Di anablabe e cinodegmatica

Io Non Sto con Oriana ci ha regalato un post su un tema decisamente stimolante.

Un certo Giovanni Donzelli di Firenze, cofondatore pare del forum "Aiutiamo le ninfomani" e presidente nazionale di Azione Universitaria, ha infatti lanciato una raccolta di firme in "tutte le università italiane", nonché un appello al presidente (di Azienda Italia) Giorgio Napolitano, contro un post uscito su un blog.

Il blog è quello di Dacia Valent, che – in seguito agli omicidi razziali di Milano e Castelvolturno – ha pittorescamente intitolato un post, "Italiani di merda, italiani bastardi", facendo il verso a tutti quegli italiani che ogni giorno sputano nel piatto in cui mangiano, dove il piatto è costituito da tutti gli "stranieri" che mandano avanti le loro fabbriche e puliscono i sederi ai loro nonni.

Non mi interessa discutere il post. Ricordo solo che in Italia esisterà forse mezzo milione di blog, che ogni giorno producono parole inascoltate che scompaiono subito nel Grande Flusso. La loro (e la nostra) importanza è pari a zero.

Anablabe, insomma.

Se cercate "Valent" "italiani di merda" (con le virgolette, per essere sicuri) su Google, troverete quasi 12.000 riferimenti. Il bello è che per la maggior parte provengono da persone che inveiscono dalla mattina alla sera contro questa razza di pecore che pensa solo a tirare a campare e si fa mettere i piedi in testa dai comunisti/lavavetri/zingari/ ecc. ecc.

Ora, perché Giovanni Donzelli decide di lanciare una campagna rumorosa contro un post su un blog? E perché questa campagna viene ripresa addirittura in un editoriale di Granzotto sul quotidiano Il Giornale?

La caccia alla farfalla è una prerogativa dei politici di destra di seconda fila: quelli che hanno diritto istituzionale alla passerella quotidiana in televisione, anche quando non hanno nulla da dire, cercano di comportarsi in modo quasi serio.

 Ma dietro di loro c’è una folla di individui, simili al mitico Gabriele Paolini,  che fa di tutto per farsi vedere in qualche modo dai media, seguendo però un preciso rituale che abbiamo già descritto altrove.

Sarebbe un errore prendere questa folla sbraitante per una massa di cretini, come fa in genere la sinistra sorniona e seriosa. C’è un motivo antropologico che li obbliga a fare così. E poi se loro stanno al governo, e quelli di sinistra no, è la prova che non sono cretini per niente.

Se vuoi fare carriera a sinistra, devi inserirti in una complessa rete di conformismo: sin da giovanissimo, devi imparare le parole chiave e i comportamenti che ti permetteranno di farti eleggere nel direttivo del circolo Arci, di farti ammettere a una commissione comunale o di farti pagare uno stipendio dall’Opera Nomadi per non occuparti dei Rom. In ogni momento, sei sotto sorveglianza da parte dei tuoi simili. Si striscia in avanti sussurrando, stile Curia vaticana, meno la castità.

Nella Casa della Libertà – come suggerisce il nome – sei invece tutto sciolto, saltellante e nudo davanti al Popolo, di cui devi attirare l’attenzione facendo le boccacce e urlando molto forte.

Per attirare l’attenzione del popolo, devi prima attirare l’attenzione dei media, che notoriamente sono solo interessati alla cinodegmatica ("man bites dog", dal greco kuon, cane; degma, morso). Ecco perché i politici di destra li vedete sempre con peli canini in bocca.


Ora, a Firenze tutti i politici di destra sono di seconda fila, se non di terza o quarta.

Firenze è infatti governata piuttosto bene da una cerchia di cauti politici di centrosinistra. Certo, i problemi non mancano: qualunque austriaco o svizzero resterebbe sconvolto dal traffico invasivo, o dai pochi posti che ci sono negli asili nido.

Solo che sugli argomenti importanti, la destra è costretta a stare zitta. Infatti, la loro simpatia va ai guidatori di Suv che si sentono vessati dai vigili; mentre la  scarsità di posti all’asilo dipende dal governo che non dà abbastanza fondi ai comuni.

Eppure i politici di destra si danno da fare quanto i militanti di Lotta Continua nel ’68.

Giovanni Donzelli ne è un esempio da collezione.

All’età di 33 anni, prima o poi si laureerà in agraria: presumiamo che durante i quindici anni di studi universitari, i suoi genitori lo abbiano mantenuto con affettuosa pazienza.

Finché il centrosinistra era al potere, poteva esaltare la "rivolta generazionale" (dei trentenni?) e istigare all’occupazione del Ministero della Pubblica Istruzione. Improvvisamente, da quando la coalizione che – assieme ai genitori – lo mantiene è al potere, può dedicarsi solo alla fuffa.

Il Comune di Firenze lancia una campagna contro la droga? Ecco Donzelli che denuncia che tra gli sponsor c’è una fabbrica che "realizza le cartine usate per farsi le canne".

Sono stati avvistati degli zingari alla stazione di Rifredi? Buttiamoli fuori! (mandiamoli a Empoli?)

Il Comune sopporta lo storico centro sociale, il CPA? Anche se sorge vicino a un acquedotto, che i sovversivi potrebbero avvelenare, ulula il Donzelli?

Il Sindaco Dittatore Comunista fa togliere i lucchetti degli innamorati sul Ponte Vecchio? Il Comune deve

«prevedere la realizzazione di un monumento nuovo da posizionare nel centro storico e nelle vicinanze del fiume Arno, moderno e dedicato all’Amore, dove sia prevista la possibilità di poter chiudere liberamente i lucchetti».

Il Comitato Olimpico vieta l’ostentazione di simboli religiosi? Donzelli si lancia sulla scena planetaria, perché non vengano vietati agli atleti italiani scaramantici segni della croce.

Adesso Giovanni Donzelli scopre Dacia Valent. Amore a prima vista. Ed ecco l’ondata di comunicati, perché il Politico di Destra di Seconda Fila ha un rapporto tutto particolare con i media locali: la radio privata, il giornalino gratuito, la rubrica delle lettere al direttore che per la sinistra non esistono nemmeno.

Nel suo profluvio mediatico, Giovanni Donzelli annuncia che

"Come Azione Universitaria quereleremo per diffamazione la signora Valent raccogliendo le adesioni alla querela in tutti gli atenei italiani. Nel frattempo chiediamo al Presidente della Repubblica di intervenire personalmente per difendere l’immagine del nostro popolo."

Non mi sono inventato niente, nemmeno l’appello al presidente di Azienda Italia.

Se vi state già divertendo con questa idea secondo cui, per fare una querela ci vogliono tante firme, non vi preoccupate: nella cultura mediatica, lo spettacolo è fine a se stesso, mica è detto che raccoglieranno sul serio le firme.

Ah, Giovanni Donzelli, quello che vuole che Napolitano censuri un blog, dice di aver saputo del post di Dacia Valent da un certo Luigi Curci, dirigente di Azione Giovani di Barletta. Il quale, sul proprio blog, ospita un banner dove leggiamo:

"NON RIUSCIRETE A CHIUDERCI LA BOCCA!
CONTRO LA LEGGE "LEVI-PRODI" CHE LIMITA LA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE DEI SITI INTERNET E DEI BLOG!"

Ora, se c’è una cosa trasversale a destra e sinistra, è la cultura delle Vittime e dei Vittimi che corrono dalla polizia per dire, "mi hanno offeso".

Infatti, questi destri di seconda fila sono gli stessi che si lamentano della Legge Mancino, se la prendono (giustamente) con il politicamente corretto… poi appena tocca a loro, strillano come porcellini.

Anzi, Roberto Fiore, il leader di Forza Nuova, ha già minacciato di denunciare Dacia Valent proprio in base alla Legge Mancino. Ora, il punto 7 degli "8 punti di Forza Nuova" recita:

"Abrogazione delle leggi liberticide Mancino e Scelba."

Leggere e ridere.

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108 risposte a Di anablabe e cinodegmatica

  1. utente anonimo scrive:

    Sarà anche bella la provocazione, ed efficace, ma ci vedo una preoccupante vocazione al martirio.

  2. utente anonimo scrive:

    povero Donze… sarà il solito pisellino piiiiiiiiccolo-piiiiiiiccolo.

  3. utente anonimo scrive:

    Beh, però che Fiore voglia ritercere contro il nemico le sue stesse armi mi pare logico.

    Una condanna penale a Dacia Valent (come per agli ebrei estremisti che propugnano il genocidio dei Palestinesi, che definiscono “animali parlanti”, come i gentili in genere d’altronde) per violazione della Mancino non sarebbe male, ma l’idea di censurarla è una scemenza autolesionista.

    Semmai bisognerebbe inviare una mail a ogni italiano, dall’Alto Adige a Pantelleria, con il collegamento al blog di questa signora.

    Il Giornale, invece di strillare alla censura, dovrebbe pubblicare il testo integrale del “post”, ma non una volta sola: periodicamente un paio di volte al mese.

    Non c’è niente di più stupido e sbagliato che imbavagliare. Bisogna invece che ognuno dica quello che vuole e se ne prenda la piena responsabilità davanti al mondo. Questa, secondo me, è vera libertà.

    Saluti

    Peucezio

  4. paniscus scrive:

    Largo ai ‘ggiovani!

    [..] Mi hanno appena ricordato che, nel fecondo vivaio degli aspiranti statisti italiani under 40, oltre ad Andrea Leoni, esiste anche Giovanni Donzelli. Chi l’ha detto che la politica italiana è in mano ai vecchi? [..]

  5. controlL scrive:

    Tipo tosto (nel senso di “tostato”) questo curci. Ecco come si presenta nell’epigrafe del blog:

    se con l’oro hanno comprato

    la mia casa e la mia terra

    la mia libertà si paga con il sangue!

    I versi sono presi da questa canzone di tal marcello de angelis, deputato del “popolo delle libertà (di dire a cazzo tutto e il contrario di tutto. Del resto quello che ieri era “peccato”, oggi diventa “imperativo categorico”, domani chissà. Stessa tecnica cazzara appliccata in diverso tema.

    Settembre nero

    Il mondo ci ha tacciato

    di briganti e di assassini di uccisori

    di donne e di bambini

    ma nessuno vuol vedere

    i corpi straziati dei nostri figli

    sotto i carri armati

    i campi devastati

    dal fuoco americano

    i nostri corpi

    dalle iene di sharon

    Ma tra le dune sorge

    il mitra di Settembre Nero

    Sulla Palestina ora rivive

    lo spirito guerriero

    Troppo ci pesava

    il bastone da pastore

    i nostri figli preferiscono il fucile

    l’odio che han sorbito

    con il latte delle madri

    ora esplode negli aerei della EL AL

    troppo ci pesava

    portare sulla schiena

    il dominio di una razza di mercanti

    se con l’oro hanno comprato

    la mia casa e la mia terra

    la mia libertà si paga con il sangue!

    E tra le dune sorge

    il mitra di Settembre Nero

    Sulla Palestina ora

    rivive lo spirito guerriero

    Gridano “Shalom”

    bruciandoci le case

    cantano pace e ci violentano le donne

    Aiuta chi è più ricco

    baionette ai moribondi

    queste sono le leggi di Mosé

    ma a noi indicò Maometto

    la strada da seguire

    il nostro Allah si onora col tritolo

    a chi predica la pace

    massacrando la tua gente

    dal Corano il nostro Dio

    risponde guerra!

    E tra le dune sorge

    il mitra di Settembre Nero

    Sulla Palestina ora

    rivive lo spirito guerriero

    Per molto meno, ferrando non fu neppure candidato da r.i.p.fondazione comunista alla corsa elettorale. Verrebbe da chiedere, così per ridere, mica sul serio, che ne pensa oggi il deputato di centrodestra del conflitto israelo/palestinese e del “terrorismo” islamico: “Il nostro allah si onora col tritolo”, è una frase che non ho visto scritta mai, neppure nel più filoislamico dei blog. E magari dell’antisemitismo, visto come tratta non le “leggi” del governo israeliano, ma direttamente le “leggi di mosè”.

    Qui la canzone su youtube: http://it.youtube.com/watch?v=-sz-29IdOEI

  6. kelebek scrive:

    Per p. n 5

    Interessante la proiezione sulla “razza di mercanti”. Nella cultura araba la retorica della stirpe e della genealogia sono importanti sicuramente, ma solo in senso affermativo.

    E non c’è certo nulla di disdicevole a essere “mercanti”.

    Casomai, la retorica islamica avrebbe inveito contro i “traditori” del patto con Muhammad, o contro coloro che hanno falsato i testi sacri, ma simili accuse non avrebbero ovviamente alcun interesse per un cantautore italiano di estrema “destra”.

    Inoltre, una poesia araba che avesse fatto riferimento allo spirito guerriero, avrebbe certamente citato i nomi di quattro o cinque leggendari guerrieri arabi, che il suddetto cantautore italiano ovviamente non poteva conoscere.

    Nessun riferimento, poi, ai luoghi comuni retorici arabi (più che islamici) della generosità o dell’orgoglio individuale.

    Miguel Martinez

  7. kelebek scrive:

    Infine, difficilmente trovereste un testo palestinese che mette insieme Settembre Nero e il Corano…

    Miguel Martinez

  8. utente anonimo scrive:

    @Peucezio:

    – bello quello che scrivi, specialmente nelle ultime 3 righe: condivido pienamente;

    – interessante anche tutto quello che scrivono Miguel e nonstoconoriana;

    – per il poveretto che vuole aiutare le ninfomani la vedo un pò dura (ma forse lo sottovaluto:-)))…

    ….certo che il post della Valent sembra FATTO APPOSTA (?) per buttar benzina sull’odio e fare il gioco di questi signori qui, chè se lo legge la mia vicina – per nulla razzista, impegnata nel sociale e molto italiana – un ” ma che cazzo vuoi negra di merda”, d’istinto, scappa anche a lei… e così non si va molto lontano, proprio a proposito di vittime e vittimucce.

    Alcuni commenti al post di Dacia sono bruttissimi ma si potrebbe agevolmente applicare l’art.599 cp :-), purtroppo.

    Ciò non esclude certo che alcuni italiani siano proprio dei “razzisti di merda”.

    Buon weekend a tutti

    Samira (Oxford)

  9. kelebek scrive:

    Interessante fare un confronto tra le fantasie di un cantautore italiano sui musulmani della Palestina, e le fantasie zuccherine di un altro italiano, invece musulmano:

    http://it.youtube.com/watch?v=WdZpAuMR6-8&feature=related

    Comunque non è cinodegmaticamente interessante…

    Miguel Martinez

  10. utente anonimo scrive:

    La valent resta la tua più grande – e inspiegabile – debolezza.

    de gustibus

    diego

  11. RitvanShehi scrive:

    >La valent resta la tua (di Miguel-ndr.) più grande – e inspiegabile – debolezza. de gustibus. diego< E’ anche una mia “debolezza”. Perché io – diversamente da te e altri come te – tento di mettermi nei panni degli altri, prima di giudicarli. E mi immagino negro, figlio di un diplomatico ITALIANO e di una donna somala nel paese in cui perfino un Poverini “de sinistra” e impiegato al Quirinale (non un borgataro buzzurro, semianalfabeta e disoccupato, dunque) ha la faccia come il culo di scrivere ai giornali di aver buttato fuori dal tram una giovane negra che DOVEVA (lei sola!) cedere posto alla vecchietta di pura razza italica!
    Il post di Dacia è sicuramente esagerato e iperbolico – come quasi tutto ciò che esce dalla sua tastiera, del resto – ma io in esso ci vedo SOPRATTUTTO il GRIDO DI DOLORE di un’ITALIANA che viene continuamente disprezzata dai SUOI CONCITTADINI solo per il colore della sua pelle.

    Ritvan Albanese Di Pura Razza Ariana:-)

  12. kelebek scrive:

    Questa non è una discussione su Dacia Valent, né sul contenuto del suo post, bensì sui meccanismi reattivi dei politici italiani.

    Basta così, quindi.

    Miguel Martinez

  13. RitvanShehi scrive:

    Ah, dimenticavo, c’è qualcuno – probabilmente un biekissimo “diversamente comunitario” sbarcato dal gommone:-) – che nel suo “blog” ha scritto questa frase indubbiamente “razzista” nei confronti del Nobile Popolo Italico:

    Ahi serva Italia,di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia ma bordello..

    Pensate che dobbiamo avvertire il Presidente Napolitano?:-)

  14. RitvanShehi scrive:

    >Questa non è una discussione su Dacia Valent, né sul contenuto del suo post, bensì sui meccanismi reattivi dei politici italiani. Basta così, quindi. Miguel Martinez< Beh, visto che parliamo di “meccanismi reattivi”, lasciati dire che questo tuo sopracitato mi sembra assai inquietante:-).

  15. utente anonimo scrive:

    @ Ritvan:

    premesso che provo una certa simpatia per certi tuoi modi (anche se a volte un pò bruschi), fatico a comprendere il tuo n. 11 odierno, avendo assistito – mesi fa – alla “lapidazione verbale” ad opera tua di una certa signora (cui davi più o meno anche tu della ninfomane, se non ricordo male).

    A volte capita di perdere il controllo, senz’altro… ma quella volta l’ hai provato il vestito della tizia in questione?

    Pura curiosità, è che non ho ancora capito com’è andata.

    Fai te.

    Antonio

    ciao!

  16. utente anonimo scrive:

    — Perché io – diversamente da te e altri come te – tento di mettermi nei panni degli altri, prima di giudicarli. —

    Specie quando si tratta di rom, vero Ritvan? Altrimenti come potresti affermare con granitica certezza, come più volte hai fatto, che si tratta solo di un genìa di ladri di rame e tombaroli?

    Rock & Troll

  17. RitvanShehi scrive:

    >@ Ritvan: premesso che provo una certa simpatia per certi tuoi modi (anche se a volte un pò bruschi), fatico a comprendere il tuo n. 11 odierno, avendo assistito – mesi fa – alla “lapidazione verbale” ad opera tua di una certa signora (cui davi più o meno anche tu della ninfomane, se non ricordo male).

    A volte capita di perdere il controllo, senz’altro… ma quella volta l’ hai provato il vestito della tizia in questione?

    Pura curiosità, è che non ho ancora capito com’è andata.

    Fai te. Antonio< Beh, veramente le tizie sarebbero due. E a entrambe ho dato più o meno della “puttana”. Ma solo dopo che la prima mi aveva dato dell’ “impotente” e poi dell’ “albanese”, mentre la seconda mi aveva dato del “cretino”.
    Non vedo, dunque, cosa c’entra mettersi nei loro panni…sporchi.

    Se tu non riesci a capire la differenza, sopravviverò lo stesso…

  18. RitvanShehi scrive:

    — Ritvan: Perché io – diversamente da te e altri come te – tento di mettermi nei panni degli altri, prima di giudicarli. —

    >Specie quando si tratta di rom, vero Ritvan? Altrimenti come potresti affermare con granitica certezza, come più volte hai fatto, che si tratta solo di un genìa di ladri di rame e tombaroli? Rock & Troll< Che si tratti di “genia” è un delirio partorito nella tua caverna trollesca, mio caro Troll Rock. Che nella cultura rom rubare a nosotros “gage” non è considerato – diversamente da quanto avviene in tutte le altre etnie del Pianeta – moralmente riprovevole E’ UN FATTO. Un fatto CULTURALE. E, mettendomi nei panni dei rom, dico che questo loro tratto VA MODIFICATO. Con battaglie CULTURALI, ma anche economiche, a cominciare dalla sparizione di quegli immondi contenitori di delinquenza e disperazione che sono i cosiddetti “campi rom”.
    Pensa te che perfino Borghezio (hai presente il tipo?) in visita con altri europarlamentari in un campo rom ha esclamato:”Ma a questa gente BISOGNA DARE DELLE CASE!”. E anche delle terre da coltivare, aggiungerei io. Però, il difficile sai qual è? Che poi salta su un Troll senza Rock a strillare:”Casa e terre ai rom??!! E perché no a noi italiani?”

    P.S. Salutami qusto e qullo.

  19. utente anonimo scrive:

    @Ritvan:

    io me la ricordo un pò diversa diversa: hai cominciato tu ad insultare molto pesantemente quella tizia, facendo eco (ed esasperando assai) qualcun altro, che aveva cominciato per primo.

    poi i rapporti si sono un pò incrinati, tra alti e bassi fino all’incomprensibile sfuriata finale, più volte da te rivendicata.

    Ben altro che cretino-puttana.

    Antonio,

    salutami il triangolo delle Bermuda:-))

    ps se serve Miguel mi aiuti a trovare i post?

  20. RitvanShehi scrive:

    >@Ritvan: io me la ricordo un pò diversa diversa: hai cominciato tu ad insultare molto pesantemente quella tizia, facendo eco (ed esasperando assai) qualcun altro, che aveva cominciato per primo….Antonio< Beh, o tu sei un “diversamente ricordante” oppure menti sapendo di mentire, in perfetta malafede. Scegli tu.

  21. utente anonimo scrive:

    Ex malo bonum (dal male il bene): forse la gazzarra mediatica (alla quale partecipa anche quel gentleman di Paolo Granzotto, che definì Ilaria Alpi “inviatessa sui tacchi a spillo”. Lo disse prima che fosse uccisa, ma la frase è ugualmente idiota) darà alla Valent (quasi) la stessa notorietà della Fallaci. Senza neanche il De Bortoli osannato dalla sinistra a tirarle la volata.

    Per Ritvan (n. 13): credo che il reato sia caduto in prescrizione :-).

    Saluti da Marcello Teofilatto

  22. RitvanShehi scrive:

    >salutami il triangolo delle Bermuda:-)) Antonio< Ah, allora oltre a rivestire i panni di Rock & Troll sei pure “qusto” e “qullo”? Ritvan ‘O Komplottista

  23. utente anonimo scrive:

    Scelgo che tu fai finta di non capire.

    E io capisco, allora, che già quel primo insulto era “teleguidato” e programmato e voluto, come tutto il resto.

    Non pretendo di convincerti nè voglio rubarti nulla (IO) ma te lo dico e se passi di qui e ci prendiamo un caffè te lo dico anche meglio, così magari ci chiariamo.

    ciao ciao

    Antonio

    ps devo scappare, magari ti rileggo lunedì, buon weekend

  24. RitvanShehi scrive:

    >Per Ritvan (n. 13): credo che il reato sia caduto in prescrizione :-).

    Saluti da Marcello Teofilatto< Si, lo so e inoltre pare che l’imputato nel frattempo sia leggermente…defunto. Però, se a Firenze si discute (seriamente!) di annullare la condanna inflitta a suo tempo per altri motivi all’estensore di quei versi, non vedo perché non si possano modificare anche i termini della prescrizione, la non punibilità dei morti e quant’altro e processare il tizio:-) secondo il rito delle Legge Mancino. Basta chiedere agli avvocati di Berlusconi come si fa e il gioco è fatto!:-)

  25. RitvanShehi scrive:

    >Scelgo che tu fai finta di non capire. Antonio< Io capisco benissimo che tu stravolgi la realtà dei fatti. Non capisco solo se lo fai perché ricordi male o perché sei in malafede. Aggiungo anche un’altra possibilità: sei amico della “tizia” e gli amici e gli amici degli amici per certe persone so’ piez’ e core, come i figli e, pertanto hanno sempre ragione.
    Comunque, come hai chiesto e se sei in buonafede ma nu pochino scordarello, fatti dare i papiri da Miguel e poi, casomai, ne riparliamo.

    >E io capisco, allora, che già quel primo insulto era “teleguidato” e programmato e voluto, come tutto il resto.< Quale “primo insulto”? Quello della “tizia”? Ah, l’avrei convinta io ad insultarmi? Ma pensa te che forza di pensiero che c’ho!:-) >Non pretendo di convincerti< Eh, ci mancherebbe altro che mi lasciassi convincere da te (o da chiunque altro) a non reagire adeguatamente alla prima tizia (o tizio, non fa alcuna differenza) fallocefala che di punto in bianco mi insulta. >nè voglio rubarti nulla (IO)< E chi ti ha accusato di essere pure ladro??!! >ma te lo dico e se passi di qui e ci prendiamo un caffè te lo dico anche meglio, così magari ci chiariamo.< Dipende cosa intendi per “qui”:-). >ciao ciao

    Antonio

    ps devo scappare, magari ti rileggo lunedì, buon weekend< Si dice “finesettimana”, maltrattatore:-) del dolce idioma dantesco e supino adoratore:-) del bieko linguaggio imperialista:-)! E comunque, buon finesettimana anche a te: e spero che ti porti consiglio:-) (si, lo so che di solito è la notte che lo porta, ma avere a disposizione due notti forse è meglio) Ciao

  26. controlL scrive:

    Che donzello, il donzelli. Scrive una perla di luoghi comuni sulla scuola come questa:

    “L’Università in Italia deve recuperare credibilità nel mondo produttivo. Impossibile pensare ancora a concorsi pilotati e a cooptazioni, alle migliaia di corsi accademici fatti su misura per alcuni docenti in barba alle esigenze della società reale, a sprechi e privilegi di una casta accademica spesso autoreferenziata.”

    E lui in cosa è laureando? In “scienze agrarie tropicali e subtropicali”. Capisco che in italia far politica è l’unica “arte lieggia” che possa inventarsi uno che si laurea in tale materia. O in subordine, che non abbia neppure bisogno di laurearsi in quella materia per fare la suddetta arte.p

  27. controlL scrive:

    Comunque, gliela la voglio suggerire un’alternativa d’arte lieggia al donzello, dovesse andar male la politica. Può sempre fare l’uomo del monte nelle pubblicità.

    E poi dicono che noi comunisti siamo cattivi d’animo.p

  28. RitvanShehi scrive:

    >E poi dicono che noi comunisti siamo cattivi d’animo.p< Ma no, è che vi dipingono così:-)

  29. utente anonimo scrive:

    >E lui in cosa è laureando? In “scienze agrarie tropicali e subtropicali”.

    Appunto: braccia rubate all’agricoltura…

    Saluti da Marcello Teofilatto

  30. JohnZorn scrive:

    >ha la faccia come il culo di scrivere ai giornali di aver buttato fuori dal tram una giovane negra che DOVEVA (lei sola!) cedere posto alla vecchietta di pura razza italica! < la laida negraccia era stata presa a sacrosanti calci in culo non per il posto negato, bensì per l’aver apostrofato la vecchietta come “Puttana”. Forse era una di quelle appena smontata dal turno di notte,forse no, fatto sta che il calcio in culo se lo meritava tutto, e se lo sarebbe meritato pure se italiana. Con buona pace dei Sansonetti (ancora ricordo il suo patetico articolo su “Liberazione”) e dei Ritvan, uniti nel distorcere l’episodio a proprio uso e consumo 🙂 JZ

  31. PinoMamet scrive:

    Visto che stiamo ricostruendo,

    sapresti anche dirmi perché mai la “negraccia” avrebbe chiamato puttana la vecchiaccia?

    Così, tanto perché le girava?

    O non è per caso che la vecchia le avesse già chiesto di alzarsi? Magari non tanto educatamente, visto il tenore della risposta?

    Ciao!

  32. JohnZorn scrive:

    >O non è per caso che la vecchia le avesse già chiesto di alzarsi? Magari non tanto educatamente, visto il tenore della risposta? < Parto dall’assioma che chi insulta una persona anziana sconosciuta,apostrofandola pubblicamente “Puttana!”, ha torto a prescindere dal comportamento della “Vecchiaccia” stesso. La maleducazione è diffusa anche tra i giovani italiani, perché non potrebbe essere lo stesso per la puttana negra? 🙂 Se poi sei tu invece a partire dall’assioma che il diversamente etnico/religioso vada difeso a prescindere allora è inutile la discussione. Fatto sta che io (a differenza di Ritvan e Sansonetti) non ho omesso dettagli di quel che si sa. E tu? JZ

  33. kelebek scrive:

    Per Samira n. 8

    A parte il caso specifico di Dacia Valent, c’è un principio importante.

    Prendiamo una causa qualunque – l’antirazzismo, l’indipendenza della Padania, i diritti dei gay, la sacralità della vita, tanto per citare cause opposte tra di loro.

    Ognuna di queste cause avrà migliaia di sostenitori; e nell’arco di un tot di anni, molti di quei sostenitori prima o poi diranno qualcosa di “controproducente”, che “presta il fianco all’avversario”: alzi la mano chi misura tutto ciò che dice unicamente in funzione di ciò che ne possono pensare i nemici.

    Succederà a tutte le cause, senza eccezioni. E quindi, il vero problema non è prendersela con quello che ha detto qualcosa di “controproducente”, ma con chi generalizza quella frase sfuggita, per demonizzare il proprio avversario.

    Miguel Martinez

  34. JohnZorn scrive:

    Perchè s’è fagocitato il mio post?

    JZ

  35. JohnZorn scrive:

    Beh ci riprovo.

    Rispondevo ad MM.

    Io personalmente non ho nulla contro Daciona. Semplicemente ritengo che non si può liquidare il tutto incolpando chi “generalizza quella frase sfuggita, per demonizzare il proprio avversario.”

    Una frase sfuggita ogni tanto va bene, sono d’accordo con te quando dici che nessuno “misura tutto ciò che dice unicamente in funzione di ciò che ne possono pensare i nemici”.

    Ma un conto è il non misurarlo ogni tanto, un conto è il non farlo MAI.

    Dacia pertiene a questa seconda categoria per cui non è demonizzarla sostenere che la sua è una campagna d’odio razziale, vista da una prospettiva diversa.

    Piaccia o meno è così, con tutto il bene che le posso volere,sia chiaro.

    JZ

  36. sardosepolto scrive:

    I versi sono presi da questa canzone di tal marcello de angelis

    No, no. “Sttembre Nero” e’ di Francesco Mancinelli.

    A De Angelis si deve una struggente interpretazione dell’inno di “Terza Posizone”:

    http://www.youtube.com/watch?v=SlnQuMoDQQE

    “Più non risplende il denaro americano,

    il cancro sionista ormai minaccia invano

    la mano dei sovietici non fa paura

    la nostra nuova aurora sorge già sicura

    Contro il potere terrorista dello stato

    si erge il contropotere organizzato

    l’unità di popolo spazzerà via

    l’usurato trono della borghesia

    Né fronte rosso né reazione

    lotta armata per la Terza Posizione

    Popolo avanti ogni minaccia é vana

    col parlamento salterà ogni catena

    servi di partito polizia di stato

    multinazionali banche e sindacato

    Avanti sicuri tra chi colpisce ai fianchi

    pugnalano alle spalle ma noi non siamo stanchi

    la mano del potere striscia sulla gola

    ma l’aristocrazia combatte anche da sola

    Né fronte rosso né reazione

    lotta armata per la Terza Posizione

    Tra mille infamie e tra mille tradimenti

    passi sicuri passi pesanti e lenti

    per mille volte ##### c’è chi marcia ancora

    pochi sguardi nobili vedran l’aurora

    Avanguardia del popolo sovrano

    l’insurrezione ti prenderà per mano

    la rivolta armata leverà nell’aria

    l’aristocrazia rivoluzionaria

    Né fronte rosso né reazione

    lotta armata per la Terza Posizione

    …ed dopo sta pappardella finisci a fare il senatore per Alleanza Nazionale. Che squallore.

  37. kelebek scrive:

    Per Sardosepolto n. 37

    “…ed dopo sta pappardella finisci a fare il senatore per Alleanza Nazionale. Che squallore.”

    Scommetto che ogni mattina, si ripeta – “bisogna entrare nel Sistema per cambiarlo da dentro”.

    🙂

    Miguel Martinez

  38. controlL scrive:

    da posizione a posizionamento. Vecchia storia e tutt ‘e vann’. Mai avere posizioni.p

  39. Ritvanarium scrive:

    *** La Migrantazione è Haram ? ***

    Per questo il Profeta (salla Allahu alayhi wa sallam) disse: “Io mi dissocio da ogni Musulmano che si stabilisce tra i mushrikin”.

    Narrato da Abu Dawud, 2645. Al-Tirmidhi, 1604. Classificato come sahih da Al-Albani (rahimahuLlah) in Al-Irwa’, 1207.

    by DavidRitvanarium in Dubbio Coranico

  40. kelebek scrive:

    Per David Ritvanarium n. 40

    dunque…

    1) Vogliamo distruggere l’Islam?

    2) Facciamo migrare tutti i musulmani del mondo in Europa!

    🙂

    Miguel Martinez

  41. dalovi scrive:

    …mi spiace di non aver letto gli altri commenti (lo farò appena posso) ma solo il post.

    Esso è semplicemente meraviglioso e conoscendo la città ancor di più. Frequentando i circoli ARCI ed anche i loro direttivi diventa sublime.

  42. utente anonimo scrive:

    @Ritvan:

    non si tratta di difendere un’amica fallocefala: non ho amici nè conoscenti su internet.

    Mai bevuto un caffè con nessuno, figurati una cena: per un pò ho cercato un tecnico che mi desse una mano con il cunicolo di John Horatio Malkovich (altro che ladra col telefonino :-() ma non si è mai presentato alcun volontario, nemmeno stavolta, per aiutarmi a ritrovare i commenti.

    Io sono troppo negato, tecnologicamente, e non so nemmeno se servirebbe prodursi in un ulteriore sforzo per chiudere davvero quella botola agli intrusi indesiderati.

    In caso contrario, tempo perso: tu mi sbrani con la dialettica con o senza malafede.

    ciao

    Antonio (Bg)

  43. mariak scrive:

    >O non è per caso che la vecchia le avesse già chiesto di alzarsi? Magari non tanto educatamente, visto il tenore della risposta? < R Parto dall’assioma che chi insulta una persona anziana sconosciuta,apostrofandola pubblicamente “Puttana!”, ha torto a prescindere dal comportamento della “Vecchiaccia” stesso. Z In autobus spesso ci sono brindelloni, magari di ritorno dalla palestra, che se ne stanno stravaccati a sedere incuranti di vecchi, donne incinte o altre persone in difficoltà e senza che nessuno dica nulla;mi chiedo, quella volta sul bus c’erano tutti ottuagenari a sedere? non credo proprio, ma la vecchia ha pensato bene di chiedere alla negra il posto a sedere e vista la risposta chissà con quale garbo, come è già stato notato; ora, se la ragazza ha risposto fuori dalle righe, perchè stupirsi, chissà quante ne subisce ogni giorno, chissà quante volte è trattata con sospetto e malagrazia senza che qualcuno spenda per lei una parola di solidarietà, e si pretende anche che sia SEMPRE educata? Le sarà scappata la pazienza…

  44. RitvanShehi scrive:

    >la laida negraccia era stata presa a sacrosanti calci in culo non per il posto negato, bensì per l’aver apostrofato la vecchietta come “Puttana”.

    Forse era una di quelle appena smontata dal turno di notte,forse no, fatto sta che il calcio in culo se lo meritava tutto, e se lo sarebbe meritato pure se italiana.

    Con buona pace dei Sansonetti (ancora ricordo il suo patetico articolo su “Liberazione”) e dei Ritvan, uniti nel distorcere l’episodio a proprio uso e consumo 🙂 JZ< Quello che distorce sei tu, caro JZ. Cito dalla lettera del Poverini: “Sale una vecchietta, si avvicina ad una ragazza di colore, la più vicina all’entrata e seduta tra altre 2 persone anziane e, gentilmente, le chiede il posto: prima non risponde e poi, all’insistenza dell’anziana biascica un “vaffanc.. vecchia puttana”. Il vecchietto seduto si alza per darle il posto: io intervengo per dire che non è giusto, lei è giovane e può benissimo alzarsi per una vecchietta. Quella si alza, mi guarda, dice qualcosa e poi mi sputa la gomma americana che ciancicava: l’ho presa per il colletto e l’ho sbattuta fuori dal tram, alla fermata…

    Hai capito JZ o ti devo fare un disegnino? Il quirinalizio ha messo le mani addosso a una ragazza (ma quando è negra a te, Glorioso Cavaliere Delle Donzelle In Pericolo, non frega un cazzo) perché quella “gli ha detto qualcosa” e ha sputato (non in faccia a lui bensì per terra, altrimenti il quirinalizio l’avrebbe sottolineato con somma goduria) la gomma americana. E non quando la ragazza aveva “puttanizzato” la vecchietta che voleva esclusivamente un posto occupato da una negra.

    P.S.Certo che come distorci tu, nessuno, nemmeno Sansonetti:-).

  45. mariak scrive:

    La dose di conformismo che da un certo punto in poi ci vuole per fare politica è abbastanza trasversale, diciamo che forse a destra è meno evidente e meno necessario, perchè le opzioni da scegliere sono minori che a sinistra.

  46. utente anonimo scrive:

    Ritvan

    oh ti sei bevuto il (fine) cervello?

    “””da quel che riporti tu”””, la giovane stronza ha rifiutato in malo modo la richiesta della persona anziana e, al rimprovero del tizio (quirinalizio?) gli ha bonfonchiato un verso di qualche poeta persiano del sesto secolo e ha sputato la cicca (noto gesto di cortesia dei circassi ambulanti del Cargikistan).

    I miei commenti sono:

    1) la stronzetta era perfettamente italianizzata

    2) cosa dice il Kanun al riguado?

    3) per una volta che qualcuno non si gira dall’altra parte, stiamo a rompere?

    Non vedo elementi che giustifichino le accuse di razzismo (e di solito le vecchiette hanno paura dei negri, altro che prenderli di mira con sconsiderate richieste di cedere il posto).

    fatte salve clamorose rivelazioni tipo “la vecchaccia è parte del movimento Caccia i neri dal tram” mi pare indifendibile, la giovanotta.

    vedasi il commento di mariak, che sembra un articolo di satira sul colpevolismo dell’uomo bianco del Foglio o di Tempi

    ciao

    Francesco

  47. JohnZorn scrive:

    >

    Hai capito JZ o ti devo fare un disegnino? < Ho capito solo che la troia negra è stata presa a pedate COMUNQUE per la sua maleducazione E NON per l’aver negato il posto in sé (come hai scritto nel TUO POST,vattelo a religgere, o il porco Sansonetti,entrambi avete sostenuto che la povera negretta sia stata presa a pedate solo per il posto negato) E poi risparmiami le battute da albanese misogino e maschilista. per me la “donzella in pericolo” alla quale alludi con un’ironia del tutto fuori luogo è una donna aggredita (magari da tuoi compatrioti) a rischio stupro.
    Non una puttana negra (ma poteva anche essere bianco latte,come ho già scritto,ma E’ A TE CHE NON FREGA NULLA) maleducata…

    >vecchi, donne incinte o altre persone in difficoltà e senza che nessuno dica nulla;mi chiedo, quella volta sul bus c’erano tutti ottuagenari a sedere?< E’ quello che meritano certi immigrati,come l’arabo che ho visto l’altro giorno sul Pullman che col cazzo ha ceduto il posto a qualche signora anziata,ma appena visto un’obesa intovagliata sua correligionaria le ha ceduto il posto al volo… Ma le vecchiette forse non avevano il velo, penso che la loro colpa fosse quella… Magari la prossima volta la puttana negra sputerà la cicca addosso a te. Quel giorno sghignazzerò io. JZ

  48. mariak scrive:

    francesco,

    ma quale colpevolismo dell’uomo bianco, ho detto che certamente si era rivolta alla negra per avere il posto in quanto appunto straniera; non capisco poi il tuo spirito se così vogliamo chiamarlo, ti risulta che in genere ai neri facciano ponti d’oro?

  49. utente anonimo scrive:

    “certamente si era rivolta alla negra per avere il posto in quanto appunto straniera”

    appunto, è quel che dico io. La Colpevole è, a prescindere, la Donna Bianca (sia pure nella versione vecchietta).

    La Povera Vittima è, a prescindere, la Straniera. Sul cui conto si può ricamare una immaginaria storie di umiliazioni e prepotenze (verosimile ma per nulla provata e giustificazione insufficiente).

    L’unico fatto noto (per quanto non certo) è che la giovanotta di colore era l’unica persona giovane nelle immediate vicinanze: dobbiamo imporre alle vecchiette di cercare un bianco da scomodare per non importunare i diversi?

    Io non ho particolare simpatia per i razzisti e i cafoni ma quando incontro certi “sinceri democratici” è quasi peggio.

    Francesco

  50. RitvanShehi scrive:

    >L’unico fatto noto (per quanto non certo) è che la giovanotta di colore era l’unica persona giovane nelle immediate vicinanze: Francesco< Oh, certo, parola di Poverini!
    >dobbiamo imporre alle vecchiette di cercare un bianco da scomodare per non importunare i diversi?< No, il bianco MASCHIO s’è fatto avanti da solo e ha ceduto il posto alla vecchietta. Pertanto tutto finito in cavalleria:-): un UOMO ha ceduto il posto a una donna, come Gloriosa Tradizione Cavalleresca Italica comanda (e come la vecchietta avrebbe fatto meglio a pretendere, invece di attaccarsi alla negra). E il tizio che ha ficcato il suo lurido naso in una lite FRA DONNE, mettendo le mani addosso a una di esse SOLO PERCHE’ NEGRA è un porco razzista!

  51. PinoMamet scrive:

    Io sull’autobus non c’ero.

    John Zorn evidentemente sì; tanto granitica appare la sua certezza che la donna anziana (sempre da lui affettuosamente definita “vecchietta”) si sia rivolta alla donna di colore (sempre definita con epiteti del tipo “laida negraccia”, “puttana”, “troia” ecc.) nel migliore e più cortese dei modi; e che la parola del Poverini (un tale che racconta la cacciata di una donna da un autobus come una prodezza…) sia adamantina e degna di ogni fiducia, anche se il Poverini stesso sembra essere ben più parte in causa che semplice (tantomeno imparziale) testimone.

    Tralascio i commenti sulle “obese intovagliate”_ certo, JZ, lo so bene, tu non sei razzista, lo hai detto mille volte.

    E ogni volta dopo aver scritto qualcosa di razzista. Sarebbe il caso di pensarci un attimo prima?

    Ciao!! 🙂

  52. RitvanShehi scrive:

    >Tralascio i commenti sulle “obese intovagliate”_ certo, JZ, lo so bene, tu non sei razzista, lo hai detto mille volte.

    E ogni volta dopo aver scritto qualcosa di razzista. Sarebbe il caso di pensarci un attimo prima?

    Ciao!! 🙂 PinoMamet< Come dicevano in questi casi i nostri antenati latini? Mi pare “excusatio non petita accusatio manifesta”…. 🙂

  53. NonStoConOriana scrive:

    @Gionzòrn: “Quel giorno sghignazzerò io”.

    Va bene, un giorno sghignazzerai. Per adesso fa’ sghignazzare noi: raccontaci che lavoro fai.

  54. RitvanShehi scrive:

    >@Gionzòrn:…..raccontaci che lavoro fai. NonStoConOriana< Ma John Zorn fa il musicista, non lo sai?:-)

  55. RitvanShehi scrive:

    >E poi risparmiami le battute da albanese misogino e maschilista. JZ< A patto che tu mi risparmi le tue, da ebreo xenofobo, razzista e pure biekamente misogino/maschlista a corrente alternata. Tipo quella sulle “obese con tovagliolo in testa”.

  56. Tlaxcala scrive:

    Da leggere oggi

    [..] Jeremy BIGWOOD Nuove scoperte svelano l’ingerenza statunitense in Bolivia Raquel GUTIÉRREZ AGUILAR Venti di guerra civile in Bolivia: tracce per orientarsi in un conflitto su quattro fronti Hans-Jürgen FALKENHAGEN & Brigitte [..]

  57. RitvanShehi scrive:

    >I miei commenti sono:

    1) la stronzetta era perfettamente italianizzata. Francesco< Su questo non ci piove:-). >2) cosa dice il Kanun al riguado?< Nulla sui posti a sedere sul tram: ti ricordo, fratello, che ai tempi del Kanun (codificato nel XV secolo) gli autobus e i tram non erano stati ancora inventati:-).
    Comunque, per il Kanun il maschio che metteva becco in una lite fra donne e, in più, metteva poi le mani su una di esse era ritenuto universalmente “senza onore”. Vedi un po’ te se ti conviene prendere il Kanun come legislazione di riferimento in questo caso:-).

    >3) per una volta che qualcuno non si gira dall’altra parte, stiamo a rompere?< Già. Ma in tutta la sua vita sui tram il Poverini – guarda la coincidenza – non “si è girato dall’altra parte” solo quando ha avuto a che fare con una negra. Mi sembra una pezza peggiore del buco.

  58. utente anonimo scrive:

    Ritvan

    quindi se una giovane maltrattava una vecchia, un uomo albanese era tenuto a stare alla larga?

    Da me un uomo imponeva che il /la giovinastro/a cessasse immediatamente dal deplorevole contegno. Adesso eravamo più civili noi italiani!

    Non dubito che il Tizio possa mentire ma ci sono indizi? e cessarla lì all’intervento che prode anziano cavaliere italico poteva andar bene MA la giovinotta avrebbe insultato pure chi la aveva giustamente rimproverata.

    Non credo che il sesso nè la razza nè l’età la esentino dalla buona educazione (sarò mica uno che non discrimina?)

    Ohibò

    Francesco

  59. RitvanShehi scrive:

    >Ritvan quindi se una giovane maltrattava una vecchia, un uomo albanese era tenuto a stare alla larga? Francesco< A norma del Kanun, sì. Soprattutto se il “maltrattamento” consisteva solo in una banale frase ingiuriosa, di quelle che le donne di qualsiasi latitudine usano scagliare contro le consorelle di qualsiasi età quando gli ormoni girano male. Certamente – come già detto – non gli era permesso mettere le mani su nessuna di esse. >Da me un uomo imponeva che il /la giovinastro/a cessasse immediatamente dal deplorevole contegno. Adesso eravamo più civili noi italiani!< Beh, se per te è “civile” che un uomo grande e grosso metta le mani addosso a una ragazzina e la spinga fuori dal tram, complimenti vivissimi per la “civiltà” di “voi italiani”! Ohibò ! 🙂

  60. utente anonimo scrive:

    Beh, nella mia accezione reazionaria un bel ceffone ad un/una pubblico/a maleducato/a (ammazza che palle sta scrittura politicamente corretta) è un elemento portante della civiltà.

    Che se poi il puer torna a casa e racconta che mentre dava della puttana a zia Vania si è preso/a un ceffone, ottiene il saldo della razione. Esclusi casi particolari di rapporti familiari con zia Vania ai tempi del nonno 🙂

    Francesco

  61. RitvanShehi scrive:

    Esperienza personale con vecchietti italici a caccia di posti a sedere.

    In metro mi ero seduto su un posto NON RISERVATO A INVALIDI, VECCHIETTI & similia (sto molto attento a evitare quei posti:-)) ed ero assorto nella lettura del giornale. Improvvisamente una mano brutale mi abbassa il giornale e una voce beffarda mi interpella graziosamente:-): “Ah, fa finta di leggere il giornale per non lasciare il posto ad un invalido!”. Alzo gli occhi e vedo piantato davanti a me un vecchietto che mi parve ben in salute oltre ogni ragionevole dubbio. A cui dico:

    “Primo, tolga subito la mano dal mio giornale, altrimenti se ne pentirà amaramente. Poi, mi dica, chi sarebbe ‘sto invalido?”.

    “Io”- bercia il vecchietto

    “Allora. Primo, – se non lo sa la informo io – qui, sulla metro, ci sono posti riservati agli invalidi ecc. e anche per chi è analfabeta basta guardare le figurine dell’omino col bastone per dirigersi verso tali posti e far alzare chi ne ha meno diritto, invece di rompere i coglioni a me. Secondo, anche gli invalidi sono tenuti alle regole dell’educazione e a non mettere le mani sugli oggetti altrui. Terzo, io le lascio il posto – anche se non riservato – solo se mi fa vedere il suo tesserino da invalido, e se quello è in regola, visto che a vederla così mi sembra che lei goda anche di miglior salute rispetto a me”.

    Mi sventola davanti al naso una tessera lurida con foto, ma mica me la fa vedere. Al che gli dico che il posto se lo può scordare. E lui:

    “Scendi ed esci fuori con me e ti darò una lezione!” E io:

    “Ah, beh, se un sedicente invalido come lei spera di dare una lezione a cazzotti a un uomo sano e robusto come il sottoscritto, allora lei è indubbiamente uno di quei falsi invalidi succhiasoldi delle nostre tasse di cui tanto si parla sui giornali. Ma si vergogni, altro che posto, lei andrebbe cacciato a calci in culo, parassita, ma ringrazia il santo patrono dei falsi invalidi che io sono un signore e non mi sporco le mani o la suola delle scarpe coi parassiti!”.

    Risate divertite e soffocate degli astanti e “invalido” che se ne va con la coda fra le gambe….

  62. utente anonimo scrive:

    Ritvan

    rido anch’io ma … non puoi fare di una singola esperienza (e neppure di un dato prevalente) un paradigma universale.

    Ogni singolo caso va visto per come è, compreso il Mistero della cacciata della negretta dal tram (o bus che fosse).

    Sennò si generalizza e questo è sbagliato.

    Guarda che chiedo aiuto a qualcheduno degli avvocati del blog 🙂

    Ciao

    Francesco

  63. kelebek scrive:

    Stento a capire…

    state discutendo qui a proposito di una signora che avrebbe dato della puttana a un’altra signora su un autobus, in luogo e tempo non precisato?

    Boh…

    Miguel Martinez

  64. JohnZorn scrive:

    >@Gionzòrn:…..raccontaci che lavoro fai. NonStoConOriana< Il pappone di tua madre,a leggerti come storpi i nomi altrui… @ Pino: per me quella è una puttana negra, fosse stata meridionale l’avrei chiamata “Terrona”, fosse stata tedesca l’avrei chiamata crucca,etc… Non vedo dove sia il problema Troia era e troia rimane, e spero che di calci in culo se ne prenda tanto… @ Ritvan: “obesa” non è un’offesa nè “intovagliata”, credo… 🙂 JZ

  65. NonStoConOriana scrive:

    Ho capito, Gionzòrn; non fai un $attrezzo_da_falegname da mane a sera.

    Beato te…!

  66. mariak scrive:

    Troia era e troia rimane, e spero che di calci in culo se ne prenda tanto Z

    Lo vedi che il posto a sedere non c’entra nulla o quasi?

  67. utente anonimo scrive:

    >”Ah, beh, se un sedicente invalido come lei spera di dare una lezione a cazzotti a un uomo sano e robusto come il sottoscritto, allora lei è indubbiamente uno di quei falsi invalidi succhiasoldi delle nostre tasse di cui tanto si parla sui giornali. Ma si vergogni, altro che posto, lei andrebbe cacciato a calci in culo, parassita, ma ringrazia il santo patrono dei falsi invalidi che io sono un signore e non mi sporco le mani o la suola delle scarpe coi parassiti!”.

    Ommioddio! (o, per John Zorn, Ommiodd-o!) Ritvan, dal vivo, parla come nei suoi post 🙂

    Saluti da Marcello Teofilatto

  68. PinoMamet scrive:

    Nonstoconoriana

    John Zorn mi pare sia un cinedegmatico o un cinedogmatico, non ho capito bene 😉

    ciao!!

    PS

    Comunque ‘sti commenti sono l’apoteosi delle anablabe; però va detto che Dacia (con la quale sono più spesso d’accordo che no) è una supercampionessa del cinodegmatismo.

    Come darle torto: ci cascano sempre!

    Ciao!!

  69. Ritvanarium scrive:

    Per quel che riguarda le liti fra donne, ho sempre pensato che solo una donna deve fermare un’ altra donna … ho sempre seguito il Kanun senza saperlo !

    by DavidRitvanarium

  70. JohnZorn scrive:

    >Lo vedi che il posto a sedere non c’entra nulla o quasi?< Non sopporto il suo comportamento. Se fosse stata color carta igienica direi la stessa cosa. A rendermela particolarmente odiosa è il vedere un soggetto inurbano difeso in nome dell’antirazzismo militante e non… JZ

  71. kelebek scrive:

    Vi do qualche altra notizia per cui sbranarvi:

    – pisano sorpassa livornese, sputando sulla sua macchina

    – romano in motorino grida “ma ndo cazzo vai?” ad automobilista francese che va in senso contrario

    – bambino napoletano ruba merendina ad alunno albanese in classe

    – operatrice stradale rumena prende a borsate concorrente moldava allo svincolo della tangenziale di Bologna.

    Ondate di sdegno fanno sbrodolare milioni di italiani nel piatto in cui stanno mangiando.

    Miguel Martinez

  72. RitvanShehi scrive:

    >Ommioddio! (o, per John Zorn, Ommiodd-o!) Marcello Teofilatto< Bieko antisemita!:-) >Ritvan, dal vivo, parla come nei suoi post 🙂< Semmai è nei miei post che scrivo come parlo “dal vivo”, visto che prima ho imparato a parlare italiano e poi a navigare in Internet.
    Comunque, a un emerito sociologo come te non dovrebbe sfuggire il fatto che persone non madrelingua, che hanno appreso – per quanto bene – l’italiano dai libri e non scorrazzando coi compagnucci d’asilo, conservano quel non so che di “libresco” anche nei dialoghi quotidiani.

    Saluti da Ritvan

  73. RitvanShehi scrive:

    >Per quel che riguarda le liti fra donne, ho sempre pensato che solo una donna deve fermare un’ altra donna … ho sempre seguito il Kanun senza saperlo ! by DavidRitvanarium< Ecco perché noi due c’intendiamo tanto bene!:-)

  74. RitvanShehi scrive:

    >@Gionzòrn:…..raccontaci che lavoro fai. NonStoConOriana< >Il pappone di tua madre,a leggerti come storpi i nomi altrui…JZ< JZ, mi sa che ti stai “castrucizzando”. Le mamme è meglio lasciarle stare e non insultarle in risposta a un ironico commento sulla tua persona o all’ “italianizazzione” ad minchiam del tuo nick. Non approfittare del fatto che NSCO non è un adepto del Kanun!:-)

  75. RitvanShehi scrive:

    >Ritvan rido anch’io ma … non puoi fare di una singola esperienza (e neppure di un dato prevalente) un paradigma universale. Francesco< No, ma tante “singole esperienze” qualcosa vorranno pure dire, no? Ecco, un’altra – che ho già raccontato, ma repetita iuvant – sempre in metro.
    Non c’erano posti a sedere, pertanto mi ero appoggiato all’angolo che si forma al lato della porta (appoggiandosi, per le ben note leggi della fisica, il peso che grava sulle piante dei piedi diminuisce). Dopo un po’, una donna di mezza età mi si avvicina e mi fa.

    – Si può spostare da lì? e io

    – Potrei sapere il perché?

    – Dovrei scendere alla prossima fermata.

    – Ma guardi che io mica ostruisco la porta!

    – No, ma lei sta davanti al bottone che devo premere per aprire la porta.

    – Ah, ma se è per questo le faccio osservare, cara signora, che dall’altro lato della porta c’è un bottone esattamente uguale (e glielo indico col dito) davanti a cui non c’è nessuno.

    Comunque, stia tranquilla, da pendolare le posso dire con assoluta certezza che tutti quei bottoni non servono assolutamente a nulla, poiché è il macchinista del convoglio che apre TUTTE le porte ad ogni fermata. E anche nell’improbabile caso che stavolta non lo faccia, le garantisco che sarò ben lieto di pigiare il bottone per lei.

    Faccia incredula della signora, ma tant’è……

    Ovviamente, all’arrivo alla fermata il macchinista apre tutte le porte, compresa quella che interessava alla sciura. La quale, uscendo, mi rivolse questa gentile “freccia dei parti”:

    “Certo che lei se ne sta lì come un salame!”.

    Prima che la porta fosse richiusa riuscii a urlarle dietro la risposta kanunoria:-): “Il salame se lo ficchi fra le cosce, stronza, che pare ne abbia gran bisogno!”

  76. utente anonimo scrive:

    Ritvan

    carissimo

    mi identifico al 100% con la stronza!

    Detesto i personaggi che si piazzano davanti alle porte dei mezzi pubblici, quando esiste la possibilità di addentrarsi maggiormente per non eccessivo affollamento.

    Li sbatterei giù tanto volentieri che non saprei esprimerlo, codesti scassamarroni aggratisse.

    E’ che io sono inglese sul bus

    Francesco

  77. RitvanShehi scrive:

    >Ritvan carissimo mi identifico al 100% con la stronza! Francesco< Gratta, gratta, anche nei migliori (e tu indubbiamente lo sei) il “padrone di casa” vien sempre fuori:-) >Detesto i personaggi che si piazzano davanti alle porte dei mezzi pubblici, quando esiste la possibilità di addentrarsi maggiormente per non eccessivo affollamento.< Mio caro, se tu avessi letto con un pochino più d’attenzione il mio racconto, ti saresti accorto che io non mi trovavo DAVANTI alla porta, bensì DI FIANCO ad essa. E per dirla tutta, fra l’estremità del mio corpo e l’estremità della porta (che aveva un’apertura di circa 1,5 m) c’erano pure una buona ventina di centimetri. T’è capi’ adess o ti devo fare un disegnino?:-) >Li sbatterei giù tanto volentieri che non saprei esprimerlo, codesti scassamarroni aggratisse. E’ che io sono inglese sul bus.< Anch’io, tanto che gli ho spiegato con la pazienza di uno con la bombeta e l’ombrello:-) come funzionava la porta: era la sciura, purtroppo, ad essere una rozza borgatara italica:-)

  78. RitvanShehi scrive:

    ERRATA CORRIGE

    Nel mio commento precedente “bombetta”, con la doppia “t”:-).

  79. utente anonimo scrive:

    ma via dentro a sederti! o almeno nel corridoio!

    cosa resti lì in mezzo al passaggio a rompere?

    ciao

    Francesco

    😉

  80. RitvanShehi scrive:

    >ma via dentro a sederti! o almeno nel corridoio! Francesco< Francesco, eravamo tutti DENTRO: era un vagone della metro, non un intercity a scompartimenti, conosci la differenza? No, eh, mi sa che tu viaggi solo con la tua auto, bieko inquinatore dell’ambiente che non sei altro!:-)
    Come già detto, NON C’ERANO POSTI A SEDERE LIBERI. E appendermi come un macaco a corrimani messi ad un’altezza da svedesi (eppure io non ho certo la statura di un Brunetta o di un Berlusconi:-)) non mi va proprio.

    >cosa resti lì in mezzo al passaggio a rompere?< Mi ero messo IN UN ANGOLO, a buoni 20 cm dall’estremità della porta, come te lo devo dire, in albanese? Quando il macchinista ha aperto la porta, la stronza ci poteva passare pure sottobraccio a te:-). Scusa ma mi sono accorto che non sono capace di copincollare un disegnino qui, ma anche mio figlio di 12 anni avrebbe capito a ‘sto punto CHE NON STAVO OSTRUENDO UN BEL NIENTE, salvo forse la paranoica imbecillità femminista della sciura. P.S. Forse dovrei raccontarti di nuovo di quella volta che una troia “diversamente bianca” mi diede dell’ “italiano di merda” ai tornelli d’ingresso perché tu recuperi la ragione:-).

  81. utente anonimo scrive:

    Ritvan

    guarda che il mio “razzismo” prescinde dal colore della pelle e si esercita per altre categorie di persone (quelli che posteggiano in doppia fila, quelli che girano senza mettere la freccia, quelli che sostano davanti alla porta del metrò, gli arbitri, le donne che guidano, ecc. ecc.)

    Ciao

    Francesco

    PS sì, dovevi proprio andare ad appenderti come un macaco, ai miei inflessibili occhi 🙂

  82. JohnZorn scrive:

    >Forse dovrei raccontarti di nuovo di quella volta che una troia “diversamente bianca” mi diede dell’ “italiano di merda” ai tornelli d’ingresso perché tu recuperi la ragione:-).< Anche quella dell’episodio narrato (e montato in moviola ad arte da Sansonetti) è una troia diversamente bianca (leggi troia negra) almeno per la mia visione della civiltà e dell’educazione (che evidentemente manca a molti, a prescindere da pelle e latitudine). Detto questo mica mi son permesso di storpiare il nome a nessuno. Perdipiù associandolo a cose che, un cazzo c’entravano con quel di cui si stava parlando. Per questo pretendo che lo si faccia con me Grazie
    JZ

  83. PinoMamet scrive:

    John Zorn

    che tu nutra dei dubbi sul montaggio di Sansonetti, lo capisco benissimo;

    molto meno capisco come tu possa invece accettare senza nessun dubbio il montaggio del Poverini.

    Fa pensare che tu sia un pochino prevenuto.

    Solo questo ti contesto: e ancora non me lo hai spiegato.

    Ciao!

  84. RitvanShehi scrive:

    Mi associo al #84 di Pino. E aggiungo: se nella “moviola” di Poverini fosse stata tagliata p.es. una frase iniziale della vecchietta, tipo “alzati, negra, che mi voglio sedere io”, la risposta “puttana” io la troverei perfettamente kanunoria:-).

  85. utente anonimo scrive:

    Pino,

    — molto meno capisco come tu possa invece accettare senza nessun dubbio il montaggio del Poverini.–

    Massì che lo capisci 🙂

    Z.

    PS: Come io penso di capire perché nessuno mi abbia mai messo le mani addosso sull’autobus. Pur non essendone certo, penso abbia qualcosa a che vedere col fatto che sono grande e grosso (leggasi: grande e grasso). Certo ce ne vuole di coraggio a percuotere una donna per poi vantarsi del proprio senso civico…

  86. RitvanShehi scrive:

    >Certo ce ne vuole di coraggio a percuotere una donna per poi vantarsi del proprio senso civico…Z.< Ma se la donna è negra, per JZ le cose cambiano:-) 🙂

  87. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan (n. 73):

    >Comunque, a un emerito sociologo come te non dovrebbe sfuggire il fatto che persone non madrelingua, che hanno appreso – per quanto bene – l’italiano dai libri e non scorrazzando coi compagnucci d’asilo, conservano quel non so che di “libresco” anche nei dialoghi quotidiani.

    E’ che il tuo racconto, così vivido e persino un po’ cinematografico, sembrava un po’ “editato” nella forma. Se invece riesci a mantenere un tono “libresco” e anche un po’ “internettiano” anche sotto stress, beh, complimenti :-). E se situazioni come quella che hai descritto per te non sono nemmeno stressanti, complimenti al quadrato :-).

    Marcello Teofilatto, l’emerito

  88. RitvanShehi scrive:

    Grazie, caro Teo.

    Però, non è che io “ci riesco”, è che mi viene – per così dire – naturale parlare così, probabilmente – come già detto – perché la lingua l’ho studiata sui libri e non mentre apostrofavo i compagnucci d’asilo “aho’, ma li mortacci tua!”:-).

    Tali situazioni non sono particolarmenti stressanti per me, anzi a volte mi divertono, poiché si svolgono FRA PARI e posso sempre dare il resto, compresi gli interessi legali:-) al/la fallocefalo/a di turno. E mi sento anche gratificato per aver messo al proprio posto un/a arrogante e prepotente di merda. Mi stressa, invece, quando il/la fallocefalo/a di turno è in uniforme, sai “oltraggio a pubblico ufficiale” non è mica roba da ridere, specie se uno deve rinnovare ogni anno il permesso di soggiorno….

  89. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan (n. 89):

    >poiché si svolgono FRA PARI…

    “Provo thiken n’mishin tend/si te dhemb ashtu me dhemb” (ho copincollato un tuo intervento di qualche tempo fa, perché ho una certa passione per i proverbi. Gli scienziati sociali, più tecnicamente, parlano di “empatia” :-). Saluti, M.T.

  90. utente anonimo scrive:

    x Ritvan 85

    certo, ben difficile trovare qualcosa da dire nel caso, ma abbiamo qualsiasi indizi di detto fatto?

    Francesco

  91. utente anonimo scrive:

    Francesco,

    “certo, ben difficile trovare qualcosa da dire nel caso, ma abbiamo qualsiasi indizi di detto fatto?”

    Ne abbiamo tanti quanti ne abbiamo del contrario.

    A meno che, naturalmente, tu non voglia seriamente considerare un “indizio” la testimonianza di qualcuno che si vanta di aver picchiato una donna davanti a tutti su di un mezzo pubblico…

    Z.

  92. RitvanShehi scrive:

    >x Ritvan 85 certo, ben difficile trovare qualcosa da dire nel caso, ma abbiamo qualsiasi indizi di detto fatto? Francesco< Francesco, se la ragazzotta negra avesse interpellato la vecchietta “puttana” solo perché ques’ultima le aveveva chiesto gentilmente di farla sedere, allora era un mostro. Però, io ai mostri – anche di pelle nera – ci credo poco, pertanto trovo più logico che sia stata la vecchietta ad offendere PER PRIMA la ragazza (che magari era restia a cederle il posto). Ma ovviamente il Poverini questo “non lo avrebbe sentito”.
    Così mi pare, se pare anche a te…..

  93. utente anonimo scrive:

    “più logico”

    e no, scusate, qui siamo al pregiudizio puro

    in mancanza di dati il colore della pelle genera in automatico scuse a favore della parte nera

    mi pare assai discutibile

    Francesco

  94. utente anonimo scrive:

    In mancanza di dati, Francè, possiamo solo ipotizzare.

    Per esempio possiamo ipotizzare che una ragazza abbia chiamato “puttana” (con tanto di sputo) una signora anziana che le aveva gentilmente chieso: “signorina, sono vecchia e malata, le dispiace se mi siedo?”

    Oppure possiamo ipotizzare che le abbia detto “beh, non mi fai sedere?” “no, mi sono seduta prima io!” “ma guarda che stronza questa negra!” “ma stronza sarai tu, puttana!”

    A me l’ipotesi più plausibile sembra la seconda…

    Z.

  95. kelebek scrive:

    Per Z n. 95

    E le reazioni potevano essere:

    1) Un caso nazionale

    2) Uno sbadiglio

    Miguel Martinez

  96. PinoMamet scrive:

    Per ora i dialoghi ricostruiti da Z mi sembrano i più probabili!

    🙂

  97. RitvanShehi scrive:

    >Per ora i dialoghi ricostruiti da Z mi sembrano i più probabili! :-)PinoMamet < A me – come già detto – pure.

  98. utente anonimo scrive:

    la vecchia guarda la giovane

    la giovane risponde “cazzo guardi, vecchia puttana?”

    il tizio coglie la palla al balzo e la sbatte giù dal tram (o bus)

    non mi pare poco verosimile

    Francesco

  99. utente anonimo scrive:

    Francesco,

    — la vecchia guarda la giovane

    la giovane risponde “cazzo guardi, vecchia puttana?” —

    Addirittura! E perché non le ha rotto il setto nasale con un cartone, già che c’era? 🙂

    Z.

  100. utente anonimo scrive:

    Miguel,

    purtroppo la prospettiva non è la medesima per tutti.

    Giusto ieri un collega mi raccontava che c’era sul bus un ragazzo africano che saliva masticando (presumo rumorosamente) una gomma, e una vecchia ha commentato: “Ecco, vengono qua e pretendono di comandare loro!”

    Basta che oltre alla vecchia ci fossero state altre tre o quattro persone a commentare allo stesso modo, e se il ragazzo avesse replicato presumo si sarebbe verificato un altro caso nazionale…

    Z.

  101. JohnZorn scrive:

    >Ma se la donna è negra, per JZ le cose cambiano:-) 🙂 < No, se la donna è troia maleducata le cose cambiano. @ Pino:
    >

    che tu nutra dei dubbi sul montaggio di Sansonetti, lo capisco benissimo;

    molto meno capisco come tu possa invece accettare senza nessun dubbio il montaggio del Poverini.< C’è un punto da chiarire immediatamente. Nessuno ha mai messo in discussione il resoconto del Poverini. Se qualcuno,Sansonetti ed il suo amico Ritvan incluso, lo avesse fatto, le loro osservazioni avrebbero avuto più senso. Invece mi tocca leggere la difesa a oltranza di gesti ingiustificabili A PRESCINDERE DA EVENTUALI TAGLI DEL POVERINI!!! La negra,in quanto tale, va difesa anche se il Poverini non avesse tagliato nulla in moviola. Per me non è discorso accettabile.
    JZ

  102. utente anonimo scrive:

    Z.

    si vede che non conosci i “cciofani che sono il nostro futuro”

    ce ne sono anche così

    ciao

    Francesco

  103. RitvanShehi scrive:

    >La negra,in quanto tale, va difesa anche se il Poverini non avesse tagliato nulla in moviola. Per me non è discorso accettabile. JZ< JZ, a furia di frequentare gli stessi luoghi di castruccio cominci anche tu a usare il gioco delle tre carte:-).
    C’è un preciso e netto limite di civiltà che separa le offese verbali dall’alzare le mani su qualcuno. Poverini ha superato quel limite – a prescindere dal fatto di chi avesse torto o ragione nel litigio verbale fra la vecchietta e la negretta – e ha messo le mani addosso A UNA DONNA.

    Se tu, Glorioso Difensore Delle Donne Dalla Prepotenza Maschile:-), stavolta non riesci a capire la differenza, posso pensar male come Andreotti e attribuire tale deroga al fatto che la donna MALMENATA FISICAMENTE dal Poverini aveva la pelle scura?

  104. utente anonimo scrive:

    Francesco,

    — si vede che non conosci i “cciofani che sono il nostro futuro” —

    cioè?

    Z.

  105. RitvanShehi scrive:

    —-Francesco: si vede che non conosci i “cciofani che sono il nostro futuro” —

    >cioè? Z.< Cioè che se li guardi ti dicono subito a brutto muso “cazzo guardi, vecchia puttana?” (# 99 di Francesco). Ciao
    Ritvan Commentatore Di Francesco:-)

  106. utente anonimo scrive:

    Grazie

    Francesco

  107. JohnZorn scrive:

    >Se tu, Glorioso Difensore Delle Donne Dalla Prepotenza Maschile:-), stavolta non riesci a capire la differenza, posso pensar male come Andreotti e attribuire tale deroga al fatto che la donna MALMENATA FISICAMENTE dal Poverini aveva la pelle scura? < No caro,sei tu il difensore ad oltranze delle puttane negre maleducate. Mai difeso nessuna, nè bianca nè nera, che abbia mai insultato una vecchietta su un bus. Un tantino diverso dalla violenza sessuale, ti pare? JZ

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