Oltrarno, il giardino segreto riaperto. E molto di più

Ieri siamo riusciti a riaprire il giardino del Nidiaci, di cui si è parlato più volte qui.

C’è Firenze, con tutto ciò che nel bene e nel male significa.

C’è l’ultimo lembo vivo del centro storico di Firenze, che è l’Oltrarno, in particolare il rione di San Frediano.

C’è la chiesa del Carmine, che sta proprio al centro di San Frediano e di tutte le sue storie.

Alle spalle della chiesa, c’è un giardino, dove lo scultore Emilio Santarelli coltivava le sue camelie, e un palazzo dove creava le sue opere.


Nel 1920, la Croce Rossa americana acquistò tutto il complesso, per farne un’istituzione di “educazione popolare, con speciale riguardo all’infanzia“.

E per novant’anni, tutti i sanfredianini ci sono passati.

Alla fine di quei novant’anni, il palazzo e una bella fetta di giardino sono passati in mano all’Amore e Psiche Holding di Salvatore Leggiero, una società immobiliare che vende appartamenti di lusso, e per tutto l’inverno gli abitanti di San Frediano ne sono stati esclusi.

Ieri, attraverso un accordo con il Comune, la nostra Associazione Amici del Nidiaci in Oltrarno Onlus, è riuscita ad aprire i cancelli di quel che resta del giardino.

Ogni tanto, il giorno prima, guardavamo sul sito di Ilmeteo.it, che prometteva temporale. Anzi, temporale ininterrotto, dalle dieci di mattina alle sei di sera.

E invece, una bellissima giornata.

Apriamo il grande cancello.

Attacchiamo i nostri cartelloni sul muro di legno, e sulla cancellata di ferro, sagome di bambini che si arrampicano.


Non c’è l’acqua, ma siamo in un quartiere di artigiani, e dopo un quarto d’ora, una fontanella che sembrava morta torna in vita.

E arrivano le famiglie: in poco tempo, il giardino si riempie, contiamo centotrenta bambini e almeno altrettanti adulti tra accompagnatori e soci dell’associazione.


C’è la famiglia di indiani con la mamma con i costumi colorati, ci sono le mamme toste del calcio storico con i tatuaggi, ma anche l’architetto che dona cinquanta euro.

E, come sempre discretamente,  le violiniste bambine che praticano sotto l’attenta direzione di Wendy Yates.

I bambini più rumorosi si impossessano invece subito del campo di calcio, dopo un inverno di astinenza; mentre qualcuno realizza il sogno di poter scrivere liberamente su un muro.


A un certo punto, tre operai di Amore e Psiche – albanesi che certamente non potranno mai vivere negli appartamenti che stanno costruendo – cercano di entrare con il loro camion nella nostra area, e con molta fermezza una nonna li blocca e si ritirano prontamente.

Arriva il presidente del Quartiere in bicicletta, e ci racconta sorridendo degli ultimi inviluppi burocratici con cui si cerca di soffocare ogni sua iniziativa.

All’ingresso, al tavolo che il proprietario di un ristorante ha messo a disposizione, tre mamme gestiscono la fila di persone che chiede di iscriversi all’associazione.

Alla fine, si è fatto molto di più che semplicemente aprire un giardino. Si è realizzato un momento di vita finalmente normale.

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69 risposte a Oltrarno, il giardino segreto riaperto. E molto di più

  1. Francesco scrive:

    viva la primavera, allora!

    e auguri

  2. Gianluca Giannini scrive:

    davvero una bellissima giornata che è il risultato di una iniziativa coraggiosa e concreta!

  3. Ilaria D'Uva scrive:

    Bravo Miguel e bravi tutti voi!

  4. Mauricius Tarvisii scrive:

    Non possiamo che condannare gli atti vandalici di quella frangia violenta che imbratta i muri. Crediamo che il movimento, che afferma di rappresentare la popolazione del quartiere, abbia il dovere di rompere l’assordante silenzio con cui copre l’attività di questi facinorosi che trovano spazio all’interno delle sue iniziative: in caso contrario, sarà quanto meno ipotizzabile un inquietante collateralismo macchiato di compiacimento.

    😀

  5. Maria Fantappiè scrive:

    Bravissimi e bravo Miguel,

    Maria Fantappiè (Comitato Genitori IC Le Cure)

  6. roberto scrive:

    il giardino è quel miniquadrato verde dietro san frediano???

    ma come cavolo gli è saltato in mente di voler costruire qualcosa il quell’unico rettangolino di spazio….

  7. maria scrive:

    Roberto,
    ma non lo sai che ogni lembo di terra in Italia si riempie subito? che questi siano piazze storiche, giardini o anche pezzetti di verde incolto sfuggito per puro caso alle grinfie di qualcuno prima o poi vengono riacciuffati e sfregiati ovviamente sempre in nome di qualche” riqualificazione urbana”

    E questo avviene dappertutto, fuori dai centri storici ancora di più, l’urbanista Pier Luigi Cervellati una volta in proposito ha scritto che le periferie avevano un’unica ricchezza, gli spazi, bene, in questi decenni hanno perso anche quelli

  8. Come l’ha presa Amaro & Psycho?
    (posso immaginare dove, ma sorvoliamo per decenza).

  9. nic scrive:

    FELICITAZIONI!!!

    “C’è la famiglia di indiani con la mamma con i costumi colorati, ci sono le mamme toste del calcio storico con i tatuaggi, ma anche l’architetto che dona cinquanta euro. ” Frente Para la Victoria (Agrupación Tanos en San Frediano)

    Ti ho scoperto! Entonces sos vos él que escribe los discursos de la Kirchner! 🙂

    • Moi scrive:

      “sos vos” ?! (qualche “smàilino” che fa palpitare gli occhi sgranati, ma qui non so farlo !) 😉

      • Moi scrive:

        Ok, cercando un po’, a quanto pare è una variazione ispanoamericana …

        • nic scrive:

          In Argentina “tu” non si usa mai: ufficialmente anche nei testi scolastici la 2° persona singolare é “vos”, come il “Voi” di quando c’era lui caro lei.

          Da dove viene esattamente non si sa (o non lo so io), probabilmente dal “vos – otros” spagnolo dell’epoca coloniale utilizzato solo tra spagnoli. Il “tu” invece si usava solo in tono dispregiativo per chiamare all’indio mentre quest’ultimo doveva sempre rivolgersi al colono usando “usted” (derivato da “vuestra merced”) …come la familia indiana dai costumi colorati al generoso architetto che donó 50 euri 😉

        • Peucezio scrive:

          Il vos> è banalmente il vos> latino, come il francese vous> ed è analogo all’inglese you: anche you in origine indicava il voi e, come in Argentina, ha soppiantato completamente il tu, diventando anche forma confidenziale, mentre in Argentina è diventata solo forma confidenziale, perché la forma di cortesia è usted, che presuppone il vos, come da noi, se diciamo la vostra signoria, ed è il motivo per cui il lei in origine è più formale e deferente del voi.
          I verbi, come in inglese d’altronde, si coniugano alla II plurale, togliendo però la i, per cui vos sos, da sois, mentre al posto della II plurale si usa la III, con ustedes: “voi siete” si traduce ustedes son, come se si trattasse di persone cui si dà del lei.
          Il nosotros e vosotros castigliano, coio rispettivi femminili nosotras e vosotras (nosotros, -as si usa anche in America Latina, vosotros credo usi poco e niente fuori dalla Spagna, essendo sostituito appunto da ustedes) altro non è ovviamente che il composto di nos, vos e otros, otras, come il nostro noialtri, solo che in spagnolo è obbligatoria l’aggiunta di -otros, tranne appunto, in America Latina, dove si usa vos per tuM; il fenomeno viene chiamato voseo.

  10. Francesco scrive:

    Vorrei difendere i vandali: sono per l’impiccagione immediata dei graffitari ma non quando graffitano roba da abbattere quanto prima!

  11. Francesca scrive:

    Avete tutto il mio sostegno! Questa provincia è malata di cemento, e anche se il mercato delle costruzioni sta crollando continua a riempirci di mostri improbabili per ogni metro quadro di verde che finora l’ha scampata. E poi, al di là dell’ identità di un luogo e dei suoi abitanti (che sono la cosa più importante) certa gente per i soldi davvero perde ogni senso della decenza in fatto di gusto ed estetica. Mi chiedo, che cosa ce ne faremo di tanti fondi vuoti, di tanti edifici rimessi a posto per metà quando anche qui scoppierà definitivamente la bolla immobiliare? E’ giusto combattere per i nostri spazi dunque, indipendentemente dalle probabilità che abbiamo di vincere, almeno potremo dire di non essere rimasti a guardare. Bravi! 🙂
    Fra

  12. Andrea Di Vita scrive:

    Congratulazioni ! 🙂 🙂

    Questa è politica!

    Ciao!

    Andrea Di Vita

  13. Peucezio scrive:

    Splendida notizia!

  14. Miguel Martinez scrive:

    Per tutti

    Il Comitato Genitori Istituto Comprensivo Le Cure, che ci ha onorati di un commento, fa un lavoro splendido alle Cure (che sta all’Oltrarno come la Lapponia sta alla Nigeria), nella periferia nord di Firenze.

    Sono nostri maestri per molte cose, e quest’autunno dovremmo organizzare insieme un’iniziativa congiunta a sostegno dell’artigianato.

  15. Miguel Martinez scrive:

    Per Andrea Di Vita

    “Questa è politica!”

    E’ verissimo, e proprio per questo si parla poco “di politica”.

    Notate poi come i fatti concreti uniscano, persino a distanza: per una volta, Francesco, Peucezio, Roberto, Pino Mamet, Tortuga (in messaggi passati), Andrea Di Vita sono tutti d’accordo (mi scuso con eventuali commentatori che mi sono dimenticato di citare).

  16. Miguel Martinez scrive:

    per Francesca

    “Questa provincia è malata di cemento, e anche se il mercato delle costruzioni sta crollando continua a riempirci di mostri improbabili per ogni metro quadro di verde che finora l’ha scampata. “

    Secondo i dati ufficiali della Regione, in Toscana ci sono 423 mila alloggi sfitti. La fonte è un testo davvero interessante:

    http://toscana-notizie.it/blog/2013/05/07/casa-allocca-in-toscana-423mila-alloggi-sfitti-servono-politiche-innovative/

  17. Miguel Martinez scrive:

    Ieri, dramma in Oltrarno 🙂

    (da Repubblica)

    Sei in:
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    Cronaca /

    Il sacerdote lo rimprovera
    tenta di colpirlo con un inginocchiatoio
    L’uomo denunciato per tentata aggressione aggravata. Chiedeva l’elemosina ai fedeli nella basilica di Santa Maria del Carmine, in Oltrarno
    di MASSIMO MUGNAINI

    Il sacerdote lo rimprovera tenta di colpirlo con un inginocchiatoio
    Ha tentato di scagliare un inginocchiatoio addosso al sacerdote che lo stava rimproverando perché chiedeva insistentemente l’elemosina ai fedeli all’interno della basilica di Santa Maria del Carmine, in Oltrarno. Per questo un uomo di 44 anni originario di Gragnano, Napoli, è stato denunciato questa sera per tentata aggressione aggravata dalle volanti della polizia. L’episodio è accaduto intorno alle 19:30 di fronte ai fedeli sbigottiti. L’aggressore, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, non è però riuscito a colpire il religioso, rimasto illeso, anzi: mentre sollevava l’inginocchiatoio, ha accusato un forte dolore all’anca ed è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari del 118.

  18. mirkhond scrive:

    Per Andrea Di Vita

    Ti rispondo qui, perché lo spazio commenti più sotto è stato chiuso:
    Penso che il Sumerico potrebbe avere qualche remota parentela proprio con le lingue caucasiche.
    Per l’Elamitico, che però è diverso dal Sumerico, si pensa pure a questa parentela…
    Purtroppo, non riusciremo mai a sapere con certezza, quali lingue si parlassero tra l’alluvio mesopotamico e la valle dell’Indo, PREindoeuropee.
    Ho il sospetto che lì vi sia la risposta perduta del mistero del Sumerico….
    Non essendo un linguista però, queste sono solo supposizioni….
    Penso alla terra di Aratta, parte essenziale della mitologia sumerica, e la cui ubicazione è stata ipotizzata di volta in volta, tra l’Armenia (Aratta/Ararat) e l’Afghanistan……
    Oppure Dilmun, che dalla fine del III millennio a.C., viene situata nel Golfo Persico, nell’attuale Bahrein, ma che il sumerologo Samuel Noah Kramer, riteneva invece che si trovasse oltre gli Zagros, nell’area tra l’Azerbaigian e il Caspio.
    Dilmun, che dovrebbe costituire la base sumerica dello stesso Eden, la Terra Primordiale degli Antenati e la Dimora dei Beati, in cui Gilgamesh (2700 a.C. circa) si reca, dopo aver attraversato gli impervi Monti Mashu (Massis?, altro termine per indicare l’Agri Dagi/Ararat?), per raggiungere Ziusudra/Noè, che lì risiedeva con la moglie, unici terrestri ad aver ottenuto il dono dell’immortalità, dopo il Grande Diluvio…
    ciao!

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per mirkhond

      …e io ti rispondo qui sugli Uighuri, chè lo spazio per i commenti è stato altrove chiuso:

      Per Mirkhond

      Aggiungerei che nel 762 gli Uighuri della regione attualmente nota come Dun Huang si convertirono al Manicheismo, il che consentì a questa religione di sopravvivere lungo la Via della Seta nonostante le persecuzioni Bizantine in Asia Minore prima e Musulmane in Iran dopo. Ai margini del dominio Uighuro, i manichei furono forti a Balkh e a Merv (l’ex Alexandria Margiana), nell’attuale Turkmenistan, e mantennero ad Harran presso Edessa un monastero che sopravvisse ai Musulmani almeno fino al decimo secolo. Insomma, anche dal punto di vista religioso Uighuri e Cinesi hanno avuto poco in comune.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per mirkhond

      Beh, a questo punto la domanda da un miliardo di euro ci sta tutta:… 🙂 🙂

      …non è che la presenza di un dio del mare nel pantheon Sumero suggerisce un legame via acqua con la civiltà dell’Indo?

      E già che ci siamo: non è che a Mohenjo-Daro parlassero una lingua ergativa?

      (Queste domande mi fanno venire i brividi lungo la schiena. Altro che extraterrestri: qui non conosco neanche la storia di casa mia, la Terra)

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  19. mirkhond scrive:

    Per Andrea Di Vita

    L’ipotesi di un’ origine indiana dei Sumeri, attraverso il Golfo Persico è stata presa pure in considerazione, ipotizzando una parentela con le lingue dravidiche dell’India meridionale e il Brahui ad esse affine, del Belucistan….
    Lingue dravidiche e Brahui che con tutta probabilità costituiscono ciò che resta del sostrato indiano indigeno preario…..
    Forse Harappa e Mohenjio Daro si parlavano questo tipo di lingue, e sappiamo con certezza che i Sumeri, nel III millennio a.C., erano in rapporti commerciali con la Civiltà dell’Indo ed una terra chiamata Meluhha (forse l’area tra il Sindh e il Gujarat).
    E tra i sette Abgal (Apkallu) in Accadico, cioè i Sette Saggi del mito che, scesi dal Cielo (dagli Zagros?) avrebbero portato la civiltà nell’Alluvio mesopotamico, fondando Eridu (Eridug in Sumerico), la più antica città della Mesopotamia, e allora costituente un’isola sulla costa del Golfo Persico (allora molto più arretrato di oggi; Tigri ed Eufrate sfociavano separatamente, e lo Shatt el-Arab, in cui oggi confluiscono a 160 km dall’attuale foce, non esisteva);
    TRa i Sette Saggi, gli Abgal, dicevo, il primo si chiamava Uanna-Adapa, il Re-Pescatore, raffigurato infatti con corpo umano e testa di pesce, e noto come Oannes nella storia di Berosso (circa 260 a.C.), sacerdote babilonese, che redasse in Greco, sotto i Seleucidi (311-64 a.C.) tutta la storia mesopotamica fin dalle epoche più remote, come il suo coevo ed equivalente Manetone, alla corte dei Tolomei (321-30 a.C.) in Egitto, e pure lui in Greco!
    Ma, secondo l’archeologo britannico Daviv Rohl, Uanna-Adapa/Oannes, potrebbe essere collegato addirittura al biblico Enoch!
    ciao!

    • Peucezio scrive:

      I Sumeri, e per altri versi anche i Dravida, sono popoli che mi hanno sempre affascinato.
      Sapevo di ipotesi circa una possibile parentela: mi dolgo di saperne pochissimo. Sarebbe interessante sapere su quali basi viene supposta e quali sono le caratteristiche comuni. Mi chiedo se non ci sia anche una relazione con le lingue caucasiche.

    • mirkhond scrive:

      David Rohl

      • daouda scrive:

        i 7 manu…

        • mirkhond scrive:

          Per Daouda

          Ti riferisci ai Saptarishi, i Sette Saggi della tradizione vedica?
          In ogni caso, vi troveremmo un’analogia con i Sette Abgal/Apkallu sumerici, come coloro che portarono la civiltà ai rispettivi popoli…..
          Qui Moi, avrebbe da sbizarrirsi 😉 con le teorie sitchiniane-compassiane 🙂 sugli extraterrestri giunti da Nibiru o da Marte, o da qualsiasi altra profondità degli spazi siderali…… 😉 🙂
          ciao!

        • daouda scrive:

          Si, in riferimento alla costellazione dell’orsa maggiore, che in realtà, assieme all’orsa minore, costituisce la “bilancia di Giada” prima che la sovversione impose ad essa il titolo di orsa tipicamente “guerriero” invece che “sacerdotale” come la bilancia attesta.Tale simbolismo vale ad esempio anche per Roma.

          A Moi basta dargli il La 😀

        • daouda scrive:

          i sette Re di Roma intendevo

  20. mirkhond scrive:

    Concordo comunque con te che, invece di perder tempo con le monate sugli extraterrestri, QUI SU QUESTA TERRA, vi sono dei MISTERI MOLTO PIU’ AFFASCINANTI, che, legati alle più antiche civiltà note, ci pongono una serie di interrogativi.
    Soprattutto con la scoperta di, altrimenti SCONOSCIUTE civiltà nell’altopiano iranico tra Mesopotamia e valle dell’Indo…..

    • Andrea Di Vita scrive:

      per mirkhond

      Beh, non è che quelle sugli extraterrestri di per sè siano monate. E’ che se i soldi spesi per cose tipo ‘Voyager’ o ‘Mistero’ li si spendesse per gli scavi archeologici impareremmo abbastanza cose da non farci fare la figura dei presuntuosi se e quando troveremo o saremo trovati dagli extraterrestri.

      Esiste una piccola chicca della letteratura fantascientifica mastica-bibbie anni ’50, ‘Multilingue’, credo di Brian Aldiss, in cui si immagina che i futuri coloni umani di Marte trovino sepolta nelle sabbie del gelido deserto di quel pianeta una intera biblioteca di tavolette scritte da una civiltà Marziana scomparsa.

      Ovviamente non ci sono analoghi della Stele di Rosetta, perchè i Marziani si sono estinti prima che arrivassero coloni dalla Terra.

      Dopo decenni di inutili sforzi, e di pseudoscienziati invasati che promettono di tradurre le incomprensibili tavolette usando i geroglifici Egizi e le proporzioni architettoniche di Angkor Wat alla ‘Voyager’, gli studiosi ‘seri’ si rassegnano a lasciare non tradotto l’immenso patrimonio.

      Almeno finchè una giovane dottoranda, impiegata in un noioso lavoro di archiviazione, non trova una tavoletta con un elenco di novantadue nomi, proprio come (le fa notare casualmente un collega in mensa) la tavola di Mendelejev.

      Più per passare il tempo che per altro, la protagonista appaia il primo nome della lista (due segni, chiamiamoli ‘A’ e ‘B’) al nome del primo elemento della Tavola, ‘idrogeno’ = ‘generatore d’acqua’. Le viene spontaneo associare ‘A’ al tema di ‘acqua’ e ‘B’ al tema di ‘generazione’. Poi prende l’ottavo nome (due segni, ‘C’ e ‘B’) e scopre che il secondo segno è sempre ‘B’, cioè ‘generazione’. L’ottavo elemento della Tavola è ‘ossigeno’ = ‘generatore di acido’. Allora, stando al giochetto, ‘C’ = ‘acido’. Andando avanti così deduce il significato ipotetico di qualche decina di simboli Marziani.

      La pubblicazione che ne tira fuori passa prevedibilmente sotto silenzio, finchè anni dopo un professore non scopre il suo articolo, e -questo è l’aspetto davvero incredibile- glielo pubblicizza riconoscendogliene il merito

      Secoli dopo, e con tutto quel materiale a disposizione, il Marziano è tradotto (seguendo lo stesso schema stile ‘parole crociate crittografate’ che hanno usato Grotefend e gli altri con le lingue della Mesopotamia e degli Ittiti).

      La Tavola di Mendelejev è universale, e dunque va bene come Stele di Rosetta.

      Ma fra Sumero e -ad esempio- lingue dei Dravida, cosa ci può essere indiscutibilmente in comune, o cosa ci puo’ essere la cui assenza provi l’assenza di una parentela?

      Viceversa, se adesso saremo capaci di risolvere i problemi del Sumero – o della Lineare B, o simili- in futuro saremo forse meglio capaci di capirli davvero, gli extraterrestri. Tutta l’opera di Stanislaw Lem, quello di ‘Solaris’, è dedicata ai drammi degli esseri umani che incontrano gli alieni …e non capiscono un’acca.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • La pubblicazione che ne tira fuori passa prevedibilmente sotto silenzio, finchè anni dopo un professore non scopre il suo articolo, e -questo è l’aspetto davvero incredibile- glielo pubblicizza riconoscendogliene il merito

        Direi quasi che si tratti di fantascienza. 😀

  21. mirkhond scrive:

    Abgal in Sumerico, Apkallu in Accadico

  22. mirkhond scrive:

    Per Peucezio

    Non essendo un linguista, non saprei dirti di più, tranne che riguardo al Sumerico e al NON affine, ma contiguo Elamitico, sono state prese in considerazione sia un’origine caucasica, che dravidica.
    Dove per caucasico, si deve intendere un’area linguistica PREindoeuropea, molto più vasta di quella tra i monti omonimi tra Mar Nero e Mar Caspio, e estesa in epoche preistoriche e protostoriche, almeno dall’Anatolia all’Himalaya, comprendendovi forse anche l’isolata lingua degli Hunza del Karakorum, oggi in Pakistan.
    Per l’ipotesi pancaucasica prearia citata, ne accennano Luca e Francesco Cavalli Sforza, nel loro studio, Chi Siamo, Oscar Mondadori, 1995.
    ciao!

  23. mirkhond scrive:

    Sempre sui Sumeri

    Il termine Shumer, di ignota origine, ma utilizzato dagli Accadi e poi dalle altre stirpi semitiche che finirono per imporsi linguisticamente nel Basso Iraq, intorno al 2000-1700 a.C., portando all’estinzione del Sumerico stesso, Shumer dicevo, significava Paese delle Teste NERE, cioè gli stessi Sumeri.
    Che invece si autodefinivano Ki-en-gi, e il loro paese sud-mesopotamico Saggiga (si dovrebbe leggere Sangiga), cioè Terra degli Uomini Civilizzati!
    Ora, ancora oggi nel Khuzistan iraniano, corrispondente all’antico Elam, e il cui termine iranico potrebbe avere qualche connessione con la biblica Kush, nel Khuzistan dicevo, la locale popolazione arabofona, ha i tratti somatici molto scuri, e in qualche modo somiglianti a quelli degli Indiani dell’India.
    Su un sito sui Sumeri, linkata alla voce su di loro, della sacra wiki in Inglese, si afferma che gli abitanti del Kuwait e quindi della foce dello Shatt el-Arab, da un punto di vista genetico, ne sarebbero i discendenti semitizzati!
    La genetica del resto, ha trovato tracce armenoidi-mediterranee anche fra i Pashtun, e questo POTREBBE, portare argomenti alle tesi citate dai Cavalli Sforza, su un’antichissima superfamiglia linguistica anaria caucasico-dravidica….
    ciao!

    • serse scrive:

      Miguel, maremma maiala, ancora con ‘sto casino?
      Cosa ci sarebbe di sbagliato di un amorevole e psichico quartiere come questo:

      http://bizzarrobazar.com/2013/05/10/la-citta-delloscurita/

      Viva l’Anarchia!

      (segnalato da l.w. paulus secundus petit zak, ove si racconta l’epopea del Comandante Francisco)

      • Peucezio scrive:

        Affascinante!!!!
        Una cosa così, altro che demolirla, andava tutelata dall’Unesco!

        • serse scrive:

          Giusto. Ma c’è chi ne capisce più di noi:
          “Raffaele Bonanni sottolinea che «l’Italia è pronta per lo “ius soli” e non c’e bisogno di nessun referendum»”

        • Peucezio scrive:

          E che c’entra lo jus soli?

        • serse scrive:

          Infatti non c’entra.
          C’entra invece il fatto che l’Italia è pronta per le magnifiche sorti e progressive di Raffaele Bonanni & C.
          Scusa ma a volte faccio delle associazioni mentali un po’ criptiche.

        • serse scrive:

          Provo a spiegarmi meglio (a decriptare):

          Invece di piallare un paio di palazzoni e farci un bel parco, i portatori locali delle magnifiche sorti e progressive hanno preferito piallare un quartiere degno di essere tutelato dall’Unesco (e con ciò mi riallaccio ai costruttori di parcheggi sotterranei, pure issi portatori…)
          Vabbe’ è un po’ contorto, ma questo passa il convento.

        • serse scrive:

          Gulp! Ho scoperto di essere andreottiano!

  24. mirkhond scrive:

    Il sito è questo:

    Sumerian Questions and Answers, a cura di John Alan Halloran, Los Angeles, California, 2002-2o12, aggiornato al marzo 2012.
    Lo studioso tratta argomenti che vanno dai collegamenti tra i Sumeri e la Bibbia, alle presunte connessioni tra Sumerico e lingue ugro-finniche e altaiche, oltre che del bislacco Sitchin e i suoi Annunnaki spaziali di Nibiru, che viene smontato e ridicolizzato per la sua grossolanità e sostanziale ignoranza e malafede sulla lingua sumerica….
    ciao!

  25. jam scrive:

    …khara korum cioé montagne nere, anche se spesso sono bianche di neve, quindi il fatto che i sumeri si autodefinissero “teste nere” non significa conseguentemente che fossero neri di pelle.
    parlando dei sumeri ricordiamoci del valore divino da loro attribuito ai lapis-lazuli, ed i lapis lazuli si estraevano e si estraggono ancora oggi nel Badakhshan non lontano dal pamir in pieno hindu kush che poi diventa karakorum-himalaya…
    ciao

    • daouda scrive:

      Si riferisce anche , in senso negativo, agli etiopi spirituali dei padri della Chiesa.

      • mirkhond scrive:

        Cioè?

        • daouda scrive:

          Ciò rientra nel simbolismo del bianco e del nero. Come Arjuna è il bianco e Krishna il nero , come i dioscuri, a simboleggiare il perituro e l’imperituro, ugualmente il nero preso in sé stesso , da solo, è analogo al riferimento delle acque inferiori o superiori, ossia può avere una doppia valenza di significati una positiva e l’altra negativa.
          Nel caso dei padri della Chiesa questo termine, riportato nella Filocalia, si riferisce al nero nel suo significato negativo intendendo i demoni e la focalizzazione sull’etiopico è da considerarsi in senso analogico per via della loro pelle e forse a condanna di certe loro antiche pratiche di animismo.

  26. mirkhond scrive:

    Per Jam

    Se potesse essere provato qualche legame linguistico tra il Burushaski degli Hunza col Sumerico, forse potremmo avere delle sorprendenti rivelazioni.
    Le miniere del Badakhshan erano infatti note e sfruttate fin dal III millennio a.C., e il lapislazzuli giungeva nel Sindh per fluitazione attraverso l’Indo, e da lì nel Golfo Persico, nella terra dei Sumeri….
    ciao!

  27. mirkhond scrive:

    Del resto nelle tradizioni vediche, si accenna ad un Monte Meru o SUMERU, ad ovest dell’India stessa, ed alcuni pensano che possa trattarsi dell’antica regione iranica della Margiana, col suo centro di Merv.
    Altri, senza escludere la prima ipotesi, ritengono che possa essere la patria PRIMORDIALE dei Sumeri!
    Ancora nei Veda, se non ricordo male, viene citato un paese chiamato ARATTA, il cui nome simili, è presente anche nella mitologia sumerica.
    Si tratta STESSA terra?
    Gli studiosi infatti, (vedasi Mario Liverani) la collocano da qualche parte dell’immenso altopiano iranico tra l’Armenia e l’Afghanistan!

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per Mirkhond

      Un momento.

      Merv non fu fondata da Alessandro Magno (Alexandria Margiana)?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • daouda scrive:

        Sarebbe curioso leggere delle ipotesi sulla possibile derivazione del semitico e dell’indoeuropeo dal sumerico…sembra collidere con gli studi di Gaston Georgel…

  28. daouda scrive:

    OT per Pino:

    Guarda che puoi avere tutti i giudizi e pregiudizi che vuoi. Ti invitavo solo ad applicarti meglio nel leggere perché , per quanto scriva male alle volte, differenzio ancora tra congiuntivi, condizionali ed indicativi e ritengo ( e gradirei ) che debbano esser tenuti presenti.

    p.s. il centro studi la runa lò citato 2 volte in anni che scrivo qui, fà ‘r piacere. Per il resto io rido differentemente da te o da voi, spesso da solo, e me ne frego…rispondendo che l’aroma è tutto per me (chi sà capisce, e capisce pure che era una bella battuta e ce stà, immagino, penzà te sò mesi che me sò placato nun te và bene nulla aò ;-P )!!!

    • PinoMamet scrive:

      Ok Daouda
      prendo atto e mi fa piacere. Ti faccio presente che credo di aver risposto alle tue osservazioni senza offenderti, ma tentando di rispondere nel merito.
      Comunque a volte non rendi facile capirti, ma vabbè.

      Ciao e stammi bene!

  29. mirkhond scrive:

    Per Andrea Di Vita

    Merv, è menzionata già nei Commentarii (Zend) dell’Avesta col nome di Mouru, e se ne hanno tracce già sotto Ciro (559-530 a.C.) e Dario I (521-485 a.C.) di Persia.
    Ma, gli scavi archeologici, hanno dimostrato che il suo sito era popolato già nel III millennio a.C.
    Probabilmente doveva trovarsi sulla grande Strada del Khorasan, l’altra via, questa volta interamente di terra, da cui giungeva il lapislazzuli dal Badakhshan alla mesopotamia sumero-accadica!
    Alessandro Magno (336-323 a.C.) vi si sarebbe recato solo di passaggio, mentre il sovrano seleucide Antioco I Soter (281-261 a.C.) l’avrebbe rifondata, e gli storici greco-romani la ricordano col nome di Alessandria di Margiana.
    Riguardo al Monte Meru/Sumeru della mitologia induista e buddhista, secondo alcuni sarebbe proprio nella Margiana, mentre, tenendo conto che il mito si riferisce ad una MONTAGNA, potrebbe trattarsi del PaMIR o del KashMIR, così cari a Jam 😉 e non solo a lei…..
    ciao!

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per mirkhond

      Cioè, Merv è antica quanto la leggendaria Prima Dinastia dell’Egitto. Questo mi dimostra ancora una volta quanto la storia che ancora ci insegnano a scuola sia diversa da quella vera.

      Un aneddoto: mia figlia ha portato a scuola (terza media) una piccola ricerca, basata su Wikipedia, in cui si parlava dei Nestoriani arrivati prima del decimo secolo dopo Cristo fino in Cina e in India. Stupore assoluto della professoressa di storia, che non ne sapeva assolutamente nulla.

      OT Non c’entra nulla, ma apprezzerai la notizia:

      http://www.diregiovani.it/rubriche/scientificamente/22345-scoperta-mediterraneo-citta-heracleion-egizi.dg

      Ciao!

      Andrea Di Vita

      • mirkhond scrive:

        E Merv fu un’importante diocesi nestoriana tra V e XI secolo dopo Cristo, sempre stando alla sacra wiki! 🙂
        ciao!

  30. mirkhond scrive:

    Comunque sul rapporto tra gli Indo-Iranici e il possibile strato anario dell’Iran e dell’India antiche, consiglio gli articoli del linguista tedesco Michael Witzel, reperibili in internet.
    Witzel è un esperto della cultura vedica.
    ciao!

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per mirkhond

      Da quello che capisco di ciò leggo su Wikipedia, Witzel parla di una grande quantità di prestiti lessicali da lingue non indoeuropee alle lingue indoeuropee dell’India del nord.

      Ma non parla di strutture grammaticali.

      Così mi sembra poco per parlare di ‘sostrato an-ario’ e tantomeno di origini comuni.

      Di prestiti lessicali ce ne sono millanta anche fra le attuali lingue Dravida e quelle indoeuropee dell’India del nord, ma ovviamente la parentela fra queste due famiglie di lingue si è persa …dopo il Nostratico.

      Tanto vale postulare l’origine caucasica dell’Etrusco: in fondo Kartvelo ed Etrusco sono lingue ergative entrambe.

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  31. mirkhond scrive:

    Non sono un linguista, e a quel che mi sembra, le tesi di Witzel non trovano unanimità di consensi.
    Ma, a meno di qualche scoperta sensazionale ed imprevista, credo che sarà difficile saperne di più, se ipotizziamo che un’ eventuale famiglia linguistica a cui sarebbe stato collegato il Sumerico, può essersi estinta PRIMA di lasciarci traccie scritte…
    Cioè il Sumerico sarebbe noto, solo perché trascritto, e poi mantenuto per due millenni dopo la sua estinzione, come lingua sacra della successiva civiltà accadica e nelle sue filiazioni assira e babilonese.
    Ricordiamo ancora che il contiguo Elamitico, pur essendo anch’esso non semitico ne indoeuropeo, NON è collegato al Sumerico, sebbene diverse prove archeologiche farebbero intendere che almeno parte dell’ethnos sumerico provenisse, (o fosse transitato) da lì….
    Misteri della storia….
    ciao!

    • habsburgicus scrive:

      per quanto riguarda l’elamitico, dobbiamo tener presente che é pienamente (o quasi :D) decifrato solo l’elamitico cuneiforme, attestato da c.a 2200 a.C e diviso tradizionalmente nelle 4 fasi: 1 antico-elamitico (c.a 2200-credo 1800 a.C); 2. medio-elamitico (2° metà del II milennio a,C, dopo uno iato di diversi secoli); 3. neo-elamitico (contemporaneo del Regno neo-asiro, IX-VII secolo a.C); 4. elamitico achemenide (importante soprattutto nella prima metà del V secolo a.C, Tavolette del Tesoro e Tavolette delle Fortificazioni di Persepoli)…
      l’elamitico lineare (c.a 2300-2200 a.C) e soprattutto il proto-elamitico (c.a 3100-2900 a.C, la terza lingua attestata nel mondo dopo il sumerico e, quasi coevo, l’egiziano) NON é ancora decifrato….potrebbe avere qualche parentela col sumerico ?..é arduo dirlo…..forse il futuro ce lo dirà
      ciao a tutti

      • mirkhond scrive:

        Da quel che ne so, per l’Elamitico sarebbero state trovate remote parentele con le lingue caucasiche…..
        Se la decifrazione del Proto-Elamitico, e di eventuali iscrizioni trovate a Jiroft, potesse essere compiuta, forse potremmo trovare conferme sulle origini dei Sumeri…..
        ciao!

  32. mirkhond scrive:

    Comunque è anche possibile che tra bassa Mesopotamia e India vi fossero più lingue anarie, o più famiglie anarie, ma ripeto, queste restano solo supposizioni….

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