Quando gli italiani bombardarono il Vaticano

Da un sito molto cattolico, apprendo una di quei strani fatti che ci aiutano a capire quanto sia strana la storia.

Non c’entra direttamente, ma ogni tanto mi mordo le mani per non poter documentare un altro fatto di quegli anni. Una sera, quando avrò avuto vent’anni, un signore mi raccontò che suo padre era impiegato presso qualcosa che oggi potremmo chiamare ufficio comunicazioni del Vaticano (le poste? il telegrafo? la radio? non saprei più). E così ebbe tra le mani, non solo la comunicazione segreta da parte degli Alleati che volevano bombardare il quartiere di San Lorenzo a Roma; ma anche una sorta di nulla osta al bombardamento stesso da parte del Vaticano, o comunque il Vaticano non ha fatto nulla per mettere in guardia gli abitanti che sarebbero poi stati colpiti.

Per quanto possiamo essere giudici noi del carattere altrui, il signore mi sembrava una persona molto lucida e seria.

La racconto così, sapendo che sono passati gli anni, che non saprei come ritrovare il testimone e che anche se ci riuscissi, lui stesso non potrebbe dimostrare nulla.

La storia non sarà mai una scienza esatta.

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14 risposte a Quando gli italiani bombardarono il Vaticano

  1. Moi scrive:

    Disattivate l’ audio perché quei gabbiani a testa nera sono in loop continuo .

  2. Moi scrive:

    Notare l’ uso sfacciato di “democrazia” al posto di “teocrazia” … e “cittadino = cattolico”, gli altri non esistono.

    • Moi scrive:

      Mi riferisco al “sito molto cattolico” … c’ è anche il rumore della risacca delle onde del mare, tipo “quiete dopo la tempesta”.

      Non è difficile immaginare che il Gabbiano Testanera sarebbe il Cattolico che volerebbe con la sua Fede per sfuggire alla Tempesta Laicista del Secolarismo.

      Uso il condizionale perché finché ci sono stati, ci sono e ci saranno i “Demoni Politici” Ottopermille, Concordato, Articolo7, Ingerenze, Finanziamenti Pubblici alle Scuole Private Cattoliche e tanti altri … questo modo di fare ha un solo nome : “chiagn’e e fott’e”.

      Purtroppo i “tornichetti” da prete sono ancora molto efficaci sui media.

      SE le religioni soprattutto monoteiste uscissero dalla logica “Governo – Opposizione” per entrare in quella “Libera Concorrenza” non avrei nulla da ridire. La differenza Lacità / Laicismo è tutta qui.

  3. PinoMamet scrive:

    Interessante quello che dice il cardinale Lajolo, col quale non concordo pressoché in niente:
    “si chiedeva che senso potesse avere se non quello dell’insulto”: ma non si era appena detto che la radio vaticana trasmetteva notizie utili ai partigiani?

    “ma la città dimostrò l’efficacia della sua funzione di usbergo per il Papa”: il resto della popolazione non conta? e poi; non direi proprio che fosse particolarmente “efficace”, in fondo è stata bombardata;

    “atto meschino, vile, perché diretto contro uno Stato indifeso”: delle due l’una, o è uno Stato indifeso o è “l’usbergo del Papa”; inoltre vittime civili non ce ne furono, tutta ‘sta retorica per due vetrate rotte (mentre Roma e il resto d’Italia venivano bombardate sul serio…)

    Insomma, rivolgo ai vaticanicoli lo stesso appello che rivolgo agli hasbarini: cambiate portavoce, questi fanno schifo proprio.

  4. mirkhond scrive:

    “non solo la comunicazione segreta da parte degli Alleati che volevano bombardare il quartiere di San Lorenzo a Roma; ma anche una sorta di nulla osta al bombardamento stesso da parte del Vaticano.”

    Sarebbe interessante capire, se la questione potesse effettivamente essere meglio approfondita, cosa pensava di ottenere il Vaticano con questo “nulla osta”?
    Dare una spallata ulteriore al Fascismo nella speranza di ottenere una più rapida soluzione del conflitto? Far ottenere a Roma lo status di “città aperta” pensando di recuperare un qualche ruolo politico sulla città in una sorta di “restaurazione pontificia”?

    • Armando scrive:

      Forse quell’uomo che hai incontrato parlava della lettera di De Gasperi scritta dal Vaticano, dove era rifugiato, che costò il carcere a Guareschi già reduce dei campi tedeschi.
      La cosa provocò molto scalpore all’epoca dopo gli accorati appelli del Papa a non violare la Città santa di Roma.
      Il carattere simbolico del Vaticano, stato inerme, dove venivano ospitati rifugiati di tutte le fedi, anche politiche, ha reso l’azione descritta nel libro sconcertante pur se con conseguenze limitate, la ricostruzione fatta può essere (c’erano anche numerosi anticlericali tra i fascisti, e Farinacci poi era un personaggio particolare) veritiera, ma chi lo sa potrebbe essere stata fatta sotto copertura per provocare una più sanguinosa guerra civile.
      Però non dimentichiamo che ci fu anche il bombardamento angloamericano a Castelgandolfo.
      Il quadro è ampio
      P.s. Non mi si apre il sito che hai messo

  5. PinoMamet scrive:

    “Uso il condizionale perché finché ci sono stati, ci sono e ci saranno i “Demoni Politici” Ottopermille, Concordato, Articolo7, Ingerenze, Finanziamenti Pubblici alle Scuole Private Cattoliche e tanti altri … questo modo di fare ha un solo nome : “chiagn’e e fott’e”.”

    Non credo che sia rispettata nei minimi dettagli l’ortografia campana;
    ma raramente sono stato più d’accordo con Moi!

    🙂

  6. PinoMamet scrive:

    \"Uso il condizionale perché finché ci sono stati, ci sono e ci saranno i “Demoni Politici” Ottopermille, Concordato, Articolo7, Ingerenze, Finanziamenti Pubblici alle Scuole Private Cattoliche e tanti altri … questo modo di fare ha un solo nome : “chiagn’e e fott’e”.\"

    Non credo che sia rispettata nei minimi dettagli l\’ortografia campana;
    ma raramente sono stato più d\’accordo con Moi!

    🙂

  7. Ritvan scrive:

    Scusa Miguel, ma perché – pur con tutta l’antipatia possibile ed immaginabile per il Vaticano da parte tua:-) – non provi a sottoporre a un esame logico il racconto del babbo del tuo conoscente, specie quella parte in cui (stra)parla di “una sorta di nulla osta al bombardamento stesso da parte del Vaticano”?
    Che gli alleati possano aver INFORMATO in anticipo il Vaticano del bombardamento di Roma lo trovo plausibile (magari per evitare che il Papa o qualun altro importante in Vaticano proprio quel giorno girasse per Roma, ma non perché gli alleati volessero tanto bene al Vaticano, solo per non dare carburante alla propaganda nazifascista che nel caso avrebbe strillato di “alleati nemici della Cristianità e assassini del Santo Padre” ecc., ecc.) ), ma che gli abbiano chiesto un “nulla osta” lo trovo sommamente ridicolo. E che il Vaticano abbia dato un “nulla osta” non richiesto lo trovo, se possibile, ancora più ridicolo.

    • Miguel Martinez scrive:

      Per Ritvan

      Hai ragione. Non per quanto riguarda il mio informatore, la cui vita è stata segnata da quell’episodio; ma per quanto riguarda me.

      In realtà, dopo tanti anni, mi rimane il significato del suo racconto, ma a ripensarci, non posso dire con certezza quale sia stata la reazione del Vaticano: se una vera e propria risposta, magari scritta con tutta la dovuta vaghezza, che lasciava intravedere una non reazione. Oppure il semplice silenzio, soprattutto verso gli abitanti del quartiere che sarebbe stato bombardato.

      Per questo ho modificato il mio post.

      Ti ringrazio

      • Ritvan scrive:

        Non c’è di che, caro Miguel, ma a mio immodesto:-) avviso dovresti fare un’ulteriore modifica, visto che non possiedi alcuna prova che i biekissimi ameregani bombaroli avessero comunicato al Vaticano le coordinate esatte del quartiere da bombardare, invece di avvisarlo solo di un generico “bombardamento su Roma”.

        P.S. Ti prego, non mi dire che anche in quel caso i biekissimi pretacci:-) dovevano dare l’allarme e far evacuare Roma intera…..magari facendosi aiutare dai nazi, dopo aver debitamente spiegato loro che l’avviso era dovuto alle loro (dei pretacci) amabili conversazioni con gli ameregani:-).

  8. Armando scrive:

    Ma insomma la presunta lettera attribuita a De Gasperi?
    Parlare del Vaticano in quei tempi come un qualcosa di monolitico poi mi sembra riduttivo. In realtà tutte le risorse erano convogliate a dare rifugio e pane, e gli ammonimenti a non bombardare Roma furono precisi sia a livello diplomatico che
    http://www.zenit.org/article-22800?l=italian
    che in discorsi ufficiali:
    “La Città eterna, cellula madre di civiltà, e lo stesso territorio sacro intorno al sepolcro di Pietro, hanno dovuto sperimentare e provare quanto lo spirito degli odierni metodi di guerra, per molteplici cause fattisi sempre più feroci, si sia allontanato da quelle indefettibili norme, che un tempo erano ritenute come leggi inviolabili.

    Tuttavia, in mezzo a tanto dolore, non vogliamo omettere di rilevare come la minaccia di incursioni aeree sulle zone non periferiche di Roma abbia fatto luogo a una pratica e un trattamento più riguardoso. Noi nutriamo la speranza che questa più equa e moderata tendenza prevalga su contrarie considerazioni di apparente utilità e sulle cosiddette esigenze e necessità militari, e che l’Urbe sia in ogni caso e ad ogni costo preservata dal divenire teatro di guerra. Perciò non dubitiamo di ripetere ancora una volta con eguale imparzialità e doverosa fermezza: Chiunque osasse levare la mano contro Roma, sarebbe reo di matricidio dinanzi al mondo civile e nel giudizio eterno di Dio.”

  9. Armando scrive:

    Un’altra cosa: è risaputo che il Papa che non si muoveva mai dal Vaticano (già come prassi abituale ereditata dai Pontefici del passato dopo il Risorgimento figuriamoci durante la guerra) andò a San Lorenzo ad assistere la popolazione bombardata con grave incolumità personale. Ricordiamoci che era la sola istituzione rimasta in piedi dopo l’8 settembre. Che il pericolo fosse reale e non una sceneggiata lo dmostra una lapide posta all’inizio di Viale Regina Margherita che testimonia la morte di due carabinieri per un ordigno inesploso.

  10. Armando scrive:

    Rimane il fatto che la scelta del Luogo (la Basilica di San Lorenzo, devastata, è tra le più antiche e importanti di Roma), del giorno (l’incendio di Roma del 64) e fuori da obiettivi militari veri e propri non può essere certo stata preavvisata.
    E poi perchè non avrebbero dovuto far evacuare il quartiere, se l’avessero saputo che c’era una ripercussione se l’avessero fatto?
    Cioè fatemi uccidere i civili a San Lorenzo, oppure…?

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