Mettiamola così.
L’Oltrarno è l’anticentro di Firenze, dove Gucci e Armani fanno ancora fatica a mangiarsi il cuore della gente.
Il cuore dell’Oltrarno è San Frediano (o se preferite, il Gonfalone del Drago Verde), e il cuore di San Frediano è un unico grande isolato, con davanti la Chiesa del Carmine e alle spalle, il giardino del Nidiaci.
Mezzo Nidiaci, se l’è mangiato uno speculatore particolarmente famelico, e l’altro giorno, il Comune ha concesso ai cento soci della nostra associazione di gestire l’altro mezzo, per i prossimi quattro anni.
Martedì 24, alle 16.30 riapriremo i cancelli, da Via dell’Ardiglione, o d’Ardiglione o Dardiglione, o come vi pare, e se riuscite a trovarla su qualche mappa.
Questa primavera, avevamo aperto una prima volta con il sostegno di una vicina Ludoteca; da ora in poi, tocca tutto a noi.
Queste cose sono sempre una scommessa. Non tutti sono d’accordo con l’idea che dei volontari si accollino compiti gravosi di cui si dovrebbero occupare le istituzioni.
Però sappiamo che alla fine, le istituzioni non se ne occuperanno. Oppure venderanno quelle funzioni a qualcuno. E la vita non si esaurisce tra stato e privato.
Sia chiaro, siamo al Nidiaci per portare vita ed energia nel rione, non per togliere la patata bollente ad altri: rivendichiamo come sempre, non solo la parte del giardino che noi terremo aperto, ma anche la parte che gli speculatori si sono presi; e tutto il resto di un rione assediato e minacciato, giorno dopo giorno, dove però la gente tiene gli occhi aperti.
Al Nidiaci, ci saranno lezioni gratuite di violino con la maestra Wendy Yates – un giorno faremo l’orchestra dell’Oltrarno – il campetto di calcio, laboratori con la creta (grazie, Sara, che arriva con un improbabile carretto a mano) e tanti altri progetti, perché le singole persone che partecipano, iniziano a dare ciascuna il proprio contributo.
Al momento abbiamo in ballo persino l’autocostruzione di macchine fotografiche – non chiedeteci altri dettagli, non ne sappiamo nulla nemmeno noi.
La convenzione ci permette anche di organizzare una serie di attività che non riguardano solo l’infanzia.
Cominciando con incontri tra “vecchi” e “nuovi” oltrarnini, a partire da una festa dedicata all’India e alla Cina in programma per il 19 ottobre.
Dovete sapere, infatti, che in Via del Leone, all’insegna di Rosticceria Casalinga, c’è il takeaway cinese della nostra amica Giulia, nata dalle parti di Shanghai, che ha molto, molto di più a che vedere con il nostro rione del Roberto Cavalli Club o dei tanti localini che ci fanno la guerra.
E poi, per ricambiare, una sera in cui chi è nato in Oltrarno racconterà le storie del rione a chi ci è arrivato da poco, perché non se ne dimentichino mai. Che la tradizione non è un fossile, ma qualcosa di vivo, che ci possiamo donare.
Avremo un gran bisogno di volontari per tenere aperto il giardino, e anche di tante competenze, artistiche e pratiche.
Gente che sappia far di conto, gente che sappia raccontare storie, gente che sappia leggere i documenti segreti del catasto, gente che sappia scrivere esposti, gente che sappia gonfiare bolle di sapone.
Franco Cardini (nato a San Frediano) e Piero Pelù, vi stanno facendo da testimoni illustri per la lotta per la preservazione dell’Oltrarno?
– Martedì 24, alle 16.30 riapriremo i cancelli –
Gigantissimi auguri!
Felice di leggere questa notizia.
Mi spiace, non abitare lì, per dare una mano…
Avanti! Sempre…
Per Rossana
Ma magari un giorno fai un salto a trovarci!
Per Tortuga
Grazie!
Ottima notizia!
Vi auguro di tutto cuore di divertirvi e di trovare un sacco di soddisfazioni in quello che fate che è la risposta giusta a quelli che dicono “è un compito gravoso che spetta alle autorità”
” la risposta giusta a quelli che dicono “è un compito gravoso che spetta alle autorità””
Non la considero un’obiezione peregrina.
E’ vero che noi paghiamo le tasse perché tengano aperti i giardini, pagando qualcuno con i nostri soldi.
Dover sia pagare le tasse, sia tenere aperti i giardini a nostre spese dovrebbe porre qualche problema anche a un liberale.
Dipende da quanto abbia ragione chi dice che stiamo però vivendo trasformazioni epocali, con la fine dello stato-nazione e la sua (non sempre legittima) identificazione con “il pubblico”, semplicemente per via di alcune discutibili pratiche elettorali.
Quando arriveremo in condizioni greche, non dovremo solo saper gestire giardini da noi, forse dovremo anche imparare a gestire altre cose.
Su un piano meno drammatico, negli ultimi anni, come saprai, hanno creato la figura del sindaco eletto direttamente. Che quindi non deve rispondere ad altri eletti, cioè ai consiglieri che bene o male sono radicati nei quartieri.
Allo stesso tempo, i quartieri introdotti alcuni decenni fa sono ridotti all’osso, almeno a Firenze e privati di ogni potere, persino di quello di lamentarsi presso il sindaco.
E non esistono più i partiti politici, che nel bene o nel male avevano sezioni “sul territorio”.
Il risultato, almeno a Firenze, è il vero problema dietro tutti i problemi che raccontiamo qui: il “pubblico” non ha più nulla a che vedere con “il popolo”. Esiste una cerchia molto ristretta di persone che di tanto in tanto, per motivi noti solo a loro o in base a una battuta vincente in televisione, emanano ordini.
Questi ordini vengono accettati con notevole malumore dai ranghi inferiori della pubblica amministrazione, che non ne capiscono nemmeno il senso.
Allo stesso tempo, anche le funzioni concrete pubbliche vengono in larga misura “privatizzate”: continuano a funzionare con i soldi pubblici, ma privi di ogni controllo da parte della cittadinanza, grazie al “sistema Tav” in tutta la sua immensa estensione.
Certo, molti – soprattutto i tanti elettori del PD nel quartiere – ritengono che bisognerebbe “riconquistare” le istituzioni pubbliche, ma è realistico?
Effettivamente non so se sia realistico. Perché l’unico momento in cui quelle istituzioni sono state davvero “pubbliche” – almeno dalle mie parti – è stato un ventennio terminato definitivamente con la crisi di metà anni Settanta.
Anche allora si diceva “riprendiamoci le strade”, “riprendiamoci le piazze”: in realtà strade e piazze non sono MAI state “nostre”. Anche per questo quello che avete fatto voi è un’azione corale che ha dell’eroico, e spero che possiate resistere a lungo.
Detto questo una domanda te la faccio: secondo la tua opinione, cosa pensano di Renzi i fiorentini? Non solo e non tanto quelli del tuo quartiere, ma i fiorentini nel loro complesso. A tuo avviso, che opinione hanno di lui come sindaco e come possibile leader del PD e del centrosinistra?
Sono d’accordo sul fatto che l’obiezione non è per niente obbiettiva, ma la risposta che ti suggerisco resta ottima. 🙂
Iniziative come la vostra creano “comunità” e credo che alla fine sia divertente per tutti. Pensa se il buon mirkhond fosse vostro vicino di casa. Lo “obblighereste” a rendersi utile (ripetizioni di storia? O lezioni informali sotto l’albero aperte a tutti), a lui farebbe benissimo e il quartiere guadagnerebbe un tesoro! 🙂
Non so se ti ricordi la storia degli spalatori volontari di boston. Certo, a me piace il sistema lussemburghese dove al primo fiocco di neve arrivano i camion dei ponts et chaussees, ma credo che mi divertirei molto a guidare uno di quei trattori giganteschi, a bere il caffè e mangiare la torta di mele della vecchina e a girare con il patacchino “local hero” attaccato alla macchina….
“Obiezione non è per niente peregrina”
” Non so se ti ricordi la storia degli spalatori volontari di boston. Certo, a me piace il sistema lussemburghese dove al primo fiocco di neve arrivano i camion dei ponts et chaussees”
Poi c’è il sistema italiano (almeno qua è così) dove il Comune stringe accordi con chi è dotato di trattore&spalaneve (tipicamente, “contoterzisti” agricoli) e gli dà un tot per ore di lavoro.
Funziona abbastanza, perlomeno finché il Comune ha soldi: va bene “local hero” ma la benzina costa e le atterzzature pure…
Però pino,
Il comune i soldi li prende pure dalle tasche tue….
Comunque non era tanto dei soldi che volevo parlare, ma del fatto che occuparsi di una cosa comune crea, appunto, una comunità, e questa è una cosa che mi piace molto
In momenti di estrema gravità tipo alluvione o terremoto mi mobilito parecchio insieme agli altri, ma se nevica una ventina di centimetri è il Comune che deve essere in grado di spalare eh, sennò alla fine si fa tutto noi:-)
” Il comune i soldi li prende pure dalle tasche tue….”
embè certo, li prende anche per le buche e le aiuole, no?
😉
voglio dire che hai ragione, occuparsi di una comunità è bello, però io lo spazzaneve non ce l’ho, e chi ce l’ha, giustamente, ci deve campare!
(giusto stasera, che non sono uscito, mi sono beccato una serie TV credo inglese ma era ambientata negli USA. C’era pure Lucy Liu, che è molto carina. Vabbè. Fatto sta che si trovano bloccati nella neve e vengono portati in giro da una signora che di mestiere, o per integrare, non so, fa la spazzaneve col suo camion, e poi lascia ai protagonisti il suo biglietto da visita, avessero bisogno di altre spazzate. Viva la libera impresa, ma siamo organizzati meglio noi!)
Pino,
hai visto una bella puntata di Elementary, serie TV americana che attualizza e sposta a New York niente meno che Sherlock Holmes!
E’ fatta bene, edulcora pochissimo la figura rispetto all’originale, anche la trasformazione di Watson in donna è gestita cum grano salis.
Nella puntata non si capisce se la tizia guida o possiede proprio lo spazzaneve.
Forse non ha notato la sottile critica sociale, quando si nota come la responsabile FEMA di New York sia pagata troppo poco, e per questo abbia organizzato la mega-rapina geniale che Sherlock sventa.
In ogni caso, sono favorevole alle iniziative dal basso, e pazienza (almeno all’inizio) se per quelle cose si sono già pagate le tasse: giorno verrà che faremo un discorsetto con quelli che i soldi delle tasse li spendono, per ora meglio vivere.
PS il Prof Mirkhond sotto l’albero piacerebbe anche a me!
Vedo con piacere che i volti del bambini nella foto sono oscurati e resi irroconoscibili.
Non si sa mai in quali mani possano finire le foto di bambini su internet ed è giusto proteggerli sempre.
Auguri, ché ne avrete bisogno.
Non ti/vi conviene inserire un piccolo banner in cima alla pagina per le donazioni alla onlus (dalla famosa canzone Onlus You!… scusate, non ho resistito)?
“Non so se ti ricordi la storia degli spalatori volontari di boston.”
Questo è un aspetto della cultura usana che piace anche a me, e che proviene direttamente dal Medioevo, quando le conunità di villaggio erano tenute e contribuivano a riparare ponti, fortificazioni e tratti di strada situate sul loro territorio.
Nel pomeriggio mi sono visto un documentario sulla Barbagia degli anni’60 del secolo passato, in cui le donne di un villaggio collaboravano tutte insieme alla preparazione del pane.
Un pane schiacciato, simile a quello arabo e a quello usato probabilmente da Gesù nell’Ultima Cena…..
“hai più pensato a quel progetto di esportare in India la piadina romagnola?”
(cit., Moi e Z. sapranno di chi).
PS
e vai di deragliamento dei commenti:
ma come caspitasi è messo in testa di pronunciare Cremonini?? nell’ultima canzone sua che passa alla radio, si esibisce con una frase tipo “ci inconthhreremo davanti a un c-Haffééééé” 😉
Oddio, anche Ligabue non scherza, a volte pare che canti “Certe nocci”. :-). Per quanto riguarda la piadina, è l’omonimo di un noto politico…
Buona domenica da M.T. sr.
😉
“mirkhond fosse vostro vicino di casa. Lo “obblighereste” a rendersi utile (ripetizioni di storia? O lezioni informali sotto l’albero aperte a tutti), a lui farebbe benissimo e il quartiere guadagnerebbe un tesoro! :-)”
Non ho mai insegnato ai piccoli, ma a gente di 55-85, e per ben 6 anni.
E devo dire che gli alunni che mi davano più soddisfazione erano quelli del mio quartiere, un quartiere popolare…..
Per Z
“Detto questo una domanda te la faccio: secondo la tua opinione, cosa pensano di Renzi i fiorentini?”
Bella domanda.
Io credo che ci siano tre grandi categorie:
1) quelli che non vivono la città. Cioè chi vive una vita piuttosto isolata, si accorge magari della singola buca nella strada, ma non cerca di capirne il contesto; non ha figli in età scolare; e lavora magari lontano dal luogo in cui dorme. Seguono magari le grandi notizie nazionali, ma non la piccola cronaca di Firenze: vi dico subito che è una categoria cui appartenevo, magari con mentalità un po’ particolare, anch’io fino a qualche anno fa.
Queste persone probabilmente hanno di Renzi la stessa opinione, formata essenzialmente dalla televisione (e a Firenze magari da una fedeltà a chiunque rappresenti “la sinistra”), che hanno le persone in tutta Italia. E quindi presumo sostanzialmente favorevole, perché Renzi è certamente simpatico e appare come innovatore.
2) Quelli che vivono nella città, che è sostanzialmente la gente di cui parlo io. Credo che abbiano votato per Renzi al 90% nel 2009, e con la stessa percentuale oggi lo abbiano in radicale antipatia.
3) Una rete importante di operatori turistici, commercianti, persone impegnate nella moda e affini che all’inizio diffidavano di quest’ “uomo di sinistra” e oggi lo amano alla follia.
Però questa gente raramente te lo viene a dire, perché comunicano per altri canali che i fiorentini medi nemmeno conoscono. Ad esempio, noi sappiamo che c’è chi vuole a tutti i costi il parcheggio in Piazza del Carmine, anche perché altrimenti non ci sarebbe tutta questa corsa a farla; eppure non li abbiamo mai sentito spiegare perché, o cercare di comunicare in alcun modo con chi è contro. Nemmeno, ad esempio, attraverso articoli favorevoli sui quotidiani.
Almeno questa è la mia opinione, poi boh…
Ti ringrazio 🙂
>> eppure non li abbiamo mai sentito spiegare perché, o cercare di comunicare in alcun modo con chi è contro. Nemmeno, ad esempio, attraverso articoli favorevoli sui quotidiani.
concordo con Miguel su questo modus operandi, che lascia adito ai miei peggiori sospetti
ciao
Per Roberto
“Pensa se il buon mirkhond fosse vostro vicino di casa. Lo “obblighereste” a rendersi utile (ripetizioni di storia? O lezioni informali sotto l’albero aperte a tutti), a lui farebbe benissimo e il quartiere guadagnerebbe un tesoro! 🙂 ”
Sai che ho avuto lo stesso, esattissimo pensiero oggi, mentre ero a Piazzo Tasso?
Per Mirkhond
parli di Piero Pelù… ha fatto un attacco viscerale a Renzi su Facebook. Vale la pena di dare un’occhiata, non tanto per quello che dice lui, ma per l’esplosione di commenti di fiorentini.
Riconosco molto il tono di quei commenti, che a volte salgono sopra le righe, ma sono spesso anche documentati e fanno riferimenti a fatti specifici.
Contro centinaia di voci (non dimentichiamo che Pelù su Facebook ha, sen ben ricordo, 76.000 amici), si alzano due voci renziane: una che dice un po’ di parolacce, e Geri Pozzolini. Proprio lui! http://kelebeklerblog.com/2011/07/07/geri-pozzolini-precisa-mario-attombri-non-e-astemio-ed-e-un-guru-unico-al-mondo/
Che NS vi scampi da Piero Pelù!
Zanardo
Ma chi è che NON ti sta antipatico? 🙂
Guarda che Pelù in realtà mi è pure simpatico…
Mica è Jovanotti o Saviano 😀
Solo, eviterei di prendermi come testimonial un tizio che crede alle scie chimiche!
Pelu, ha avuto successo ma su un tema molto comune, quello delle buche da riempire, croce e delizia di ogni sindaco, in realtà renzi se ha fatto una cosa è proprio quella di riempire le buche o poco più, per uno che era partito con trecento cose da fare che via via nel tempo si moltiplicavano pur essendo sempre le stesse -miracolo:-) – è davvero poco
Per Riccardo Giuliani
“Non ti/vi conviene inserire un piccolo banner in cima alla pagina per le donazioni alla onlus”
Prima dovremmo aprire un conto in banca 🙂
Comunque ci si può pensare.
Io invece penso che le istituzioni pubbliche debbano fare il loro mestiere che è quello, appunto, di gestire le cose di interesse comune, voglio dire che sarebbe un errore credere di poter supplire a certi compiti facendo leva sul volontariato, questo tipo di azione non può andare oltre un certo limite perché potrebbe rischiare di levare le castagne dal fuoco a inadempienze istituzionali.
Io ho frequentato il carcere di sollicciano come volontaria e ho spesso avuto dei contrasti proprio su questi problemi, mi chiedevo se era giusto adoperarsi per rendere meno drammatiche le condizioni dei detenuti e se nella nostra azione non vi fosse una certa complicità con il potere istituzionale a tutti i livelli che non è capace di gestire decentemente le galere. Poi certo l’ho fatto, io sono sempre per fare delle cose e non bubare e basta come succede spesso in rete e nella vita:-)
Ho fatto un esempio lontano dalle vicende oltrarnine apposta, per precisare i limiti e le ambiguità che, a mio parere, il volontariato può talvolta avere e non certo per sminuire quello che abbiamo fatto e faremo qui in Oltrarno.
In generale sono del parere che si debbano ricreare spazi di intervento anche oltre il volontariato, dove i cittadini possano trovare una appunto una sponda strutturata per contestare, criticare, proporre, respingere una politica istituzionale. E’ un po’ il discorso che fa Fabrizio Barca.
La scomparsa dei tanto vituperati partiti ha dato luogo a un vuoto che ha ridotto la già non splendida democrazia , oggi non c’è una sorta di contraltare alle scelte istituzionali, se c’è da opporsi a qualcosa che il comune fa o non fa , non si sa a chi rivolgersi, voglio dire che tutti conoscono il sindaco o il presidente della regione e nessuno conosce i loro omologhi sul terreno sociale, per cui le istituzioni locali e nazionali non hanno di fatto una vera opposizione.
Ecco perché negli ultimi anni c’è stata una proliferazione enorme di comitati, in toscana ce ne sono moltissimi, che offrono appunto una sponda ai cittadini che, venendo a mancare una dialettica tra Politica e Istituzioni, non hanno altri strumenti che il voto ogni cinque anni.
Peccato che Barca si sia bruciato tentando di candidarsi a segretario quando non aveva ancora la tessera. Mi sarebbe piaciuto, come segretario.
Se posso permettermi di fare pubblicità alla tua amica violinista, ho trovato una bellissima intervista in cui spiega con molta semplicità quello che volevo dire sulla comunità
“Mi sono integrata restituendo alla comunità e non sono più la moglie americana ma la maestra di violino”
http://m.huffpost.com/us/entry/3636597
Che personaggio straordinario, di tutti quelli di cui ci parli è sicuramente quella che mi ha colpito di più !
Mi immagino questa signora dare lezioni all’aperto, ed intanto i genitori che chiacchierano, i legami che si creano…
@ Z
Oggi come oggi il “Riprendiamoci la Città” fa pensare in primis alla ronda leghista …
Come diceva Mark Twain,
“The radical invents the views. When he has worn them out the conservative adopts them.”
Solo che ora la società gira molto più veloce che ai suoi tempi, e così anche il conservatore si muove in anticipo 😀
credo che la Lega sia morta anche perchè non ha saputo quasi per nulla coniugare la “politica” con le persone, per cui le ronde sono diventate una bandiera politica senza riscontri nella realtà
forse nei paesi è diverso, lo spero veramente
Ma tu, hai mai visto nella realtà una ronda leghista??
No, perché comicio a credere (sperare) che come molte cose leghiste fosse una semplice sparata da giornali, poco più di un espediente per avere un titolo, più eventuale goliardata di un paio di sere.
Le disavventure dei lombardi di importazione (compresi oriundi napoletani) venuti a “riprendersi la città” a nome dei parmigiani, che a dire il vero non li avevano chiamati e non ne sentivano il bisogno, credo di averle già raccontate anche troppe volte, ma magari da voi è diverso…
Per il renzi di plastica i nidiaci sono PERICOLOSISSIMI infatti pare si siano infiltrati alcuni UCCELLI PADULI dissimulati tra cinciallegre, fringuelli e rondoni ma in realtà appena il politico si china per raccogliere a terra un fiorino ed espone le terga ZAC ZAC ZAC il padulo fà il suo mestiere! Bisogna anche dire che i politici oggi sono fortunati perchè invece di fare una figuraccia basta che dicano “AH COME GODO” e nessuno lì sbeffeggerà per timore di essere tacciato di omofobia, sic transeata gloria tergarum!
Grog! Grog! Grog!
Tempo fa, se non sbaglio, renzy dichiarò di essere ambidestro…..
Per Roberto
A proposito della nostra violista/violinista, a questo punto credo che si possa dire che si tratta della Jane di cui parlavo qui:
http://kelebeklerblog.com/2012/10/23/facciamo-un-comunismo/
e la cui sorella Linda si chiama in realtà Eleanor. Puoi cercare Eleanor Yates muralist su Google, viene fuori un quadro notevole.
Ma qui siamo umanamente fortunati. E parecchio.
Per Mirkhond
“Tempo fa, se non sbaglio, renzy dichiarò di essere ambidestro…..”
Mai sentito nulla del genere.
A me, Renzi non interessa particolarmente, né tantomeno mi interessa la sua vita privata, non lo credo un politico migliore o peggiore di tanti altri. Mi interessa unicamente perché un politico né migliore né peggiore di tanti altri, viene presentato come il salvatore d’Italia; e il salvatore d’Italia porta come prova della sua elezione, ciò che ha fatto a Firenze.
A questo punto, uno si innervosisce 🙂
In ogni caso, non credo che Renzi abbia mai fatto una dichiarazione del genere.
Sulla sua vita privata è assai riservato, tanto che sua moglie (di cui peraltro mi hanno parlato bene) non compare praticamente mai e non viene usata, o non si lascia usare, come “consorte del re”.
Inoltre, le “provocazioni” di Renzi non sono mai trasgressive, e dubito che farebbe qualcosa che potrebbe essere visto male dagli elettori cattolici.
Ha attaccato l’arcivescovo di Firenze, è vero, ma in un contesto molto “politico”.
E poi, diciamocelo, Firenze è un villaggio, per cui la voce comunque ci sarebbe giunta, e non ci è giunta 🙂
A proposito di Soterismo e di Messianesimo della Politica (e poi Z dice che le istituzioni serie della teologia non san che farsene …) , come mai il Congresso del PD è saltato in data di …. Festività Natalizie ? 😉
Soterismo o esoterismo? Difficile dire!
Comunque non ho mai detto neppure quella frase. Sei portato, come dire, all’interpretazione superfetativa 😀
Per Roberto
“Mi immagino questa signora dare lezioni all’aperto, ed intanto i genitori che chiacchierano, i legami che si creano…”
Grazie, mi colpisce la tua sensibilità azzeccatissima sulle questioni oltrarnine.
Credo che sia importante cogliere questo fatto: magari sull’Unione Europea, per dire, potremmo pensarla diversamente, e quindi illuderci di essere su “fronti opposte”. A quel punto potrebbe scattare il classico meccanismo per cui si cerca sempre il peggio nell’altro, e per cui differenze di veduta si trasformano in disprezzo umano.
Invece, scopro che tu cogli alla perfezione il senso di una cosa per me fondamentale.
Perché le nostre “opinioni” sui grandi temi sono spesso legate a condizionamenti familiari, a ragionamenti astratti, a esperienze personali; mentre le “opinioni” sui piccoli temi nascono da qualche livello più autentico che c’è in noi.
Non si tratta di volere la pace a tutti i costi, che ci sono tanti e validi motivi per farsi la guerra; piuttosto, si tratta di evitare l’ottenebramento.
Ed è un po’ il senso del testo di Alan Watts che avevo messo in rete qualche giorno fa.
Credo che siano davvero in pochi, tra i tuoi lettori, a cercare il peggio negli altri.
E chissà, forse questo è un altro dei motivi che rendono questo spazio pressoché privo di insulti e miserie virtuali 🙂
Prova (dov’e` finito il pulsante “anteprima”?)
Google
Google (corretto)
E strong?
paragrafi?
Titoli?
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