Parlavamo degli arresti di Ponte Felcino…
come fa il GIP a trasformare le idee politiche degli imputati, non accompagnate da alcuna azione o progetto, in dieci anni potenziali di carcere?
Tutto è possibile, quando si possiede il potere di definizione, arte in cui spiccano i giuristi.
E allora il Giudice per le indagini preliminari, Nicla Flavia Restivo, accusa el-Mostapha el-Korchi e gli altri di aver commesso il reato di cui all’art. 270 quinquies, "Addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale".
Questo articolo offre un particolare vantaggio, come non manca di sottolineare lo stesso GIP:
"A questo proposito, si rileva come, ai fini dell’integrazione della fattispecie in argomento, non si richieda un requisito di idoneità analogo a quello che si richiede con riguardo al reato associativo: non è necessario che la condotta tipica (l’attività di addestramento e istruzione) renda di per sé possibile l’attuazione del proposito criminoso rappresentato dal compimento di azioni terroristiche".
Insomma, uno si può pure "addestrare" leggendo qualche libretto sulla caccia, senza avere una pistola e addirittura senza essere in grado di sparare. Non solo: il GIP sottolinea come questo articolo stigmatizzi
"condotte che non solo non integrano gli estremi di delitti consumati o tentati contro l’incolumità delle persone, ma che non sono inquadrabili neppure nella fattispecie di reato di pericolo presunto di cui all’art. 270 bis c.p."
Per addestrarsi (lasciatevelo dire da qualcuno che è un noto Addestratore di Bande Paramilitari), la cosa più ovvia è andare a giocare ai Piccoli Commandos in montagna (in Umbria non mancano i luoghi idonei) .
Anzi, esiste un apposito sport, il Softair, i cui praticanti vanno in giro per i boschi in tute militari e si sparano addosso con armi ad aria compressa assolutamente realistiche. Le partite si svolgono, in genere, tra "occidentali" e "terroristi":
"gli "occidentali" usano principalmente repliche di armi statunitensi o europee, mentre i cosiddetti terrorist prediligono armi russe, come l’AK-74 o il Kalashnikov."
Giovane trevigiano che si sta non addestrando mentre espugna il magazzino di una ditta
Ora, se fai questo gioco e sei bianco e cristiano-discotecaro, non ti succede niente (anche se nella partita, hai fatto il terrorist). Se sei arabo e musulmano, invece, almeno negli Stati Uniti, ti puoi prendere anche l’ergastolo.
Gruppo di giovani novaresi mentre si non addestrano
Comunque, gli imputati di Ponte Felcino non sono accusati di aver fatto nulla del genere.
Non hanno avuto nemmeno istruttori: si sarebbero infatti autoaddestrati.
E in che modo?
Ne parleremo domani, insha’Allah.
Un sospiro e tanta tristezza…E penso agli ex sequestrati di Guantanamo che gli americani hanno rispedito nei loro paesi dopo lunghi anni di ingiusta detenzione per essere sistematicamente e ancora una volta ingiustamente condannati per…”terrorismo”.
In un paese del Maghreb, sono state condannate persone per “addestramento militare clandestino” perché hanno corso su una spiaggia insieme a persone che frequentano le moschee.
Un altro sospiro…e scappo: salgo di nuovo sulla mia macchina del tempo, per dimenticare, conversando con un pensatore morto 600 ani fa!
Imed Mehadheb Metoikos (Tunisia)
Quello che afferma il Gip dovrà trovare concretezza al momento del processo davanti al Giudice, altrimenti, sarà l’ennesima bolla di sapone. Una farsa processuale. Estrapolare delle accuse al limite dell’indimostrabile è una prassi consueta per il Gip. Il fatto è che se delle accuse non sono dimostrabili la causa la vince l’imputato. Tempo perso e una rogna in tutti i sensi per gli imputati. Mi chiedo, però, chi paga questi processi farsa? Li paghiamo noi tutti.
A me questa, pare un’altra Casta!
Ritengo che se delle accuse non trovano un fondamento materiale, un processo non dovrebbe nemmeno iniziare. Concordo pienamente con Berlusconi in questo, in quanto: è stato processato e assolto da accuse spesso traballanti.
Cell
…aggiungo che: la figura del Gip prima e del Pubblico Ministero poi, andrebbero completamente riviste. A queste figure si permette troppo facilmente di montare accuse inconsistenti e sotto il profilo legislativo neppure individuabili come reato in sè.
Cell
a proposito di potere di definire e modalità di definizione segnalo un articolo, secondo me interessante, relativo al pestaggio di rodney king nel 1991 e all’assoluzione di buona parte dei poliziotti. goodwin, l’autore dell’articolo, è un linguista che qui ha usato un approccio etnografico mostrando varie robe simpatiche. l’articolo è scaricabile dal suo sito
http://www.sscnet.ucla.edu/clic/cgoodwin/94prof_vis.pdf
la parte terrific è quando il perito della polizia riesce a definire, col suo schema, le reazioni automatiche del corpo di king come un tentativo di resistenza all’arresto (giustificando quindi il pestaggio).
dorian
è il dolo che conta caro Miguel
il dolo!
Non si è puniti o punibili per le azioni in sè ma per la volontà che le preced e ne presiede la formazione
Se tizio alla guida della propria vettura, seguendo tutte le norme ed i regolamenti e guidando con la massima perizia, investe caio non risponderà di alcun reato
se, sempre tizio, investe caio perchè distratto alla guida o a velocità elevata, stato di ebrezza… risponderà di omicidio o lesioni colpose
se invece sempre tizio prima punta caio e poi lo investe con la volontà di ucciderlo o storpiarlo, risponderà di lesioni od omicidio volontario
Nel caso del gioco/addestramento
conta il dolo
un conto è voler giocare al milite
un altro e voler addestrarsi in vista di attentati
in questi termini si comprende come mai “Ora, se fai questo gioco e sei bianco e cristiano-discotecaro, non ti succede niente (anche se nella partita, hai fatto il terrorist). Se sei arabo e musulmano, invece, almeno negli Stati Uniti, ti puoi prendere anche l’ergastolo.”
ho dimenticato di firmare
baldam bembo
Caro Miguel,
trovandomi a combattere i sostenitori delle aggressioni americane su blog in Inglese, ho visto citata dai guerrafondai la seguente notizia data dalla agenzia ADN-Kronos, in Inglese:
http://www.adnkronos.com/AKI/English/Security/?id=1.0.1370626622
“Venice, 1 Oct. (AKI) – Italian police have arrested an Iraqi man on suspicion of plotting a terrorist attack on US military bases in Iraq. Saber Fadhi Hussien, was detained near Venice last Friday during an early morning raid, Carabinieri paramilitary police said” (e anche il resto è interessante, perché vogliono dimostrare che al-Qaida e il Baath sono la stessa cosa).
La cosa incredibile è che da ieri cerco conferma della ‘notizia’ nella stampa e nel web di lingua italiana, ma non risulta assolutamente niente !!!
Chi ha inventato questa bufala (ripresa con gioia dai siti pro-guerra americani), e perché ?
Ceffo.
Io giocavo a softair con un gruppo della mia zona. Io posso dire che è assolutamente divertente e non pericoloso, perchè le regole ci sono e solo se non si rispettano si rischia tanto. Sento molta gente che dice che esso sport è pericoloso, è per pazzi ecc…Io, per mia esperienza, posso dire che se si gioca per divertirsi tra amici e per vincere qualche cosa e portando rispetto a chi si ha di fronte, il risultato è ottimo.
Aquilatricolore
http://www.sentimentoitaliano.blogspot.com
Per Aquilatricolore n. 8
Sicuramente hai ragione: francamente, lo troverei divertente anch’io.
Però il giorno in cui ti vorranno incastrare per qualcosa, immagino che lo metteranno quantomeno tra le cose che gettano un “sospetto” su di te.
Ovviamente mi auguro di no.
Miguel Martinez
Per Ceffo n. 7
Ho letto la stessa notizia su Repubblica, comunque.
La cosa interessante è che l’arrestato è accusato di aver pianificato un’azione sicuramente contro obiettivi militari e non civili, e quindi sicuramente non è un terrorista, nemmeno secondo le loro definizioni, anche se risultasse “colpevole” in senso giuridico.
Miguel Martinez
Per Baldam Bembo n. 6
Immagino che gran parte di coloro che giocano a Softair abbiano vaghe finalità di vario genere, in linea di massima di destra.
Per cui sarebbe facile mettere insieme (a) il loro “addestramento” a Softair e (b) discorsi intercettati in cui smadonnano su Prodi che andrebbe messo al muro, sui Rom che andrebbero buttati fuori dal paese e così via; e quindi dedurne che l’addestramento serve a fucilare Prodi o a cacciare i Rom.
Miguel Martinez
In realtà un accusatore particolarmente in malafede potrebbe fare di più e di peggio.
Prendiamo per esempio i miei amici militari in congedo:
si trovano su un forum dove spesso e volentieri si parla di politica nazionale e internazionale, e come succede spesso sui forum non manca chi occasionalmente esagera.
Ricordo al tempo del G8 di Genova chi diceva che la folla di No Global “andava mitragliata”, con tanto di iconcina che sparava.
Naturalmente è in realtà una persona che non farebbe male a una mosca, semplicemente si è lasciata andare un discorso alquanto discutibile (non peggiore di tanti altri che si sentono in giro, il classico “discorso da bar”).
Inoltre alcuni di loro fanno attività addestrative molto più serie del divertente softair, sia in privato sia come soci UNUCI (ufficiali in congedo): attività che prevedono uso di armi da fuoco (ovviamente in piena legalità), orientamento, comunicazione tattica, sopravvivenza ecc.
Ecco che mettendo queste attività insieme ai discorsi del forum si crea il profilo, del tutto falso e non corrisponde alla realtà, del golpista di estrema destra che prepara attività eversive.
Ciao!!
Ciò che è difficile condividere è il totale disinteresse per il GIP di delimitare in qualsiasi modo il concetto di “addestramento”.
Difficile non distinguere tra ciò che può essere considerata un’attività tesa e astrattamente idonea (eventualmente nella sua progressione, o in futuro) a rendere il soggetto capace di compiere azioni terroristiche e un’attività che mai potrà essere considerata tale: ad es., addestrarsi a provocare la sconfitta di Bush tramite elaborati rituali di magia collettiva (non è un esempio immaginario: in America c’è davvero chi ci ha provato).
Altrimenti qualsiasi cosa potrebbe essere definita “addestramento”: chi mi garantisce che il buon Karim, che odia Bush, non vada a correre tutte le sere al tramonto per farsi il fisico necessario diventare un feroce guerrigliero islamista?
Z.
@ Miguel, 18:41, 03 ottobre, 2007.
Caro Miguel,
grazie per la segnalazione.
Però la notizia nell’edizione Internet di ‘La Repubblica’ non si trova (così come non si trova in quella cartacea de ‘Il Corriere della Sera’ di oggi); e non si trova sul web se non in quella versione inglese ADN-Kronos (o ripresa in Inglese di lì da siti guerraioli USA).
Inoltre, non so nulla di Arabo, ma è “Hussien” un cognome possibile in quella lingua ?
Se non troviamo altre conferme, ho il sospetto che si tratti di una bufala: una psy-op a beneficio degli Americani, tesa a mostrare che la resistenza irachena è tutta identificabile con al-Qaida …
Ceffo.
Ma Miguel io non gioco più. Ho giocato si, ma ora ho lasciato faccio altro. Certo che sarebbe brutto essere incastrati per queste cazzate qui. Credo, che comunque se mi vogliono incastrare prima arrivano ad altro e tu sai cosa, poi mi mettono dentro questa cosa anche se alla fine non ho firmato nulla e quindi è difficile risalire a questa cosa. Tocco le palle e spero non me le rompano mai per il nulla.
Aquilatricolore
http://www.sentimentoitaliano.blogspot.com
Miguel
“La cosa interessante è che l’arrestato è accusato di aver pianificato un’azione sicuramente contro obiettivi militari e non civili, e quindi sicuramente non è un terrorista, nemmeno secondo le loro definizioni, anche se risultasse “colpevole” in senso giuridico”
“idee, non accompagnate da alcuna azione o progetto, ”
+ post 11
3 osservazioni interessanti.
la prima: le finalità e modalità di terrorismo non si limitano alla scelta del target ma anche alla qualità dell’agente, quindi anche in quei casi la definizione corettamente applicabile è ben altra e, quindi, sempre terroristi restano.
punto 2 : idee non accompagnate…..
che dirti: se domani mi mettessi su un palco ad esprimere idee razziste verso ebrei o persone di colore od anche arabi o zingari, limitandomi ad auspicare la loro eliminazione, incitando verbalmente le folle, sicuramente si tratterebbe di idee personali non seguite da alcuna azione personale
ma nonostante tutto integrerei estremi di reato
esitono reati che si integrano anche con la mera espressione verbale
l’ingiuria
la diffamazione
la calunnia
l’oltraggio
il vilipendio
la falsa testimonianza
l’istigazione
alcune forme di molestia
l’istigazione a delinquere
l’istigazione a commetere reati a sfondo razziale
l’apologia di reato
e via dicendo
nessuno si è mai sognato di contestarne la costituzionalià, opportunità e via dicendo
Degno di nota invece è il punto 3, da quotare e sottoscrivere in pieno: quello è l’esatto spirito della legge. Un criterio ulteriore di valutazione
Martin Mystere
Troppo facile, solo giocare alla guerra come fanno gli amerigà! Poi, sul terreno risultano essere degli incapaci e perciò fanno brutte figure.
Chi gioca a fare queste finte battaglie non ha la consapevolezza che in quelle vere, non si uccide il nemico e basta ma, si viene anche uccisi.
Mi fanno un po’ pena quei genitori americani che han perso dei figli in Iraq. Non per la perdità di un caro figlio, bensì, perchè pensavano che il loro amato figliuolo andasse là, con la sola possibilità di uccidere e non di essere ucciso. Chissà se hanno pianto nell’immaginare il proprio caro mentre spara e uccide qualcuno?
Cell
Cell, hai mai avuto esperienza di questo gioco??? Secondo me, l’informazione che si gioca con divise americane contro terroristi non è vera. Da quello che so e che ho visto ognuno ha la propria divisa che cambia da squadra a squadra, ma nessuno si mette a fare il terrorista.
Aquilatricolore
http://www.sentimentoitaliano.blogspot.com
>Inoltre, non so nulla di Arabo, ma è “Hussien” un cognome possibile in quella lingua ? Ceffo.< Non so ‘na cippa di arabo anch’io, ma penso che tu abbia intuito il problema, amigo. Prova a sgooglare con la versione corretta “Hussein”, invece.
Per Aquilatricolore num. 18
i “softairisti” che conoscevo io giocavano con le mimetiche italiane attuali (“vegetate”), ma mi pare ci siano squadre di tutti i tipi.
La roba americana va per la maggiore, ma piace molto anche quella tedesca (attuale) o di altri paesi.
In generale, mi pare che ogni squadra si regoli come gli pare.
Ciao!
@18
“nessuno si mette a fare il terrorista”
Cioè?… Vorresti dire che coloro che combattono contro un esercito occupante, sono terroristi?
Credo che in questo caso, la tua definizione non sia quella adatta!
Cell
Per #17, quando nasci povero in usa o sei un asso a scuola oppure fai il militare che ti da un lavoro, ti paga college e ti da una serie di opportunit
Per #17, quando nasci povero in usa o sei un asso a scuola oppure fai il militare che ti da un lavoro, ti paga college e ti da una serie di opportunit
Per #17, quando nasci povero in usa o sei un asso a scuola oppure fai il militare che ti da un lavoro, ti paga college e ti da una serie di opportunit
Per #17, quando nasci povero in usa o sei un asso a scuola oppure fai il militare che ti da un lavoro, ti paga college e ti da una serie di opportunit
Per #17, quando nasci povero in usa o sei un asso a scuola oppure fai il militare che ti da un lavoro, ti paga college e ti da una serie di opportunit
Per #17, quando nasci povero in usa o sei un asso a scuola oppure fai il militare che ti da un lavoro, ti paga college e ti da una serie di opportunit
Per #17, quando nasci povero in usa o sei un asso a scuola oppure fai il militare che ti da un lavoro, ti paga college e ti da una serie di opportunit
Per Cell num. 17
non sono certamente quello che si definisce un filoamericano, anche se non ho niente contro gli americani e la loro cultura.
Però credo che i genitori dei soldati USA siano più o meno come quelli di tutto il mondo, e così le loro convinzioni e reazioni emotive.
Tra gli americani che ho conosciuto ho visto pregi e difetti, ma nessuna convinzione di invincibilità individuale.
Magari sono convinti che le loro forze armate siano le più forti del mondo, il che in senso strettamente materiale è magari vero, ma è radicalmente diverso dal pensare che il proprio figlio non possa morire come chiunque altro.
Poi, non mi pare si addestrino meno o peggio di altri eserciti occidentali- in media il soldato americano dei decenni passati era forse più addestrato, ma meno versatile del “najone” italiano, mentre ora credo che con il professionismo anche da noi (che richiama la stessa tipologia di persone che richiama là, più o meno) e dopo appunto svariati decenni di addestramenti congiunti e cooperazioni NATO varie, il livello del “militare medio” sia all’incirca simile in tutte le forze armate occidentali (non necessariamente migliore del “najone”).
Ciao!
Per Cell n. 21
No.
Io (scopiazzando, ammetto, da Wikipedia) ho detto che quando si gioca a Softair, sono frequenti le partite tra persone che recitano le parti rispettivamente di “occidentali” e “terroristi”.
Aquilatricolore dice che, nella sua esperienza, non è così, e in effetti lui ne sa certamente più di me.
Miguel Martinez
Per Martin Mystere,
l’aporia si risolve facilmente: i riferimenti sono a due casi completamente diversi, quello di Ponte Felcino e il recente arresto a Venezia di un iracheno.
Nel secondo caso però ho solo letto un breve trafiletto sul giornale, e ovviamente non ho le carte.
Miguel Martinez
@ Ritvan, 20:28, 03 ottobre, 2007.
Caro Ritvan,
ovviamente l’avevo subito fatto, ma con risultati non migliori (anzi: nulli, 0 ‘hits’ invece di 7) che con l’improbabile ‘Hussien’.
Ceffo.
Per Ceffo n. 26
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/arresto-iracheno/arresto-iracheno/arresto-iracheno.html
Saber Fadhil Hussien, 35 anni, viveva da molti anni a Padova
Aveva una rivendita di pizza e kebab. Stava per lasciare l’Italia diretto in Siria
Venezia, arrestato un iracheno
“Era a capo di una cellula di Al Qaeda”
ROMA – I carabinieri del Ros hanno arrestato a Venezia un cittadino iracheno, sospettato di far parte di un’organizzazione terroristica vicina ad Al Qaeda. Secondo gli inquirenti, Saber Fadhil Hussien, 35 anni, era il capo di una cellula che faceva riferimento ad Al Zarqawi, pronta a colpire le forze militari internazionali in Iraq con un attacco che prevedeva l’utilizzo di mezzi ultraleggeri. Quando i carabinieri lo hanno arrestato, all’aeroporto “Marco Polo” di Venezia, l’uomo aveva in tasca un biglietto aereo per Damasco, via Bucarest.
Hussien è stato arrestato con l’accusa di “associazione con finalità di terrorismo internazionale”. Lo ha riferito il Procuratore capo di Venezia Borraccetti nel corso di una conferenza stampa sull’arresto.
“Hussien – ha detto Borraccetti – curava aspetti pianificatori, logistici e finanziari spedendo dai 3000 ai 4000 euro al mese a suoi uomini in Iraq, che li utilizzavano per reclutare kamikaze ed acquistare armi”. Hussien era giunto in Italia nel 1982, aveva intrapreso un’attività di ristorazione a Marghera (Venezia) che vendeva pizza e kebab, in particolare in orario notturno, in una zona ad alto tasso di prostituzione. Parte degli incassi della sua attività commerciale, secondo gli investigatori, andavano a finanziare le attività terroristiche del gruppo.
La sua residenza invece, era a Padova dove viveva con la moglie e due figli, di due e cinque anni; qui, recentemente, lo aveva raggiunto il fratello. “L’indagine è scattata a fine 2006 – ha detto Borraccetti – e si è basata sulla raccolta di elementi che hanno indotto all’arresto prima che l’indagato potesse rendersi irreperibile”. L’uomo era diretto in Siria. Poi, avrebbe raggiunto l’Iraq, per attuare attentati con aerei ultraleggeri, una modalità mai utilizzata prima negli attacchi terroristici. A tale scopo, Hussien aveva già contattato una ditta italiana di ultraleggeri.
“Il materiale raccolto – ha concluso Borraccetti – verrà messo ora a disposizione nel circuito internazionale a favore della lotta al terrorismo e della sicurezza”.
(28 settembre 2007)
Comunque, su Google, le parole arrestato venezia iracheno mi danno parecchi risultati.
Miguel Martinez
@ Miguel, 21:34-21:35, 03 ottobre, 2007.
Grazie, Miguel.
Nel frattempo mi sono stati segnalati altri tre links alla storia (il primo da un sito ultra-guerraiolo USA che lo riprendeva da Associated Press):
http://rantburg.com/warticle.php?D=2007-10-01&ID=200797&HC=1
http://notizie.alice.it/notizie/politica/2007/09_settembre/28/terrorismo_iracheno_arrestato_progettava_attentati_jihadisti,13210350.html
http://agr.corriere.it/ultime_notizie/2007/09/28/281D3C5A-CE00-44DE-0A0D-00510B98DBFB.shtml
Negli ultimi due il nome dell’Iracheno arrestato è divenuto un più credibile ‘Hussein’; però l’accusa di ‘terrorismo internazionale’ viene riferita alla preparazione di attacchi contro civili iracheni, non più contro le truppe ‘multinazionali’ occupanti (cosa che suona più sensata, dal momento che – come ricordavi – varie sentenze hanno sostenuto la legittimità del colpire gli occupanti da parte di cittadini iracheni).
Ceffo.
Il governo iracheno si sta(finalmente) lamentando con gli americani sui : “vigilantes?”, “guardie del copro?”, “soldati privati?”, “mercenari?” o “terroristi?” di Blackwaters.
Si dice che vari “società di sicurezza” americane, tra cui Blackwaters che va per la mggiore, abbiano introdotto, a vari titoli, queste persone in Iraq, ma la situazione si sta degerendo per il loro comportamento, il senatore americano Hoksman, membro della commissione di indagine del congresso sul comportamento di Blackwaters, ieri ha contestato al presidente del Blackwaters; Erik Prince, l’uso deliberato delle armi da fuoco con risultato di uccisione dei civili iracheni per 163 casi su 195.
Vi ricordate dell “eroe nazionale” Quattrocchi ?
Anche lui era in Iraq con le stesse mansioni di questi che su 195 casi hanno sparato senza motivo per 163 volte, uccidendo i civili innocenti.
Non esiste nessuna legge(nazionale o del diritto internazionale) che regoli la posizione di questi “paramilitari” che l’occidente ha introdoto in un paese islamico occupato, e quando questi uccidono gli iracheni, gli occidentali preferiscono usare il termine “incidente” per definire il comportamento mentre, in realtà, la presenza di questi uomini armati e senza scrupoli crea terrore nei civili iracheni che cadono spesso vittime della loro presenza armata.
Secondo i canoni attuali usati nell’occidente , da parte dei politici e dei mass media, nei confronti di chiunque appartenente alla religione islamica, che dimostri simpatia per i popoli mediorientali, che sono vittime di questa situazione, tutti gli uomini armati, appartenenti alle società come Blackwaters, presenti sul territorio iracheno svolgono attività terroristiche e quindi, SONO DEI TERRORISTI.
Era TERRORISTA anche Quattrocchi.
reza
Cell 17
a me la tua idea sembra un pò una fesseria, frutto di una visione molto distorta e razzista degli americani.
I quali di soldati in guerra ne hanno persi parecchi (rispetto a noi europei) negli ulitmi decenni, per cui è molto difficile credere che siano in molti a prendere il servizio militare come una gita senza rischi.
Francesco
“varie sentenze hanno sostenuto la legittimità del colpire gli occupanti da parte di cittadini irachen”
Scusate ma questa mi è del tutto nuova. Formalmente, l’Iraq ha un governo pienamente legittimo, riconosciuto dall’Italia, e chi combatte contro di esso o contro gli eserciti alleati è o un nemico (se è straniero e veste una difesa) o un ribelle/terrorista/criminale se è iracheno.
Sarebbe come se un italiano che mettesse una bomba ad Aviano venisse considerato legittimo combattente.
Potrei avere maggiori dettagli?
Grazie
Francesco
>Secondo i canoni attuali usati nell’occidente…tutti gli uomini armati, appartenenti alle società come Blackwaters, presenti sul territorio iracheno svolgono attività terroristiche e quindi, SONO DEI TERRORISTI. Era TERRORISTA anche Quattrocchi. reza< No, reza, secondo “i canoni attuali usati nell’occidente” sia gli uomini armati della Blackwaters che i quattro italiani – Quattrocchi compreso – sono guardie del corpo di privati cittadini occidentali residenti in Iraq. E che un privato cittadino occidentale che va a fare affari in Iraq abbia bisogno di guardie del corpo come del pane mi pare lapalissiano.
Last but not least, continui imperterrito a fare il falsario e anche in modo piuttosto maldestro e ridicolo. Prima scrivi:
“il senatore americano Hoksman, membro della commissione di indagine del congresso sul comportamento di Blackwaters, ieri ha contestato al presidente del Blackwaters, Erik Prince, l’uso deliberato delle armi da fuoco con risultato di uccisione dei civili iracheni per 163 casi su 195.
e poi chiosi:
“le stesse mansioni di questi che su 195 casi hanno sparato senza motivo per 163 volte, uccidendo i civili innocenti.
Quell’ “INNOCENTI” te l’ha dettato l’IRNA?:-)
Vedi, reza, quando qualcuno decide di far fuori un uomo d’affari occidentale in Iraq, mica si mette in grand’uniforme per farlo: ci va in abiti civili, sotto i quali nasconde il kalashnikov o quel che serve alla bisogna. Ma non per questo è un “civile”, in tutte le accezioni del termine. E se le guardie del corpo, rispondendo al fuoco di tali “civili” per poter assolvere al compito di proteggere la vita di chi devono proteggere, colpiscono anche qualche civile-civile, beh il civile-civile morto va messo sul conto del “civile” che ha scelto di attaccare il proprio bersaglio in mezzo a civili-civili suoi compatrioti. O, in alternativa, va considerato uno shahid, caduto per la liberazione della Sacra Terra Islamica dell’Iraq dai “crociati”. A seconda dei punti di vista:-).
“varie sentenze hanno sostenuto la legittimità del colpire gli occupanti da parte di cittadini irachen”
>Potrei avere maggiori dettagli? Grazie Francesco< Molto probabilmente si riferisce alla nota sentenza Forleo.
L’ipotetico caso del “partigiano combattente” italiano che mettesse una bomba ad Aviano, città italica okkupata dall’invasore usano:-) non fa testo: marcirebbe ipso facto in galera e nessuna Forleo avrebbe alcunché a ridire. E’ ben noto che certi giudici usano pesi e misure diversi, a seconda che il fatto accada in territorio patrio o non. Come dire che fanno volentieri i froci col culo degli altri.
Ciao
Ritvan
Precisazione – non si accettano insulti al giudice Forleo qui, grazie
Miguel Martinez
Blackwaters è l’ufficializzazione di terrorismo di stato.
E’ un’offerta di lavoro davvero allettante, si gira il mondo intero e si guadagna benissimo, l’unico svantaggio è che si viaggia in zone di guerra e bisogna riuscire ad uscirne vivi, ed ovviamente per uscirne vivi è necessario ammazzare qualcun altro ma, tranquilli, si tratta di “terroristi” quindi che importa? Per la democrazia ed i soldi si fa questo ed altro no?
Ebbene si, nella civiltà dell’esportazione democratica un ex Navy Seal(Rrik Prince) ha deciso che il solito lavoro di body guarding era troppo noioso per i suoi gusti ed ha fiutato l’affare creando la “Black Water”, ovvero la più grande compagnia di mercenari al mondo, specializzata in:sicurezza”, addestramento militare, operazioni di stabilizzazione democratica, fornitura di armi e soldati da “donare”, a modiche cifre, in qualsiasi Stato dove necessiti di garantire un pò di sicurezza,appunto in Iraq occupato dagli americani.
Offrono anche supporto aereo e chissà quanto altro.
Non si disdegna supporto a forze armate impegnate in “esportazione della democrazia”, ma ovviamente da buoni patrioiti democratici non si concede supporto militare a terroristi islamici e chiunque sia contrario alle democrazie occidentali.
Ovviamente quando le guerre nel mondo raggiungono un buon numero, come in questo periodo storico, non mancano le offerte tipo “3 guerre al prezzo di 2″, esattamente come nei supermercati.
Se qualcuno in vita sua non ha avuto “la fortuna” di fare il militare è possibile frequentare la loro accademia grazie alla quale anche il più debosciato dei Nerds può diventare una macchina da guerra .
Ovviamente un’attività imprenditoriale come questa, che garantisce la possibilità di radere al suolo intere città, non può non offrire anche la possibilità di ricostruire il tutto grazie alla sua affiliata Raven Development Group, è risaputo, un’azienda seria degna di tal nome quando sporca (di sangue o di tufo che importa?) si occupa anche di ripulire il tutto e di renderlo nuovamente presentabile.
Infine, al motto di: “supporta i combattenti della libertà” non manca il negozio virtuale da cui acquistare una serie di gadget firmati Black Water.
Ho pensato, finalmente qualcuno in grado di offrire la possibilità di liberarsi dalle catene del precariato per tanti giovani occidentali volentorosi!
Ma atenzione, l’esperienza specifica richiesta è troppo elevata per molti, infatti tra le “qualifiche” bisogna avere almeno una delle esperienze militari specificatamente richieste, inoltre è obbligatorio conoscere l’uso di armi molto particolari alle quali è dedicata un’intera sezione del form: “ricerca immediata di personale”.
Come al solito, per le buone offerte di lavoro bisogna essere troppo specializzati, bisogna frequentare le palestre ed imparare le arti maziali, frequentare i poligoni di tiro ed sparare e diventare bravi ad sparare a persone umane e addestrarsi per situazioni particolari, ma solo se si è occidentali e cittadini del nuovo mondo(come viene descritto l’este europa) quindi, al resto ci pensa zio Sam con le sue guerre contro i musulmani
Ditemi, ma in che razza di mondo viviamo?
Questa mentalità , una volta, apparteneva ai colonialisti occidentali, i quali riconoscevano a se stessi il diritto di compiere ogni atto, mentre qualsiasi atto compiuto dalgi indigeni per diferdersi era considerarto criminale.
Ora, qualsiasi giovane occidentale, avendo requisiti necessari, può entrare nel Blackwaters ed andare in Iraq per guadagnarsi dei bei soldoni, uccidendo gli iracheni, senza avere nessun timore di esere accusato di qualcosa anzi, come fu per Quattrocchi, è capace che , se muore, viene nominato anche “eroe nazionale”, mentre quasialsi musulmano che dimostra interesse(nel senso di contraraità) per quella guerra, viene marcato con il “terrorismo” mentre , se si tratta di un iracheno e vuole andare acombattere in Iraq, in realtà è un combattente per la libertà.
reza
PS- ritvan, lascia stare, come tutto il resto dei miei commenti, anche questo non è per te, se vuoi fare qualcosa, pensa un’pò alle donne albanesi che fano il mestierie sulla salaria e ai albanesi che hanno portato delinquenza e rapine a mano armato in Italia;-))
Senza rancore eh, ma se hai da spendere parole, spendile per quella merda che rappresenta la tua gente in Italia.
>PS- ritvan, lascia stare, come tutto il resto dei miei commenti, anche questo non è per te, se vuoi fare qualcosa, pensa un’pò alle donne albanesi che fano il mestierie sulla salaria e ai albanesi che hanno portato delinquenza e rapine a mano armato in Italia;-))
Senza rancore eh, ma se hai da spendere parole, spendile per quella merda che rappresenta la tua gente in Italia.<
E tu pensa di più alle puttane e ai puttanieri persiani che pare abbondino in Iran, tanto che per coprire di velo pudibondo le loro porcherie ci hanno messo di mezzo pure l’incolpevole Allah, inventandosi il sacro matrimonio “a orologeria”. Tié! Anch’io senza rancore:-)
P.S. La merda nasce merda e merda rimane, dovunque si trovi, sia in patria che all’estero. E tu modestamente – come diceva Totò – lo nacquesti:-). Sempre senza rancore.
>al resto ci pensa zio Sam con le sue guerre contro i musulmani. reza<
Ah, ‘mbè, giusto, è chiaro che zio Sam ce l’ha sempre avuta coi musulmani per partito preso, ci mancherebbe altro. P.es. Saddam, quel brav’uomo avversato dallo zio Sam era un ottimo “musulmano”, che voleva tanto bene ai “fratelli musulmani” sciiti:-). E quando zio Sam se l’è presa con “cristiani” (come in Serbia e prima in Nicaragua, Panama, Grenada, ecc.)) o “buddisti” (come in Vietnam) evidentemente era ubriaco e non sapeva quel che faceva:-).
>Precisazione – non si accettano insulti al giudice Forleo qui, grazie
Miguel Martinez< Perché, chi ha insultato qui la Forleo?
Miguel sei un cancellatore prudente e molto efficace. Il mio commento ironico sulla Clementina non era lesivo, io lo trovavo carino.
Cell
Ritvan,
hai visto che in una lista del costituendo partito democratico facente capo a Rosy Bindi c’è anche una giovane donna albanese?
A me ha fatto molto piacere:-))
maria
Occhio ragassuoli,
non per rompere come mio solito 🙂 ma se non ricordo male la Forleo non ha stabilito la legittimità né l’illegittimità di alcunché. Sindacare la legittimità o meno delle azioni di quei soggetti in Iraq non spettava al GIP di Milano, ma – caso mai – alla magistratura irachena! :-))
Se non ricordo male, il provvedimento di cui sotto ha solo rifiutato di colmare un asserito vuoto legislativo con un’analogia in malam partem che voleva estendere il nomen di “terrorismo” a qualsiasi tipo di lotta armata, anche diversa da quella che per convenzione internazionale è definita come “terrorismo”.
Il che non significa che l’attività sia lecita, e questo a presicndere dal numero di morti. Ad esempio, arruolare cittadini per farli combattere all’estero per lo straniero è notoriamente reato, anche quando il fine non è terroristico.
Z.
>ma si guadagno di più a via salaria. reza< Credo che tu sia un fake, anche se in quanto a deliri e strafalcioni per il vero reza mai dire mai:-)
Beh, se guadagni di più a via salaria, buon pro ti faccia:-). Ma pretendi sempre il preservativo dai tuoi clienti, mi raccomando, lascia perdere quelli che dicono che l’HIV non c’entra con l’AIDS:-)
X41
beh, anche cicciolina ha fatto carriera politica no, in Italia, cani e porci lo possono fare, anche le albanesi, ma si guadagno di più a via salaria.
maria
avresti potuto fare una considerazione ben più significativa riguardo a questa candidatura, ma siccome non sei molto sveglio, hai preferito un commento qualunquistico tirando in ballo la solita cicciolina!
>Occhio ragassuoli, non per rompere come mio solito :-). Z<
Ma no, tu non rompi mai: leggere te (e anche Roberto Da Lussemburgo) è sempre un piacere.
Mi sa che di questa faccenda ne abbiamo già parlato dettagliatamente in passato. Il solito dejà vu:-)
>ma se non ricordo male la Forleo non ha stabilito la legittimità né l’illegittimità di alcunché.<
Beh, no, un momento. Se non ha considerato reato arruolare aspiranti jihadisti da mandare in Iraq (o raccogliere denaro da mandare sempre agli stessi in Iraq) ha certamente sentenziato la leggittimità di tali atti.
>Sindacare la legittimità o meno delle azioni di quei soggetti in Iraq non spettava al GIP di Milano, ma – caso mai – alla magistratura irachena! :-))<
Mio caro Z., i giudici purtroppo son liberi di fare orecchie da mercante quando loro conviene (salvo poi veder stracciati i loro papiri dalla Cassazione), ma da qui non si scappa. Se non c’è una norma specifica nel CP italico che condanni espressamente chi aiuta formazioni armate avverse al governo iracheno, un buon giudice dovrebbe sussumere:-) in questo modo:
– In Iraq c’è un governo (più o meno) democraticamente eletto.
– Questo governo è stato riconosciuto dall’ONU, che, in più, ha mandato truppe italiane a suo sostegno.
– Chiunque avversi tale governo con le armi, ipso facto si trova ad essere avversario anche delle truppe italiane in quel posto, le quali truppe essendo composte da cittadini italiani non possono che essere sotto la giurisdizione di un giudice italiano.
– Come Nassiryia docet, le truppe italiane – che agiscono sotto mandato ONU, ricordiamocelo – sono state oggetto di attacchi TERRORISTICI da parte delle fazioni antigovernative.
-Ergo, chi aiuta le fazioni antigovernative aiuta i terroristi. E va mandato in galera.
>Se non ricordo male, il provvedimento di cui sotto ha solo rifiutato di colmare un asserito vuoto legislativo con un’analogia in malam partem che voleva estendere il nomen di “terrorismo” a qualsiasi tipo di lotta armata, anche diversa da quella che per convenzione internazionale è definita come “terrorismo”.<
Io credo che la Forleo abbia giocato su un altro tipo di “vuoto”. Ovvero, quello per cui si condannavano solo soggetti complici di “terrorismo internazionale”. E, siccome una parte dei “resistenti iracheni” ancora:-) non hanno messo bombe in giro per il mondo (un’altra parte, invece, sì, eccome, si chiama Al Qaeda) e siccome non si poteva scriminare con certezza se l’imputato aiutava i bombaroli internazionali o solo quelli “nazionali”, la Forleo in dubio pro reo:-). Il solito cavillo, insomma, che fa giustamente imbufalire il popolo dei “vaffa’”:-).
>Il che non significa che l’attività sia lecita, e questo a presicndere dal numero di morti. Ad esempio, arruolare cittadini per farli combattere all’estero per lo straniero è notoriamente reato, anche quando il fine non è terroristico.<
Sì, ma “cittadini”, appunto. Italiani. E non era quello il caso. Sempre il solito maledettissimo “vuoto”:-). Però, quando fa comodo al giudice, i “vuoti” li colma eccome, con dottrina, giurisprudenza, analogia, principi generali di diritto e chi più ne ha più ne metta:-). Si vede che questo non era il caso su cui insistere:-).
Ciao
Ritvan
>Ritvan, hai visto che in una lista del costituendo partito democratico facente capo a Rosy Bindi c’è anche una giovane donna albanese?
A me ha fatto molto piacere:-))
maria< Il PD in generale e Rosy Bindi in particolare non sono in cima ai miei pensieri:-). Dopo la tua segnalazione sono andato a controllare. Sì, si tratta di Bruna Mekbuli, piacente giovane donna del nord dell’Albania, laureata in Giurisprudenza a Pisa e in procinto di ottenere l’abitilazione a avvocato a Milano.
Beh, un altro avv albanese che per di più andrà ad aggiungersi – con in più forti appoggi politici – alla già debordante schiera di avv sgomitanti sotto la madunina…. Non credo che alcuni frequentatori di questo blog condivideranno il tuo piacere:-). Io, invece, sì.
Ciao
Ritvan
Da quel che ricordo la Dott.ssa Forleo ha esordito ,nella sua sentenza , tentando preliminarmente di inquadrare che cosa si intendesse per ” terrorismo internazionale” secondo le norme vigenti.
Un elemento essenziale per definire gli atti terroristici , e ritenerli tali, era che detti atti fossero diretti contro, o coinvolgessero, anche “civili”. ( Come ha già chiarito Kel ).
Andando poi ad esaminare il caso specifico, sempre a quanto ricordo, non aveva ravvisato prove sufficienti per dichiarare gli imputati colpevoli , perché gli elementi accusatori forniti dal P.M. erano alcuni ” rapporti” di investigatori stranieri ( mi pare statunitensi) che , a loro volta, si limitavano a riportare informazioni di fonti anonime , inutilizzabili.
Aurora.
Voglio aggiungere che secondo la mia personale opinione, e piccola esperienza, la dott.ssa Forleo è una giudice molto preparata, scrupolosa e , soprattutto, coscienziosa.
Naturalmente, siccome qui il solito provocatore mi ha dato neanche tanto tra le righe della ” istriona cialtrona”, potete considerare che la mia sia una opinione da ” cialtrona”.
Al provocatore, che non smette mai di insinuare – recentissimo il sottinteso che io sarei avvocato ” sgomitante”- rivolgo un invito a smetterla con questo andazzo di insulti.
Se proprio come ha affermato, “ultimamente si entusiasma per gli istrioni cialtroni”, non ha che da applicare il motto ” nosce te ipsum”: avrà di che autoentusiasmarsi a lungo, senza ricorrere alla illusione che i cialtroni siano sempre gli altri, con le eccezioni, si intende, di quelli che sono con lui dei ” morbidoni” .
Aurora.
Scusa Miguel.
Secondo la Forleo, se dei cittadini usani in Italia raccolgono fondi e armi per ammazzare la Clinton prima che diventi Presidente, questo è lecito, in quanto non è terrorismo internazionale ma USA-USA?
Francesco
Ecco,
il #48 di Aurora – cui nel presente si fa integralmente rinvio 🙂 – è estremamente più chiaro del mio #42.
Il punto è che al giudice penale spetta non la censura dell’operato antinazionale di alcuni in quanto tale, ma esclusivamente l’applicazione della legge penale. Sembra una banalità ma forse non lo è, visto che lo stesso Amato (che di certo non è un deficiente) non sembra in grado di afferrare il concetto.
Ora Ritvan – siamo naturalmente liberi di ritenere che una certa condotta avrebbe dovuto essere sanzionata come terrorismo internazionale. Si tratta di legittimi punti di vista: e la tua opinione è stata tanto condivisa che il c.p., dal 2005, dà una definizione esplicita di “finalità di terrorismo” per ricomprendervi atti che prima non sarebbero rientrati nella fattispecie.
Ma non si può chiedere ad un giudice – questo è il punto – di allargare una fattispecie a suo piacimento. L’analogia sfavorevole all’imputato in sede penale non è mai ammessa, né in Italia né in alcuna democrazia liberale.
Con buona pace di chi, nel centrosinistra, vorrebbe processare i clienti per “sfruttamento della prostituzione” 🙂
Z.
p.s.: Sulla legittimità forse non mi ero spiegato benissimo. Intendevo dire che – a differenza di quanto sostenuto, mi pare, da reza – la Forleo non decideva sulla legittimità o meno dell’eventuale attentato che sarebbe stato compiuto in Iraq. Decideva invece sulla possibilità o meno di ricondurre l’attività degli imputati a quella di “terrorismo internazionale”.
Francesco (#50),
— Secondo la Forleo, se dei cittadini usani in Italia raccolgono fondi e armi per ammazzare la Clinton prima che diventi Presidente, questo è lecito, in quanto non è terrorismo internazionale ma USA-USA? —
Se i fondi vengono raccolti in Italia, così ad occhio, è un’attività internazionale 😉 Il dubbio verteva, come diceva Aurora, sulla definizione di “terrorismo”, generalmente inteso come atto ostile nei confronti di civili.
E ribadisco: questo non significa che non si possa ritenere altrettanto grave, o addirittura più grave, un atto ostile nei confronti di militari.
Z.
Stai dicendo che se i nostri cittadini usani mettono la bomba fabbricata a Forlì in una caserma di Chattanooga, o ci ammazzano la Clinton dopo che è diventata Comandante in Capo, allora non è più terrorismo?
E se sì, almeno ricadono in un’altra fattispecie penale?
Francesco
Beh, un altro avv albanese che per di più andrà ad aggiungersi – con in più forti appoggi politici – alla già debordante schiera di avv sgomitanti sotto la madunina…. Non credo che alcuni frequentatori di questo blog condivideranno il tuo piacere:-). Io, invece, sì.
maria
avvocato o non avvocato, la candidatura in questione segna, in qualche modo, un punto a favore degli stranieri in italia, e quindi un beneficio generale, perchè mai qualcuno dovrebbe dolersene per via della professione? La tua notazione è sbagliata e fuori luogo.
Francesco,
— Stai dicendo che se i nostri cittadini usani mettono la bomba fabbricata a Forlì in una caserma di Chattanooga, o ci ammazzano la Clinton dopo che è diventata Comandante in Capo, allora non è più terrorismo? —
Premesso che non sono certo un esperto di reati di questo tipo, direi che un’associazione al fine di costruire una bomba destinata ad un capo di stato estero – che, nel tuo esempio, è anche comandante in capo delle forze armate – può ricadere tranquillamente nell’ambito dei reati associativi finalizzati al terrorismo.
Poi la legge è stata cambiata in senso estensivo nel 2005, come si diceva, sicché non escludo che si riesca a farci entrare anche associazioni nate allo scopo di finanziare gruppi che combattono contro eserciti in zone di guerra. Ma fino ad allora, era tutt’altro che irragionevole seguire l’orientamento internazionale prevalente se non univoco, che come Aurora ci ricorda prevedeva – e posso sbagliarmi, ma credo che tuttora preveda – che un atto fosse definibile come “terroristico” se diretto in via prevalente o esclusiva contro civili.
Poi ognuno ha i suoi punti di vista. E visto che siamo qui apposta per metterli a confronto, mi interesserebbe molto sapere come tu definiresti (e come gli altri definirebbero) il concetto di terrorismo, chi è per te un terrorista, e come si distingue – se si distingue – da chi è più genericamente un insorto/partigiano/bandito/guerrigliero.
Z.
Maria,
il commento di Ritvan è preciso, puntuale e corretto. Gli avvocati in Italia sono centinaia di migliaia – quattromila solo nella mia città – e di certo non serve nuova concorrenza: che sia albanese, turcomanna o italiana verace :-))))
Z.
Z.
come nel mio precedente commento già ho detto, a me interessa che chi combatte contro i soldati italiani NON sia protetto dalla legge italiana.
Non il tipo di reato che gli si contesta.
E che non si possa usare il suolo italiano per organizzare le proprie guerre, se non col permesso del governo italiano. Tanto meno contro alleati dell’Italia.
Qui siamo prima della nozione di terrorismo, siamo al buon vecchio nemico, categoria già nota.
Francesco
Generale Fabio Mini:
“Da comandante di operazione internazionale nei Balcani ho dovuto stringere mani che grondavano ancora sangue e dialogare con responsabili di crimini che il mutato clima politico considerava eroi. Oggi, per quanto riguarda l’Afghanistan, non abbiamo, come nel passato, neppure una definizione condivisa di terrorismo e mai come in questo periodo è difficile separare il terrorismo come strumento dal terrorismo come ideologia, il terrorismo dalla lotta di liberazione, i ribelli dai criminali e gli insorti dai terroristi.
Sappiamo che tra le centinaia di bande private, di criminali comuni, di milizie della droga, di polizie più o meno ufficiali e di mercenari che combattono indifferentemente l’uno contro l’altro o ciascuno contro gli occupanti di turno ci sono anche gruppi di fanatici islamici, agguerriti e “giovani”, che semplicisticamente chiamiamo “talebani”. Non è molto, perché essere fanatici non è una prerogativa degli islamici e nemmeno dei talebani.Non sappiamo se sono gli stessi con i quali si è trattato per mesi dopo l’11 settembre prima che gli Stati Uniti iniziassero la guerra globale contro il terrore. Non sappiamo se sono gli stessi ai quali vengono elargiti milioni di dollari in presunte taglie perchè denuncino il vicino di casa o soltanto il nemico di faida. Non sappiamo neppure se quelli stessi rinchiusi a Guantanamo sono i veri talebani e finchè non ci saranno processi aperti e seri non lo sapremo mai. Non sappiamo chi sono questi “talebani” del 2007, cosa vogliono e fino a che punto possono sperare di assumere il controllo dell’Afghanistan. Non sappiamo se sono collegati con Al Qaeda, come sono collegati con il Pakistan, l’Arabia Saudita, l’Iran e la ribellione irachena. Non sappiamo dove prendono i finanziamenti e le armi. “Non sappiamo”, ed è questo il vero problema. Oppure ciò che sappiamo è insufficiente e deviante perché superficiale e perfino banale.
reza
PS- è chiaro che esiste una volontà “oculta” che, da dietro le quinte, può agire per raggiungere certi fini, solo quando le cose non sono ben definite, ed è chiaro che ogni operazione anti “terrorismo islamico”, a questo punto, sia dal punto di vista massmediatico , che quelo politico e legale, è parte integrante della politica anti islamica in occidente.
Per me, dietro a tutto questo si nasconde il sionismo internazionale, l’intento loro, sin dalla messa in scena dell’11settembre 2001, era quello di deviare l’attenzione della opinione pubblica occidentale dalla lotta per la libertà dei palestinesi, e mischiare le acque e creare confusione in occidente.
In parte questo lavoro viene eseguito dai mass media, gran parte è delegato ai politici corrotti, e la finalizzazione viene lasciato ai magistrati che regolarmente vengono giocati dalle informazioni false dei servizi israeliani.
Anche se alla fine di ogni indagine gli indagati risultano innocenti di ogni colpa, parte degli obiettivi del sionismo viene ragiunto comunque e questo consiste nella propaganda anti islamica e l’incitamento all’odio anti islamico degli occidentali, in pratica; l’islamofobia.
L’islamofobia , come viene propagandato dai sionisti in occidente, è un atto terroristico perché, è un atto che crea terrore nei civili, per miserabili fini politici
dei sionisti; quello di coprire i crimini che ogni istante, ogni ora, ogni giorno, i terroristi sionisti(detti “soldati” israeliani) commettono contro la popolazione civile palestinese in casa sua: in Palestina.
Per Francesco n. 57
No, perché la categoria di “nemico” è esattamente ciò che si cerca oggi di escludere.
E’ un argomento di cui ho già scritto più volte.
L’ordine universale, definito dagli Stati Uniti ma timbato dall’ONU, non ammette “nemici”, cioè gente esterna al suo ordine, che a pari diritto lo combatte.
Non può ammettere dei nemici, perché ciò significherebbe ammettere che esiste qualcosa di estraneo, che si sottrae alla sua giurisdizione.
Ammette solo la nozione di delinquenti, cioè di persone che dall’interno violano l’ordine.
Certo, il termine “nemico” viene usato per definire chi “delinque” ribellandosi a un ordine che si ritiene dato, ma non gode degli stessi diritti di cui godono i delinquenti protetti dalle “nostre” leggi.
Però il “nemico” in termini come “combattente nemico” o “ente nemico” non è affatto il “nemico” noto alla storia: non sta agli americani come i francesi stavano ai tedeschi nella Prima guerra mondiale, per intenderci.
Sono comunque cose già viste, ai tempi della conquista spagnola del Messico, quando il Vaticano agiva da ONU.
Miguel Martinez
Francesco,
— come nel mio precedente commento già ho detto, a me interessa che chi combatte contro i soldati italiani NON sia protetto dalla legge italiana.
Non il tipo di reato che gli si contesta. —
Il fatto è che al giudice non spetta punire le persone il cui comportamento è ritenuto censurabile da me o da te (e questo è un peccato: farei subito sbattere in galera tutti i tifosi della Fortitudo! :-)) )
Al giudice spetta solo contestare un reato laddove previsto dalla legge. Invece, scrivere la legge non spetta a lui.
Nel caso di specie, non doveva decidere se gli imputati avessero o meno aiutato gruppi ostili a governi alleati dell’Italia, ma se l’attività da essi posta in atto potesse dirsi terroristica in base alle leggi vigenti. E trovo che la sua conclusione, in base alla legge allora vigente, sia stata del tutto ragionevole.
Se poi si vuole ampliare il concetto di “terrorismo” per includervi qualsiasi azione violenta compiuta da gruppo armato non riconosciuto dalle Nazioni Unite, certamente lo si può fare. Spetta al potere legislativo, che in seguito ha scritto gli articoli 270-quinquies e sexies c.p. in materia di terrorismo.
Z.
p.s.: Però la mia curiosità sulla tua opinione in materia resta, dato che è un tema molto di battuto oggigiorno. Al di là della Forleo, secondo te esiste differenza tra il concetto di partigiano/ribelle/bandito e quello di terrorista?
Per Z n. 60
Sarebbe interessante anche sapere in che modo il diritto italiano postbellico ha “coperto” i partigiani; che pure combattevano senza bandiere e divise e non appartenevano nemmeno a un esercito tradizionalmente inquadrabile.
Miguel Martinez
x Miguel,
mi risulta con una bella amnistia che ha stabilito “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce o passato” firmata dal ministro della giustizia. Palmiro Togliatti.
– Z: se io ammazzo Sardina e il giudice mi lascia libero perchè non rientro nella fattispece dell’abigeato, non mi pare una cosa giusta. Cambi il capo di imputazione in omicidio (con attenuanti, è sarda, è una donna ;)-
Ripeto la domanda da ignorante: non è un reato organizzare o sostenere attività armate svolte in altri paesi contro governi da noi riconosciuti? e se poi ci sono soldati italiani a sostenere detto governo, idem con patate?
Se così fosse, il caso della bomba per la caserma di Little Rock preparata da un gruppo neonazista non sarebbe perseguibile?
Miguel, i soldati iracheni mi pare godessero dei diritti dei nemici “ufficiali”, in quanto diversi dai combattenti qaedisti o sadriani.
Francesco
Per Francesco n. 62
E’ ovvio che con una disparità di forze come quella attuale, un esercito formale, con tanto di divisa, può resistere per qualche giorno, massimo qualche settimana, all’esercito statunitense, e comunque subendo perdite spaventose, senza infliggerne a sua volta.
Quindi, chi vuole resistere, deve ricorrere a metodi partigiani.
Poi – l’amnistia post-bellica ha perdonato eccessi e atrocità; io invece ponevo un’altra questione: qual è la legittima dei partigiani dal punto di vista del diritto italiano?
Miguel Martinez
>l’amnistia post-bellica (in Italia-ndr) ha perdonato eccessi e atrocità.Miguel Martinez<
Esatto.
>io invece ponevo un’altra questione: qual è la legittima dei partigiani dal punto di vista del diritto italiano?<
Ehmmm…forse bisognerebbe precisare meglio la domanda, Miguel. A quale “diritto italiano” ti riferisci? A quello in vigore fino all’8 settembre 1943 (vabbè, fino a quel termpo i partigiani erano più rari dei panda ai giorni nostri, ma transeamus). A quello della “Repubblica di Salò”?:-). O a quello postbellico, mentre si era sotto occupazione militare americana?
Ciao
>Da quel che ricordo la Dott.ssa Forleo ha esordito ,nella sua sentenza , tentando preliminarmente di inquadrare che cosa si intendesse per ” terrorismo internazionale” secondo le norme vigenti. Un elemento essenziale per definire gli atti terroristici , e ritenerli tali, era che detti atti fossero diretti contro, o coinvolgessero, anche “civili”. ( Come ha già chiarito Kel ). Aurora<
Ah, ‘mbè, è di “pubblica notorietà” (come mi pare si dica in leguleiese) che i “resistenti” iracheni usano mine “intelligenti” che sanno distinguere soldati da civili. Inoltre, essi si guardano bene:-) dal piazzare bombe in mezzo ai civili IRACHENI in fila presso gli uffici di collocamento locali.
>Andando poi ad esaminare il caso specifico, sempre a quanto ricordo, non aveva ravvisato prove sufficienti per dichiarare gli imputati colpevoli, perché gli elementi accusatori forniti dal P.M. erano alcuni ” rapporti” di investigatori stranieri ( mi pare statunitensi) che, a loro volta, si limitavano a riportare informazioni di fonti anonime, inutilizzabili.<
Parli di fonti riguardanti l’attività dei sodali dell’imputato in Iraq o di fonti riguardanti l’attività dello stesso imputato in Italia? Nel primo caso, una rogatoria internazionale presso gli omologhi iracheni, no, eh? Eh già, dobbiamo contenere le spese, cribbio!:-)
>Voglio aggiungere che secondo la mia personale opinione, e piccola esperienza, la dott.ssa Forleo è una giudice molto preparata, scrupolosa e , soprattutto, coscienziosa.<
Vorrei tanto conoscere un avvocato italico (e non solo:-) ) che dichiari in un blog pubblico che tal giudice del foro in cui l’avv esercita sia una frana:-)
>Naturalmente, siccome qui il solito provocatore mi ha dato neanche tanto tra le righe della ” istriona cialtrona”, potete considerare che la mia sia una opinione da ” cialtrona”.<
Il “solito provocatore” si è rotto le balle dalle tue istrionesche canzonette da strapazzo a lui dedicate.
>Al provocatore, che non smette mai di insinuare – recentissimo il sottinteso che io sarei avvocato ” sgomitante”- rivolgo un invito a smetterla con questo andazzo di insulti.<
Chi sente di aver la rogna, se la gratti, avvocato. L’epiteto non era rivolto a te in particolare, bensì all’intera categoria. Che – a mio immodesto avviso – è “sgomitante” tanto quanto quella dei medici veterinari (che conosco molto meglio) a causa del numero esagerato di praticanti che non corrisponde alle reali esigenze della popolazione. Come del resto il buon Z. conferma nel suo #56 che con compiaciuto sadismo:-) ti reincollo:
“il commento di Ritvan è preciso, puntuale e corretto. Gli avvocati in Italia sono centinaia di migliaia – quattromila solo nella mia città – e di certo non serve nuova concorrenza: che sia albanese, turcomanna o italiana verace :-)))) Z.
>Se proprio come ha affermato, “ultimamente si entusiasma per gli istrioni cialtroni”, non ha che da applicare il motto ” nosce te ipsum”: avrà di che autoentusiasmarsi a lungo, senza ricorrere alla illusione che i cialtroni siano sempre gli altri, con le eccezioni, si intende, di quelli che sono con lui dei ” morbidoni”.<
Mi dispiace, ma per essere istrione mi manca il requisito fondamentale: declamare ad minchiam pessime strofacce. Pertanto anche in futuro dovrò, a malincuore, fare affidamento su di te.
>Ora Ritvan – siamo naturalmente liberi di ritenere che una certa condotta avrebbe dovuto essere sanzionata come terrorismo internazionale.Z<
Senti Z., visto che non mi sembri disposto ad essere “tenerone” con me, adesso ti devo per forza insultare:-) :-).
>Si tratta di legittimi punti di vista: e la tua opinione è stata tanto condivisa che il c.p., dal 2005, dà una definizione esplicita di “finalità di terrorismo” per ricomprendervi atti che prima non sarebbero rientrati nella fattispecie.<
Beh, vedi che poi cose tanto astruse non è che stiamo dicendo Francesco ed io.
>Ma non si può chiedere ad un giudice – questo è il punto – di allargare una fattispecie a suo piacimento.<
Sì, ma si può sempre – trovare un’altra fattispecie attinente: ti ricordo che Al Capone fu “neutralizzato” usando la “fattispecie” evasione fiscale:-). Inoltre, come già detto, la Forleo poteva chiedere supplementi d’indagine, rogatorie e quant’altro per far rientrare – legittimamente, eh, mica a frottole – l’attività dell’imputato nella fattispecie “terrorismo” tout court, senza entrare in merito se “internazionale” o meno. Insomma, come il buon PM De Magistris da Potenza ci ricorda, quando c’è la buona volontà le vie della giustizia sono infinite:-). E ammettiamolo, perdinci, perbacco per dindirindina e anche cribbio! che in quel caso la voglia d’archiviazione in fretta era un po’ troppa.
>L’analogia sfavorevole all’imputato in sede penale non è mai ammessa, né in Italia né in alcuna democrazia liberale.<
Evvabbè, non ti lasci sfuggire una:-), era detto tanto per dire, così, in generale, come con i principi generici in assenza di specifici, lo so che in materia penale vige quella regola lì.
>Con buona pace di chi, nel centrosinistra, vorrebbe processare i clienti per “sfruttamento della prostituzione” 🙂<
Beh, perdonali: sono rigurgiti di nozioni di “diritto” sovietico:-). Semmai, a essere larghi, il concetto “sfruttamento” dovrebbe essere marxisticamente:-) legato a chi spilla soldi all’altro in modo eccessivo: in questo caso non è che si potrebbero processare le prostitute che spillano soldi ai clienti con dei tassi da cardiochirurgo (50 euri per 5-10 minuti di prestazione)?:-) E anche per evasione fiscale, come nel caso di Al Capone?
Ciao
se io ammazzo Sardina e il giudice mi lascia libero perchè non rientro nella fattispece dell’abigeato, non mi pare una cosa giusta. Cambi il capo di imputazione in omicidio (con attenuanti, è sarda, è una donna ;)-
Certo, Francesco, se pensi che quelle siano attenuanti sicuramente avresti l’attenuante perchè insano di mente…
Sardina.
>Certo, Francesco, se pensi che quelle siano attenuanti sicuramente avresti l’attenuante perchè insano di mente… Sardina.<
Sardina, ma che mi combini, così rischi di far venire un infarto a Z. :-). Altro che “reato penale”, qui si tratta di confusione fra attenuante e causa di non punibilità totale (vabbè, qualche tempo in un manicomio criminale, che non so come si chiama adesso in “politically correct”:-), ma son bazzecole)!
Ciao
Ritvan ‘O Giurista alle Vongole
P.S. E dai che Francesco scherzava, non ti facevo così scorbutica:-)
Per Ritvan n. 65
Per quanto possa essere spettacolare il tuo alpinismo da foro, Aurora ne sa più di te.
E si vede.
E più cerchi di cavartela con battutine gratuite, più ha ragione Aurora.
Miguel Martinez
>Per Ritvan n. 65 Per quanto possa essere spettacolare il tuo alpinismo da foro, Aurora ne sa più di te. Miguel Martinez<
Ma Allah ne sa ancora di più!
>E si vede.<
Purtroppo, in questo porco mondo pare che ognuno veda solo ciò che vuol vedere.
>E più cerchi di cavartela con battutine gratuite, più ha ragione Aurora.<
Dici che dovrei farmi pagare le battute?:-)
Ciao
Ritvan
P.S. Con un’altra spettacolare esibizione di “alpinismo forense”:-) ti ricuso come giudice in materia, poiché è di pubblico dominio il tuo legame “sentimentale” con i molto onorevoli “resistenti” irakeni.
Beh, perdonali: sono rigurgiti di nozioni di “diritto” sovietico:-). Semmai, a essere larghi, il concetto “sfruttamento” dovrebbe essere marxisticamente:-) legato a chi spilla soldi all’altro in modo eccessivo: in questo caso non è che si potrebbero processare le prostitute che spillano soldi ai clienti con dei tassi da cardiochirurgo (50 euri per 5-10 minuti di prestazione)?:-)
maria
ma che fai mi diventi Kompagno anche te? che vuoi la tariffa equa e solidale?:-))
P.S. E dai che Francesco scherzava, non ti facevo così scorbutica:-)
Putroppo, Ritvan, lo sto diventando a causa delle “cattive compagnie” che frequento in questo blog.
Ciao Sardina
PS Ma che fai rispondi al posto di Francesco? Ormai siete diventati come Totò e Peppino…
Non è questione di chi ne sa di più, ma di modalità di espressione.
Non piacciono le mie ” pessime strofacce”, le canzonette, le parodie dantesche ?
Er Pallonaro pavone.
J’ ho detto per du’ anni a tutti quanti,
J’ ho fatto er capoccione,
ch’ero sbarcato cor gommone.
Mannaggia a’ mali santi:
m’approda in blog er troller questurino,
quelo de li permessi de sogiorno,ufficio immigrazione,
fusse ca fusse capace de scovammi l’altarino.
J’ ho dovuto dire a ‘ste persone,
ch’era ‘na balla,
so’arrivato co’ parenti e cor comodo barcone,
dicevo cor gommone solo
pe’ prende’ pe’l culo ai deficienti,
che questa j’è sempre stata ‘a mia soddisfazione.
Mo’ basta cor gommone, dopo anni de navigazione.
Se mi gira, me metto a canta’ come a Pavone, er ballo del mattone.
Aurora- alla romana.
Francesco,
— Ripeto la domanda da ignorante: non è un reato organizzare o sostenere attività armate svolte in altri paesi contro governi da noi riconosciuti? e se poi ci sono soldati italiani a sostenere detto governo, idem con patate? —
Sicuramente il 244 c. 2 c.p. ha attinenza con l’ipotesi che descrivi. Ma i reati politici, a dir poco marginali nella prassi quotidiana, non sono esattamente il mio forte. E per darti le risposte serie e documentate che meriti dovrei quanto meno documentarmi seriamente 🙂
L’argomento è interessante e ti prometto che, non appena avrò un po’ di tempo, proverò a far qualche ricerca in merito.
Z.
p.s.: però, dai, rispondi anche tu alla mia domanda! :-))
p.p.s.: cattivissima quella sull’abigeato :-)))
x Aurora- alla romana (#73)
Decisamente con gli stornelli romani te la cavi molto meglio: e sei anche più divertente:-)
Ritvan,
–Beh, vedi che poi cose tanto astruse non è che stiamo dicendo Francesco ed io.–
Certo che no, quanto meno per il legislatore del 2005. Personalmente credo che si tenda a usare il termine “terrorismo” in un’accezione troppo ampia: faticherei ad assimilare la condotta di chi mette bombe tra i civili in fila al collocamento e quella di chi assalta una colonna armata nemica in una zona di combattimento. Ma non tutti la pensano come me.
— Sì, ma si può sempre – trovare un’altra fattispecie attinente: ti ricordo che Al Capone fu “neutralizzato” usando la “fattispecie” evasione fiscale:-). —
Se il giudice avesse dichiarato l’evasione fiscale attinente e contigua al terrorismo, allora sì che Berlusconi e i suoi si sarebbero mangiati la Forleo: con ben maggior urgenza e foga e per motivi ben più pressanti!! :-)))
— Inoltre, come già detto, la Forleo poteva chiedere supplementi d’indagine, rogatorie e quant’altro per far rientrare – legittimamente, eh, mica a frottole – l’attività dell’imputato nella fattispecie “terrorismo” tout court, senza entrare in merito se “internazionale” o meno. —
Oddio, qui mi rimetto all’esperienza di Aurora, incommensurabilmente superiore alla mia – ma credo non sia così comune che un GIP faccia un uso così estensivo di certi mezzi, tipicamente utilizzati in dibattimento piuttosto che non nella fase procedimentale. Il PM aveva fatto richieste in questo senso? non ricordo, è passato un po’ di tempo da quando ho seguito la polemica…
Z.
>maria ma che fai mi diventi Kompagno anche te? che vuoi la tariffa equa e solidale?:-)) mariak< Ma no, era chiaro che io stavo facendo un ragionamento nei panni del “kompagno”.
Io, da biekissimo liberale (e anche un pochino liberista, ma cum grano salis) sono per la libera concorrenza, che in genere abbassa i prezzi. Anche quelli delle prestazioni sessuali a pagamento. Ecco, p.es. io sono convinto che se le povere mignotte ‘stracomunitarie non dovessero aver a che fare con papponi ‘stracomunitari che le sfruttano e poliziotti italici corrotti che pretendono prestazioni gratuite per non “retarle” (notizia di alcuni giorni fa e temo che forse non si limitassero solo a quello), son convinto che i prezzi calerebbero di parecchio. Con gran soddisfazione di quegli 8-10 milioni di masculi italici che usufruiscono piacevolmente del servizio:-).
Ciao
Ah…
a dire il vero, Ritvan, Sardina non ha tutti i torti: se ad esempio il vizio di mente è solo parziale allora funge da attenuante, non da scusante (89 c.p.).
E comunque un errore può capitare anche ai migliori…
“Reato penale” invece no: perché non è un errore: è un orrore!! :-)))
Z.
MM,
a quanto ne so, durante la seconda guerra mondiale – la prima, vera grande guerra di popolo, che ha coinvolto in prima linea cittadini comuni – il concetto secondo cui chi combatteva senza divisa era ipso facto un volgare bandito ha perso molto della suo peso originario.
Mi risulta, ad esempio, che molti dei diritti e delle garanzie applicabili ai soldati si applichino oggi anche ai combattenti senza uniforme.
Z.
Dimenticavo Ritvan…
il meretricio è escluso dal prelievo fiscale, non essendo incluso come attività nel TUIR :-)))
Z.
Che splendida romana, aurora. Non passi certo inosservata. M’hai fatto ricordare vecchi versi “stilnovistici” fatti molti anni fa per fermare un’impressione di noi maschietti passeggeri d’un autobus.p
Ricreazione di cavie.
Lo splendor puellae
ci fece girare a tutti
le teste
stupidi cani di psicologista,
e passarono le sue gambe
lente
con indugio quasi
di spogliarellista.
qual è la legittima dei partigiani dal punto di vista del diritto italiano?
Immagino che dipenda solo da chi vince la guerra civile.
Se vincono i partigiani scrivono la nuova Costituzione nata dalla Resistenza e non si levano più dalle palle fino alla morte.
Se perdono, diventano i deliranti terroristi delle BR nemici dello Stato Democratico nato dalla Resistenza o, peggio, “burattini al soldo della CIA”.
Credo tu lo sapessi già, è così in tutti i diritti del mondo.
Francesco
“che fai rispondi al posto di Francesco? Ormai siete diventati come Totò e Peppino”
peccato, speravo come George Clooney e Brad Pitt.
Francesco
PS in effetti, a senso dell’umorismo stai messa male, eh?
e alla mia domanda non esiste risposta giuridica?
chi in Italia raccoglie fondi o in altro modo collabora alla lotta armata contro il “legittimo” governo iracheno non commette ALCUN reato per la legge italiana?
“secondo te esiste differenza tra il concetto di partigiano/ribelle/bandito e quello di terrorista?”
Se è caduta la distinzione formale tra legittimo combattente (il soldato in divisa) e bandito (tutti gli altri), non credo.
Se la causa del combattente ci fa schifo è un terrorista, se ci piace è un partigiano, più o meno.
Francesco
PS spero di sbagliarmi ma temo di no.
p,
ho letto la tua poesia.
Qui ci vuole la “Sharia”.
Basta con questi incidenti di percorso a gambe lunghe e lente e sensuali sugli autobus.
Che poi non si sa se ci si debba rivolgere ai seguaci di Pavlov o a quelli di Mesmer per chiarire come sia successo l’ ” indugio quasi di spogliarellista”.
Aurora.
p.s. : e non mi si venga a dire che era un poesia ” stilnovista”, quando invece era stile NewCatullo.
Per Francesco
Evidentemente tu, come me, non sai la risposta.
Io parlavo proprio di categorie giuridiche, non tanto di giudizi storici o politici.
Forse una certa legittimità derivava da un vago legame tra i partigiani e il governo “legale” d’Italia a Bari; ma lo stesso potrebbe valere per il rapporto tra i movimenti della guerriglia irachena e il governo legittimo dell’Iraq.
Giusta la domanda di Ritvan (“a quale diritto italiano ti riferisci?”): mi riferisco al diritto dell’Italia postbellica.
Miguel Martinez
@ Miguel Martinez, 07:33, 07 ottobre, 2007.
Caro Miguel,
i partigiani vennero equiparati ai soldati del Regio Esercito (anzi, considerati tali, e come tali congedati alla fine della guerra) da un Decreto Luogotenenziale (cioè, firmato dal Luogotenente, Umberto di Savoia) deciso dal governo del Sud.
Non ricordo se si trattasse dell’ultimo Governo Badoglio, nel 1944, o del Governo Bonomi succedutogli, ma credo che la notizia sia facilmente reperibile.
Inutile dire che tedeschi e repubblichini non accettarono la decisione del governo regio …
Tra gli effetti più buffi, il fatto che tramite il foglio di congedo molte donne partigiane vennero riconosciute ‘soldati’ in un’epoca in cui non vi erano donne nelle forze armate (sul foglio di congedo di mia madre, staffetta partigiana, del Maggio 1945, veniva dichiarata ‘soldato semplice’ !).
Ceffo.
Sta storia della divisa non mi convince: mica sono mimetiche per puro caso le nostre, da quando in qua si va in guerra con un cartello sopra la testa per identificarsi? Un civile dunque non ha diritto a difendersi in qualunque caso d’aggressione nemica perch
Sta storia della divisa non mi convince: mica sono mimetiche per puro caso le nostre, da quando in qua si va in guerra con un cartello sopra la testa per identificarsi? Un civile dunque non ha diritto a difendersi in qualunque caso d’aggressione nemica perch
Sta storia della divisa non mi convince: mica sono mimetiche per puro caso le nostre, da quando in qua si va in guerra con un cartello sopra la testa per identificarsi? Un civile dunque non ha diritto a difendersi in qualunque caso d’aggressione nemica perch
Sta storia della divisa non mi convince: mica sono mimetiche per puro caso le nostre, da quando in qua si va in guerra con un cartello sopra la testa per identificarsi? Un civile dunque non ha diritto a difendersi in qualunque caso d’aggressione nemica perch
Sta storia della divisa non mi convince: mica sono mimetiche per puro caso le nostre, da quando in qua si va in guerra con un cartello sopra la testa per identificarsi? Un civile dunque non ha diritto a difendersi in qualunque caso d’aggressione nemica perch
Sta storia della divisa non mi convince: mica sono mimetiche per puro caso le nostre, da quando in qua si va in guerra con un cartello sopra la testa per identificarsi? Un civile dunque non ha diritto a difendersi in qualunque caso d’aggressione nemica perch
Sta storia della divisa non mi convince: mica sono mimetiche per puro caso le nostre, da quando in qua si va in guerra con un cartello sopra la testa per identificarsi? Un civile dunque non ha diritto a difendersi in qualunque caso d’aggressione nemica perch
Per Ceffo n.87
Grazie. E per quanto riguarda il fatto che combattevano in maniera “non riconoscibile”?
Miguel Martinez
#88,
le mimetiche servono per camuffarsi in mezzo agli elementi naturali, mica per travestirsi da civili. Del resto, non è cosa comune vedere un civile vestito in mimetica 🙂
Non si va in guerra con un cartello sopra la testa, naturalmente, ma a quanto ne so ogni militare si porta appresso la sua piastrina, e quando catturato ha l’obbligo di dichiarare nome e “unità” di appartenenza (né si dovrebbero estorcergli altre informazioni).
Altro non ti so dirti, essendo io uno sporco e vigliacco obiettore – ancorché ex obiettore tra non molto 🙂 – e non certo un esperto in materia 😉
Z.
p (81)
quando taci mi fai venire il sospetto che non ho capito un accidente di quello che intendevi.
Scusa, è vero che la tua poesia ricorda vagamente il famoso incontro con la ” tanto gentile e tanto onesta pare”, ma i cani cretini, lo psicologista, i modi quasi di spogliarellista, non sono molto “stilnovistici”.
L’impressione che hai “fermata” nei versi, non mi pare esprimere un romanticismo idealizzato. Dallo ” splendor puellae” sei infatti passato, e molto presto, alla ” spogliarellista”. C’è un contrasto catulliano, con elementi descrittivi, quasi visivi (?) di alienazione urbano-industriale (??), improvvisamente dissolta dalla presenza e dall’indufio di lei, che letteralmente ” ricrea” ( da cui ricreazione) .
Se fossi un pubblicitaria ne trarrei subito uno spot, con sottofondo la tua poesia, per un profumo.
Non dovrei pensarlo, lo so, sono troppo occidentale. Ma mi sembra uno dei modi per divulgare, oltre la musica, anche la poesia.
Aurora.
“indugio”, non ” indufio” .
Aurora.
“Altro non ti so dirti, essendo io uno sporco e vigliacco obiettore – ancorché ex obiettore tra non molto 🙂 – e non certo un esperto in materia 😉
Z.”
Scusa la parentesi, ma che vuol dire “ex obiettore tra non molto”?
Che fai, ritiri l’obiezione? Non è per provocare, è che proprio non capisco.
Ciao!
Io parlavo proprio di categorie giuridiche
e allora dillo che mi vuoi ridurre al silenzio!
Francesco sloggato
PS per i tizi in divisa, esistono differenze legali tra atti di guerra e crimini di guerra, anche se credo siano quasi solo lettera morta.
Per quelli senza, non lo so.
Forse esistono gradazioni diverse dei loro “reati” (ammazzare un soldato USA è meno grave di sgozzare una bambina).
Pino #93,
esatto 🙂
Ti consiglio di approfittarne, se anche tu sei un vigliacco obiettore, ché non è detto che la bazza duri a lungo 😉
Z.
Z.
ci capisco sempre meno.
In pratica, che fai? Quale “bazza”?
Ciao!!
Ma hai capito benissimo, aurora. All’epoca mi colpivano i relitti di “sacro” galleggianti sul profano. Come mi piacevano in lingua il latinismo crudo mischiato al barbarismo “psicologista”, che però fa diventare il verso endecasillabo e rima ironicamente con “spogliarellista”. È che mi fanno ridere gli strizzacervelli. Un tempo mi divertivo così. “Eau de rat”, non sarebbe una cattiva idea.p
>Dimenticavo Ritvan… il meretricio è escluso dal prelievo fiscale, non essendo incluso come attività nel TUIR :-))) Z.< Lo so, caro. Ma sarebbe ora di includerlo, invece di fare la faccia feroce di Pulcinella nei confronti dei clienti (gli uni) e delle prostitute (gli altri). E già che ci si è, si abroghi anche quel monumento cartaceo all’Ipocrisia che è la legge Merlin.
Ciao
>Forse una certa legittimità derivava da un vago legame tra i partigiani e il governo “legale” d’Italia a Bari; ma lo stesso potrebbe valere per il rapporto tra i movimenti della guerriglia irachena e il governo legittimo dell’Iraq. kelebek< No, Miguel, perché l’unico “governo legittimo” dell’Iraq è quello VOTATO dagli iracheni e RICONOSCIUTO dall’ONU.
Inoltre, mi risulta che Saddam sia leggermente morto:-), diversamente da Sua Maestà Vittorio Emanuele III che, all’epoca dei fatti di Bari era vivo e vegeto (ma che – diversamente da Saddam – poteva tranquillamente crepare e non cambiava nulla, poiché gli subentrava “legittimamente” il figlio).
Ciao
Ritvan,
beh… la legge Merlin, all’epoca, ha liberato molte ragazze italiane da una condizione davvero simile alla schiavitù.
Oggi però le cose sono cambiate, e credo anch’io che andrebbe abolita o comunque radicalmente modificata. Del resto, se il mestiere della pornostar è pienamente legalizzato, perché non legalizzare pienamente – con tanto di tassazione, naturalmente – anche quello della mignotta?
Z.
p.s.: Il problema dell’imposizione del reddito mignottile non è poi così scontata: quanto meno, per deciderlo si è dovuti andare davanti alla Kassazione 😉
Pino #96,
forse questo contribuirà a schiarirti le idee…
http://www.serviziocivile.it/News/SchedaNews.aspx?idNews=206304&Section=31
:-))
Z.
“Eau de rat”.
Profumo di nobel.
( M. Capecchi, per la medicina).
Aurora.
Piccola gemma ripescata da una trasmissione elettorale per te, aurora. Il simbolo intravisto del pr era listato a lutto! Chi se lo ricordava più, anche se all’epoca li votavo ancora.
Elettrochoc – perché
non impari mai,
un altro choc
per quello che non farai
(matia bazar, elettrochoc, 1983)
http://www.youtube.com/watch?v=5TyphIS-Cvk
Una gran canzone, e antonella, per dirla con l’“uppladore” svedese : looking smashing as ever.
Piccola traduzione patriotticamente irakena: annichilisce, come sempre, chi la guarda.
ps:
annichiliscilo, luca
p
Gentilissimo pensiero p,
avermi invitato a cena con la canzone a base di pesce rombo quadrato, un caffè, il gelato, il mar rosso invece di quello blu, e una rosa in pugno listata a lutto.
Mi ha sorpreso piacevolmente anche la comparsa di Luca, evidentemente diretto altrove, ad un appuntamento da annichilimento, di sapor mediorientale.
Ciao, Luca !
Aurora.
p.s : come me le “peschi” tu le gemme, p, nessuno. Devo solo cercare nel catalogo degli abissi come classificarle.
Premetto che sono capitato per caso su questo blog.
L’unica cosa che volevo dire è che non è molto carino da parte tua denigrare,prendere in giro e quasi indicare come terroristi dei ragazzi che hanno una passione(anche se non condivisibile) come quella del Soft-air.
Io sono uno di questi!!! Il nostro GIOCO è assolutamente A-politico, A-religioso,è solo un modo per passare del tempo tra persone che amano queela che è la tattica del combattimento…
Non pensi che se qualcuno è stato perseguito probabilmente non ci sia qualche sospetto in piu del semplice ‘autoaddestramento’?!?!?
Grazie per l’attenzione.
Un Soft-gunner(non un commando)