Di Bologna abbiamo già parlato.
A Milano, non c’è stata solo la preghiera – da parte di una minoranza dei partecipanti – a suscitare controversie.
In tutt’altro momento, una parte del corteo ha deciso di allargarsi verso San Babila. La cosa è stata pacificamente concordata con la polizia, come documenta un articolo di Milanomag; ma nei media questo evento innocuo è diventato un "violento sfondamento" per poter entrare a pregare in Piazza Duomo.
Ulula così il nostro vecchio amico Pier Gianni Prosperini: «Nemmeno ai tempi del nazismo il Duomo ha subito oltraggio del genere, non era una preghiera ma un’offesa ». Pier Gianni Prosperini è un buffo cretino, ma è anche Assessore alla Sicurezza del Comune. E quindi qualche danno concreto lo può fare.
Ora, a due passi dal Duomo di Milano si erge questa cosa qui:
Che è una menorà accesa a cura del gruppo del movimento dei Chabad Lubavitcher, un gruppo fondamentalista ebraico con sede a New York (dove la menorà viene eretta pittorescamente sulla facciata dell’edificio della borsa di Wall Street).
La menorà è stata accesa anche a Roma, a spese del comune. Qualche anno fa, l’aveva accesa personalmente l’allora sindaco Walter Veltroni, che ha fatto anche affiggere manifesti di "Buon Chanukà" in tutta la città.
Non sono un laicista accanito, e quindi non mi dà fastidio né la menorà, né la preghiera in piazza.
Presumo che ad altri, possano dare fastidio entrambi.
Ma quello che colpisce è la differenza di pesi e di misure, e la tremenda pressione e diffamazione che subisce chi cerca di fare qualcosa per la Palestina.
P.S. Sulla questione della preghiera in piazza, c’è un bel commento sul blog Aljihadalakbar.
Scusa Miguel, ma il sindaco non è Gianni Alemanno?
Questo a parte, ottimi post, che vorrei linkare sul mio blog.
Ciao,
Francesco.
Per Francesco
Grazie della segnalazione, certo!
Ho inserito la correzione nel post.
Miguel Martinez
Forse non conosci la differenza tra una religione, che ha diritto a celebrare i propri riti, e uno stato che ha una politica che può essere legittimamente criticata. Anzi, secondo me la conosci, ma butti tutto in un unico caderone facendo finta di niente.
Sarebbe interessante chiedere a Pier Gianni Prosperini quali oltraggi avrebbe mai subito il Duomo “ai tempi del nazismo” e soprattutto da parte di chi.
Forse da parte degli americani, che bombardavano anche le chiese e i monumenti.