Turchia, il megaprogetto terminale

E’ interessante notare come in questi giorni i media italiani parlino di una rivolta “laica” in Turchia contro gli “islamisti”, mentre i media turchi mi sembra che parlino soprattutto di una rivolta contro i megaprogetti del governo dell’AKP.

E quindi i media italiani lasciano passare in sordina questa  notizia allucinante, che traduco al volo dall’inglese (il turco mi fa troppa fatica) di Today’s Zaman.

Una legge che aprirà i siti naturali sia alla speculazione turistica e residenziale, sia agli aeroporti e agli impianti per la produzione di energia elettrica.

Qui il sito della campagna contro la proposta di legge.

Il parlamento si appresta a discutere una legge che distruggerà i parchi nazionali

4 giu 2013

Un disegno di legge sulla conservazione della natura e della diversità biologica, che abolisce la protezione giuridica dei siti naturali della Turchia e parchi nazionali, come il bosco Belgrad Ormanı e il lago di Manyas, sarà discusso in Parlamento questa settimana, forse mercoledì.

Un totale di 113 organizzazioni della società civile, tra cui l’associazione per la protezione degli habitat naturali e la lotta contro l’erosione del suolo (TEMA) e la Camera degli Architetti e Ingegneri (TMMOB), ha lanciato un movimento chiamato Iniziativa per monitorare la Legge sulla Natura [Tabiat Kanunu İzleme Girişimi]. L’iniziativa, dice che l’approvazione della legge che sarà votato in Parlamento questa settimana sarebbe un “errore storico”.

Gli ambientalisti sono allarmati dal momento che il progetto è stato adottato da una commissione in Parlamento. Dicono che la proposta causerà la distruzione dei siti naturali e delle coste della Turchia. La proposta parla del “massimo bene comune” per giustificare il cambiamento.

La controversa proposta è stato sospeso per tre anni. Se passerà, sarà legalmente possibile rilasciare permessi di costruzione per aree come il rifugio degli uccelli di Lago di Manyas (Manyas Gölü Kuş Cenneti)- un importante sito di conservazione aviaria – o il bosco Belgrad Ormanı, il più grande bosco di Istanbul. La Commissione Ambiente, che ha approvato la proposta, dice che la legge mira ad incentivare il turismo.

Organizzazioni della società civile della Turchia e l’Unione europea hanno criticato aspramente la proposta, ma la Commissione ha ignorato le obiezioni.

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42 risposte a Turchia, il megaprogetto terminale

  1. Francesco scrive:

    mi sembra una roba un pò confusa: gli aeroporti e le centrali elettriche non si fanno con le stesse logiche dell’edilizia, nè negli stessi posti

    dici che i palazzinari turchi si sono infilati alla grande in un provvedimento destinato ad altro?

    furbetti!

  2. Miguel Martinez scrive:

    per Francesco

    “gli aeroporti e le centrali elettriche non si fanno con le stesse logiche dell’edilizia, nè negli stessi posti”

    Perché no? Una bella cascata con una centrale elettrica, un fiume con tanti alberghi e un aeroporto per portarci i turisti…

    • Pietro scrive:

      Se riduciamo alle assurde pretese di sicurezza per la salute e salvaguardia dell’ambiente la vedo una strada percorribile anche da noi. Ormai riescono a giustificare tutto…

    • Francesco scrive:

      stai parlando delle cascate del Niagara? in effetti funziona benissimo ma non c’è edilizia abitativa

      del resto, avere una bella cascata e non sfruttarla è un crimine

      rovinarla è un altro crimine

      l’ambiente serve per viverci dentro, non per morirci dentro

      • Pietro scrive:

        Io avevo piu’ mente cose del tipo scene di vita in una centrale elettrica, con i cavi che passano sopra i tetti… Pensandoci esistono gia’ in luoghi molro poveri. Potrebbe essere la parte urbana del recupero del terzo mondo come mito. Povero e’ bello, abitui la gente alla crisi e ci fai qualche soldino. Blade runner non e’ molto lontano, solo che gli sceneggiatori avevano in mente un futuro opulento…

        • Francesco scrive:

          opulento?

          la divisione di classe è un asse portante della fantascienza cyberpunk e il pessimismo una caratteristica strutturale di Dick

          opulento per alcuni, miserabile per tutti gli altri, secondo il modello asiatico che diventa la realtà anche di quello USA

          ignorando bellamente l’America Latina e non dicendoci cosa capita all’Europa …

  3. Andrea Di Vita scrive:

    Per Martinez

    Avendo esaurito Spagna e Italia, ora tocca alla Turchia. L’Albania sarà la prossima?

    Ciao!

    Andrea Di Vita

    • Francesco scrive:

      forse mi sono distratto: lo sfruttamento turistico, i collegamenti aeroportuali, la fornitura di energia elettrica nel Sud Italia e isole sono a un livello di saturazione?

      perchè l’ultima volta non erano praticamente neppure iniziati

      🙁

      • Andrea Di Vita scrive:

        Per Francesco

        No, mi riferivo allo sventramento delle oasi naturalistiche. In Liguria ci provo’ con scarso successo la giunta berluschina di biasotti e compari.

        Ciao!

        Andrea Di Vita

        • Francesco scrive:

          la Liguria è un attimo diversa perchè oggettivamente lo spazio lì è meno che pochissimo

          ma il Meridione è grande e non utilizzato (che non conto certo la passione della camorra per le discariche abusive e autoavvelenatrici nè le mezze costruzioni con fondi UE, alla voce utilizzo)

          spazio per investire, fare bene turismo, arricchirsi (ovvove ovvove) ce ne sarebbe, e molto

        • Andrea Di Vita scrive:

          Per Francesco

          Il numero delle volte in cui di recente mi ritrovo d’accordo al 100% con te comincia a diventare imbarazzante…

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  4. Guido scrive:

    Rispondendo a un mio commento, nel post precedente, scrivevi:
    “Ho la sensazione che la questione “islamisti contro laicisti”, che pure esiste, sia solo una sfaccettatura simbolica – e facilmente comprensibile al teleconsumatore medio occidentale – di qualcos’altro, e che sia molto più importante la questione che pongo sotto l’etichetta piuttosto banale di “urbanistica”.”

    Infatti proprio di questo si tratta: l’urbanistica, per come ci è dato conoscerla e per come la subiamo, non è altro che la realizzazione dello stesso dispositivo che sembra sempre più voler rendere superfluo l’umano e tutto ciò che ancora resiste alle indiscutibili sacre leggi dell’economia. E’ lo stesso mostruoso meccanismo che vediamo all’opera quando viene cementificata a rotta di collo la città in cui viviamo, in cui spuntano come funghi banche e alberghi, in cui lo spazio è pensato solo per transitare e comprare, in cui vengono ricostruite come enclavi fortificate le nuove fortezze che preservino i privilegiati dal puzzolente resto di umanità stracciona.
    Ma, aggiungo, è lo stesso dispositivo che consente, finché può, la cura del suo stesso bestiame in quanto capitale umano: il pacemaker che tiene in vita mia madre va di pari passo con il bracciale elettronico per i detenuti, e con i druidi per le guerre “intelligenti”.
    La difficoltà è tutta qui: il voler distinguere il buono dal cattivo in questo pacchetto regalo.
    Il buon pastore si prende cura delle sue pecorelle…in attesa del pranzo della santa pasqua.

    La cosa interessante e curiosa è che buona parte delle rivolte contemporanee nascono proprio dal comune sentimento di essere tenuti fuori dalla possibilità di mettere in discussione i sempre più angusti recinti in cui un meccanismo incomprensibile costringe le vite del bestiame umano. Questo sentimento, poi, non può che esprimersi con grandi dosi di ambiguità e di pressappochismo: ci si è abituati a prendercela con il leader di turno, quello che ci mette la faccia, un po’ come ci si lamenta con l’impiegato che appare dietro lo sportello.

    Come orfani abbandonati e delusi dai nostri protettori saremo, prima o poi, costretti a fare di necessità virtù.

    P.S. Sono incappato poco fa in questa citazione di Giorgio Cesarano, un grande e misconosciuto intellettuale (nel senso nobile di questa sputtanata definizione) del secolo scorso:

    “Il capitale, come modo sociale di produzione, realizza il proprio dominio reale quando perviene a rimpiazzare tutti i presupposti sociali o naturali che gli preesistono, con forme di organizzazione specificamente sue, che mediano la sottomissione di tutta la vita fisica e sociale ai propri bisogni di valorizzazione […] Nella fase del dominio reale la politica, come strumento di mediazione del dispotismo del capitale, scompare. Dopo averla ampiamente utilizzata nella fase di dominio formale, esso può liquidarla quando perviene, in quanto essere totale a organizzare rigidamente la vita e l’esperienza dei propri subordinati”(Apocalisse e rivoluzione, Dedalo Libri 1973, pag. 9)

  5. Guido scrive:

    Meglio essere precisi. Per i malevoli lettori con simpatie leghiste: ho scritto “druidi” ma intendevo “droidi”.

    • Francesco scrive:

      però suonava bene lo stesso

      😀

    • Peucezio scrive:

      droidi o droni?

      • Guido scrive:

        Su Guerre Stellari i droidi sono robot da battaglia. Nel discorso ci stanno bene entrambi, droidi e droni!

      • Roberto scrive:

        Non diciamo eresie per favore!

        I droidi non sono per forza da battaglia. C1 p8 è un “astrodroid” (rectius astromech droid)

        C3po un droide protocollare

        😉

      • Moi scrive:

        Però sfasciare droidi e droni e mani nude con la Pozione Magica di Panoramix sarebbe una bella soddisfazione ! 😉

        Al dilà di questo, Guido ha pienamente ragione :

        tecnologie estremamente utili e tecnologie estremamente nocive si basano sugli stessi principii !

        • Guido scrive:

          Non mi permetto di replicare al droidologo Roberto e m’inchino di fronte alla sua enciclopedica cultura!
          Però che il droide fosse un robot c’avevo azzeccato!

          E mi chiedo: esistono anche droidi druìdi? 😉

          Aggiungo solo che in un certo senso siamo tutti soggetti a una grande contraddizione quando presumiamo di prendere solo il “lato buono” della tecnologia e chiudiamo volentieri gli occhi sugli effetti palesemente omicidi/ecocidi della stessa.
          E, mi sembra evidente, la tecnologia che è contemporanea dell’ascesa del capitalismo, è intrinsecamente inscindibile dalla ricerca del massimo profitto e della militarizzazione dello spazio.
          I presunti”benefici” della stessa tecnologia sono evidenti a tutti, in primis nella ricerca medica, ma il discorso meriterebbe un grande approfondimento e non si può esaurire in una diatriba tra tifosi tecnofili vs trogloditi tecnofobi.

          Il punto di vista “individuale” riesce solo a vedere il “prezzo” delle cose, mentre sfugge quasi del tutto il”costo”, che poi è quello che sta emergendo con prepotenza un pò ovunque

        • roberto scrive:

          “E mi chiedo: esistono anche droidi druìdi? ”

          beh se la definizione di droide è “macchina impiegata per cose che gli uomini non sanno fare o che sono troppo pericolose” direi che non dovrebbero esistere droidi druìdi 🙂

          comuque se vuoi andare qul sicuro, qui c’è la la voce “droid” nell’enciclopedia di star wars
          http://starwars.com/search?q=droid&filter=
          🙂

          scherzi a parte, e per curiosità, la parola “droid” è un marchio registrato dalla lucas film

        • roberto scrive:

          “Però sfasciare droidi e droni e mani nude con la Pozione Magica di Panoramix sarebbe una bella soddisfazione”

          è un po’ quello che succede nell’ultimo, ahimé orrendo, asterix

  6. Moi scrive:

    Ma qual era ‘sto rapporto extra special islamic style dell’ Impero Ottomano con l’ ambiente ?!

    • Moi scrive:

      La Sacralità della Natura è una roba paganissima, altro che !

      • Moi scrive:

        … e i MonoTeisti (Tutti) hanno sempre combattuto la Sacralità della Natura considerandola “Magia” e demonizzando le Figure Prometeiche Pagane in Satanassi & Affini.

        Dovrebbe essere andata più o meno così … O quasi 😉

      • Mauricius Tarvisii scrive:

        Al solito ignori le mezze misure. I filosofi francescani parlavano di “lode al Creatore per mezzo della creatura” e non a Caso nel Cantico Dio è lodato “per” (= attraverso) tutte le sue creature.
        Anche loro pagani?
        Invece non mi risulta una simile sensibilità per il creato da parte della paganissima religione romana. Semmai i paganesimi isola(va)no alcuni luoghi naturali o creature perché convinti che in essi risieda la divinità.
        Poi se invece risaliamo indietro fino agli animismi, in essi non troveremo il nostro concetto di sacro e quindi cominciamo a parlare di fuffa.

  7. Sarebbe certissimamente una ricolta laica se la spiegazione fosse verosimilmente quella della preservazione della natura, contro ad esempio l’installazione di grossi impianti di fotovoltaico (cosa che alla Turchia interessa e sta promuovendo, anche fiere del settore specifiche, a Marzo se ne è celebrata una).
    Ma viene da chiedersi perchè è necessario aggiungere i costi di abbattimento delle foreste per costruire centrali di produzione elettrica, quando immagino ci siano ampie praterie dove installare.
    Le ragioni credo siano in fondo al Mediterraneo, caro Miguel

    • Moi scrive:

      Beppe Grillo ha proposto più volte di mandare a fanculo il Petrolio e metterci su gli Antennoni a Raggi Cosmici dell’ antico progetto di Nikola Tesla !

  8. Moi scrive:

    @ Z

    Vero quel che dici sull’ Arabo e l’ ordine di scrittura … tant’è vero che :

    الطف الأحمر ولوك ني ني الجانبين نايالصخور

    Se non ti è chiaro, puoi contare su tanti Arabisti di Chiara Fama che affollano ‘sto blog ! ; -) : -)

    @ TORTUGA, sul Niqab … Koan o quasi : -) : -)

    في مكان ما هناك شخص يحتاج لي.

    أنا لا أعرف كيف أو من أين، ولكن صدقوني.

    سوف أمشي الكون للعثور عليها.

    للأفضل أو للأسوأ بجانبها.

    للشرف من الحب.

    من قبل السلطة أعلاه.

    لدي السلطة.

    لدي السلطة.

    مشى غريب في بلدي العالم.

    وعندما تحدث، وأنا حقا سمعت.

    وتحدث عن أشياء مثل الحب والسلام.

    سوف فرحة أنها تجلب تتوقف أبدا.

    للشرف من الحب.

    من قبل السلطة أعلاه.

    لدي السلطة.

    لدي السلطة.

    وحقيقة الحب يهدينا دائما.

    انها قوة أعلاه، ستكون في داخلنا.

    إلى الأبد أكثر سنكون معا.

    سوف قلوبنا تحلق واحدة إلى أخرى.

    للشرف من الحب.

    من قبل السلطة أعلاه.

    لدينا القدرة.

    لدينا القدرة.

    حتى يمكن لكم!

  9. Moi scrive:

    Comunque, per Amor di Dialettica, ecco cosa deve fare Miguel per l’ Oltrarno:

    a)

    Rinnovare la patente .

    b)

    Trovare un minivan a 9 posti, al limite una monovolume a 7 posti.

    c)

    Guidare in Oltrarno, fermandosi al primo marciapiede striminzito sul quale dovrebbe salire con le ruote.

    d)

    Quando il primo automobilista dietro scende incazzato per il blocco del traffico, si ritrova circondato da 6 a 8 Energumeni Buoni (ma lui non lo sa, ovviamente) 😉 Calcianti che, semplicemente, gli chiedono se ci sono problemi. Si prevede un effetto dissuasivo. 😉 🙂

    e)

    All’ arrivo dei Vigili, sfoderare il Codice della Strada.

    f)

    Se arriva Renzi, dirgli che è inutile che figheggi da Calciatore del Cuore in TV e in Streaming se poi toglie il pallone ai Bimbi MultiEtnici di Firenze !

  10. Pingback: Battaglia a Istanbul a difesa del verde. - Pagina 3

  11. Moi scrive:

    @ LISA PANISCUS

    A proposito di Natura VS Cultura …
    La Società Umana _ Selvaggi “con telefonino / àifon ” 😉 [cit.] o senza compresi _ è un attimino più complessa della Società Bonoba, se permetti. Ciononostante, la soluzione più avanzata sembra essere l’ istituzione zapateristica del ” PoliAmor ” [sic] che laicamente supera in effetti i riferimenti alle religioni esotiche.

    • Moi scrive:

      … Benché l’ istinto pansessualistico sia lo stesso fra Umani e Bonobi.

      Tuttavia, mentre i Bonobo la fanno semplice, “alla Freud” (Che secondo Maurizio Blondet era uguale ad Alvaro Vitali, ma viene dato per Pilastro del Pensiero Occidentale soltanto perché AntiCattolico, Ebreo Talmudico & Massone !) … gli Umani la fanno complicata, “alla Jung” 😉 .

  12. luciano scrive:

    miguel martinez e’ molto lontano da İstanbul .
    benvengano progetti cosi.
    magari ci fossero in italia politici cosi ambiziosi per il proprio paese.!!!!
    piuttosto ho avuto informazioni di centrali nucleari!!
    molto peggio del cemento.

    • Andrea Di Vita scrive:

      per luciano

      ‘centrali nucleari’

      Non preoccuparti. Nell’ambiente degli ingegneri nucleari, che per lavoro bàzzico da anni, le centrali nucleari Turche sono come la Rivoluzione Proletaria nell’Italia di Don Camillo. Tutti sospettano da anni che la realizzazione sia imminente ma finora nessuno ne ha visto alcunchè.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • Francesco scrive:

        per me l’Iran darà una bella spinta in questo senso

        che potenza regionale sei, se sei l’unico pirla senza centrali?

        • Andrea Di Vita scrive:

          Per Francesco

          Beh, innanzitutto la Turchia sta ancora nella NATO, per cui non ha in teoria bisogno di un deterrente nucleare autonomo verso Teheran.

          Poi, la Turchia è un importante partner commerciale dell’Iran. A Istanbul è pieno di TIR Iraniani che portano merci varie (immagino anche eroina) da smerciarsi in Europa.

          Tuttavia, sul lungo termine potresti avere ragione tu. Anatolia e Persia sono sempre state rivali, in passato.

          Comunque, visto che sono entrambe zone sismiche, e visto che il sito di una delle progettate centrali nucleari Turche è vicino alla faglia che passa vicino Istanbul, sono ben contento che i venti soffino dall’altra parte rispetto all’Italia.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  13. Miguel Martinez scrive:

    per Luciano

    “miguel martinez e’ molto lontano da İstanbul .
    benvengano progetti cosi.
    magari ci fossero in italia politici cosi ambiziosi per il proprio paese.!!!!”

    Grazie del commento.

    Sono sicuramente lontano da İstanbul; ma sono anche vicino all’Italia, che temo sia pieno di “politici così ambiziosi” in termini di cementificazione e di Grandi Opere Inutili.

    Probabilmente si tratta quindi non tanto di diverse informazioni, ma di un diverso punto di vista.

    Comunque, ci interessa qualunque cosa tu abbia da dire, visto che sei in Turchia o comunque la conosci bene.

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