“Que de sang dans ma mémoire !
Dans ma mémoire sont des lagunes.
Elles sont couvertes de têtes de mort.
Ma mémoire est entourée de sang.
Ma mémoire a sa ceinture de cadavres”Aimé Cesaire, Cahier d’un retour au pays natal.
Sarebbe facile parlare di certe persone come vittime, per provenienza e destino. Sarebbe anche un insulto, perché Daniel Joseph Maldonado e Tamekia Cunningham hanno vissuto molto più e molto più in alto di noi.
“Ancora e ancora
le ritorna in mente
a lei che discende dagli schiavi.
Da dove vengo io?
Quale tribù, che nome?Voglio andare là
da dove sono venuti.
E così andò
e trascorse i suoi giorni.
Mi disse allora:
“Ho pianto e pregato”
Per cosa, le chiesi.
“Una tomba profumata…”
Tamekia, islamicamente Umm Musa, non ha volto, solo due occhi che emergono in mezzo al niqab. I giornali ci dicono che la sorella le abbia scattato una foto: era vestita di rosa, raccontano, con un fiocco rosa nei capelli, ma non fissava la macchina fotografica. La sua immagine non sarà mai posseduta dal Grande Flusso.
Daniel e Tamekia si stabiliscono ad Alessandria, Iskandariyah, l’immenso, affollato villaggio dove il vento del mare soffia su per le strade polverose. E lì nasce un terzo bambino.
In Egitto, sentono dire che sta nascendo una comunità politica africana e islamica: sono le Corti Islamiche di Mogadishu.
Daniel e Tamekia decidono di vendere casa. In un impeto, regalano quasi tutto ciò che ne ricavano ai poveri di Alessandria.
Partono per la Somalia con ottocento dollari. Aspettano tre giorni a Dubai, ma Tamekia non vuole uscire dall’aeroporto per vedere la città: “In Egitto, ho vissuto tra i poveri; in Somalia, vado a vivere tra i poveri”.
Poco dopo il loro arrivo in Somalia, ha luogo l’invasione etiope.
Daniel si trova già nel sud del paese.
Tamekia lo raggiunge con i bambini, con l’abaya impolverata: “giuro, non ti ho mai vista più bella di oggi!“, le dice il marito. Poi lei, assieme ad altre donne, parte con i bambini verso il sud, mentre Daniel rimane con gli uomini. A partecipare alla prima vana resistenza contro tutta la potenza di fuoco degli invasori.
“La pace sia su di voi, o donne del Paradiso, insha’Allah”, le saluta Daniel. “Voi, le donne dei migranti, siete certo voi le donne del Paradiso”.
Il giorno dopo, i partigiani vengono attaccati dagli elicotteri e fuggono nella foresta, dove bevono la rugiada sulle foglie. Daniel sogna Tamekia, con un hijab di seta azzurra, un lunghissimo panno. Tamekia ha il volto scoperto: la guarda negli occhi e le dice, “ti amo“, e lei gli risponde, “ti amo sessantatré volte”.
I combattenti in fuga entrano in Kenya. Li cattura l’esercito, che li bastona e li getta mezzi nudi su camion, per poi rinchiuderli tutti in una cella. E lì iniziano a cantare Ghurabâ’, la canzone dal fondo delle carceri e dalle catene di tutto il Vicino Oriente.
Ghurabâ’ vuol dire, all’incirca, i “forestieri”, ma il termine ha molte valenze: coloro che sono strani, che si allontanano, che partono per un lungo viaggio, che sono estranei, che si nascondono… Disse il Profeta, l'”Islam è cominciato come qualcosa di straniero, e come qualcosa di straniero ritornerà. Fate quindi penitenza per gli stranieri”.
Ghurabâ’ , Ghurabâ’
Ghurabâ’ non piegate mai la fronte davanti a qualcuno che non sia Allah
Ghurabâ’ avete scelto questa come vostra insegna per la vita
Ghurabâ’ non piegate mai la fronte davanti a qualcuno che non sia Allah
Se chiedi di noi, sappi che siamo coloro che non prestano ascolto ai tiranni
Noi siamo i soldati di Allah, il nostro è il sentiero dei padriGhurabâ’ , Ghurabâ’ ,
Non ci preoccupano le catene, andremo sempre avanti
Facciamo il jihad, combattiamo e lottiamo di nuovo
Ghurabâ’ , ecco come si è liberi in un mondo di schiavi
Facciamo il jihad, combattiamo e lottiamo di nuovo
Ghurabâ’ , ecco come si è liberi in un mondo di schiavi
Ghurabâ’ , Ghurabâ’ , Ghurabâ’ , Ghurabâ’Quante volte ci siamo ricordati di un tempo in cui eravamo felici
nel libro di Allah, che recitiamo mattina e sera
Quante volte ci siamo ricordati di un tempo in cui eravamo felici
Ghurabâ’ , Ghurabâ’ , Ghurabâ’ , Ghurabâ’ [1]
غرباء … غرباء … غرباء … غرباءغرباء ولغير الله لا نحني الجباه
غرباء وارتضيناها شعارا للحياهغرباء ولغير الله لا نحني الجباه
غرباء وارتضيناها شعارا للحياهإن تسل عنا فإنا لا نبالي بالطغاه
إن تسل عنا فإنا لا نبالي بالطغاه
نحن جند الله دوما دربنا درب الأباهغرباء … غرباء … غرباء … غرباء
غرباء … غرباء … غرباء … غرباء
لن نبالي بالقيود
لن نبالي بالقيود
بل سنمضي للخلودفلنجاهد ونناضل ونقاتل من جديد
فلنجاهد ونناضل ونقاتل من جديد
غرباءٌ هكذا الأحرار في دنيا العبيدغرباء … غرباء … غرباء … غرباء
غرباء … غرباء … غرباء … غرباء
كم تذاكرنا زمانا يوم كنا سعداء
بكتاب الله نتلوه صباحا ومساءكم تذاكرنا زمانا يوم كنا سعداء
بكتاب الله نتلوه صباحا ومساءغرباء … غرباء … غرباء … غرباء
غرباء … غرباء … غرباء … غرباء
غرباء ولغير الله لا نحني الجباه
غرباء وارتضيناها شعارا للحياهإن تسل عنا فإنا لا نبالي بالطغاه
إن تسل عنا فإنا لا نبالي بالطغاه
نحن جند الله دوما دربنا درب الأباهغرباء … غرباء … غرباء … غرباء
غرباء … غرباء … غرباء … غرباء
Da allora, Daniel Joseph Maldonado vive in isolamento nel carcere di Houston, scontando dieci anni per aver “ricevuto addestramento da un’organizzazione terrorista straniera”.
Nella fantastica autopercezione orwelliana dei media, ecco come un giornalista descrive la sua condanna per aver partecipato alla difesa della Somalia contro un’invasione straniera:
“Maldonado ha ammesso di aver viaggiato a dicembre a un campo terrorista in Somalia, dove gli fu insegnato l’uso delle armi da fuoco e degli esplosivi allo scopo di rovesciare il governo e instaurare uno stato islamico [..] Gli agenti dell’FBI e la pubblica accusa hanno accusato Maldonado di aver operato per trasformare la Somalia in un altro Iraq dove gli insorti avrebbero potuto entrare [come in] e terrorizzare il paese“.
Per chi vive in isolamento, la corrispondenza diventa qualcosa di assolutamente fondamentale.
Se volete scrivergli – senza ovviamente tirare in ballo riflessioni politiche che potrebbero inguaiarlo ulteriormente – l’indirizzo è:
FDC Houston
Federal Detention Center
P.O. Box 526255
Houston, TX 77052
Nota:
[1] Potete ascoltare qui una versione molto chiara di Ghuraba’.
Certamente meno musicale, ma assai più drammatica, questa versione cantata dagli imputati, militanti dei Fratelli Musulmani, dentro una gabbia durante un processo in Egitto diversi decenni fa.
Alla fine lo hai reso quasi simpatico.
Non ho capito bene perché un portoricano si converta all’Islam o perché una ragazza ossessionata dal rapimento in schiavitù dei suoi avi scelga una delle due religioni simbolo di quella stagione.
Ma insomma non è fondamentale.
Ciao
Francesco
Ot Trabelsi : me lo ricordo questo calciatore,appena ho letto qui il cognome già mi pareva di averlo sentito.Non sapevo di ‘sto fatto xò.Per Buttafuoco ho letto il suo primo libro e seguito diverse volte a Ottoemezzo.Un mio parere ? non l’ho ancora messo a fuoco.So che è ben considerato da G.Ferrara.A proposito si sa che fine ha fatto giulianone ?
Oh, si vede che c’e’ l’atmosfera natalizia!
Finalmente Martinez ci racconta una storia a lieto fine: lei, a concimar la terra; lui, in cella con un pusher pluritatuato che se lo sodomizzera’ per il prossimo decennio, felice e contento.
Zio Sam
tristantzara,
— me lo ricordo questo calciatore,appena ho letto qui il cognome già mi pareva di averlo sentito. —
Beh, se segui il calcio è molto probabile. Se non ricordo male, ai mondiali del 2002 c’erano ben TRE Trabelsi nella nazionale tunisina: Nizar, Sami e non ricordo il terzo…
Z.
…e soprattutto di voi che “vivete” tra ottoemezzo, le considerazioni di Ferrara il Giulianone, i bei ricordi del mondiale 2002 ed il terrore di non porter salvare la vostra verginitá (solo quella anale, si intende).
io
Un mutante di cane lince gatto in potenza
D’umana discendenza ma pi debole adatto
a mutamenti nuovi dai lividi colori in mare in atto…
Un mulo vecchio
Di carichi eccessivi, di percosse
Svezzato presto
Non indugia a dolcezze, rotto all’incanto
Avvezzo alla brutalit al disprezzo…
Ahi ahi ahi ahi ahi…
Ahi ahi ahi ahi ahi…
Tra fremiti di bestie camion gas clacson
Vociare di mercanti a contrattare macellai
Fidanzati per mano famigliole festanti
Di sguardi petulanti botte a chi non ubbidisce insulti
Residui di carovane in viaggio orde dirette ad inseguire il sole…
Occidente
Occidente
Alla guerra alla gloria alla storia…
Ahi ahi ahi ahi ahi…
Ahi ahi ahi ahi ahi…
Luogo da qui non giunge suono
Luogo perduto ormai…
Ferretti (CCCP-csi-pgr)
“Sarebbe facile parlare di certe persone come vittime, per provenienza e destino. Sarebbe anche un insulto, perché Daniel Joseph Maldonado e Tamekia Cunningham HANNO VISSUTO MOLTO PIU E MOLTO PIU IN ALTO DI NOI”
ps: scusate, copia e incolla ed ho perso la citazione da cui iniziava il tutto…
sempre: io
Ops.. ho perso per strada la citazione alla frase di Miguel a cui seguiva il resto:
Sarebbe facile parlare di certe persone come vittime, per provenienza e destino. Sarebbe anche un insulto, perché Daniel Joseph Maldonado e Tamekia Cunningham HANNO VISSUTO MOLTO PIU E MOLTO PIU IN ALTO DI NOI
sempre io
bella ‘sta storia
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