Matteo Renzi vende Firenze per comprarsi l’Italia

“Una cascata di soldi. Anzi un fiume, visto che si parte dalla città dell’Arno. Per fare politica, e soprattutto per candidarsi alla presidenza del Consiglio, ce ne vogliono molti.
Ne sa qualcosa Matteo Renzi, sindaco di Firenze.”

Fino a poco tempo fa, qui non avevo idee precise su Matteo Renzi, un signore arrivato da Pontassieve alcuni anni fa per governare la nostra città (vabbene, io arrivo dal Messico, ma almeno la residenza a Firenze ce l’ho).

Per un certo periodo, Matteo Renzi è stato ovunque: me lo ricordo alla festa di una grande scuola tecnica. Il preside gli chiese se voleva visitare il piccolo museo della scuola, e Renzi rispose, “no, grazie, preferisco incontrare la gente”. E infatti deve avere stretto almeno due volte le mani di tutti i cittadini di Firenze (me compreso).

Poi, un giorno, è sparito, per conquistare l’Italia, lasciando la città in mano al vicesindaco, un certo Dario Nardella, che invece di stringere le mani, tende a gridare cose non proprio simpatiche contro i cittadini che dissentono.

Ma di Renzi, non ci saremmo mai occupati, se Renzi non avesse deciso di occuparsi di noi, cioè delle diverse migliaia di persone che ancora sopravvivono in Oltrarno.

I piccoli fanno piccoli danni, e finiscono spesso in carcere perché non sanno come fare e straparlano.

I grandi fanno grandi danni, e in carcere non ci finiscono mai, perché girano attorniati da grandi stuoli di avvocati e tecnici che sanno esattamente cosa dire e fare.

L’attacco ai cittadini dell’Oltrarno è stato portato da una società privata, chiamata la Firenze Parcheggi, che ha presentato una proposta per scavare un gigantesco parcheggio sotterraneo davanti alla chiesa di Santa Maria del Carmine, aprendo buona parte del quartiere al traffico esterno illimitato.

Come ha spiegato a più riprese Dario Nardella, l’Oltrarno deve smetterla di essere un “dormitorio”, nel senso che noi che ci viviamo, non dobbiamo dormire nemmeno la notte.

Ne abbiamo già parlato altrove, e non ritorneremo adesso sui dettagli. In fondo, se non vivete proprio qui, potete anche disinteressarvene.

Non potete però disinteressarvi di Matteo Renzi, visto che sta lavorando molto bene per diventare il nostro prossimo capo del governo.

Ora, la campagna elettorale di Renzi – prima quella per sindaco, adesso quella per le primarie del PD – sembra che l’abbia organizzata un certo Marco Carrai (l’amico di Michael Ledeen), collaboratore in situazioni poco chiare di Renzi già ai tempi in cui Renzi dirigeva la Provincia di Firenze.

Marco Carrai è l’amministratore delegato di Firenze Parcheggi. Una società partecipata al 49% dal Comune di Firenze. Che chiede allo stesso comune governato da Renzi un notevole pezzo di suolo pubblico per guadagnarci per i prossimi decenni.

E proprio in contemporanea, mentre il Comune taglia vigorosamente i fondi alle attività di volontariato, l’Ente Cassa di Risparmio del Comune di Firenze – nel cui comitato di amministrazione siede Marco Carrai – investe 10 milioni di euro nella Algebris Investments (che sarebbe una “boutique assets management company”), costituita inizialmente nelle Cayman Islands e classificata a rischio dalla Borsa italiana.

La Algebris appartiene a un certo Davide Serra, un signore che vive a Londra.

Davide Serra era sul palco, accanto a Matteo Renzi, nel comizio finale delle primarie del PD a Firenze l’altro giorno.

Un quadro utile per capire come cose che sembrano locali poi abbiano un significato ben più grande.

P.S.

Ed ecco come risponde la giunta comunale a chi chiede altre informazioni:

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40 risposte a Matteo Renzi vende Firenze per comprarsi l’Italia

  1. Moi scrive:

    Di questa storia ne ho sentito parlare in termini relativamente localistici di: “Bersani vincerà perché lo voteranno perfino i Fiorentini, dopo quello che Renzi ha fatto con la storia del parcheggio !”

  2. Va Fangul scrive:

    Dal Caimano al Caymano

  3. x Miguel

    la tua battaglia per l’Oltrarno mi fa quasi tenerezza… Insomma, oggigiorno si distruggono culture e popoli, ma anche specie animali e vegetali, come manco al tempo della scomparsa dei dinosauri… Cosa vuoi che sia un quartiere.

    x Moi (!) (<– Figo il punto esclamativo!)

    ho notato che nel post precedente mi citi un paio di volte. Se hai qualcosa da chiedermi, chiedila; non infilarmi in discorsi altrui come se necessariamente mi dovessero interessare o li trattassi regolarmente.

  4. Pingback: Matteo Renzi vende Firenze per comprarsi l’Italia | ALTERNATIVA Politica

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per Lif

    “Cosa vuoi che sia un quartiere.”

    Magari sulle cause la pensiamo in maniera diversa, ma capisco ciò che vuoi dire.

    Però il flusso è unico, la stessa forza distruttiva opera ovunque.

    Un quartiere è esattamente la cosa su cui puoi intervenire, se non hai i soldi di Matteo Renzi.

    E un quartiere – o qualche realtà analoga – è anche un punto di partenza autentico e non astratto.

    E ti permette anche di vedere direttamente in azione le cause della devastazione al lavoro, giorno per giorno. In un microcosmo, certo, ma mi piace vedere il mondo in una goccia d’acqua.

  6. Francesco scrive:

    Vabbè Miguel, non dimenticare che l’alternativa è Bersani

    Come se doveste scegliere tra un parcheggio e una discarica, direi.

    Ciao

    • maria scrive:

      francesco,
      o dilla te l’alternativa, Maroni, Salvini, Lupi, Alfano, Santanché, Gelmini, Formigoni, Gasparri…?
      E forse per rifiutare qualcosa o qualcuno ci vuole sempre l’alternativa?
      maria

      • Francesco scrive:

        premesso che a me Formigoni, Gelmini e Lupi piacciono,

        premesso che solo le alternative disponibili contano e quelle sognate vanno bene per cantautori anarchici,

        premesso che rifiutare tutto vuol dire chiamarsi fuori e far scegliere ad altri (scelta degnissima ma di cui essere coscenti),

        può darsi che a livello di quel quartiere Bersani faccia meno danno di Renzi, non a livello di nazione

        ciao

        • maria scrive:

          premesso che a me gelmini, formigoni e lupi non piacciono e che mi fanno lo stesso effetto che fa a te bersani

          premesso che le mie idee politiche in generale sono differenti da quelle di miguel

          premesso che cerco di scegliere quasi sempre un’alternativa

          io penso che avere matteo renzi come presidente del consiglio sarebbe lo stesso male che averlo sindaco perché il buondì si vede dal mattino

        • roberto scrive:

          premesso che Formigoni, Gelmini , Lupi e Renzi mi dispiacciono tutti allo stesso livello (anche se per ragioni diverse),

          per caso bersani non ti piace perché il decreto bersani è qualcosa che avrebbe dovuto fare un governo di sedicenti liberali invece che occuparsi del pisello del re?

        • Francesco scrive:

          uno dei mille motivi per cui non mi piace Bersani è la mitologia relativa al suo decreto, che vorrei sapere cosa cavolo ha liberalizzato,

          peggio di quello c’è solo l’impressione che il Nostro ritenga di aver finito il lavoro delle liberalizzazioni e che ora sia tornato agli adorati Piani Quinquennali

          PS cosa avete contro Lupi?

        • roberto scrive:

          pigrone!

          qui per il decreto 1
          http://www.altalex.com/index.php?idnot=34368

          poi in rete metti bersani+decreto+bis e trovi le informazioni che voi sul bis.

          poca roba? si certo, poca roba, anzi pochissima, ma vorrei ricordare la maggioranza che aveva quel governo, e comunque da qualche parte si doveva pur cominciare (e sfiga per i panettieri & avvocati che è cominciato da loro)

          lupi è il padrino di magdi allam, tanto mi basta (poi non era quello che invitava i cattolici a sospendere ogni giudizio morale sul satiro di arcore? ma vabbé, non sono nel club e quindi l’appello non mi riguarda)

        • roberto scrive:

          e per curiosità gli altri 999 motivi quali sono? (sono ammesis anche motivi stupidissimi come quello mio su lupi)

        • Z. scrive:

          Francesco,

          — peggio di quello c’è solo l’impressione che il Nostro ritenga di aver finito il lavoro delle liberalizzazioni e che ora sia tornato agli adorati Piani Quinquennali —

          Immagino che questo lo scriva Beldidietro, tipo 😀

          Su, su, non abbiate fretta, che tanto tra cinque anni tocca di nuovo a voi. Forse anche prima, chissà.

          Z.

          PS: Rispetto a Lupi meglio la Gelmini, almeno si capisce come ha fatto carriera.

        • Francesco scrive:

          x Z

          1) e che ne so? io leggo solo “Leggo” per risparmiare. e L’Unità generosamente affissa in DUE bacheche stradali qui a Stalingrado d’Italia.

          2) io sto benissimo, tranne che per Casini. posso sopportare un secolo di governo comunista ma non cinque minuti di parlamentarismo democristiano non bipolare.

          3) con un governo Bersani-Vendola sarà l’Italia a non durare cinque anni. il che potrebbe non essere così male!

          4) Lupi mi è simpatico, vedrò se ha anche fatto qualcosa.

          5) quali problemi morali ci sono relativamente a Berlusconi premier? mica faceva la superiora in un convento …

          ogni tanto mi chiedo cosa sarebbe successo se certi criteri fossero stati applicati a Carlo Magno

        • Z. scrive:

          Ci sono passato qualche mese fa, in un albergo che te lo raccomando proprio. A sapere che ti avrei trovato in zona ti avrei offerto volentieri una birra!

          Non ho capito il riferimento a Berlusconi premier, sei sempre troppo criptico per me…

          Carlo Magno ha fatto carriera nella stessa maniera della Gelmini? Perbacco, se i miei libri di testo l’avessero riportato allora sì che mi sarei divertito a studiare la storia del medio evo 😀

          Z.

        • Francesco scrive:

          se ricordo, Carlo Magno non era esattamente in regola con i precetti sessuali e missionari della Chiesa Cattolica ma nessuna Famiglia Cristiana dell’epoca ritenne opportuno rompergli i marroni

          si capisce così? dove è finita la doppiezza di Togliatti e l’intelligenza di D’Alema?

          purtroppo per la birra non posso, facciamo un grappino, grazie comunque

        • Z. scrive:

          Uhm, non ho ben capito cosa c’entri ora Berlusconi, ma vabbè, non pretendo di avere l’intelligenza di D’Alema.

          Vada per il grappino.

          😀

          Z.

        • Francesco scrive:

          questionavo con roberto del Benelux

          non sai quanto mi deluse Max, era una vita che ci speravo

          mi ha fatto trarre conclusioni abbastanza razziste sugli italiani …

          ciao

        • roberto scrive:

          “5) quali problemi morali ci sono relativamente a Berlusconi premier? mica faceva la superiora in un convento ”

          figurati per me da bieco ateo materialista ed edonista assolutamente nessuno, finché non ha voluto fare senatrice la sua cavalla. quella però è un questione politica, non morale.

          era lui che si presentava come paladino della cristianità e dei valori della famiglia, contro i biechi comunisti che trombano con cani e porci. a voi cattolici valutare se il satiro gaudente può degnamente rappresentare i vostri Valori. a noi comunisti resta solo da spernacchiarlo quando vuole dare lezioni di morale con le mani nelle mutande di una zoccoletta minorenne.

          il “non giudicatelo come persona” detto da un politico in quota dc come Lupi mi sembra invece profondamente ridicolo.

        • roberto scrive:

          carlo magno non si presentava davanti ai cittadini per domandargli il loro voto, e avrebbe molto opportunamente fatto tagliare la testa ad un ipotetico redattore di famiglia cristiana, o tempora o mores….

        • Z. scrive:

          Un po’ come se Di Pietro, che moralizza tutti a destra e a manca, venisse beccato a comprarsi case coi rimborsi elettorali, tanto per dire…

          oops!

          😆

          Z.

        • roberto scrive:

          io spero che adesso nessuno voglia mettere in dubbio la mia sincera e profonda fede antiberluschiana, ma devo ammettere che quella storia di pietro mi ha fatto incavolare quasi (e sottolineo il quasi) più che le mignotte ad arcore (per non parlare poi del ridicolo “mia moglie non è mia moglie”, da sputargli in un occhio)

          e visto che faccio outing, nella mia scala di idiosincrasie grillo si sta velocemente avvicinando al telecrate

  7. giuliano scrive:

    Scusate l’intrusione, ma vorrei precisare che nelle file del PD ci sono anche figure politiche come la Puppato ancora purtroppo un po’ in ombra per i non addetti ai lavori

  8. Moi scrive:

    @ Roberto :

    Confondi “Cattos” e “Protes”, per dirla come gli UAARini …

  9. Francesco scrive:

    Roberto

    temo di aver visto qualche campagna elettorale diversa dalle tue

    e pure di avere diverse dalle tue su come tutelare la famiglia

    • roberto scrive:

      dai, non dirmi che ti sei perso il cavaliere in versione defensor fidei?
      il presidente crociato era prima di quello operaio

      • Francesco scrive:

        al massimo lo ricordo munito di zie suore, cosa che me lo rese simpaticissimo perchè era dai tempi di Guareschi non si udiva una cosa simile

        non dico fosse vero, nè mi interessa, era il valore culturale dell’affermazione che mi sedusse

        piuttosto che le suore-femministe che capita di vedere in TV ogni tanto, meglio quelle forse inesistenti evocate da Berlusconi

        ma la difesa della Fede non gli è mai stata appaltata

  10. Moi scrive:

    @ Roberto

    Mantenendo il linguaggio da UAAR :

    I Cattos sono Monoteisti Bene Addomesticati … I Protes invece sentono troppo il Richiamo del Deserto.

    • Roberto scrive:

      Avevo capito cattolici e protestanti.

      Temo che il tuo stile di comunicazione sia simpatico quanto totalmente inefficiente

      • Moi scrive:

        Ma guarda … molte polemiche di Mirkhond contro Francesco accusano proprio questo (!) CentroDx di essere cripto-protestante nel sociale … Francesco che si difende accusando questo (!) CentroSx di essere cripto-protestante nella morale sessuale.

  11. Moi scrive:

    @ Roberto

    Be’ la legge tedesca non è malaccio, nel senso che un conto è la mostra d’arte blasfema alla quale andare solo se interessati e avvisati … un conto invece è mettersi a mostrare arte blasfema in piazza o addirittura recapitare direttamente al domicilio degli offesi.

    Poi va be’, il rispetto è meglio ancora.

  12. Moi scrive:

    E anche la mostra, un conto è chiamarla “Mostra d’Arte Blasfema AntiQualcosa”, un conto è chiamarla direttamente con un insulto a quel … Qualcosa.

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