«Il terrorismo internazionale rischia di diventare un’emergenza planetaria». Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni sugli attentati di Mumbai in India, intervenendo alla Scuola di formazione per l’ordine pubblico della Polizia a Nettuno.
Il ministro, che ha annunciato per la prossima settimana un viaggio negli Stati Uniti per approfondire le modalità e rafforzare la collaborazione nella lotta al terrorismo internazionale, è poi tornato sugli arresti di ieri a Milano: «Stavano preparando un attentato in Italia nei confronti di diversi obiettivi tra cui chiese, caserme e supermercati. In questo caso le forze di polizia hanno dato una dimostrazione di quanto sia efficace la loro azione».
Qualche mese e un governo fa, da Kataweb:
Viminale: “Allerta terrorismo a Pasqua e per le elezioni” 17 marzo 2008
Qualche giorno fa, da Repubblica:
Terrorismo, allerta per Natale “Controlli in chiese e supermercati” 5 dicembre 2008
Da corriere.it, 4 dicembre 2008
Vaticano: sì a costruzione nuove moschee
Ma per la Santa sede non devono trasformarsi in luoghi per altri fini: lo Stato italiano controlli
Da AsiaNews (un po’ datato, un po’ lontano, ma ci sta)
CINA – VATICANO
Mons. Jia Zhiguo: Troppa ingerenza di stato e ateismo sulla Chiesa in Cina
Dal sito del Ministero degli Interni
4 dicembre 2008, Santa Barbara: i Vigili del fuoco festeggiano la patrona in tutti i Comandi d’Italia
Celebrata una messa nella basilica di S. Giovanni in Laterano a Roma. In occasione della ricorrenza la presentazione della scheda telefonica di Telecom Italia con l’immagine della Santa.
…sublime la santa scheda telefonica che, del resto, assieme al santo pedaggio autostradale ed a san babbo natale appartengono all’unica vera categoria dei santi dell’italia di oggi.
In fondo per l’oggi sarebbe rivoluzionario abolire l’antiterrorismo terrorista. Ma così non sarà.
Da leggere oggi
[..] Su Achtung Banditen Nostra Signora degli utili idioti di Gianluca Bifolchi I colombiologi italiani che qualche mese fa si agitavano per l’assegnazione del Nobel per la Pace a Ingrid Betancourt dovrebbero riflettere sul flop mediatico che ha accompag [..]
Be’, comunque si vede che sono retrogradi… almeno fate le SIM con l’immagine della santa… chi le usa più le schede telefoniche al giorno d’oggi??? 🙂
gli immigrati e altri semplici, immagino, tipo gli anziani prelati cui vengono proposte queste idee …
Mig, non ho capito il post
Francesco
Mmmm Aureolo:
forse il trucco è proprio lì… siccome adesso hanno capito tutti che con le SIM i signori dell’antiterrorismo (e non solo, stando a quel che leggo) ti sentono ansimare quando vogliono tentano di spacciarti la scheda più la Santa per indurti a conversazioni in libertà…
Mi sa di pacco again.
Ciao
AZT
Qui si denota quanto sia in mano a gente assurda, l’Italia.
Un ministro condannato per «resistenza a pubblico ufficiale» si permette anche di tenere discorsi moralisti in una scuola di poliziotti.
Qualsiasi azione poliziesca è efficace, se per metterle in pratica, basta la sola raccolta di alcune deliranti fantasie. Siccome in un probabile processo non si potranno condannare delle persone per aver espresso delle fantasie, non potranno nient’altro che avere l’assoluzione. E a questa di certo non verrà data molta eco dai media. Nella memoria della gente, resteranno unicamente gli atti che i due ultimi arrestati della serie, volevano compiere, gettando fango su un’intera appartenenza religiosa. Questo fa parte del gioco delle “paure”, terrorismo psicologico che ci perseguita da qualche anno. Solo ieri sera al tg “studio aperto” delle 18.25 di Italia 1, ho sentito pronunciare la parola “allarme” almeno 10 volte.
Ho sentito parlare di nascosto dei miei vicini di casa islamici. Il dialogo lasciava presupporre un qualcosa di terribile. Era un terzetto di barbuti, e dalle gesta sembrava intendessero dire che stanno preparandosi a colpire l’Italia duramente, così duramente da spezzare lo stivale in due; poi a un certo punto uno, in preda ad una crisi di fanatismo, si è messo a saltare mentre cantava; “””dal Po in giù l’Italia non c’è più…”””.
luminol
….rischia di diventare un’emergenza planetaria…[snip]… a Nettuno.
Gli ufi! Gli ufi! Gli UFIIIIIIIII!!!!! 🙂
Lisa
Non sempre repressione e condanna processuale vanno a braccetto. La prima ha una certa autonomia di fini, che non devono sfociare per forza in una condanna. Intanto s’incarcera, si perquisisce, si prendono cose essenziali a gruppi che spesso non hanno grandi mezzi per agire, li si obbliga ad affrontare la spesso assurda burocrazia giudiziaria: li si scompagina, in una parola. Chiunque abbia fatto un po’ di militanza extraparlamentare conosce bene per esperienza diretta o indiretta cosa voglio dire. Le condanna, specie quando le accuse sono molto pretestuose e tirate per i capelli, possono anche non venire, ma l’azione di scompaginamento precedente all’assoluzione rimane.p
beh …è la prassi e non ha certo rigurdato la sola politica extraparlamentare!
La santabarbara, nelle navi, è dove si tengono gli esplosivi… ho detto “nelle navi”, cosa avete capito?
Marcello Teofilatto
Per n. 8:
ciò che temo davvero è la volontà patologica (o terrorista per dirla con Danovi e in barba ai santi d’italia da lui in proposito evocati) dell’antiterrorismo e NON SOLO di scompaginare il cuore, la mente e l’anima di chi non è come dovrebbe essere, a giudizio dei vari Napoleone o Palla di Neve.
Nelle cose il tentativo di agire inducendo paura, terrore, impotenza, rassegnazione, vergogna e richiamando i più vari sensi di colpa….
Ginevra
… dispensando paranoie via etere sì che tutto diventa antiterrorismo.
O terrore, senza altre categorie possibili, cioè quelle della vita e non della morte.
Speriamo che il buon Maroni ci pensi: non si può passare tutto il temo a giocare a guardie e ladri via internette, senza pensare anche agli effetti collaterali, ai costi ecc.
Io avrei finito da un bel pezzo, se possibile, anche perchè nei santi non ci credo affatto.
E nei martiri per l’Islam nemeno, però.
ciao
ginevra
Ma il buon Maroni che nel lontano passato sembrava poter offrire qualche tratto di originalità si può ben vedere assai integrato nella parte, perfino più del primo Violante di passaggio.