Lezioni di urbanistica

Come sapete, qui leggiamo parecchi libri.

Ma le vere lezioni le impariamo dalla strada.

Dove abito io, nell’Oltrarno fiorentino, per qualche caso dell’architettura rinascimentale, si sente tutto. La notte, quando il traffico è al minimo, da tre piani sotto la mia finestra sento discussioni in albanese, chiacchiere di americani, confidenze di innamorati in varie lingue…

Qualche notte fa, verso le quattro di mattina, mi sveglio per colpa di una signora, evidentemente di ritorno da qualche locale, che ha deciso di alzare la voce proprio sotto la mia finestra, parlando con un signore molto più mite di lei.

Dopo dieci minuti, mi stufo e mi affaccio alla finestra.

“Signora, qui vorremmo dormire!”

La gentile signora mi risponde con un urlo che riverbera dal Torrino di Santa Rosa su su fino alla chiesa georgiana di Via de’ Serragli:

“Ma vaff…. che c… vuoi, qui siamo nel Centro Stooooorico!”

Ecco, questa signora, che evidentemente abita in un altro quartiere, mi ha insegnato tutto quello che c’è da capire sul ruolo dei Centri Storici nel grande modello urbanistico, che prevede un centro tanto divertente quanto morto, contorniato da dormitori ghetto spaccati per etnia e censo.

Solo che detto da me, suona più complicato, ma il succo è quello.

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93 risposte a Lezioni di urbanistica

  1. mirkhond scrive:

    La signora per sua fortuna ha per condomino un signore che invece di risponderle come meritava, ha scritto un articolo sul suo blog, buttandola in filosofia 🙂 ……

  2. Miguel Martinez scrive:

    Per Mirkhond

    “La signora per sua fortuna ha per condomino “

    No, non condomino… era una che camminava per strada, che chiaramente NON proviene da questo quartiere, e quindi vedeva il “centro storico” con l’occhio dell’utente, mica con quello del residente.

  3. Z. scrive:

    E’ più o meno il modo in cui i temuti fuorisede meridionali vedono Bologna, almeno secondo il punto di vista del residente medio.

    Con la differenza che loro non hanno il problema di dormire, e quindi possono pure abitare nel centro storico 😀

    Z.

  4. Kattivik scrive:

    Martinez, non conosci gli usi ed i costumi storici del luogo dove abiti!
    Alla molestatrice dovevi versare un pitale sulla testa o anche acqua in mancanza di meglio!
    Sei irrimediabilmente incivilito!

  5. Tortuga scrive:

    Sempre tantissimi anni fa tradussi la registrazione di alcune relazioni di architetti e urbanisti francesi in merito alla situazione urbanistica delle grandi città il cui succo era più o meno questo:
    – se i centri sono troppo difficili da raggiungere, mal collegati, lontani o le loro attività ricreative troppo costose per chi vive decentrato, si vengono a creare problemi di sicurezza nelle periferie che siano state progettate come quartieri dormitorio intorno ad un centro commerciale di rifornimenti;
    – l’assenza di luoghi di riunione e di ricreazione fa si che soprattutto i giovani creino ritrovi alternativi, per giunta statici: diventano luoghi di ritrovo disorganizzato i parcheggi dei centri commerciali, ed altri luoghi simili, ma – non sapendo le persone come occupare il tempo – si sviluppano con facilità attività criminose.

    In pratica abbiamo bisogno di luoghi di ricreazione e per giunta programmata e sotto tutela perché diversamente, non sapendo come occupare i tempo, finiamo per delinquere, inoltre dobbiamo stare concentrati perché in tal modo il controllo della sicurezza è più facile.

    C’è chi dice anche, ad esempio, che si fanno gli ipermercati perché almeno si è sicuri che rilasciano gli scontrini, mentre tanti piccoli commercianti non posso essere controllati.

  6. nic scrive:

    “Signora, qui vorremmo dormire!”

    Miguel… ma per favore!

    in “tiqqun style”:

    L’ipotesi balistica e la teoria dello Splash: ovvero del “come fare” contro il vociante e petulante ambiente ostile -trascendente e tirannico- al quale non hai niente da dire, nè da fargli capire.

    L’invisibilità dell’abitazione spenta, la finestra appena socchiusa, la protezione della tapparella proletaria e poi, l’irresistibile geometrica potenza del gavettone che frantuma, scuote e risveglia dall’anestesia in cui sono sospesi e condannati a permanere nell’illusione che possano esistere zone neutrali in quel conflitto che molti non riescono nemmeno a percepire.

    Il gavettone non ha bisogno di farsi seguire da una mirata spiegazione della Ragione umana.

    Il gavettone ha vinto ovunque; ha fatto il vuoto intorno a sé.

    🙂

    • Kattivik scrive:

      Nic sei un perfezionista e anche un poeta!
      Hai dato all’incivilito Miguel le giuste istruzioni per il gavettone, quando prenderò il potere assoluto il mio organigramma sarà il seguente:
      – Nic ministro della difesa (abbastanza feroce e portato alle operazioni in nero)
      – Miguel all’istruzione (così civile e attento al mondo che lo circonda)
      – Tortuga ai beni culturali (riflessiva, attenta, istinto alla protezione del bello)
      – Z alle politiche sociologiche (capaticità comparativa e serietà di analisi)
      – Debora Billi agli esteri (notevole visione d’insieme geopolitica)
      – Francesco agli interni (è un po di destra e cattivo quanto basta)
      Io perché sono io e sono … Kattivik Kattivik Kattivik Kattivik

      • Tortuga scrive:

        Istinto alla protezione del bello non me lo aveva mai detto nessuno, ma è azzeccato: io volevo fare una professione artistica.

      • habsburgicus scrive:

        un posto di sottogoverno, stile vecchia DC, lo riservi pure a me, Mirkhond, Moi ..? 😀 😀 😀

      • Francesco scrive:

        lo sapevo, i problemi grossi come la mafia, la corruzione, i terroristi nazi-islamo-comunisti, gli anarchici e calciopoli toccano a me!

        non è giusto, però

      • Ritvan scrive:

        Kattivik, Debora Billi non fa parte del nostro amabile cenacolo, eh, pertanto il Ministero degli Esteri lo potresti assegnare chessò, a Peucezio, così magari il Mediterraneo ritornerà ad essere “mare nostrum”:-) e che Dio stramaledica la Perfida Alb…pardon, la Perfida Amerika!:-)
        P.S. Come chiese a suo tempo Allam a Berlusconi:-), a me potresti assegnare il Ministero per l’Integrazione? Nel caso giuro che in brevissimo tempo farò mangiare agli immigrati esclusivamente pizza margherita, spaghetti con la pummarola ‘n coppa e prosciutto di Parma (sì, anche ai biekissimi muSSulmani!:-) ).

        • maria scrive:

          io un posto te avrei dato, ma in ogni modo, visto che l’organigramma è già stato fatto, potresti rientrare come capo di gabinetto di francesco:-)

        • PinoMamet scrive:

          ” Nel caso giuro che in brevissimo tempo farò mangiare agli immigrati esclusivamente pizza margherita, spaghetti con la pummarola ‘n coppa e prosciutto di Parma (sì, anche ai biekissimi muSSulmani!:-) )”

          Lo sai che mi sa che è proprio questo il punto? O perlomeno uno dei punti principali.
          In Inghilterra sarà un’altra cosa, in Francia (sta buona Tortuga è solo un esempio 😉 ) un’altra, ma in Italia è senza dubbio il cibo il centro di tutte le controversie.

          “Agh al farìss magnèr mi…” (glielo farei mangiare io!): quante volte me lo sono sentito dire!
          per ora non ci sono ancora riusciti, comunque 😉

        • Z. scrive:

          E neppure avessi motivazioni religiose, Pino, ché almeno si potrebbe capire.

          Invece disdegni i prodotti alimentari della tua nazione senza neppure essere indù, musulmano, ebreo o sarcazzo d’altro.

          Vergogna.

          Z.

          PS: La tua nazione è, ovviamente, l’Emilia-Romagna.

        • Ritvan scrive:

          —-io un posto te avrei dato, ma in ogni modo, visto che l’organigramma è già stato fatto, potresti rientrare come capo di gabinetto di francesco:-) maria—
          Come “è già stato fatto”, con soli 6 ministeri??!! Ma dove crede di essere quello, nel Lussemburgo?:-) (bbbono, roby:-), è solo un esempio). Il Ministero Per L’Integrazione è Cosa Mia e guai a chi me lo tocca, cribbio!:-)
          P.S. Comunque sarei felice ed onorato di fare il capo gabinetto di un Ministro degli Interni come Francesco…

      • Tortuga scrive:

        E io che ti volevo mettere come Capo delle Forze Armate! 🙂

        • Ritvan scrive:

          —E io che ti volevo mettere come Capo delle Forze Armate!:-) Tortuga—
          A parte il fatto che quella carica spetta al Presidente della Repubblica, vorresti forse che dessi l’ordine alle Gloriose Forze Armate Italiche di alzare bandiera bianca quando le Truppe Cammellate Degli Sceicchi Petroliferi Ricattatori invaderanno il Belpaese?:-):-)

  7. Miguel Martinez scrive:

    per Nic

    “L’ipotesi balistica e la teoria dello Splash”

    Geniale.

    Di solito tengo una bella bottiglia di plastica piena d’acqua pronta, solo che quella notte era vuota 🙂

    E comunque mi sento in debito con la signora urlatrice, visto quello che mi ha insegnato.

  8. giovanni scrive:

    io abolirei proprio le abitazioni private nei centri storici. Andavano bene nel medioevo, oggi il 99% delle dimore con un qualsiasi valore storico-artistico non passerebbero una verifica di agibilità e di sicurezza sismica, ergo ci si facciano decine di migliaia di camere d’albergo (che fra l’altro farebbero crollare i prezzi stratosferici attuali), e i residenti che pendolino come gli altri, così non si crea nemmeno conflitti tra chi pretende di avere il parcheggio, e gratis, in centro solo perchè ci abita (spiacente cocco, ma il centro storico si chiama così perchè esiste da secoli prima delle auto, ergo scegli: o la comodità di stare in centro, A PIEDI come i tuoi antenati, o la comodità dell’auto, ma in quartieri dell’ultimo secolo), e il pendolare che in centro non ci può andare o deve fare a cazzotti per spartirsi i pochi e carissimi parcheggi a pagamento. Tutti fuori, i parcheggi si fanno lungo i viali o intorno ai centri commerciali, e bus ogni 5 minuti in giro per il centro.

    • Tortuga scrive:

      – io abolirei proprio le abitazioni private nei centri storici –

      Il problema è: a spese di chi?

      Poni che io abbia la sola fortuna di possedere una casa, sita in un centro storico. Magari i miei sono morti presto ed io la ho ereditata.
      Poni che la casa non sia così facilmente vendibile, e che io non abbia un lavoro stabile tale da potermi permettere di contrarre un debito per vendere, riacquistare, pagare il mutuo sulla differenza.

      Che voi fa? Me voi buttà in mezzo alla strada?

      Chi ha stabilito e perché che il centro storico debba diventare/essere qualcosa di diverso da ciò che è? Un quartiere abitato da gente.

      Perché ogni nuovo quartiere non deve potersi fare il suo centro?

      * * *

      Giusto ieri mi è capitato questo episodio.
      Dopo molto tempo che lo chiamo finalmente viene ad aggiustarmi il termosifone rotto ed a farmi un paio di altri servizi l’amico soprannominato Masuri (dai laghi Masuri), manovale/imprenditore edile polacco.
      Lui è un uomo eccezionale perché sa costruire da fondamenta fino al più avanzato impianto di sorveglianza, ma è l’unico che allo stesso tempo è ancora disponibile a passare da me per una taparella, un termosifone guasto, mettere un interruttore alla caldaia e quissimili facendomi pagare il giusto.

      Mi racconta di aver fatto un lavoro nei pressi di Parioli e di essere entrato ad acquistare il suo pranzo (panino con prosciutto) nel negozio più vicino a dove stava lavorando, come fa qualunque manovale.

      In quel negozio ha trovato prosciutto crudo dai 70 euro al chilo circa in su e così non sapeva che cosa comprarsi da mangiare (ovviamente ha preso un po’ per i fondelli il commerciante e si è fatto tirare fuori prodotti a portata del suo portafogli).

      Naturalmente però, curioso com’è, ha chiesto numerose spiegazioni, finché non gli è stato detto che in quei paraggi abitano personaggi estremamente altolocati. Proprio lì vicino abiterebbe Fiorello.

      Ora qui si possono innescare una certa quantità di riflessioni … ma le fò dopo perché c’ho la robba sul fuoco 🙂

      • Tortuga scrive:

        Prima considerazione:

        un “ricco” – di seguito nominato Fiorello 🙂 – non può pagare il prosciutto lo stesso prezzo che lo pagano tutti gli altri umani: io non posso guadagnare molto per poi utilizzare questo guadagno come ritengo, per esempio per cambiare e migliorare le regole della società in cui vivo; no, lo devo spendere come è già stabilito dal sistema consumistico che mi ha fatto diventare ricco.

        Quindi devo vivere in una “area protetta” in cui dovrò acquistare Valentino o Cardin e mantenere tutta la compagnia teatrale che mi regge il gioco, del quale, la mia ricchezza non deve poter cambiare le regole.

  9. Miguel Martinez scrive:

    Per Giovanni

    “io abolirei proprio le abitazioni private nei centri storici.”

    In totale disaccordo

    “Tutti fuori, i parcheggi si fanno lungo i viali o intorno ai centri commerciali, e bus ogni 5 minuti in giro per il centro.”

    Abbastanza d’accordo, purché la chiusura del centro sia giorno e notte.

    Infatti, sia chiaro, nel mio quartiere il problema non è che tolgono i parcheggi ai residenti, che si potrebbe anche negoziare in qualche modo.

    E’ che aprono il quartiere al traffico indiscriminato e danno i parcheggi ai non residenti.

    • Peucezio scrive:

      Io tra l’altro sono dell’idea che non ci sia niente di più sbagliato, tranne in casi molto particolari, che cambiare la destinazione d’uso delle costruzioni. Le case medievali sono state costruite per abitarci, non per bellezza e quindi è giusto che ci si abiti e che non diventino né dei musei, né dei quartieri commerciali di lusso.
      E’ ovvio che oggi, per gli standard di vita che si sono affermati, non si può vivere in quindici in una stanza, ma una coppia può stare benissimo in un bilocale in un centro storico.
      Sono riusciti (in parte, ma è un fenomeno che progredisce di anno in anno) a rivitalizzare persino i Sassi di Matera, che in fondo sono pur sempre grotte.
      Circa le macchine, è vero che nel medioevo non c’erano, ma è anche vero che le macchine sono il corrispettivo odierno di cavalli, muli, carrozze.
      La mentalità che tende a imporsi, ahimé, è quella di volere tutto pulito e sgombro, ma le città medievali (ma ancora fino a poche generazioni fa) erano l’antitesi assoluto dello “sgombro”: c’era una confusione enorme fra animali e veicoli d’ogni tipo, bancarelle di mercato, venditori, mendicanti, abitanti stessi delle case che sedevano all’esterno (come succede ancora adesso in molti centri storici dell’Italia meridiionale, dove ci sono case al piano terra), c’era quello che pisciava o che cagava per terra, quello che dalla finestra svuotava il pitale, quell’altro che buttava la spazzatura, le lische di pesce, non parliamo dei bambini che giocavano abitualmente e permanentemente, insomma in strada c’era letteralmente di tutto, altro che centro storico lindo e perfetto, senza macchine, senza confusione… il centro storico dev’essere il ricettacolo di tutta la feccia della città e al tempo stesso un groviglio inestricabile di lamiera, con macchine accavallate le une sulle altre, accatastate, impilate…

      • maria scrive:

        Peucezio,
        sono d’accordo sulla confusione che esisteva nel medioevo ma non esageriamo ad evocarlo oggi, non buttare la merda dalle finestre è pur sempre un progresso:-)

      • Roberto scrive:

        Sottoscrivo i primi tre paragrafi del post di peucezio… Per il resto sono diventato troppo nordico per amare la confusione 🙂

      • PinoMamet scrive:

        ” abitanti stessi delle case che sedevano all’esterno (come succede ancora adesso in molti centri storici dell’Italia meridiionale, dove ci sono case al piano terra)”

        succede tranquillamente anche a F., in provincia di Parma, d’estate, ma penso che succedesse un po’ dappertutto;
        poi, nel resto del Nord hanno deciso di diventare “europei” e che sedere fuori non stava bene… 😉

        mettiamola giù semplicemente: fino all’Ottocento, tutta l’Italia era Sud… e qualche volta il Sud era meno Sud che altrove 😉

        • maria scrive:

          Anche a firenze, in certe zone, lo fanno ancora oggi, in una via vicino a me in estate ogni sera persone molto anziane se ne stanno con le loro seggiole sul marciapiede, ma così , hai ragione Pino , è stato dappertutto , perlomeno fino agli anni Cinquanta…

        • PinoMamet scrive:

          🙂

  10. mirkhond scrive:

    La questione, a mio parere, non è tanto risiedere o meno nei centri storici delle nostre città, ma nell’edilizia delle periferie….
    Visitando cittadine del fu Stato Pontificio come Viterbo o Ascoli Piceno, osservando centri MODERNI con case di due/tre piani tipo villette a schiera o meno, e affacciantesi su viali alberati, non mi danno affatto la deprimente sensazione di vivere tra casermoni soffocanti di 30 piani, come ad esempio in grandi città, o anche medie come qui a Bari.
    Insomma ho visto anche dell’edilizia moderna in sintonia e non in contrasto con la natura di antiche e storiche città.
    Ma sto parlando di un altro paese, e di piccoli centri, seppur capoluoghi di provincia….
    Di Firenze so molto poco e non avendola mai vista di persona, non saprei esprimermi….

  11. Moi scrive:

    E a proposito di Urbanistica: durante l’inquieto periodo delle scosse, per un breve periodo, c’era gente che si era accampata a dormire sul “Crescentone”* … in realtà se una scossa “dice davvero”* è il posto meno sicuro che si possa immaginare, ma credo che prevalesse la voglia di mettersi in mostra.

    *Piazza molto grande, dal piccolo rialzo, ove un tempo sorgeva la statua equestre del “Re Galantuomo” (in realtà, stando allo Storico Lorenzo del Boca, aveva dei modi da _ con tutto il rispetto per l’ Occitania_ da Montanaro Occitano da Osteria) trasferita poi ai Giardini Margherita (sempre di Savoia, ma nessuno la ricorda mai nel toponimo urbano) … il nomignolo è una chiara italianizzazione di “al carsintån” (accrescitivo con tipico cambio di genere grammaticale di “la carssànta”), con allusione gastronomica.

    ** “fa sul serio”

  12. Rufus Firefly scrive:

    La sveglia implica il sonno pregresso, un lusso che il centro storico di Roma non permette.
    Il gavettone, non necessariamente d’acqua, è idea sbarazzina e gustosa.

  13. Moi scrive:

    Sulla Riviera Romagnola i “Residenti” in zona Lungomare credo che non esistano più … e se esistono mi sa che “emigrano” nell’ entroterra oppure Oltre il Rubicone ! 😉

  14. maria scrive:

    io abolirei proprio le abitazioni private nei centri storici. Andavano bene nel medioevo, oggi il 99% delle dimore con un qualsiasi valore storico-artistico non passerebbero una verifica di agibilità e di sicurezza sismica, ergo ci si facciano decine di migliaia di camere d’albergo (che fra l’altro farebbero crollare i prezzi stratosferici attuali) giovanni

    maria
    non sono d’accordo con l’abolizione della residenza nei centri storici e osservo che l’agibilità sismica ci vorrebbe anche per gli alberghi che si farebbero.

    giovanni
    e i residenti che pendolino come gli altri.

    maria
    ma questo già succede, mica tutti i residenti dei centri storici hanno il lavoro accanto all’uscio di casa

    giovanni
    così non si crea nemmeno conflitti tra chi pretende di avere il parcheggio, e gratis, in centro solo perchè ci abita (spiacente cocco, ma il centro storico si chiama così perchè esiste da secoli prima delle auto, ergo scegli: o la comodità di stare in centro, A PIEDI come i tuoi antenati, o la comodità dell’auto, ma in quartieri dell’ultimo secolo)

    Maria
    chi si oppone al parcheggio SOTTERRANEO in piazza del carmine non vuole il parcheggio gratuito , mi dispiace dirti, inoltre, che anche in periferia molti parcheggi sono a pagamento, non so dove abiti ma a firenze non c’è zona periferica o semicentrale dove si possa parcheggiare agevolmente e gratuitamente.
    D’altra parte se in italia esistono 35 milioni di automobili tra le quali la mia il parcheggio diventa in sé un problema che non si risolve scavando sottoterra spendendo decine e decine di mioni di euro, ma creando infrastrutture come per esempio, i bussini elettrici, quelli normali e la tranvia, o utilizzando, nel nostro caso, la rete di stazioni che circonda il territorio fiorentino. Nel comune di scandicci la tranvia che lo collega a firenze ha cambiato in meglio la vita di migliaia di pendolari.
    Aggiungo che il centro storico è di tutti e tutti hanno il diritto di venirci, ma come non si urla o si schiamazza sotto le finestre delle case di periferia, non lo si deve fare nemmno sotto le case del centro storico.

    giovanni
    e il pendolare che in centro non ci può andare o deve fare a cazzotti per spartirsi i pochi e carissimi parcheggi a pagamento. Tutti fuori, i parcheggi si fanno lungo i viali o intorno ai centri commerciali, e bus ogni 5 minuti in giro per il centro.

    maria
    hai ragione e infatti questo sosteniam0.

    • PinoMamet scrive:

      Una volta però le periferie (almeno da me) avevano strade larghe, agibili, pensate per le auto, e con parcheggi gratis.

      Un po’ alla volta, in vent’anni, sono riusciti a stringere le strade (dei geni…), diminuire il numero dei parcheggi, e renderli a pagamento.
      Dice, per pagare i conti.

      Fatto sta che le amministrazioni fino a venti-venticinque anni fa finivano la legislatura in pareggio, e non facevano pagare i parcheggi.

      Questi li fanno pagare, e finiscono commisariati per debiti di centinaia di milioni…
      c’è evidentemente qualcosa che non quadra!

      Dice, il trasporto pubblico. Ma basterebbe farlo funzionare! A Parma l’amministrazione di “culo chiacchierato” Vignali, in combutta col Pizzarotti della ditta (non il sindaco attuale omonimo) voleva fare una inutilissima metropolitana (in un città attraversabile- e attraversata- tranquillamente in bici…)…
      pure quello era un pretesto pe’ maggnà.

      ciao!

      • maria scrive:

        pino,
        hai ragione, io quando parlo di tranvia parlo di mezzi che collegano firenze a comuni circosanti , mezzi che nel caso della particolare stuttura urbanistica fiorentina dovrebbero poter passare anche da piazza del duomo
        maria

  15. Tortuga scrive:

    Questa è troppo carina per non mostrarla:
    http://tabraizfarooqui.tumblr.com/image/34021881939

    • Ritvan scrive:

      —-Questa è troppo carina per non mostrarla: Tortuga—-
      http://tabraizfarooqui.tumblr.com/image/34021881939

      Già…la vignetta fa proprio sbellicare dalle risate:-)….tortu’, potresti gentilmente spiegare anche a noialtri sprovvisti della Tua Squisita Sensibilità&Intelligenza che cosa significa?

      • Tortuga scrive:

        Cosa significa esattamene bisognerebbe chiederlo al chi la ha fatta: solo lui sa veramente cosa gli è passato per la testa 😉 La ha postata – invece – un blogger musulmano su tumbrl. Vuol dire che per lui ha un significato, ma anche in questo caso non so cosa lui voglia attribuire all’immagine.
        A me è piaciuta l’idea di sovrascrivere un mondo con un altro (la m è quella di mcdonald, penso che si capisca).
        Ovviamente dà anche l’impressione – almeno a me – di voler sottintendere un’idea di “conquista” del mondo, ma lo fa in modo carino.
        Poi, per carità, può essere una invenzione criticabile. Forse tu la trovi anche offensiva, non so.
        Io la ho trovata simpatica, la prendo così com’è – mi ha strappato un sorriso – senza per questo sentire di dover andare oltre in eccessi di interpretazione ed attribuzione di significati.

        Invece tu che ne pensi?
        Secondo te che vuol dire?

        • Ritvan scrive:

          —-Cosa significa esattamene bisognerebbe chiederlo al chi la ha fatta: solo lui sa veramente cosa gli è passato per la testa. Tortuga—
          Ah, ecco, non sai cosa significhi ma la trovi lo stesso “troppo carina”….

          —La ha postata – invece – un blogger musulmano su tumbrl. Vuol dire che per lui ha un significato, ma anche in questo caso non so cosa lui voglia attribuire all’immagine.—
          Sì, ma resta sempre “troppo carina”, eh?!:-)

          —A me è piaciuta l’idea di sovrascrivere un mondo con un altro (la m è quella di mcdonald, penso che si capisca).—
          Vagamente:-)

          —-Ovviamente dà anche l’impressione – almeno a me – di voler sottintendere un’idea di “conquista” del mondo, ma lo fa in modo carino.—-
          Conquista da parte della McDonalds o dell’islam??

          —-Poi, per carità, può essere una invenzione criticabile.—
          Più che altro incomprensibile. Almeno per me.

          —Forse tu la trovi anche offensiva, non so.—
          Sè è incomprensibile – e per me lo è – non può essere offensiva.

          —-Io la ho trovata simpatica, la prendo così com’è – mi ha strappato un sorriso – senza per questo sentire di dover andare oltre in eccessi di interpretazione ed attribuzione di significati.—-
          Oh, beh, contenta tu….

          —-Invece tu che ne pensi? Secondo te che vuol dire?—
          Vedi sopra.

        • Tortuga scrive:

          Scusa, ma non ho capito cosa ci hai trovato di male nel fatto che l’ho definita carina.

        • Ritvan scrive:

          —-Scusa, ma non ho capito cosa ci hai trovato di male nel fatto che l’ho definita carina. Tortuga—
          Il fatto che tu l’abbia definita così – anzi, per la precisione l’hai definita “troppo carina” – nonostante non l’abbia capita. Tutto qui.

        • Tortuga scrive:

          – anzi, per la precisione l’hai definita “troppo carina” – Ritvan –

          Non so, vuoi deferirmi innanzi a qualche Suprema Corte?! 😀

          D’istinto, probabilmente per l’implicito sfottò verso le “conquiste del mondo” americane (McDonalds).
          Non sempre le nostre reazioni alle cose devono per forza passare attraverso la mente raziocinante, prima di manifestarsi.

          Ok, è strano che a trovarla “troppo carina” sia proprio io, visto che è palesemente filoislamica di brutto.

          Dì questo, semmai.

          Ma mi preoccupa che addirittura ci trovi qualcosa di male.

        • Ritvan scrive:

          —-Non so, vuoi deferirmi innanzi a qualche Suprema Corte?! 🙂 Tortuga—
          Sì, davanti alla Corte Sharaitica Suprema dell’Arabia Saudita, che ti condannerà all’imburquamento e al ritiro della patente a vita:-). (Adesso che ci penso…ma non avevi messo al bando l’ironia? Ah, già, ma la cosa vale solo per gli altri nei tuoi confronti, mica anche viceversa, cribbio!:-) )

          —D’istinto, probabilmente per l’implicito sfottò verso le “conquiste del mondo” americane (McDonalds).—
          Uh, la Tortuga in versione noglobal….:-) quante vetrine di McDonalds hai sfasciato a colpi di mazza, dai, confessa che siamo fra amici:-)…

          —-Non sempre le nostre reazioni alle cose devono per forza passare attraverso la mente raziocinante, prima di manifestarsi.—-
          Ah, dici che “riflesso condizionato” fu, come quello del caro cane di Pavlov?:-)

          —-Ok, è strano che a trovarla “troppo carina” sia proprio io, visto che è palesemente filoislamica di brutto.
          Dì questo, semmai.—
          Non è filoislamica per niente. Ho fatto un giretto in rete e ho visto che la multinazionale americana è abbastanza attenta a usi e costumi locali – specie se religiosi – quando apre i suoi locali in certi Paesi. In India, p.es. gli hamburger li fa con carne ovina, visto che laggiù i bovini sono sacri e nei Paesi islamici oltre a certe novità, tipo il McFelafel, di usare derivati suini (tipo McBacon) naturalmente non se ne parla. Con tutta probabilità la vignetta si riferisce a questa “strategia di marketing” della McDonalds. E continua a non farmi ridere per niente….

          —-Ma mi preoccupa che addirittura ci trovi qualcosa di male.—
          Beh, i comportamenti alla “cane di Pavlov” non è che siano il massimo per un essere umano, eh!

        • Tortuga scrive:

          Ok, ok, dai, come non detto. Non l’avevo certo postata per irritarti. Se a te è sembrata una cosa negativa mi scuso.

        • Tortuga scrive:

          (ma sei ancora arrabbiato con me?!)

        • Tortuga scrive:

          In ogni caso, ho trovato anche queste:

          http://tabraizfarooqui.tumblr.com/image/33905030485

          e questa:
          http://www.lightofislam.net/web_images/wallpapers/20.jpg

          Tutte su siti filoislamici, quindi dubito che non lo siano, anche se queste ultime due non mi piacciono e non le capisco, tuttavia sono orientata a pensare che facciano parte di uno stesso filone.

        • Ritvan scrive:

          —Ok, ok, dai, come non detto. Non l’avevo certo postata per irritarti. Se a te è sembrata una cosa negativa mi scuso. Tortuga—
          Ma no, non ho detto che l’hai fatto per irritarmi, ho detto solo che a mio immodesto:-) avviso prima di giudicare una vignetta “troppo carina” magari bisognerebbe capire bene cosa significhi. Tutto qui. E mi scuso io, invece, se sono stato troppo brusco nel fartelo presente.

          —(ma sei ancora arrabbiato con me?!)—
          Ma no, io – al contrario di te – l’affetto lo conservo:-)

          —In ogni caso, ho trovato anche queste:
          http://tabraizfarooqui.tumblr.com/image/33905030485
          http://www.lightofislam.net/web_images/wallpapers/20.jpg
          Tutte su siti filoislamici, quindi dubito che non lo siano, anche se queste ultime due non mi piacciono e non le capisco, tuttavia sono orientata a pensare che facciano parte di uno stesso filone.—-
          Beh, sì, adesso è tutto chiaro, fanno tutte parte di un filone e a me, invece, adesso piacciono. Perché vorrebbero dimostrare che non tutti i musulmani guardano all’America (e ai suoi simboli, McDonalds, Superman e Intel, nell’ordine) come al “Grande Satana”
          P.S. Ovviamente:-) al Nostro Amato Padrone Di casa piacciono meno, visto che a lui “Grande Satana” per gli USA gli sta benissimo:-).

        • Tortuga scrive:

          – E mi scuso io, invece, se sono stato troppo brusco nel fartelo presente. – Ritvan –

          Ti stai addolcendo?! 🙂

          —(ma sei ancora arrabbiato con me?!)—
          Ma no, io – al contrario di te – l’affetto lo conservo:-) – Ritvan –

          Nel freezer 🙂

          Cmq a me l’America sta antipatica, anche se i panini di McDonald quando non ho voglia di cucinare o non posso li compro lo stesso.

        • Ritvan scrive:

          —Ti stai addolcendo?!:-) Tortuga—
          Ma no, è la nostra solita taqyia, cribbio!:-)

          —Nel freezer:-) —
          Sì, così non inacidisce:-)

          —-Cmq a me l’America sta antipatica,—
          Lo credo bene…vuoi mettere La Grandeur De La France?!:-)
          A noialtri albanesi, invece, no…specie da quando ha dato la libertà al Kosovo.

          —-anche se i panini di McDonald quando non ho voglia di cucinare o non posso li compro lo stesso.—-
          Pragmatica, eh?:-)

        • Tortuga scrive:

          —Nel freezer:-) —
          Sì, così non inacidisce:-) —

          Ahhh, vorresti dire che sono una acidona!? 😀

          —Ti stai addolcendo?!:-) Tortuga—
          Ma no, è la nostra solita taqyia, cribbio!:-) –

          Beh, allora quando taqyii sei più simpatico.
          Conviene che taqyii sempre 😀 😀 😀

        • Ritvan scrive:

          —Ahhh, vorresti dire che sono una acidona!?:-) Tortuga—
          No, sei….agrodolce:-)

          —Beh, allora quando taqyii sei più simpatico. Conviene che taqyii sempre:-) 🙂 :-)—-
          Va bene…in attesa siempre dell’arrivo delle nostre truppe cammellate in Piazza San Pietro:-)…poi te lo faccio vedere io, imburquamento a vita!:-) 🙂 🙂

        • Tortuga scrive:

          Potrebbe avere i suoi vantaggi un bel burqa, chetticredi 😀

        • Z. scrive:

          Tortuga,

          perché non fate un matrimonio islamico? Così Ritvan può sposarti senza divorziare!

          😀

          Z.

        • Tortuga scrive:

          Aridaje!! 😀 😀 😀
          Ma che idee che vi vengono in mente 😀

        • Ritvan scrive:

          —Potrebbe avere i suoi vantaggi un bel burqa, chetticredi 🙂 Tortuga—
          Oh, certamente. Si racconta questa storiella accaduta – pare – nelle montagne dell’Albania ottomana. Un tizio viene truffato dal futuro suocero, il quale gli fa vedere come promessa sposa la figlia bella, mentre invece, il giorno delle nozze gli manda l’altra figlia, brutta come la morte. Essendo il costume da sposa una specie di burqua, il povero sposo si accorge dell’inganno solo quando – finita la festa- si trova solo con la sposa nel talamo nuziale a “consumare”. Si rende conto, però, che un suo eventuale ripudio della “sola” avrebbe scatenato la solita interminabile faida sanguinosa fra le due famiglie, pertanto cerca di prenderla con filosofia. Finito il dovere coniugale, com’era costume la sposa gli chiede:”Marito mio, adesso mi devi indicare davanti a chi d’ora in poi posso mostrarmi a viso scoperto e davanti a chi no”. E lui serafico:”Moglie mia, d’ora in poi puoi mostrarti a viso scoperto davanti a chiunque ti pare e piace, tranne che davanti a me!”:-):-)

        • Ritvan scrive:

          —Tortuga, perché non fate un matrimonio islamico? Così Ritvan può sposarti senza divorziare!:-)Z.—

          Infedele und miscredente:-), tu sarai anche esperto di legislazione del Grande, Medio e Piccolo Satana:-), ma si vede che della Gloriosa Sharia non sai una beneamata mazza. Ritvan Il Gran Muftì di Valona E Dintorni:-) ti informa, pertanto, che:
          1. Un musulmano non può sposare islamicamente una donna già sposata – non importa se con rito islamico o chessò, pellerossa:-) – con un altro uomo. O che ne facciamo allora del Tortugo:-), lo sgozziamo e magari lo mettiamo in conto agli hezbollah che lo avrebbero scambiato per Nello Rega?:-)
          2. Un musulmano non può sposare islamicamente un’altra donna senza il consenso esplicito della prima moglie…e dubito fortemente – per usare un eufemismo:-) – che la mia signora lo darebbe.

          Salam aleikum:-)

        • Tortuga scrive:

          Mi sembra più che giusto che non si prenda in sposa una donna in funzione del fatto che sia bella o brutta!

          Ma io pensavo al fatto che quando qualcuno ti fa arrabbiare ti tiri su la veletta e non hai neppure bisogno di parlare 🙂

        • Ritvan scrive:

          —-Mi sembra più che giusto che non si prenda in sposa una donna in funzione del fatto che sia bella o brutta! Tortuga—-
          Appunto, purché stia sempre velata davanti al marito, cribbio!:-)

        • Tortuga scrive:

          O, non l’ho capita (cosa probabile), oppure a me sta cosa pare na gran cattiveria però.

          Per il resto e per Z. e Pietro, che coltivano strane idee, su me, su Ritti, e su un Islam “permissivo”:
          – non c’è uomo più rispettoso di una donna (sposata o non) di un musulmano osservante, e da questo punto di vista mi sa che un po’ di Islam farebbe bene a tanti uomini nostrani (o voistrani);
          – esistono tanti altri umani importanti sentimenti che portano le persone a provare simpatia, fraternizzare (oppure discutere e bisticciare).

          Scherzare è bello, ma su queste cose è meglio di no.

        • Ritvan scrive:

          —O, non l’ho capita (cosa probabile), oppure a me sta cosa pare na gran cattiveria però. Tortuga—
          Chiarisco meglio, aggiungendo in maiuscole: “Appunto, purché QUELLA BRUTTA stia sempre velata davanti al marito, cribbio!:-)”. Chiaro adesso? (arivedi la storiella albanese).

          —Per il resto e per Z. e Pietro, che coltivano strane idee, su me, su Ritti, e su un Islam “permissivo”:
          – non c’è uomo più rispettoso di una donna (sposata o non) di un musulmano osservante, e da questo punto di vista mi sa che un po’ di Islam farebbe bene a tanti uomini nostrani (o voistrani)—
          Porca miseria, la Tortuga adesso è in piena fase islamofila del ciclo!:-). Scherzi a parte, qui hai perfettamente ragione.

          —- esistono tanti altri umani importanti sentimenti che portano le persone a provare simpatia, fraternizzare (oppure discutere e bisticciare).—
          E anche qui ti dò ragione…oddio che mi sta succedendo, che Allah mi perdoni, non sto per caso diventando buddista?:-)

          —Scherzare è bello, ma su queste cose è meglio di no.–
          Eddai, come si dice dalle mie parti “fjala mortje s’ban” (traduzione letterale: “la parola non fa morte” e libera traduzione: ipotizzare la morte di qualcuno mica lo fa morire davvero).

        • Tortuga scrive:

          — Scherzi a parte, qui hai perfettamente ragione. —

          Che gran fatica che hai fatto a darmi ragione eh?! 🙂

          — E anche qui ti dò ragione…oddio che mi sta succedendo, che Allah mi perdoni, non sto per caso diventando buddista?:-) –

          Ritvan che mi da ragione due volte!
          Non ti preoccupare, non stai diventando buddhista, probabilmente hai solo un po’ di febbre 😀 non ti preoccupare, passa 😀

          (buddha, buddhismo, buddhista, da radice “budh” e non “bud”: me la metteresti una hacca in buddHista? Thank you 😀 )

        • Tortuga scrive:

          – Eddai –
          Ma comeee?!!! Voi che siete tanto precisini con i vostri veli e veletti 😀 😉

        • Ritvan scrive:

          —Che gran fatica che hai fatto a darmi ragione eh?!:-) Tortuga—
          Per niente, visto che scrivevi “non c’è uomo più rispettoso di una donna (sposata o non) di un musulmano osservante”.

          —-Ritvan che mi da ragione due volte!—
          Sì, se scrivi anche:”esistono tanti altri umani importanti sentimenti che portano le persone a provare simpatia, fraternizzare (oppure discutere e bisticciare)”.
          Guarda che mi confondi con qualcuno/a di tua conoscenza:-) se pensi che io modelli le mie idee sul contrario di ciò che dice Tortuga, eh!

          —-Non ti preoccupare, non stai diventando buddhista, probabilmente hai solo un po’ di febbre:-) non ti preoccupare, passa:-)—-
          Sì, è probabile che mi sia venuta per aver maneggiato un po’ dell’affetto congelato:-) senza prima riscaldarlo…

          —(buddha, buddhismo, buddhista, da radice “budh” e non “bud”: me la metteresti una hacca in buddHista? Thank you 🙂 )—
          La Sacra:-) Wiki precisa che in dolce idioma dantesco si scrive anche Budda, senza acca. E siccome non ho mai preteso da te – neanche durante i tuoi passati accessi di islamofobia – che scrivessi “Mohammad” invece dell’italianizzazione Maometto, ti devi rassegnare. O che per caso vorresti trasformare l’Europa in…Eurtibet?!:-)

          —-” Eddai “. Ma comeee?!!! Voi che siete tanto precisini con i vostri veli e veletti..—
          Che cavolo c’entrano gli innocenti scherzi dei nostri amici sul nostro eventuale matrimonio coi “veli&veletti”? O c’hai per caso la stessa sensibilità all’umorismo di un salafita o wahabita?:-)

        • Tortuga scrive:

          – la stessa sensibilità all’umorismo di un salafita o wahabita –

          Voto per questa ipotesi 😉

          In realtà ognuno ha le sue cose sacre e lo scherzo su affetti e sentimenti io preferisco evitarlo. Sono sensibilità personali, per carità, ma a me non mi ci piace molto. Sono così da piccola. Non ci posso far nulla.

          Per esempio tu hai scritto questo:
          – Sì, è probabile che mi sia venuta per aver maneggiato un po’ dell’affetto congelato:-) senza prima riscaldarlo… –

          Oltre a non averla capita sta battuta, a me non fa ridere.

          – E siccome non ho mai preteso da te – neanche durante i tuoi passati accessi di islamofobia – che scrivessi “Mohammad” invece dell’italianizzazione Maometto, ti devi rassegnare. –

          Mi rassegnerò, però la radice “bud” ha un significato, la radice “budh” ne ha un altro, quindi, siccome buddha è il participio passato della radice budh, che è un verbo (e non è il nome di una persona), è una questione linguistica e semantica (oltre al fatto che buddisti senza hacca si definiscono i sokagakkiani, che è tutt’altra parrocchia).

          Comunque Mohammad Mohammad Mohammad Mohammad Mohammad Mohammad Mohammad …

          – i tuoi passati accessi di islamofobia –

          Mi hai ritargato non-islamofoba? Come è successo?

          So vedere il buono in ogni cosa, quindi il fatto che sappia fare anche apprezzamenti positivi, non significa che non tenga a mente ciò che non condivido.
          D’altronde se trovassi tutto condivisibile non mi resterebbe che farmi musulmana! Cosa impossibile 😀

          Ma in ogni caso credo che dal mio tipo di islamofobia non vi sia veramente nulla da temere.

          Basta che gli sceicchi mi lasciano la mia capannuccia per meditare e il mio piatto di lenticchie io so a posto così 😀

      • Z. scrive:

        Ritvan,

        — Infedele und miscredente:-), tu sarai anche esperto di legislazione del Grande, Medio e Piccolo Satana:-) —

        Magara! Purtroppo le mie conoscenze – peraltro anzichenò modeste – non vanno oltre il Medio!

        — ma si vede che della Gloriosa Sharia non sai una beneamata mazza —

        Vero, vero… non ricordo proprio un piffero del matrimonio sciaraitico, e quasi niente neppure di tutto il resto.

        Ma vedi il lato positivo della cosa. Quando l’Europa sarà soppiantata dall’Eurabia e diventerò un qadì al ragù mi servirà un esperto, e ti assumerò come consulente.

        Così faremo i soldini 😀

        Z.

        PS: Tortù, si ischerza!

        • Tortuga scrive:

          – PS: Tortù, si ischerza! – Z. –

          Tu prova a spiegarlo al Tortugo o alla Ritvanaa.

        • Ritvan scrive:

          —-Tortù, si ischerza! Z. —-

          —Tu prova a spiegarlo al Tortugo o alla Ritvanaa. Tortuga—

          Ehmmm…distinguiamo, per favore. Per la serie “Allah li fa e poi li accoppia”, la “Ritvanaa” sa stare agli scherzi, proprio come il marito. Però, siempre per la suddetta serie e avendo visto qui quanto la Tortuga ci sappia stare:-), caro Z., non vorrei che il “Tortugo” si precipitasse a casa tua munito di scimitarra, eh!:-)

        • Ritvan scrive:

          —Quando l’Europa sarà soppiantata dall’Eurabia e diventerò un qadì al ragù mi servirà un esperto, e ti assumerò come consulente.Così faremo i soldini:-) Z.—

          Sì, ma – siempre a norma della sharia – per diventare qadì – al ragù o alle vongole che sia – ti devi convertire all’islam: ti crea forse qualche problema?:-) Nel caso per te fosse un problema, è meglio che facciamo così: ci facciamo un bello studio legale associato e io mi occuperò delle cause dei musulmani davanti al tribunale sharaitico mentre tu di quelle davanti ai tribunali per cristiani, ebrei, buddisti e miscredenti vari. E i soldi a palate li facciamo lo stesso, cribbio!:-)
          P.S. Però, non possiamo aspettare in eterno che l’Europa sia soppiantata dall’Eurabia, la nostra Tortuga si deve decidere a dare il via libera alle truppe invasorie cammellate degli sceicchi petroliferi, cribbio!:-)

  16. nic scrive:

    Futuro Storico (di giovanni)

    Nelle sere d’inverno
    decine di migliaia di camere d’albergo
    vuote, abbandonate, inagibili ed insicure
    a prezzi
    concorrenziali.

    Nelle strade pedonali
    i residenti pendolanti
    si ammontonano
    come tutti gli altri.

    Ogni tanto cadeva ancora un gavettone
    Ogni tanto cadeva ancora un gavettone

    nic in “Battiato style”
    http://www.youtube.com/watch?v=VOjT8fRrlvU
    (non ho fatto bene a rimettermi a fumare)

  17. Roberto scrive:

    È esattamente il motivo che mi aveva obbligato ad abbandonare il mio adorato monolocale in pieno centro a Bologna per trasferirmi in periferia…l’impossibilità di dormire in un lunapark. Peccato….

  18. Roberto scrive:

    Miguel sa quanto sono macchina dipendente. Ebbene per rendere vivibile il centro di Bologna avrei volentieri accettato una chiusura totale alle auto private, residenti compresi

    • Z. scrive:

      Se la chiusura fosse totale, residenti compresi, andrei subito a firmare.

      Però nel frattempo cambierebbe l’amministrazione 😀

      Z.

      • roberto scrive:

        ci vorrebbe un sindaco stalinista ed una siberia dove mandare i dissidenti

        • Z. scrive:

          Mi offro volontario come sindaco stalinista.

          Per la Siberia dovremo attrezzarci. Dici che Porretta può andare? Ci sono anche le terme, così potremo dire che gli oppositori li mandiamo in vacanza, come il Duce…

          Z.

  19. maria scrive:

    Ovviamente dà anche l’impressione – almeno a me – di voler sottintendere un’idea di “conquista” del mondo, ma lo fa in modo carino.

    maria
    tortuga a me pare l’inverso, la “conquista” del mondo la fa mac donald:-) però anche a me pare carina e non offensiva.
    Tornando alle conquiste ricordo sempre l’interrogativo di miguel, sarà più facile che una giovane immigrata metta la minigonna, o che una ragazzina italiana si metta il velo integrale?

    • Moi scrive:

      @ Maria

      Il discorso è che a dare fastidio ai più sono proprio i “travestimenti da fantasmina anche quando non è Halloween” 🙂 di per sé …

      • Tortuga scrive:

        Tempo fa mi trovato sull’autobus all’orario di uscita dalle scuole ed avevo l’impressione che i genitori non vogliano più spendere denaro per vestire le figlie.
        Ora va di moda andare a scuola con il sedere di fuori.

  20. Moi scrive:

    @ TORTUGA

    Credevo che qualche SuperSceiccone volesse lanciare appunto davvero il FastFood Halal !

    • Moi scrive:

      D’altronde mi pare che il tappeto da preghiera a qibla elettronica incorporata già esista … dico sul serio !

      • Tortuga scrive:

        Esistono una certa quantità di gadget come questi
        http://al-harameen.en.alibaba.com/productlist.html ed altri ancora.
        Di uno in particolare ho perso il link, ed era carino, perché mediante non so che dispositivo era possibile proiettare sulla parete di casa propria che si trova in direzione della qibla l’immagine dell’interno di una moschea. Il tipo scriveva di averla inventata perché avevo notato come la sua preghiera fosse migliore se fatta in moschea e quindi desiderava riprodurre le condizioni anche a casa sua e ovunque si trovasse.

        Diciamo che loro riescono a limitare il bisogno e consumismo di gadget religiose e mi sembra una bella cosa e uno di quegli orologini che scandiscono il tempo della preghiera piacerebbe anche a me.

  21. jam scrive:

    …é bello che pietre storiche e uomini vivino insieme. la loro convivenza reale mantiene acceso il fuoco della trasmissione delle energie-idee-forme-avvenimenti.
    le pietre delle case e dei palazzi raccontano storie avvenute nei tempi passati, ma rimaste incompiute, non ancora finite, storie che hanno bisogno di spazio sul quale stendersi, avvenimenti che necessitano una vivibilità che ne decifri l’incompiutezza. queste pietre sono antiche e giovani, vecchie e nuove, e quando sono vissute si aggiunge un’altra pietra, anche invisibile, ma importante: i centri storici sono dei prati, dei fili d’erba, della terra, dei raggi di sole, delle idee in movimento, degli affetti,
    ciao

    • maria scrive:

      @ jam

      i centri storici sono, “le chiese, le cupole, i campanili – e le opere di pittura e di scultura che spesso le ornano – i palazzi, le case, i capitelli, le decorazioni, le strade e le piazze, i canali e i giardini, i percorsi e le storie umane…”

      Queste parole le sento affini alle tue , a scriverle è stato Pier Luigi Cervellati, architetto e urbanista che fu anche amministratore del comune di Bologna, questo per dire quanti fili invisibili ci leghino a persone anche molto lontane e magari mai conosciute:-)

  22. Tortuga
    un “ricco” – di seguito nominato Fiorello 🙂 – non può pagare il prosciutto lo stesso prezzo che lo pagano tutti gli altri umani: io non posso guadagnare molto per poi utilizzare questo guadagno come ritengo, per esempio per cambiare e migliorare le regole della società in cui vivo; no, lo devo spendere come è già stabilito dal sistema consumistico che mi ha fatto diventare ricco.

    Natalino Balasso spiega il meccanismo motlo chiaramente nella serie dei suoi video Testimonial. Eccone uno:
    http://www.youtube.com/watch?v=KFZZBIpfdwY&feature=relmfu

  23. izzaldin scrive:

    Riguardo il concetto di ‘centro storico’ e la ‘movida’ notturna delle grandi città italiane porto ad esempio il caso di Palermo:

    http://ilfiumeoreto.wordpress.com/2012/02/26/radical-chic-ra-vucciria-itivinni-a-zappari/

    e poi
    “Ma le vere lezioni le impariamo dalla strada.”
    Real gangsta ! Fanculo i libri! 🙂

    Saluti,
    Izzaldin.

  24. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “Questa è troppo carina per non mostrarla:
    http://tabraizfarooqui.tumblr.com/image/34021881939

    presumo che sia ironica verso il vasto mondo del conformismo da ceto medio globalizzato islamico, che convive felicemente con il consumismo di massa.

    Infatti, un conformista da ceto medio globalizzato islamico esprimerebbe il proprio kitsch diversamente: i turchi sono maestri nell’arte islamo-cuoricini e simili. Ma eviterebbe, credo, di utilizzare un logo noto come supporto, proprio come il cattolico da papaboys italiano non lo farebbe.

    Poi al peggio non c’è fondo, quindi non posso escludere nulla.

  25. Miguel Martinez scrive:

    Per Izzaldin

    “Riguardo il concetto di ‘centro storico’ e la ‘movida’ notturna delle grandi città italiane porto ad esempio il caso di Palermo:”

    Molto interessante. Io opto per l’ipotesi, “scritta autentica”.

    Quando abitavo, molti anni fa, in un quartiere popolare di Siracusa, ho conosciuti tanti filosofi con la terza media, gente poco “moderna”, ma che si ponevano un sacco di domande sul mondo.

    E oggi, gente simile è esposta più che mai a stimoli mediatici: “radical chic” infatti è un termine assai diffuso, soprattutto tra i “populisti” di destra, e non vedo perché non dovrebbe riuscire a entrare in qualunque quartiere di Palermo.

  26. Miguel Martinez scrive:

    Per Tortuga

    “Ho notato anche io questa arte “islamo-cuoricini” che giunge fin’anche a questo:
    http://th03.deviantart.net/fs71/200H/f/2010/149/a/1/I_love_Islam_wallpaper_by_DDrAgO.jpg

    Esatto, quello è l’islamokitsch autentico 🙁

  27. Moi scrive:

    @ RITVAN & TORTUGA

    Ma non è che c’entra il distinguo _ pochissimo noto in Occidente_ “Buddha” (magro) e”Budai” (grasso) ? Che poi, se non erro è questione di “avatara”, no ?

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