Nello Rega concluse le indagini per simulazione di reato

“C’è un perseguitato autentico, che rischia davvero la vita; eppure non se lo fila nessuno. Si chiama Nello Rega, ha 43 anni, è un giornalista: inviato di Televideo.”

Aldo Cazzullo, su Sette (del Corriere della Sera) 22.07.2010

E invece qualcuno se lo fila, il Nello Rega.

L’altro giorno, la Procura di Potenza ha notificato a Nello Rega un avviso di conclusione delle indagini preliminari, con un’esplicita accusa di «simulazione di reato».

Le motivazioni vengono descritte in dettaglio in un articolo comparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno.

Per i dettagli, rimandiamo a un articolo comparso su Io Non Sto Con Oriana.

Tempo fa pubblicammo una lista di persone che avevano prestato pubblicamente fede alla tesi di Nello Rega, prima che gli venisse notificata l’apertura delle indagini preliminari.

Invitiamo queste persone a ribadire la loro solidarietà a Nello Rega anche in questo difficile momento; come premoria, ecco la lista:

On. Souad Sbai, segretario dell’ODDII
Vito Santarsiero, Sindaco di Potenza
Valentina Colombo, arabista e moglie dell’on. Magdi Cristiano Allam
Alberto Spampinato, direttore di Ossigeno per l’informazione e consigliere della FNSI
Luca Caselli, sindaco di Sassuolo, che ha consegnato le chiavi della città a Nello Rega
Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento Europeo
Roberta Angelilli, vicepresidente del Parlamento Europeo
on. Isabella Bertolini
Aldo Cazzullo, Corriere della Sera
Gerardo Mariani, sindaco di Muro Lucano
Luca Zaia, presidente della Regione Veneto e autore della prefazione al libro di Nello Rega
monsignor Guido Mazzotta, docente di Filosofia Teoretica alla Pontificia Universita’ Urbaniana
Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei Giornalisti
Roberto Natale, presidente della FNSI
Franco Siddi, segretario della FNSI
Vito De Filippo, governatore della Basilicata
on. Renato Farina detto “agente Betulla”
Mimmo Sammartino, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata
Alfonso Ernesto Navazio, Presidente di Io Amo la Lucania
Alexandre Del Valle
Andrea Morigi
Mario Razzanelli, Lega Nord Toscana
Antonio Gambetta Vianna, Lega Nord Toscana
Gianluca Lazzeri, Lega Nord Toscana
Dario Locci, Lega Nord Toscana
Marco Cordone, Lega Nord Toscana
Hamza Boccolini
Gamal Bouchaib
Francesco Bongiorno
Fabio Massimo Parenti
Prof. Nicola Cerverizzo, governatore della 8^ Area del Panathlon International
Attilio Cavallaro, curatore del Premio Internazionale Rosario Angelo Livatino e Antonino Saetta
avvocato Loredana Gemelli
Paolo Sinisgalli della Pro Loco di Gallicchio
i curatori del Premio di Critica Letteraria di Salò
i curatori del Premio per il giornalismo di San Fele – Penisola Sorrentina
i curatori del Premio  “Incostieramalfitana 2010”
i curatori del Premio  “Isis 2010”
Nicola Pagliuca, capogruppo di Forza Italia nella Basilicata
Luigi De Lorenzo sindaco del comune di Aliano
Palmiro Sacco, presidente del consiglio provinciale di Potenza
Ugo Salera, sindaco di Tramutola

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62 risposte a Nello Rega concluse le indagini per simulazione di reato

  1. Z. scrive:

    Tu sai bene chi è stato, a minacciare il povero Nello:

    l’unico cittadino libanese – anzi, cittadina libanese – residente in Lucania.

    Una sorta di antieroina nera, infibulata e avvolta nel suo burqa, che in sella al suo cammello decapita i cavalli a colpi di scimitarra.

    Ma siccome sei un islamonazicomunista non dirai nulla, e permetterai che la magistratura – anch’essa islamonazicomunista – condanni un innocente.

    Vergogna.

    Z.

  2. Pierluigi scrive:

    poraccio gli e’ andata male, sono andati persino a controllare la traiettoria delle gocce di sangue all’interno dell’automobile… deve aver beccato uno tipo Commissario Montalbano.

  3. Miguel Martinez scrive:

    Intanto, se volete esprimere la vostra solidarietà a Nello Rega, vi ricordo che c’è questa petizione http://firmiamo.it/petizione-per-i-diritti-di-nellorega#signatures :

    “E’ importante il vostro sostegno per due motivi fondamentali:

    prima di tutto diamo sostegno a Nello che non si senta solo in questo particolare e doloroso momento della sua esistenza,

    secondo facciamo sapere a chi di dovere che Nello Rega non è solo, ma una parte della popolazione civile, è seriamente preoccupata e non vorrebbe assistere ad altri errori giudiziari.”

    Lanciata nell’ottobre del 2011, la petizione ha raccolto in un anno la bellezza di 42 firme, tra cui quelle di Dante Alighieri, del Dalai Lama e di George Bush (no, questo blog non c’entra niente).

    Non ha però firmato nemmeno uno dei signori citati in questo post.

    Quando le navi affondano…

    • Andrea Boari scrive:

      Magari la ex fidanza Libanese del sig.Rega Nello.. è pure cristiana.

      L’episodio, è una comica italiana.
      Come è tutta italiana, la reazione di automatica solidarietà dei personaggi in elenco.

      Un gazzettiere dell’Italia silvana e pastorale, legato rigorosamente a carri politici, immerso in un substrato subculturale approssimativo, arraffa i primi “cattivi” a disposizione (musulmani barbuti) senza possedere gli strumenti culturali per elaborarne la congruità.

      Per gli archetipi occidentali a Hezbollah non manca nulla di negativo.

      In passato anche Emilio Fede ha sostenuto di ricevere minacce da Hezbollah
      e a breve Scilipoti sarà minacciato da AL QAEDA
      La ns polizia è molto più avanti…

      Islamofobia da vaudeville.

      P.S.
      Aggiungo un sospetto, che supera il vaudeville.

      I rapporti fra le culture sono di interazione reciproca.
      Ognuna rielabora l’immagine ed il senso che l’altro ha di lei stessa.
      Se il giudizio è tendenzialmente negativo, la cultura a cui viene attribuito quel senso di negatività, lo fa proprio e forse lo accentua.

      Un gioco di ruoli.

      Non è che certi ambienti islamistici, ci fanno, per provocare il femminismo e l’antifascismo occidentale generico?

  4. Miguel Martinez scrive:

    Una delle firmatarie della petizione è una signora che si autodefinisce “MANAGER-GIORNALISTA REPORTER TV- SETTORE TURISMO – CULTURALE-ENOGASTRONOMICO-MARKETING FIERISTICHO- INTERNAZIONALI”
    http://www.mixcloud.com/nicolettarechtien/

    e che motiva così il proprio sostegno a Nello Rega:

    “Nicoletta Montesano-Rechtien SE ESISTE UNA PERSONA SIMILE..FATEMELA PRESENTE..IO NON SO CHI HA MESSO IN GIRO LE NEGATIVITA’ ASSURDE,ED INSOPPORTABILI.ARRIVARE FINO A QUESTO PUNTO..NO.BISOGNA CONDANNARE CHI ERRA,MAI CHI ONESTAMENTE FA’ SOLO DEL BENE. “

    Un’altra firmataria invece scrive queste parole:

    “Elena Quidello E’ora che l’occidente prenda coscienza dei segreti che questo meraviglioso universo sta rivelando tramite la scienza nuova. Nell’ambito di questo nuovo illuminismo abbiamo il dovere di pretendere che una commissione dell’ONU proclami fuorilegge tutti quei testi religiosi nei quali risultino evidenti gli inviti alla violenza,quella stessa violenza che taluni musulmani soggiogati dall’ anacronistico e vile comando del profeta(?), intendono riversare su Nello Rega e sulla sua libertà di parola. “

  5. Miguel Martinez scrive:

    Per Z

    “Tu sai bene chi è stato, a minacciare il povero Nello: “

    Ma se sono stato io il primo a smascherare la colpevole, senza che la magistratura venduta ai comunisti di Hezbollah prendesse in considerazione le mie rivelazioni!

  6. Moi scrive:

    L’ Avvocato Panatleo Chiriaco :

    «Il mio assistito non si è autominacciato. Non sono stati gli Hezbollah? Ci dicano chi è stato».

    Il resto (non molto, a dire il vero) è qui:

    http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDCategoria=2700&IDNotizia=557537

  7. PinoMamet scrive:

    Si attende smentita da parte del Circolo Hezbollah Lucania, sez. di Potenza:

    “Basta con queste insinuazioni sulla nostra presunta incapacità o mancanza di volontà di azione in Basilicata! Cancelleremo Nello Rega dalle carte geografiche!
    La parola d’ordine, tanto pe’ cambià, è sempre la stessa:
    viulenza!

    firmato, il segretario regionale, Ras Nello”

  8. Moi scrive:

    In alcuni biglietti di minaccia il giornalista viene apostrofato con il termine «cattolico». I carabinieri annotano: «Il termine cattolico è in antitesi con il sostantivo comunemente usato nel mondo arabo-islamico per indicare gli “infedeli” al credo monoteista professato nel Corano».
    [cit. ]

    Ma chi glielo ha detto questo ai Carabinieri ? ; -)

    Cmq l’articolo trovato da Miguel è poco precedente al mio, infatti colà vi manca la replica dell’ Avvocato Pantaleo Chiriaco !

  9. Tortuga scrive:

    Non so se conoscete il giornalista Tiziano Terzani in quanto “buddhista”.
    In verità io non so se lo fosse ed in che modo e misura: mitizzato e criticato, è tuttavia abbastanza presente in ambiente buddhista.

    Mi stavo divertendo a vedere il piazzamento di Kelebek nei motori di ricerca su alcune tag, quando per la seconda volta noto che quando si digita in google il nome di oriana fallaci, in fondo alla prima pagina della ricerca compaiono una serie di ricerche alternative, fra le quali spesso, ma non sempre, compare il nome di Tiziano Terzani.

    Sono andata quindi a spulciare direttamente la voce “Tiziano Terzani Islam” e sto leggendo.
    In questo momento sto leggendo questo (non lo ho ancora finito):

    Lettera di Tiziano Terzani in risposta alle invettive razziste di Oriana Fallaci contro l’islam e i mediorientali.
    http://www.aton-ra.com/egitto/altri-argomenti/tiziano-terzani/80-terzani-risponde-fallaci.html

    Non so ancora quale sarà il mio pensiero in proposito quando avrò finito di leggere, vado a farlo.

    • Andrea Boari scrive:

      Per Tortuga
      Grazie per la segnalazione, molto gradita.

      l’articolo di Terzani vs Fallaci mi mancava.
      L’ho scorso.
      Come immaginavo. Terzani offre la tesi opposta.
      Buddha, San Francesco, la santità della parola e del perdono. La necessità della comprensione del punto di vista degli altri, la pedagogia della pace…

      Terzani fa il Santo senza averne la statura, non per colpa sua.
      Un tempo c’erano i Santi.
      Ora si invoca la santità, ma non ci sono santi in grado di imprimerla agli uomini.

      Terzani ed i tanti come lui esprimono un paradigma del pensiero, assolutamente occidentale, che ha come esponenti originari Rousseau e Marx.

      La realtà della storia, non va valutata sul suo stesso piano, ma sul piano di un modello ideale migliore.
      In sostanza, in misura minore maggiore, si tende a valutare le cose sempre in relazione ad un perfettibile che non c’è e che forse non è nemmeno possibile che sia.

      Ora delle due, una.
      O la realtà è solo quello che deve essere ed allora tutto quello che accade, siccome non può non accadere, non ha senso giudicarlo e quindi è giusto e buono.
      Oppure tutto quello che accade è sempre male, in relazione ad un modello ideale e quasi impossibile, tranne eccezioni, peraltro rare (vedi ad esempio il funzionamento della trasmissione Format di Gabanelli, dove tutto è malvagio perchè si assume un paradigma di valutazione non italiano)
      Chi scrive in questo sito normalmente segue il II paradigma. Che è quello giusto, ma che tuttavia diviene inefficace se si pretende dagli umani uno sforzo di adeguazione alla perfezione eccessivo.

      Il sostanza il bene effettivo è quell’esortazione verso il meglio che è tuttavia nei limiti delle capacità umane. Il bene è la confidenza con il male.

      In questo senso l’articolo di Terzani, a parte le osservazioni condivisibili circa gli effetti delle affermazioni della Fallaci, presenta alternative inutili, perche irrealizzabili.

      Una parola sulla Fallaci la devo dire..approfitto della tua cortesia.
      un mito quando ero un ragazzo….

      Quando ero un ragazzo… la Fallaci era considerata rigorosamente di sinistra Militante partigiana, femmminista, democratica, antimperialista, antifascista, socialista.
      Ma la Fallaci è di scuola azionista ed illuminista oltre che atea. Per lei il III mondo poteva avere senso solo dentro le categorie dell’Occidente.
      (che altro è il III mondo se non una categoria dell’Occidente)
      Non poteva non entrare in rotta di collisione con il mondo islamico quando iniziò l’attivazione dell’islam ideologico.

      Quello che non seppe cogliere fu proprio che la modernità vera “di massa” nell’Islam sarebbe potuta cominciare solo in quel modo. Con Komeini davanti al quale consumò l’affronto di strapparsi il velo.

      a presto ed ancora grazie

      • Tortuga scrive:

        Ho trovato questo “gioco” delle “tag cloud”
        vanno scorse con la freccettina in basso a destra
        http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/photogallery/2011/09/26/oriana_fallaci_anniversario_rabbia_orgoglio_confronto_tag_cloud_tiziano_terzani_sultano_san_francesco_articoli_corriere_della_sera.html#0

        l’ho trovato da questa pagina
        http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2011/09/26/oriana_fallaci_rabbia_orgoglio_confronto_tag_cloud_tiziano_terzani_sultano_san_francesco_articoli_corriere_11_settembre.html

        x Andrea

        Commento al tuo commento.
        Binomio santità/limiti delle possibilità umane:
        se per farlo ci vuole un santo ed io sono nei limiti delle possibilità umane, mi posso esimere persino dal tentarlo.
        E’ il difetto che imputo al cristianesimo:
        se gesù è figlio di dio (ed io no) non posso imitarlo = posso non imitarlo, ho la giustificazione.
        La contemplazione – poi – del modello fallimentare (il crocifisso) = “se farò come lui ci rimetterò le penne” è il massimo del disincentivo, ho una seconda e peraltro validissima giustificazione.
        Ora va di moda dire che Gandhi non ha allontanato gli inglesi dall’India: se ne sarebbero andati via da soli.

        Terzani non è un santo e neppure il sakyamuni lo è (ma santificato: lui è illuminato io no, quindi non posso imitarlo), ma sinceramente non mi riesce molto di rintracciare tanto Rousseaux e Marx quanto un esercizio perfetto di applicazione — almeno nella comunicazione, e non mi sembra poco — della dottrina buddhista (santità? mah, se leggi attentamente sono citati anche gli jataka, poi certo al Terzani è stato anche imputato un buddhismo “troppo cristiano”).

        Si può non essere d’accordo o no.
        Per esempio potrei immaginare, data la disputa fra me e Rivan su modi e metodi, che se Terzani avesse scritto un articolo simile per spiegare alla parte avversa le ragioni dell’occidente, o della follia fallaciana (non dico dell’america) così come ha spiegato quelle del medioriente a noi (un articolo speculare verso la controparte) sarebbe spernacchiato dai suoi uditori della controparte, nè più nè meno come Ritvan spernacchia me.

        Pur cosciente dei limiti, almeno a livello di comunicazione, del fare comunicazione, in ogni caso senz’altro sto con il Terzani (in verità sto con il Terzani un bel po’ di più che sul semplice fronte “comunicazione”).

        Eppure so che il mio carattere mi fa – per esempio – sentire molto vicina a Ritvan, per questo lo contrasto, sia il mio carattere che Ritvan 😀 .
        Ovviamente sto utilizzando il mio battibecco con Ritti come metafora.

        In ogni caso come giornalista e comunicatore, penso che non abbia sbagliato una sola parola e che abbia fatto il suo dovere, senza peraltro ritengo nessuna ipocrisia.

        In ogni caso, dove che Terzani si appoggi (il Buddha è senz’altro possibile in europa oggi perché degli occidentali hanno spianato la strada e preparato il terreno, benché incosapevolmente) è un occidentale.

        E quando leggo espressioni come “forma mentis “occidentalista”” mi domando appunto cosa ci sia di “innovativo” rispetto al parlare di “forma mentis mediorientale o islamista”.

        Rientra nel discorso del: faccio esattamente ciò che critico, combatto e con le stesse armi.
        Il che equivale a giustificare l’avversario.
        Voglio dire, se non sai fare di meglio tu, perché mai lo dovrebbe lui.

        No, benvengano tutte le critiche del mondo a Terzani, sia tacciato anche di ridicolo, ma, viva Terzani.
        Persino il “nemico” converrà che gli conviene di più Terzani della Fallaci, anche se non adotterebbe mai per se stesso il metodo Terzani.

        • Andrea Boari scrive:

          Ciao Tortuga

          mi hai segnalato l’articolo di Terzani.
          Ti segnalo un libretto, che ho molto apprezzato
          Cassano “L’umiltà del male”. Ovvero le ragioni della realtà.

          Cristo non è imitabile, la chiesa ne è consapevole.
          L’uomo è finito, incapace di compiere le prestazioni sublimi richieste dal figlio di Dio.
          Per gestirne la finitezza e la mediocrità degli umani occorre avere confidenza con il male.

          Terzani è come Cristo, quello che indica “il mondo ed i comportamenti, come dovrebbero essere” la chiesa, al contrario, si accontenta del mondo com’è.

          Personalmente non riesco a prendere posizione.
          Pretendere troppo dalla realtà è inefficace, aderire in tutto alla realtà, significa assumerla come perfetta e non criticabile.
          a presto
          Andrea

        • Tortuga scrive:

          Grazie, lo leggerò.

        • Ritvan scrive:

          —-Ora va di moda dire che Gandhi non ha allontanato gli inglesi dall’India: se ne sarebbero andati via da soli. Tortuga—-
          Penso che sarebbe più corretto dire che Gandhi ne ha solo anticipato la partenza, visto che il sistema coloniale – e non solo quello inglese – dopo un po’ di annetti è andato a donne di facili costumi un po’ dappertutto.

          —-Per esempio potrei immaginare, data la disputa fra me e Rivan su modi e metodi, che se Terzani avesse scritto un articolo simile per spiegare alla parte avversa le ragioni dell’occidente, o della follia fallaciana (non dico dell’america) così come ha spiegato quelle del medioriente a noi (un articolo speculare verso la controparte) sarebbe spernacchiato dai suoi uditori della controparte, nè più nè meno come Ritvan spernacchia me.—-
          Non credo proprio, visto che non lo vedo Terzani dire alla “controparte” che sta komplottando per invadere l’Europa con le sue truppe cammellate e trasformarla in Eurabia…oppure dire che il Corano sarebbe “scopiazzato”…sù, un po’ di modestia, cribbio, paragonarsi addirittura a Terzani….

          —-Eppure so che il mio carattere mi fa – per esempio – sentire molto vicina a Ritvan, per questo lo contrasto, sia il mio carattere che Ritvan.—
          Che tu contrasti Ritvan si vede a occhio nudo, ma che tu contrasti anche “il Ritvan che c’è in te” qui non ve n’è traccia:-)

        • Tortuga
          E’ il difetto che imputo al cristianesimo:
          se gesù è figlio di dio (ed io no) non posso imitarlo = posso non imitarlo, ho la giustificazione.

          Andrea Boari
          Cristo non è imitabile, la chiesa ne è consapevole.

          Matteo
          Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli

        • Tortuga scrive:

          — —-Per esempio potrei immaginare, data la disputa fra me e Rivan su modi e metodi, che se Terzani avesse scritto un articolo simile per spiegare alla parte avversa le ragioni dell’occidente, o della follia fallaciana (non dico dell’america) così come ha spiegato quelle del medioriente a noi (un articolo speculare verso la controparte) sarebbe spernacchiato dai suoi uditori della controparte, nè più nè meno come Ritvan spernacchia me.—-
          Non credo proprio, visto che non lo vedo Terzani dire alla “controparte” che sta komplottando per invadere l’Europa con le sue truppe cammellate e trasformarla in Eurabia…oppure dire che il Corano sarebbe “scopiazzato”…sù, un po’ di modestia, cribbio, paragonarsi addirittura a Terzani…. — Ritvan —

          Mi riferisco alle tue reazioni vs. vignette/maialini.
          Sarà molto difficile che tu possa capire Terzani caro Ritvan: il motivo per cui ho postato questo testo è che Terzani avrebbe detto a te (ed a quelli che pensano come te) quando reagisci a vignette e maialini, le stesse cose che ha detto alla Fallaci.
          E tu gli avresti probabilmente risposto le stesse cose che rispondi a me quando ti invito a rinunciare alla “legge del taglione”.

        • PinoMamet scrive:

          Bella la Terzani-card, mi mancava!
          😉

          “Io scelgo te, Terzanisaur!” 😀

          comunque, Tortuga, essendo il povero Terzani bello che… reincarnato, non possiamo sapere cosa avrebbe risposto a Ritvan;
          ma sappiamo, perché sei stata così gentile da linkarcelo tu stessa, cosa ha risposto alla Fallaci, la quale, sull’Islam, mi sembra più o meno sulla tua sponda…
          😉

        • Tortuga scrive:

          — mi sembra più o meno sulla tua sponda… —

          Ma va, va …

        • lamb-O scrive:

          “lui è illuminato io no, quindi non posso imitarlo”

          A rigore, a dover essere imitato sarebbe lo sforzo che fece per ottenerla, l’illuminazione. E puoi.

        • Tortuga scrive:

          @Lamb

          — “lui è illuminato io no, quindi non posso imitarlo”

          A rigore, a dover essere imitato sarebbe lo sforzo che fece per ottenerla, l’illuminazione. E puoi. —

          La tua osservazione è più che corretta.
          Tuttavia in molti più di quanto si possa credere, ed a volte per lungo tempo, pensano in quel modo.
          Il “buddhismo-religione” scatta proprio nel momento in cui tu cominci a venerare qualcosa come irragiungibile per non produrre l’impegno necessario a diventare ciò che ti limiti a venerare.
          Ovviamente questo che dico è molto relativo.
          Esistono infinità di persone che non hanno la possibilità di produrre quello sforzo (che è molto meno individuale di quanto si creda).
          Grazie per la tua nota.

        • Ritvan scrive:

          —-Tortuga, essendo il povero Terzani bello che… reincarnato, non possiamo sapere cosa avrebbe risposto a Ritvan; PinoMamet—
          Concordo. In più, a quale papiro ritvaniano avrebbe “risposto”?

          —-ma sappiamo, perché sei stata così gentile da linkarcelo tu stessa, cosa ha risposto alla Fallaci, la quale, sull’Islam, mi sembra più o meno sulla tua sponda…—-
          Più più che meno, direi:-)
          Ciao
          P.S. Sarebbe interessante se la nostra amica carapaciuta:-) ci linkasse anche la risposta della Fallaci a Terzani, dalla quale vedere come il “metodo Terzani/Tortuga” – l’opposto di quello del biekissimo:-) Ritvan – abbia prodotto nella Fallaci un’esplosione di sentimenti di amicizia, anzi, perfino d’amore per il Terzani:-) 🙂 🙂

        • Ritvan scrive:

          —Mi riferisco alle tue reazioni vs. vignette/maialini.
          Sarà molto difficile che tu possa capire Terzani caro Ritvan: Tortuga—
          Io, invece, sono convinto che Terzani avrebbe capito me se avessi manifestato PACIFICAMENTE, tenendo in mano un cartello raffigurante in pose porno la mammina – meglio se defunta – dello scarabocchiatore e del’accompagnatore di maialini in moschea. Perché il mio sarebbe stato un gesto preventivo, per prevenire- visto che la legge se ne frega altamente, cianciando ad minchiam di “libertà d’espressione” – che in futuro altri fallocefali provocassero in modo becero ed irresponsabile TUTTI i musulmani del mondo, col risultato di far saltare i nervi a qualche esagitato e provocare perfino morti (come infatti è successo). E sulla “strategia della prevenzione” mi pare che il buddista Terzani sia stato chiaro: cito dalla sua lettera:
          “M’e’ sempre piaciuta nei Jataka, le storie delle vite precedenti di Buddha, quella in cui persino lui, epitome della non violenza, in una incarnazione anteriore uccide. Viaggia su una barca assieme ad altre 500 persone. Lui, che ha gia’ i poteri della preveggenza, “vede” che uno dei passeggeri, un brigante, sta per ammazzare tutti e derubarli e lui lo previene buttandolo nell’acqua ad affogare per salvare gli altri.”

          —il motivo per cui ho postato questo testo è che Terzani avrebbe detto a te (ed a quelli che pensano come te) quando reagisci a vignette e maialini, le stesse cose che ha detto alla Fallaci.—
          Beh, mi sa che hai fatto solo “autogol”: arivedi sopra sul Budda omicida!:-)

          —E tu gli avresti probabilmente risposto le stesse cose che rispondi a me quando ti invito a rinunciare alla “legge del taglione”.—
          Arivedi sopra sulla “strategia preventiva”: la cosiddetta “legge del taglione” altro non è che una “strategia preventiva”, ovvero un deterrente per futuri delinquenti.

        • Ritvan scrive:

          Tortu’, siempre a proposito del Budda omicida in versione “minority report”:-), ma invece di ammazzare il futuro delinquente non poteva andargli vicino e sussurrargli nell’orecchio “Fratello, so chi sei e cosa ti prepari a fare…non lo fare, uccidere e derubare il prossimo è una cattiva azione…pentiti, fratello e confessati davanti a tutti….altrimenti sarò io a denunciarti…”. No, eh, troppo complicato, meglio un colpo e via fuori bordo, in perfetto stile buddista….:-)

        • Tortuga scrive:

          – altri fallocefali provocassero in modo becero ed irresponsabile TUTTI i musulmani del mondo, col risultato di far saltare i nervi a qualche esagitato – Ritvan –

          Allelujah, allelujah, alleluiah.

          Quindi – se ho compreso bene – il problema è riformulabile in questo modo:
          si, abbiamo fra noi degli esagitati, ovvero – come tutti – abbiamo i nostri esagitati.

          Ciascuna religione, in quanto cura, ha i suoi esagitati da curare, di cui prendersi cura (lungo ed interessante discorso).

          Non provochiamo gli esagitati.

          Messa così, mi sta bene.
          Ci sarebbe da discutere ancora un pochino anche su questo fra noi.

          Ma come base di partenza, messa così mi sta bene.

          Noto solo che anche i nostri (anche se non so bene nostri de chi) fallocefali sono degli esagitati, nei confronti dei quali esistono altrettanti comportamenti prudenziali da adottare.

          Però a questo punto la discussione si sposta sugli esagitati e relativi trattamenti degli stessi.

        • Tortuga scrive:

          Riguardo agli Jataka, ed all’episodio in cui il Buddha fa quello che fa, le mie note.

          1) non ho ancora avuto il piacere di leggere personalmente il racconto (ne ho solo resoconti esemplificati: ad esempio io sapevo che uccise il capitano della nave e non un passeggero).
          2) è, l’episodio, oggetto di continua discussione (noi non si da mai nulla per scontato e definitivo)
          3) il buddhismo, in linea di massima, non nega affatto la legittima difesa: Terzani cita quell’episodio per significare che il suo non è buonismo ed ha perfettamente presente strategie, prevenzione, legittima difesa;
          4) restano importanti i seguenti elementi:
          – nella vita antecedente in cui ciò avvenne non era ancora un buddha;
          – ciò era avvenuto in una vita precedente, e non nella sua vita da Buddha, ergo l’uccisore non è mai un buddha e non può più diventare un buddha in quella stessa vita in cui avesse ucciso;
          – la dottrina ci dice che l’uccisore paga comunque tutto il karma del suo gesto (niente paradiso, niente nirvana, al termine di quella vita)
          – l’uccisore era però già un bodhisattva comprovatamente in possesso di straordinarie doti di veggenza (persona tanto formata intellettualmente, emotivamente e soprattutto moralmente, inoltre di salde e pure intenzioni, da saper vedere chiaro, cosa che non è appannaggio degli esseri ordinari), quindi non era come me e te;
          – il racconto credo (su questo non sono sicurissima) che si riferisca ad una sola tradizione e non sia riconosciuto da altre
          – poiché non ho letto il racconto non so dirti se/cosa abbia prelimiarmente tentato e quali siano stati gli elementi a disposizione della valutazione che lo ha indotto a decidere in quel modo

          Il dato che mi interessa è che Terzani sta dicendo ai suoi interlocutori che la sua visione non è quella di un ingenuo.

          E dice anche chiaramente alla Fallaci (benché con estrema delicatezza):
          la tua visione e reazione è determinata dalla rabbia e pertanto non è chiara, non hai calcolato le conseguenze.

          Se anche non ha redento la fallaci, il suo siffatto intervento resta appropriato, lungimirante, provvidenziale ed in grado di produrre una catena di cause-effetti tale da contrastare e superare quella negativa innescata dalla fallaci.

          Quindi non lo consideriamo un fesso, un ingenuo, in vigliacco, o altro simile, per il fatto che innanzi alle stesse cose non ha reagito come la fallaci, ma una persona con maggiori risorse positive.

          C’è chi si è espresso nei suoi confronti, così:
          http://www.iostoconoriana.it/site/content.php?article.2767

          Da parte mia, invece, un inchino, non a lui ma alla sua performance in quanto irreprensibile applicazione del dharma (dottrina/legge), quindi al dharma applicato.

          Spero di essere riuscita a fornirti elementi chiarificatori utili. Se no, mi scuso.

        • Ritvan scrive:

          Scrivevo prima a Pino:
          “P.S. Sarebbe interessante se la nostra amica carapaciuta:-) ci linkasse anche la risposta della Fallaci a Terzani, dalla quale vedere come il “metodo Terzani/Tortuga” – l’opposto di quello del biekissimo:-) Ritvan – abbia prodotto nella Fallaci un’esplosione di sentimenti di amicizia, anzi, perfino d’amore per il Terzani:-)”
          Ecco, Nostra Signora Carapaciuta:-), in assenza di una risposta della Fallaci stessa medesima (per la serie “non ti cago proprio”), ci ha copincollato il link dei “fedelissimi” dell’Oriana Furiosa:
          http://www.iostoconoriana.it/site/content.php?article.2767
          da cui si vede chiaramente come il “metodo Terzani/Tortuga” – l’opposto di quello del biekissimo:-) Ritvan – abbia prodotto nei seguaci della Fallaci un’esplosione di sentimenti di amicizia, anzi, perfino d’amore per il Terzani:-):-).

        • Ritvan scrive:

          —-Quindi – se ho compreso bene – il problema è riformulabile in questo modo:si, abbiamo fra noi degli esagitati, ovvero – come tutti – abbiamo i nostri esagitati. Tortuga—
          E’ solo un aspetto del problema, ma si vede che a te solo quello interessa:-), del fatto che siano stati insultati nelle loro cose sacre anche UN MILIARDO E MEZZO di musulmani NON ESAGITATI ti sembra un dettaglio trascurabile:-).

          —Ciascuna religione, in quanto cura, ha i suoi esagitati da curare, di cui prendersi cura (lungo ed interessante discorso).—
          Purtroppo non sempre gli esagitati si riconoscono ad occhio nudo, eh! Gli attentatori del WTC, p.es., mica portavano barba&turbante o frequentavano la moschea. Purtroppo a noialtri comuni mortali non è data la facoltà di leggere nella mente delle persone…

          —-Non provochiamo gli esagitati. Messa così, mi sta bene.—-
          Già, ma soprattutto – come già detto – non insultiamo anche chi esagitato non è….ti sta bene anche questo o solo la paura degli “esagitati” funziona?:-)

          —-Ci sarebbe da discutere ancora un pochino anche su questo fra noi.—
          S’accomodi, madame!

          —-Ma come base di partenza, messa così mi sta bene.–
          Allelujah, allelujah, alleluiah!!:-)

          —Noto solo che anche i nostri (anche se non so bene nostri de chi)—
          Sicuramente non sono buddisti, cribbio!:-)

          —-fallocefali sono degli esagitati,—
          No, invece, sono lucidi e freddi, però sono o farabutti o venduti.

          —- nei confronti dei quali esistono altrettanti comportamenti prudenziali da adottare.—-
          Tipo “censura preventiva”?? Vade retro!:-)

          —-Però a questo punto la discussione si sposta sugli esagitati e relativi trattamenti degli stessi.—
          Anche su quello riservato a farabutti, venduti, provocatori per vendere qualche copia del loro lurido fogliaccio in più, politici da strapazzo in cerca di voti islamofobi idrofobi, ecc., ecc.

        • Ritvan scrive:

          —-Riguardo agli Jataka, ed all’episodio in cui il Buddha fa quello che fa, le mie note.
          1) non ho ancora avuto il piacere di leggere personalmente il racconto —-
          Beh, magari prima di fare le pulci alle religioni altrui informarsi meglio sulla propria, no?

          —-(ne ho solo resoconti esemplificati: ad esempio io sapevo che uccise il capitano della nave e non un passeggero).—-
          Cambia forse qualcosa?

          —-2) è, l’episodio, oggetto di continua discussione (noi non si da mai nulla per scontato e definitivo)—
          Per definire se il morto fosse il capitano o un passeggero?:-)

          —-3) il buddhismo, in linea di massima, non nega affatto la legittima difesa: Terzani cita quell’episodio per significare che il suo non è buonismo ed ha perfettamente presente strategie, prevenzione, legittima difesa;—-
          Appunto…e nemmeno altre religioni la negano, pertanto…

          —4) restano importanti i seguenti elementi:
          – nella vita antecedente in cui ciò avvenne non era ancora un buddha;—
          Bella come scusa, non c’è che dire:-)

          —- ciò era avvenuto in una vita precedente, e non nella sua vita da Buddha, ergo l’uccisore non è mai un buddha e non può più diventare un buddha in quella stessa vita in cui avesse ucciso;—
          Beh, ma che problema c’è: c’è sempre la prossima vita, no?:-)

          — la dottrina ci dice che l’uccisore paga comunque tutto il karma del suo gesto (niente paradiso, niente nirvana, al termine di quella vita)—
          Ecchissenefrega, tanto si ricomincia subito un’altra, no?:-)

          —– l’uccisore era però già un bodhisattva comprovatamente in possesso di straordinarie doti di veggenza (persona tanto formata intellettualmente, emotivamente e soprattutto moralmente, inoltre di salde e pure intenzioni, da saper vedere chiaro, cosa che non è appannaggio degli esseri ordinari), quindi non era come me e te;—-
          Appunto, pertanto non poteva mettere temporaneamente il furfante in condizioni di non nuocere, magari con un colpo segreto di arti marziali buddiste, piuttosto che ammazzarlo?:-)

          —- il racconto credo (su questo non sono sicurissima) che si riferisca ad una sola tradizione e non sia riconosciuto da altre—
          C’è chi si vergogna, eh?:-)

          —- poiché non ho letto il racconto non so dirti se/cosa abbia prelimiarmente tentato e quali siano stati gli elementi a disposizione della valutazione che lo ha indotto a decidere in quel modo.—-
          E chiedi pure al tuo “mullah buddista” di fiducia:-), cribbio, io t’aspetto qui….

          —-Il dato che mi interessa è che Terzani sta dicendo ai suoi interlocutori che la sua visione non è quella di un ingenuo.—
          Beh, per uno che prendeva i terrificanti racconti degli esuli cambogiani al tempo di Pol Pot per “invenzioni della CIA” mi sembra proprio la classica “excusatio non petita”:-) (poi, vabbeh, ha fatto autocritica su Pol Pot, ma ormai il danno era fatto…)

          —E dice anche chiaramente alla Fallaci (benché con estrema delicatezza): la tua visione e reazione è determinata dalla rabbia e pertanto non è chiara, non hai calcolato le conseguenze.—-
          “Delicatezza” che i fallaciani hanno moooooolto apprezzato: vedi il tuo link:-).

          —-Se anche non ha redento la fallaci, il suo siffatto intervento resta appropriato, lungimirante, provvidenziale ed in grado di produrre una catena di cause-effetti tale da contrastare e superare quella negativa innescata dalla fallaci.—
          Sì, arivedi sempre il tuo link con gli sputazzi dei fallaciani nei suoi confronti….

          —-Quindi non lo consideriamo un fesso, un ingenuo, in vigliacco, o altro simile, per il fatto che innanzi alle stesse cose non ha reagito come la fallaci, ma una persona con maggiori risorse positive.—-
          Già e, ripeto, per questo i fallaciani l’hanno ricoperto di contumelie (alcune delle quali – come quella su Pol Pot -meritate, direi, nonostante la sua tardiva autocritica).

          —-C’è chi si è espresso nei suoi confronti, così:
          http://www.iostoconoriana.it/site/content.php?article.2767 —-
          Appunto: vedi sopra.

          —-Da parte mia, invece, un inchino, non a lui ma alla sua performance in quanto irreprensibile applicazione del dharma (dottrina/legge), quindi al dharma applicato.—
          Sì e mi auguro che nella sua prossima vita:-) ci pensi due volte prima di accusare i sopravvissuti a uno sterminio rosso di essere “agenti della CIA”…

          —Spero di essere riuscita a fornirti elementi chiarificatori utili. Se no, mi scuso.—
          In ogni modo hai detto la tua, senza offendere nessuno, pertanto non c’è bisogno di alcuna scusa. E spero che non pretenderai scuse da me per i miei giocosi e innocenti commenti, eh!:-)

        • Tortuga scrive:

          – la sua tardiva autocritica –

          Almeno è una persona capace di autocritica.
          Cosa di cui non penso sia capace tu.

          – E spero che non pretenderai scuse da me per i miei giocosi e innocenti commenti, eh!:-) –

          Pretendere, da te?!
          Ma neanche aspettarsi, qualcosa di buono.

          A te la vittoria, guerriero di Allah.

        • Ritvan scrive:

          —-“la sua tardiva autocritica”Almeno è una persona capace di autocritica. Tortuga—
          Si, a babbo morto, ossia quando i crimini del regime di Pol Pot erano ormai indifendibili e di dominio pubblico.

          —-Cosa di cui non penso sia capace tu.—-
          Mai sostenuto io p.es. che i crimini dei talebani – miei correligionari – erano solo “invenzioni della CIA”, pertanto, non vedo di cosa dovrei fare autocritica….ah, forse per non aver “spartito” con te i petroldollaroni degli sceicchi “ricattatori”?:-)

          —-“E spero che non pretenderai scuse da me per i miei giocosi e innocenti commenti, eh!:-)”
          Pretendere, da te?!
          Ma neanche aspettarsi, qualcosa di buono.—
          Ma come, non avevi taaaaaanto affetto per me?!:-(

          —-A te la vittoria, guerriero di Allah.—-
          Sììì, e che la Forza sia con te, Gloriosa Pacifista Buddista!:-)

        • Tortuga scrive:

          – Ma come, non avevi taaaaaanto affetto per me?!:-( –

          Veramente sprecato.
          E non permetterò mai più che accada qualcosa di simile.

        • Marcello Teofilatto scrive:

          >Andrea Boari: Cristo non è imitabile, la chiesa ne è consapevole.
          Eguagliabile forse no, imitabile sì.
          Ciao da M.T.

        • Ritvan scrive:

          —-Veramente (affetto-ndr.) sprecato. E non permetterò mai più che accada qualcosa di simile. Tortuga—-

          Oh, povero me, come farò a vivere senza Il Tuo Preziosissimo Affetto?:-):-)…dai, su, spartisci con me un po’ del Tuo Affetto che io poi, in cambio, spartisco con te i petroldollaroni degli sceicchi ricattatori:-)…come si dice una mano lava l’altra, no?:-):-)

    • habsburgicus scrive:

      @Tortuga
      Si, lo conosco…
      di tutti i suoi libri forse il più interessante (opinione soggettivissima :D) è “Un indovino mi ha detto” in cui racconta un viaggio via terra dalla Cina (o dal Vietnam) in Europa , che si collega alla grande tradizione dei racconti di viaggi..il “pretesto” fu la profezia di un indovino che gli avrebbe detto che sarebbe morto se quell’anno (cinese, dunque da gen/feb a gen/feb) avesse preso l’aereo 😀

      • Andrea Boari scrive:

        X Francesco

        ecco il richiamo eroico….che mi tenta…siate perfetti!!

        Ma lo dice Matteo, il quale era un santo e quindi in grado di fornire la prestazione sublime.

        La chiesa è dei peccatori, non dei santi;
        Lo dice sant’Agostino.
        Un altro santo diceva “state buoni se potete. (San Filippo Neri?)

        Conoscevano il livello delle prestazioni etiche dei credenti medi …basso.

        a presto

        Andrea B.

        • Ma lo dice Matteo, il quale era un santo e quindi in grado di fornire la prestazione sublime.
          Era santo perché è diventato tale.

          La frase, se non letteralmente, sarebbe comunque da riferisi a Gesù: dunque lo dice Gesù.
          Un concetto probabilmente ben chiaro anche ad Agostino, che nell’esprimersi come riporti, intendeva dire che la Chiesa deve rivolgersi agli esclusi principalmente (dei peccatori, ovvero per i peccatori) così, come le 99 pecore che conoscono la strada richiedono meno attenzione della centesima persa.

          Ad ogni modo Gesù invita ad essere perfetti, non santi.

        • PinoMamet scrive:

          In attesa che rispondano Francesco e Mauritius, che sono più ferrati in “cose cristiane” del sottoscritto, vorrei far notare che la Chiesa da sempre invita all’imitatio Christi, pur sapendo che si tratta, naturalmente, di un modello irraggiungibile.

          Ma scusate, se io fossi l’allenatore di una squadra sportiva di bambini, gli direi di tentare di giocare come i più famosi campioni di quello sport, no?
          Anche sapendo che pochissimi, o nessuno di loro raggiungerà mai quel livello, come del resto non lo raggiungo io.

          Non vedo davvero cosa ci sia di strano…

          e d’altra parte, non è che, sapendo che non saranno mai dei Pelè, gli dico “ah, vabbè, allora giocate pure alla cazzo di cane!”
          😉

        • Francesco scrive:

          notoriamente (almeno spero) i santi NON sono perfetti, per la teologia cattolica

          credo siano invece eroici, termine più adatto a descrivere l’impegno che non l’esito

          saluti

        • Mauricius Tarvisii scrive:

          La confusione è piuttosto giustificata sul tema semplicemente perché è sempre esistita all’interno della Chiesa.
          Di base, l’uomo nasce con in sè il seme del peccato (c.d. peccato originale, ovvero il desiderio di sostituire i propri concetti di bene e di male a quelli di Dio), ma ciò non gli impedisce di raggiungere la perfezione (anche se con tutti i limiti umani) in questo mondo con le proprie forze. I salvati solo per le opere esistono, ma sono (ovviamente) rarissimi e in genere sono stati individuati in poche grandissime figure antiche (i banali patriarchi biblici, Catone – per Dante…).
          Per la gente normale, quella che solo con le opere non si può salvare, valgono il sacrificio di Cristo e l’eucaristia, ovvero l’azione della Grazia, che salva anche chi non si salverebbe a causa delle opere.
          Al tempo di Agostino si salvavano solo i perfetti e i buoni che erano macchiati solo da peccati veniali (purificati dal “fuoco purgatorio”), poi nel basso Medioevo hanno cominciato anche a salvarsi i “mediocriter boni vel mali” (tramite il purgatorio).
          Ultimamente si è anche cominciato a dubitare dell’indispensabilità dell’essere cattolici per la salvezza e l’ultimo concilio ha mandato definitivamente in pensione il “nulla salus extra ecclesiam” (che però, come abbiamo visto, non era realmente valido nemmeno prima!), il che fa pensare che il sacrificio di Cristo abbia avuto un valore molto più ampio di quello che si è creduto in passato (cioè un non cristiano – non un non cattolico – può giovare della Grazia).

          In parole povere, Cristo è stato necessario proprio perché sono pochissimi i perfetti.

        • Ritvan scrive:

          —-Cristo non è imitabile, la chiesa ne è consapevole.Andrea Boari—
          —-Eguagliabile forse no, imitabile sì. M.T.—-

          Imitabile non in tutto spero….altrimenti l’umanità si estinguerebbe causa mancata riproduzione…a meno che non diamo credito a Dan Brown, eh!:-)

      • Roberto scrive:

        È l’unico libro che ho letto di terzani è devo dire che mi ha lasciato veramente perplesso…mi sembrava di leggere un libro di viaggio di qualche esploratore ottocentesco che descrive i selvaggi. Sarà che avevo appena finito di leggere kapucinski che è veramente di tutt’altro spessore

        • Andrea Boari scrive:

          X Francesco

          qualche mese fa ho letto un libro “L’Umiltà del Male”.

          L’origine del libro attiene, credo, al dibattito sulla questione morale.

          Riprende l’antica parabola del “Grande Inquisitore.”
          Sono certo che la conosci.

          Gesù ricompare a Siviglia in una calda sera di fine Agosto.

          La folla lo riconosce, lo acclama e gli chiede miracoli.
          Gesù compie i miracoli.
          Poi viene arrestato e condotto davanti al Grande Inquisitore.

          Lui, Gesù, afferma l’Inquisitore, è l’emblema di una vita perfetta e santa.
          Ma solo pochi umani, 10.000, ad ogni generazione, sono in grado di fornire la prestazione richiesta dal messaggio di cui Lui, Gesù, è portatore.

          Gli altri, milioni e milioni, non ne sono in grado. Non ne possiedono nè la virtù, nè il cuore, nè l’intelligenza.

          Ma è la Chiesa che si occupa di loro: degli umili, degli storpi morali, dei violenti, degli egoisti, dei miserabili, dei mediocri. La Chiesa ha confidenza con la loro povertà e con il male che li avvolge.

          Lui Gesù, dall’alto della sua elitaria perfezione, non può fare nulla per loro, perchè non potrà mai elevarli a sè.

          La sua missione è vana, impossibile per la gran parte dell’umanità.

          Lui Gesù è inutile e pericoloso.
          La sera stessa l’Inquisitore lo condanna a morte e l’indomani fa eseguire la sentenza.

          In questa parabola qualcosa di vero c’è.

          un saluto e a presto

          Andrea B.

        • PinoMamet scrive:

          Forse non l’ho capita bene io, ma non sono mica tanto d’accordo.

          Tutto sommato lui lo chiama Gesù, ma l’esempio si addice molto di più a Buddha.

          Nel buddhismo, almeno in certe tradizioni e correnti, ci si pone il problema di quanti e quali “esseri senzienti” possano raggiungere la buddhità, e la perfezione della condizione dell’Illuminato è perciò vista, in fondo, come qualcosa di elitario, un “livello” che non tutti riusciranno a raggiungere in questa vita;
          ed esiste la figura del bodhisattva, che rinuncia al nirvana finchè non avrà aiutato tutti a raggiungerlo…

          nel Cristianesimo le cose non stanno così.
          Gesù è uomo, ma è anche figlio di Dio e Dio vero da Dio vero; gli altri uomini, ovviamente, no;

          si chiede che imitino Cristo (altrimenti che sarebbe venuto a fare?) ma si sa che si ha a che fare con esseri fallibili e portati al peccato, che non potrebbero salvarsi se non fosse anche per la grazia di Dio
          (nel protestantesimo: esclusivamente per la grazia di Dio!)

          quindi la discesa di Dio sulla terra, nella prospettiva cristiana, è proprio quella roba che l’Inquisitore del racconto dice che fa la Chiesa, cioè essere a contatto con gli storpi morali, i violenti, i miserabili (i pubblicani, le prostitute, i centurioni romani…)

        • Noto come sia tipico anche dei non cristiani anteporre le parole della Chiesa alle parole del Cristo, il quale assicura che credendo in Lui, avremo la certezza di fare le sue stesse opere, e di più grandi.

          Per la mia esperienza bassa, e sentendo persone assai più vive di me, credere significa immedesimarsi e somigliare così tanto a Dio da “dimenticarlo”.

          Solo capendo questo allora l’imitazione ha senso, ma vissuta esternamente significa che ad ogni passo devo vedere se ho fatto bene come ha fatto Gesù; si precipita in una trappola mentale nella quale il credente si sente inadeguato anche quando ha fatto meraviglie, andando dritto dritto in quella sottile forma di superbia che facilmente (per indole e/o allenamento) maschera da umiltà.
          Per non parlare dell’altra faccia della medaglia: l’eterna incapacità di crescere e di camminare con le proprie gambe.

          P.S.: io sono Riccardo, non Francesco.
          Lo preciso per il bene di Francesco, soprattutto. 😀

      • Andrea Boari scrive:

        x Teofilatto

        L’imitazione di Cristo richiede peculiarità rare.
        Il pensiero più radicale, la tolleranza più radicale.

        Andrea B.

  10. Miguel Martinez scrive:

    Per Andrea Boari

    “Non è che certi ambienti islamistici, ci fanno, per provocare il femminismo e l’antifascismo occidentale generico?”

    E’ una domanda interessante.

    Nei paesi islamici, funziona casomai l’effetto leghista – cioè il piccolo politico (o imam) di provincia che cerca di farsi strada denunciando la complicità del proprio governo con i blasfemi islamofobi, o accusando il governo di mettere carne di maiale nei computer, o chi sa cosa.

    Credo che faccia come dici tu Anjem Choudary in Inghilterra, che è un ex-avvocato, e quindi dovrebbe saperne qualcosa della cultura dominante. Invece della tecnica leghista, lui applica la tecnica di Forza Nuova: il gruppo sfigato e senza mezzi, che si fa sentire stuzzicando esattamente ciò che rende isterici i media.

    Il 90% delle foto di “manifestazione islamiche” con cartelli tipo L’ISLAM DOMINERA’ IL MONDO oppure L’UNDICI SETTEMBRE E’ SOLO L’INIZIO raffigurano la decina di seguaci di questo signore.

    Non mi vengono in mente casi simili, invece, in Germania, Francia o Italia, poi magari mi sbaglio.

    • Andrea Boari scrive:

      x Martinez
      Un vero conforto scoprire che gli uomini sono uguali in tutto

    • Andrea Boari scrive:

      X Riccardo Francesco e PinoMamet

      scusatemi, il post sul Grande Inquisitore era destinato in primis a Riccardo.

      Aggiungo, comunque, che la tesi dell’inquisitore è cinica.
      Personalmente la trovo stretta e non la condivido.
      Tuttavia è un’ idea che esprime bene un certo atteggiamento delle Istituzioni religiose reali.

      Qualcosa di vero c’è.

      Ma è ancora più vero che se siamo irrimediabilmente imperfetti e lo saremo sempre, non priviamoci mai dell’ansia della perfezione o del meglio.

      Agisci sempre in base ad una regola che se elevata a legge di natura, essa non si contraddica mai (Immanuel Kant).

  11. Rufus Firefly scrive:

    Per Andrea Boari

    “L’episodio, è una comica italiana.
    Come è tutta italiana, la reazione di automatica solidarietà dei personaggi in elenco.
    Un gazzettiere dell’Italia silvana e pastorale, legato rigorosamente a carri politici, immerso in un substrato subculturale approssimativo, arraffa i primi “cattivi” a disposizione (musulmani barbuti) senza possedere gli strumenti culturali per elaborarne la congruità.”

    Difficile esprimere icasticamente, in poche righe, tutta la cialtronesca approssimazione italica, fra vittimismo, protervia e ignoranza.
    Andrea Boari vi è riuscito.
    Bravo!

  12. maria scrive:

    Terzani l’ho visto e ascoltato una volta al teatro della compagnia a firenze, ci andai un po’ scettica, forse per quell’aria di santone che andava assumendo e invece rimasi molto colpita dalla forza e dalla convinzione con cui esprimeva le sue idee, di lui ho letto un paio di libri tra cui l’ultimo giro di giostra che scrisse quando era già molto avanti con il cancro, una persona non banale e piena di passione politica nel senso più ampio della parola, peccato che se ne sia andato così presto.

  13. Pietro scrive:

    OT: tornando a Nello Rega. Ma quando ti danno le chiavi della citta’ poi devi spegnere i lampioni quando rientri?

  14. maria scrive:

    e d’altra parte, non è che, sapendo che non saranno mai dei Pelè, gli dico “ah, vabbè, allora giocate pure alla cazzo di cane!”

    maria
    pino, direi ineccepibile:-)

  15. Andrea Boari scrive:

    Grazie, molto gentile

  16. jam scrive:

    …la perfezione della razionalità non é la perfezione dell’amore, la perfezione dell’amore abbraccia categorie sconosciute alla sola razionalità…
    il Santo potrebbe essere colui che conosce la vera natura dell’immagine riflessa, il Santo é l’istmo-barzakh, é al insan al kamil, l’uomo perfetto…ibn’Arabi scrive: “nessuno conosce la dignità dell’uomo ed il suo posto nell’universo, all’eccezione di quelli che sanno contemplare Dio perfettamente” …il Santo sa contemplare!
    al insan al kamil, the perfect man, l’uomo universale é il microcosmo perfetto (esistono un’infinità di perfezioni), é l’occhio attraverso il quale Dio guarda il mondo e vede Sé stesso…
    hadith : “) was a hidden treasure and longed to be known, so ) ‘create’ the universe”…

    ciao

  17. Z. scrive:

    Comunque, se siamo alla chiusura delle indagini, Rega non è ancora formalmente accusato di simulazione di reato.

    Se non riuscirà a convincere il PM a chiedere l’archiviazione, tuttavia, lo sarà tra qualche mese.

    Z.

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