Le troie trionfali di Silvio Berlusconi

Avevo promesso un post per rispondere a un commento di Rosalux, e adesso mi tocca farne due.

Perché Rosalux ha scritto di nuovo qualcosa di molto interessante e che condivido totalmente:

"Una comunicazione può essere efficace e al tempo stesso infondata o fondata su presupporsi falsi.

Berlusconi ha convinto il 60% degli italiani di star facendo un ottimo lavoro. Ha fatto tagli alla scuola, e ha fatto credere di essere tornato alla buona vecchia scuola di una volta, ha tagliato fondi alla polizia, ma la gente è rasserenata dai soldatini. Ha la capacità di strutturare unità minime di pensiero ad elevatissimo grado di contagiosità."

Ci sono mille motivi, alcuni tipicamente italiani, per cui Berlusconi riesce a farsi amare. Voglio parlare solo di uno di questi, che non è la chiave di tutto.

Il commento di Rosalux mi ha fatto venire in mente, infatti, la faccenda delle Signore/signorine Bella Presenza di cui Berlusconi si circonda, adesso che ha una maggioranza sufficiente per non dover riempire il governo di politicanti sempre pronti a fargli lo sgambetto.

Il caso più clamoroso è la Carfagna, ma ormai anche quando va in televisione – il rito più solenne per lui – Berlusconi si circonda di giovinette che incarnano in qualche modo la figura della Jeune-Fille. Ad esempio in un ammiccante incontro a Porta a Porta con la campionessa olimpica Valentina Vezzali e con Miriam Leone, meglio nota come Miss Italia.

Questa scelta ha portato alle solite bordate di insinuazioni sulla vita privata di Berlusconi. Insinuazioni – a prescindere dalla loro insignificante fondatezza o meno – non solo volgari, ma anche stupide, che svelano a mio avviso l’intrinseca imbecillità dell’antiberlusconismo. Anzi, probabilmente quelle insinuazioni piacciono molto allo stesso Berlusconi.

L’insinuazione di fondo, tolti gli elementi di mero maschilismo o moralismo, è che Berlusconi sia un cretino che regala ministeri a giovani donne in cambio di favori personali. In un Paese Serio queste cose non succedono – il Paese Serio, una sorta di tecnocrazia capitalista dove tutti fanno le cose in orario e nessuno dice barzellette o parcheggia in doppia fila – è più o meno il mito della Sinistra Reale attuale.

Ora, Silvio Berlusconi non ha distrutto l’Italia e non ha creato una dittatura;  però non ha fatto nemmeno praticamente nulla di buono. Eppure è il politico del dopoguerra che ha governato più a lungo, e ha più consensi che mai. Da cui possiamo dedurre che è lui a essere intelligente e i suoi avversari a essere cretini.

In questo paese di interminabili e feroci trame, Berlusconi – che avrà pure montagne di soldi, ma è un outsider rispetto ai poteri storici – non è un sentimentale. Se alle sue (ipotetiche) amanti regala ministeri e non collane di diamanti, come fanno i poligami normali, un motivo ci sarà.

Attorno a sé, Berlusconi crea un’oggettiva atmosfera di bellezza e giovinezza. Ma non può essere una bellezza virile, adatta ai tempi storici delle grandi mobilitazioni e del culto del sacrificio, tipico di tutto il Novecento.

Siamo nell’epoca dell’intimità televisiva e del coccolamento narcisista.

La tremenda immagine del femminile imposta e rispecchiata dal dominio maschile la conosciamo tutti: le donne sono giovani e belle o non sono. Ancheggianti, inaffidabili, portatrici di astiosi pettegolezzi, vittimiste, indisciplinate, lagnose, simpatiche e briose, rifiutano lo sforzo fisico perché ci si possono rompere le unghie, bugiarde, sensation seeker, incapaci di concentrarsi, se ne fregano dei grandi temi ma si legano al dito ogni piccolo torto personale, per uscire da ogni problema sbattono le palpebre al primo uomo che passa, insieme asservite e manipolatrici, ombelicali, alla perenne ricerca di frivolezze e piccoli piaceri. Prive di profondo essere, sono dunque pura immagine.

Il femminismo ha fatto un lavoro straordinario e benemerito di critica a questa costellazione.

Ma il capitalismo post-borghese, che bada ai fatti e non alle riflessioni, ha semplicemente rovesciato i ruoli: bene, clienti di tutto il pianeta – qualunque sia il vostro genere anagrafico – liberate la puttana che c’è in voi!

In questo senso – ma l’antiberlusconiano medio non potrebbe mai arrivarci – Silvio Berlusconi rinnega più profondamente il fascismo di chiunque altro, perché il mondo delle Jeune-Fille ha in orrore le musiche marziali. E non ama nemmeno maschi solenni e incravattati che parlano di astrazioni: il mondo borghese è ormai alle spalle, ne resta tutt’al più qualche frammento nella sinistra. E su questo tema troviamo una magmatica convegenza rosso-azzurra, un luogo in cui il berlusconismo "antitotalitario" si ritrova con un certo mondo libertario sessantottino.

E infatti il complesso della Jeune-Fille lo troviamo incarnato anche nell’organo dell’Antiberlusconismo Assoluto, Repubblica. Perché non è questione di questa o di quella parte politica, ma di questa epoca. Come dimostra il penoso tentativo, compiuto qualche anno fa, di Clemente Mastella di fare il jeune-fille a torte in faccia. E se pure Mastella ci prova…

Berlusconi dai media passa allo stato. E in questo c’è un paradosso: perché i media demoliscono necessariamente lo stato. Ricevono le informazioni prima dei suoi servizi segreti; riempiono le menti di un circo di immagini tali da far abbandonare la scuola a qualunque Pinocchio; fanno scendere gli uomini di stato dai loro remoti balconi e palchi e permettono di vederne i nei; esaltano e condannano davanti a tutta la nazione, mentre i tribunali ci mettono anni.

In fondo, l’antiberlusconismo di massa (non quello serio e noioso alla Travaglio) si nutre tutto di questa demolizione mediatica dello stato: avete visto le foto di Berlusconi che fa le corna? Usciranno le intercettazioni?

Berlusconi ha saputo dare qualche mese di più di vita allo stato, trasformandolo in una funzione dei media, in un personaggio particolarmente simpatico del salotto di Bruno Vespa: salotto significativamente affollato da sempre da troiette.

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35 risposte a Le troie trionfali di Silvio Berlusconi

  1. utente anonimo scrive:

    da notare come il culto del machismo del premier e delle ministre turbognocche sia portato avanti contemporaneamente all’approvazione di un disegno di legge in cui si proibisce l’adescamento, da parte delle prostitute (o presunte tali), nei luoghi pubblici:

    http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=9664&sez=HOME_ROMA&npl=&desc_sez=

    (da notare il titolo: La prima multa per adescamento a una ROMena)

    acclamato dalla quasi totalità dei teledipendenti italiani, che magari l’han sentito di sfuggita in un TG tra un servizio su una turbognocca ed una pubblicità, nonostante:

    1) sia, secondo me, una potenziale limitazione alle nostre libertà personali, visto che, a mio avviso, è praticamente impossibile distinguere chi “adesca” da chi è in giro a scialare il sabato sera con l’uniforme/minigonna di ordinanza

    2) i nostri “spazi pubblici” (e quindi NOSTRI per definizione) siano invasi da cartelloni contenenti turbognocche che adescano con la sola differenza di pubblicizzare un prodotto differente dal loro corpo (un brand di vestiti, di prodotti per il corpo..), mentre a noi cittadini viene negato il diritto di farlo

    3) impedendo la prostituzione nei luoghi pubblici, questa viene automaticamente relegata in chissà quali spazi privati, con tutte le conseguenze del caso per la sicurezza dei lavoranti del settore

  2. utente anonimo scrive:

    pardon non ho firmato il post precedente, spero di rimediare con questo

    -pasquale

  3. dalovi scrive:

    post decisamente da apprezzare

  4. utente anonimo scrive:

    Post su cui riflettere.

    Riporto qui il commento di Sgarbi all’alba del terzo gioverno Berlusconi:

    «[Questo per Berlusconi] È il miglior governo possibile per lui: a parte qualcuno della Lega, sono tutti suoi dipendenti, e si compiacciono del fatto di essere inferiori. Le interviste della Carfagna sono meravigliose: non fa che ringraziare Berlusconi, come se fosse diventata ministro per grazia divina. Emblematica di questo sistema è il commento di Berlusconi alle dichiarazioni allucinanti di Ciarrapico sul fascismo: “Non c’è da preoccuparsi, tanto diventerà senatore e non conterà più niente”. Una persona cioè, appena diventa una cosa, smette di esserla. Oggi chi fa il parlamentare non è nulla, al massimo non fa la fila al ristorante e non paga sull’aereo. È la fine della democrazia». — Vittorio Sgarbi, intervistato da Sara Faillaci per Vanity Fair (Maggio 2008).

    Andrea.

  5. utente anonimo scrive:

    Sono del tutto d’accordo con la diagnosi di Miguel sulla femminilizzazione regressiva della società (“liberate la puttana che è in voi”). Anche se, più che puttane, la metafora più adatta sarebbe quella delle ragazze in vetrina: più una promessa che una pratica effettiva, almeno per chi, per un motivo o per l’altro, deve limitarsi a fare un giro per vetrine 🙂

    Un solo appunto: Miguel parla della “campionessa olimpionica” Vezzali. Accolgo il suo invito a curare il linguaggio: “olimpionico” significa “che ha vinto alle Olimpiadi”. Perciò, o “olimpionico” da solo, oppure “campione olimpico” (o “olimpionica” e “campionessa olimpica”, ovviamente).

    Ciao da Marcello Teofilatto

  6. utente anonimo scrive:

    Ehm, sbaglio o hai messo serio e Travaglio nella stessa frase?

    Magari è solo una mia impressione, veh!

    Saluti

    Francesco

    PS bellissima la definizione di “Stato serio come lo immagina la sinistra”. Mi hai confermato che sono un teocon di sinistra-o un fascista moderato- in ogni caso un reazionario sorpassato dai tempi.

  7. RitvanShehi scrive:

    >…salotto di Bruno Vespa: salotto significativamente affollato da sempre da troiette. kelebek< Ma come ti permetti, bieko maskilista fallokrate,:-) di usare tali insulti “sessisti”?! Ritvan ‘O Femminista Per Puro Caso

  8. kelebek scrive:

    Per Marcello n. 5

    L’errorizzazione è stata correzzionata.

    Miguel Martinez

  9. utente anonimo scrive:

    Per Miguel, n. 8: grazzie.

    Marcello Teofilatto

  10. utente anonimo scrive:

    SCUSA MA L’AFFERMAZIONE SOTTO E’ RIVOLTA ALLA MODERNA SOCIETA’ MEDIATICO-CAPITALISTA INNESTATASI SUL PATRIARCATO O ALLE ULTIME VICENDE DEL CAMPO ANTIMPERIALISTA/(EX)QUADRUMVIRATO DI ALLAH ? 😉

    PERCHE’ MI CONFONDE QUEL “GIOVANI” 😛

    SALUTI

    BHISHMA

    —-

    La tremenda immagine del femminile imposta e rispecchiata dal dominio maschile la conosciamo tutti: le donne sono giovani e belle o non sono. Ancheggianti, inaffidabili, portatrici di astiosi pettegolezzi, vittimiste, indisciplinate, lagnose, simpatiche e briose, rifiutano lo sforzo fisico perché ci si possono rompere le unghie, bugiarde, sensation seeker, incapaci di concentrarsi, se ne fregano dei grandi temi ma si legano al dito ogni piccolo torto personale, per uscire da ogni problema sbattono le palpebre al primo uomo che passa, insieme asservite e manipolatrici, ombelicali, alla perenne ricerca di frivolezze e piccoli piaceri.

  11. controlL scrive:

    Essere giovane è una “condizione dell’anima”, bishma, come disse un generale del corpo degli alpini. Giuro, m’è capitato di sentire anche questa. Comunque l’inno della jeune-fille è questa meravigliosa canzone di donatella rettore:

    Come sono si vedrà

    uomo o donna senza età

    senza sesso crescerà

    per la vita una splendente vanità

    Splendido splendente: http://it.youtube.com/watch?v=zo2Y-9fj7VY&feature=related

  12. utente anonimo scrive:

    hey stronzetta ma allora moderi gli insulti… tu puoi metterli e gli altri no.

    Sei un Busi anonimo: suicidati con una lametta ruggine tagliandoti le vene in verticale… cosi’ non ti si rimargina il merdoso sangue che pompi.

    stupido mentecatto prolisso e inutile.

    moredatore di sto cazzo. VAFFANCULO spero che sparisci e che ti tolgano il prozac

  13. utente anonimo scrive:

    togli togli i commentini.. resti sempre un ridolini.

    stronzo sessuofobo… microcefalo impotente.

  14. utente anonimo scrive:

    Miguel… ma la dell’Utri ti faceva tirare l’uccellino visto che ce l’avevi tanto con lei?? Ma come mai hai tanta rabbia verso le donne? Che tu porti le corna da sempre???

    Spiacente per te: il mondo puo’ fare a meno del tuo talento e saresti meglio come concime per la natura.

  15. kelebek scrive:

    Per il vivace cavaliere che difende la Dell’Utri da se stessa, qui di solito si firmano i commenti, anche con uno pseudonimo qualunque.

    Miguel Martinez

  16. kelebek scrive:

    Concedo il beneficio del dubbio allo scortese interlocutore, e pongo una domanda agli altri lettori…

    è possibile, secondo voi, fraintendere ciò che ho scritto, e cioè, in sostanza:

    “purtroppo, il dominio maschile ha rappresentato le donne come ancheggianti, ecc., ecc. Per fortuna, il femminismo ha smantellato questa orribile interpretazione”

    e magari, per una questione di punteggiatura, credere che io intendessi appoggiare quella visione delle donne?

    Boh…

    Miguel Martinez

  17. utente anonimo scrive:

    diciamo che la descrizione dettagliata che hai fatto poteva sembrare molto sentita, mentre la premessa in purissimo burocratese da XVI del Partito Comunista Bulgaro – Sezione Femminile Pensionate, non incideva.

    Francesco

  18. utente anonimo scrive:

    Comunque, se il risultato è questo, direi che il femminismo non ha smantellato proprio un piffero…

    Però è servito ad arricchire le avvocatesse che trattano il diritto di famiglia 🙂

    Z.

  19. utente anonimo scrive:

    Ti dirò: stamattina ho letto questo post. Niente di che:la differenza tra l’autoritarismo fascista e quello berlusconiano è che con B il mito machista si nutre di icone televisive, di sesso come “cono gelato” per dirla alla Marylyn. Mentre, coerentemente con l’Italia contadina, presso il duce si nutriva di pettegolezzi verbali sulle sue doti amatorie, di cui si raccontavano meraviglie.

    Il sesso è sempre stato materia di dicerie sul potere da parte del popolo. Poi, la forma culturale con cui il maschilismo si esprime, ovviamente, s’identifica col mezzo, come diceva McLuhan ed è condizionata dalla sintesi economica rappresentata dal capitalismo globalizzato.

    Ma autoritarismo e maschilismo sono i medesimi fenomeni del potere del passato, anche se questa versione tecnologico-televisiva li puo’ far apparire qualcos’altro.

    Per il resto: ho colto in certi passaggi del tuo post, un certo compiacimento sessista, poiche’ ti sei prolungato su periodi “strani” un po’ ingiustificatamente, come ti ha fatto notare bishma. Per queste ragioni non l’avrei messo sulla home di donchisciotte.

    Ma capisco anche che certe cose scaturiscono dall’istinto e spesso la ragione pacata che cerchi di esprimere non arriva a controllare tutto.

    Si legge, comunque. Magari se io avessi scritto subito le impressioni a caldo ti avrei evitato gli insulti dell’utenza anonima offesa. Ma vabbè 😉

    cloro

  20. utente anonimo scrive:

    ok resto anonimo dalla Uk… mi spieghi per quale motivo devi incasinare tanto i tuoi pensieri e avercela con le donne? Quella su Araba Dell’Utri mi e’ sembrata eccessiva, questa su Berlusconi e le campionesse olimpiche paragonate a troie mi sembra non solo eccessiva ma veramente da paranoia.

    Dai l’impressione che rosichi e che vorresti essere nei panni del cavaliere (quando ecco che invece sarebbe proprio meglio NON esserlo).

    Mi fa schifo ridurre tutto a troie e a sesso… se la Vezzali voleva esser maliziosa sono CAZZI suoi… come ti permetti di sindacare??? Allora quando la Ferilli mostra le tette cosa dovremmo fare noi a sinistra???? Gridarle che e’ una puttanona?????

    Cmq: tagliati le vene ascolta me…. ti ricorderemo tutti con tanto affetto e magari ti dedicheremo una nuova via di Roma (dove rigorosamente non battono le mignotte: seguendo il nuovo regolamento Alemanno).

    ps: ma la tua maestra elementare usava qualche brutta droga oppure il giorno che insegnavano la logica tu eri assente e ti facevi le seghette pensando alla Loren??? (ammesso che ti piacciano le milf).

    Vedi di dare un ordine ai tuoi post…. dopo 7 righe viene il mal di mare e si sente la mancanza della dea “coerenza”.

    ps2: gilette mono in verticale… se ti cade una goccia di sangue, please, ripulisci: non causare disturbo agli altri esseri umani che non hanno colpe del tuo esistere.

    ps3: Araba e’ una gran figa… mi spiace per te e invidio chi la tromba…. (sai cosa significa????… noo??? ok. ripassa dal via).

  21. utente anonimo scrive:

    no no no! Non ha capito: no n e’ possible fraintendere nulla: il tuo intervento va bene ad un congresso di rifondazione del 2025….

    non usare termini come “troie” e poi pretendere di passare al fioretto politico-sinistroide….

    Do u understand? take it easy.

  22. kelebek scrive:

    Magari questo qui è Araba Dell’Utri…

    🙂

    Miguel Martinez

  23. utente anonimo scrive:

    Detto orobico: “Via’ ol gat al bala ol rat” (via il gatto balla il topo(lino)).

    In sostanza, dopo l’addio alla erre, qualcuno(a) ha pensato bene di armarsi di puntini di sospensione e punti esclamativi per venire a duellare con Miguel, che – pur ben consapevole delle generalità del troll – sguazza volentieri nel pantanino tutto domestico.

    E’ proprio questo che non mi piace di lui.

    Tra l’altro, gli avevo già scritto, via email, le mie perplessità sul metodo usato da “Crepa. Merda umana”, al tempo Giulia (vittima, allora, non ricordo più di che… A PROPOSITO, CARO Z, L’ASSISTEVI TU?) e Issu si era guardato bene dal rispondermi.

    Speravo avesse preso da parte la signora e l’avesse cortesemente invitata ad evitare, nel prosieguo, atteggiamenti di tal fatta.

    Comincio a pensare che Miguel abbia, come tra l’altro velatamente ricordatogli anche su questo sito proprio dall’ amica in questione, qualche ragione per non alzare troppo la voce.

    Araba Dell’Utri si esibisce raccontando delle sue scopate; Miguel esterna a tutti (ma, attenzione: lo fa per sè) i suoi trascorsi; i giornali intervistano Andrea e Carlo per dar spazio alle loro verbalizzazioni in ambito erotico. Insomma, tutto bene… purchè non si rimesti nel torbido coinvolgendo chi vuol starsene fuori, aggiungo io.

    Molti musulmani sono persone degne, talune prostitute pure (e via procedendo con le più varie categorie): le generalizzazioni sono sempre una stronzata.

    Vi lascio con un detto di mia nonna, sangue orobico ma nata in Brasile: “ol mal l’è mia fa l’amur ma toga via a la zet ol pà, la eta o l’unur” (il male non è fare l’amore ma togliere alla gente il pane, la vita o l’onore)

    Jodie (taranto)

    ciao!

  24. kelebek scrive:

    Per Jodie n. 23

    Scusami, non ho capito un’acca.

    Non ho idea di chi sia quello che chiameremo il Gentile Interlocutore, né chi siano Giulia o Issu.

    E non mi ricordo (ma la mia memoria è tutt’altro che perfetta) di te, o che tu mi abbia scritto in privato qualcosa.

    Tra l’altro, rispondo quasi sempre a chi mi scrive in privato: ogni tanto capita semplicemente che io perda un messaggio tra le migliaia che mi arrivano – non perché io sia chissa chi, ma perché a me come a tutti arrivano un sacco di comunicati e simili.

    Inoltre, gmail ha una funzione antispam fin troppo potente, che a volte cancella anche ciò che non dovrebbe cancellare.

    Non so chi siano Andrea e Carlo (i principi inglesi?).

    Non mi sono affatto interessato della vita privata di Araba Dell’Utri; ho scelto il suo come esempio di come invece interagiscono media, pseudo-privato e la fusione tra casta politica e casta spettacolare.

    Araba Dell’Utri – che non ho mai visto né dal vivo né in un film e contro la quale non ho nulla – è un esempio favoloso della vita falsa, come dice Adorno.

    Non ho detto assolutamente nulla su Araba Dell’Utri che lei stessa non avesse voluto far sapere a tutta l’umanità.

    Della mia vita privata, non ne parlo perché – a differenza di quella di Araba Dell’Utri – non riguarda il pianeta.

    Ti vuoi spiegare più chiaramente?

    E se vuoi scrivermi invece in privato di nuovo, il mio indirizzo è muqawama@gmail.com: se non ti rispondo, vorrà dire che il messaggio si è perso, prova a scrivermi con un altro indirizzo e-mail.

    Miguel Martinez

  25. utente anonimo scrive:

    Il bello dello zingarese è che si può sempre dire di non aver capito una mazza.

    Se riesci (magari hai qualche diavoleria che ti consente di fare una ricerca veloce sul tuo sito, io

    davvero di queste cose non ci capisco un acca) recupera, per esempio, i commenti di quella Giulia: era loggata su splinder.

    Se non ci riesci tu e ci sono delle indagini in corso, come hai detto in qualche commento fa, spero che chi di dovere ci riesca perchè io MI SONO PROPRIO STUFATA.

    Tra l’altro IO uso sempre gli stessi pc, non faccio nulla per non farmi riconoscere e non mi scandalizzo se usi termini quali troiette ecc, anche se naturalmente non sempre sono d’accordo nei contenuti e mi infurio se vengono usati contro di me.

    Per il resto ti scrivo in privato, in italiano, se ci riesco.

    ciao

    Jodie

  26. utente anonimo scrive:

    un’acca

  27. utente anonimo scrive:

    Miguel… nessuna Dell’Utri. Ti deludo ma sono solo uno che si e’ rotto le balle di leggere la tua prosa su cdc.

    Prolifera tra i tuoi simili (come i batteri).

    cordialmente

  28. utente anonimo scrive:

    Jodie,

    — al tempo Giulia (vittima, allora, non ricordo più di che… A PROPOSITO, CARO Z, L’ASSISTEVI TU?) —

    Come mai ti viene questo dubbio? Tiro a indovinare: perché nel processo è stata bastonata di brutto? :-))

    Z.

    p.s.: chi sei? chi è sta Giulia? 🙂

  29. utente anonimo scrive:

    “Il femminismo ha fatto un lavoro straordinario e benemerito di critica a questa costellazione.”

    Martinez in delirio totale, considerato che le ochette in minigonna e ombelico fuori sono emerse proprio a causa del femminismo (la cosiddetta “liberazione o rivoluzione sessuale”, che è stata lo Smutandamento Femminile, innescato proprio dalle femministe).

    http://antifeminist.altervista.org/risorse/citazioni_femministe.htm

    Certo che alcuni maschi devono proprio fare uno sforzo mastodontico per prendersi in giro da soli, negando a se stessi l’esistenza della Misandria.

  30. kelebek scrive:

    Per n. 29

    Ah, ecco, le femministe hanno inventato la rivoluzione sessuale 🙂

    Mai sentito parlare di…

    – pillola anticoncezionale

    – urbanizzazione

    – diffusione del lavoro femminile

    – allentamento dei vincoli familiari patriarcali?

    Poi non è che la fonte che citi sia quella più obiettiva per avere un’idea di cosa sia e cosa sia stato il femminismo.

    Miguel Martinez

  31. utente anonimo scrive:

    allora che combini… Miguel… aspettavo il tuo taglio di vene e la foto in jpeg postata nel tuo sito ed invece continui come se niente fosse.

    Non puoi dire che Araba non l’hai nemmeno guardata: chi se ne frega se e’ falsa e la sua vita virtuale e’ costruita? Solo tu hai avuto alcune erezioni con i suoi pixels…

    Dai dai posta il jpeg delle tue vene e facciamola finita: per favore libera della banda per persone meno prolisse e inutili di te.

    ps: la Vezzali non la attacchi piu’?? Mi sembra abbia tutto il diritto di fare la troia (ossia fare la “piaciona” con chi gli pare)… oppure solo quelle di sinistra possono fare le troie.

    ps2: se ti togli l’ossigeno con un leggero strangolamento oppure con una busta di plastica godi meglio… prova prova… su credimi.

  32. kelebek scrive:

    Se vuoi che mi suicidi unicamente per far piacere a te, dovresti essere più gentile, non ti pare?

    Cioè io in genere mi suicido per le persone che mi stanno simpatiche.

    Miguel Martinez

  33. controlL scrive:

    Mi chiedo cosa c’entrino la carfagna e la vezzali con quelle citazioni di donne che sembrano le discendenti delle “femmine omicide” dell’ariosto, che sono discendenti delle amazzoni omeriche, per dire l’antichità di certe posizioni che sembrano così moderne.

    Ripasso di letteratura italiana rinascimentale:

    Le donne, che si videro tradite

    dai loro amanti in che più fede aveano,

    restâr per alcun dì sì sbigottite,

    che statue immote in lito al mar pareano.

    Visto poi che da gridi e da infinite

    lacrime alcun profitto non traeano,

    a pensar cominciaro e ad aver cura

    come aiutarsi in tanta lor sciagura.

    E proponendo in mezzo i lor pareri,

    altre diceano: in Creta è da tornarsi;

    e più tosto all’arbitrio de’ severi

    padri e d’offesi lor mariti darsi,

    che nei deserti liti e boschi fieri,

    di disagio e di fame consumarsi.

    Altre dicean che lor saria più onesto

    affogarsi nel mar, che mai far questo;

    e che manco mal era meretrici

    andar pel mondo, andar mendiche o schiave,

    che se stesse offerire agli supplìci

    di ch’eran degne l’opere lor prave.

    Questi e simil partiti le infelici

    si proponean, ciascun più duro e grave.

    Tra loro al fine una Orontea levosse,

    ch’origine traea dal re Minosse;

    la più gioven de l’altre e la più bella

    e la più accorta, e ch’avea meno errato:

    amato avea Falanto, e a lui pulzella

    datasi, e per lui il padre avea lasciato.

    Costei mostrando in viso et in favella

    il magnanimo cor d’ira infiammato,

    redarguendo di tutte altre il detto,

    suo parer disse, e fe’ seguirne effetto.

    Di questa terra a lei non parve tôrsi,

    che conobbe feconda e d’aria sana,

    e di limpidi fiumi aver discorsi,

    di selve opaca, e la più parte piana;

    con porti e foci, ove dal mar ricorsi

    per ria fortuna avea la gente estrana,

    ch’or d’Africa portava, ora d’Egitto

    cose diverse e necessarie al vitto.

    Qui parve a lei fermarsi, e far vendetta

    del viril sesso che le avea sì offese:

    vuol ch’ogni nave, che da venti astretta

    a pigliar venga porto in suo paese,

    a sacco, a sangue, a fuoco al fin si metta;

    né de la vita a un sol si sia cortese.

    Così fu detto e così fu concluso,

    e fu fatta la legge e messa in uso.

    Come turbar l’aria sentiano, armate

    le femine correan su la marina,

    da l’implacabile Orontea guidate,

    che diè lor legge e si fe’ lor regina:

    e de le navi ai liti lor cacciate

    faceano incendi orribili e rapina,

    uom non lasciando vivo, che novella

    dar ne potesse o in questa parte o in quella

    (orlando furioso, xx, 22-28)

  34. utente anonimo scrive:

    ok mi arrendo: non rispondi e non apri una discussione (eppure la mia domanda sulla Ferilli era chiara)…

    Altro che tre puntini: a proposito sapete che i tre puntini sono indice di “fantasia” e liberta’ di pensiero? Chi non li usa e’ relegato a ragionare per dogmi senza mai lasciare nulla in sospeso.

    Pero’, pero’… (ecco i tre puntini) in fondo mi spiace se ti tagli le vene: ok dai prendila come una critica -costruttiva- per migliorarti (non so se lo possa essere ma l’immaginazione fa miracoli).

    In verita’ io non sono certamente meglio di te e mi sono arrabbiato con i tuoi articoli perche’ non ci si capisce quasi nulla e perche’ (a mio parere) traspare un odio verso le donne -non impegnate- che rasenta una questione patologica.

    Io sarei il primo ad esser felice se quanto ho scritto e’ sbagliato… * 3 puntini*… vuol dire che vai alla grande e meglio cosi’ per tutti.

    pps: merda umana in fondo ti umanizza: definire uno merda di cane lo “canizza” no?

  35. kelebek scrive:

    Per n. 34

    Ah, ecco, nel tuo discorso c’era pure una domanda.

    Io non so cosa dovreste fare voi di sinistra se la Ferilli fa vedere le tette.

    Primo, perché mi interessa poco, come mi interessa poco la Dell’Utri. In fondo ci saranno diversi milioni di paia di tette come quelle della Ferilli, che non ho nemmeno ben presente.

    Secondo non dico mai agli altri ciò che “devono” fare.

    Terzo, la “sinistra” non è un mio problema.

    Comunque, il punto non è né la destra, né la sinistra, e nemmeno la troietta di turno, bensì il grande flusso mediatico che tutto divora.

    Una domanda: se i miei testi sono lunghi e noiosi (e su questo hai pienamente ragione), come fanno a farti arrabbiare così tanto?

    Francamente non lo capisco.

    Miguel Martinez

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