Referendum sul nucleare, si vota

Nazım Hikmet, Japon BalıkçısıIl pescatore giapponese. Dedicato a un uomo di mare, ammalatosi in seguito a un esperimento nucleare nel 1952.

Cantato da Sümeyra Çakır, morta nella città un po’ turca di Francoforte, all’età di appena 44 anni (all’inizio e alla fine, si riconosce però la particolarissima voce di Nazım Hikmet).

La traduzione italiana è di Thony Sorano. Dall’inglese, ma per quello che posso giudicare io, abbastanza buona, anche se non esiste modo di rendere in una lingua indoeuropea la particolarissima sintassi turca. Noterete comunque quanto il turco sia più sintetico dell’italiano.

Denizde bir bulutun öldürdüğü
Japon balıkçısı genç bir adamdı.
Dostlarından dinledim bu türküyü
Pasifik’te sapsarı bir akşamdı.

Balık tuttuk yiyen ölür.
Elimize değen ölür.
Bu gemi bir kara tabut,
lumbarından giren ölür.

Balık tuttuk yiyen ölür,
birden değil, ağır ağır,
etleri çürür, dağılır.
Balık tuttuk yiyen ölür.

Elimize değen ölür.
Tuzla, güneşle yıkanan
bu vefalı, bu çalışkan
elimize değen ölür.
Birden değil, ağır ağır,
etleri çürür, dağılır.
Elimize değen ölür…

Badem gözlüm, beni unut.
Bu gemi bir kara tabut,
lumbarından giren ölür.
Üstümüzden geçti bulut.

Badem gözlüm beni unut.
Boynuma sarılma, gülüm,
benden sana geçer ölüm.
Badem gözlüm beni unut.

Bu gemi bir kara tabut.
Badem gözlüm beni unut.
Çürük yumurtadan çürük,
benden yapacağın çocuk.
Bu gemi bir kara tabut.
Bu deniz bir ölü deniz.
İnsanlar ey, nerdesiniz?
Nerdesiniz

Il pescatore giapponese ucciso da una nuvola
Non era che un giovane mentre navigava nella sua rada.
Ho sentito questa canzone cantata a bassa voce dai suoi amici,
Mentre la luce gialla andava verso l’Oceano Pacifico

Pescammo un pesce, colui che lo mangia muore,
Chi tocca la mia mano, di quello muore.
Questa, la nostra barca, è una fredda bara
Chi sale a bordo, imbarcandosi muore.

Pescammo il pesce che uccide chi lo mangia,
Non tutto in una volta, ma poco a poco,
La sua carne diventa nera, apre piaghe e imputridisce
Pescammo un pesce, colui che lo mangia muore.

Chi tocca la mia mano, di quello muore.
Questa mano che una volta così bene lavorava per me,
Bagnata nel sale e sana nel sole.

Chi tocca la mia mano, di quello muore,
Non tutto in una volta, ma poco a poco,
La sua carne diventa nera, apre piaghe e imputridisce…
Chi tocca la mia mano, di quello muore.

Dimenticami, amore con gli occhi a mandorla,
Questa, la nostra barca, è una fredda bara.
Chi sale a bordo, imbarcandosi muore…
La nuvola è passata e ha portato la nostra rovina.

Dimenticami, amore con gli occhi a mandorla,
Mia rosa, non devi baciare le mie labbra,
La morte, si sposterebbe da me a te,
Dimenticami, amore con gli occhi a mandorla,

Questa, la nostra barca, è una fredda bara,
Dimenticami, amore con gli occhi a mandorla,
Il bambino che potresti avere da me,
Marcirebbe dentro, un uovo marcio.

Questa, la nostra barca, è una fredda bara,
Il mare che navighiamo è un mare morto.
Oh umanità, dove sei,
Dove sei?

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12 risposte a Referendum sul nucleare, si vota

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  2. Miguel Martinez scrive:

    Qui potete sentire direttamente la voce di Nazım Hikmet che recita questa poesia.

  3. gixeco scrive:

    Grazie del solito contributo Miguel 🙂
    Hikmet andrebbe fatto conoscere un tantinello di più dalle nostre parti.

  4. maria scrive:

    grazie miguel,
    emozionante
    maria

  5. Hurriyya scrive:

    Bellissima.

  6. Francesco scrive:

    x Miguel

    il tuo amico Napolitano va a votare, come puoi ben capire io sono obbligato ad astenermi

    🙂

    Ciao

  7. Moi scrive:

    A quanto pare siamo sul ” 30,qualcosa ” % … bisogna votare per i quesiti, non per la chimerica “Spallata a Berlusconi”, per dirla con Bersani.

    • PinoMamet scrive:

      A quanto pare stiamo sul 40%, teniamo le dita incrociate…
      (l’Emiliaromagna è per ora in testa, con circa il 49% di votanti 😉 )

      • Francesco scrive:

        clamoroso successo dei referenda!

        il popolo italiano mostra che quando sono in ballo demagogia, ignoranza, superstizione e malafede non ce n’è per nessuno!

        tre giorni di festa nazionale, poi legge elettorale alla Bersani e quindi Shamballah per (quasi) tutti!

        PS e noi a Milano abbiamo fatto anche meglio, con quesiti che in pratica impongono di vendere il c..o e i figli per soddisfare pretese “ecologiche” adatte a paesini della Siberia 🙁

        • Andrea Di Vita scrive:

          Per Francesco

          Quegli ignoranti di Parigini l’acqua privata ce l’avevano, e in mano a una ditta Francese, mica straniera. Eppure sono tornati alla gestione pubblica, quei buzzurri ingrati. Chissà perchè. Naturalmente subito il silviuccio nostro ha fatto la leggina per favorire l’amichetto sarkozy. Così gl Italiani, mémori delle catastrofiche privatizzazioni di autostrade, ferrovie e autobus -volute anche dalla pseudosinisra degli amichetti di callearo- si sono ricordati che il loro è ”il bel paese là dove il Sì suona”…

          P.S. Da quel poco che so a Milano forse si ricomincerà a considerare la qualità dell’aria ch i nostri figli respirano più importante del diritto al parcheggio selvaggio dei suv dei bottegai evasori. Proprio vero che -come tutto il resto- la difesa della qualità della vita è una lotta di classe. Fatevi coraggio: qui a Genova è da mo’ che abbiamo pedonalizzato il centro.

          Ciao!

          Andrea Di Vita

  8. Miguel Martinez scrive:

    Per Francesco

    “pretese “ecologiche” adatte a paesini della Siberia”

    Non sapevo che in Siberia vigessero rigorose norme di tutela ambientale. Apprenderlo mi fa sentire meglio.

  9. Moi scrive:

    @ Francesco :

    1

    Ma il Papa non aveva parlato espressamente di 4 SI’ ? … Obbedisci a tutte le ingerenze tranne questa ?

    2

    Hai mai pensato che in Italia le centrali nucleari sarebbero costruite con il cemento mafioso sabbioso ?

    3

    Ignoranza e superstizione ? Guarda che gli effetti delle radiazioni non sono mica le stigmate di Padre Pio ! … E soprattutto, nessuno mai nella realtà (!) risulta averne tratto mutazioni positive tipo gli X-Men !

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