Poeti primaverili

Quale noto personaggio scrisse questa poesia?

Nave di plenilunio
solca la volta celeste
la luce sprizza e gioca
sull’orizzonte azzurro

 Il testo probabilmente vi sembrerà un po’ stucchevole. Anzi, anche chi l’ha tradotto, conferma che nell’originale, la qualità non è altissima. Controllate anche voi:

rodesac badrad mnatobi mtvare
cis k’amarazed gadacurdeba
da misi shuki, gabrc’q’invebuli,
lurzh horizont’zed shetamashdeba.

No, non lo so affatto leggere io, i verbi poi per me costituiscono misteri impenetrabili. Però un occhio al testo originale, anche per chi non capisce la lingua, fornisce un indizio decisivo a proposito dell’identità dell’autore.

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28 risposte a Poeti primaverili

  1. utente anonimo scrive:

    Peppe Stalin ?

    conte oliver

  2. NonStoConOriana scrive:

    Può essere georgiano, la lingua?

  3. utente anonimo scrive:

    Shota Rustaveli

    fenice

  4. utente anonimo scrive:

    non c’entra niente, ma mi serve una consulenza in materia di cose araboislamiche ecc.

    L’altra sera, durante una goduriosa sosta in un kebabbaro qui vicino, ho notato un quadretto che raffigurava un guerriero armato nell’atto di trafiggere un drago; in alto compariva una scritta in arabo, di cui l’unica parte a me comprensibile erano le parole finali, “hadha l-bayt”. Ho pochi dubbi che si trattasse di San Giorgio.. ciò significa che viene venerato anche come santo musulmano? Oppure uno dei kebabbari che lavora lì è cristiano?

    EM

  5. filomenoviscido scrive:

    @4:

    oppure era un trotskista 🙂

  6. upuaut scrive:

    Io non ho manco capito di che lingua si tratta. 😀

  7. kelebek scrive:

    Scusate se aspetto ancora un po’ a rispondere. I post di questo tipo permettono di far venire fuori molte cose interessanti…

    Miguel Martinez

  8. kelebek scrive:

    Per EM n. 4

    Direi sicuramente un cristiano copto egiziano.

    Hanno un culto particolare di San Giorgio.

    Miguel Martinez

  9. utente anonimo scrive:

    un polacco?

    Papa?

    morto?

    Santo subito?

    il più grande uomo del secondo XX secolo?

    Francesco

  10. PinoMamet scrive:

    France’

    non mi suona mica molto polacco;

    anche a me dà l’idea del georgiano.

    Personaggi noti georgiani, dico proprio noti a tutti, a parte il già menzionato Peppe e magari Shevarnadze non ne ricordo.

    Rustaveli e Paradjanov magari, ma alla fine non sono così notissimi (peccato, certo).

  11. PinoMamet scrive:

    Miguel

    però la risposta la vogliamo, no come quell’altra volta dell’immagine del tipo a cavallo col falco!!

    🙂

  12. baskerville2005 scrive:

    boh…georgiano?io ho trovato questo cercando(in google beh ognuno fa quello che può 🙂 ) mnatobi http://encarta.msn.com/encnet/features/mapcenter/map.aspx?geocodeid=7671160&name=mnatobi

    non vorrà dire sicuramnete nulla….

    cmq sottoscrivo il post #11 di pinomamet…

    stavolta diccelo 🙂

    ciao a tutti

  13. blatante scrive:

    Georgiano?

    Kaka Kaladze, l’unico che conosco.

    Beh, c’è anche un cestista ma vi sfido a scriverne il cognome “Tsiskivili” o qualcosa del genere. Poi è scarso.

    Francesco

  14. kelebek scrive:

    La risposta arriva con l’alba.

    Il guaio è che a giocare con le persone troppo intelligenti, si perde subito: avrei dovuto tenerne conto.

    Vincono Conte Oliver al primo lancio e NonStoConOriana al secondo lancio.

    Ma NonStoConOriana bara, perché è tra i pochi italiani a conoscere dal vivo quelle parti del mondo.

    Miguel Martinez

  15. kelebek scrive:

    Ovviamente se ne possono dedurre tante cose.

    Ad esempio, come sia possibile pescare nel corpus degli scritti di chiunque, qualunque cosa, da utilizzare per qualunque fine.

    Che so, potrei difendere una fabbrica che manda su nuvole di fumo in cielo, dicendo che chi è contro è come Stalin che amava guardare la volta celeste.

    Miguel Martinez

  16. controlL scrive:

    Be’, ma la conclusione più ovvia è che tutti, proprio tutti, si scrive poesie. Ad alcuni, diventati famosi, si fa il garbo o lo sgarbo di conservarle. Del resto è risaputo che peppino era un simpatico romanticone. Ma a me le suggestioni del post e dei commenti, non chiedetemi i reticoli associativi, ha riportato in mente una meravigliosa canzone (da quanto non la sentivo) d’un cantatutore che peraltro non mi fa impazzire.

    Bisanzio

    Anche questa sera la luna è sorta

    affogata in un colore troppo rosso e vago,

    Vespero non si vede, si è offuscata,

    la punta dello stilo si è spezzata.

    Che oroscopo puoi trarre questa sera, Mago?

    Io Filemazio, protomedico, matematico, astronomo, forse saggio,

    ridotto come un cieco a brancicare attorno,

    non ho la conoscenza od il coraggio

    per fare quest’ oroscopo, per divinar responso,

    e resto qui a aspettare che ritorni giorno

    e devo dire, devo dire, che sono forse troppo vecchio per capire,

    che ho perso la mia mente in chissà quale abuso, od ozio,

    ma stan mutando gli astri nelle notti d’ equinozio.

    O forse io, forse io, ho sottovalutato questo nuovo dio.

    Lo leggo in me e nei segni che qualcosa sta cambiando,

    ma è un debole presagio che non dice come e quando…

    Me ne andavo l’ altra sera, quasi inconsciamente,

    giù al porto a Bosphoreion là dove si perde

    la terra dentro al mare fino quasi al niente

    e poi ritorna terra e non è più occidente:

    che importa a questo mare essere azzurro o verde?

    Sentivo i canti osceni degli avvinazzati,

    di gente dallo sguardo pitturato e vuoto…

    ippodromo, bordello e nordici soldati,

    Romani e Greci urlate dove siete andati…

    Sentivo bestemmiare in Alamanno e in Goto…

    Città assurda, città strana di questo imperatore sposo di puttana,

    di plebi smisurate, labirinti ed empietà,

    di barbari che forse sanno già la verità,

    di filosofi e di eteree, sospesa tra due mondi, e tra due ere…

    Fortuna e età han deciso per un giorno non lontano,

    o il fato chiederebbe che scegliesse la mia mano, ma…

    Bisanzio è forse solo un simbolo insondabile,

    segreto e ambiguo come questa vita,

    Bisanzio è un mito che non mi è consueto,

    Bisanzio è un sogno che si fa incompleto,

    Bisanzio forse non è mai esistita

    e ancora ignoro e un’ altra notte è andata,

    Lucifero è già sorto, e si alza un po’ di vento,

    c’è freddo sulla torre o è l’ età mia malata,

    confondo vita e morte e non so chi è passata…

    mi copro col mantello il capo e più non sento,

    e mi addormento, mi addormento, mi addormento…

    http://it.youtube.com/watch?v=YOZ_Z5zwCik

    saluti; per qualche giorno levo il disturbo.p

  17. utente anonimo scrive:

    Fermi tutti!!

    Finalmente posso dare il mio porcellino (d’India) di contributo linguistico, io che non avrei schifato diventare un grande linguista, in un blog di finissimi e sommi linguisti come quasi tutti voi_

    Attendez un moment – suspense..

    Non è di sicuro polacco – non perché stanotte mi sia sparato un corso condensato di polacco subliminale dormendo con le cuffie, ma perché ho parecchi libri della Szymborska con testo a fronte, e almeno di vista lo riesco a riconoscere_

    Tie’ – beccateve questa, maledetti conoscitori di arabo, giapponese, turco, russo e altre lingue slave_

    Oa mi manca solo di iscrivermi a un forum sulla Viola e commentare gli aspetti tecnici della partita di ieri, e la mia soddisfazione metamorfica da rivalsa sarà completa_

    L. (Hide) M.

  18. utente anonimo scrive:

    Ops – rivalsa del cazzo – sembra che arrivai tardi_

    Ma uno non si può prendere nemmeno le sue più miserre soddisfazioni a questo mondo !!!!! (imperialista, postmoderno, meccanico, disumano, avido, etc.. etc..)

    Comnque dai ragazzi – non faceva così schifo la poesia – e ora non datemi dello stalinista di rinterzo please_

    + + + +

    p. Avrei scommesso, vincendo pochino perché le quotazioni lo davano come probabilissimo, che tu fossi gucciniano – pensa un mio amico ha una casa n montagna a 2 passi da Pavana e a volte siamo andanti a trovarlo (cioè, sono andati loro, quando andai io non c’era)_

    + + + +

    Comunque ha ragione Miguel – il livello dei bloggherini di Kelebek è da fare invidia al jet set – su certe tematiche_

    L.M.

  19. utente anonimo scrive:

    PS

    Sembrava quasi, dico quasi, un haiku_ A suo modo_

    Che Peppone avesse tali pretese e conoscenze???

    La parola agli esperti_

    L. (Mikebongiorno) M.

  20. utente anonimo scrive:

    PPS

    Non solo questo è un blog da ‘beautiful minds’ – ma il conte Oliver ha indovinato al 1° commento, dopo solo 2 ore dalla pubblicazione del post_

    L.M.

  21. kelebek scrive:

    Qualche indizio sulla georgianità del testo…

    1) due parole arabe (badr e k’amar), una persiana, credo (lurzh) e una europea (horizont’). Tra l’altro, badr in arabo vuol dire luna piena, qamar luna generica.

    2) presenza di un certo numero di grappoli consonantici es. gabrc’q’invebuli, che non è male…

    Miguel Martinez

  22. utente anonimo scrive:

    Potrebbe essere una poesia di Stalin.

    Stradivari

  23. RitvanShehi scrive:

    Voto “Stalin” anch’io.

  24. utente anonimo scrive:

    Ehm…

    Il primo commento a questo post, il commento di “conte oliver”, è comparso solo negli ultimi minuti?

    Io prima non l’avevo letto.

    Credevo di avere battuto tutti in volata dicendo Stalin, ed invece…

    Boh!

    Comunque se mi è venuto in mente il dittatore sovietico è la combinazione di due fatti. La lingua georgiana e i riferimenti alla volta celeste, nota passione di Stalin. Si racconta che quando le autorità sovietiche cominciarono a considerare Boris Pasternak un deviazionista letterario, Stalin ordinò di lasciar perdere “quest’uomo che vive tra le nuvole”.

    Stradivari

  25. utente anonimo scrive:

    E’ vero che Stalin eliminò 99 dirigenti del Poltiburo di Lenin su 103 (o giù di lì)?

    Francesco

  26. RitvanShehi scrive:

    >E’ vero che Stalin eliminò 99 dirigenti del Poltiburo di Lenin su 103 (o giù di lì)? Francesco< Se le cifre sono esatte credo che si tratti del Comitato Centrale del PCUS, non del Politburo. Quest’ultimo era un organo abbastanza ristretto: non so quanti membri avesse in URSS, ma p.es. in Albania erano sempre 13* (sarà per questo che le cose ci sono andate di merda?:-) ) e, siccome copiavamo tutto dall’URSS, non credo che quest’ultimo ne avesse un centinaio. * Quando lo stalinista Enver Hoxha morì nel 1985, nel Politburo non era rimasto nessuno di quelli che lo componevano all’inizio del regime (1945). E nessuno degli scomparsi era morto di morte naturale:-).

  27. utente anonimo scrive:

    a proposito di San Giorgio bisogna assolutamente dire che nelle tradizioni medio orientali asia-minore grecia e balkani ecc… é assimilato ad Al’khadir o Khezr o Hizir in turco. In un caravanserraglio fra Sinjar E Mosul in Iraq che forse oggi non esiste più, c’è un affresco dell’XI sec dove Al’Khadir ha una lancia nella bocca e sta dominando il drago. In Palestina c’è un villaggio che si chiama Al’Khadir nel quale andavano in pellegrinaggio sia i cristiani che i muslims per venerare San Giorgio/ al-Khadir, e ci sarebbero mille importantissime cose da dire a proposito …ciao jam

  28. paniscus scrive:

    Per p, al commento 16:

    quella canzone è bellissima, ma ho come la sensazione che il vate di Pavana l’abbia ampiamente ripresa da qui:

    —————

    Bisanzio, di W. B. Yeats

    Le immagini non purificate del giorno si ritraggono;

    La soldataglia ubriaca dell’imperatore è a dormire;

    La risonanza notturna recede, il canto delle passeggiatrici notturne

    Dopo il grande gong della cattedrale;

    Una cupola illuminata dalle stelle o dalla luna disdegna

    Tutto ciò che l’uomo è,

    Tutte le mere complessità,

    La furia e il fango delle vene umane.

    Dinanzi a me fluttua un’immagine, uomo o ombra,

    Ombra più che uomo, più immagine che ombra,

    Ché il rocchetto dell’Ade avvolto dalle fasce d’una mummia

    Può svolgere all’indietro il sentiero tortuoso;

    Una bocca che non ha in sé umidore o respiro

    Può chiamare a raccolta bocche senza respiro;

    Io saluto il sovrumano;

    Lo chiamo morte-in-vita e vita-in-morte.

    Miracolo, uccello o artefatto aureo,

    Più miracolo che uccello o artefatto,

    Posto sul ramo d’oro illuminato dalle stelle,

    Può cantare come i galli dell’Ade,

    O, inasprito dalla luna, può sprezzare a alta voce

    Nello splendore del metallo immutabile

    Il comune petalo o uccello

    E tutte le complessità di fango e sangue.

    A mezzanotte sulla terrazza dell’Imperatore vagano

    Fiamme che non nutre alcuna fascina, né acciaio ha acceso,

    Né tempesta disturba, fiamme generate da una fiamma,

    Dove spiriti generati dal sangue vanno

    Ad abbandonare ogni complessità di furia,

    Morendo in una danza,

    Un’agonia di estasi,

    Un’agonia di fiamma che non riesce neppure a strinare una manica.

    A cavallo del fango e del sangue del delfino

    Uno spirito dietro l’altro! Le fucine frantumano il flusso,

    Le auree fucine dell’Imperatore!

    I marmi della terrazza ove è la danza

    Frangono amare furie di complessità;

    Quelle immagini che tuttavia

    Nuove immagini generano,

    Quel mare lacerato dai delfini, tormentato dal gong.

    L’ho riportata tradotta perché si cogliessero subito i riferimenti, l’originale è (per esempio) qua:

    http://www.mrbauld.com/yeats1bz.html

    ciao

    Lisa

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