I clandestini? Nascondiamoli!

Ho sempre evitato di infierire sui cognomi che il destino ha assegnato a ciascuno di noi.

Però uno che si chiama Nicola Nascosti e dice di sapere come far sparire i clandestini se l’è andata a cercare.

nicola_nascosti
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40 risposte a I clandestini? Nascondiamoli!

  1. utente anonimo scrive:

    Trovo più notevole la precisazione “sotto casa”, che implica che altrove possono anche andarci, i clandestini.

    Mi pare sia una posizione estremamente popolare, per nulla resa meno convincente dal fatto di essere del tutto idiota.

    Non che la cosa mi stupisca, se penso che ci troviamo sotto casa il comunismo da quasi due secoli …

    Ciao

    Francesco

    PS hai letto la proposta di Cossiga sui clandestini?

  2. NonStoConOriana scrive:

    Poveri neanche-più-fascisti, lasciali fare!

    Hanno una missione da compiere: si chiama “TUTTO, PUR DI NON LAVORARE”.

  3. utente anonimo scrive:

    Spero che l’affermazione non provenga da qualche loro gemello ex-post-rifo-comunista, personaggi altrettanto noti per la medesiama malattia ….

    Francesco

  4. NonStoConOriana scrive:

    Ciao Francesco,

    mi pregio di corrispondere quasi alla perfezione al ritratto che fai, con la piccola differenza che tra cazzi & mazzi dedico al lavoro undici ore al dì, da pendolare, e che al contrario di tanti sfaticati del piddielle mi sono laureato in sei anni soltanto, ai bei tempi che i corsi eran di cinque. Da fuori sede, anche quello…!

  5. utente anonimo scrive:

    Onore al merito e la duro lavoro, carissimo mosca rossa.

    Io non fui altrettanto brillante negli studi e oggi lavoro solo 8 ore al giorno, massimo nove.

    Più un paio scarse di trasferimento.

    Baci

    Francesco

  6. NonStoConOriana scrive:

    Vedi Francesco, un conto è l'”immagine mediatica” della politica militante, intonata sempre e comunque alla denigrazione o al far rientrare nei binari del desiderabile qualunque genere di iniziativa o di esperienza.

    Un altro conto è la realtà, che è fatta tanto più spesso di lavoro (anche duro, anche sottopagato, anche pesante) quanto più ci si allontana dai riflettori e dalle ciarle giornalaie.

  7. utente anonimo scrive:

    Io vorrei ridurre al minimo la distanza tra la politica e la realtà.

    E dare una sforbiciatina alla numerosità della classe politica. E del codazzo che gli gira intorno.

    Ciao

    Francesco

  8. mariak scrive:

    quel “sottocasa” espressione molto domestica in tutti i sensi, sarà stato pensato per catturare l’attenzione di quelli che hanno paura ad uscire di casa dopo le nove e mezzo di sera favoriti, nel caso in questione, dalla conformazione della strada lunga e stretta con tante casette a schiera, sarebbe stato impensabile nel quartiere nostro miguel, che lì ,la sera dove frescheggiano gli abitanti , sarebbero i clandestini ad avere dei timori, ma tutto fa brodo per rinfocolare il sentimento fittizio di insicurezza sparso ad arte anche laddove, appunto, di pericoloso c’è di tutto, compresi certi fiorentini, meno che i clandestini ,ma come si dice ci si ingegna pur di adeguarsi alla linea “nazionale”

    E del resto come rispose il senatore capogruppo a palazzo vecchio a me che avevo protestato per la richiesta di un commissario ai rom, dichiarandomi preoccuopata per quel modo di governare, “stia tranquilla , noi vogliamo prevenire…”

    L’ultimo anlfabeta avrebbe articolato un pensierino un po’ più degno, ma conoscendo i tipi cosa possiamo pretendere?

  9. NonStoConOriana scrive:

    Io a Firenze ci sono nato, e i comunicati stampa del Comune sono una delle mie letture quotidiane.

    Ebbene, un “centrodestra” piccino, bambino, incompetente, mediocre perfino nella malafede, non pensavo potesse esistere. E’ proprio vero che politicanza e rispetto di se stessi abitano su due pianeti ben distinti!

    Gli esempi citabili sarebbero innumerevoli, su tutti il “Toscana buco nero dell’Occidente” che scappò di bocca al coordinator Tortoli qualche anno fa.

  10. RitvanShehi scrive:

    >Trovo più notevole la precisazione “sotto casa”, che implica che altrove possono anche andarci, i clandestini.

    Mi pare sia una posizione estremamente popolare, per nulla resa meno convincente dal fatto di essere del tutto idiota. Francesco< Io non la trovo tanto idiota, invece. A parte il fatto che – a mio immodesto avviso – non si dovrebbe giudicare una proposta politica solo ed esclusivamente dallo slogan su un cartellone e dal cognome del proponente (altrimenti Maroni non dovrebbe mai aprir bocca:-) ), io credo che quel “sotto casa” tenda a distinguere fra clandestini pusher/malviventi vari che ciondolano per ore davanti alle case addocchiando possibili prede e p.es. badanti e muratori – clandestini pure issi – che non lo fanno. E per essere una proposta kamerateska non mi sembra tanto abominevole, suvvia!

  11. mariak scrive:

    Io non la trovo tanto idiota, invece. A parte il fatto che – a mio immodesto avviso – non si dovrebbe giudicare una proposta politica solo ed esclusivamente dallo slogan su un cartellone e dal cognome del proponente ritvan

    hai perso anche il senso dell’umorismo vedo, eppoi quale sarebbe la proposta politica?

    Chissà magari proporranno le solite ronde del c.

    mary

  12. RitvanShehi scrive:

    >hai perso anche il senso dell’umorismo vedo, mary< Vedi male anche tu, kompagna: anche la mia battuta su Maroni la trovi per caso “mortalmente noiosa”?:-) >eppoi quale sarebbe la proposta politica?< Vai all’incontro e lo saprai. Lapalissiano. >Chissà magari proporranno le solite ronde del c.< Non siamo scurrili, pev favove, questo è un blog Intellettualmente e Moralmente Supeviove a queste sconcezze!:-) :-). (ti risparmio l’ovvia battuta di ritorno “da che pulpito…”:-) ).

  13. mariak scrive:

    per le ronde non c’è nessuna battuta di ritorno, sono iniziative stupide, inefficaci e un po’ razziste, quindi del c.

    Non mi dire che le approvi, sarebbe troppo deludente.

    Non ci sono andata perchè per fortuna il 14 luglio ero fuori e anche se fossi stata a casa figurati se mi sbattevo in via di ripoli, per sentire quelli di an, stai tranquillo se verranno in centro ci andrò eccome e dirò le cose che dico qui, ovviamente senza nominare il c.

  14. Ritvanarium scrive:

    Notare il plagio ;-))) del “Si può fare” ….

    by DavidRitvanarium

  15. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    anche secondo me quel “sotto casa” nel cartello andava interpretato a-la-Fransuà.

    Allo stesso tempo, però, non è improbabile che la scelta della locuzione “sotto casa” sia stata fatta proprio per far saltare alla mente il pusher (o la professionista) che ciondola su e giù per il marciapiede.

    Non è la prima volta che mi capita, però mi stupisco sempre come l’abitudine ad usare una lingua straniera di cui si ha ottima padronanza permetta alcune osservazioni che a un nativo difficilmente verrebbero spontanee.

    Z.

  16. paniscus scrive:

    A proposito di lavoro: non conosco Nicola Nascosti, ma so con ragionevole certezza che Achille Totaro, suo collega citato nel manifesto, si trascinò per circa quindici anni di iscrizione fuori corso all’università, pagato dal partito apposta perché potesse continuare a fare il rappresentatne studentesco…

    Lisa

  17. NonStoConOriana scrive:

    Appunto: era un erede politico del PNF: Partito Nazionale Fancazzisti.

  18. utente anonimo scrive:

    partito che raduna una buona quota della classe politica italica da tempo immemorabile, se non sbaglio.

    Francesco

  19. RitvanShehi scrive:

    >Ritvan, anche secondo me quel “sotto casa” nel cartello andava interpretato a-la-Fransuà.

    Allo stesso tempo, però, non è improbabile che la scelta della locuzione “sotto casa” sia stata fatta proprio per far saltare alla mente il pusher (o la professionista) che ciondola su e giù per il marciapiede.Z.< Non è improbabile. Ma se il pusher o la/il professionista da marciapiede (ci sono anche i trans, eh, non dimentichiamoli, Sircana docet:-) ) effettivamente ci stanno sul marciapiede, c’è poco da “far saltare alla mente”. Saltano agli occhi!:-). >Non è la prima volta che mi capita, però mi stupisco sempre come l’abitudine ad usare una lingua straniera di cui si ha ottima padronanza permetta alcune osservazioni che a un nativo difficilmente verrebbero spontanee.< Mah, stai a vedere che la mia – falsa modestia a parte – arguzia sia dovuta esclusivamente al fatto che l’italiano non è la mia madrelingua?:-)

  20. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    — Mah, stai a vedere che la mia – falsa modestia a parte – arguzia sia dovuta esclusivamente al fatto che l’italiano non è la mia madrelingua?:-) —

    Iiiih, eddai Ritvan! uno prova ad abbozzare una (discutibilissima) riflessione e tu subito a sentirti sminuito 🙂

    Lo sappiamo che sei arguto, su ;-))

    K.

  21. RitvanShehi scrive:

    >Iiiih, eddai Ritvan! uno prova ad abbozzare una (discutibilissima) riflessione e tu subito a sentirti sminuito 🙂 Lo sappiamo che sei arguto, su ;-)) K.< Guarda caro K. (ma chi sei?) se leggi bene la “discutibilissima riflessione” di Z. vedrai che non era la mia arguzia semantica ad essere in discussione, bensì la sua origine, che si attribuiva al fatto di essere io un buon conoscitore dell’italiano, ma non madrelingua. Invece, posso assicurare entrambi che tali approfondimenti semantici io li ho sempre fatti anche nella mia lingua madre, l’albanese.

  22. mariak scrive:

    Invece, posso assicurare entrambi che tali approfondimenti semantici io li ho sempre fatti anche nella mia lingua madre, l’albanese. R,

    io non ne dubitavo, si vede lontano un miglio che hai una grande passione e attenzione per le parole,

    un aspetto di te, questo, che mi piace assai

    mary

  23. RitvanShehi scrive:

    x mary (#22)

    Detto non in senso ironico, spero:-).

  24. mariak scrive:

    Certo che no, lo sai, io dò a ritvan quello che è di ritvan, potrei casomai dire che a volte le collochi in modo tutto tuo , ma questo è un altro discorso, che non intacca per nulla la grande conoscenza che hai dell’italiano scritto, conoscenza, tra l’altro ,molto difficile da conquistare rispetto all’italiano parlato.

    Tutto ciò, fermo restando i passati e futuri conflitti:-).

    maria

  25. RitvanShehi scrive:

    >per le ronde non c’è nessuna battuta di ritorno, sono iniziative stupide, inefficaci e un po’ razziste, quindi del c. mariak< Veramente la “battuta di ritorno” si riferiva all’uso del “c.”, non alle ronde.
    >Non mi dire che le approvi, sarebbe troppo deludente.< Dipende. Io non ho le tue granitiche certezze frutto di Infusione di Ideologia Superiore:-). Sono sostanzialmente – come ho detto più volte – un pragmatico.
    Per prima cosa, se lo Stato abdica alle sue funzioni di controllo del territorio e lascia che se ne occupino cittadini “autogestiti”, questo è un brutto segno: o è uno Stato con le pezze al sedere che non riesce a pagare tutti i poliziotti che servono oppure è uno Stato che se ne frega del degrado cittadino.

    Come vedi, io preferisco la polizia alle ronde (specie alle ronde “gestite” da AN, Forza Nuova, Lega et similia). Però, in assenza (o meglio, insufficienza/carenza) delle forze dell’ordine, non vedrei di malocchio la selezione – secondo criteri ufficiali e scritti di trasparenza e affidabilità – da parte delle amministrazioni comunali di “volontari” che setaccino il territorio per qualche ora al giorno e segnalino alle forze dell’ordine situazioni che debbano essere segnalate. Un po’ come gli “ausiliari del traffico”, per intendersi.

    >Non ci sono andata perchè per fortuna il 14 luglio ero fuori e anche se fossi stata a casa figurati se mi sbattevo in via di ripoli, per sentire quelli di an, stai tranquillo se verranno in centro ci andrò eccome e dirò le cose che dico qui, ovviamente senza nominare il c.< Ovviamente:-). E già che ci vai, chiedi loro da parte mia:”Scusate, kamerati, vabbe’ che il pusher clandestino sotto casa non sta bene, ma nel caso egli abbia un permesso di soggiorno ottenuto, chessò, tramite un kamerata di pura razza italica che lo assume in modo fittizio, dietro percentuale sugli incassi della robba, tutto bene per voi?”:-)

  26. RitvanShehi scrive:

    >Certo che no, lo sai, io dò a ritvan quello che è di ritvan, potrei casomai dire che a volte le collochi in modo tutto tuo , ma questo è un altro discorso, che non intacca per nulla la grande conoscenza che hai dell’italiano scritto, conoscenza, tra l’altro ,molto difficile da conquistare rispetto all’italiano parlato. maria< Grazie, mary! Ma sai, viste anche le recenti polemiche, la tua apologia nei confronti delle mie scelte semantiche poteva essere facilmente presa per ironia:-). >Tutto ciò, fermo restando i passati e futuri conflitti:-).< Ovviamente:-). P.S. Visto che siamo in argomento, ma in questo caso non si dovrebbe dire “fermi restando”?:-)

  27. mariak scrive:

    Ritvan,

    intanto bisogna vedere se davvero il territorio è fuori controllo, a me non risulta, perlomeno dalle mie parti, ma credo nemmeno nelle grandi o piccole città della penisola, a parte purtroppo certi luoghi classici dove si spara , per le strade, tipo certe zone del napoletano, e dove le ronde non servirebbero assolutamente a nulla.

    Più in generale le ronde aumenterebbero a mio parere la possibilità di incidenti, voluti o meno, che aggraverebbero il senso di insicurezza, spesso indotto e fittizio, creando disagio e ulteriori difficoltà.

    Gli ausiliari del traffico sono un’altra cosa, lo so che lo sai, ma faccio per ribadirlo, eppoi a chi spetterebbe la scelta, ai comuni, e in base a quale competenza? E con quali regole d’ingaggio, non mi riferisco ai soldi ma ai comportamenti, chi deve essere fermatoi, a chi si deve guardare nella borsa? ma siamo matti o cosa?

    No, sono nettamente contraria, e secondo me chi le propone non ci crede nemmeno lui, fumo negli occhi per accontentare un elettorato conquistato principalmente sul tema della sicurezza.

    Sono gli organi previsti dalla legge a dover sorvegliare, no, meglio dire a tutelare, le nostre città e non cittadini zelanti che si improvvisano sceriffi della domenica.

    o francamente quando vedo le camicie verdi a controllare il territorio del nord est mi viene un certo malessere, e non soltanto a me visto che spesso i migranti la sera stanno molto a casa proprio per non incontrare quei bei tomi che si ritengono tutori dell’ordine.

  28. RitvanShehi scrive:

    >Ritvan, intanto bisogna vedere se davvero il territorio è fuori controllo, a me non risulta, perlomeno dalle mie parti, mariak< Beh, allora non c’è problema: non mandiamo le ronde dalle tue parti. Ma poi, se qualche bruto alcoolizzato (senza alcun riferimento a razza, etnia, religione, permesso di soggiorno o meno o credo politico:-) ) ti zompa addosso mentre passeggi, non venire qui a lamentarti, eh! >ma credo nemmeno nelle grandi o piccole città della penisola, a parte purtroppo certi luoghi classici dove si spara , per le strade, tipo certe zone del napoletano, e dove le ronde non servirebbero assolutamente a nulla.< Sì, su quest’ultima cosa ti dò ragione. A meno che non facciano la ronda su carrarmato:-). >Più in generale le ronde aumenterebbero a mio parere la possibilità di incidenti, voluti o meno, che aggraverebbero il senso di insicurezza, spesso indotto e fittizio, creando disagio e ulteriori difficoltà.< No, se i “rondaioli” fossero ben addestrati. Certo, se si sceglie gente come il fallocefalo cittadino zelante che la vigilia di capodanno telefonò ai caramba, dicendo che io stavo vendendo botti proibiti ai ragazzini (mi pare di aver già raccontato per esteso la storia), beh, allora sì. Ma proprio per questo dico che dovrebbero essere cittadini scelti molto oculatamente. >Gli ausiliari del traffico sono un’altra cosa, lo so che lo sai, ma faccio per ribadirlo,< Appunto. E anche i rondaioli dovrebbero essere “altra cosa”, proprio come gli ausiliari. >eppoi a chi spetterebbe la scelta, ai comuni, e in base a quale competenza?< Alla competenza che assegna la legge. Legge da fare. >E con quali regole d’ingaggio, non mi riferisco ai soldi ma ai comportamenti, chi deve essere fermato, a chi si deve guardare nella borsa?< Non “fermato”. “Segnalato” ho detto. Col telefonino. Vuoi che ti faccia il solito disegnino?:-). A volte basta solo la presenza di un’uniforme per indurre i malintenzionati a desistere e sparire.
    >ma siamo matti o cosa?< Non so gli altri, io sono sanissimo di mente:-). >No, sono nettamente contraria,< Non l’ho mai messo in dubbio, kompagna:-).
    >e secondo me chi le propone non ci crede nemmeno lui, fumo negli occhi per accontentare un elettorato conquistato principalmente sul tema della sicurezza.< Ma non s’era detto “fette di prosciutto sugli occhi”?:-) >Sono gli organi previsti dalla legge a dover sorvegliare, no, meglio dire a tutelare, le nostre città< Già. Ma siccome le leggi in una democrazia non sono state scritte in tavole di pietra sul monte Sinai, ogni tanto si possono anche aggiornare, sai. >e non cittadini zelanti che si improvvisano sceriffi della domenica.< Ah, ma allora io parlo a vuoto! >o francamente quando vedo le camicie verdi a controllare il territorio del nord est mi viene un certo malessere,< Non dovrebbero essere camicie né verdi, né rosse e né nere. >e non soltanto a me visto che spesso i migranti la sera stanno molto a casa proprio per non incontrare quei bei tomi che si ritengono tutori dell’ordine.< Io non parlavo di “bei tomi” che aggrediscono i “migranti” a prescindere quando tornano dalla spesa. Parlavo di gente seria, preparata e responsabile che sa distinguere – oltre al colore della pelle o al turbante in testa – un probabile malintenzionato da una persona perbene. Migrante o stanziale che sia.
    Ecco, p.es. nella legge istitutiva si potrebbe mettere come condizione inderogabile la presenza proprio di un “migrante” in ogni ronda, ovvero la famosa “quota diversamente comunitaria”:-). Che ne dici kompagna? No, eh, scommetto che lo chiameresti “ziotommismo”:-)

  29. Ritvanarium scrive:

    Carissima Maria K,

    a proposito di Compagni e di “Solidarietà ai Migranti”, saresti Ospite d’ Onore [ma potete venir tutti/e] a commentare qui il Caso Kadiu :

    Bizantinismo-Rosso_Click

  30. utente anonimo scrive:

  31. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    — Guarda caro K. (ma chi sei?) —

    Sono Z. con annesso errore di stumpa 🙂

    Z.

  32. NonStoConOriana scrive:

    Secondo voi l’anonimo qui sotto che lavoro fa?

  33. Harmachis scrive:

    Questi qui sotto almeno hanno l’onestà di chiamarla Troia.

  34. irSardina scrive:

    Secondo voi l’anonimo qui sotto che lavoro fa? NonStoConOriana

    Sta Con La Ragione. E’ un lavoro molto ambito, ultimamente…

    Sardina

  35. RitvanShehi scrive:

    >Sta Con La Ragione. E’ un lavoro molto ambito, ultimamente… Sardina< Inzomma, sarebbe un ragioniere?:-)

  36. NonStoConOriana scrive:

    No, no, Sardina; faccio l’amministratore di rete…

    Ho appena finito di mettere in piedi un postfix in ascolto su un mx di rincalzo, tante volte il vecchio mail.dominiodelladitta.com decidesse di “salutare” durante le ferie, lui o la connessione…!

  37. RitvanShehi scrive:

    >No, no, Sardina; faccio l’amministratore di rete… NonStoConOriana< Guarda, fratello pseudomusulmano:-) che la curiosità della nostra Sarda aveva per oggetto il fallaciano, non te.

  38. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    — Guarda, fratello pseudomusulmano:-) che la curiosità della nostra Sarda aveva per oggetto il fallaciano, non te. —

    Beh, provarci è lecito 😀 😀 😀

    Z.

    ;-))

  39. MarkusWolf scrive:

    Nascosti mi fa paura…

    .Mark.

  40. JohnZorn scrive:

    >a parte purtroppo certi luoghi classici dove si spara< Stupri scippi e aggressioni,invece, caratterizzano un terriorio sotto controllo invece, brava! 🙂 >spesso i migranti la sera stanno molto a casa proprio per non incontrare quei bei tomi che si ritengono tutori dell’ordine. < Ma se son bravi e onesti lavoratori,che dici,che dovrebbero temere? Che nomen-omen ci sian Nascosti, nelle loro case, dei clandestini? Allora stare in casa desta sospetti no? 🙂 JZ

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