrive:

    Ma io dico

    Tutti sti norreni, wasp ecc. invece di rmperci i coglioni con storie bibliche in cui sono DEL TUTTO FUORI POSTO, perché non vengono utilizzati per fare chessò dei bei filmoni sull’invasione longobarda dell’Italia, su Audoino, Alboino, Agilulfo, Rotari, Liutprando ecc.
    Oppure sugli Ostrogoti, i Visigoti, Clodoveo, Carlomagno, Beowulf, le sage norrene sulla colonizzazione della Rus’, dell’Islanda, della Gorenlandia, sullo sbarco nel Vinland, ecc.
    Ma se proprio vogliono tenersi in qualche modo correlati alla Bibbia, magari una bella saga sul Khanato Khazaro, ispirandosi al testo di Arthur Koestler? 🙂

    • PinoMamet scrive:

      Non suggerirgli troppo 😉 … una roba sul Beowulf l’hanno fatta, ed era quasi inguardabile!

      I film in costume sono difficili, se poi l’epoca è lontana/storica/mitologica, peggio ancora…
      a me pare, e dico davvero, che abbiano fatto dei passi indietro, no in avanti.

      Persino i “sandaloni” italiani che erano fatti con due lire ed erano, francamente, orribili… persino quelli riuscivano ad avere qualcosa in più dei tentativi moderni, ed era- persino i “sandaloni!!”- un filo in più di buon gusto.
      Tutto qua.

      Dovrebbero tornare alla divisione dei generi, alle basi proprio.
      Guarda L’Armata Brancaleone: i costumi brutti (ma nella loro brutteza, infinitamente più affascinanti di quelli di questo Noah!) ci stanno, perchè è una commedia ;
      è come Dante che nell’Inferno parla di scoregge. Ci sta, perché nella divisione medievali dei generi, quello è il repertorio “basso”.

      Per fare un esempio di tono radicalmente diverso: Il Settimo Sigillo. messinscena totalmente, credo volutamente, irrealistica:
      ma che differenza di stile con i vari Troy(ata), 300, e ora ‘sto Noah…

      ma anche la più sciapa messinscena anni Sessanta ambientata nel Medioevo o coi Tre moschettieri, coi costumi ingenui che sembrano appena usciti dal guardaroba di un teatro, gli atletismi da scuola di scherma (che per inciso, è una grande scuola), pettinature e baffetti da rivista maschile…
      persino quelli sono meglio del terribile

      GUSTO DEI TRUZZI!! 😉

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Ma dici La Leggenda di Beowulf di Zemeckis, quello in 3D?

        • PinoMamet scrive:

          Quello coi muscoloni finti fatti al computer che si vede lontano un chilometro, e la madre del mostro che è una modella in 3d che durante una sua trasformazione sembra indossare un tacco 12?
          Se è quello… lo ho trovato orribile.

          Si poteva fare di peggio, certo. Ma i muscoloni i 3d a cosa servono?? e poi, insomma, è sempre ‘na roba per il gusto dei tamarri.

          Maurizio, voi medievisti dovreste ribellarvi!! Possibile che qualunque cosa successa dopo il crollo dell’Impero Romano (anche prima, ma vabbè) debba essere sempre presentata, come dice giustamente Moi, come un raduno di bikers?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Ma è perché a Hollywood hanno solo tre costumi: Settecento, Antichità Classica, Epoche Oscure (pre e post apocalittiche). Se no gli spettatori si confondono 😀
          Alla fine vale per i costumi, vale per la mentalità (tutti bigotti, tranne l’ateo razionalista…), vale per un po’ tutto. No, il Medioevo hollywoodiano sarà sempre trash.

          Poi facci caso, anche i contenuti sono un cliché.
          Medioevo = sesso e sbudellamenti
          Rinascimento = sesso e intrighi
          Antica Roma = come il Medioevo, ma con più sesso e meno sbudellamenti
          ecc.

        • PinoMamet scrive:

          ” Ma è perché a Hollywood hanno solo tre costumi: Settecento, Antichità Classica, Epoche Oscure (pre e post apocalittiche). Se no gli spettatori si confondono :-D”

          🙂

      • Francesco scrive:

        come “quasi”?

        del tutto inguardabile, piuttosto

        ciao e ben tornato

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      VINLAND? Oddio, non farmi tornare in mente quell’osceno severed ways…

      • mirkhond scrive:

        Quell’osceno che?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Film indipendente del 2009, qualcosa di inguardabile. In pratica ci sono due vichinghi rimasti in Nord America reduci di una delle spedizioni che, secondo le saghe, seguirono quella di Leif Eiriksson (o quella di Thorvald o quella di Thorsteinn, non ricordo).
          Ovviamente i due vichinghi sono pagani e ferocemente anticristiani (dimenticano che Leif Eriksson e famiglia erano tutti cristiani, come probabilmente i rispettivi seguiti, ma vabbé…), solo che non mi ricordo perché si separano e cominciano entrambi a camminare per i boschi, attività che consuma gran parte della pellicola.
          Poi uno dei due fa amicizia con un monaco tipo irlandese che non ho capito cosa ci facesse da quelle parti, l’altro invece va per conto suo, finché non incontra i due neo-amici ed uccide il monaco (anche se non si capisce perché). Alla fine muoiono entrambi, anche se in momenti diversi.
          Non lo conosci? Non ti sei perso nulla.

        • mirkhond scrive:

          Da quello che hai raccontato, dev’essere una vera schifezza, e puo’ bastare! 🙂

        • mirkhond scrive:

          Quanto al monaco irlandese

          Vi è stato in passato, anni’50-’70, un filone di ricerca, che ipotizzava che monaci irlandesi, come il celebre San Brendano, a bordo delle loro imbarcazioni, si fossero spinti ad ovest dell’Irlanda, giungendo, primi europei, nelle Americhe.
          Nel testo Civiltà Sepolte, si ipotizzava che Quetzalcoatl dei popoli degli altipiani centro-meridionali dell’antico Messico, fosse in realtà uno di questi monaci irlandesi, il quale avrebbe insegnato ai popoli preaztechi il Monoteismo e l’orrore per i sacrifici umani, per poi reimbarcarsi promettendo che sarebbe tornato, o vi avrebbe inviato dei discepoli.
          Da qui il “Serpente Piumato” di cui gli Aztechi avrebbero visto negli Spagnoli, bianchi e barbuti, i suoi eredi!
          Quanto alle saghe norrene, si narra che quando Leif Eriksson e Thorfinn Karlsefni, sbarcarono in Vinland (verosimilmente l’isola di Terranova), osservando alcune processioni dei nativi Algonchini (gli Skrellings delle saghe norrene), avrebbero detto che gli ricordava una processione di ecclesiastici irlandesi!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Attività missionaria in Nord America è stata condotta, nel Medioevo, ma da parte di vescovi islandesi. I quali constatarono che erano tutti pagani, da quelle parti lì.

      • Dif scrive:

        Questo delle divinità precolombiane bianche e barbute, giunte da oltreoceano, è veramente un grande mistero. Come è anche solo possibile, per chi non ne ha mai visto uno, immaginare un uomo di tali fattezze? Io non sono un fan della pseudostoria, ma sono sicuro che qualcosa sotto deve esserci…

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Da Est viene regolarmente una “divinità”, ovvero il Sole. Quanto alla barba, quella tende a crescere un po’ a tutti gli uomini (e talvolta anche alle donne).

        • Moi scrive:

          A me non sembra affatto che l’ immaginario mitologico antico difettasse d’ immaginazione 😉 🙂 …

        • Dif scrive:

          Di certo i popoli antichi (e anche quelli moderni) non difettavano d’immaginazione, però un conto è immaginare creature fantastiche, un conto è immaginare un uomo che, casualmente, ha gli stessi tratti somatici di uomini che esistono veramente dall’altra parte del mondo. Riguardo alla barba, non so se questa sia effettivamente diffusa o meno tra gli indios, ma la stragrande maggioranza di loro non ce l’ha, quindi mi sembra strano che nel descrivere una loro divinità l’abbiano immaginata così. Comunque Quetzacoatl non è l’unico bianco barbuto, anche il dio inca Viracocha condivide queste caratteristiche. Ripeto, saranno coincidenze, però c’è sempre qualcosa che non mi quadra.

        • Moi scrive:

          Forse è più facile buttarla sul Paleocontattesimo …

          http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4e/Quetzalc%C3%B3atl_5.jpg

          😉

    • Francesco scrive:

      Mirkhond

      visto che ho una Bibbia sotto mano, mi dici dove c’è scritto che il testo è riservato agli abitanti della Mezzaluna fertile?

      Perchè mi pare del tutto logico che OGNI CULTURA lo viva e lo faccia proprio, mi sa che i cristiani cinesi, tra i più eroici di tutta la storia, fanno lo stesso di quelli anglosassoni

      volendo criticare, avrei qualche dubbio sulla religiosità dei produttori hollywoodiani …

      ciao

      • mirkhond scrive:

        Come al solito, STRAVOLGI sempre a tuo USO E CONSUMO, le affermazioni altrui.
        La Bibbia NON è riservata ai luoghi d’origine, ma visto che IN QUESTI ULTIMI ANNI, si è sviluppata una SPAVENTOSA ORIENTOFOBIA, condita CON TANTI PREGIUDIZI A SFONDO BIBLICO, vedasi le radici giudeocristiane, allora sarebbe quantomeno OPPORTUNO, il CONTESTUALIZZARE AL MEGLIO tali RADICI, nei LUOGHI e nelle FACCE dei protagonisti di QUELLE vicende!

        • Francesco scrive:

          l’orientofobia esiste solo nella testa di pochi occidentali esaltati e radicali dell’odio dell”occidente

          non vedo un NUOVO tentativo di appropriarsi della Bibbia da parte degli anglosassoni, direi che sono fissi da secoli in quella posizione ambivalente tra immedesimazione e appropriazioni (tolti i personaggi che piacciono a Moi che sarebbero capaci di scoprire Betlemme è nello Yorkshire e Gesù un leale suddito di sua maestà)

          sulle radici cristiane, Benedetto XVI univa Gerusalemme, Atene, Roma … intendendo la Fede, la Ragione, il Diritto

          ciao

  26. mirkhond scrive:

    “a me pare, e dico davvero, che abbiano fatto dei passi indietro, no in avanti.

    Persino i “sandaloni” italiani che erano fatti con due lire ed erano, francamente, orribili… persino quelli riuscivano ad avere qualcosa in più dei tentativi moderni, ed era- persino i “sandaloni!!”- un filo in più di buon gusto.”

    Concordo al 100%!

    A me di storico/mitologico, piace l’Eneide sceneggiato rai del 1971, dove si percepisce una ricerca storica, si tiene conto delle scoperte archeologiche e della critica testuale dell’epoca, insomma una roba fatta bene, proprio tenendo conto di ciò che dici sulle oggetive difficoltà di riprodurre contesti storici molto lontani dal nostro….

  27. mirkhond scrive:

    oggettive

  28. mirkhond scrive:

    Io ne ho abbastanza di questi soggetti biblici che abbondano di nordici e di nordiche, e che hanno solo l’effetto di rinforzare l’orientofobia di tanti coglioni nostrani, tutti Troy(ata) e cagata 300!
    Quando finalmente si decideranno ad utilizzare attori e attrici arabi, maghrebini, israeliti sefarditi e mizrahim, ciprioti, anatolici, armeni, in modo da AIUTARE gli occidentali a CAPIRE da DOVE provengono le RADICI di parte della nostra identità?

    • Dif scrive:

      Guarda, io penso che più che per razzismo, gli attori vengano scelti più per una questione di comodità, anche linguistica. E’ normale che per un film di produzione anglosassone vengano scelti degli attori anglosassoni, perchè comunque è più comodo avere attori che parlano tutti la stessa lingua. Poi certo, ci sono anglosassoni e anglosassoni (per dire, uno Stallone è molto più “mediterraneo” di Crowe) ma penso che la scelta sia dovuta anche a una questione meramente estetica: ad esempio, per quanto riguarda Troy, vende di più un film con Achille interpretato da un vero tessalo, o da quel figone di Brad Pitt? 😉

      • PinoMamet scrive:

        Potrebbero prendere un vero tessalo figone, eh?
        Ce ne sono anche che parlano inglese bene…

        quello che fa incazzare è che attori non anglosassoni lavorano, in effetti, anche in produzioni USA, ma raramente o mai nel ruolo di protagonisti (Favino, per esempio, che è anche un vero attore e non solo un belloccio da esposizione come Raul Bova).

        ora, sicuramente ci sono delle questioni di marketing: Brad Pitt lo conoscono tutti, mentre Favino o l’attore greco, chi ne ha sentito parlare?

        Però a volte ci sono anche delle questioni di marketing-barra-razzismo:
        ho letto per esempio, anni fa, di una serie inglese ambientata nell’antica Roma, per la quale si era pensato di prendere anche attori italiani, ma poi si era deciso di non farlo, perchè, dai, sono italiani…

        • mirkhond scrive:

          Concordo al 100% con Pino!

        • Francesco scrive:

          scusate perchè non pensate a chi sono destinate le storie?

          un film indiano, per il pubblico indiano, avrà attori indiani o non sarà apprezzato

          poi ci sono le eccezioni

          ma la regola è che vai a vedere una storia in cui puoi identificarti

          non per nulla ci si lamenta dell’invasione hollywoodiana, non capisco perchè auspicarne una arabo-semitica per parlare della Bibbia

          sarebbe meglio fare bei film italiani, fatti bene

          e magari darmi un Gesù italiano invece di quello USA di Mel Gibson …

  29. habsburgicus scrive:

    Però, senza voler negare le esagerazioni e pacchianerie di questi film (che non ho visto), almeno per la Grecia classica e la Roma repubblicana, ritengo che la popolazione fosse assai più “nordica” di come qualcuno se la immagine oggi 😀
    Lo stesso vale per i Macedoni…
    E probabilmente per i Persiani (specialmente i Medi)…e per gli stessi egiziani ed i berberi.. ma non, e qui concordo, per i Semiti o semitizzati (probabilmente loro si, veramente simili a un siriano/libanese/”turco” del giorno d’oggi)…
    non dobbiamo sottovalutare il processo di “annerimento” iniziato con la Roma imperiale (schiavi dell’Est, l’Oronte che si getta nel Tevere) ma divenuto grande soprattutto con l’Islam (specialmente in Egitto, Nord Africa e costa iranica), allorché ci fu una nuova “nordizzazione”, specialmente nelle classi alte, in parte dell’Europa con i barbari..senza per questo dare alcun giudizio di “valore”, ci mancherebbe..il valore (o disvalore) di un Uomo/Donna non dipende dalla sua pelle 😀
    solo per restare più vicini alla fedeltà storica, nei limiti delle nostre conoscenze..che saranno sempre fallibili !

    P.S: il razzistissimo, e dunque ovviamente americano :D, Tenney Frank (che però la storia di Roma la sapeva, rara avis :D) nel 1916 scrisse un famoso articolo imputando la decadenza di Roma al cambio etnico radicale, da lui ritenuto sconvolgente, fra la Roma italica (e, non lo dice ma lo fa capire, di tipo “nordico” anche se non vichingo..mica era fesso :D) dell’epoca repubblicana e la Roma “degenerata”, piena di discendenti di schiavi, orientalizzati, infidi (ma al contempo astutissimi) del III secolo d.C
    E Frank, pur esagerando, ed astraendo dal giudizio di valore (lo ripeto !), non ha credo avuto troppo torto nell’evidenziare un fatto per troppo tempo trascurato, cioè che la Roma di Cicerone e quella di Ulpiano erano quasi due Stati diversi, nella composizione etnica delle sue classi dirigenti 😀

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Gli italici erano una serie di popolazioni nordiche? Perché mi pare tanto una delle sciocchezza di moda nella prima metà del Novecento, tipo i greci simil vichinghi e compagnia…

    • PinoMamet scrive:

      Sicuramente l’apporto numerico della popolazione servile nella Roma (cioè nell’Italia) imperiale è stato grandissimo e da non sottovalutare;

      però tutto sommato questi schiavi potevano provenire sì anche da zone remotissime, ma nella stragrande maggioranza dei casi arrivavano da regioni vicine: l’Europa centrale-orientale, e il mondo mediterraneo.
      Tutto sommato, penso che africani scuretti e germani-celti-traci biondicci, avranno fatto media 😉

      Popolazione di pelle scura nel Nord Africa credo siano attestate sin dalla preistoria, ma i Berberi (e Tuareg) più “puri” e la classe nobile sono piuttosto chiari di carnagione (anche più degli arabofoni, forse perchè questi avevano meno complessi nel mescolarsi per le dinamiche della conquista o perché erano minori di numero).

      Non ricordo nessuna nota antica (ma ignoranza mia) sull’aspetto fisico di Numidi e Mauritani, solo sulle loro pettinature;
      degli Egiziani Erodoto ricorda che sono un po’ più scuri dei Greci e con i capelli ricci (insomma, come gli egiziani di oggi), anche se anche loro, come tutti, avranno avuto il loro bel miscuglio (tra Nubiani e mercenari greci-carii-ebrei… l’originale della favola di Cenerentola è egizio e riguarda una schiava trace).

      In generale, tendo a credere che i popoli antichi, tutto sommato, assomigliassero a quelli moderni e sospetto che questo Frank avesse un po’ troppo sott’occhio gli Stati Uniti 😉

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Be’, c’è tutta la prima iconografia su san Maurizio (mauro) che lo vuole nero.

        • mirkhond scrive:

          Infatti Maurizio, vorrebbe dire mauro/mauritano, cioè proveniente dal Marocco mediterraneo, detto Mauritania nell’antichità.
          Da non confondersi con l’odierna Mauritania che è invece a sud del Marocco.

      • PinoMamet scrive:

        Naturalmente il mondo antico (greco e poi romano) conosceva i neri (“Etiopi” per la terminologia greca) e si sa che “singole” persone di colore sono vissute anche nell’Italia antica.

        San Maurizio se non sbaglio doveva essere un militare della legione Tebea, egiziana: nella realtà esistevano due reparti con questo nome, entrambi reclutati in Egitto.
        Non mi stupirei se fosse stato realmente nero.

        Sant’Agostino doveva essere un “marocchino” forse anche di aspetto (la sua famiglia era sicuramente autoctona africana, cioè tunisina, d’origine).

        I Romani e i Greci, come abbiamo già detto altre volte, non attribuivano comunque nessun valore particolare al colore della pelle (e nessuno aveva ancora inventato “la razza bianca” o “la razza nera”).

        Il primo episodio di razzismo potrebbe essere nella Bibbia, quando Miriam sorella di Mosè gli rimprovera di aver preso come moglie una donna cushita ovvero etiope, Tzipporah;
        però forse il rimprovero riguarda il fatto che la donna sia straniera, semplicemente.
        Peraltro per questo motivo il Signore punisce Miriam con la lebbra o comunque una malattia della pelle (poi guarita).

        • mirkhond scrive:

          Attenzione al termine kushita

          Perché nella Bibbia, come nei testi classici antichi, come l’Ilioupersis, ecc, potrebbe indicare più realtà etngeografiche, non solo la Kush/Aethiopia africana, cioè l’attuale Nubia nordsudanese.
          Ad esempio Zippora, è figlia di Jetro/Reguel (Nabi Shuayb nel Corano), sceicco e sacerdote di Madian, terra nordarabica, da situarsi tra i contrafforti dell’Higiaz settentrionale, verso il Golfo di Aqaba.
          Infatti nel commento della Bibbia di Gerusalemme, curato da monsignor Gianfranco Ravasi, si dice che Madian era nota anche come KUSHAN!
          Da qui la probabile confusione con Kush/Aethiopia, e l’idea delle due mogli di Mosè, la nubiana e la madianita, mentre si tratta solo di Zippora di Madian!

        • mirkhond scrive:

          Ma il termine “Etiopia” – Kush che compare nella Bibbia, ad esempio in Genesi, come uno dei luoghi che circondano e/o confinano con l’Eden, puo’ essere identificato con la Kashshu assiro-babilonese, la Cossaea greco-romana, e cioè il paese dei CASSITI, sugli Zagros, forse il nord dell’Elam.
          Ancora oggi questa regione iraniana ad est dell’Iraq, tra gli Zagros e il Golfo Persico, è chiamata KHUZISTAN, dove tale termine, sarebbe l’equivalente iranico di KUSH/KASHSHU/COSSAEA!
          Anche se è più verosimile che il termine al’origine non indicasse l’intero Elam fino al mare, ma appunto la sua parte settentrionale montana sugli Zagros.
          E questa Kush/Etiopia, potrebbe essere la patria di Memnone, re degli “Etiopi” che, stando all’Ilioupersis (intorno al V secolo a.C.), avrebbe partecipato alla guerra di Troia, dalla parte dei Troiani!
          Sappiamo che Alessandro Magno intorno al 330 a.C., riuscì a piegare i fieri Cassiti/Cossei, che fino ad allora estorcevano un tributo per il passaggio attraverso le loro terre, tra Babilonia e Susa, alle carovane imperiali achemenidi!

  30. mirkhond scrive:

    Non credo che Egizi e Berberi camitici fossero poi molto differenti dalle attuali popolazioni arabo-maghrebine del Nordarfrica.
    La sceonda invasione araba dell’Ifriqiyya e del Maghreb nel 1048-1052 d.C., da parte dei Banu Hilal e dei Banu Sulayim, due tribù arabe, in tutto non più di 100.000 persone, modificò irreversibilmente il carattere linguistico di queste zone, arabizzando gli indigeni.
    Cosa confermata dal dna di Maghrebini arabi e berberi che è lo stesso. Idem per l’Egitto copto, poi arabizzato.
    Quanto all’Iran, credo che il lungo processo di fusione tra gli Arii e gli indigeni armenoidi, iniziato intorno al 1500 a.C. circa, un millennio dopo dovesse esser di fatto completato, e un Dario o un Serse non credo fossero antropologicamente differenti da un Ahmadinejad o da un Khamenei!
    Quanto alla “negrificazione” dell’Italia antica, il processo dovette iniziare ben prima dell’epoca imperiale, già dopo la fine della seconda guerra punica, con la MASSICCIA immissione di schiavi dal Nordafrica e dal Medio Oriente.
    Pensiamo alle grandi rivolte servili degli schiavi cartaginesi a Sezze nel 199 a.C., e quelle siciliane degli schiavi siriaci più o meno ellenizzati nel 136-132 a.C. e 104-101 a.C.
    Nel 132 a.C., Scipione Emiliano di fronte ad una protesta di popolane dell’Urbe, rispose a quelle donne che loro, e i loro cari erano un branco di BASTARDI, di varia origine e provenienza, per lo più servile, e quindi denunciando già una Roma caput mundi, MOLTO METICCIATA!
    L’Italia di Augusto (29 a.C.- 14 d.C.) su una popolazione di 7.000.000 di abitanti, ne aveva 3.000.000 di schiavi.
    Quanto al presunto “inquinamento” razziale levantino-maghrebino che avrebbe “corrotto” indelebilmente la virtus romana, oltre che essere un gratuito insulto razzista, non tiene conto che l’Italia, già PRIMA dell’unificazione sotto Roma, era un paese diviso tra stirpi diverse, esse stesse a loro volta risultato da precedenti METICCIAMENTI di diverse stirpi indoeuropee con i gruppi mediterranei preesistenti.
    Per non parlare degli Etruschi e dei Liguri, questi ultimi con una base maghrebina, a cui si sovrapposero in seguito elementi celtici.
    E infine il flusso servile verso l’Italia romana, non avvenne solo dal Mediterraneo meridionale e orientale, ma anche dai Balcani, dall’area danubiana, dalle Gallie, e dalla Germania e dalla remota Britannia!

  31. mirkhond scrive:

    Arabizzazione del Nordafrica che fu appunto LINGUISTICA, in quanto si trattò della DIFFUSIONE della lingua araba, sia pure in varianti dialettali, dall’Egitto alla Mauritania, presso le assimilate popolazioni indigene copto-camitiche (e i piccoli nuclei di Afariq latinofoni dell’Ifriqiyya e di parte del Maghreb, tra i quali sicuramenti discendenti di coloni latini e/o latinizzati)!

    • PinoMamet scrive:

      Secondo i costumisti di Hollywood, nell’antichità (che per loro va da Noè al Settecento…) la gente sapeva cucire, ma non sapeva tagliare i fili che sporgevano;
      sapeva lavorare la pelle in modi complessi (corpetti borchiati o con spalline effetto matelassè…) ma non gli veniva mai in mente di prendere le misure; eccetto per le donne belle e i protagonisti, che inevitabilmente indossano abiti tagliati su misura;

      sempre secondo i costumisti, gli standard di “modestia” dell’antichità coincidevano con quelli americani di oggi, anzi, sempre nel caso di donne belle, erano persino più elastici; convinzione che cozza alla grande con quella opposta degli sceneggiatori, secondo i quali l’antichità era un’epoca di ignorantoni sessuofobici, fatta eccezione per i protagonisti e le donne belle.

      Le epoche antiche ci hanno regalato almeno una decina di nomi di tessuti, ma per i costumisti di Hollywood ne esistono solo due, il sacco, e il sacco molto strappato.

      Che ve devo di’… a ridatece Errol Flynn!

  32. Moi scrive:

    Stallone è molto più “mediterraneo” di Crowe

    [cit.]

    DIF

    ————————

    Anche i loro cognomi sono indicativi …

  33. mirkhond scrive:

    “Attività missionaria in Nord America è stata condotta, nel Medioevo, ma da parte di vescovi islandesi. I quali constatarono che erano tutti pagani, da quelle parti lì.”

    Questa mi giunge nuova.
    Io so soltanto che monaci irlandesi, furono i primi esseri umani a colonizzare l’Islanda nei secoli VII-IX d.C., dove poi li trovarono i Norvegesi che lì si stabilirono intorno all’874 d.C.
    Quando poi, gli stessi Norvegesi stabilirono una loro colonia in Groenlandia intorno al 982-986 d.C., e divenuti cattolici intorno al 1000 d.C., qui vi fu fondato un vescovato.
    L’ultimo vescovo cattolico di Groenlandia morì nel 1377, e a Roma, ancora ai tempi di papa Alessandro VI (1492-1503), venivano consacrati vescovi per tale remotissima diocesi, ma è molto improbabile che a quella data il consacrato vi si potesse ancora spingervi.
    Teniamo conto che alla fine del XIV secolo i legami tra la Groenlandia con l’Islanda e Norvegia, si erano interrotti, dopo le decimazioni demografiche della Grande Peste del 1348-49, del raffeddammento climatico, che rendeva impossibile navigare tra mari coperti di ghiacci e iceberg, la perdita della vocazione marinara degli stessi norvegesi e islandesi (dal 1264 l’Islanda si sottomise alla Norvegia, e con essa dal 1397 alla Danimarca, in cambio di 6 navi l’anno per essere rifornita!)
    Anche la Groenlandia, intorno al 1261-1267 si era sottomessa alla Norvegia per ottenere una nave l’anno che la potesse rifornire, e mantenere i contatti con l’Europa.
    Ma ripeto, dopo la metà del XIV secolo i contatti tra Norvegia e Groenlandia si interruppero, e quando una nave norvegese, finalmente sbarcò in Groenlandia nel 1409, non vi trovò più anima viva!
    Si pensa che gli ultimi norvegesi di Groenlandia siano infatti stati decimati dalla fame, e dagli attacchi degli Skrellings (che a quella data, e per la Groenlandia, ormai indicavano gli Inuit/Eschimesi, giuntivi dopo il 1000 d.C., da Baffin e dall’Artico canadese)!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Gli annali raccontano del vescovo Erik, islandese, che viaggiò nel Vinland per convertirci i pagani locali. Tuttavia non pare che la sua missione abbia avuto risultati, nonostante potesse usufruire di interpreti (anche nel clero locale degli insediamenti nordici), a differenza di eventuali (e improbabili) irlandesi.
      La diocesi di Gardar, invece, è posteriore a questa fase e, probabilmente, anche agli insediamenti nordici nel Vinland, presto abbandonati. Nel corso del Trecento fu esentata dalle decime e poi soppressa.
      L’ultima testimonianza scritta dalla Groenlandia, invece, fu un atto di matrimonio del 1408, quindi la scomparsa del più longevo dei due insediamenti nordici deve risalire a pochi anni dopo.

      • mirkhond scrive:

        La Diocesi di Gardar, sulla punta meridionale della Groenlandia fu istituita nel 1124, e l’ultimo vescovo residente vi morì nel 1378.
        La diocesi fu soppressa nel 1537.
        Nel 1721, i Danesi inviarono in Groenlandia una missione luterana, pensando di trovarvi gli antichi norvegesi, che pensavano esser rimasti cattolici o risprofondati nel paganesimo.
        Ma vi trovarono solo gli Inuit, lo studio del cui folklore, insieme agli scavi archeologici, porterebbero alle conclusioni che la norrenità cattolica groenlandese si sarebbe estinta, anche per l’incapacità di una convivenza pacifica tra le due etnie, la mancata evangelizzazione degli stessi Inuit, e l’incapacità dei Norvegesi di adattarsi ad una dieta artica, come quella degli Inuit!

        • habsburgicus scrive:

          il “missionario” luterano si chiamava Hans Egede (c’é una sua statua nella capitale danese)..fu anche l’iniziatore della codificazione del groenlandese (lingua eskimo-aleut)

        • mirkhond scrive:

          Per Habsburgicus

          Per una volta tanto, debbo difendere i missionari luterani norvegesi (come Egede) e danesi dei secoli XVIII-XIX, che nella Groenlandia dominio danese (dal 1721), cercarono di studiare la cultura inuit, per poterne convertire gli indigeni, e grazie appunto, a tali studi, insieme ai successivi scavi archeologici, che oggi possiamo farci qualche idea della popolazione norrena di Groenlandia tra X e XV secolo.
          Peccato che in quei secoli PREcolombiani, la Chiesa cattolica non riuscisse a convertire gli Inuit, e ad avviare la prima opera missionaria nell’isol di Terranova e nel Labrador.
          Vi si sarebbe potuta avere una cristianità indigena già 300-400 anni prima di Cristoforo Colombo!
          Prbabilmente se il Papato avesse istituito una diocesi autocefala a Gardar, con la possibilità per il suo arcivescovo di nominare i suffraganei, e di essere a sua volta ordinato dal clero diocesano IN LOCO, senza ogni volta dover ricorrere alla lontana Norvegia, e alla LONTANISSIMA Roma, forse la storia di queste terre artiche sarebbe stata diversa…..
          ciao!

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Quando gli scandinavi arrivarono in Groenlandia la trovarono deserta, visto che sull’isola era rimasto solo qualche rimasuglio della morente cultura Dorset. Gli insediamenti nordici, però, raggiunsero al massimo le poche migliaia di anime, perlopiù dipendenti dall’Islanda per i rapporti col mondo esterno (la quale Islanda dipendeva da Inghilterra e Norvegia, vista l’assenza di legname), ovvero un quantitativo insufficiente perché ci fosse un’organizzazione ecclesiastica indipendente e vitale.
          Dall’altra parte c’era una pluralità di culture indigene anche estremamente diverse tra loro, a cui i pochi cristiani avevano ben poco da offrire per “comprarne” l’interesse ed iniziare la missione. Inoltre in un ambiente ostile non ci poteva essere una buona accoglienza per gli ultimi arrivati, tra l’altro armati meglio (e quindi minacciosi per definizione).
          Chi poteva ottenere risultati? Non il vescovo di Gardar, che aveva risorse limitatissime (un po’ di bestiame e un minuscolo monastero tagliato fuori dalla grande cultura europea), forse i due vescovi islandesi, che però fondamentalmente erano troppo inseriti nel sistema pseudo-repubblicano della loro isola per potersi curare di questioni straniere e lontane (infatti Adamo da Brema credeva che l’Islanda fosse una teocrazia!). L’arcivescovo di Nidaros doveva guardare ai pagani lapponi più vicini a casa, invece, così come quello di Lund aveva un’intera sponda del Baltico di cui occuparsi.
          Anche se un formidabile vescovo nordico fosse riuscito ad ottenere risultati tra i nativi, inoltre, sarebbero serviti altri formidabili ecclesiastici per mantenerli, ovvero un’impegno di uomini e risorse che agli estremi confini occidentali della Cristianità non era nemmeno concepibile.
          Infine, siamo sicuri che in Groenlandia volessero sul serio convertire gli indigeni? Probabilmente dopo che gli Inuit si affacciarono sull’isola sì, ma in precedenza che interesse c’era ad ingerirsi nelle faccende della costa meridionale della Baia di Baffin? Il legname probabilmente da lì lo compravano e c’era tutto l’interesse di mantenere i rapporti limitati alla fredda “professionalità”.

      • mirkhond scrive:

        Erik dunque, sarebbe vissuto prima del 1124?
        Sarebbe stato il primo missionario tra i nativi americani, veromilmente gli Algonchini?

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Sì, qualche anno prima. Senza dubbio il primo vescovo missionario da quelle parti, anche se non si può escludere che ecclesiastici inferiori (si ha traccia archeologica di chiese nordiche in Canada) avessero già provato ad avere contatti con i nativi.

        • mirkhond scrive:

          Probabilmente con un arcivescovato autocefalo a Gardar, forse tale opera missionaria sarebbe potuta riuscire.
          In questo le Chiese Ortodosse, hanno trovato una soluzione migliore…..

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Se ci pensi il vero grande risultato missionario degli Ortodossi, la conversione dei Russi, fu ottenuto dal Patriarcato di Costantinopoli. L’autocefalia è un incentivo per il monarca al battesimo, ma non all’opera missionaria, che, al contrario, potrebbe essere disincentivata.
          Mi spiego: se gli scandinavi si sono convertiti è perché l’arcivescovo di Brema-Amburgo aveva tutto l’interesse di estendere il proprio controllo da quelle parti lì. Quindi massimo zelo missionario amburghese, anche in concorrenza con altre diocesi (come Magonza e Colonia).
          Ma se gli arcivescovi di Amburgo avessero saputo che non avevano nulla da guadagnarci dalla conversione di danesi e svedesi, perché, tanto, quei due popoli avrebbero goduto subito dell’autocefalia? Ci avrebbero messo lo stesso impegno?
          Non dimentichiamo che la sede di Lund fu eretta contro Amburgo.

        • mirkhond scrive:

          In sostanza furono l’estrema lontananza e la scarsità demografica norrena, ad impedire quel tentativo missionario.
          Un vero peccato, se pensiamo che ancora un documento islandese del 1347, menziona una nava giunta dalla Groenlandia e contenente un carico di legname proveniente dal Markland (Labrador)!

        • mirkhond scrive:

          Probabilmente solo la Danimarca dopo l’Unione di Kalmar del 1397, avrebbe potuto, forse, avere, con le risorse unificate della Scandinavia, poter avviare l’opera missionaria in Vinland e Markland.
          Ma, quando si decise ad inviare una missione in Groenlandia, insieme al desiderio di sottometterla, si era ormai in piena epoca luterana, nel XVIII secolo!

  34. mirkhond scrive:

    Per Dif

    Nel 1551, due missionari agostiniani, operanti in un’area remota del Perù, riportarono che in quella regione gli abitanti avevano una religione molto simile al Cristianesimo, e che, stando al loro racconto, vi sarebbe giunta dal mare ad opera di uomini con la barba, che i missionari identificarono con l’Apostolo Tommaso e i suoi discepoli!
    Identificazione che fu fatta anche tra San Tommaso Apostolo e il dio-sole inca Viracocha, descritto chiaro e con la barba scura.
    Un principe indio peruviano, scrivendo intorno agli anni 1580-1610, affermava che sulle Ande, gli indigeni erano già cristiani da molto tempo, e solo a partire dall’affermarsi della dinastia incaica di Manco Capac, intorno al XIII-XV secolo dopo Cristo, che il Perù sarebbe risprofondato nel paganesimo!
    Ora, così come ci sono giunti, questi racconti esprimono il tentativo delle aristocrazie native superstiti e/o meticciate, di “nobilitarsi” agli occhi del dominatore spagnolo, e quindi di essere sdoganate ed equiparate ai grandi di Spagna della corte di Filippo II (1556-1598) e di Filippo III (1598-1621), nelle nuove società coloniali.
    Tentativo che puo’ esser stato favorito anche dalla Chiesa Cattolica, per fini di inculturazione e accelerazione dei nuovi credenti, nel corpo della Cristianità Cattolica!
    ciao!

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      Se è per questo anche alcune cronache medievali danesi (le più antiche) sostengono che i danesi, alla fine, fossero sempre stati cristiani anche prima della conversione.

    • Dif scrive:

      Grazie per le informazioni, effettivamente queste storie di indios cristiani sono troppo assurde per essere vere. Può darsi che sia stata fatta una falsificazione del genere anche con le storie degli dei bianchi amerindi? O effettivamente ci sono fonti che li descrivono così antecedenti all’arrivo degli spagnoli?

  35. mirkhond scrive:

    Per Dif

    Credo che le fonti siano tutte POSTERIORI alla conquista spagnola, e le stesse saghe indigene, siano state “filtrate” dai missionari cattolici e dai loro discepoli indigeni e mestizos, per le sovracitate ragioni di inculturazione/assimilazione dei nuovi credenti nel corpo della Cristianità Cattolica spagnola.
    ciao!

    • Dif scrive:

      Si può quindi dire che la figura di questi dei sia stata assimilata, anche nell’ aspetto esteriore, a quella di Gesù Cristo.

      • Francesco scrive:

        aspetto di cui non sappiamo nulla, però

        • mirkhond scrive:

          Aspetto, che le Chiese Ortodosse, Cattolica in primis, hanno preso dal Volto Santo della Sacra Sindone.

        • Francesco scrive:

          non sono così esperto della Sindone: da quando la reliquia è nota? e prima?

          senza contare che l’arte cristiana NON ha mai sentito il bisogno di fare un ritratto di Gesù

          PS questo senza nulla togliere al fascino incredibile della Sindone

  36. mirkhond scrive:

    Penso proprio di sì.

  37. Moi scrive:

    L’ attuale Groenlandia però rivendica fieramente un’identità Inuit …

    http://it.wikipedia.org/wiki/Nuuk

    Certo, si parla di un Capoluogo-Capitale di sì e no 17000 abitanti …

    Oggi “Nuuk” (Il Capo) un tempo aveva il nome Danese di ” Godthåb “, “Buona Speranza” … 😉

  38. Moi scrive:

    @ TUTTI

    Vi sarete accorti che nei 730 manca l’opzione di un Ottopermille ad Unioni Islamiche, ma ci sono Protestanti, Evangelici, Valdesi … pure Buddhisti e Induisti. Come mai ?
    Presunte “Leggi Islamofobe” che lo vietino sono assolutamente fuori discussione e del tutto prive di ogni fondamento di sorta :

    la Nostra Costituzione, Nata dall’ Imperituro Spirito della Resistenza, è inequivocabilmente chiara sul diritto individuale a qualunque religione. O nessuna, con pari dignità dinanzi alla Legge.

    A questo punto, si dovrebbero aprire due possibilità : ai Musulmani NON interessa; ai Musulmani manca l’unitarietà per un’ Intesa con lo Stato
    Italiano. Propendo, con queste premesse, decisamente per la seconda spiegazione !

    … Voi come lo spiegate,invece 😉 ?

  39. Moi scrive:

    http://www.associazioneameco.it/news/2014/03/24/otto-per-mille-allunione-buddhista-italiana/

    @ TORTUGA

    Da quest’anno l’Intesa con possibilità di OttoxMille è ufficiale !

    • Tortuga scrive:

      Da anni i buddhisti si scannano fra loro per ottenere delle posizioni, sia come gruppi che individualmente, che permettano loro la spartizione dell’otto per mille, e pregano recitando il famoso mantra:
      om many pay me soon.

      • Moi scrive:

        L’ Ottuplice-Per-Millice 😉 Via ?

      • Tortuga scrive:

        a rendera più perfetta dovrebbe essere
        l’ottuplice per millice sentiero e varrebbe la pena di scriverci un post solo per immettere la dicitura nei risultati di ricerca di google 😀

        • Tortuga scrive:

          p.s. Mi sono sempre domandata cosa fai nella vita, per vivere intendo, che questa tua passione e soprattutto abilità per i giochi di parole è singolarmente eccezionale davvero: ma come ti vengono?! 😀

  40. Miguel Martinez scrive:

    Per PinoMamet

    “film Beowulf”

    Ti riferisci alla versione di Zemeckis o a quella di Sturla Gunnarsson?

    Quella di Gunnarsson devo confessare che mi è piaciuta, soprattutto per gli incredibili paesaggi. Un po’ fuori luogo la profetessa che parlava con un accento americano molto grezzo 🙂 , ma l’ho visto in inglese.

  41. Miguel Martinez scrive:

    Per Moi

    “A questo punto, si dovrebbero aprire due possibilità : ai Musulmani NON interessa; ai Musulmani manca l’unitarietà per un’ Intesa con lo Stato”

    La terza ipotesi, che interessi a TROPPI musulmani che non riescono a mettersi d’accordo 🙂

    In realtà, il bello dell’Islam è, o dovrebbe essere, il suo carattere spontaneo e non istituzionale, per cui non vedo perché dovrebbe costituirsi in “chiesa”. Come non vedo perché lo Stato debba dare soldi ad alcuna “chiesa.”

    • Moi scrive:

      Mah … va be’ “Spontaneismo”, ma il problema per lo Stato è quando ciò diventa “Eteronomia” o “Allononia”; sì, insomma: darsi un “nomos” che è completamente diverso … anche Umar Andrea Lazzaro asserisce che la Shariah NON è “Teocrazia” ma “Nomocrazia” che realizza la Volontà Divina con la quale NON si discute, ma la si segue e basta.

      In pratica, l’ unica forma di “Democrazia” possibile è “mettere su” 😉 una Scuola di Esegesi che interpetri in modo diverso lo stesso Corano e “fargli dire” (ndr) quel che è già in mente “Dei” (nel senso di “mente propria” proiettatavi sopra, ndr) …

      Però c’è anche il problema della Tradizione e dei metodi interpretativi (Se c’è scritto “cammello”, oggi lo deve intendere come “automezzo immatricolato” ?) e delle interpretazioni (vedi l’ “Eresia del Vino” di Rumi Jallauddin) consolidate.

    • Ritvan scrive:

      —-Per Moi
      “A questo punto, si dovrebbero aprire due possibilità : ai Musulmani NON interessa; ai Musulmani manca l’unitarietà per un’ Intesa con lo Stato”
      La terza ipotesi, che interessi a TROPPI musulmani che non riescono a mettersi d’accordo 🙂
      In realtà, il bello dell’Islam è, o dovrebbe essere, il suo carattere spontaneo e non istituzionale, per cui non vedo perché dovrebbe costituirsi in “chiesa”. Come non vedo perché lo Stato debba dare soldi ad alcuna “chiesa.” Miguel Martinez—-
      Mmmmmm….Miguel, io non credo sia alcunche` di quanto sopra. A mio immodesto:-) avviso e` lo Stato italiano che nel caso dei musulmani “gioca sporco” con la possibilita` offerta dalla Costituzione alle diverse confessioni religiose di firmare intese con lo Stato. Questo Stato – ovvero il Ministero degli Interni a cui la cosa e` delegata per legge – chiede ad ogni associazione islamica che chiede di stipulare la famosa intesa – premessa indispansabile per sedere al “banchetto” dell`8xmille, ma non solo – “Scusate, ma la vostra associazione rappresenta forse TUTTI i musulmani d`Italia?” Ovviamente, non osando mentire allo Stato i rappresentanti dell`Associazione islamica rispondono “No, non tutti”. “E allora ritornate quando potrete rappresentarli TUTTI, mica abbiamo tempo noi di andar dietro ad ogni musulmano d`Italia e invitarlo attorno al tavolo…”. Insomma, co `sto andazzo pare che finche` ci sara` in Italia anche un solo musulmano non “collettivizzato”:-), un`intesa coi musulmani non s`ha da fare, ne` oggi, ne` domani, ne` mai…..
      Per la serie “cui prodest”, l`esclusione dei musulmani dall`intesa con lo Stato interesserebbe a un sacco di gente, sia fra quelli che si spartiscono adesso l`8xmille (altre religioni – Vaticano in primis – e Stato italiano) che fra altri, cui interessa che la piu` grande associazione islamica d`Italia, ovvero l`UCOII, nota per le sue posizioni fortemente antisraeliane, non firmi alcuna intesa con lo Stato italiano.

  42. Moi scrive:

    Il Modello Britannico di “Polinomia” basta riconoscersi nella Corona ha miseramente fallito … ma credo che ciò sia dovuto all’ autosputtanamento della RoyalFamily a partire dagli Anni Ottanta !

  43. mirkhond scrive:

    “non per nulla ci si lamenta dell’invasione hollywoodiana, non capisco perchè auspicarne una arabo-semitica per parlare della Bibbia”

    Chissà perché, ma immaginavo questo SPROLOQUIO….. 🙂
    Perché una “invasione” arabo-semitica, aiuterebbe lo spettatore PIENO DI PREGIUDIZI MEDIORIENTOFOBI, ad inquadrare NEL GIUSTO CONTENTO, le tanto decantate RADICI della nostra civiltà, di cui negli ultimi decenni si è tanto parlato A CAZZO DI CANE……

  44. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “a Bibbia NON è riservata ai luoghi d’origine”

    Questa affermazione pone un problema.

    Per quel che ne so io, le Bibbie (credo che il riferimento sia infatti all’insieme dei testi ebraici e cristiani) parlano poco di se stesse, a differenza del Corano, anche perché non nascono come opera organica.

    Diciamo che le Bibbie, specie quelle ebraiche, riservano – anche se in modo abbastanza confuso – YHWH a un unico luogo, tanto che il suo territorio lo chiamiamo appunto Terra Santa.

    • Francesco scrive:

      mi sembra una interpretazione molto restrittiva anche per la Bibbia ebraica (ma qui chiederei a Pino)

      per quella cristiana, il campo da lavorare è sempre stato il mondo

    • PinoMamet scrive:

      In effetti la Bibbia ebraica, anche dal punto di vista ebraico, è universale almeno sino ad Abramo, che è il primo ebreo;

      inoltre, considerando che per gli ebrei la Torah è Parola di Dio nel senso anche letterale del termine, nessuno è così ingenuo da credere che il Padreterno parli tanto per parlare, contingentemente;
      e quindi comunque ogni parte della Bibbia è anche per tutti.

      Credo fosse Levinas o Elie Wiesel (o il loro maestro di cui nessuno conosce il vero nome) a dire che ogni volta che nella Torah si dice Israele, si deve intendere “l’uomo”.

      ora, verrebbe da chiedersi che beneficio possa trarre “l’uomo” dalle minuziose misure e descrizioni dell’Arca Santa o del Santuario mobile (Mishkan); e probabilmente per rispondere bisogna entrare nel campo non semplice della ghematria e della Qabbalah, che lascio volentieri agli esperti 😉

      Però è vero che comunque, prese nel loro significato più semplice e letterale (che per l’ebraismo comunque non è MAI l’unico) non solo le mitzvot riguardano solo gli ebrei, ma alcune possono o devono essere eseguite diversamente in terra d’Israele o fuori
      (il digiuno di Kippur dura 25 ore fuori, 24 in Israele; il consumo di certe frutta, obbligatorio o tradizionale per la festa di Tu biShvat, pone alcuni problemi paradossalmente se queste frutta vengono da Israele, visto che in esso non si pratica, come si dovrebbe, l’anno sabbatico… ecc. ecc.)

      ciao!!

  45. mirkhond scrive:

    Certamente.
    Ma proprio perché relative, ad un determinato luogo del MEDIO ORIENTE, le bibbie, in una trasposizione cinematografica dovrebbero trovare la giusta CONTESTUALIZZAZIONE, soprattutto in un Occidente che negli ultimi anni è dovenuto TROPPO orientofobo!
    Russel Crowe, non è adatto a rappresentare un tale contesto….

  46. mirkhond scrive:

    divenuto

  47. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “visto che IN QUESTI ULTIMI ANNI, si è sviluppata una SPAVENTOSA ORIENTOFOBIA, condita CON TANTI PREGIUDIZI A SFONDO BIBLICO, vedasi le radici giudeocristiane, allora sarebbe quantomeno OPPORTUNO”

    Non ho seguito la vicenda del film, e me ne dispiace: sono un appassionato collezionista di trash biblico. Quindi mi limito a qualche riflessione generale.

    Occhio al concetto del “sarebbe opportuno”, riferito all’opportunità di altri.

    “Opportuno” dovrebbe significare ciò che è opportuno al signor Darren Aronofsky, regista del film; in termini di suo arricchimento personale, successo nei media, o anche all’espressione delle sue idee personali, che non è affatto detto siano le tue.

    Noi possiamo essere favorevoli o contrari a ciò che fanno i politici, gli intellettuali, i media e così via; ma nel momento in cui diciamo come “dovrebbero” comportarsi, li legittimiamo come portavoce di tutti, noi compresi.

    • mirkhond scrive:

      Sì d’accordo.
      Però intanto QUESTI signori ci INONDANO di film biblici, fatti A LORO IMMAGINE E SOMIGLIANZA, e poi sta allo studioso e CON MOLTA FATICA, stare a spiegare alle persone, parenti in primis che se li BEVONO, che gli Israeliti e i Giudei biblici NON avevano le fattezze NORRENE!
      E’ DURA smontare tanta, tanta orientofobia!

  48. mirkhond scrive:

    “senza contare che l’arte cristiana NON ha mai sentito il bisogno di fare un ritratto di Gesù”

    ???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

    Ma se l’arte cristiana E’ PIENA di Immagini di CRISTO!

  49. mirkhond scrive:

    “l’orientofobia esiste solo nella testa di pochi occidentali esaltati e radicali dell’odio dell”occidente”

    Purtroppo però, quei POCHI hanno influenzato e influenzano molti, e tu dovresti saperlo, data la svolta u$raelofila di cielle del 2003…..

    “non vedo un NUOVO tentativo di appropriarsi della Bibbia da parte degli anglosassoni, direi che sono fissi da secoli in quella posizione ambivalente tra immedesimazione e appropriazioni (tolti i personaggi che piacciono a Moi che sarebbero capaci di scoprire Betlemme è nello Yorkshire e Gesù un leale suddito di sua maestà)”

    Certo, si è solo INGIGANTITO dopo l’11 settembre 2001……

    “sulle radici cristiane, Benedetto XVI univa Gerusalemme, Atene, Roma … intendendo la Fede, la Ragione, il Diritto”

    Benedetto XVI, lo stesso degli SPROLOQUI ORIENTOFOBI di Ratisbona, con quel suo MALGRADO le radici MEDIORIENTALI del Cristianesimo, BEN PRESTO questo sarebbe diventato “occidentale” !?

    • Francesco scrive:

      beh, il fatto storico è quello, il Cristianesimo è diventato occidentale, quello orientale è stato schiacciato dallo Stato e poi quasi spento dall’Islam – resistendo per secoli come semplice residuo, nei limiti posti da un invincibile potere ostile, di cui è divenuto strumento in quanto troppo debole per reggersi da solo e ribellarsi

      non so quanto questo possa essere definito “provvidenziale”, mi pare che B16 esageri sul punto

      sproloqui mica tanto, per qualsiasi cristiano, o dovremmo aggiungere il Corano ai nostri testi sacri?

      orientofobia; a differenza di alcuni qui dentro, ritengo che la sfida intellettuale, politica e militare del radicalismo islamista vada presa sul serio. senza fobia e senza paternalismi

      • mirkhond scrive:

        Una parte del Cristianesimo è divenuta sì occidentale, ma dopo SECOLI di predominio ORIENTALE, a partire dalle GRANDI DEFINIZIONI DOGMATICHE.
        E’ solo a partire dall’XI secolo, che l’Occidente acquista il predominio culturale ed intellettuale della Cristianità, sebbene nel XIX secolo pensatori cristiani ORTODOSSI come Dostoevskij (1821-1881) se li infilano in saccoccia tanti di quei saputoni occidentali!
        Be16 è un orientofobo, ricattato per gli scandali pedofili all’interno della chiesa cattolica statunitense, e ansioso di salvare il SUO occidente assieme a fior di ma$$oni come Pera, e ai referenti u$raeliani.
        Insomma, la teologia del sangue&$oldi, di cui Miguel Martinez parlava agli inizi di questo blog, e che me lo fecero scoprire come una boccata di aria fresca e liberatoria, contro l’orientofobia dominante di quegli anni….

        • mirkhond scrive:

          Mi fecero scoprire questo blog, se non si era capito

        • Francesco scrive:

          1) non credo a Benedetto XVI ricattato, è una classica diceria da sagrestia

          2) hai ragione: l’ortodossia è un mondo a sè, molto lontano dalla distinzione Occidente-Oriente classica. E Fjodor è uno dei miei pensatori preferiti

          3) mi pare che l’Occidente abbia iniziato a crescere un pò prima dell’XI secolo, anche solo per confronto con un Oriente cristiano sempre più piccolo e piccino. ma come dicevo trovo che B16 esageri un pò, anche se lui cita un imperatore bizantino come esempio di ragione greca all’opera! del resto, se mette Atene nell’occidente, Bisanzio ne è continuazione cristiana

        • Francesco scrive:

          4) l’indipendenza politica e intellettuale di Benedetto XVI da USA e Israele non è neppure in discussione, a partire dalla scelta del nome

          5) il Papa Emerito non fu particolarmente avveduto nella scelta delle persone con cui dialogare …

  50. Miguel Martinez scrive:

    per Francesco

    ““senza contare che l’arte cristiana NON ha mai sentito il bisogno di fare un ritratto di Gesù””

    Premessa la differenza tra “ritratto” e “immagine” che precisi dopo, mi chiedo quando mai qualcuno abbia fatto il “ritratto” di qualcuno prima dei tempi moderni, con l’eccezione di alcuni busti greco-romani.

    • Francesco scrive:

      giusta osservazione … ma molti busti

      PS e cosa sappiamo dei quadri andati perduti?

      • PinoMamet scrive:

        Credo molto poco (purtroppo)

        il mondo classico (che poi so’ sempre mille anni di storia) era “pittore” migliore di quanto si creda, purtroppo non è restato molto a parte le opere di affresco o gli strafamosi vasi o i ritratti ad encausto miracolosamente conservati al Fayyum
        (argomento facce: un bel campionario di facce antiche!)

        La scultura ha cominciato a decadere nella tarda antichità (e forse tutte le arti) e non se ne può dare la colpa, purtroppo 😉
        (Maurizio, scherzo!) al Medioevo, che semmai le ha fatte lentamente risorgere (ahò, il Risorgimento mica sbuca dal niente, dopo tutto).

        Ritratti sicuramente esistevano (ne ricordo citati, ma adesso non chiedetemi dove, anche la mia memoria può avere un limite!)
        😉

  51. habsburgicus scrive:

    “sulle radici cristiane, Benedetto XVI univa Gerusalemme, Atene, Roma … intendendo la Fede, la Ragione, il Diritto”

    mi sembra difficile dissentire qui da Benedetto XVI…un Papa che meriterebbe più rispetto..io fui tra i primi a definire “scialbo” il suo Pontificato e a non lesinargli (rispettose) critiche, soprattutto per la sua debolezza (e non cambio idea….tutto è debolezza in quegli 8 anni..sino all’inaudita abdicazione), però credo sarebbe giusto riconoscergli cultura, erudizione e, a suo modo, pure grandezza d’animo…la sua politica estera fallace è frutto di quella sua debolezza né oggi vi è poi tanta chiarezza (tuttavia l’attuale Papa almeno sulla Siria, opponendosi all’aggressione occidentale, ha visto giusto, e ciò gli va riconosciuto)…
    con il tempo acquisterà
    come ne ha acquistato Giovanni Paolo II, che aveva specialmente nei primi anni un carisma eccezionale (oggi vi è il disinteresse più totale per l’Europa dell’Est…vero che ci sono altre aree geografiche, demograficamente più importanti..vero è anche che quella è l’area che piace a me 😀 però, forse, un maggior interesse sarebbe bene)
    anche Paolo VI oggi appare ben più grande…e la sua diplomazia appare quasi quella di un’età dell’oro, rispetto ad oggi 😀
    Giovanni XXIII io l’ho sempre apprezzato (forse sono l’unico dei critici del Concilio a farlo 😀 in questo divergo, credo, da Peucezio, con le cui analisi spesso concordo…anche quando non lo dico esplicitamente)
    beh, con Pio XII siamo ormai nel mito !!! sembra quasi impossibile, rebus sic stantibus, che possa essere mai esistito 😀 bisognerebbe introdurre l’ipotesi mitica su Pio XII 😀 😀 😀

    • Francesco scrive:

      hasburgicus

      mi sembra ingenuo negare l’esistenza di un fronte interno europeo per il Cattolicesimo

      • Francesco scrive:

        fronte che segnala continue sconfitte dei cristiani e avanzate senza fine dei laicisti anti-cristiani e anti-umani

        mica si muore solo di politica estera

        • habsburgicus scrive:

          In Europa non c’è più speranza, umanamente parlando, Francesco…
          L’unica, fievolissima, potrebbe sorgere fra molti/troppi anni come conseguenza di mutamenti enormi nell’equilibrio internazionale (ora impensabili)
          Ecco perché è importante la politica estera…non per l’oggi, ma per il domani…o il dopodomani

        • Francesco scrive:

          umanamente non c’è mai ragionevole speranza, per fortuna e grazia sono cristiano

          ciao

  52. mirkhond scrive:

    “l’indipendenza politica e intellettuale di Benedetto XVI da USA e Israele non è neppure in discussione, a partire dalla scelta del nome”

    In cosa sarebbe stato indipendente?

    • Francesco scrive:

      trova UNA cosa in cui sia stato dipendente, piuttosto

      mica basterà un libro con Pera per parlare di Papa succube a USA e Israele, spero

  53. mirkhond scrive:

    “un Papa che meriterebbe più rispetto”

    Fategli il monumento al vostro don Abbondio, CULO E CAMICIA col potere ma$$onico u$raeliano!

  54. mirkhond scrive:

    “trova UNA cosa in cui sia stato dipendente, piuttosto”

    L’andare a braccetto con bu$h e pera, non è sufficiente?

    • Francesco scrive:

      1) a braccetto con Bush jr? e quando? forse confondi qualche articolo di giornalacci italiani con la realtà, ti avviso che di solito non hanno relazioni

      2) ho già detto che non sempre B16 è stato avveduto nella scelta delle persone con cui parlare o scrivere. ma Pera non mi ha mai fatto quella pessima impressione

      ciao

  55. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Mi fecero scoprire questo blog, se non si era capito”

    Ti ricordi come sei arrivato?

    Io ho una memoria pessima, e poi quando arriva un nuovo commentatore, magari non me ne accorgo per un po’, finché non comincia a diventare un frequentatore fisso.

  56. Miguel Martinez scrive:

    Per Habsburgicus

    “L’unica, fievolissima, potrebbe sorgere fra molti/troppi anni come conseguenza di mutamenti enormi nell’equilibrio internazionale (ora impensabili)”

    Questa è una riflessione che mi piace, perché indica dove ci sono le vere differenze, anche se non necessariamente incolmabili.

    Già dal nome che hai scelto, tu ti presenti come un sostenitore di una variante possibile dell’ancien régime (un’altra variante, non tanto diverso a mio avviso, è quella del Difensore della Costituzione Democratica e Antifascista).

    Questo – e non il singolo ancien règime che scegli di difendere – ci distingue sicuramente: tenendo presente che la semplice distinzione per me non ha nulla a che vedere con la inimicizia.

    E proprio per questo trovo più interessante la differenza tra la mia e la tua visione, riguardo alla “politica internazionale”.

    Dove sono arrivato a una conclusione opposta, che riassumo velocemente così: non possiamo sperare in nulla, al di fuori di noi stessi, delle persone che conosciamo e di cui – a ragione o a torto – ci fidiamo. E ce ne possiamo fidare, solo perché le conosciamo.

    • habsburgicus scrive:

      che la semplice distinzione per me non ha nulla a che vedere con la inimicizia.

      ci mancherebbe 😀 neppure per me !
      ho ottimi rapporti con persone ideologicamente distantissime da me…anche stalinisti (che prediligo :D)..anzi, direi soprattutto con chi la pensa diversamente 😀

      tu ti presenti come un sostenitore di una variante possibile dell’ancien regime
      verissimo !…però rendendomi conto che ciò non è più possibile, e avendo nonostante tutto un’influenza “liberale” :D, trovo affascinante come SECONDA scelta anche il “nazionalismo” patriottico (in sé, difficilmente conciliabile con la prima visione, sono il primo a riconoscerlo)…tu mi dirai “anche quello è finito” !..hai ragione…però forse non irrimediabilmente, come si può dedurre da certi avvenimenti in Europa orientale e nel mondo extra-europeo

      • mirkhond scrive:

        Già.
        Cosa pensi delle manifestazioni di Kharkov e di Donetsk!
        Potranno finalmente ricongiungersi alla Santa Madre Russia?
        Oppure Victoria Nuland combinerà qualche altro suo scherzetto?

        • mirkhond scrive:

          Leggasi punto interrogativo, al posto di quello esclamativo, riguardo alle manifestazioni di Kharkov e Donetsk

        • Francesco scrive:

          la Russia dimostra per l’ennesima volta che l’appetito viene mangiando

          forse con una certa frettolosa rozzezza, paiono Mugiki

          bisognava sfilare l’Ucraina con maggiore destrezza, da parte occidentale, non offrire alla Russia l’occasione di usare la forza

          ma l’occidente attuale è un aborto di fazione, altro che impero

        • habsburgicus scrive:

          A me dei sovietici di Donec’k non interessa 😀
          Mi interessa L’viv e, al limite, l’Ucraina centrale 😀
          Se la separazione dal sud-est servisse alla creazione di uno Stato ucraino e solamente ucraino sarei il primo a dire “andatevene” !
          Se invece fosse solo il primo passo per permettere a Mosca di papparsi l’intera Ucraina (inclusa L’viv), allora non sarei più d’accordo
          Tuttavia (e in questo ha regione in parte Miguel con le sue sue riflessioni sulla politica estera) non posso farci nulla (la Nuland che invece potrebbe fare qualcosa probabilmente non sa neppure dove sia Černihiv e chi era il grande Mazepa e l’ancor più grande Pylyp Orlyk :D)..dunque Putin può dormire sonni tranquilli 😀

        • mirkhond scrive:

          La Nuland da khazara (Nudelmann), credo che sappia benissimo chi sia Mazepa, così come del feroce antigiudaismo, esploso in quelle terre già nel XVII secolo, quando erano polacche.
          E’ sempre la moglie di uno storico! 🙂
          A lei, e all’amministrazione usa interessa soffiare sul fuoco, e qui, per una volta concorde con Francesco, anche in modo molto pericoloso…
          Per il resto per me l’Ucraina/Galizia di Leopoli se vada pure aff…ehmmm…con l’UE, se ci tiene tanto farsi spolpare come già noi…..
          ciao!

        • PinoMamet scrive:

          “la Russia dimostra per l’ennesima volta che l’appetito viene mangiando

          forse con una certa frettolosa rozzezza, paiono Mugiki

          bisognava sfilare l’Ucraina con maggiore destrezza, da parte occidentale…”

          trovo fantastico il fatto che io quoto tutto… al contrario!!

          A gusto mio, scriverei così:
          “L’America dimostra per l’ennesima volta che l’appetito vien mangiando;

          forse con eccessiva rozzezza, paiono rednecks;

          certo a tentare di sfilare tutta l’Ucraina all’influenza russa, compresa la Crimea, hanno decisamente cagato fuori dal vaso, e dovevano aspettarsi una reazione di forza…”

        • PinoMamet scrive:

          Quanto al resto, concordo con Mirkhond:

          i ruteni e simil-slovacchi vari, vadano pure per la loro strada
          (se esiste la Slovenia e la Bosnia, possono esistere benissimo anche loro) e entrino nella UE se ci tengono tanto (poveretti!)…
          ma non vedo proprio perché la tanto decantata autodeterminazione debba valere per tutti, tranne per quelli che parlano russo!

        • Francesco scrive:

          beh, visto quello che hanno da offrire la Russia e l’Occidente, riuscire a far pendere la scelta degli indigeni per la Russia è un fallimento imperdonabile

          tanto più che il principale argomento russo (non possiamo accettare la NATO ai nostri confini) è una cagata pazzesca: non fosse per voi, neppure ci sarebbe, la NATO

          ma direi che questa mano Putin la sta vincendo alla grande

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Dici che gli USA avrebbero rinunciato terrorizzati alla propria già forte influenza in Europa?

        • Francesco scrive:

          non credo di capire la domanda, puoi venirmi in aiuto?

  57. mirkhond scrive:

    Per Miguel Martinez

    Dunque

    Scoprii questo blog, dieci anni fa, nell’estate del 2004, quando non c’era ancora il forum dei commenti, ma c’erano già da anni una serie di ottimi articoli, tra cui quelli sulla teologia del sangue&soldi, delle collusioni di parte del cattolicesimo reazionario con il dispositivo capitalista u$raeliano.
    Qui per la prima volta, trovai finalmente articoli in cui ritrovavo le regioni del malessere profondo che mi portavo dentro in quegli anni, del tradimento o presa di distanza di Ratzinger dalle politiche dell’ultimo Giovanni Paolo II, dalle motivazioni di cielle, Socci, Cammilleri, e altra gentaglia che andava dietro a Bush e a Pera.
    In sostanza trovavo qui l’ossigeno necessario contro l’allora soffocante cappa teocon, di cui non ne potevo più, e al cui incessante martellamento islamofobo e orientofobo, cercavo il più possibile di oppormi, disponendo però di limitati mezzi e, soprattutto di fonti molto limitate, e con cui dovevo combattere persino con i miei famigliari più stretti, che spesso cadevano vittime inconsapevoli di una propaganda bugiarda.
    Mia madre buonanima pensava che dopo la sua morte, mi sarei convertito all’Islam!
    Cosa che, a distanza di 6 anni e mezzo, NON ho fatto, perché, nonostante tutte le sofferenze che mi porto dentro, e i legittimi, umanissimi DUBBI che tali sofferenze mi comportano, continuo ad OSTINARMI a credere che nel falegname e rabbino giudeo di Galilea, Gesù di Nazareth, SI SIA INCARNATO L’ONNIPOTENTE IN PERSONA!
    E in questo aiutato tantissimo dal mio amore per le cristianità orientali, che fin da ragazzo mi hanno fatto capire che la Cristianità non è solo il Cattolicesimo e la galassia protestante, e che esiste un POLMONE SPIRITUALE ad Oriente, molto vicino all’amatissima Grande Chiesa dei primi secoli cristiani!
    Allora certo, affiancavo la lettura di Kelebek a quelle di Effedieffe e di Massimo Fini.
    Però Effedieffe, nel settembre 2008 per logiche che non ho mai ben capito, si chiuse ai non iscritti paganti, e Fini, spesso è ripetitivo e non sempre mi trova d’accordo, soprattutto coi suoi disgustosi giudizi verso Giovanni Paolo II e Francesco, da lui definiti papi “muscolari”, a differenza dell’insulso Ratzinger da lui invece fin troppo lodato.
    Da lui, filotalebano, non capisco cosa ci vedesse di buono in quell’orientofobo asservito ai poteri firti massonico-sionisti!
    Per cui, infine restava solo Martinez, e dunque, dopo lunga esitazione, 4 anni fa, aiutato da mia sorella che di iscrizioni a facebook e blog ne capiva di più, finalmente mi decisi a diventare parte di questa singolare, rissosissima e complessa comunità telematica, dandovi anch’io un forte contributo.
    Alla rissosità, naturalmente! 😉 🙂

  58. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Scoprii questo blog, dieci anni fa, nell’estate del 2004”

    Wallaahi, dieci anni di vicinanza… ti ringrazio profondamente!

    Come sono strane le vicinanze di anime.

    Hai mai pensato di convertirti alla Chiesa Ortodossa?

  59. mirkhond scrive:

    Da quando avevo 16-17 anni.
    Ma qualcosa mi ha sempre trattenuto.
    Come il credere al Primato Petrino, e all’idea di Cattolicesimo come UNIVERSALISMO, svincolato dalle orribili secche del nazionalismo religioso.
    E infine, soprattutto per tanta pigrizia, e paura di dover fare anch’io, finalmente la persona seria! 🙂
    Mia sorella, l’unica persona rimasta al mondo a volermi bene, disse anni fa che tutta questa inquietudine, questa rabbia che mi porto dentro, e che spesso mi fa esplodere, anche qui, soprattutto nei confronti di Francesco ;), questo disagio interiore insomma, sia dovuto alla MANCANZA di una donna….
    Ed in un certo senso è vero, vedasi il video sugli haredim postato dal buon Pino, che da un paio di giorni mi fa girare la testa per quella ragazzona possente in bici, israeliana di Gerusalemme, forse sefardita o mizrahi, e dunque “semitico-mediorientale”, ma conciata come una troiona! 🙂
    Insomma, anch’io c’ho le mie belle contraddizioni tra i miei principi religiosi e la
    beatitudine degli occhi, dei sensi e del cuore…. 🙂
    E per qualcuna che non conoscerò MAI. Purtroppo!

    • Francesco scrive:

      Mirkhond

      spero di non fare nulla di male ma credo che tua sorella sopravvaluti il suo genere (cosa tipica)

      a me pare che tu abbia ogni qualità per camminare da solo, e se del caso acchiappare una donna a te adatta (in amore vince chi NON va a caccia, spesso)

      un saluto

  60. Miguel Martinez scrive:

    Per quanto riguarda Effedieffe…

    Anche qui, è sempre utile guardare le differenze da prospettive diverse e insolite.

    Per questo, usiamo sempre la chiave dell’ancien régime.

    E’ importante capire che Effedieffe è cosa completamente diversa da Maurizio Blondet, di cui commercializza gli scritti.

    In tanti preferiscono vedere ciò che è insopportabile negli altri; io preferisco sempre guardare prima ciò che condivido e poi tutto il resto.

    Maurizio Blondet è una persona particolarissima, con enormi capacità e due o tre punti ciechi tremendi, dove non ragiona (diciamo “impiegati statali, finocchi e giudei”).

    Se non si toccano questi punti ciechi, ha un’intelligenza straordinaria e originale – credo che sia una delle pochissime persone in Italia ad aver capito davvero gli Stati Uniti, per tutti i motivi per cui vanno amati e odiati: e nessuno ha dato il giusto peso a Blondet come americanista.

    Non saprei, invece, elencare un solo pregio del sito Effedieffe e dei suoi gestori, a parte un’accorta gestione economica.

  61. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “Mia sorella, l’unica persona rimasta al mondo a volermi bene, disse anni fa che tutta questa inquietudine, questa rabbia che mi porto dentro, e che spesso mi fa esplodere, anche qui, soprattutto nei confronti di Francesco 😉 , questo disagio interiore insomma, sia dovuto alla MANCANZA di una donna….”

    Secondo me, che non ti ho mai incontrato di persona, abito a tanta distanza, e ci capisco il giusto della gente, è vero e falso insieme.

    Non sottovalutare mai tutta la ricchezza delle tue riflessioni.

    Però sono sicuro che nella Chiesa apostolica autocefala ortodossa georgiana ci siano tante donne del genere che cerchi… come mi diceva una mia amica georgiana emigrata a Palermo, “qui ho visto tanti visi familiari”.

    Magari lì ci sarà qualcuna che condivide anche le tue sensibilità 🙂

    • mirkhond scrive:

      Sulla familiarità dei visi caucasici

      Poco fa, privatamente, in uno scambio di battute con Pino Mamet, si parlava appunto di ashkenaziti, tra cui una ragazza di sua conoscenza, con forti fattezze armenoidi mediterranee, più consone ai Giudei di tradizione semitico-mediorientale, come i Sefarditi e i Mizrahim.
      E dunque, ricordavo come proprio nel Caucaso esistano ancora oggi i Giudei Tati, detti anche i Giudei delle Montagne, iranofoni e viventi tra Azerbaigian ex sovietico e Daghestan.
      Questi Giudei delle Montagne, stando alla comparazione tra le loro tradizioni, e gli studi storici, sarebbero stati inviati nel Caucaso come coloni, dagli ultimi shah sasanidi (226-651 d.C.), per rafforzare il dominio persiano sull’Albània caucasica cristiana, e sarebbero originari della regione tra Teheran e il Caspio.
      Ora, questi Giudei, insieme ad altri gruppi di correligionari, già stanziati sulle coste del Mar Nero e del Mar Caspio, assieme a successivi arrivi dalla Romània bizantina e dall’Iraq abbaside, avrebbero contribuito a formare il ceto missionario che avrebbe convertito il Khanato Khazaro al Giudaismo nell’VIII-IX secolo dopo Cristo, in parte fondendosi nel futuro ethnos ashkenazita.
      Arthur Koestler, oggi bistrattato, nel suo straordinario La Tredicesima Tribù del 1976, sostiene che le fattezze armenoidi presenti tra molti Ashkenaziti, deriverebbero appunto da un tipo antropologico armenoide-caucasico, diffuso dall’Armenia all’Ossezia!
      E del resto ashkenaziti come Gad Lerner e Israel Finkelstein, non hanno certo fattezze nordiche….

  62. mirkhond scrive:

    Per Francesco

    Su Marcello Pera, ecco questa riflessione di Marcello Veneziani (ovviamente io sto col biekiSSimo Pietrangelo Buttafuoco;)) :

    http://www.marcellopera.it/index.php?page=rassegnadisplay.php&cnt=1533

    • Francesco scrive:

      grazie

      • Francesco scrive:

        molto interessante, non mi aspettavo un Veneziani così riflessivo

        sulla scelta ho pochi dubbi (non nessun dubbio) e opposta alla tua, come prevedibile

        Buttafuoco è divertente ma puro onanismo autogratificatorio, diffido ancora più di lui che di Pera … anche se detesto chiunque voglia usare il cristianesimo

    • roberto scrive:

      l’equazione “senza religione” = arido e desolato, mette un oceano di distanza tra me e veneziani

    • Peucezio scrive:

      Bell’articolo.
      Io, al contrario dell’ottimo biscegliese, farei comunque una scelta netta: l’Islam non mi piace ma l’americanismo mi fa vomitare, quindi sto con Buttafuoco.
      Non foss’altro perché forse l’Islam potrebbe salvarci dall’americanismo, ma è sicuramente falso il contrario: se fosse per gli Yankee, saremmo già una repubblica islamica: i Serbi del Cossovo ne sanno qualcosa.

  63. mirkhond scrive:

    trovo fantastico il fatto che io quoto tutto… al contrario!!

    “A gusto mio, scriverei così:
    “L’America dimostra per l’ennesima volta che l’appetito vien mangiando;

    forse con eccessiva rozzezza, paiono rednecks;

    certo a tentare di sfilare tutta l’Ucraina all’influenza russa, compresa la Crimea, hanno decisamente cagato fuori dal vaso, e dovevano aspettarsi una reazione di forza…”

    Concordo al 100%

    • Francesco scrive:

      a me va benissimo, abbiamo quindi sdoganato l’uso della forza nelle relazioni diplomatiche in Europa?

      vado a costruirmi un tanko!

      😀

      • PinoMamet scrive:

        Sdoganato??
        E quando mai si è usato altro che la forza? Militare o economica, è solo ed esclusivamente questione di comodità, di volta in volta. E vale per l’Europa come per tutto il mondo.

        • Francesco scrive:

          Non sono d’accordo, questo è eccessivo cinismo, non corrisponde a quanto successo veramente in Europa negli ultimi 55 anni

          Anzi, ho deciso di rinunciare al precedente per quanto riguarda l’uso della forza e di tenermi solo quello della secessione via plebiscito autoproclamato

          🙂

        • PinoMamet scrive:

          Non corrisponde?
          Scusa, ma secondo i rapporti tra gli Stati su cosa si basano, sui Puffi?

          Se io Stato A mi associo con Stato B e Stato C per regolare il mercato del carbone o la pesca del merluzzo, lo faccio perché penso di averne un utile, anche reciproco perché no? ma sempre un utile, altrimenti cosa mi associo a fare?

          Rompo l’accordo, pescando più merluzzi di quanto consentito, Stato B e Stato C mi fanno pagare la multa.
          Esattamente come un contratto tra privati.

          Ora, esattamente come tra privati, io tenterò di dimostrare che, in un modo o in un altro, non sono tenuto a pagare. Oppure negozierò per pagare meno, ricorrerò in appello preso l’autorità preposta a decidere, pagherò- se lo ritengo opportuno, magari perché a sua volta lo Stato B mi deve pagare la multa perché ha prodotto più latte- o non pagherò se mi conviene (“tanto non possono farmi un cazzo”).

          Guarda che la cosa può, potenzialmente, andare avanti fino a che uno dei due Stati non trovi conveniente fare guerra all’altro.
          Magari per i merluzzi no, ma solo per motivi contingenti: un ipotetico staterello isolano che vive di pesca, potrebbe benissimo fare guerra a un altro staterello simile per faccende di merluzzi, e non escludo che in Polinesia nei secoli scorsi si siano combattute decine di battaglie con lance e mazze per regolare questioni simili (e magari anche con mitragliette e pistole, in tempi più recenti).

          Insomma, Francè, da come scrivi mi pare che tu non abbia molta esperienza di tribunali, beato te!
          😉

        • PinoMamet scrive:

          E fammi andare avanti:
          tu escludi l’uso della forza, ma tieni il “plebiscito”.

          Ma è impossibile!

          Pensa: tu, cittadino lombardo, proclami per plebiscito l’indipendenza della Lombardia insieme ai tuoi corregionali.

          L’Italia ci pensa un po’, poi dice: “sai cosa? No.”
          Tu protesti in piazza, lo stato italiano ti manda la camionetta dei carabinieri e ti blinda/pesta/asfalta.

          Oppure tu e i tuoi corregionali avete messo in piedi un esercito, e allora fate la guerra e si vede chi vince.

          Scusami, ma ti risulta che attualmente il Veneto o la Sicilia siano indipendenti?
          O il Sud Tirolo unito all’Austria?

          e allora…

        • Francesco scrive:

          caro Pino

          mi spiace ma la riduzione dei rapporti umani alla semplice relazione di mercato (te pago o te meno, a seconda di come mi conviene) è uno dei grandi errori dei liberali volgari

          grazie a Dio, c’è di più. nel bene e nel male, peraltro

          cosa farebbe l’Italia? che ne so, mi accontenterei di iniziare a fare un bel plebiscito secessionista e a vincerlo, poi vediamo.

          ciao

        • PinoMamet scrive:

          Francè, ma non sei tu l’economista?

          Ammettiamo pure statisticament che esistano persone buone e ben disposte che agiscano per pura generosità;
          bene, ne esisteranno, e purtroppo mi pare che esistano, anche di bastarde e senza scrupoli e che agiscono per interesse.

          Che tutti siano buoni non è una constatazione, Francè, è una speranza.

          Perciò, per quando proclami l’indipendenza, io ti consiglio di comprarti un elmetto e un giubbotto antiproiettile. Non si sa mai.

        • Francesco scrive:

          veramente sono gli economisti esaltati a sostenere che esistono solo rapporti personali basati sull’interesse, e solo su quello economico

          io quello contesto, per evidente falsità

          non credo mi serviranno mai elmetto e giubbotto, nel caso padano

  64. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “la Russia dimostra per l’ennesima volta che l’appetito viene mangiando”

    Si ritirano da Erfurt e Praga fino alla Crimea, e starebbero “mangiando”‘?

    • Francesco scrive:

      Miguel,

      è vero che l’italiano non è la tua lingua madre 😀 ma le ritirate in avanti non le sentivo dai tempi della guerra di Corea (dove pare fosse una tattica usata dai rossi contro l’ONU, a leggere l’Unità dell’epoca).

      Claro che rispetto alla grande espansione dell’Impero russo post-1945 c’è stata una ritirata, solo che ora stanno tornando ad avanzare, con una certa mancanza di stile. Poi non sono per l’irrevocabilità dei confini – vogliamo parlare della Padania?

      😀

  65. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “beh, visto quello che hanno da offrire la Russia e l’Occidente, riuscire a far pendere la scelta degli indigeni per la Russia è un fallimento imperdonabile”

    Non mi piace tifare in queste vicende, e non intendo certo mettermi a ragionare in termini economici.

    Ma mi ricordo di un certo Francesco su questo blog che teme sempre il successo economico dell’Oriente.

    Almeno nel caso della Russia, credo di dovergli dare ragione, almeno a sentire i russi ed ex-sovietici vari che conosco qui, sempre più convinti che nel prossimo futuro si starà meglio in Russia che in Italia.

    • Francesco scrive:

      oh, gli esuli! nessuno quanto loro ama e idolatra la madrepatria lontana! che carini

      credo che persino in Calabria si stia meglio che in Russia, in termini economici

      il che mi dispiace per i russi (e per i calabresi): non credo affatto che il benessere di Tizio corrisponda al malessere di Caio

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Beh, sì: se tu sei un negro straccione e mi vendi per due banane le tue preziose materie prime, il mio benessere è incompatibile col tuo

        • Francesco scrive:

          assolutamente no: se io fossi un negro straccione, le due banane aumenterebbero di molto il mio benessere

          poi, mica che noi straccioni siamo fessi. le mie materie prime le ho vendute un pò ai francesi e un pò ai cinesi, quindi le tue banane tientele pure

          si chiama commercio e lo si studia dai tempi di Ricardo

  66. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “oh, gli esuli! nessuno quanto loro ama e idolatra la madrepatria lontana! che carini”

    Mica tanto lontana, visto che ci vanno regolarmente. E stanno pensando di tornarci per sempre, vista la situazione italiana.

    Dal punto di vista più biecamente capitalistico, la Russia è un paese in ascesa, l’Italia un paese sull’orlo del collasso. Il che non vuol dire che siano già allo stesso livello, ma le due rette prima o poi si intersecheranno.

    • habsburgicus scrive:

      condivido quanto detto da Miguel…
      la Russia sta crescendo, grazie a Putin (noi..lassamo perde :D) dunque fra poco ci supererà..già oggi a Mosca e SPB il tenore di vita, per molti, è superiore a quello della stragrande maggioranza dell’Italia..nel resto, non ancora..ma stanno facendo progressi
      in Ucraina stanno peggio (specialmente all’ovest)..in Moldova forse ancor peggio dell’Ucraina…
      in Bielorussia invece si vive abbastanza bene, economicamente…io dissento radicalmente da Łukašenka in politica linguistico-culturale ma ciò non mi impedisce di riconoscere i progressi che ci sono anche là, ad onta dei pennivendoli (certo economicamente in Russia stanno meglio, ma in BY si vive meglio di UA e MD, forse meglio di RO e BG che pure appartengono all’UE..mi direte, “non c’è la libertà”…un bielorusso vi risponderebbe “chi se ne frega, con la libertà non si mangia” :D)
      anche alcune Repubbliche “islamiche” stanno crescendo (KAZ in primis, anche AZ)
      spesso in Italia vi è una visione provinciale ed arcaica del mondo ex-URSS, soprattutto della Russia
      ciò vale anche per l’Est: PL. CZ e H hanno fatto enormi progressi economici (Marx là è morto veramente), anche RO e BG sono cresciute, non parliamo del Baltico..EST e LV sono irriconoscibili da 25 anni fa, LT ha pure fatto molti progressi, tanto che molti oggi (e questo non è piacevole) incominciano a vedere gli italiani, schiavi della peggiore e più inefficiente classe politica dell’intera Preistoria e Storia, dall’alto in basso…financo l’ALB (ma qui l’autorità massima, e unica, è Ritvan :D) ha fatto passi giganti, anche se molto resta ancora da fare

    • Francesco scrive:

      d’accordo sull’Italia, molto meno sulla Russia

      mi risulta che il collasso demografico prosegua, e questo è un indicatore per me decisivo

      Putin ha impostato un’economia di comando che sta “africanizzando” la Russia, mi risulta anche che le esportazioni sono sempre più di materie prime e sempre meno di manufatti

      mi pare un caso da manuale di quando il PIL non dice tutto

      ma non sono un vero esperto, lo riconosco senza problemi

      ciao

  67. mirkhond scrive:

    Per Habsburgicus

    Un’Ucraina/Galizia da Kiev ai Carpazi, unita in federazione con la Polonia, sarebbe auspicabile?
    I Galiziani così avrebbero il loro sbocco a mare sul Baltico!

  68. mirkhond scrive:

    “spesso in Italia vi è una visione provinciale ed arcaica del mondo ex-URSS, soprattutto della Russia”

    Visione a cui da un grandissimo contributo l’apparato massmediatico.
    Basti vedere le campagne russofobe degli scorsi giorni da parte di tg come rainews 24, roba da far venire il vomito!

  69. mirkhond scrive:

    L’occidente e il boomerang delle sanzioni antirusse

    aprile 7, 2014
    Boris Novoseltsev Strategic Culture Foundation 06/04/2014

    I tentativi dei capi occidentali di creare l’illusione che ognuno approvi l’idea d’imporre sanzioni contro la Russia si scontra con la discrepanza evidente tra tale immagine truccata e il reale stato delle cose. Molti, negli Stati Uniti e in Europa, considerano le sanzioni un errore, e nei Paesi asiatici e in Africa non vi è alcun sostegno alle sanzioni occidentali contro la Russia, a livello statale o tra l’opinione pubblica. In primo luogo, i Paesi europei non sono pronti a pagare i problemi dell’Ucraina di tasca loro. La disputa sulle sanzioni è il pomo della discordia nell’Unione europea. Mentre la burocrazia di Bruxelles sostiene le sanzioni, diversi governi nazionali esprimono opinioni diverse sulla questione. L’ambasciatore polacco in Ucraina H. Litwin, per esempio, ha dichiarato: “Ci sono interi settori dell’economia polacca dai legami molto forti con la Russia, e senza questi legami la Polonia avrà serie difficoltà. E ciò è una grave minaccia all’economia dei Paesi europei”. Il tema delle sanzioni contro la Russia ha scatenato uno scambio di battute pungenti tra Gran Bretagna e Francia. La prima ha accusato la seconda di non agire abbastanza duramente sulla questione delle sanzioni contro la Russia. Ad esempio, non ha deciso di rifiutare di vendere alla Russia due portaelicotteri, continuando a prepararle per la consegna. In risposta, il ministro degli Esteri francese L. Fabius ha suggerito che la Gran Bretagna debba dare l’esempio congelando i beni degli oligarchi russi a Londra. Mentre la Germania è più decisa di altri nel sostenere le sanzioni, nei fatti si limita ad una gamma molto ristretta dato che Berlino non può opporsi agli industriali tedeschi che chiedono che il governo rinsavisca e non crei difficoltà alle migliaia di ditte tedesche che lavorano con la Russia. La cancelliera tedesca Angela Merkel, dopo l’incontro con la presidentessa sudcoreana Park Geun-hye a Berlino, affermava di voler risolvere la crisi in Ucraina con mezzi politici e senza imporre sanzioni economiche contro la Russia, “non m’interessa l’escalation; al contrario lavoro per attenuare le tensioni della situazione”, ha detto Merkel.
    Il politologo C. Bambery ha fatto la seguente valutazione della situazione: “la Gran Bretagna non vuole imporre sanzioni, le economie di entrambi i Paesi ne soffrirebbero subito. I francesi non supportano questa idea e neanche Angela Merkel. Così, le tre maggiori economie europee non vogliono imporre sanzioni contro la Russia. Gli Stati Uniti potrebbero naturalmente farlo, ma l’Europa gioca un ruolo più importante, essendo il primo partner commerciale della Russia. E se gli europei non supportano le sanzioni, è improbabile che succeda qualcosa”. Alcuni Paesi europei sono contro l’imposizione di sanzioni, ma non sono pronti ad opporsi apertamente a Bruxelles, così prendendo una propria strada. Ad esempio, Bulgaria, Lettonia e Cipro hanno chiesto un risarcimento a Bruxelles per il boicottaggio di Mosca. E’ evidente che l’Unione europea non disponga di molto denaro e nessuno sarà d’accordo con tale risarcimento. In alcuni Paesi europei, per esempio la Repubblica ceca, i membri del parlamento hanno dichiarato chiaramente che non supportano le sanzioni contro la Russia per la sua politica sull’Ucraina.
    In Asia l’idea di imporre sanzioni contro la Russia ha incontrato un rifiuto ancora più deciso. L’India ha dichiarato in modo inequivocabile che si oppone alle sanzioni contro la Russia: in primo luogo Delhi non considera le sanzioni strumento della politica estera, e in secondo luogo riconosce che la Russia ha interessi legittimi in Ucraina. Il 25 marzo in occasione del vertice sulla sicurezza nucleare all’Aja, i ministri degli Esteri dei BRICS hanno confermato ufficialmente il loro impegno a un tale approccio: “L’escalation di linguaggio ostile, sanzioni e contro-sanzioni, e forza non contribuisce a una soluzione sostenibile e pacifica, secondo il diritto internazionale, i principi e gli scopi della Carta delle Nazioni Unite. I leader dei Paesi africani hanno una posizione simile. Il Giappone è incline verso tale posizione. Secondo un sondaggio condotto dal centro di ricerca del primo quotidiano finanziario Nikkei e dalla rete Tokyo TV, il 52% degli intervistati crede che il Giappone debba “avere una propria linea diplomatica” sugli eventi in Ucraina. E ancora prima, il 7 marzo, il ministro degli Esteri giapponese F. Kishida ha dichiarato che “il Giappone non impone sanzioni alla Russia, ma decide in base agli sviluppi della situazione, osservando strettamente le reazioni degli altri Paesi”. La Cina non ha intenzione di “giocare alle sanzioni” o di seguire chicchessia in tale gioco. Il 17 marzo Shi Mingde, l’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Germania, ha dichiarato: “Le sanzioni potrebbero portare a misure di ritorsione e avviare una spirale dalle conseguenze imprevedibili. Non vediamo nessun prerequisito per imporre sanzioni”.
    Riguardo gli Stati Uniti, non tutti sono entusiasti dell’iniziativa di Obama. La comunità imprenditoriale statunitense ha lanciato una campagna piuttosto attiva per evitare che la Casa Bianca prenda decisioni che danneggino l’economia. La logica degli affari è semplice e comprensibile: le sanzioni economiche “potrebbero limitare le possibilità degli statunitensi di fare affari nel Paese con l’ottava economia del mondo”. Il professore di Harvard Richard Pipes, specialista di storia russa, ha dato una valutazione molto diretta sull’insensatezza degli Stati Uniti nell’imporre sanzioni contro la Russia: “Quando parliamo di sanzioni nei confronti di un grande Paese come la Russia, la cui economia è strettamente intrecciata con le economie di tutti i Paesi più importanti del mondo, le sanzioni appariranno più che altro assurde che non un vero e proprio strumento, disponendo la Russia di mezzi non meno potenti per rispondere”. E soprattutto, dice Pipes, l’imposizione di sanzioni alla Russia non aiuterà assolutamente l’Ucraina, i cui problemi sono molto più di natura sistemica della semplice “perdita della Crimea”. L’occidente semplicemente complica le relazioni con la Russia senza alcun vantaggio riducendo la possibilità di un compromesso con la Russia su altre questioni. Preservare tali opportunità è di grande importanza per l’occidente. Il 26 marzo il portavoce del dipartimento di Stato degli Stati Uniti M. Harf ha espresso la speranza che “il conflitto in Ucraina” non pregiudichi la collaborazione di Washington e Mosca sulla questione siriana. Tuttavia, è chiaro che tale speranza è giustificata soltanto se la Casa Bianca non decide il confronto con la Russia cercando una via d’uscita dalla crisi ucraina.
    Molto probabilmente, l’occidente revocherà le sanzioni alla Russia nel prossimo futuro, senza tante storie. Da una parte ciò consentirà ai politici occidentali di ascoltare le preoccupazioni dei loro ambienti finanziari e industriali, e dall’altro gli permetterà di salvare la faccia. Anche se va detto che hanno già ricevuto uno schiaffo in “faccia”: la reazione alla riunificazione della Crimea con la Russia, denuncia in primo luogo l’ipocrisia e la doppia morale occidentali verso il resto del mondo, e in secondo luogo dimostra la possibilità limitata d’influenzare la politica mondiale usando ultimatum e ricatti. Ciò avrà conseguenze di vasta portata.

    Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

    http://aurorasito.wordpress.com/2014/04/07/loccidente-e-il-boomerang-delle-sanzioni-antirusse/

    • Francesco scrive:

      banalità nazionalistiche

      sentite milioni di volte

      poi le sanzioni non funzionano dai tempi della guerra d’Etiopia

    • roberto scrive:

      in che senso nazionalistiche?

      che delle sanzioni economiche contro la russia siano innanzitutto irrealizabili (parlo del lato UE), mi sembra banalmente vero, e non ci vedo nulla di nazionalistico nel dirlo

      o forse ti riferisci all’ultimo paragrafo, e in questo caso sono d’accordo

      • Francesco scrive:

        che nel mondo multipolare la Russia possa trovare altri clienti e fornitori, anche se Europei e Americani del Nord la volessero isolare, mi pare assai probabile

        quanto la Cina possa gradire quello che succede in Ucraina, visti i suoi problemi con Tibetani e Uiguri, non lo so

        è il tono che mi ricorda fortissimamente il Ventennio

        • Peucezio scrive:

          Tanto è molto semplice quello che accadrà (e mi auguro di sbagliarmi): ai russi non fregherà niente, perché si riorganizzeranno a vendere il gas ai cinesi, mentre noi, per il solito servilismo verso gli americani, ci troveremo col sedere per terra e oltretutto dipendenti energeticamente da loro (che però ci metteranno anni, tra l’altro, a creare le infrastrutture per farci arrivare il loro gas).

        • Francesco scrive:

          Peucezio

          non è successo ai tempi della Guerra Fredda, quando nonostante le pressioni americane noi europei facemmo il gasdotto dall’URSS

          ricordo le furiose polemiche del Giornale, allora di Montanelli, contro il progetto, con tanto di ipotesi che il gasdotto potesse essere convertito in sistema di rifornimento per i carri armati sovietici in caso di guerra

          🙂

        • Peucezio scrive:

          Altri tempi, Francesco.
          Siamo molto più assoggettati agli americani dopo la caduta del muro e tangentopoli rispetto a prima.

        • Francesco scrive:

          siamo più assoggettati agli americani? forse ai tedeschi e ai francesi, non credo proprio agli americani

          avete qualche sintomo di questa crescente soggezione rispetto, che so, agli anni ’80 del secolo scorso?

  70. mirkhond scrive:

    “In tanti preferiscono vedere ciò che è insopportabile negli altri; io preferisco sempre guardare prima ciò che condivido e poi tutto il resto.”

    E’ un dono che vorrei tanto avere, e che invece non ho…
    Ed è per questo che sono solo…..

  71. mirkhond scrive:

    “Non saprei, invece, elencare un solo pregio del sito Effedieffe e dei suoi gestori, a parte un’accorta gestione economica.”

    Stando ai commentatori, prevalentemente lefevriani e sedevacantisti settentrionali, vi noto solo un forte astio e limitatezza di orizzonti verso tutto e tutti coloro che non condividono il loro cattolicesimo “tridentino”, unito a forti venature razziste verso immigrati, e anche “meridionali”…….

  72. mirkhond scrive:

    “Siamo molto più assoggettati agli americani dopo la caduta del muro e tangentopoli rispetto a prima.”

    Concordo al 100%!

  73. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “non credo mi serviranno mai elmetto e giubbotto, nel caso padano”

    Mai dire mai…

    la cosa fondamentale è la rappresentazione generalmente condivisa del futuro.

    In questo momento, quasi nessuno crede davvero che esista la possibilità concreta di “liberare” la Padania: tutti pensano che un serio tentativo di farlo verrebbe immediatamente schiacciato, e quindi nessuno fa un serio tentativo – si tratta di una profezia che si auto-avvera.

    Nel momento in cui venisse in dubbio questo futuro, le cose potrebbero cambiare da un giorno all’altro.

    Pensiamo ad esempio alla Germania dell’Est, dove fino a un certo momento, solo qualche pazzo pensava di sfidare il governo. Poi improvvisamente il fiuto collettivo arriva all’idea che il governo potrebbe crollare; e in quel momento, la gente abbandona il governo, che quindi realmente crolla.

    Lo vedo in questi giorni a Firenze, dove non ti succede nulla di grave se ti metti contro la giunta, e dove la gente ha tante cose da ridire su cinque anni di governo Renzi.

    Però siccome tutti sanno che Nardella – il vice-Renzi – vincerà, voteranno in tanti per Nardella. Unicamente perché sanno che tanti lo voteranno…

    Ma se ci fosse il minimo dubbio, Nardella potrebbe ritrovarsi con il 5% dei voti.

    In questo momento, non è immaginabile la perdita di controllo sulla Padania, e siccome non è immaginabile, continuerà.

    Ma appena diventa immaginabile, per qualche motivo, potrebbe crollare da un giorno all’altro.

    • Francesco scrive:

      come vorrei avere il tuo ottimismo!

      l’Italia non è vissuta come un’oppressione invincibile (al momento) ma come un dato di fatto

      nella testa del popolo ribellarsi all’Italia è come ribellarsi al fatto di respirare aria o bere acqua, una roba da matti

      guarda la Lega: da partito secessionista è diventato un partito razzista, da sovversiva è diventata di regime

      poi, se vedessi UN segno di speranza per l’Italia, rimetterei la secessione nel cassetto pure io senza problemi. ma non ne vedo, anzi

  74. mirkhond scrive:

    Diventa immaginabile da parte di chi?….Delle masse?
    Una specie di disobbedienza civile di massa, tipo quella che portò alla rivoluzione iraniana del 1979?

  75. mirkhond scrive:

    “avete qualche sintomo di questa crescente soggezione rispetto, che so, agli anni ’80 del secolo scorso?”

    Non ti bastano le politiche degli ultimi vent’anni, l’invadenza sempre più asfissiante di film, telefilm e altri prodotti statunitensi nelle nostre tivvù?
    Le servili guerre feudali combattute insieme e su ordine dell’America?
    Vedasi Afghanistan e Iraq?
    Le 113 basi nato, che è impossibile far sloggiare dall’Italia?
    Che a te tutto ciò sta benissimo, lo sappiamo.
    Ad altri invece, causa solo tanta sofferenza…..

  76. mirkhond scrive:

    “guarda la Lega: da partito secessionista è diventato un partito razzista”

    Beh veramente, razzista lo è sempre stata!

    • PinoMamet scrive:

      Credo che la Lega sia nata come partito razzista (“basta terun!”) e poi sia diventata partito federalista/secessionista/tira il sasso nasconde la mano, tanto per avere un’idea semi-presentabile per stare in Parlamento…
      😉

      • Francesco scrive:

        preciso: la Lega con uno slogan “meglio negri che terroni” che esprimeva molto bene la considerazione per i propri operai di colore e per gli assunti a pioggia dalle pubbliche amministrazioni in alcune regioni baciate dal sole

        col tempo, ha preso a insultare a raglio neri, musulmani, cinesi, extracomunitari, senza più ricordarsi che era nata per chiedere conto dell’utilizzo dei soldi delle tasse

        cosa che si è riflessa nelle sue fortune elettorali

        diciamo che un pò razzista è sempre stata ma all’inizio con qualche solido motivo

  77. mirkhond scrive:

    Concordo con Pino.

  78. mirkhond scrive:

    Razzismo, antico, risalente già agli anni dell’unità d’Italia, ma alimentato dalle recenti ricchezze di certi ambienti settentrionali che non volevano spartire il malloppo con i più disagiati.
    Disagiati divenuti tali, anche grazie all’opera di rapina di sostanze e manodopera “terronica”, da parte del dispositivo tosco-padano (la Banca Tosco-Padana, definizione di Nicola Zitara), che costituitosi nel 1859, da allora governa l’Italia, pur con capitale politica a Roma (dal 1870-71).

    • Francesco scrive:

      1) malloppo mi pare termine sbagliato. però se intendesse l’intenzione di non avere nulla a che fare con del denaro sporco andrebbe bene

      2) in verità erano stufi di spartire una quota elevatissima del “malloppo” con le elite politico-burocratiche e criminali di alcune regioni italiane baciate dal sole e restie a rendere conto del proprio operato

      3) il tutto con la supina acquiescenza “dei più disagiati”, che evidentemente tanto male non si trovano a stare molto male

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