Products In, Products Out – la serena fabbrica dell’omicidio

Quello che vedete è un documento del  Joint Targeting Working Group, che si occupa di gestire attacchi aerei in Afghanistan e in Pakistan, in particolare con i droni.

Guardiamolo attentamente:

In alto, abbiamo i partecipanti, che si beano di nomi come CJ2X e JISE Fusion.[1] Sono quelle che in italiano si chiamano funzioni, e presumibilmente stanno sedute su sedie e si scambiano barzellette.

Poi c’è l’ordine del giorno, o della settimana, focalizzato sugli Actionable High Payoff Targets (HPT).[2]

Ora, il linguaggio burocratico statunitense, fatemelo dire da traduttore, è intraducibile.

Molto all’incirca, l’espressione vuol dire “Bersagli fattibili ad alto rendimento“. Gli HPT sono dei Products In, e arrivano tutti avvolti nei loro Target Nomination Packets, come le caramelle.

Poi si devono trovare gli Assets Available, cioè le risorse disponibili. In pratica, i mezzi ciberumani occorrenti per uccidere gli Actionable High Payoff Targets.

Poi – notate la meravigliosa creatività del termine – si opera la “sincronizzazione” del Bersaglio ad Alto Rendimento con gli Assets Available.

E voilà, siamo ai Products Out, come Sameeda Gul, che vediamo in questa foto: Quotidianamente, i droni degli Stati Uniti uccidono in giro per il mondo. Quanta gente venga ammazzata, non si sa, visto che tutto è segreto:

“Dalla CIA, non sappiamo nulla sul suo ruolo, sui criteri, sul processo adoperato per aggiungere le persone alle kill list, sul numero di persone uccise, su niente.[…]

Persino a una dozzina di richieste formali da membri del Congresso è stato risposto con il silenzio”.

La cosa non porrebbe particolari problemi legali, se non avessero deciso, nel settembre del 2011, di uccidere anche due cittadini statunitensi, Anwar al-Awlaki e Samir Khan, nello Yemen: persone mai formalmente accusate di alcun delitto.

Il quinto emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti invece stabilisce una serie di diritti che sono alla base dell’intera cultura anglosassone, a partire dalla rivolta nel Seicento contro i tentativi della corona di imporsi sulla Common Law.

Tra i diritti garantiti dal quinto emendamento, troviamo uno che recita che “nessuno sarà privato della propria vita senza regolare processo“.

Adesso pare che il governo degli Stati Uniti abbia redatto un documento in cui fornisce la giustificazione legale dell’assassinio senza processo di cittadini degli Stati Uniti da parte dello stesso governo: incredibilmente, lo stesso documento che dovrebbe giustificare pubblicamente l’azione è segreto, ma qualcuno l’ha fatto avere alla NBC.

Il documento dice che il governo può assassinare cittadini statunitensi all’estero se pongono una “minaccia imminente”, specificando però che:

“Una minaccia ‘imminente’ di un attacco violento contro gli Stati Uniti non richiede che gli Stati Uniti abbiano prove chiare che uno specifico attacco contro persone o interessi statunitensi avrà luogo nell’immediato futuro”.

I bersagli devono essere “leader operativi importanti” o di al-Qaeda o di una “forza associata“. Cosa voglia dire “associata” non viene specificato.

Chi può decidere quindi di uccidere un cittadino americano in qualche remoto angolo del mondo, senza processo e senza nemmeno le prove che intenda compiere un’azione violenta, in quanto – a insindacabile parere del suo boia –  “leader operativo importante” di una “forza associata”?

Lo può fare un imprecisato “responsabile di alto livello” (“high-level official”); che per gli omicidi importanti sappiamo è di solito il presidente Obama, che ci tiene personalmente a firmare le kill list che gli vengono presentate.

Ma i cittadini statunitensi colpiti sono ovviamente una parte minuscola del numero di dronificati nel mondo, e gli unici per cui qualcuno si pone dubbi legali.

Avere i dati non è facile; comunque secondo l’agenzia Reuters, nel 2010,  solo l’8% degli attacchi di droni colpirono, o pretendevano di colpire, dirigenti di movimenti militanti.

Il 92% erano invece “signature strike“, per cui è bene che impariate il termine.

Un “signature strike” colpisce “gruppi di uomini che hanno determinate signature [firme, segnature, impronte] o caratteristiche che li definiscono e che sono associabili ad attività terroristiche, ma le cui identità sono ignote”.

Il Signature strike colpisce persone di cui non si conosce l’identità, ma che secondo i computer avrebbero un certo algoritmo comportamentale.

“I signature strike spesso non sono decisi sul momento – una veloce risposta a una minaccia imminente – ma in base a un ‘modello di vita’ [pattern of life] continuativo che suscita il sospetto di lontani osservatori e operatori. Questo dipende da una continua sorveglianza – dal contributo di video e da un insieme di algoritmi che  scompongono tracce e reti individuali.”

Nicola Abé, giornalista di Der Spiegel, ha raccolto due storie interessanti.

Vicino a Las Vegas, nella base di Creech, c’è una ragazza che preme i comandi per mandare i droni sui villaggi dell’Afghanistan.”A volte mi sentivo come Dio che lanciava i suoi fulmini.”

“Ebbe il suo primo figlio mentre lavorava lì. Stava ancora seduta nella cabina di pilotaggio, la pancia premuta contro la tastiera, al nono mese di gravidanza.”

Adesso ha due figli piccoli, ascolta musica country e ha un lavoro, a differenza di Brandon Bryant, che lanciava droni, seduto in un container senza finestre, nel New Mexico, davanti a quattordici computer.

Diagnosticato come affetto da sindrome post-traumatico – qualunque cosa ciò possa significare – decise di lasciare il lavoro, il  giorno che sentì un proprio collega chiedere, “Hey, what motherfucker is going to die today?

Che poi, se ci pensate, è ancora un commento umano.

Note: [1] La funzione CJ2X deve avere capacità “HUMINT, CI, e Security (SY)

Incredibilmente, per JISE Fusion, abbiamo anche un nome, tale Shawn Steward, che mette il suo curriculum su LinkedIn. Dove troviamo che oltre a occuparsi di intelligence in Afghanistan, il ragazzo ha avuto esperienza con “JIEDDO, CEXC, TF Paladin, NGIC, FBI, DIA, CENTCOM, CJSOTF, CIA, ISAF (HQ Kabul), NCTC, NGA”.

CEXC è il Combined Explosives Exploitation Cell; siccome la sigla si legge “Sexy”, ecco il logo con cui si divertono:

Ecco la definizione scientifica di un High Payoff Target:

“High Payoff Target: A high value target whose loss to the enemy will significantly contribute to the success of the friendly course of action. High-payoff targets are those high-value targets that must be acquired and successfully attacked for the success of the friendly commander’s mission.”

Friendly course of action, acquired…

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114 risposte a Products In, Products Out – la serena fabbrica dell’omicidio

  1. mirkhond scrive:

    Orwell fu un buon profeta….

    • Andrea Di Vita scrive:

      Per mirkhond

      Mentre ti scrivo questa risposta alla TV scorre il trailer di una replica di un famoso film di guerra di qualche decennio fa, ‘I 4 dell’oca selvaggia’. Viene spontaneo notare che una volta persino il mercenario era oggetto di culto cinematografico, perché esaltato comunque come portatore di valori come il cameratismo e l’onore. Tanto che in quel film il cattivo (Stewart Granger!) è il cliente che manda i quattro protagonisti a gestire un golpe per poi tradirli per denaro e venirne regolarmente giustiziato fra gli applausi del pubblico: non perchè golpista, ma perchè traditore della parola.

      Invece questi soldati non mancano di parola, non sono mercenari, lanciano droni per ammazzare presunti terroristi: ma nessuno loro a Hollywood ha dedicato anche solo un ‘Berretti verdi’. Anzi, in ‘Clear and present danger’ un Harrison Ford capo della CIA lascia la sala operativa di questi lancia-droni disgustato da quello che ha visto.

      Allora no, nonostante tutto non siamo ancora a Orwell.

      O mi sbaglio?

      Ciao!

      Andrea Di Vita

  2. mirkhond scrive:

    “Diagnosticato come affetto da sindrome post-traumatico – qualunque cosa ciò possa significare – decise di lasciare il lavoro, il giorno che sentì un proprio collega chiedere, “Hey, what motherfucker is going to die today?“”

    Mi ricorda la storia di qualcuno più vicino a me geograficamente e storicamente.
    Il quale anche lui, mollò lo sporco lavoro, dopo una crisi che lo portò sull’orlo del baratro.
    Anche lui era un ingranaggio di un sistema di controllo poliziesco.
    Diversamente dall’americano però, il sistema per cui lavorava, era tecnologicamente più arretrato, da paleolitico al confronto di queste tecnologie da guerre stellari, e non aveva, o meglio non poteva permettersi le ambizioni di dominio planetario degli usa….

  3. mirkhond scrive:

    “Vicino a Las Vegas, nella base di Creech, c’è una ragazza che preme i comandi per mandare i droni sui villaggi dell’Afghanistan.”A volte mi sentivo come Dio che lanciava i suoi fulmini.”

    “Ebbe il suo primo figlio mentre lavorava lì. Stava ancora seduta nella cabina di pilotaggio, la pancia premuta contro la tastiera, al nono mese di gravidanza.”

    Adesso ha due figli piccoli, ascolta musica country e ha un lavoro”

    E poi i femministi e le femministe parlano sempre di donne come vittime!
    Alla faccia del gentil sesso!
    A questa qui vedi se le viene la crisi di coscienza per tutti quelli che ha LEGALMENTE fatto fuori….
    Tra cui, chissà quante altre donne e bambini….

  4. Stefano Calzetti scrive:

    Ho letto l’articolo dello Spiegel e mi ha incuriosito un commento di un ex commilitone dell’operatore maschile, Bryant. Il link su spiegel.de non funziona e ho trovato il commento riportato su un altro sito.
    Al di là dell’orgoglio per il proprio lavoro, anche se si tratta di ammazzare persone, l’autore del molto dettagliato commento mette in cattiva luce l’autore dell’articolo grazie all’uso di riferimenti tecnici assenti nell’articolo stesso. Lo stesso valore della testimonianza viene sminuito. Questo uso disinvolto della affabulazione in una inchiesta sulla tecnologia militare mi ha infastidito molto e ho voluto segnalare il tutto per stima a Miguel Martinez.

  5. Stefano Calzetti scrive:

    Ho cannato i tag HTML, chiedo scusa.

  6. Miguel Martinez scrive:

    Per Stefano

    “Questo uso disinvolto della affabulazione in una inchiesta sulla tecnologia militare mi ha infastidito molto e ho voluto segnalare il tutto per stima a Miguel Martinez.”

    Grazie. Però non mi sembra che le critiche mosse a come la giornalista tedesca (che presumo di droni ci capisce quanto me) ha interpretato il racconto di Brandon (che non nega affatto di essere un po’ fuso) influiscano molto su ciò che ho citato.

    Non sono assolutamente in grado di entrare nelle questioni tecniche, mi interessano i rapporti umani, o i rapporti essere umano/dispositivo.

    E non mi sorprenderebbe affatto se Brandon fosse un bombardiere un po’ svogliato e che cercava modi di sfuggire al lavoro. Magari lo fossero tutti quelli della “RPA Community” (sic!).

    • Stefano Calzetti scrive:

      Miguel, tra te e la giornalista tedesca c’è un abisso. Sono arrivato a raccomandare la lettura del tuo blog a molti ragazzi che frequentano Scienze della comunicazione per la tua capacità comunicativa, di sintesi.
      Capisco che Der Spiegel ha una dimensione molto superiore al tuo blog ma rispondere a una critica argomentata è indice di buon giornalismo secondo me: tu lo fai sempre.
      Ho avuto anche il dubbio che il commento volesse screditare Bryant, un attacco ad hominem, ma in ogni caso non era da ignorare da parte dello Spiegel.
      Tra le altre cose posso dire che il tuo post era efficacissimo anche senza la citazione delle due storie individuali.

    • Tortuga scrive:

      – Sono arrivato a raccomandare la lettura del tuo blog a molti ragazzi che frequentano Scienze della comunicazione per la tua capacità comunicativa, di sintesi. – Stefano –

      Miguel, e adesso hai anche la responsabilità del fatto che degli universitari stanno imparando da te e ti prenderanno a modello 😉

  7. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “E poi i femministi e le femministe parlano sempre di donne come vittime!
    Alla faccia del gentil sesso!”

    Non credo che sia così semplice – immagino che la ragazza sia cresciuta nella tipica famiglia della provincia bianca povera, con enormi sensi di dovere verso la Repubblica, con il bisogno reale di lavorare sodo, zero stimoli intellettuali diversi da quello di un ambiente come quello militare.

    Che a modo suo è anche uno dei più accoglienti e meno competitivi degli Stati Uniti, con un forte senso di “comunità” e di lealtà al gruppo.

    In più, il riconoscimento delle sue competenze tecniche… insomma, non c’entra molto il femminismo.

    • Z. scrive:

      Mirkhond non ha detto che quell’impiegata sia, o fosse, una militante femminista.

      Ha detto che le femministe parlano sempre di donne come vittime, intendendo – presumo – che in realtà possono essere vittime ma anche carnefici, un pochino come noialtri maschietti.

      Z.

      PS: Mirk, la prima è gratis. Dalla seconda inizio a fatturare 😀

      • Moi scrive:

        Z, guarda che se Ritvan avesse preso un euro ogni volta che ha reso un servigio analogo a Francesco e a tanti altri … ci sarebbero i finanziamenti per un Ponte Valona – Brindisi.

        🙂

        • Z. scrive:

          Il comportamento di Ritvan, infatti, è gravemente antisindacale, e sarà duramente stigmatizzato alla prox assemblea dei KTM del blog.

          😀 😀 😀

          Z.

        • Ritvan scrive:

          Ritvan ‘O Biekissimo Krumiro:-) chiede: che sono “i KTM del blog”?!

        • Moi scrive:

          @ RITVAN

          “KTM” [sic] …

          Esempio molto calzante per mostrare quanto astruso possa essere un gergo a Bologna:

          l’ allusione è all’ azienda austriaca costruttrice di motocicli “Kronreif und Trunkenpolz, Mattighofen” (KTM) … la “K” indica grafematicamente in modo polemico un sinonimo scurrile per dire “affari”, la “T” indica un aggettivo possessivo declinato al plurale e, infine, la “M” indica un avverbio di tempo assoluto.

          … Kapito, no ? 😉

        • Ritvan scrive:

          —… Kapito, no :-)? Moi—
          Javohl, mein Fuhrer!:-)…KTM=K..zi Tuoi Mai:-)

        • PinoMamet scrive:

          Moi,
          mi meraviglio di te! Non hai ancora segnalato a Ritvan l’esistenza di Reshat Mati, o aspettavi il momento giusto?

          ciao!! 🙂

          (è completamente OT)

        • Ritvan scrive:

          Moi, sci vergogni, cribbio:-), di non avermi segnalato l’esistenza del Glorioso Kombattente tredicenne albano-amerikano definito “The Albanian Bear”!

          P.S. Il nome “Reshat” è indubbiamente muSSulmano:-) e Mati è una delle regioni dell’Albania che ha prodotto nei secoli prodi combattenti (nonché il Re Zog d’Albania).

      • mirkhond scrive:

        “Ha detto che le femministe parlano sempre di donne come vittime, intendendo – presumo – che in realtà possono essere vittime ma anche carnefici, un pochino come noialtri maschietti.”

        Infatti.

  8. Ritvan scrive:

    —Tra i diritti garantiti dal quinto emendamento, (della Costituzione USA-ndr.) troviamo uno che recita che “nessuno sarà privato della propria vita senza regolare processo“. Miguel Martinez—
    Ehmmmm….mi sa che tu leggi la Costituzione USA un po’ come quelli di Al Qaeda (e gli islamofobi idrofobi) il Corano, eh!:-). Evidentemente la sullodata Costituzione si riferiva a gente che avrebbe accettato di sottoporsi al “regolare processo”, altrimenti dovresti gridare all'”Attentato alla Costituzione”:-) anche nel caso del tizio fatto fuori recentemente nel suo bunker dove s’era asserragliato con un bambino preso in ostaggio. O no?

    P.S. Sì, lo so che probabilmente mi dirai che nessun ufficiale giudiziario ameregano aveva consegnato ad Al Awlaki un atto di citazione in giudizio:-)

    • PinoMamet scrive:

      Dai Ritvan

      secondo te Totò Riina avrebbe accettato di sottoporsi a regolare processo? Certo che no, infatti per questo prima lo si arresta, in base a una imputazione, e poi lo si processa.
      E questo vale per tutti i crimini. (Logico che se c’è in ballo l’immediata incolumità di un terzo la Polizia possa eliminare la minaccia, e questo si applica all’esempio che fai tu del tizio col bambino in ostaggio).

      L’Italia mica ha spedito un drone su Corleone o su Scambia, magari dopo aver analizzato i “pattern sospetti”…

      • Z. scrive:

        Oppure lo si processa in contumacia, se non si può fare diversamente (e tra l’altro mi pare sia stato proprio il caso di Totò Riina).

        Z.

      • Ritvan scrive:

        —Dai Ritvan, secondo te Totò Riina avrebbe accettato di sottoporsi a regolare processo? Certo che no, infatti per questo prima lo si arresta, in base a una imputazione, e poi lo si processa. E questo vale per tutti i crimini. PinoMamet—
        Ti faccio poco umilmente presente che Totò Riina non era protetto da bellicose tribù yemenite.

        —(Logico che se c’è in ballo l’immediata incolumità di un terzo la Polizia possa eliminare la minaccia, e questo si applica all’esempio che fai tu del tizio col bambino in ostaggio).—
        Sì, ma Il Glorioso Emendamento Costituzionale a cui Miguel si riferiva non prevedeva espressamente questa opzione…o che facciamo, applichiamo la “logica” solo quando ci fa comodo?:-)

        —L’Italia mica ha spedito un drone su Corleone o su Scambia, magari dopo aver analizzato i “pattern sospetti”…—
        No, perché – come già detto sopra – non si era in presenza di tribù yemenite bellicose e ben armate.

        —Oppure lo si processa in contumacia, se non si può fare diversamente (e tra l’altro mi pare sia stato proprio il caso di Totò Riina). Z.—
        Faccio poco umilmente:-) presente a un Insigne Leguleio par tuo che – secondo mie ricerche internettiane – nell’ordinamento giuridico statunitense – di cui, ricordiamolo, stiamo parlando – non esiste il processo in contumacia, a meno che l’imputato non compaia una prima volta davanti alla Corte, esternando al giudice la propria volontà di essere giudicato da lui in contumacia….dici che dovevano invitare negli USA:-) Al Awlaki per poter fare quella dichiarazione davanti al giudice oppure dici che bastava mandare il giudice nello Yemen fra le tribù protettrici di Al Awlaki a raccoglierla?:-)

      • PinoMamet scrive:

        Ritvan

        a parte che non è che mo’ il diritto faccia distinzioni tra yemeniti e non yemeniti… e per fortuna!
        a parte tutto, ti pare che la Mafia sia un’associazione benevola&filantropica??
        😀

        Devo cominciare a credere che ti arrivino i bonifici da Corleone? 😉

        • Ritvan scrive:

          —Ritvan, a parte che non è che mo’ il diritto faccia distinzioni tra yemeniti e non yemeniti… e per fortuna! PinoMamet—
          No, il diritto fa distinzione fra luoghi in cui la polizia – ameregana, italiana, ecc. – ha giurisdizione e luoghi in cui non l’ha. Lo Yemen rientra fra i primi. Purtroppo.

          —a parte tutto, ti pare che la Mafia sia un’associazione benevola&filantropica??—
          No, ma non mi risulta che ci sia stato un attacco armato mafioso a chi arrestò Riina o qualsiasi altro mafioso. Tu prova a mandare il capitano Ultimo in Yemen ad arrestare uno sotto la “protezione” dei clan locali e vedrai…anzi, non vedrai più né Ultimo e né i suoi uomini. Così è, se ti pare.

          —-Devo cominciare a credere che ti arrivino i bonifici da Corleone?:-)—
          Perché no, non c’è forse la “mafia albanese”?:-):-)

        • PinoMamet scrive:

          “No, il diritto fa distinzione fra luoghi in cui la polizia – ameregana, italiana, ecc. – ha giurisdizione e luoghi in cui non l’ha. ”

          Devo ribadire che questo dà ragione a me?
          😉

        • Ritvan scrive:

          —-“No, il diritto fa distinzione fra luoghi in cui la polizia – ameregana, italiana, ecc. – ha giurisdizione e luoghi in cui non l’ha. ”
          Devo ribadire che questo dà ragione a me? PinoMamet—
          No, dà ragione a me: infatti, dove non può arrivare la polizia arriva…la CIA!:-)

        • PinoMamet scrive:

          …e lo fa senza averne diritto, ergo ho ragione io 😉

        • Ritvan scrive:

          —…e lo fa senza averne diritto, ergo ho ragione io:-) PinoMamet—
          No, lo fa AVENDONE DIRITTO (si prega di leggere lo Statuto della CIA, please:-) ), ergo, ho racione io!:-)

        • PinoMamet scrive:

          Oh beh se per questo non hai letto il mio personale, di statuto, che recita “posso fare quello che mi pare, ovunque” 😀
          visto che sospetto che quello della CIA sia poco diverso, non è certo colpa mia se la CIA e il diritto internazionale non vanno d’accordo…
          ergo ho sempre ragione io 😀

        • Ritvan scrive:

          —-non è certo colpa mia se la CIA e il diritto internazionale non vanno d’accordo…ergo ho sempre ragione io. PinoMamet—
          Mi pare che si parlasse del diritto NAZIONALE, non di quello internazionale (l’esempio della mafia l’hai introdotto tu e non credo che la legislazione antimafia italica faccia parte del Tuo Amato Diritto Internazionale). Ergo, ho sempre racione:-) io, cribbio!
          P.S. Per sostenere che la CIA e il Tuo Amatissimo Diritto Internazionale “non vanno d’accordo” temo che non basti la Tua Pur Augusta Parola…ci vorrebbe magari una sentenza della Corte dell’Aia che condanni un episodio coinvolgente la CIA…dai, sù, magari fatti aiutare da robelux:-), trovamene una e poi casomai ne riparliamo…..

        • PinoMamet scrive:

          ” Mi pare che si parlasse del diritto NAZIONALE, non di quello internazionale (l’esempio della mafia l’hai introdotto tu”

          U Sgnur, c’me t’si noios! 😉
          Chiamasi esempio; quindi gli USA non si limitano a calpestare il diritto nazionale, come l’Italia (almeno in questo caso) NON fa, ma si divertono a calpestare anche quello di altre nazioni: benissimo, è un’aggravante, e ho di nuovo ragione io.

          Anche senza il buon Roberto capostipite dei Robertingi 🙂 sono al corrente, e certo lo sei anche tu, dell’esistenza delle rogatorie internazionali;
          la CIA nel suo proprio statuto interno (che in Yemen o in Italia è comunque carta straccia) afferma di fregarsene e preferire omicidi in proprio o per conto terzi?
          Cosa prova questo se non che ho ragione io??

          ciao 😀

        • Tortuga scrive:

          – U Sgnur, c’me t’si noios! – Pino –

          Non può più discutere con me di islam, quindi è rimasto disoccupato 😉 😀

        • roberto scrive:

          ritvan ha sicuramente ragione 🙂
          ma francamente a forza di parentesi e esempi e confutazioni di esempi non capisco più di cosa state parlando e nemmeno su cosa ritvan ha ragione.

          se volete che vi dica perché ritvan ha ragione mi spiegate qual è l’oggetto del contendere?

        • Ritvan scrive:

          —-U Sgnur, c’me t’si noios!:-) PinoMamet—-
          Vuoi che ti racconti una barzelletta?:-)

          —Chiamasi esempio; quindi gli USA non si limitano a calpestare il diritto nazionale, come l’Italia (almeno in questo caso) NON fa,—
          No, gli USA non calpestano alcun diritto nazionale, altrimenti ti pare che qualcuna delle miriadi di organizzazioni USA per i diritti civili non avrebbe trascinato la CIA davanti a un tribunale USA, con conseguente condanna almeno al risarcimento pecuniario? O dici che tutte le suddette organizazzioni sono – come Al Qaeda, del resto:-) – al soldo della CIA?:-):-)

          —- ma si divertono a calpestare anche quello di altre nazioni:—
          Quale, quello di fornire a terroristi internazionali comode basi da cui lanciare attacchi?! Bel “diritto”, non c’è che dire…ma fammi il piacere!

          — benissimo, è un’aggravante, e ho di nuovo ragione io.—
          Repetita iuvant (a volte:-) ):
          Per sostenere che la CIA e il Tuo Amatissimo Diritto Internazionale “non vanno d’accordo” temo che non basti la Tua Pur Augusta Parola…ci vorrebbe magari una sentenza della Corte dell’Aia che condanni un episodio coinvolgente la CIA…dai, sù, magari fatti aiutare da robelux:-), trovamene una e poi casomai ne riparliamo…..
          Pertanto, in assenza di quanto sopra, ho siempre racione:-) io.

          —-Anche senza il buon Roberto capostipite dei Robertingi sono al corrente, e certo lo sei anche tu, dell’esistenza delle rogatorie internazionali;—
          Forse il suddetto capostipite dei Robertingi ti dovrebbe spiegare meglio il significato del termine giuridico “rogatoria internazionale” che così, a naso, non mi pare sia sinonimo di “estradizione”.
          Comunque, per farti passare la noia che ti hanno causato i miei papiri, non c’è niente di meglio che farti due risate immaginando l’applicazione dei tuoi saggi consigli giuridici nel caso Awlaki, in alternativa al missile…anche se per i poveri funzionari di Stato yemeniti non ci sarebbe stato mica tanto da ridere, qualora si fossero presentati ai capitribù protettori di Awlaki, chiedendo loro di consegnarglielo per poter essere processato – in quanto anche cittadino americano – in un tribunale di “infedeli” del Grande Satanasso:-).

          —la CIA nel suo proprio statuto interno (che in Yemen o in Italia è comunque carta straccia) afferma di fregarsene e preferire omicidi in proprio o per conto terzi?Cosa prova questo se non che ho ragione io??—
          Come già detto, ridetto e stradetto, in questo caso l’Italia, lo Yemen o l’Inculolupistan non hanno che da trascinare gli USA davanti alla corte dell’Aia..o dichiarare loro guerra, a piacere:-). Fintantoché nulla di ciò avviene, la CIA è a posto col Tuo Amato Diritto Internazionale..e naturalmente ho racione io, cribbio!:-)

          Ciao

        • Ritvan scrive:

          —(Ritvan-ndr.) Non può più discutere con me di islam, quindi è rimasto disoccupato:-). Tortuga—
          Ma possiamo sempre parlare di buddhismo, no? Quello “vero”, naturellement!:-) Che ne diresti se il nostro amico Pino accusasse il buon Buddha di essere stato un biekissimo agente della CIA:-) – e come tale vile calpestatore del Diritto Nazionale&Internazionale:-) – in quanto ammazzò “preventivamente” quel tale sulla nave, invece di consegnarlo alla polizia per essere sottoposto a ciusto processo in perfetto contraddittorio fra le parti e davanti a un giudice terzo und imparziale?!:-)

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Il diritto internazionale è un diritto per larga parte consuetudinario, ma NON giurisprudenziale. Quindi basterebbe una sentenza qualsiasi di qualsiasi tribunale del mondo per affermare l’esistenza di un principio… ma anche no.

        • Tortuga scrive:

          – Ma possiamo sempre parlare di buddhismo, no? Quello “vero”, naturellement!:-) Che ne diresti se il nostro amico Pino accusasse il buon Buddha di essere stato un biekissimo agente della CIA:-) – e come tale vile calpestatore del Diritto Nazionale&Internazionale:-) – in quanto ammazzò “preventivamente” quel tale sulla nave, invece di consegnarlo alla polizia per essere sottoposto a ciusto processo in perfetto contraddittorio fra le parti e davanti a un giudice terzo und imparziale?!:-) – Ritvan –

          Sollevi una questione di diritto un po’ particolare.
          I racconti di cui parli sono chiamati Jataka e sono i racconti delle vite antecedenti del buddha.
          Egli, il buddha, commise quindi il fatto in una vita precedente … purtroppo non esiste un diritto che possa inseguire un individuo attraverso più vite 😉 … anche se qualche tibetano risulta storicamente ci abbia provato a fare rivendicazioni da una vita all’altra anche in fatto di possedimenti e non solo di cariche.
          Pertanto l’attribuzione dei fatti al buddha resta da un punto di vista giuridico di incerta attribuibilità e non comprovabile.
          Comunque tutti sanno bene che gli Jataka sono racconti che hanno un significato anagogico e mai letterale.

          In ogni caso considererei che senza ombra di dubbio Pino abbia offeso il profeta buddha 😉 e quindi rischi di rinascere formica per un certo numero di vite future 😉

          😀 😀 😀

        • PinoMamet scrive:

          “—-U Sgnur, c’me t’si noios!:-) PinoMamet—-
          Vuoi che ti racconti una barzelletta?:-)”

          Più divertente di quella che racconta che le uccisioni extra-giudiziali in realtà sono perfettamente legali?
          Se riesci a trovarne una, sono tutto orecchi.

          “No, gli USA non calpestano alcun diritto nazionale, altrimenti ti pare che qualcuna delle miriadi di organizzazioni USA per i diritti civili non avrebbe trascinato la CIA davanti a un tribunale USA, con conseguente condanna almeno al risarcimento pecuniario?”
          Ammesso che non sia già successo, non dimostra comunque nulla; le miriadi di associazioni per i diritti civili non hanno l’obbligo di intervenire (come lo ha in certi casi invece la magistratura: parlo della magistratura di una paese civile, per esempio l’Italia 😀 non so come si comportino gli USA) e in ogni caso non è detto che i tribunali USA, nel caso, abbiano deciso correttamente…
          visti i precedenti, in quel posto barbaro dove il diritto non sanno neanche cosa sia, o meglio fanno in fretta a scordarselo quando gli fa comodo…

          “—- ma si divertono a calpestare anche quello di altre nazioni:—
          Quale, quello di fornire a terroristi internazionali comode basi da cui lanciare attacchi?!”
          No, quello di non subire attentati militari da parte di superpotenze a cui tiri il culo di farlo, quello al controllo delle proprie frontiere e quello alla personalità giuridica.

          “— benissimo, è un’aggravante, e ho di nuovo ragione io.—
          Repetita iuvant (a volte:-) ):
          Per sostenere che la CIA e il Tuo Amatissimo Diritto Internazionale “non vanno d’accordo” temo che non basti la Tua Pur Augusta Parola…ci vorrebbe magari una sentenza della Corte dell’Aia che condanni un episodio coinvolgente la CIA…dai, sù, magari fatti aiutare da robelux:-), trovamene una e poi casomai ne riparliamo…..
          Pertanto, in assenza di quanto sopra, ho siempre racione:-) io.”

          Ritvan, con tutta la tua buona volontà, qui avevi torto marcio all’inizio, e hai ancora più torto alla fine.
          “L’Aja” non ha alcun potere che le nazioni membre non abbiano deciso di dargli.
          Per inciso, gli USA e un paio di altri simpaticoni grandi sostenitori del diritto internazionale (Israele e Sudan) hanno deciso di non ratificare un certo Trattato di Roma che estende i poteri di questo tribunale; che in ogni caso riguardano crimini di guerra e genocidi.

          Questo non esaurisce certo il diritto internazionale, di cui Mauricius fa bene a ricordare la complessità, ma, complessità compresa e accettata, non sta scritto da nessuna poarte che mandare militari in un paese terzo per ammazzare un tale senza processo, e quindi senza accusa, sia un atto legale!

          A questo punto è TUO l’onere della prova!

          “—-Anche senza il buon Roberto capostipite dei Robertingi sono al corrente, e certo lo sei anche tu, dell’esistenza delle rogatorie internazionali;—
          Forse il suddetto capostipite dei Robertingi ti dovrebbe spiegare meglio il significato del termine giuridico “rogatoria internazionale” che così, a naso, non mi pare sia sinonimo di “estradizione”.”

          Di nuovo non ho bisogno di lui (che pure invito a dimostrati meglio e con nuovi argomenti il tuo inequivocabile e lampante torto marcio 😀 ) per sapere che c’è una differenza, infatti perché ci sia estradizione ci vuole un previo accordo tra due stati sovrani;
          non so se gli USA abbiano questo accordo con lo Yemen, nessuno però gli proibiva di inviare la loro bella rogatoria.

          Lo Yemen ci si sarebbe pulito il culo? Tanto peggio gli USA, questo non fa diventare improvvisamente legale ammazzare una persona senza processo…

          “—la CIA nel suo proprio statuto interno (che in Yemen o in Italia è comunque carta straccia) afferma di fregarsene e preferire omicidi in proprio o per conto terzi?Cosa prova questo se non che ho ragione io??—
          Come già detto, ridetto e stradetto, in questo caso l’Italia, lo Yemen o l’Inculolupistan non hanno che da trascinare gli USA davanti alla corte dell’Aia..o dichiarare loro guerra, a piacere:-). Fintantoché nulla di ciò avviene, la CIA è a posto col Tuo Amato Diritto Internazionale..e naturalmente ho racione io, cribbio!:-)”

          Non possono trascinare gli USa davanti alla corte dell’Aja perché, come già detto, gli USA hanno ismpaticamente detto che non ci stanno, per continuare fare le loro porcherie in santa pace.

          il che non le rende meno porcherie.

          Perciò ho sempre ed evidentemente ragione io.

          ciao!!

          (Robe’, dai vieni tu e spiegagliele un po’ di robe).

          Ciao

        • PinoMamet scrive:

          Immagino quindi che la soluzione ritvaniana alla faccenda di Battisti sarebbe stata di mandare un killer in Brasile…
          in fondo Battisti, a differenza del signor Awlaki, è almeno stato processato!

          L’Italia, di nuovo, non lo ha fatto, non credo per scarsezza di killer, ma perchè siamo un paese più civile dei tuoi amati USA.
          Abbozza, c’hai torto!!

          PS
          Ho controllato, e il signor Awlaki è stato in effetti processato in contumacia… da un tribunale yemenita.
          Quando si dice, i “selvaggi beduini”, eh?

          leggo anche (sempre dalla Sacra in gransatanese):
          “The “targeted killing” of an American citizen, sometimes described as an assassination order, was unprecedented. Al-Aulaqi’s father and civil rights groups challenged the order in court.”

        • Tortuga scrive:

          – Abbozza, c’hai torto!! – Pino –

          Chi? Ritvan che abbozza?! 😉 Non ci credo neanche se lo vedo 😀

        • Ritvan scrive:

          —-In ogni caso considererei che senza ombra di dubbio Pino abbia offeso il profeta buddha:-) e quindi rischi di rinascere formica per un certo numero di vite future:-):-) Tortuga—
          Come formica….mmmm… o che gli vuoi fare un favore al kompagno Pino facendolo rinascere in una Società Perfettamente Socialista:-), dove ognuno dà secondo le proprie possibilità e riceve secondo le sue necessità?! Sci vergogni, cribbio!:-)

          P.S. Confermo: hai ritrovato il senso dell’umorismo….

        • roberto scrive:

          *se* la questione del contendere è la legalità delle uccisioni extragiudiziali sul territorio di un’altro stato, la situazione è un pochino complessa.

          1. gli stati sanno che è illegale.
          prova: nel caso del rapimento di eichmann in agentina, la corte suprema israeliana dichiarò che il rapimento violava il diritto internazionale (ma che la questione riguardava IL et ARG, non eichmann). Israele infatti presentò delle scuse all’argentina.
          c’è un caso ancora più vecchio, il rapimento di un giornalista tedesco (salomon jacob) a basilea da parte della gestapo el 1935. di fronte alle proteste svizzere, il reich si scuso’ e restitui lo svizzero!
          ora se i rapimenti sono illegali non vedo perché non dovrebberlo essere le uccisioni

          MA
          2. in alcune circostanze gli stati ritengono che sia legale (raid israeliano ad entembbe e caso del personale dell’ambascita iraniana a teheran, in cui la corte dell’aja non condanna l’intervento USA, anzi esprime simpatia per gli USA ma dice “non si può lasciar passare senza commenti l’intervento” P.93)

        • PinoMamet scrive:

          Sul Buddha:

          la mia sensazione personalissima, è di non essere rinato mai. Credo proprio che questa sia la mia prima volta, come esistenza 🙂

          corro il rischio perciò di non farla diventare anche l’ultima, e mi sbilancio: sempre tenendo presente che i racconti in questione, come informa Tortuga, non sono da leggersi in senso letterale
          (nella letteratura buddhista le “uccisioni” di questo tipo abbondano: Sun Wu Kong, lo Scimmiotto, fa fuori senza tanti patemi intere bande di banditi, rimprovera il monaco Tang che li rimpiange e si commuove; i banditi sono ovviamente poi spiegati come le illusioni dei nostri sensi ecc. ecc…; ma anche no! 😀 )

          sempre ammesso questo, non ho letto il racconto nella sua forma originale, ma non credo che poi il Buddha abbia anche chiesto la non-imputabilità a qualche tribunale, o si sia sottratto all’arresto e alla pena.

          Dal mio personalissimo punto di vista, che non è quello di Buddha, un omicidio in certi casi può essere meritorio e addirittura obbligatorio, sempre che sia una roba di singoli esseri umani:
          hai fatto una cosa talmente grande che secondo me non meriti altro che la morte, bon, ti sparo;
          poi la forza pubblica verrà a prendermi, e sarà mio dovere proclamarmi orgogliosamente colpevole.
          Io la vedo così.

          ciao!

        • PinoMamet scrive:

          Per Roberto

          sia il raid di Entebbe, sia quello USA in Iran, erano in risposta a situazioni di emergenza, e a palesi violazioni del diritto da parte della controparte (ostaggi).

          Non so nel caso USA, ma nel caso di Entebbe credo comunque che l’operazione fosse al limite della legalità, tant’è vero che numerosi paesi africani vietarono il diritto di sorvolo agli aerei israeliani..

        • Tortuga scrive:

          – Società Perfettamente Socialista:-), dove ognuno dà secondo le proprie possibilità e riceve secondo le sue necessità?! Sci vergogni, cribbio!:-) – Rit.

          Non ci avevo pensato! Dal nostro punto di vista rinascere formica il un luogo favorevole ad essere acciaccate potrebbe aiutare ad esaurire presto molto karma negativo onde poter a più presto ri-rinascere umani 🙂 … non ne facciamo una questione politica 😀

          – P.S. Confermo: hai ritrovato il senso dell’umorismo…. –

          Tu non scherzavi quando mi hai accusato di aver offeso il Profeta 🙁 e non è una cosa sulla quale riesco ad avere senso dell’umorismo 🙁
          Vedi? Divento subito seria.

        • roberto scrive:

          “sia il raid di Entebbe, sia quello USA in Iran, erano in risposta a situazioni di emergenza”

          si, il che dimostra, secondo me, che sono un’eccezione alla regola (non puoi ammazzare o rapire gente in casa altrui, tranne in caso di emergenza)

        • Tortuga scrive:

          – ma non credo che poi il Buddha abbia anche chiesto la non-imputabilità a qualche tribunale, o si sia sottratto all’arresto e alla pena. – Pino –

          Il punto è proprio questo.
          In qualsiasi caso fa karma … quindi niente esenzioni.

        • Ritvan scrive:

          —-“—-U Sgnur, c’me t’si noios!:-) PinoMamet—-
          Vuoi che ti racconti una barzelletta?:-)”
          Più divertente di quella che racconta che le uccisioni extra-giudiziali in realtà sono perfettamente legali?
          Se riesci a trovarne una, sono tutto orecchi. PinoMamet—
          Siccome ho notoriamente doti profetiche:-) temevo che mi avresti risposto così. E avevo già pronta la contromossa:-). Questa: fai pace cor cervello, visto che non posso essere nel contempo NOIOSO e DIVERTENTE, cribbio!!!:-)

          —–“No, gli USA non calpestano alcun diritto nazionale, altrimenti ti pare che qualcuna delle miriadi di organizzazioni USA per i diritti civili non avrebbe trascinato la CIA davanti a un tribunale USA, con conseguente condanna almeno al risarcimento pecuniario?”
          Ammesso che non sia già successo, —
          Prova a carico tuo, please!:-)

          —-non dimostra comunque nulla; le miriadi di associazioni per i diritti civili non hanno l’obbligo di intervenire—
          Ah no?! E che “obbligo” hanno, solo quello di produrre chiacchiere?!

          —(come lo ha in certi casi invece la magistratura: parlo della magistratura di una paese civile, per esempio l’Italia—
          Già, la famosa “obbligatorietà dell’azione penale”…che poi – come il buon Woodcock ci insegna – si traduce in pratica nell’ “è obbligatoria solo quell’azione penale che decido io, il PM”:-)

          —non so come si comportino gli USA)—
          Mai visto telefilm giudiziari ameregani, fratello? Peccato…avresti appreso che laggiù il PM interviene solo se ci sono ragionevoli basi per vincere in tribunale, altrimenti non spreca i soldi dei contribuenti in cause perse in partenza. Ma si sa che gli ameregani sono dei biekissimi materialisti attaccati solo alla vil pecunia e non ai Nobili Ideali, cribbio!:-)

          — e in ogni caso non è detto che i tribunali USA, nel caso, abbiano deciso correttamente…—
          Ah, beh, secondo l’Inappellabile Giudizio Della Corte Suprema Di Pino Mamet, no?:-)

          —-visti i precedenti, in quel posto barbaro dove il diritto non sanno neanche cosa sia, o meglio fanno in fretta a scordarselo quando gli fa comodo…—
          Eh, già, caro kompagno, vuoi mettere il Rispetto Del Diritto nella Gloriosa URSS?!:-)

          “—- ma si divertono a calpestare anche quello di altre nazioni:—
          Quale, quello di fornire a terroristi internazionali comode basi da cui lanciare attacchi?!”
          No, quello di non subire attentati militari da parte di superpotenze a cui tiri il culo di farlo, quello al controllo delle proprie frontiere e quello alla personalità giuridica.—
          Appunto, basta non offrire comode basi a terroristi internazionali e non ti succede nulla, cribbio!

          “— benissimo, è un’aggravante, e ho di nuovo ragione io.—
          Repetita iuvant (a volte:-) ):
          Per sostenere che la CIA e il Tuo Amatissimo Diritto Internazionale “non vanno d’accordo” temo che non basti la Tua Pur Augusta Parola…ci vorrebbe magari una sentenza della Corte dell’Aia che condanni un episodio coinvolgente la CIA…dai, sù, magari fatti aiutare da robelux:-), trovamene una e poi casomai ne riparliamo…..
          Pertanto, in assenza di quanto sopra, ho siempre racione:-) io.”
          Ritvan, con tutta la tua buona volontà, qui avevi torto marcio all’inizio, e hai ancora più torto alla fine.—
          Inappuntabile sentenza emessa da un giudice così imparziale che più imparziale no se puede:-)

          —-“L’Aja” non ha alcun potere che le nazioni membre non abbiano deciso di dargli. Per inciso, gli USA e un paio di altri simpaticoni grandi sostenitori del diritto internazionale (Israele e Sudan) hanno deciso di non ratificare un certo Trattato di Roma che estende i poteri di questo tribunale; che in ogni caso riguardano crimini di guerra e genocidi.—
          Mmmm…la tua sicumera è davvero invidiabile:-). A costo di giocarmi ogni possibile tua futura intercessione a favore di una mia sceneggiatura hollywoodiana:-) ti informo che stai confondendo mele con patate:-)
          Beccati la Sacra Wiki:-):
          http://it.wikipedia.org/wiki/Corte_Internazionale_di_Giustizia
          da cui cito:
          “La Corte Internazionale di Giustizia,…(…)…è il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite.Fondata nel 1945 le sue funzioni principali sono:
          – dirimere le dispute fra Stati membri delle Nazioni Unite che hanno accettato la sua giurisdizione. Essa esercita una funzione giurisdizionale riguardo all’applicazione e l’interpretazione del diritto internazionale. Nell’esercizio di tale funzione, la Corte opera in maniera arbitrale, e solo se gli Stati parti di una controversia internazionale abbiano riconosciuto la sua giurisdizione…..
          ….La Corte Internazionale di Giustizia non deve essere confusa con la Corte Penale Internazionale (International Criminal Court), istituita nel 2002 (non legata all’Onu ed anch’essa con sede all’Aia, Paesi Bassi), il cui compito è invece quello di giudicare individui ritenuti colpevoli di crimini internazionali….”.
          Toh, mi sa che l’estensore del paragrafo qui sopra avesse in mente proprio te!!!!:-):-)

          —Questo non esaurisce certo il diritto internazionale, di cui Mauricius fa bene a ricordare la complessità, ma, complessità compresa e accettata, non sta scritto da nessuna poarte che mandare militari in un paese terzo per ammazzare un tale senza processo, e quindi senza accusa, sia un atto legale!—
          E’ legale ciò che non è stato riconosciuto – ovviamente con sentenza passata in giudicato – come ILLEGALE. Lapalissiano, direi….

          —A questo punto è TUO l’onere della prova!—
          No, è siempre tuo. Vedi sopra.

          —-“Forse il suddetto capostipite dei Robertingi ti dovrebbe spiegare meglio il significato del termine giuridico “rogatoria internazionale” che così, a naso, non mi pare sia sinonimo di “estradizione”.”
          Di nuovo non ho bisogno di lui (che pure invito a dimostrati meglio e con nuovi argomenti il tuo inequivocabile e lampante torto marcio) —
          Ma se il mio “torto marcio” è così “inequivocabile”, nonché “lampante”:-), allora che bisogno hai di tirare robelux per la giacchetta, cribbio?!

          —per sapere che c’è una differenza,—
          Sì, come sapevi quella fra la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia e il Tribunale Penale Internazionale siempre dell’Aia…vedi sopra:-)

          — infatti perché ci sia estradizione ci vuole un previo accordo tra due stati sovrani;non so se gli USA abbiano questo accordo con lo Yemen, nessuno però gli proibiva di inviare la loro bella rogatoria. Lo Yemen ci si sarebbe pulito il culo?—
          Miscredente und infedele:-), gli yemeniti sono buoni musulmani, pertanto non si puliscono il culo con pezzi di carta-specie se di provenienza “infedele”:-) – bensì con l’acqua. S’informi, cribbio!:-)
          Scherzi a parte, come già spiegato – ma a te in testa non entra mai – il problema non erano le autorità yemenite, bensì i capiclan, che di rogatorie e altra robba da infedeli del Gran Satanasso:-) se ne fregavano altamente…volevi forse una guerra civile nello Yemen, sanguinario che non sei altro?!:-)

          — Tanto peggio gli USA, questo non fa diventare improvvisamente legale ammazzare una persona senza processo…—
          Sì che lo fa, se non c’è altro modo di PREVENIRE atti terroristici da parte di quella “persona”. E, come già detto, l’altro modo non c’era…a meno di non voler scatenare una guerra civile nello Yemen per una “rogatoria”…ti sarebbe piaciuto, eh, dai, ammettilo!:-)

          —-Non possono trascinare gli USa davanti alla corte dell’Aja perché, come già detto, gli USA hanno ismpaticamente detto che non ci stanno, per continuare fare le loro porcherie in santa pace.—
          Vedi sopra sulla differenza wikipediesca:-) fra le due Corti dell’Aia, o Glorioso Fustigatore Giurisprudenziale Delle Porcherie USAne:-)

          —-il che non le rende meno porcherie. Perciò ho sempre ed evidentemente ragione io.—
          No, ho siempre racione io: ci vuole una SENTENZA per poterle definire “porcherie”. Una sentenza della Corte dell’Aia (non del Tribunale Penale, capita finalmente la differenza?:-) ), davanti cui i biekissimi:-) USA “ci stanno” eccome.

          —-Immagino quindi che la soluzione ritvaniana alla faccenda di Battisti sarebbe stata di mandare un killer in Brasile…—-
          Immagini male, kompagnero…..

          —-in fondo Battisti, a differenza del signor Awlaki, è almeno stato processato!—-
          Sì, ma mica condannato a morte, cribbio!:-) E con l’affollamento che c’è nelle italiche galere (con conseguenti condanne a livello europeo) non era proprio il caso di andare a racattare qualche altro galeotto in Brasile, aricribbio!:-)

          —L’Italia, di nuovo, non lo ha fatto, non credo per scarsezza di killer,—
          Ogni tanto ne dici una giusta (come l’orologio guasto:-) ): bastava mandarvi il sig. “Annichiliscilo Luca”:-):-).
          Scherzi a parte: se il Battisti non fosse solo un poveraccio desideroso solo di vivere il resto della vita da pacifico “ospite” brasiliano, ma un predicatore di violenza in Italia, nonché reclutatore di terroristi da mandare in Italia a sparare e mettere bombe, io credo che i Servizi Segreti italici avrebbero avuto modo di occuparsene….oh, in stile “civilizzato”:-) italico, bien sur, mica in quello arrogante e cafone usano, tutto missili e droni e muscoli:-)….penso a ‘na discreta tazzurelle ‘e caffè marca…Sindona:-)…o corretta al polonio, marca…Putin:-). E io avrei siempre approvato…..

          — ma perchè siamo un paese più civile dei tuoi amati USA.—
          Ogni scarrafone è bell’a mamma suje!:-). E confondi “civiltà” con “pusillanimità”. Come già ricordato, l’ultimo atto di “civile orgoglio” di un governo italiano risale a Sigonella, governo Craxi e proprio contro i “miei amati” USA (che dimostra che anche qui non c’hai capito un cazzo…). Per stendere un pietoso velo sulla “civiltà”:-) del governo Monti nella vicenda dei marò in India….

          —Abbozza, c’hai torto!!—
          Hai depositato in cancelleria le motivazioni della Tua Sentenza?:-)

          —-PS. Ho controllato, e il signor Awlaki è stato in effetti processato in contumacia… da un tribunale yemenita.
          Quando si dice, i “selvaggi beduini”, eh?—-
          Processato per guida di cammello in stato di ubriachezza (il cammello ubriaco, mica lui, lui era un bravo musulmano e pure imam, non si sarebbe mai permesso, cribbio!):-):-)

          —-leggo anche (sempre dalla Sacra in gransatanese):
          “The “targeted killing” of an American citizen, sometimes described as an assassination order, was unprecedented. Al-Aulaqi’s father and civil rights groups challenged the order in court.”—
          Ah, vedi che – come dicevo io – i cari “civil rights groups” mica stanno lì a smacchiare giaguari – come dice il Tuo Gran Capo:-) – però, la Sacra tace su che fine abbia fatto tale “challenge”….porcaccia la miseriaccia, ma nemmeno un risarcimento milionario sottratto ai fondi CIA e destinato ad Awlaki padre, rimasto senza il bastone della sua vecchiaia per colpa di quei brutti killer della CIA…non c’è più giustizia…proletaria:-) in questo porko mondo, cribbio!:-)
          Ciao

        • PinoMamet scrive:

          Mah, sai che di tutto quello che hai scritto, non c’è niente che mi smentisca?
          L’unico dato interessante, di cui ti ringrazio, è la differenza tra le due corti dell’Aja.
          Si impara sempre qualcosa.

          bene, apprendo che lo Yemen potrebbe far causa agli USA, e se fossi nel governo dello Yemen lo farei senz’altro, ma si sa, io sono un “pusillanime” italiano…
          e nonostante la nostra pusillanimità, noi le cause agli americani le facciamo lo stesso (Mario Lozano, il tizio che ha sparato a Calipari e che gli USa hanno fatto gentilemnte sparire, e gli agenti CIA condannati per il caso Abu Omar).

          Poi, visto che ti sei fissato sull’aspetto internazionale della vicenda, dimentichi quello nazionale, vale a dire:

          da quando in qua ammazzare un cittadino senza processo è legale?

          Gli illuminatissimi USA, nella loro gloriosa tradizione anglosassone, non avevano tanto tempo fa una cosa che si chiamava Habeas Corpus?

        • PinoMamet scrive:

          Naturalmente, visto che ti ormai ti conosco 😉 immagino che andrai avanti comunque a continuare a riprendere con battute e sinonimi lo stesso concetto, cioè che Awlaki era molto cattivo e non si riusciva proprio a prenderlo, perciò gli americani hanno fatto bene ad ammazzarlo…

          che non dimostra assolutamente nulla sul piano legale.

          Perciò ho sempre, di nuovo e per l’ennesima volta (e fidati, in questa discussione, anche per il futuro…) ragione io 😀

          Per quanto riguarda poi la vicenda dei due fanti di marina, ci penserei due volte prima di dare del pusillanime agli italiani, e dei “coraggiosi” agli americani:

          gli americani, abusando della loro potenza, si sono portati in salvo in America i cretini del Cermis, e quell’altro idiota di Mario Lozano, e se li tengono ben stretti.

          Noialtri abbiamo avuto una civile discussione con un altro paese in termini di giurisidizione, e quando sono tornati in Italia per le feste, i due marinai sono ritornati in India a farsi processare, prima ancora che scadesse il loro permesso….

          perchè gli USA non prendono esempio e imparano come ci si comporta tra persone civili, e, lasciamelo dire, dotate anche di palle?

          Non c’è niente da fare: io non sono nazionalista, ma quando ce vo’ ce vo’, stiamo sempre avanti di dumila anni…

        • Tortuga scrive:

          Arrenditi Ritvan, ha ragione Pino
          😀 😀 😀

          (apprezzo la sensazione di riposo 😎 che si prova vedendo Ritvan duellare :mrgreen: con qualcun’altro 😉 … e facendo la ragazza pon pon fra un tempo ed un altro, così
          http://www.lucianabartolini.net/gif/feste/emotic-ballo.gif )

        • Roberto scrive:

          Ritvan e pino,
          Mi dispiacerebbe se in quest’orgia di commenti vi perdete l’ottima osservazione di mauricius: il diritto internazionale non è solo la corte internazionale di giustizia ma anche e soprattutto la prassi degli stati, e le decisioni dei giudici nazionali. Cosa che rende la materia affascinante e difficilissima da studiare.

        • PinoMamet scrive:

          Tortuga grazie per il ponponoso sostegno 😀

          dai su Ritvan, sei circondato!!

          PS
          Ritvan, ti devo avvertire di un’altra cosa: ho moltissimo tempo a disposizione, e ti assicuro che posso essere altrettanto ostinato di te, se so di avere ragione (il che avviene con frequenza allarmante 😀 ) e almeno due volte più incazzoso di te se insulti gratuitamente il MIO popolo…
          cosa che io evito di fare con i popoli di tutti gli altri, non per pusillanimità (c’è la faccina incazzata?) ma per rispetto.

        • PinoMamet scrive:

          Roberto:
          ho notato il commento di Mauricius, rimane comunque il lato nazionale della vicenda: cioè il fatto che gli USA ammazzino un loro cittadino senza processo.

        • PinoMamet scrive:

          E visto che anche io ho doti profetiche, so già cosa risponderà Ritvan, e gli gioco preventivamente la Stalin card.

        • Tortuga scrive:

          Ritti non c’è più niente da fare, sei spacciato 😀

        • Ritvan scrive:

          —Mah, sai che di tutto quello che hai scritto, non c’è niente che mi smentisca? PinoMamet—
          Naturale: quando mai Bertoldo trovò un albero di suo gradimento sul quale venir impiccato?:-)

          —L’unico dato interessante, di cui ti ringrazio, è la differenza tra le due corti dell’Aja. Si impara sempre qualcosa.—
          Non c’è di che…siempre a disposizione dei kompagni vittime della equivoca propaganda kompagneska secondo cui gli USA rifiutano – in quanto Stato – la giurisdizione della Corte dell’Aia su di esso in caso di controversie fra Stati, quando, invece, gli USA rifiutano solo di consegnare al TPI dell’Aia i propri militari accusati di crimini di guerra, preferendo farli giudicare da un tribunale militare statunitense

          —-bene, apprendo che lo Yemen potrebbe far causa agli USA, e se fossi nel governo dello Yemen lo farei senz’altro,—-
          Fortunatamente:-) il governo dello Yemen fa a meno di te…e se vuoi la mia personale opinione, il sullodato governo ha tirato un sospiro di sollievo quando il pericoloso terrorista jihadista è stato polverizzato dal biekissimo missile ameregano…anzi, se vuoi un’altra mia opinione – siempre non suffragata da fatti, ma solo dalla conoscenza dell’animo umano e dei rapporti intertribali in MO – penso che l’intelligence yemenita abbia dato una mano a quella ameregana per individuare il covo del reprobo…ma shttttt…non lo dire alle tribù yemenite che s’inkazzano de brutto e danno il via alla faida per vendicare “l’ospite” Awlaki…e tu non vuoi una sanguinosa faida da quelle parti, vero?:-)

          —ma si sa, io sono un “pusillanime” italiano…—
          Ho parlato della pusillanimità dei governi italiani, leggi bene. E solo dopo che tu hai dato ad minchiam degli “incivili” agli americani.

          —e nonostante la nostra pusillanimità, noi le cause agli americani le facciamo lo stesso—
          Oh, sì, in perfetto stile “commedia all’italiana”:-): voi fate i processi, sapendo benissimo che i condannati (già condannati in partenza, ça va sans dire:-) ) non saranno mai costtretti ad espiare la pena inflitta loro in nome e per conto del Popolo Italiano…e agli ameregani sta bene così

          — (Mario Lozano, il tizio che ha sparato a Calipari e che gli USa hanno fatto gentilemnte sparire,—
          Già, una causa che anche un bambino analfabeta:-) avrebbe consigliato al kompagno PM di turno di non iniziare sprecando i soldi del contribuente, poiché l’Italia non aveva giurisdizione su quel caso…come dovette riconoscere in ritardo la stessa giustizia italica.

          — e gli agenti CIA condannati per il caso Abu Omar).—
          Siempre la solita commedia all’italiana. Un governo con le palle avrebbe espulso Abu Omar in Egitto con decreto del Ministro degli Interni, lasciando che se ne occupasse poi il buon Mubarak. Ma così c’era il rischio che gli amici jihadisti del sullodato Abu s’incazzassero de brutto e non si sa mai cosa potevano combinare in Italia per ritorsione…e noi teniamo famigghia, cribbio (e rivai con l’accusa ad minchiam di “razzismo antitaliano”, caro kompagno nazionalista dell’ultima ora:-) ). Così s’è preparata la bella recita all’italiana, con tanto di soliti:-) servizi segreti italici “deviati” al soldo della CIA…

          —Poi, visto che ti sei fissato sull’aspetto internazionale della vicenda, dimentichi quello nazionale, vale a dire:
          da quando in qua ammazzare un cittadino senza processo è legale?—
          Da quando – e tu da sceneggiatore di film lo dovresti sapere meglio di me – negli avvisi “Wanted” affissi davanti all’ufficio dello sceriffo c’era scritto “Dead or alive”…c’è bisogno della traduzione?:-)

          —Gli illuminatissimi USA, nella loro gloriosa tradizione anglosassone, non avevano tanto tempo fa una cosa che si chiamava Habeas Corpus?—
          Mi sa che sullo Habeas Corpus tu c’hai in testa la stessa confusione come nel caso dei due tribunali dell’Aia. Leggi qui:
          http://it.wikipedia.org/wiki/Habeas_corpus
          e poi, se non ti sarà ancora chiaro che non c’entra nulla col nostro caso, lo spiegherò io a fumetti, dal basso del mio gommone e dondolando appeso per la coda :-), a un Glorioso Discendente Di Giustiniano&Beccaria:-) par tuo.

          —-Naturalmente, visto che ormai ti conosco immagino che andrai avanti comunque a continuare a riprendere con battute e sinonimi lo stesso concetto, cioè che Awlaki era molto cattivo e non si riusciva proprio a prenderlo, perciò gli americani hanno fatto bene ad ammazzarlo…—
          Urka, hai davvero doti profetiche!:-)

          —che non dimostra assolutamente nulla sul piano legale.—
          Già, per quello dovremmo aspettare l’esito del processo che Awlaki nonno intenterà (o avrà già intentato?) allo Stato. Io rispetterò la sentenza definitiva in merito, qualsiasi essa sia, e tu, kompagnero, nel caso fosse a te sfavorevole non mi ritirerai fuori “l’inciviltà” degli ameregani, spero…

          —Perciò ho sempre, di nuovo e per l’ennesima volta (e fidati, in questa discussione, anche per il futuro…) ragione io.—
          Come disse siempre Bertoldo quando gli chiesero come mai non trovasse alcun albero di suo gradimento su cui farsi impiccare:-)

          —-Per quanto riguarda poi la vicenda dei due fanti di marina, ci penserei due volte prima di dare del pusillanime agli italiani, e dei “coraggiosi” agli americani:
          gli americani, abusando della loro potenza, si sono portati in salvo in America i cretini del Cermis,—
          Falso. Nessun abuso. Dalla Sacra:-) Wiki (naturalmente al soldo della biekissima CIA:-) ):
          http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_del_Cermis
          da cui cito: ” I pubblici ministeri italiani richiesero di processare i quattro marine in Italia, ma il giudice per le indagini preliminari di Trento ritenne che, in forza della Convenzione di Londra del 19 giugno 1951 sullo statuto dei militari NATO, la giurisdizione sul caso dovesse riconoscersi alla giustizia militare statunitense.”
          Dai, su, dimmi che quel GIP di Trento era un agente della CIA:-), così almeno pareggiamo con chi ritiene i giudici italici komunisti, cribbio!:-)

          —e quell’altro idiota di Mario Lozano, e se li tengono ben stretti.—
          Idem come sopra: anche in quell’occasione – come già detto sopra – la giustizia italica, seppur in ritardo, riconobbe la giurisdizione statunitense sul caso.

          —Noialtri abbiamo avuto una civile discussione con un altro paese in termini di giurisidizione,—-
          Ahahahahahaha…non mi dire che i copioni dei film dei fratelli Vanzina li hai scritti tu, cribbio!:-)…”civile discussione”…ahahahahahaha, ma sai che hai un talento comico impareggiabile?!:-)

          —- e quando sono tornati in Italia per le feste, i due marinai sono ritornati in India a farsi processare, prima ancora che scadesse il loro permesso….—
          Già, perché altrimenti con tutta probabilità il Coraggioso Governo Italiano avrebbe decurtato dalla loro busta paga per i prossimi 20-30 anni l’ammontare della cauzione che il sullodato Governo aveva versato nella casse indiane. Si vede che gli indiani conoscono bene i loro “polli” (siempre riferito ai governi, a scanso di reiterate accuse ad minchiam di “razzismo antitaliano” da parte tua).
          Bene, pare che i due marò saranno giudicati da una specie di “tribunale speciale” composto da bravi indù, i quali non avranno mica dei pregiudizi nei confronti di “visi pallidi” che scorrazzano nei loro mari sparando ai loro cari fratelli “pescatori”, cribbio!:-)

          —perchè gli USA non prendono esempio e imparano come ci si comporta tra persone civili, e, lasciamelo dire, dotate anche di palle?—
          Oh, le “palle” degli indiani mica le ho messe in discussione, io, anzi, pare che ne abbiano perfino troppe, visto che l’incidente – se c’è stato – è avvenuto sicuramente in acque internazionali e che, siccome la coperta della nave da cui i marò avrebbero sparato è territorio dello Stato Italiano, la giurisdizione sul caso è solo ed esclusivamente ITALIANA.

          —Non c’è niente da fare: io non sono nazionalista,—
          No, ma quando mai…come disse quel gentiluomo dell’Alabama del secolo scorso:”io non sono razzista, son loro ad essere negri”:-)

          — ma quando ce vo’ ce vo’, stiamo sempre avanti di dumila anni…—
          Ecco, appunto, son loro i moderni “negri” nei confronti degli Splendidi Discendenti Di Augusto&co, cribbio!:-)

          —dai su Ritvan, sei circondato!!—
          Me ne faccio un baffo: come diceva tempo fa un altro Tuo Connazionale Con le Palle:”molti nemici molto onore”!:-)

          —Ritvan, ti devo avvertire di un’altra cosa:—
          Un avvertimento che non si può trascurare, immagino?!:-) (si prega di cogliere la “matrice” e andare giù con l’accusa: “ecco, io non sono nazionalista ma se uno straniero mi tira fuori – seppur in modo criptico ed ambiguo – la mafia, m’incazzo come ‘na biscia!”:-)

          — ho moltissimo tempo a disposizione,—
          Buon per te.

          — e ti assicuro che posso essere altrettanto ostinato di te, se so di avere ragione (il che avviene con frequenza allarmante )—
          No, tu lo sei soprattutto quando sai di aver torto, poiché la ragione si difenderebbe da sola….

          — e almeno due volte più incazzoso di te se insulti gratuitamente il MIO popolo…—
          Dici che mi dovrei far pagare?:-). Comunque, come già detto, ridetto e stradetto e per la serie della Tua Gloriosa Civiltà Millenaria:-) che recita fra l’altro “repetita iuvant”, ho solo detto UNA VERITA’ su chi governa ultimamente il TUO caro Popolo (con la maiuscola, cribbio!:-) )

          —cosa che io evito di fare con i popoli di tutti gli altri, non per pusillanimità (c’è la faccina incazzata?) ma per rispetto.—
          Oh, sì, si vede che hai gran rispetto per il popolo…statunitense, come no….quanti anni indietro sarebbero rispetto alla Tua Gloriosa Civiltà, 2000 anni? Beh, ma questo mica è un insulto – mi dirai – è una pura e semplice costatazione….ma come siamo bravi a fare i gay esclusivamente col fondoschiena altrui:-):-)

          —ho notato il commento di Mauricius, rimane comunque il lato nazionale della vicenda: cioè il fatto che gli USA ammazzino un loro cittadino senza processo.—
          Ricordati kompagnero “dead or alive”…e quando si scriveva “dead” non mi rispolverare i Tuoi Amati&Gloriosi Antenati Sofisti Della Magna Grecia, dicendomi che con tutta probabilità era un modo per dire che si poteva tranquillamente aspettare che il ricercato morisse di vecchiaia nel proprio letto, eh!:-)

          —-E visto che anche io ho doti profetiche, so già cosa risponderà Ritvan, e gli gioco preventivamente la Stalin card.—
          Più che altro – O Glorioso Discendente Di Totò….nel senso di Antonio de Curtis, eh, che hai capito:-) – stai giocando la Cruscev card, sai quella che recitava “Gli USA sono sull’orlo del baratro e noi a breve li raggiungeremo e li sorpasseremo”:-):-)

        • Andrea Di Vita scrive:

          Per Ritvan

          “gli USA rifiutano solo di consegnare al TPI dell’Aia i propri militari accusati di crimini di guerra, preferendo farli giudicare da un tribunale militare statunitense”

          Forse l’età comincia ad annebbiare la mia memoria, ma non è esattamente quello che risposero i Talibani quando i masticabibbie chiesero loro di estradare Bin Laden? Rammento che i Talibani chiesero agli USA le prove del coinvolgimento di Bin Laden nel’11 settembre, per poi processare Bin Laden in Afghanistan.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • Ritvan scrive:

          —Per Ritvan:“gli USA rifiutano solo di consegnare al TPI dell’Aia i propri militari accusati di crimini di guerra, preferendo farli giudicare da un tribunale militare statunitense”.
          Forse l’età comincia ad annebbiare la mia memoria, ma non è esattamente quello che risposero i Talibani quando i masticabibbie chiesero loro di estradare Bin Laden? Andrea Di Vita—-
          No, la tua memoria non è annebbiata…tranne, forse per il particolare che in quella vicenda chi “masticava” un Sacro Libro non erano certo gli ameregani, sai mica chiedevano l’estradizione di Bin Laden per aver costui bruciato una copia della Bibbia o insultato in modo blasfemo Gesù o il Profeta Isaia, eh!:-)

          —Rammento che i Talibani chiesero agli USA le prove del coinvolgimento di Bin Laden nel’11 settembre, per poi processare Bin Laden in Afghanistan.—
          Ah, ecco…e io immagino quegli “incivili” – copyright PinoMamet:-) – di ameregani, che invece di mandare subito tali prove alla Molto Onorevole Corte Sharaitica Afghana Presieduta dall’ Onorevole Mullah Omar In Persona si son fermati un attimo a riflettere, ricostruendo con la fantasia – e magari anche con l’ausilio di qualcuno esperto in corti sharaitiche – cosa sarebbe successo in seguito. Ovvero più o meno questo:

          Presidente Mullah Omar: “Cari fratelli, dò inizio alla causa intentata davanti a questa Corte da parte degli inf…pardon, volevo dire del Governo USA contro il nostro fratello di fede Osama bin Laden, accusato di aver pianificato, ordinato e diretto attacchi armati contro gli inf….pardon, volevo sempre dire gli americani, bismillah ed estagfirullah! La parola al rappresentante degli inf…mmmm, scusate, volevo sempre dire del Governo USA”.
          Rappresentante degli inf…mannaggia, mi son fatto contagiare dal Mullah Omar:-)…volevo dire del Governo USA: “Onorevole Presidente, onorevoli membri della Corte…”
          Presidente:”Basta così, abbiamo chiara la vostra posizione, abbiamo letto tutti i faldoni che ci avete consegnato, non perdiamo tempo in chiacchiere perché Allah non ama chi perde il tempo in chiacchiere, estagfirullah! La parola adesso alla difesa”.
          Avvocato di Bin Laden:” Cari fratelli, gli inf…pardon, volevo dire il Governo USA, hanno mandato qui faldoni pieni di carte false e senza alcun valore giuridico accettabile da un Onorevole Tribunale Sharaitico, carte che accusano il nostro fratello Osama di chissà quali nefandezze. Ma dove sono i testimoni? Io ho qui fuori 150 testimoni, tutti bravi musulmani di sesso maschile, i quali possono testimoniare con la mano sul Sacro Corano che fratello Osama non ha mai fatto male a una mosca. La controparte ne ha almeno 300+1 di testimoni qui, disposti a giurare il contrario con la mano sul Vangelo…il doppio più uno dei miei, naturalmente, visto che la testimonianza di un musulmano vale il doppio di quella di un inf…pardon, volevo dire di un non musulmano? No? E allora che parliamo affa’? Vostro Onore, chiedo rispettosamente a codesta Corte di proclamare la non colpevolezza del mio assistito e di ordinarne l’immediato rilascio”.
          Presidente:” Così sia fatto, in nome di Allah, Il Clemente, Il Misericordioso”.
          Fine della storia.
          Adesso, caro ADV, io sospetto vagamente:-) che tu resterai sempre tetragonicamente convinto che gli ameregani dovevano prima acconsentire – magari per mostrarsi “civilizzati” alla Pino:-) o per non negare la “buonafede del Mullah Omar” alla Mauricius:-) – a esser presi per i fondelli nel modo sopra descritto e poi magari invadere l’Afghanistan, ma nessuno è perfetto…:-):-)

          Ciao

        • Andrea Di Vita scrive:

          Per Ritvan

          ‘ameregani’

          🙂

          Molto bene.

          Se ne deduce che al prossimo Cermis non staremo a perder tempo in pandette.

          Corda, sapone e via.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

        • Ritvan scrive:

          —Se ne deduce che al prossimo Cermis non staremo a perder tempo in pandette. Corda, sapone e via. Andrea Di Vita—
          Sì, così poi gli ameregani invadono l’Italia per vendicare l’offesa…e poi vi mantengono con un nuovo Piano Marshall:-).
          Ciao

          P.S. A scanso di nuove accuse di “razzismo marshalliano antitaliano” lesivo dell’Onore Del Popolo Di Pino Che Non Si E’ Mai Fatto Mantenere Da Nessuno:-), racconto questa storielle albanese in tema Marshall.
          Dunque, dopo la II guerra mondiale anche l’Albania di Hoxha non se la passava mica bene, fame e povertà impazzavano. Il Glorioso Partito di Hoxha organizza riunioni in ogni regione, chiedendo alla gente di prospettare possibili soluzioni alla crisi nera, di cui poi il sullodato Partito ne avrebbe tenuto conto.
          Nella regione del Kurveleshi – i cui abitanti erano famosi per bellicosità, ma anche per vanagloria – la prima proposta avanzata da uno del popolo fu questa:”Abbiamo sentito che gli americani stanno mantenendo con viveri e quant’altro i Paesi da loro sconfitti in guerra…perciò io propongo al Caro Partito di dichiarare guerra all’America, così la perdiamo e loro ci manterranno…”. Gelo in sala…i delegati del Partito si guardavano esterrefatti, quando dall’altra parte della sala si alza un altro membro del (Vana)Glorioso Popolo del Kurveleshi che interpella così il primo:”Ma hai pensato cosa succederebbe se, invece, vincessimo noi la guerra? Come faremmo poi a mantenere tutta quell’America?!”:-):-)

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          E se invece il processo contro Bin Laden fosse stato “equo”, cioè se il governo talebano avesse deciso che era meglio scaricare Bin Laden che farsi invadere dagli USA?
          Se secondo te è la paura della forza militare a impedire che in Italia si adoperino soluzioni come quella proposta da Andrea, perché la stessa cosa non dovrebbe valere per l’Afganistan? O credi forse che sia più facile fare una guerra in Italia che una in Afganistan?

        • PinoMamet scrive:

          Ritvan

          puoi continuare fino a quando ti pare col tuo solito stile, non hai detto una sola cosa che mi contraddica, e non per la storia dell’albero di Bertoldo (potresti ampliare i tuoi esempi presi dal repertorio dei Gloriosi Padroni di Casa che possono essere sfottuti liberamente perchè c’hai la “gommone card”? Questa di Bertoldo l’avrai scritta un milione di volte… ) ma perché battute, insulti, e faccine non dimostrano niente.

          ma visto che ogni tanto, in mezzo alle battute, agli insulti e alle faccine riesci anche a infilare un argomento interessante, qui si parla dell’Habeas Corpus: bene, se non vedi dove c’entra con il nostro caso il problema è solo tuo…

          però stasera mi sento buono e voglio darti una mano:
          http://www.washingtonpost.com/opinions/president-obama-did-or-did-you-not-kill-anwar-al-awlaki/2013/02/08/0347f4de-70c9-11e2-a050-b83a7b35c4b5_story.html

          il compito a casa però lo fai da solo.

          le insinuazioni sul comportamento del governo italiano nella faccenda dei due marinai sotto processo in India, sono talmente basse e razzisteche non meritano risposta. Sì, caro mio, sono razziste, dal momento che ritieni che il governo italiano debba avere motivazioni diverse da altri governi perchè… italiano. Inoltre, nel caso ti sia sfuggito, stai insinuando anche cose sul comportamento dei due marinai, sempre perché italiani… comincia a diventare un po’ troppa gente, per i miei gusti.

          Sì, io ho definito incivile il comportamento degli americani in questione, perché lo è stato.
          Lo trovi offensivo? Io no, penso che sia una giusta constatazione: ammazzare una persona senza processo è incivile, può anche darsi che lo facessero nel Selvaggio West (oltre che i film però ti consiglio anche di leggerti un po’ di letteratura western, così capirai che dietro quei cartelli c’erano altrettanti regolari- o almeno sarebbero dovuti esserlo- writs, e regolari- o possibilmente regolari- processi) può anche darsi, dicevo, ma quello era Selvaggio per definizione… che non ho dato io.
          (“anche lo Yemen bla bla”: balle, lo Yemen i processi li fa; inoltre, è possibile offendere lo Yemen adesso, e gli USA, ovviamente, no? 😉 )

          E ne ho molte altre osservazioni: per esempio, curioso che ci accusi di servilismo verso gli americani proprio colui che dagli americani accetterebbe di tutto… e che è pronto a difendere qualunque cosa facciano, anche palesemente ingiusta, come capirebbe anche un bambino di cinque anni, come ammazzare una persona senza processo.

          Oppure, lasciati dire due cose:

          -agli italiani non importa niente di discendere da Giustiniano o da Beccaria. Ogni tanto tiri fuori questa storia, ma non sta in piedi. Non è così che funziona né il nazionalismo italiano, né il razzismo italiano, e tantomeno il campanilismo italiano; non dico che siano migliori, sono semplicemente diversi.

          -nessuno, e certamente non io, si incazza come una biscia per essere paragonato alla mafia da uno straniero. Qualcuno può fare finta, e sicuramente a molti danno fastidio i luoghi comuni, ma questo è uno dei meno fastidiosi;

          è solo da particolari come questo che si nota qualcosa del tuo Glorioso Arrivo sul Metaforico Gommone, per il resto sei completamente italiano, quindi smettila di usare la card Vengo col Gommone, oppure non ti lamentare se altri useranno la card Razzismo alla Rovescia…

          inoltre, se volessi farti avvertimenti di tipo mafioso (ma li tengo per persone diverse e discussioni diverse) te li farei anche in modo diverso, e credimi, più serio.
          Ricordo a me stesso, come dicono certi avvocati, che ho due parenti stretti in carcere per omicidio.

          Ritvan, una cosa giusta seri riuscita a dirla, cioè che la verità si difende benissimo da sola, il che spiega la TUA ostinazione a volerla nascondere. non sia mai, dire una cosa contro i Nobili USA che Ci Hanno Salvato dai Kompagni, eh?

          Beh sai una cosa, a noi gli USA ci hanno salvato (insieme a mezzo mondo, non dimentichiamolo) dai Fascisti più di sessant’anni fa, e ricordiamo sempre che senza le loro buone motivazioni nazionali se ne sarebbero altamente sbattuti il cazzo;
          e perciò rivendico un po’ più di freddezza nel giudicare il loro operato.

          Se vuoi sapere se gli USA come nazione mi stanno particolarmente simpatici, la risposta è no, e in tutti questi sessanta e più anni non credo affatto che abbiano mai particolarmente per il bene del mio paese.

          E rivendico il diritto a essere patriottico, rara avis tra gli italiani, almeno quanto lo sei tu, cioè moltissimo.

        • PinoMamet scrive:

          Comunque, visto appunto che la verità si difende benissimo da sola, non ho intenzione di continuare a discutere in eterno con te.
          Per quanto mi riguarda questa discussione finisce qui, divertiti con tutte le allusioni e insinuazioni che ti pare, ciao.

        • Ritvan scrive:

          —-Ritvan, puoi continuare fino a quando ti pare col tuo solito stile, non hai detto una sola cosa che mi contraddica, e non per la storia dell’albero di Bertoldo (potresti ampliare i tuoi esempi presi dal repertorio dei Gloriosi Padroni di Casa che possono essere sfottuti liberamente perchè c’hai la “gommone card”? Questa di Bertoldo l’avrai scritta un milione di volte… ) PinoMamet—
          Agli ordini, Mio Glorioso Padrone Di Casa, se Bertoldo ti è venuto a noia posso sempre ripescare dal Repertorio dei Padroni Di Casa il detto “oste, com’è il tuo vino?”:-)

          —ma perché battute, insulti, e faccine non dimostrano niente.—
          Già, insultare gli amerikani chiamandoli “incivili” non dimostra proprio niente, hai perfettamente racione:-)

          —-ma visto che ogni tanto, in mezzo alle battute, agli insulti e alle faccine riesci anche a infilare un argomento interessante, qui si parla dell’Habeas Corpus: bene, se non vedi dove c’entra con il nostro caso il problema è solo tuo…—-
          Ti faccio poco umilmente:-) presente che l’argomento “habeas corpus” l’hai infilato nella discussione tu, non io…o che tu fai, komunista filoimmigrazionista che non sei altro:-), derubi i Gloriosi Discendenti di Dante dei loro meriti per assegnarli ai gommonisti?! 🙂 (eh, la “gommon card” quando ce vo’ ce vo’, cribbio!:-) ).

          —però stasera mi sento buono—
          Pensa te quando ti senti kattivo…

          —-e voglio darti una mano:
          http://www.washingtonpost.com/opinions/president-obama-did-or-did-you-not-kill-anwar-al-awlaki/2013/02/08/0347f4de-70c9-11e2-a050-b83a7b35c4b5_story.html
          il compito a casa però lo fai da solo.—
          Agli ordini o Mio Glorioso Padrone Di Casa:-).
          Se fai anche tu il compitino a casa e leggi bene il papiro che incolli, forse – e dico forse:-) – ti accorgerai che l’illustre leguleio ameregano – e, pertanto pinomametescamente parlando, incivile pure isso:-) o no?:-) – non si riferisce al “habeas corpus” come motivo per ritenere illegale l’uccisione di Awlaki. E ti faccio siempre poco umilmente presente che questo – ovvero se l’uccisione di Awlaki fosse leggittima, costituzionale e bla-bla-bla o meno – era l’argomento del nostro amabile:-) dibbbbattito. Il sullodato leguleio tira in ballo l’habeas corpus solo per dire che tale istituzione giuridica obbligherebbe il governo ameregano ad ammettere pubblicamente A POSTERIORI di aver fatto fuori Awlaki,( cosa su cui io, nel mio piccolo:-), sarei anche d’accordo). Se la sottile:-) differenza leguleia sfugge a un Glorioso Discendente Di Giustiniano&Beccaria par tuo:-) il problema è tutto tuo.

          —-le insinuazioni sul comportamento del governo italiano nella faccenda dei due marinai sotto processo in India, sono talmente basse e razziste che non meritano risposta. Sì, caro mio, sono razziste, dal momento che ritieni che il governo italiano debba avere motivazioni diverse da altri governi perchè… italiano.—-
          Premesso dal basso del mio razzistissimo gommone:-) al Glorioso Discendente Di Dante Alighieri che si scrive “perché” e non “perchè”:-), non è mica colpa mia se il governo italiano si comporta da vigliacco, lasciando che due suoi soldati – mandati laggiù IN MISSIONE proprio da quel governo, mica andati di loro iniziativa a fare i Rambo per divertimento – vengano giudicati da gente che non offre la minima garanzia d’imparzialità (vedi irripetibili perizie balistiche di cui non si sa nulla…il buon giorno si vede dal mattino dice la Gloriosa Saggezza Popolare Italica:-) ).

          — Inoltre, nel caso ti sia sfuggito, stai insinuando anche cose sul comportamento dei due marinai, sempre perché italiani… comincia a diventare un po’ troppa gente, per i miei gusti.—
          No, non mi è sfuggito, sei tu che fai il giocatore delle tre carte alla Stazione Centrale di Napoli (così la prossima volta mi darai solo del “razzista antinapoletano” e non “antitaliano”, cribbio!:-) ), sostenendo ad minchiam che io avrei insinuato qualcosa di poco onorevole nel comportamento dei due marò. Per la serie “repetita iuvant” reincollo ciò che avevo scritto in proposito, in risposta al tuo ineffabile “….e quando sono tornati in Italia per le feste, i due marinai sono ritornati in India a farsi processare, prima ancora che scadesse il loro permesso….”. Ho scritto: “Già, perché altrimenti con tutta probabilità il Coraggioso Governo Italiano avrebbe decurtato dalla loro busta paga per i prossimi 20-30 anni l’ammontare della cauzione che il sullodato Governo aveva versato nella casse indiane. Si vede che gli indiani conoscono bene i loro “polli” (siempre riferito ai governi, a scanso di reiterate accuse ad minchiam di “razzismo antitaliano” da parte tua).”
          Naturalmente alle tue minchionesche accuse di “razzismo antitaliano” non sono sfuggito, però, chi legge con animo sereno ed imparziale (ogni riferimento a rettili carapaciuti è escluso:-) ) capisce bene che la mia deplorazione va solo ed esclusivamente al governo italiano, non ai due marò. Mi spiego: era il governo che doveva dire ai due “Ragazzi, siete liberi di non tornare in India e non subirete alcuna conseguenza negativa per la carriera o altro. Avete in ogni caso fatto il vostro dovere per cui noi vi abbiamo mandato su quella nave e, pertanto, non vi lasceremo certo nelle mani di gente prevenuta nei vostri confronti. Gli indiani si tengano pure i soldi della cauzione e vadano a farsi f….”. Ecco, se un giorno:-) venisse fuori che il governo italico ha fatto questo discorso ai due marò e sono stati loro a rispondere:”No, noi vogliamo tornare laggiù per tenere alto l’Onore Dell’Italia” allora sarei disposto a rimangiarmi tutto ciò che il mio razzistico gommone:-) ha scritto qui sul Glorioso Governo Italico:-).

          —Sì, io ho definito incivile il comportamento degli americani in questione, perché lo è stato.
          Lo trovi offensivo? Io no, penso che sia una giusta constatazione: ammazzare una persona senza processo è incivile,—-
          Come già detto, ridetto e stradetto – ma naturalmente a te in testa non entra mai – ammazzare uno che si sottrae ad ogni processo – perfino a quello dei “fratelli” yemeniti, figuriamoci a quello degli “infedeli” – e che in quanto eminente membro di un’organizzazione terroristica internazionale rappresenta un pericolo per l’intera popolazione USA – come l’11/09 ha dimostrato..o dici che quello l’ha fatto il biekissimo Bush…o magari i tuoi cari amici del Mossad?:-) – è un atto CIVILISSIMO.

          —- può anche darsi che lo facessero nel Selvaggio West (oltre che i film però ti consiglio anche di leggerti un po’ di letteratura western, così capirai che dietro quei cartelli c’erano altrettanti regolari- o almeno sarebbero dovuti esserlo- writs,—-
          Appunto, spesso e volentieri firmati solo da uno sceriffo, ovvero un ufficiale di polizia. Vuoi mettere il writ su Awlaki firmato dal Presidente Obama in persona?!:-)

          —e regolari- o possibilmente regolari- processi) può anche darsi, dicevo, ma quello era Selvaggio per definizione… che non ho dato io.—-
          Razzistaaaaaaaaaa!!!!:-)

          —(“anche lo Yemen bla bla”: balle, lo Yemen i processi li fa; inoltre, è possibile offendere lo Yemen adesso, e gli USA, ovviamente, no?)—
          Le balle son tutte tue, Egregio: certo che lo Yemen i processi in contumacia li fa, ma poi andare ad eseguire la sentenza, ovvero mettere le manette ad Awlaki in mezzo alla tribù che lo protegge è tutto un altro paio di maniche:-). E che nello Yemen ci sono le tribù, con le quali ogni governo o tribunale deve fare bene i conti, non è un’offesa razzista albanese:-), è un FATTO. Sai, succedeva anche in Albania fino agli anni ’20 del secolo scorso…dici che sto offendendo gli albanesi e sono, pertanto, un biekissimo razzista ANTIALBANESE?!:-)

          —E ne ho molte altre osservazioni: per esempio, curioso che ci accusi di servilismo verso gli americani proprio colui che dagli americani accetterebbe di tutto…—
          Quella secondo cui io “dagli americani accetterei di tutto” ti è stata ispirata durante una seduta di “fumoterapia”?!:-) Mi daresti il numero del tuo fornitore, deve avere proprio robba bbbbona!:-)

          — e che è pronto a difendere qualunque cosa facciano,—
          Idem come sopra….robbba proprio sopraffina:-)

          — anche palesemente ingiusta, come capirebbe anche un bambino di cinque anni, come ammazzare una persona senza processo.—
          Come già detto, ridetto e stradetto – ma naturalmente a te in testa non entra mai – se la legge non consente il processo in contumacia e il caro contumace trama per mandare all’altro mondo un sacco di suoi “compatrioti” – fra cui presumibilmente anche dei Da Te Tanto Amati “bambini di 5 anni” – ammazzarlo lo trovo palesemente giustissimo. Con tutto il rispetto per i sullodati Da Te Tanto Amati “bambini di 5 anni”….

          —Oppure, lasciati dire due cose: agli italiani non importa niente di discendere da Giustiniano o da Beccaria.—-
          Oh, beh, ha parlato naturalmente Il Rappresentante Unico E Irripetibile Di Tutti Gli Italiani, cribbio!:-)

          —-Ogni tanto tiri fuori questa storia, ma non sta in piedi. —
          E mettiamola pure comodamente seduta, qual è il problema, cribbio?!:-)

          —Non è così che funziona né il nazionalismo italiano, né il razzismo italiano, e tantomeno il campanilismo italiano; non dico che siano migliori, sono semplicemente diversi.—
          Eh, già, dici che se ne fregano di Giustiniano, Beccaria, Dante, Galileo e tutto il cucuzzaro…. e magari sostengono che sono superiori semplicemente perché il sangue di Romolo era molto più ricco di emoglobina rispetto alla media?:-)

          —-nessuno, e certamente non io, si incazza come una biscia per essere paragonato alla mafia da uno straniero. Qualcuno può fare finta, e sicuramente a molti danno fastidio i luoghi comuni, ma questo è uno dei meno fastidiosi;—-
          Non è che hai preso in prestito il senso dell’umorismo dalla tua recentissima tifosa carapaciuta?! La mia era solo una battuta: visto che mi stavi ripetutamente accusando ad minchiam di “razzismo” ho voluto almeno “meritarmelo” un pochino:-), considerando il tuo “avvertimento” come….mafioso. Hai capito o serve un disegnino a fumetti?:-)

          —-è solo da particolari come questo che si nota qualcosa del tuo Glorioso Arrivo sul Metaforico Gommone, per il resto sei completamente italiano,—-
          Come ti permetti di offendermi, dandomi dell’ “italiano”??!!:-). Guarda che metto mano al Sacro Kanun Delle Montagne Albanesi e ti sparo, cribbio!:-):-)

          —-quindi smettila di usare la card Vengo col Gommone, oppure non ti lamentare se altri useranno la card Razzismo alla Rovescia…—-
          Quando mai mi sono lamentato?!

          —inoltre, se volessi farti avvertimenti di tipo mafioso (ma li tengo per persone diverse e discussioni diverse)—
          P.es. quando i genitori dei pupi a cui dai ripetizioni tardano nei pagamenti del dovuto o chiedono sconti a posteriori?:-)

          — te li farei anche in modo diverso, e credimi, più serio.—
          P.es. incollando un link in cui si vede una sanguinante testa mozzata di cavallo?:-)

          —-Ricordo a me stesso, come dicono certi avvocati, che ho due parenti stretti in carcere per omicidio.—
          E io ricordo – siempre come dicono gli avvocati:-) – agli alieni della Via Lattea:-) che in Albania ho una mezza dozzina di parenti con più di un omicidio sulla coscienza….solo che i miei sono tutti a piede libero e a mia immediata disposizione:-) (checcevo’, un salto sul gommone e via…) ….che ne dici, aspettiamo che i tuoi escano e poi organizziamo una bella disfida all’ultimo sangue…magari a Barletta:-)?!

          —-Ritvan, una cosa giusta seri riuscita a dirla, cioè che la verità si difende benissimo da sola, il che spiega la TUA ostinazione a volerla nascondere.—
          L’Ostinazione è tutta TUA, kompagnero: vedi sopra.

          —- non sia mai, dire una cosa contro i Nobili USA che Ci Hanno Salvato dai Kompagni, eh?—-
          Rovesciando:-): non sia mai dire una cosa a favore dei Biekissimi USA Che Non Ci Hanno Permesso Di Costruire La Gloriosa Repubblica Socialista D’Italia, in cui PinoMamet sarebbe stato un Glorioso Kompagno Direttore Dell’Istituto “Luce…Dell’Avvenir”:-)

          —Beh sai una cosa, a noi gli USA ci hanno salvato (insieme a mezzo mondo, non dimentichiamolo) dai Fascisti più di sessant’anni fa,—
          No, veramente sono stati quei cretini di fascisti a salvarvi da loro stessi, dichiarando guerra agli USA…se avessero seguito l’esempio di Franco…ma Franco mica si credeva l’Erede Dell’Impero Romano Destinato Alla Missione Divina Di Diffondere Nel Mare Nostrum La Gloriosa Civiltà Romana, cribbio!:-)

          —- e ricordiamo sempre che senza le loro buone motivazioni nazionali se ne sarebbero altamente sbattuti il cazzo;—-
          Anche dopo che VOI – vabbeh, i fassisti:-), ma non sottilizziamo – avete dichiarato loro guerra per primi??!! Scusa kompagno, ma su quali libri di Storia hai studiato??!!

          —-e perciò rivendico un po’ più di freddezza nel giudicare il loro operato.—-
          Da parte mia tutta la “freddezza” possibile: il diritto di ammazzare – nell’impossibilità di catturare e processare, of course – chiunque complotti per commettere atti terroristici contro la popolazione di un Paese lo riconosco a qualunque governo di quel Paese, che sia l’USA, il Burkina Faso o l’Inculolupiland. E adesso non mi dire che anche l’Inculolupiland “Ci Ha Salvato dai Kompagni”, eh!:-)

          —-Se vuoi sapere se gli USA come nazione mi stanno particolarmente simpatici, la risposta è no,—-
          Nooooo….e chi l’avrebbe mai detto!:-):-)

          —-e in tutti questi sessanta e più anni non credo affatto che abbiano mai particolarmente per il bene del mio paese.—-
          Eh, sì, sporki spilorci Demo-Pluto-Masson-Giu…no, solo Demo-Pluto-Massoni:-)…vuoi mettere con la Gloriosa URSS che mandava al “tuo paese” e “particolarmente” per il suo “bene” – tramite il kompagno Kossutta -valigione piene di rubli convertiti in dollari?!:-)

          —-E rivendico il diritto a essere patriottico, rara avis tra gli italiani,—-
          Come osi insultare il Popolo Italiano, dandogli del “poco patriottico”??!! RAZZISTAAAAAAAAAAA!!!!:-)

          —almeno quanto lo sei tu, cioè moltissimo.—
          No, io mi ritengo un patriota “moderato”…sai, è facile poi scadere nel nazionalismo e la differenza fra i due concetti l’ha descritta De Gaulle (che in quanto a patriottismo non era secondo a nessuno:-) ) quando diceva:”Patriottismo è quando l’affetto per quelli della tua gente viene per primo, mentre nazionalismo è quando l’odio per quelli non della tua gente viene per primo”.

          —Comunque, visto appunto che la verità si difende benissimo da sola, non ho intenzione di continuare a discutere in eterno con te.—
          Ma come, non avevi tanto tempo libero che non sapevi come impiegare??!!:-)

          —-Per quanto mi riguarda questa discussione finisce qui, —-
          Mmmmm….questa mi sa che l’hai imparata dalla tortuga:-)

          —-divertiti con tutte le allusioni e insinuazioni che ti pare, ciao.—
          Già fatto sopra:-)
          Ciao

        • Mondo cane scrive:

          La Corte Internazionle di Giustizia dell’Aja, nel 1986, ha condannato gli stati uniti per uso illegale della forza (leggasi terrorismo) contro lo Stato del Nicaragua. Ovvero, gli usa sono stati riconosciuti essere uno ‘Stato canaglia’.

      • Tortuga scrive:

        – Ricordo a me stesso –

        Pensa tu, e sei riuscito a trovare dentro di te la serenità di studia il latino e il greco … e ti ritrovi un carattere così pacioso. Ma sei un grande! 🙂

        • Ritvan scrive:

          —-E se invece il processo contro Bin Laden fosse stato “equo”, cioè se il governo talebano avesse deciso che era meglio scaricare Bin Laden che farsi invadere dagli USA? Mauricius Tarvisii—-
          Sarai anche un insigne giurista nel mondo “infedele”, ma del Codice di Procedura Penale:-) della sharia si vede che non sai ‘na cippa. Non potevano scaricarlo, anche se lo avessero voluto – e permettimi di dubitarne – perché sarebbe bastato che il buon Bin Laden, con la mano sul Corano avesse pronunciato una frase tipo “Giuro in nome di Allah Il Clemente, Il Misericordioso che nei faldoni consegnativi dagli infedeli ci sono solo sporke calunnie e menzogne, da infedeli, appunto” e avrebbero dovuto proscioglierlo da ogni accusa.
          Adesso probabilmente tu mi dirai:”Ma come, un uomo così devoto ad Allah mentirebbe con la mano sul Sacro Corano, rischiando di ritrovarsi poi nell’aldilà fra le fiamme della Geenna??”. Beh, a ‘sto punto non mi resterebbe che consigliarti di andare a fare un corso veloce di “taqyiologia”:-) presso la tua sodale Tortuga:-):-)

          —-Se secondo te è la paura della forza militare a impedire che in Italia si adoperino soluzioni come quella proposta da Andrea, perché la stessa cosa non dovrebbe valere per l’Afganistan? O credi forse che sia più facile fare una guerra in Italia che una in Afganistan?—
          Stai paragonando mele con patate:-)

          Hasta le victoria, siempre, compagnero!:-)

        • Tortuga scrive:

          Quindi ammetti che ha vinto Pino! 😀

          Pi-no Pi-no Pi-no Pi-no Pi-no Pi-no Pi-no Pi-no Pi-no Pi-no Pi-no Pi-no Pi-no Pi-no …

          😀

        • PinoMamet scrive:

          Tortuga intervengo solo per ringraziarti per il tuo tifo, i-shin-den-shin
          🙂

          sul resto dell’argomento, come promesso non intervengo più, tanto ormai credo sia chiaro come vede la faccenda ognuno di noi.

          Ciao a tutti i partecipanti 😉

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Stai dicendo che i biekiSSimi talebbani non truccano i processi? E stai dicendo che solo in Itaglia ci sono i kattivissimi kompagni giudici che fanno un suo politico della giustizia fregandosene del diritto? Dai, mi sa che non c’hai capito ‘na beneamata mazza nemmeno tu 😀

        • Ritvan scrive:

          —-Stai dicendo che i biekiSSimi talebbani non truccano i processi? Mauricius Tarvisii—
          No, sto dicendo esattamente il contrario, ovvero che i biekiSSimi talebbbbbbbbani:-) avrebbero fatto tutte le carte false che occorrevano per non consegnare il fratello Osama agli inf….pardon:-), agli ameregani.

          —E stai dicendo che solo in Itaglia ci sono i kattivissimi kompagni giudici che fanno un suo politico della giustizia fregandosene del diritto?—
          Questo lo stai dicendo tu, confondendo INTENZIONALMENTE (scusami, ma io, una volta appurata intelligenza e competenza dell’interlocutore, alla Tua Amata Buonafede nello sparar cazzate ci credo poco) “giudici” con “PM”.

          —Dai, mi sa che non c’hai capito ‘na beneamata mazza nemmeno tu.—
          Io sì…e anche tu, temo…però credo ti convenga sparar cazzate, come quelle sopra.

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Dunque, ricapitoliamo… pur di non scaricare Bin Laden i Talebani si sarebbero fatti invadere dagli Stati Uniti e, conseguentemente, avrebbero perso volentieri il potere in Afganistan. Interessante punto di vista.

          La cazzata la spari tu: sai benissimo che in Italia non c’è la separazione delle carriere tra giudici e PM…

        • Ritvan scrive:

          —-Dunque, ricapitoliamo… pur di non scaricare Bin Laden i Talebani si sarebbero fatti invadere dagli Stati Uniti e, conseguentemente, avrebbero perso volentieri il potere in Afganistan. Interessante punto di vista. Mauricius Tarvisii—
          Già, ma non tanto “interessante” quanto il tuo, secondo cui i talebani avevano ricevuto dal buon Allah una magica sfera di cristallo, in cui avrebbero visto che:
          1. Gli ameregani avrebbero attaccato l’Afghanistan.
          2. Gli ameregani avrebbero vinto, malgrado il sostegno che il buon Allah avrebbe indubbiamente concesso:-) ai Suoi cari fedeli talebani.

          —-La cazzata la spari tu: sai benissimo che in Italia non c’è la separazione delle carriere tra giudici e PM…—
          La cazzata resta siempre tua, kompagno: anche in Italia un giudice è un giudice e un PM è un PM e chi confonde i due ruoli o è ignorante o e in malafede….scegli tu, democraticamente:-)

        • Ritvan scrive:

          —Quindi ammetti che ha vinto Pino! Tortuga—
          No, ammetto solo che il tuo fornitore ha robba anche migliore di quello di Pino….mi dai il suo numero di cellulare, per favore?:-)

        • Tortuga scrive:

          Hai perso, hai perso, è evidente a tutti 😀

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Sfera di cristallo? Non è che serva una sfera di cristallo per capire che dopo che una nazione ha subito 3000 morti civili è molto probabile che la sua opinione pubblica sia legittimamente incazzata, tanto da desiderare una bella rappresaglia esemplare (chiamasi guerra). Insomma, ci arrivavo anch’io all’epoca (frequentavo le medie) e io sono quello tra i due che spara cazzate…
          Se poi dici che è verosimile che i talebani fossero convinti di poter vincere una guerra contro gli Stati Uniti, allora è altrettanto verosimile che il governo americano potesse essere convinto che i talebani avrebbero processato Bin Laden con tutti i crismi e tutte le garanzie di equità ed imparzialità della più evoluta civiltà giuridica.

          Ahem… faccio notare, appunto, che un conto è un mestiere, un conto una funzione. Oppure dici che non appena un magistrato diventa requirente improvvisamente viene posseduto dallo spettro del comunismo?
          Dai, capisco la campagna elettorale ed il richiamo della Nave Madre, ma questa non l’avevo mai sentita 😀

  9. PinoMamet scrive:

    Ma qualcuno mi spiega bene questa cosa dei signature strikes?

    Per prima cosa: si parla di un algoritmo che riconosce dei “pattern comportamentali”; per far questo, si accenna a una “sorveglianza continuata”. Ora, come è possibile sorvegliare continuativamente un gruppo di persone dall’alto, tramite un drone, senza che queste se ne accorgano?
    parliamoci chiari: due o tre passaggi di notte li farai; uno di giorno da lontano lo farai; ma insomma, non credo sia possibile che un gruppo di persone sia sorvegliato “continuativamente” da un piccolo aereo (perchè questo è) senza accorgersene.

    A meno che non si tratti di persone totalmente innocenti, che notano sì l’aereo un paio di volte gironzolare sulle loro teste, ma penseranno “io sono qui a pascolare le mie capre, di certo non sarà qui per me”.

    Perciò, da come l’ho capita io:

    -o la storia dei “pattern” è fuffa, o lo è la storia del “continuativo”, e il drone colpisce puramente chi di volta in volta sembra sospetto o sta sulle balle all’operatore;
    -o la storia dei pattern è vera, ma tutto (anche i pochi casi di cronaca che sono lasciati circolare) fa credere che si tratti di una definizione pomposa e fintamente tecnica per “drone programmato per colpire gruppi di [soprattutto] giovani [soprattutto] maschi che stanno facendo più o meno tutto”.

    Nel primo caso, l’elemento di decisione umana è tutt’ora presente, e rimane solo da condannare la codardia del soldato che non si espone;
    nel secondo, l’elemento di decisione umana sarebbe persino auspicabile.

    Ma insomma, qualcosa non mi convince.

    • PinoMamet scrive:

      Che poi è la versione tecnologica delle famose “procedure” per le quali l’esercito americano (e le polizie americane, che sono ideologicamente militarizzate) è famoso, e anche preso in giro dagli altri.

      Che vuol dire il poliziotto che ti ferma e se fai alla lettera questo e quello non ti succede niente; se per caso non sai l’inglese, bang, ti spara e ha ragione lui, perché lui ha rispettato la procedura, tu no.

      Lessi anni fa un resoconto di un sommergibilista italiano, che parlava appunto della manicalità procedurale dei colleghi statunitensi; ora, finchè si tratta di sicurezza dell’equipaggio, posso anche capirli e apprezzarli (senza arrivare ai loro livelli di pura assurdità, questo ci risparmierebbe gli Schettino- inteso come figura mitologica, non come persona reale- ma noi italiani pensiamo sempre di essere i più furbi; c’era un interessante aneddoto in proposito su quel sito).

      Ma se si tratta di procedure di polizia-esercito-peace keeping (visto che ormai i confini tra le varie funzioni si diluiscono?) chi non mi assicura che invece non siano pensate appositamente per mettere in difficoltà/colpevolezza/condizione di essere ucciso il nemico?

      Bisognerebbe controllarle bene, queste procedure e questi “pattern”.

    • nic scrive:

      x PINO
      “come è possibile sorvegliare continuativamente un gruppo di persone dall’alto”

      fino a pochi anni fa con i satelliti, dall’Afganistan in poi anche con la
      SMART DUST (http://rudy2.wordpress.com/smart-dustla-polvere-intelligenteitalianoenglish/).

      Pare che con un drone si polverizzi per completo un villaggio abitato da pastori sospetti, il dispositivo segue poi i portatori (umani, animali o veicoli) delle polveri invisibili.

      L’algoritmo analizza ogni movimento e soprattutto ogni raggruppamento sospetto. Le ripetute stragi in feste, battesimi e matrimoni sono considerate dei piccoli bugs tollerabili visto che il software è ancora in una versione beta e per questo si testa prudentemente solo su famiglie di pastori afgani.

      Il mercato aspetta fiducioso un service pack che permetta usare il smart dust anche sulle popolazioni civilizzate.

  10. Rufus Firefly scrive:

    Ancora la morte da lontano, l’ebbrezza di schiacciare un essere umano impotente; non di eliminare un nemico, che in Occidente nessuno sa più cosa sia. Figuriamoci se la ragazzetta incinta sapeva di un nemico; per distillare un nemico servono secoli, tradizioni, comportamenti, assimilazioni, tutto ciò che possa concretarsi un una cultura esclusiva, in un retaggio secolare che renda plastica l’alterità.
    A me sembra preponderante il lato ludico-psicopatico di questo videogame. Un altro bersaglio, chi sarà mai questa volta? I pipistrelli, l’orso, gli scheletri di Lara Croft? Un obiettivo da dieci, cento, mille punti? D’altra parte che i bersagli siano dei nemici ce lo assicura solo un algoritmo comportamentale (se in Italia fosse possibile accedere facilmente alle armi probabilmente parecchi di noi farebbero parte di aggregati umani da signature strike).
    La psicopatia, come assenza di rimorso e orgia di anaffettività, sembra ormai una superfetazione necessaria della tecnica più avanzata.
    Nella parte del Veglio della Montagna che spedisce gli assassini per omicidi mirati un bel tipo progressista, magro e scattante che forse neanche sa cosa sta facendo. Come dice Montale: “Se uno muore/non importa a nessuno purché sia/sconosciuto e lontano”. In realtà, a chi importa?

  11. Miguel Martinez scrive:

    Per Stefano

    “Miguel, tra te e la giornalista tedesca c’è un abisso.”

    Però c’è anche un altro elemento.

    Ho avuto molto a che fare con la cosiddetta questione delle “sette”, che già sul nome ci sarebbe da discutere a lungo.

    Però, è una caratteristica di tutti i gruppi chiusi – e cosa ci può essere di più chiuso di un gruppo di elite di un esercito? – sparare fango sui critici, citando cose in parte vere, cose in parte inventate, puntando sul carattere del “fuoriuscito”.

    E’ un meccanismo certo, nel senso che quando la consegna non è di mantenere il silenzio più totale, la consegna è di praticare la diffamazione; e non c’è alternativa.

    E magari chi ha avuto il coraggio di disertare è invece la persona umanamente più valida di tutte.

    • Stefano Calzetti scrive:

      Sono d’accordo con te. Prima avevo qualche dubbio che si trattasse di un attacco ad hominem, ora ne sono quasi certo dopo la tua risposta.
      Concordo anche sull’idea del “gruppo chiuso” e sulle sue dinamiche tipiche; anche il vecchio PCI era un gruppo chiuso, avendo 49 anni me lo ricordo bene e ricordo il fango che si tirava addosso ai fuoriusciti e ai critici.
      Però Miguel sei veramente maligno :-), più dettagli la disamina del caso Bryant più mi incazzo con il giornalista dello Spiegel per la sua incompentenza nello scrivere l’articolo, incompentenza che lascia spazio anche a critiche capziose.
      Capisco che il lettore dovrebbe essere in grado di fare quello che ho fatto io (leggere l’abstract del commento, trovarlo, segnalartelo, discuterne) ma a volte non si ha tempo e farebbe comodo un sistema fiduciario di gatekeeper; tu sei uno di essi ma non basti :-(.
      Chiudo dicendo che se avessi scritto l’articolo originale, il famigerato commento non avrebbe avuto tutta quella virulenza.

      • Stefano Calzetti scrive:

        “Chiudo dicendo che se avessi scritto l’articolo originale, il famigerato commento non avrebbe avuto tutta quella virulenza.”

        da leggere come:

        “Chiudo dicendo che se avessi scritto tu l’articolo originale, il famigerato commento non avrebbe avuto tutta quella virulenza.”

  12. Va Fangul scrive:

    http://www.scribd.com/doc/124776157/William-Langewiesche-Esecuzioni-a-distanza

    Il pdf del libro “Esecuzioni a distanza” di William Langewiesche.

    Ne riporto un paio di estratti:

    Subito fuori Austin, dove le coltivazioni si intensificano, la campagna diventa terra, solo terra, e la città, di colpo, sembra lontanissima. È proprio per questo che a Russ Crane piace. Crane non si chiama così, ma preferisce mantenere l’anonimato. È un tiratore scelto dell’esercito, cioè una persona seria che fa un lavoro serio, dal quale sono tuttavia attratti megalomani e psicopatici. […]

    Crane: «Al mondo ci sono il Bene e il Male. Per questo vogliamo tanto combattere dalla parte giusta. Se vuoi sapere come la penso, io credo esistano persone malvagie, e credo che Dio abbia mandato sulla Terra altre persone capaci di ucciderle, così che il mondo possa vivere in pace. Davide prima di diventare re era un pastorello. I Filistei avevano con loro un gigante, Golia. E il Signore disse a Davide: “Sono al tuo fianco. Vai, e battiti”. Davide obbedì. E Golia finì morto stecchito, come Elvis Presley. Davide era un pastore, un re, un fedele del Signore. Ma prima di tutto era un guerriero. Dio lo sa che abbiamo bisogno di soldati. I soldati rientrano nel suo disegno».
    «Dici sul serio?».
    «Io so che il Signore mi è stato vicino in battaglia, e mi ha aiutato».
    «Lo pensano anche i musulmani, quelli a cui sparavi».
    «Sì, può sembrare un paradosso. Ma Gesù il terzo giorno è risorto, mentre la tomba di Maometto è lì, se uno vuole la può visitare».

    • Ritvan scrive:

      —-«Io so che il Signore mi è stato vicino in battaglia, e mi ha aiutato».
      «Lo pensano anche i musulmani, quelli a cui sparavi».
      «Sì, può sembrare un paradosso. Ma Gesù il terzo giorno è risorto, mentre la tomba di Maometto è lì, se uno vuole la può visitare».—-
      A parte il fatto che un “infedele” come lui cor piffero che può andare a Medina a visitare la tomba di Maometto, forse qualcuno dovrebbe informare il sullodato “crociato” anche del fatto che il buon Gesù sarà anche risorto il terzo giorno ma mica ha promesso ai suoi seguaci un uguale trattamento…pertanto si tenga ben stretto il suo giubbotto antiproiettile se non vuole andare innanzitempo a far compagnia al Suo Amato Gesù suonandogli l’arpa e facendogli fresco con le alucce:-).

  13. Miguel Martinez scrive:

    Per Stefano

    “Chiudo dicendo che se avessi scritto l’articolo originale, il famigerato commento non avrebbe avuto tutta quella virulenza.”

    Beh, facile, mica sono un giornalista 🙂

  14. Mondo cane scrive:

    Abdulrahman Anwar Al-Awlaki, 16 anni, ucciso 15 giorni dopo il padre, con lo stesso mezzo. Nello stesso raid è stato ucciso anche il cugino, 17 anni, e altre 7 o 9 persone.

    • Mondo cane scrive:

      P.S. Anche lui era cittadino americano

      • Ritvan scrive:

        @ Mondo-Miglior-Amico-Dell’-Uomo:-)
        Secondo la Sacra:-) Wiki in gransatanese:-) pare che Awlaki figlio si trovasse nel posto sbagliato insieme alla persona sbagliata, un certo Ibrahim al-Banna, influente dirigente di Al Qaeda e bersaglio designato del biekissimo drone ameregano.

        P.S. Dalle mie parti c’è un detto della saggezza popolare contadina che recita:”Mos u përziej me himet nëse s’do të të hanë pulat” (Libera traduzione: non ti mischiare col becchime se non vuoi essere mangiato dalle galline). Si vede che nello Yemen non hanno un detto simile…..

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Lo dicevano anche di quei ragazzini che finivano stecchiti perché i sicari della camorra, cercando di freddare il boss rivale, sbagliavano mira e li centravano 😉

        • Mondo cane scrive:

          a ecco mi pareva.
          Solo che i parenti, invece, smentiscono la scusa ufficiale. Ma vai un pò a sapere la verità. C’è solo il fatto che l’elenco di figli e nipoti, di “dittatori” o nemici degli usa, uccisi dagli stessi, è un pò troppo lunghetto per non definirla prassi. Senza considerare quante morti a casaccio ci sono, perchè sembra che, esclusi gli errori veri e propri, l’idea perseguita sia “pare che sia lì, nel dubbio bombardo, o non è solo ma non potrebbero esserci altre possibilità a breve, allora bombardo e non importa quanta gente ci sia”.

        • Ritvan scrive:

          —Lo dicevano anche di quei ragazzini che finivano stecchiti perché i sicari della camorra, cercando di freddare il boss rivale, sbagliavano mira e li centravano.Mauricius Tarvisii—
          Lo dicevano anche a proposito di quel ragazzino di passaggio finito dilaniato dalla bomba dell’attentato di via Rasella a Roma.
          P.S. Kompagno Mauricius, so che merito di essere almeno deportato in Siberia per aver io accostato in modo blasfemo:-) Gli Eroici&Gloriosi Partigiani Di Via Rasella ai biekissimi sicari della camorra. Solo un piccolo dubbio: devo avviarmi da solo alla volta della Siberia o è previsto un efficiente e socialista servizio di prelievo a domicilio e trasporto con consistenti sconti per comitive?:-):-)

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          Per via Rasella si può affrontare un discorso analogo e l’accusa non si può liquidare con un semplice e osceno “colpa del ragazzino che passava di lì”.

          Ma, Ritvan, al solito devo tranquillizzarti, anche se so che non basterà nemmeno questa volta 😉

          NON è in corso nessun gomblotto komunista ai tuoi danni portato biekamente avanti dal sottoscritto, che, per puri motivi anagrafici, non ha mai ricevuto e potuto ricevere finanziamenti da Stalin, Mao, Hoxha o qualsiasi dittatore comunista.
          Se ti porto una fotocopia completa del mio passaporto, avrai modo di vedere che non risultano viaggi a Cuba o in Corea del Nord e, con un breve filmato in cui giro per casa con un contatore Geiger, avrai la prova che non conservo quantità sensibili di plutonio nella dispensa per preparare un attentato ai tuoi danni.

          Piuttosto è interessante notare che, ai tuoi occhi, sia la lotta contro i Nemici del Pop… ahem… della democrazia liberale e dello Stato di diritto (!!!) a giustificare qualsiasi tipo di azione. Posso vedere gli ultimi movimenti del tuo conto corrente per verificare che non sia tu a ricevere sovvenzioni da qualche ideologo stalinista? 😀

        • Ritvan scrive:

          —Per via Rasella si può affrontare un discorso analogo e l’accusa non si può liquidare con un semplice e osceno “colpa del ragazzino che passava di lì”. Mauricius Tarvisii—-
          Ecco, appunto, glielo vai tu a dire a quelli dell’ANPI?:-)

          —Ma, Ritvan, al solito devo tranquillizzarti, anche se so che non basterà nemmeno questa volta:-)—
          Come sei profetico!:-)

          —-NON è in corso nessun gomblotto komunista ai tuoi danni portato biekamente avanti dal sottoscritto, —-
          Abbi pazienza, ma qualora ‘sto gomblotto ci fosse, tu scriveresti, invece:”Ritvan, ti informo ufficialmente che c’è in corso un gomblotto komunista ai tuoi danni portato biekamente avanti dal sottoscritto.”. O da quando in qua i gombloddisti hanno l’obbligo di consegnare l’avviso di garanzia?!:-):-)

          —che, per puri motivi anagrafici, non ha mai ricevuto e potuto ricevere finanziamenti da Stalin, Mao, Hoxha o qualsiasi dittatore comunista.—
          Mi stai forse dicendo che voialtri non vi muovete spinti da Puri&Disinteressati Ideali Di Giustizia…Proletaria, bensì solo ed esclusivamente dietro vil denaro elargito da un dittatore komunista??!! Che fine ha fatto la Vostra Gloriosa Superiorità Morale?!:-) Mi fai cadere un mito, mi fai, cribbio!:-)

          —Se ti porto una fotocopia completa del mio passaporto, avrai modo di vedere che non risultano viaggi a Cuba o in Corea del Nord—
          1. Un Insigne Giurista (Proletario:-), ma nessuno è perfetto) Par Tuo dovrebbe sapere che le fotocopie non provano alcunché.
          2. Anche se tu mi portassi il tuo passaporto originale, chi mi assicura che i Servizi Segreti di Cuba e Corea del Nord non abbiano evitato – dietro ordine dall’Alto- la “bollatura” del tuo passaporto per non “bruciare” un Valido Agente par tuo?:-)

          — e, con un breve filmato in cui giro per casa con un contatore Geiger, avrai la prova che non conservo quantità sensibili di plutonio nella dispensa per preparare un attentato ai tuoi danni.—
          Guarda che non serve una bomba atomica per farmi fuori, mica sono Superman io, basterebbero un paio di candelotti di dinamite…il tuo caro contatore geiger rileva anche quelli?:-)

          —Piuttosto è interessante notare che, ai tuoi occhi, sia la lotta contro i Nemici del Pop… ahem… della democrazia liberale e dello Stato di diritto (!!!) a giustificare qualsiasi tipo di azione.—
          Non “qualsiasi”, solo l’eliminazione del pericoloso Nemico del Pop…ahem…:-) volevo dire del Pericoloso Terrorista Internazionale, cercando di limitare al minimo possibile i cosiddetti “danni collaterali”…ma a volte qualche morto innocente può scapparci pure, come c’insegnano i Gloriosi Kompagni Di Via Rasella….c’est la vie….

          — Posso vedere gli ultimi movimenti del tuo conto corrente per verificare che non sia tu a ricevere sovvenzioni da qualche ideologo stalinista?—
          No che non puoi…a voialtri kompagni qualcuno ha insegnato l’esistenza del termine “privacy”?!
          Poi, se credi che io eventuali finanziamenti (magaaaari!:-) ) di “qualche ideologo stalinista” me li faccia spedire via bonifico – così ci pago pure le tasse sopra:-) – allora mi sa che i servizi cubani e nordcoreani sono ridotti proprio al lumicino per servirsi di uno come te:-):-)

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          A volte mi preoccupo, ma poi penso a quanto vario sia il mondo delle ossessioni e capisco che quella che porta a vedere comunisti ovunque non è la peggiore 😀

        • Ritvan scrive:

          —-A volte mi preoccupo, ma poi penso a quanto vario sia il mondo delle ossessioni e capisco che quella che porta a vedere comunisti ovunque non è la peggiore. Mauricius Tarvisii—

          Kompagno Mauricius, lo so che per i soliti tuoi “puri motivi anagrafici” non hai potuto approfittare direttamente dell’esperienza di certe cliniche brezneviane nel diagnosticare e “curare” certe “ossessioni” squisitamente politiche, tipo quella di vedere agenti del KGB dappertutto:-). Allora, kompagnero, ti sei fatto da solo pissicopatologo politico alle vongole o il kompagno Zirinovsky ti ha mandato recentemente da Mosca il cofanetto regalo con i DVD illustranti l’esperienza delle suddette cliniche?:-):-)

          Hasta la victoria, siempre, kompagnero!

  15. Moi scrive:

    @ PINO

    S’è per quello c’è anche un certo Ilir Latifi , sempre Albanese, che ha sconfitto in un match di MMA Matteo Minonzio, provocatore dichiaratamente NeoFascista nonché Calciante contro il quale è sceso in piazza a Firenze il PCL … dando del “Fascio” a Renzi, che gli ha consentito di giocare.

    Però è altrettanto vero che il Calcio Storico Fiorentino l’è una roba che, per giocare, o sei un Energumeno anche tu … oppure ti “stiancano” 😉 subito, “Tertium NON Datur” !

    • Moi scrive:

      Ilir Latifi, invece, è di Malmö … IlliroNorreno 😉

      • Ritvan scrive:

        “Latifi” è sempre cognome..muSSulmano, cribbio!:-)

        • habsburgicus scrive:

          @Ritvan
          a proposito di affiliazioni religiose albanesi…
          Tuk Jakova era cattolico ? (mi pare che Hoxha, quando lo purgò con Bedri Spahiu, lo accusò di legami con il clero…ma Enver non é una fonte sicura :D)
          Koçi Xoxe invece era ortodosso ? oppure musulmano ? so che in bulgaro/macedone vi é il nome Kočo, di cui Koçi potrebbe essere un’albanesizzazione…
          (ovviamente erano tutti non credenti o almeno non praticanti..altrimenti non ci sarebbe più ateismo, diamine :D..parlo di religione in senso di appartenenza culturale)
          ciao !

        • Moi scrive:

          Però, da Albanese, avrà battuto il Fascista Italico Minonzio in nome di Re Zog 🙂 😉 … mica dello storicamente mai esistito _ perché islamicamente NON conforme _ Jihad AntiFascista ! 😉

          … giusto ? 😉

        • Ritvan scrive:

          —-@Ritvan a proposito di affiliazioni religiose albanesi…Tuk Jakova era cattolico ?—
          Sì, era di famiglia cattolica scutarina (della città di Shkodra), la madre credo si chiamasse Lucia.

          — (mi pare che Hoxha, quando lo purgò con Bedri Spahiu, lo accusò di legami con il clero…ma Enver non é una fonte sicura 🙂 )—
          Prima lo accusò di “opportunismo di destra” e portò come esempio alcuni suoi interventi in difesa di qualche membro del clero cattolico…alla fine finì con la solita:-) accusa di “tradimento” e la galera, dove morì in circostanze assai dubbie dopo una banale operazione chirurgica. La verità è un’altra: il povero Tuk se l’andò a cercare sfatando il mito secondo cui Enver Hoxha aveva fondato il Partito Comunista Albanese in quell’8 di novembre del 1941 e in quel giorno ne era stato eletto Segretario Generale. Jakova era stato uno dei membri di quella riunione fondatrice e, pertanto, la sua smentita pesava come un macigno: da qui l’epurazione.

          —Koçi Xoxe invece era ortodosso ? oppure musulmano ? so che in bulgaro/macedone vi é il nome Kočo, di cui Koçi potrebbe essere un’albanesizzazione…–
          Hai indovinato: Koçi Xoxe era di etnia macedone (gli albanesi di Korça, zona in cui erano più numerosi li chiamavano “shule”) e si dimostrò – nelle vesti di Ministro degli Interni – uno spietato criminale. Per la sua eliminazione da parte di Hoxha non posso che spolverare l’antico detto albanese “dhëmb i qenit në lëkurë të derrit” (zanna di cane nella pelle del maiale):-)

          —(ovviamente erano tutti non credenti o almeno non praticanti..altrimenti non ci sarebbe più ateismo, diamine ..parlo di religione in senso di appartenenza culturale)—
          Ovviamente.

          —Però, da Albanese, avrà battuto il Fascista Italico Minonzio in nome di Re Zog … mica dello storicamente mai esistito _ perché islamicamente NON conforme _ Jihad AntiFascista ! … giusto ? Moi—
          O magari più semplicemente in nome del premio in denaro offerto al vincitore, nonché della gloria personale a cui noialtri albanesi abbiamo dimostrato di essere molto sensibili:-)

        • habsburgicus scrive:

          @Ritvan
          grazie…
          ciao

        • Ritvan scrive:

          @ habsburgicus
          Non c’è di che, carissimo, per me è sempre un piacere parlare di cose albanesi….

          Ciao

  16. Moi scrive:

    @ RITVAN & MAURICIUS

    Direi che ‘sta menata dei “puri motivi anagrafici” ha un po’ stufato … allora il mestiere dello Storico non dovrebbe neppure esistere. 😉

    • Mauricius Tarvisii scrive:

      No, aspetta, non l’ho capita… dici forse che l’essere nati dopo la morte di una persona non impedisce l’aver avuto contatti con essa?

      • Moi scrive:

        La mia Logica Vulcaniana Superiore 😉 che NON disgiunge le forme dai contenuti mi induce a risponderti che un conto è dire “Persona”, un conto è “Personaggio Storico”.

  17. Francesco scrive:

    Miguel

    non ho capito il tuo post.

    Mi pare che tu deplori il tentativo delle forze armate USA di ammazzare i terroristi/resistenti e non, più semplicemente, gli yemeniti/semplici ospiti.

    Oppure ce l’hai con l’eccesso di sigle nella burocrazia militare USA?

    Certo, se qualcuno indossasse un’uniforma mentre combatte/resiste le cose sarebbero più chiare ma non mi pare questo sia un problema che tanga molti dei lettori del forum.

    Saluti

    Francesco o’ritornato

    PS nella infinita diatriba tra Pino e Ritvan sulle esecuzioni mirate, sto con Ritvan, credo. Anche solo per ridicolizzare quelli che diedero a Obama il Nobel per la pace

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