Il grado di islamofobia

Interessante notare che il paese meno islamofobo d’Europa è anche quello che è abitato da più musulmano e da più tempo.

Buon segno che in Italia, metà della popolazione ritiene "che i musulmani siano oggetto di pregiudizi e critiche ingiustificati." Nonostante i media.

AGIS (EST) – 20/08/2007 – 13.25.00
XENOFOBIA:SONDAGGIO, SU PAURA ISLAMICI ITALIA SECONDA SOLO A GB 

ISLAMICI ITALIA SECONDA SOLO A GB = (AGI) – Londra, 20 ago. – La presenza di musulmani nel proprio Paese rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale: in Italia ne e’ convinta piu’ di un terzo della popolazione, una percentuale seconda solo a quella della Gran Bretagna, dove si arriva al 38 per cento.

Sono invece i francesi gli europei maggiormente a loro agio con i concittadini di religione islamica: e’ quanto emerge da un sondaggio condotto dall’agenzia demoscopica ‘Harris’ per conto del quotidiano britannico ‘The Financial Times’.

Sulla base dei dati raccolti fra il 1 e il 13 agosto scorsi, attraverso interviste a 6.398 adulti di Regno Unito, Italia, Spagna, Germania, Francia e Stati Uniti, sono appunto i sudditi di Sua Maesta’ i piu’ diffidenti nei confronti dei seguaci del Corano. In Francia, al contrario, la percentuale di chi considera i musulmani una minaccia scende al 20 per cento, la piu’ bassa tra i Paesi presi in considerazione.

Persino negli Stati Uniti, nonostante gli attentati dell’11 settembre 2001 e gli anni di guerra al terrorismo in Vicino e Medio Oriente, la percentuale dell’ostilita’ anti-islamica non supera il 21 per cento. A diffondere la paura in Gran Bretagna, suggerisce il giornale londinese, sono stati soprattutto gli attacchi terroristici del 7 luglio 2005, le cui ripercussioni sono state potenziate dai ripetuti allarmi che si sono succeduti oltre Manica fino all’estate in corso, con il recente fallito assalto all’aeroporto scozzese di Glasgow.

Il risultato e’ che ora il 52 per cento degli intervistati in Gran Bretagna si aspetta "un grande attentato terroristico" entro l’anno. Un dato che supera anche quello della Spagna, dove recentemente si e’ acuita la percezione da parte dell’opinione pubblica della probabilita’ di un atto di terrorismo, dopo che i separatisti baschi dell’Eta sono tornati a suscitare allarme: nondimeno, coloro che in tale Paese si aspettano un attacco su vasta scala sono il 32 per cento. Negli Usa si scende al 30 per cento, mentre si resta tra il 15 e il 18 per cento in Italia, Francia e Germania.

Sempre nel Regno Unito si concentra inoltre la piu’ alta percentuale di intervistati i quali ritengono che le persone di religione musulmana abbiano "troppo potere nel Paese". Anche in questo caso l’Italia si piazza seconda, seguita subito dopo dalla Germania e con la Francia all’ultimo posto. In Italia pero’ circa la meta’ del campione ritiene che i musulmani siano oggetto di pregiudizi e critiche ingiustificati; solo il numero dei francesi di eguale parere e’ superiore.

Se si tratta poi di accettare un ipotetico matrimonio del proprio figlio o della propria figlia con musulmani, i piu’ restii risultano gli americani: il 40 per cento degli intervistati sono contrari anche semplicemente all’idea, seguiti da tedeschi e britannici. (AGI) Mmo/Pdo 201331 AGO 07 NNNN

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88 risposte a Il grado di islamofobia

  1. JohnZorn scrive:

    Ah, perché che in testa alla classifica ci sia un paese altrettanto islamizzato e da altrettanto tempo no?

    JZ

  2. utente anonimo scrive:

    http://www.romagnaoggi.it/showarticle.php?articleID=240339&section=news/Cronaca&storico=tutti

    Leggete i commenti:

    “ci accorgiamo solo adesso,che la gente ne ha piene le palle di questi preistorici.non si vogliono itegrare,anzi si vogliono isolare;meglio ma che tornino a casa loro,invece di rimanere qui a sfruttarci”

    Ciao

    -HTM

    ps. ho provato a mettere il link all’articolo su Kelebek nel sito della Gazzetta dello Sport, ma non è stato pubblicato dai moderatori… evidentemente gli piace tenere i propri lettori nell’ignoranza con la loro propaganda islamofobica.

  3. utente anonimo scrive:

    chicca u.k.

    qui (Galles) la situazione, su certi esempi quotidiani, e’ quasi comica.

    Giro spesso, per un ridente paesino del Galles, con un amico libico musulmano.

    oh, non vi immaginate la fantasia delle persone che vivono qui nel riuscire a piazzare ovunque la domanda “How long will you stay here?” (quanto ti fermi qui?) nei confronti del mio amico amico.

    terrificante. a me forse in due mesi 3 persone mi hanno rivolto questa domanda.

    direte voi: il mio amico e’ piu’ attraente di me.

    forse e’ vero. ma mi sembra strano che tutti i poliziotti, uomini e donne, siano innamorati di lui. la segretaria che si occupa del suo alloggio nella residenza studentesca innamorata di lui. vari docenti di inglese innamorati di lui. che fortuna…

    dorian

  4. Oniros scrive:

    una sola volta ho assistito ad un episodio di “islamfobia”: passeggiavo dietro al duomo di milano per andare in università, davanti a me un musulmano (oddio non so se era musulmano, di certo di etnia orientale). arrivano due poliziotti, gli chiedono i documenti, io passo oltre, lui non ha documenti appresso, i due gli mettono le mani addosso, io mi volto per farmi gli affari suoi, lui cerca di divincolarsi, i due lo atterranno. Tutto qui.

    islamfobia? Direi di no. Un semplice controllo.

    Se magari la smettessere di avere sempre quelle faccie truci…

    (scherzo, scherzo!!! per carità non mi linciate 😉

  5. PinoMamet scrive:

    Nel caso descritto da Oniros per onestà devo dire,non credo c’entri molto l’islamofobia; forse anche quella, ma di più forse il cattivo o sbagliato addestramento dei poliziotti, o una certa forma mentis razzistoide credo diffusa (ho visto più o meno la stessa scena una volta che mi trovavo a Padova, ma la vittima era un ambulante che sembrava dell’Europa orientale) o la propensione ad andare al di là degli ordini ricevuti.

    O l’idea che qualunqeu straniero, o perlomeno quello con “la faccia truce” (devono vedere me quando esco dal dentista!) sia comunque, se non una minaccia, un nemico.

  6. utente anonimo scrive:

    é un vero peccato perché fino a due anni fa inglesi e islam andavano d’accordo! Cat stevens il cantante diventato muslim si é proprio installato in inghiterra, ha aperto una scuola e si occupa degli immigati muslim. La moschea di londra era pienissima durante il ramadan con incontri culturali cosmopoliti. Adesso tutto é cambiato, la diffidenza si é installata, l’umanità ha fatto un passo indietro. I francesi come potenza coloniale hanno sempre sfruttato i musulmani, li hanno anche usati come carne da macello durante l’ultima guerra mondiale! Quindi teoricamento hanno un debito verso di loro e potrebbero trattarli meglio…fortunatamente francesi e magrebini vivono bene insieme nella vita di tutti i giorni, anche se ci sono molti problemi che rimangono, proprio in questi giorni molti sans papiers stanno facendo lo sciopero della fame per essere considerati come esseri umani. L’italia é troppo provinciale e veloce nel giudicare. E ,certo, il tempo della riflessione non corrisponde col tempo del quattrino, il tempo della meditazione non corrisponde con quello dell’io strettamente individuale o ego. Fortunatamente luna e sole continuano a guardarsi con occhi innamorati per far diventare veramente “innamorati” anche gli uomini ( é soltanto unendoci agli altri che si puo’ scoprire la Verità ed é soltanto la Verità che ci rende sostanzialmente liberi)….ciao wadhuda

  7. utente anonimo scrive:

    Oniros, come sei veloce nelle descrizioni delle dinamiche.

    I due poliziotti gli hanno messo le mani addosso , ma perché ? Si era rifiutato di seguirli per accertamenti in Questura, o gli hanno messo le mani addosso ancora prima ?

    Non te lo sei chiesto ? Non lo hai chiesto ?

    Puoi fare a meno di voltarti, se tutto quello che sai fare poi è ” rivoltarti” , senza preoccuparti del perché , facendo finta di niente.

    Aurora.

  8. utente anonimo scrive:

    wadhuda #7

    ho avuto modo di vedere/ascoltare in dirietta su bbc il primo discorso di g. brown e mi pare (se non ricordo male, ma sono abbastanza certo anche se e’ passato un mesetto) che abbia cominciato col dire che se tot anni fa il problema principale era il welfare oggi e’ il terrorismo.

    bel la`, che si da, davvero una brutta aria come dici

    dorian

  9. BarbaraLattanzi scrive:

    … i trifidi son tornati (non solo al cinema)

  10. utente anonimo scrive:

    mi sono dimenticata di dire che le autorità inglesi sono molto preoccupate anche perché molti detenuti per delitti comuni, nella loro esperienza carceraria si convertono all’islam… ops!!! wadhuda

  11. Oniros scrive:

    @gentilissima Aurora, che avrei dovuto fare? Andare dai poliziotti e dire: ma che fate? Perchè lo avete buttato a terra?

    Avevo altro da fare che occuparmi di un povero immagrato che senza documenti passeggia dietro al duomo.

    questo è l’uomo mia cara. Guarda e passa oltre. certo, poi c’è il ciarlare, il commentare, l’esporre bei sentimenti, il giudicare… ma alla fine, ognuno pensa solo alla propria pelle. ai propri piccoli problemi. Fare delle scenate per sentirsi “buoni” mi pare leggermente triste. I finti buoni sono quelli che fanno più danni con il zucchero e le loro vuote ciarle.

    Se poi tu riesci a vedere tante madre Teresa in ogni viso che incontri, beata te.

  12. utente anonimo scrive:

    Oniros

    “questo è l’uomo mia cara. Guarda e passa oltre. certo, poi c’è il ciarlare, il commentare, l’esporre bei sentimenti, il giudicare… ma alla fine, ognuno pensa solo alla propria pelle. ai propri piccoli problemi. Fare delle scenate per sentirsi “buoni” mi pare leggermente triste. I finti buoni sono quelli che fanno più danni con il zucchero e le loro vuote ciarle. ”

    Decisamente, peggiora di ora in ora

    Barbara

  13. utente anonimo scrive:

    E’ stata lanciata una denuncia (da Magdi Allam e da Betulla , quindi da fonti che non reputo attendibili) che ” l’università islamica Al Azhar del Cairo vuole che sia ucciso, dallo Stato o dal singolo fedele, un ragazzo che si chiama Mohamed Hegazi. Il suo reato è di essersi convertito, da musulmano che era, al cristianesimo” (così l’agente Betulla su Libero di oggi). Ora gli estremisti esistono ahimè dappertutto e se il fatto è vero va condannato. Ma , sempre nell’articolo di Betulla , vi è una premessa : “Come si fa a non sentirsi ribollire il sangue? Com’è possibile ascoltare serenamente la nostra radio Rai che proclama il pericolo dell’islamofobia (il razzismo antimusulmano) invece che organizzare campagne per salvare una, almeno una vita, e denunciare l’islam assassino?”. Ovvero l’impressione che dà questa denuncia non è tanto quella di un reale interesse a garantire in un paese la sacrosanta libertà religiosa, ma quella se non di giustificare , almeno di sottovalutare la violenza che avviene a casa nostra

    A.Q.

  14. Oniros scrive:

    @x Barbara e Aurora:

    Se non vi piace quello che scrivo, comunicamelo in pvt senza riempire i blog degli altri delle vostre opinioni sul mio stato mentale.

    Trovate la pace, e lasciate in pace gli altri. Grazie

  15. utente anonimo scrive:

    > mi sono dimenticata di dire che le autorità inglesi sono molto preoccupate anche perché molti detenuti per delitti comuni, nella loro esperienza carceraria si convertono all’islam… ops!!! wadhuda <
    Quel mostro di intelligenza di Mike Tyson deve aver fatto scuola …

    C.

  16. kelebek scrive:

    Per A.Q. n. 14

    Nei commenti a un altro post, avevo scritto:

    Il riferimento è al caso di Mohammed Hegazi al-Muntasir, un giovane musulmano egiziano che dice di essersi “convertito al cristianesimo”.

    Sto cercando di documentarmi.

    Trovo molto materiale in italiano (ma quasi sempre sul tipo “Casa della Libertà solidale con…”), quasi nulla in altre lingue.

    A quanto pare, MH – secondo alcune fonti di 20 anni, altre di 25 – chiederebbe di essere riconosciuto sui documenti come “cristiano”, in un’iniziativa lanciata da un’organizzazione di copti canadesi chiamata “Middle East Christians Association” (MECA). Il loro sito web, tra l’altro, ha un solo link in lingua inglese, Islam, the largest cult in history.

    La MECA è stata immediatamente ripudiata dalla chiesa copta egiziana.

    http://www.almasry-alyoum.com/article.aspx?ArticleID=71959

    Lo Stato, a quanto pare tergiversa sul caso: far saltare la polveriera della convivenza tra le comunità religiose dell’Egitto è l’ultimo cosa che serve in questo momento.

    Alcuni religiosi islamici condannano Hegazi, altri dicono che la conversione è una “libera scelta”.

    Ho l’impressione che sia una faccenda che potrebbe finire male, a spese delle antiche comunità cristiane d’Egitto.

    Miguel Martinez

  17. JohnZorn scrive:

    > mi sono dimenticata di dire che le autorità inglesi sono molto preoccupate anche perché molti detenuti per delitti comuni, nella loro esperienza carceraria si convertono all’islam… ops!!! wadhuda < Ah, e c’è da vantarsi? JZ

  18. utente anonimo scrive:

    Nel caso descritto da Oniros per onestà devo dire,non credo c’entri molto l’islamofobia; forse anche quella, ma di più forse il cattivo o sbagliato addestramento dei poliziotti, o una certa forma mentis razzistoide credo diffusa (ho visto più o meno la stessa scena una volta che mi trovavo a Padova, ma la vittima era un ambulante che sembrava dell’Europa orientale) o la propensione ad andare al di là degli ordini ricevuti.

    maria

    una notte a milano si sentiva urlare dalla strada, dalla finestra hanno visto una donna che veniva trascinata in terra per i capelli da due uomini

    che volevano portarla in una macchina, un’inquilina del palazzo ha chiamato la polizia e nella descrizione ha citato una strana paletta che i due uomini avevano in mano, allora dal 113 hanno chiesto, come una paletta? ma non sarà mica la polizia? Beh era davvero la polizia, la polizia internazionale e la donna strattonata e presa per i capelli era una immigrata, pare , peruviana.

    maria

  19. utente anonimo scrive:

    > mi sono dimenticata di dire che le autorità inglesi sono molto preoccupate anche perché molti detenuti per delitti comuni, nella loro esperienza carceraria si convertono all’islam… ops!!! wadhuda < Ah, e c’è da vantarsi? JZ maria
    né da vantarsi e né da rammaricarsi, da noi per esempio se dei carcerati di convertono o si avvicinano alla religione cristiana il cappellano del carcere è tutto contento e comunque sia ,male non fa!

    maria

  20. kelebek scrive:

    per JZ n. 21

    The Mirror è uno di quei quotidiani che ci ricordano la superiore civiltà italica, dove il peggio è un banale e un serioso Libero.

    E The Mirror non è nemmeno di destra; è semplicemente il fondo.

    Miguel Martinez

  21. JohnZorn scrive:

    >The Mirror è uno di quei quotidiani che ci ricordano la superiore civiltà italica, dove il peggio è un banale e un serioso Libero.

    E The Mirror non è nemmeno di destra; è semplicemente il fondo.

    < Poco attendibile, forse. Certamente nelle carceri italiche difficilmente sorgono simili confraternite religiosi di predicazione cristiana. JZ

  22. utente anonimo scrive:

    Gaza, l’Ue stacca la spina

    “da ieri un milione e 400mila palestinesi sono senza energia elettrica.”

    “Un inferno per anziani e malati, costretti a rimanere chiusi in casa senza la minima possibilità di refrigerio, in questa stagione in cui le temperature a Gaza raggiungono normalmente i 40 gradi.”

    http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=65366

    La “superiore” civiltà occidentale.

    Certo che ci mettono davvero un grande impegno, europei ed israeliani, per far crescere nuove generazioni di kamikaze 😉

    -HTM

  23. JohnZorn scrive:

    Anche a me l’han staccata la spina una volta.

    Non avevo pagato la bolletta…

    JZ

  24. utente anonimo scrive:

    magari molti conoscono già documenti di questo genere.

    qui c’è la traduzione di un articolo di Chossudovsky che riguarda una serie di allarmi da finiti attentati in preparazione, E’ del 2006. Alcuni nomi sono cambiati ma la sostanza è la stessa.

    C’è una parte che riguarda l’Inghilterra dalla quale si può fare un’idea del bombardamento (allarmi) al quale sono stati sottoposti gli inglesi.

    Si parla anche di un baby terrorista di cinque anni e di pericolosi detersivi casalinghi

    http://www.pressante.com/component/option,com_docman/task,doc_view/gid,14/

    fabrizio

  25. utente anonimo scrive:

    Ma non

  26. utente anonimo scrive:

    Ma non

  27. utente anonimo scrive:

    Perchè nei miei commenti le lettere accentate spariscono? Si vedono dei quadratini al loro posto! É un problema mio?

    la Cellula

  28. kelebek scrive:

    Per JZ n . 25

    Piccola differenza. Immagina che le cose siano andate così:

    1) Ti mettono in carcere senza processo e senza motivo

    2) in carcere, lo stato italiano si rifiuta di mantenerti e fa pagare le spese a un’ONG straniera

    3) siccome tu insisti a dichiararti innocente, invece di accettare il tuo stato di carcerazione, l’ONG ti toglie il cibo.

    Miguel Martinez

  29. utente anonimo scrive:

    per la Cellula

    dipende dal browser

    fabrizio

  30. utente anonimo scrive:

    danke!

    la Cellula

  31. utente anonimo scrive:

    Oniros, non ti dico più niente. Se non vuoi che intervenga a commentare i tuoi commenti, taccio.

    Aurora.

  32. utente anonimo scrive:

    Oniros è un soggetto in evidente stato di grave dissociazione sociale. Basta visitare il suo blog per comprendere quanto la sua devianza corrisponda a un voluttuoso appagamento del proprio Io malato.

    “In quanto egli è, animale dominato dal folle, immerso nel proprio ottuso pensiero, non lambisce sana purezza alcuna.”

    chi sono?

  33. utente anonimo scrive:

    Pensando a Francia e Inghilterra, ho la sensazione che la prima sia anche molto piu’ avanti della seconda (e dell’Italia anche naturalmente) nel campo degli studi e della ricerca sull’Islam. Ossia che ci sia una piu’ forte tradizione di studi islamici, una maggiore importanza data ad essi nel tempo (sara’ anche la tradizione filosofica tanto debitrice all’Islam) e una maggiore vastita’ di temi e soggetti riguardanti l’Islam che sono da tempo stati oggetto di studio da parte dei francesi. Sara’ stato anche per sfruttarli meglio, come qualcuno ha detto, ma intanto li conoscono anche meglio e, conoscendoli, li temono anche meno.

    In Inghilterra la ricerca in questo campo mi sembra piu’ limitata e superficiale, a parte la recente nevrosi.

    Ma potrei sbagliarmi, e’ solo una sensazione, forse Miguel puo’ meglio confermare o no.

    Comunque mi pare che da questo, ed anche quindi da una maggiore conoscenza tra la gente, che probabilmente e’ stata col tempo trasmessa dai ‘sapienti’ o semplicemente ben esposta dalla stampa, in Francia riescono ad essere ‘leggermente’ piu’ tolleranti.

    Secondo me se si facesse un’inchiesta in Francia e UK chiedendo alla gente che cos’e’ il Ramadan, i francesi forse saprebbero rispondere meglio.

    Non ho mai fatto inchieste tra i francesi quindi parlo solo a livello teorico-ipotetico, ma tra gli inglesi, si, ne ho sentite di cose strampalate sul Ramadan, anche da professionisti e professori-non di Islam of course! Tutto dire.

    Ciao

    Pat

  34. BarbaraLattanzi scrive:

    Aurora

    hai tutti i diritti di commentare chi ti pare, solo Miguel può decidere le regole qua dentro. Oniros ha un suo blog dove potrà decidere chi far partecipare e chi no. Né può pretendere che gli si inviino messaggi privati.

  35. kelebek scrive:

    Comunque, Aurora è una delle grandi ricchezze di questo blog.

    Miguel Martinez

  36. audace12 scrive:

    Martìnez scrive sul blog mujahida86 (dove sono stato censurato):

    > Amicogiaguaro evidentemente non è mai stato in Egitto, dove i copti si fanno tatuare i crocifissi sui polsi e i preti copti vanno in giro con dei fazzolettoni pieni di crocifissi.

    Mica come in Italia, dove se facessi una cosa del genere ti troveresti tutti a riderti dietro.

    Miguel Martinez < Ah davvero?! E di questo che mi dici?! : «Mi sono convertito e lo rivendico» L’egiziano Hegazi rischia la morte Cristiano da nove anni, rompe un tabù in un Paese dove i copti sono milioni. Ma una fatwa ora lo condanna come apostata. Mohamed Hegazi, egiziano, si è convertito al cristianesimo. Vuole ufficializzare la sua fede ma una fatwa islamica lo condanna a morte. Autorità e Chiesa tacciono.
    Adottiamo Mohamed Hegazi come simbolo della libertà religiosa in Medio Oriente. Venticinque anni, nato musulmano, convertito al cristianesimo nove anni fa e sposato con una convertita, ha chiesto alle autorità egiziane di vedere registrata la loro nuova religione sulla carta d’identità per assicurare che il loro figliolo, che sta per nascere, veda la luce come cristiano. Ma si è scatenata l’ira degli estremisti islamici che l’hanno tacciato di apostasia e ingiunto allo Stato di attuare la condanna a morte avallata da una fatwa, un responso giuridico, dell’Università islamica di Al Azhar. Ciò avviene in un Paese sostenuto massicciamente dall’Occidente perché considerato moderato e in cui i cristiani sono circa 10 milioni. E non si tratta di ripetere l’operazione che nella primavera del 2006 portò al rilascio e all’espatrio del convertito afghano Abdul Rahman, che ha ottenuto asilo in Italia. I cristiani in Medio Oriente sono la popolazione autoctona e deve essere garantito loro e a tutti, compresi i convertiti, il diritto alla piena libertà religiosa a casa loro.

    Il caso è esploso dopo che Suad Saleh, preside della Facoltà di studi islamici e arabi dell’Università islamica di Al Azhar, ha legittimato con una fatwa la condanna a morte di Hegazi perché non si è limitato a convertirsi ma «ha detto pubblicamente di essersi convertito al cristianesimo e si è perfino fatto fotografare insieme alla moglie con in mano il Vangelo ». La logica è la seguente: se ti converti e ti nascondi nelle catacombe potresti avere salva la vita, ma se hai la «sfrontatezza» di annunciarlo pubblicamente e magari con il sorriso in bocca, a testimonianza della profondità della tua fede e della gioia con cui la vivi, allora devi essere ucciso. Il quotidiano governativo Al Messa riferisce di un sondaggio secondo cui tutti gli ulema, i giureconsulti islamici, d’Egitto sono unanimi nella «necessità di condannare amorte l’apostata». Il caso è stato proposto anche al Grande Mufti Ali Gomaa che, in un’intervista al Washington Post, ha risposto in modo assai ambiguo: «La scelta significa la libertà e la libertà include la libertà di commettere dei gravi peccati fintantoché non arrechino un danno agli altri». A suo avviso chi si converte dall’islam a un’altra religione non commette un «grave peccato», tranne nel caso in cui la conversione costituisce una minaccia per la società. E sembra proprio che per gli estremisti islamici manifestare pubblicamente la gioia della fede in Cristo sia un pericolo da sanzionare con la morte.

    «Ricevo delle minacce di morte sul mio cellulare. Ogni volta che cambio il numero dei fanatici riescono a ottenerlo, mi chiamano e mi preannunciano che mi faranno fuori», ha raccontato Hegazi a Le Figaro. «Il pericolo non viene solo dagli estremisti, un qualsiasi cittadino potrebbe uccidermi agendo di sua testa, nella convinzione di servire l’islam». Hegazi, che è stato il rappresentante del movimento di opposizione «Kifaya » (Basta!) a Port Said, vive ora in clandestinità insieme alla famiglia. Il suocero ha auspicato che la giustizia obblighi la moglie a divorziare e che «mi venga restituita anche morta». Contemporaneamente due esponenti dell’Organizzazione dei cristiani del Medio Oriente, Adel Fawzi e Peter Ezzat, considerati gli ispiratori della conversione di Hegazi, sono stati arrestati per «attentato all’islam» e «sedizione religiosa». Il tutto avviene in un contesto dove regna la paura. Il Centro Al Kadima per i diritti dell’uomo, ha ritirato la denuncia che era stata depositata la scorsa settimana per sostenere la causa di Hegazi, motivandola con «l’assenza del certificato di conversione della Chiesa». E la Chiesa locale? Tace. Un silenzio assordante per il timore di inasprire il conflitto con un regime che ha di fatto abdicato al clero islamico radicale rimettendo nelle sue mani il controllo degli affari sociali che s’intrecciano con una religione sempre più invasiva.

    Proprio perché l’Egitto è il nostro dirimpettaio che ostenta fama di tolleranza e di moderazione, mi auguro che l’Italia non resti a guardare. Auspico che il capo dello Stato Napolitano lanci un vibrante appello al presidente egiziano Mubarak affinché assumaun gesto significativo, ricevendo Hegazi e riconoscendogli pubblicamente pari dignità come cittadino e testimoniando il rispetto della libertà religiosa. Auspico che il presidente del Consiglio Prodi chieda garanzie al governo egiziano sulla tutela della vita di Hegazi, chiarendo che per l’Italia il rispetto della libertà religiosa è un parametro fondamentale per definire la realtà e lo sviluppo dei rapporti bilaterali e multilaterali. Auspico che le università italiane (La Sapienza di Roma, il Pontificio Istituto Orientale di Roma, l’Orientale di Napoli, la Bocconi di Milano, l’Iuav di Venezia) che il 15 giugno 2005 hanno sottoscritto un accordo di cooperazione con l’Università islamica di Al Azhar, con la benedizione del nostro ministero degli Esteri, recedano dall’iniziativa dopo aver avuto l’ennesima conferma che i suoi più alti vertici hanno legittimato il terrorismo suicida palestinese e il massacro anche delle donne e dei bambini israeliani, nonché l’uccisione dei musulmani convertiti al cristianesimo. Auspico tutto ciò per i cristiani d’Egitto ma anche per noi. Perché se volteremo le spalle a chi, alle porte di casa nostra, viola la sacralità della vita, la dignità della persona e la libertà di scelta, significa che abbiamo abdicato ai valori che corrispondono al fulcro della comune civiltà dell’uomo. http://www.corriere.it/allam

    Magdi Allam

    20 agosto 2007

    A12

  37. kelebek scrive:

    Per A12

    1) Allora, io ho parlato di croci tatuate e di croci sui fazzolettoni dei preti copti.

    “Ah davvero?! E di questo che mi dici?! : non costituisce una risposta.

    La risposta esatta sarebbe stata:

    1) “Grazie dell’informazione, non lo sapevo. Però in Egitto esiste anche un problema completamente diverso, che non riguarda affatto il diritto di portare in giro crocifissi grossi così, cioè…”

    e via con il tuo copincolla.

    Dopo di che, ti saresti accorto che ne ho già parlato, sommariamente, nei commenti, e scriveresti di nuovo dicendo:

    2) “Scusami se prima ti ho chiesto, ‘che mi dici’, adesso vedo che ne avevi già parlato. Comunque, ciò che tu dici mi sembra incompleto per i seguenti motivi: a) b) c)”.

    Capito il concetto, figliolo?

    Miguel Martinez

  38. utente anonimo scrive:

    Adesso ci sono anche i musulmani che ci murano la Madonna perchè la reputano un’offesa pericolosa. Come si fa a sopportare certa gentaglia?

    a Maddunnuzza bedda nun se tucca pecchè sennò le mafie, specie le ‘ndrine, s’incacchiano ahh.

    la Cellula

  39. utente anonimo scrive:

    UCCIDERE MARTINEZ!

    LO VOGLIAMO MORTO STO MESSICANO BRUTTO COME LA PESTE!

  40. BarbaraLattanzi scrive:

    Cellula:

    ma dove?

    qua a roma partecipano pure ai pellegrinaggi mariani

  41. kelebek scrive:

    Sempre per A12 n. 38

    Poi è interessante che ti sia sfuggito un altro punto del mio discorso, perché non riguarda il lontano Egitto, ma la vicina Italia: il fatto che qui uno che si facesse tatuare un crocifisso sul polso verrebbe deriso da tutto.

    Anche da chi dice che i matrimoni si fanno in chiesa e i figli si battezzano.

    E finché non si riesce a cogliere questa distinzione radicale tra l’Egitto nel suo complesso (cristiani compresi) e l’Italia, mi sembra abbastanza inutile cercare di ragionare sull’Egitto.

    Miguel Martinez

  42. utente anonimo scrive:

    Martìnez sei solo un nazista reazionario amante delle teocrazie omicide e dell’oscurantismo arabo, ancora non l’hanno capito gli idioti comunisti che ti leggono che non sei cambiato per niente da quando militiavi nella “setta un po’ nazista” Nuova Acropolis?! Ma allora sono proprio scemi.

    Betto Pravo

  43. kelebek scrive:

    Per n. 40

    Ringrazio sempre della cortese attenzione, ovviamente.

    Comunque la scorta non me la daranno lo stesso.

    Miguel Martinez

  44. kelebek scrive:

    Per Betto Pravo n. 43

    Non sono affatto un amante di quella roba lì.

    E’ che mi pagano un sacco di soldi.

    In segreto, la penso come te.

    Miguel Martinez

  45. utente anonimo scrive:

    Non può essere che la Francia sia risultata la nazione meno islamofoba d’Europa proprio perchè è quella con la più alta percentuale di islamici,e quindi nel sondaggio hanno intervistato anche un gran numero di essi?

    Franz

  46. utente anonimo scrive:

    molti carcerati per delitti comuni con pene minori che si convertono all’islam, non sono idioti! Molti, si ritrovano in carcere giovanissimi proprio perché la nostra società “ha voluto” fossero ‘delinquenti’, ma in effetti non lo sono. I musulmani amano la Madonna, in più ogni donna del pianeta é una madonna; ciao! wadhuda…ops!

  47. BarbaraLattanzi scrive:

    Nell’Islam Maria è una delle donne del paradiso, insiem a Fatima. Sul Corano è scritto che era vergine (il dogma dell’immacolata concezione in effetti compare prima nell’ilsam e solo in seguito è sancito nel cristianesimo).

    Evidentemente quello dell’articolo era un musulmano che non ci aveva capito nulla, un po’ come Audace per il cristianesimo

  48. JohnZorn scrive:

    @ Barbara & Wahuda: quindi se dico che il primi ad offendersi di quel gesto dovrebbero essere molti buoni musulmani dico giusto (non è una provocazione, è una domanda sul serio)?

    JZ

  49. utente anonimo scrive:

    Grazie dell’idiota, betto pravo. È vero sono tanto idiota da essere comunista, ma non a tal punto da essere antifascista. Quell’idiozia la lascio tutta a te.p

  50. Tissaferne scrive:

    Per il 40.

    Quel dialetto non è siciliano ne calabrese, prendi per il culo la tua gente. Inoltre la mafia, che dalle mie parti esiste mentre forse dalle tue non esiste o ti è amica – altrimenti non avresti tutta questa voglia di scherzare – non è un ente che difende la religione cristiana ma una organizzazione putrida che cerca il profitto e nient’altro… Spendessero i soldi e tutte le energie per combattere questo cancro invece di giocare ai soldatini nei paesi del terzo mondo, invece di rompere le scatole ai mussulmani! Prendiamocela con i problemi veri, magari.

  51. Tissaferne scrive:

    era per il 39, il 40 mi è anche simpatico, nella sua demenza.

  52. AbdelQader scrive:

    Col nome di Allah Il Clemente Il Misericordioso.

    Questo post mi da lo spunto per molteplici riflessioni:

    a) Cosa rappresentano i musulmani nell’immaginario collettivo occidentale. Secondo me per spiegare le reazioni dell’opinione pubblica in occidente è fondamentale tenere in considerazione il ruolo svolto dai mass-media in relazione all’attuale corso storico. Da che mondo e mondo i media hanno sempre puntato l’indice contro qualcosa o qualcuno catalizzando le paure colletive, e non sto parlando necessariamente dei famigerati programmi di approfondimento “culturale”, anche i film hanno sempre fatto la loro parte: Frankenstein, il Dottor Mabuse, Godzilla, ecc. alla fine non sono altro che sublimazioni della paura per la modernità incombente; la paura per ciò che non si conosce, per ciò crea un incognita. Similmente l’Islam ricatalizza la paura per la modernità, per il mondo che si apre. Rispetto al primo esempio, uno dei tanti, però ci sono due differenze importanti: non si parla più di un rapporto fra occidente ed un fenomeno sociale in generale, ma di qualcosa di identificabile nel mondo sensibile stesso, inoltre l’occidente rispetto a 70 o 80 anni fa si trova in uno stato di anomia effettiva; in altre parole l’occidente ha difficoltà a rapportarsi con l’altro in un mondo non più eurocentrico (soprattutto culturale) perché non sa più cos’è. Ecco quindi l’islamico che incarna l’atavica paura per “l’uomo nero” che in astratto è l’incognita per un futuro incerto.

    b) I musulmani non riescono a rapportarsi con l’altro, vuoi per un difetto di comunicazione che li porta a rapportarsi con differenti codici sociali e culturali, vuoi perché i musulmani hanno di fatto dimenticato, o comunque non applicano nella prassi quotidiana, l’Islam: anche in questo caso ci troviamo davanti ad una palese condizione di anomia che invece l’occidente percepisce, o almeno crede di percepire come una forza granitica. Mai come oggi l’Islam è diffuso, ma mai come oggi la ‘Umma è debole e confusa. Quindi una condizione anomica che si confronta con un’altra similare produce solo spaesamento, confusione e paura: una società complessa e differenziata sostanzialmente autoreferenziale e dualizzata allo stesso tempo, almeno per quello che concerne il rapporto mondo occidente / mondo “islamico”.

    c) La necessità del nemico. L’occidente per spiegare moralmente la propria supremazia ai suoi stessi popoli ha sempre dovuto veicolare il paradigma dello scontro fra la civiltà e la barbarie. Un tempo la barbarie era il comunismo, oggi invece è il mondo islamico. Solo la deificazione di principi astratti quali la libertà, la democrazia, lo sviluppo ed il benessere possono donare all’occidente quei crismi di dignità necessari a spiegare lo sfruttamento dei due terzi del mondo.

    E le considerazioni da fare sono anche molte altre, ma mi sembra inutile mettere troppa carne al fuoco.

  53. utente anonimo scrive:

    Nel frattempo ho scoperto l’ Associazione Ebraica JFT che si chiede se davvero esistano musulmani innocenti fra la popolazione civile bombardata in Iraq e non solo.

    Islamofobia o propensione all’ eccesso di difesa pure preventivo?

    Per chi è interessato/a metto il link … se non interessa a nessuno: come non detto, mi limito a segnalarlo.

    by David – Ritvanarium (VERO)

    C L I C K

  54. utente anonimo scrive:

    Nel frattempo ho scoperto l’ Associazione Ebraica JFT che si chiede se davvero esistano musulmani innocenti fra la popolazione civile bombardata in Iraq e non solo.

    Islamofobia o propensione all’ eccesso di difesa pure preventivo?

    Per chi è interessato/a metto il link … se non interessa a nessuno: come non detto, mi limito a segnalarlo.

    by David – Ritvanarium (VERO)

    C L I C K

  55. utente anonimo scrive:

    Errata Corrige: JTF

    by David_ Ritvnarium

  56. utente anonimo scrive:

    52 Tissaferne

    Hai frainteso in malomodo la dialettica improvvisata del mio commento, tra l’altro, evidentemente ironico!

    D’accordo sul fatto che le mafie solitamente non entrano in questioni dove non c’è nulla da intascar profitto. La fede però, per le mafie è come le questioni d’onore e, dovresti sapere visto che, vivi in quella realtà ,che la religione è molto intrinseca in quel sottomondo mafioso. Soprattutto esiste una forte devozione nei confronti di Maria.

    Il boss Aglieri aveva addirittura una Cappella personale dove pregare, a Provenzano, gli inquirenti nel suo casolare trovarono anche la Bibbia e, nei pizzini, il riferimento a Gesù Nostro Signore non mancava mai. Tutti i mafiosi quando prestano giuramento giurano anche a Cristo e a Maria. Come nel caso della Sacra Corona Unita in cui il simbolo è addirittura la Madonna. Stessa cosa per la ‘ndrangheta.

    Non sarei troppo sicuro di quanto affermi se fossi in te!

    Comunque io vivo al nord e sono anche di origine pugliese. Ma questo non vuol dire che io non conosca la realtà di giù, le mafie ci sono pure qui ma, sotto altra veste.

    leggiti; il Codice Provenzano

    la Cellula

  57. utente anonimo scrive:

    Un tempo la barbarie era il comunismo, oggi invece è il mondo islamico

    maria

    caro abdel mentre leggevo le prime righe del tuo come sempre interessante post ,avevo il mente il concetto che hai espresso dopo, e che quoto.

    E proprio così, nel secolo scorso la questione centrale è stata quella del comunismo, in questo secolo l’islam e tutti e due agitate spesso in modo strumentale come barbarie, spettro, massimo male.

    Mi fermo a questo concetto essenziale, poi intorno potremmo fare, e facciamo in tutta legittimità infinite discussioni, storiche, politiche, culturali ma il nocciolo della questione resta questo.

  58. utente anonimo scrive:

    È vero sono tanto idiota da essere comunista, ma non a tal punto da essere antifascista.

    maria

    caro p

    non c’è solo aurora a stimarti molto, ci sono anch’io:-) ma a volte non ti capisco come questa volta.

    Vorrei sperare comunque, nel tuo caso, che non essere antifascista, non significhi considerare il fascismo una cosa trascurabile ovvero non esecrabile e da respingere nettamente.

    Sono certa che hai capito la domanda anche se esposta in modo un po’ contorto, o no?

    maria

  59. Tissaferne scrive:

    Scusa, cellula, per aver frainteso quello che intendevi… è uno degli svantaggi di questa forma di comunicazione… l’ironia e il sarcasmo sono difficili da cogliere, sarai d’accordo con me.

    In ogni caso, mi hai dato l’opportunità per esprimere quello che penso… comunque sul legame tra mafia e religione ci sarebbe molto da dire… lo sai… credo che comunque a parte un fatto meramente simbolico (spesso nei linguaggi in codice c’è un riferimento a figure religiose) e storico, la “devozione” è solo demagogica o superficiale. Non (solo) perchè loro sono “i cattivi”, ma anche perchè la mafia è una “montagna di merda” che prende la forma della cultura che infetta, e quella del Sud Italia è, ormai, solo in parte una cultura in cui principi religiosi valgano qualcosa – e non me ne compiaccio (non me ne compiacevo quando ero ateo) – e davvero tra i pesci piccoli di oggi (i boss di domani) è scomparsa anche solo la parvenza di religiosità. Mi collego al tema trattato con una osservazione che può apparire ingenua: Chissà che queste migrazione da terre più legate a tradizioni antiche religiose, ma non solo, riesca a farci fare un passo indietro da questa melma consumistica… una speranza, per lo più.

  60. utente anonimo scrive:

    Il fascismo fu (è, vivendo in era fascista grosso modo dagli anni ’30) una cosa molto complessa, liquidarlo come “esecrabile” non ha nessun senso. Ha fatto cose esecrabili, nella versione nazista in una misura straordinaria, ma non era il “male assoluto” e neanche “il” male. Infine, non essere fascista non giustifica affatto l’alleanza con forze non comuniste, per cosa poi, per la democrazia? Altro è il fine dei comunisti. L’antifascismo devia da quel fine e lo sostituisce con altro. Dirlo nel ’24 o nel ’45 poteva sembrare un azzardo, oggi la storia ce l’ha reso evidente nella prevista fine in tempi non sospetti dei movimenti antifascisti che si richiamavano alla dottrina comunista.p

  61. utente anonimo scrive:

    Come spesso accade concordo con P (#61) … intervengo raramente e questa volta lo faccio solo per dire che, a mio personale parere, la “natura” della II guerra mondiale era identica a quella della I… In questo senso anche io ripudio la “mitologia dell’antifascismo”, di fatto subalterna alla “storia riscritta dai vincitori”. Non guerra fra “bene” e “male”, ma fra due similari branchi di predoni imperialisti per l’ennesima rispartizione del mondo… La mitologia dell’antifascismo va a braccetto con quella dei “liberatori”, con annessa occupazione militare, soggiogamento politico e rapina economica.

    Massimo

  62. BarbaraLattanzi scrive:

    #54 AbdelQader

    Splendida analisi

    Ciao!

  63. Oniros scrive:

    come la dolce e cara Barbara (che brava figliola! come Aurora… che stelle luminose!!) dice, bell’analisi…

    come il comunismo, dici che il mondo islamico farà la stessa fine?

    Consideriamo la storia:

    1.il nemico erano gli ebrei–> problema risolto a quanto pare (anche se per me, solo in superficie… sta di fatto che moltissimi gruppi finanziari sono in mano ad ebrei)

    2.i comunisti–>non rimane che Cina e Cuba (due dittature sempre meno comuniste… la seconda, con la morte di Fidel, diventerà una sorta di parco giochi statunitense)

    3. il mondo islamico –> afghanistan ed iraq sono già caduti: a quando l’iran? Il grosso dell’informazione sapete tutti quel che dice e quel che diffonde (vero o falso che sia).

    Mi pare che il “destino” del mondo islamico non sia rosa e fiori. Vedo un unica soluzione: una seria presa di posizione di alcuni paesi del mondo islamico che si divertono a fare i furbetti… vi immaginate Ahmadinejad che pronuncia un solenne discorso contro il terrorismo?! Lui, capriccioso e volubile, protagonista dell’asse del male?? Da morire dalle risate…

  64. AbdelQader scrive:

    Col nome di Allah Il Clemente Il Misericordioso.

    I post precedenti mi danno anche spunto per fare una considerazione delle ideologie totalitarie del XX secolo in relazione al mondo islamico ed alla luce di quanto scritto precedentemente. Condizione essenziale per fare ciò è capire prima di tutto la funzione sociale delle ideologie totalitarie e della loro falsa contrapposizione se non dal punto di vista teorico. Le due grandi ideologie che nella “mitologia politica” rappresenterebbero gli opposti poli, in realtà sono solo le due facce della stessa medaglia: d’altra parte leggendo i testi che corroborano la tesi dell’opposizione ideologica, tipo il testo del liberale Leo Valiani “Destra e Sinistra” che è ritenuto un capolavoro politologico è solo un’accozzaglia di luoghi comuni post ‘45. Ritengo molto più illuminante il testo di Karl Popper “I nemici della società aperta” (non so se è disponibile in lingua italiana) in cui mostra l’affinità pratica delle due ideologie. Sostanzialmente ciò che divide i due schieramenti è solo la nemesi storica e la mitologia che ammanta le due ideologie, però a molti sfugge che entrambe furono il frutto della paura della modernità: se si analizza minuziosamente la propaganda di entrambe si possono ravvisare archetipi comuni: il popolo, il leader, l’esaltazione della massa, ecc.. Se dal punto di vista effettuale le due ideologie, anche se sarebbe meglio dire l’ideologia, ha esaurito la sua funzione sociale (almeno in occidente) divenendo di fatto inattuabile, entrambe sono sopravvissute a se stesse ricreando una sorta di mistica per cercare un nuovo ethos. In questo nuovo ethos artefatto si è creato anche un falso differente approccio al fenomeno islamico: la sedicente estrema destra sembra sostanzialmente su posizioni esclusiviste, mentre i secondi in una posizione di apertura. Nella realtà invece ci troviamo dinnanzi a due armi spuntate che cercano un addomesticamento del fenomeno islamico che di fatto ricrea un piccolo corto circuito nel sistema ricreando quell’orizzonte di indeterminatezza e rischio che fu proprio dei primi del ‘900. La differenza rispetto ad allora è che oggi il sistema non ha più bisogno delle ideologie perché oggi l’essenza stessa del sistema è l’indeterminazione e la condizione per la propria esistenza è la (ri)creazione dello stato emergenziale; non potrebbe essere altrimenti: una società anomica e disunita è fondamentale per il sistema, e la creazione di un qualsiasi ethos mette a rischio l’artefatto sociale. Ciò che in realtà urta dell’Islam è l’esistenza appunto di un ethos. Riesumando il buon Guenon potremmo dire che si tratta di una contrapposizione fra ethos e caos, tuttavia credo che la cosa sia molto più complessa: non parlerei infatti di caos tout court, ma piuttosto di un ordine verticistico antinomico che si risolve in un caos sociale anomico.

    Grazie Barbara.

  65. utente anonimo scrive:

    > Grazie dell’idiota, betto pravo. È vero sono tanto idiota da essere comunista, ma non a tal punto da essere antifascista. Quell’idiozia la lascio tutta a te.p <
    E lo sappiamo che voi al-awdiani l’antifascismo non sapete cosa sia, tra fasci infiltrati del campo antimperialista, traditori antisemiti e “fronti comuni” rosso-bruni con la mediazione degli islamisti, la vostra bandiera la conosciamo bene!

    Sporchi fascisti!

    Betto Pravo

  66. utente anonimo scrive:

    Bravo betto, vai di luoghi comuni, invece di leggerti un po’ di storia, per esempio del pcd’i dal ’21 al ’26. Basterebbe persino leggersi il primo volume di “storia del pci” di paolo spriano, che giorgio galli o i volumi di “storia della sinistra comunista” sono troppo per te.p

  67. MarkusWolf scrive:

    “il mondo islamico –> afghanistan ed iraq sono già caduti: a quando l’iran? Il grosso dell’informazione sapete tutti quel che dice e quel che diffonde (vero o falso che sia).

    Mi pare che il “destino” del mondo islamico non sia rosa e fiori. Vedo un unica soluzione: una seria presa di posizione di alcuni paesi del mondo islamico che si divertono a fare i furbetti… vi immaginate Ahmadinejad che pronuncia un solenne discorso contro il terrorismo?! Lui, capriccioso e volubile, protagonista dell’asse del male?? Da morire dalle risate…”

    1. Iraq e Afghanistan non sono affatto “caduti”, sono dei nuovi Vietnam dove a cadere sono gli imperialisti, ormai anche Luttwak ha amesso che in Iraq la “democrazia” ha perso. Sei chiaramente disinformato o in malafede..

    2. Gli ayatollah iraniani hanno emesso diversi proclami contro il “terrorismo” (eccetto per ciò che riguarda Hezbollah e la resistenza palestinese dove hanno i loro interessi..), se ti prendessi la briga di leggere i loro ambigui discorsi te ne saresti reso conto.

    3. Io vedo un destino assai triste per gli Stati Uniti e Israele, sempre più odiati in tutto il mondo e in difficoltà come non mai. Soprattutto Israele, che farà presto la stessa fine del Sud Africa dell’apartheid, della Rhodesia e dell’Algeria francese.

    .Mark.

  68. Oniros scrive:

    Ti prego MarkusWolf non fare l’ingenuo.

    Iraq e Afghanistan sono caduti eccome! La classe politica in questi due paesi è ormai un povero pupazzo manovrato abilmente… per piacere! Democrazia fallita? Ma certo!! Sei davvero messo male se credi che gli USA hanno mosso guerra contro l’iraq per esportare la democrazia!

    Certamente se poi consideri quei 4 morti di fame dei talebani, non credo che riusciranno a riprendersi il paese. Lo stesso per la guerriglia (più o meno organizzata) presente in iraq: si divertono a fare i piccoli bombaroli senza concludere una mazza (e certamente i continui attentati tra sciiti e sunniti, se danneggiano qualcuno non sono certamente gli USA).

    Dei discorsi degli ayatollah iraniani la stampa internazionale se ne sbatte altamente. Nessuno si fida di “quelli la”.

    Israele e intoccabile. Le lobby ebraiche lavorano ai più alti livelli per garantire questo. Al contrario miliziani e company non se li fila nessuno. A chi gioverebbe una loro “vittoria”? Israele è una roccaforte USA in un territorio ostile e agli antipodi degli ideali statunitesti. Israele resta li.

    PS: onestamente disprezzo gli USA, ma sono conscio che quattro morti di fare che giocano ai bombaroli non faranno mai la storia.

  69. muslima scrive:

    Comunque è strano, perchè alcune ragazze musulmane che conosco che vivono in Inghilterra mi hanno detto che lì si sta molto bene. Si pratica l’ Islam tranquillamente, si indossa senza problemi il velo sul lavoro, si può fare una pausa per la preghiera, e c’ è la possibilità di avere incarichi dirigenziali e di fiducia. Addirittura una di loro mi ha detto che il luogo migliore dove risiedere per un musulmano è proprio l’ Inghilterra. Boh… Saranno diffidenti però non impediscono in alcun modo di praticare la propria religione. Spero che col tempo tutti insieme trovino un equilibrio che gli permetta di avere reciproca fiducia.

  70. MarkusWolf scrive:

    Ripeto: sei disinformato. I Talebani non hanno mai perso il controllo del paese, hanno solo abbandonato le città per evitare bombardamenti e stragi contro i civili. Il “governo” Karzai ha il controllo di poco e niente, se non fosse per i signori della guerra e soprattutto le truppe Nato i Taleban sarebbero già entrati a Kabul per deporre Karzai.

    In Iraq l’obiettivo era creare una Disneyland della “democrazia” laica che avrebbe dovuto attirare i figli dell’intera mezzaluna musulmana con la promessa di un «effetto domino virtuoso» invece:

    – visto il fallimento del progetto di imporre agli iracheni una leadership occidentalista, e sapendo che la comunità sunnita mai accetterà di sottostare ad un governo a maggioranza sciita, gli Stati Uniti hanno deciso di dividere l’Iraq su basi etniche e confessionali, mascherando questa operazione sotto la facciata del federalismo e realizzando un progetto teorizzato dagli israeliani sin dagli anni ’80 ;

    – per realizzare questo progetto gli americani collaborano con lo SCIRI, la principale formazione politica sciita e dunque con l’Iran, con cui lo SCIRI ha forti legami, con i curdi e, in maniera minore, con gruppi sunniti e non esitano a realizzare sanguinosi attentati tra la gente comune per aumentare la frattura tra le varie etnie e far venir meno il sostegno popolare alla resistenza ;

    – gli Stati Uniti mantengono una massiccia presenza militare nel paese per sconfiggere la resistenza, che altrimenti rovescerebbe l’attuale governo, e prevenire così la presa del potere da parte di gruppi ostili agli Stati Uniti e ad Israele ;

    – la resistenza, che gode di ampio appoggio popolare nelle zone sunnite, è condotta da una parte gruppi nazionalisti tra cui il partito ba’ath, autofinanziati e con pochi mezzi, e dall’altra da gruppi islamisti legati ad Al-Qaeda, con numerosi mezzi grazie a finanziamenti dall’estero, tanto da essere diventati la prima forza della resistenza ed aver preso controllo di ampie zone dell’ovest e di Baghdad dando vita allo Stato Islamico dell’Iraq ;

    – l’ideologia guida della resistenza è l’Islam, che ha completamente sostituito il nazionalismo arabo anche in Iraq ;

    – adesso anche gli sciiti, utilizzati dall’occupante contro la resistenza, a Bassora si sono scatenati contro i britannici e a Sadr City è da mesi che i sadristi hanno ingaggiato scontri a fuoco con le truppe della coalizione ;

    – la Turchia è ai ferri corti con Washington per la questione del kurdistan iracheno, divenuto il santuario da cui partono gli attacchi degli indipendentisti kurdi ;

    Questo per non parlare del Libano, della Somalia e del Maghreb. Per favore, non fateci ridere..

    .Mark.

  71. utente anonimo scrive:

    > Comunque è strano, perchè alcune ragazze musulmane che conosco che vivono in Inghilterra mi hanno detto che lì si sta molto bene. Si pratica l’ Islam tranquillamente, si indossa senza problemi il velo sul lavoro, si può fare una pausa per la preghiera, e c’ è la possibilità di avere incarichi dirigenziali e di fiducia. Addirittura una di loro mi ha detto che il luogo migliore dove risiedere per un musulmano è proprio l’ Inghilterra. Boh… Saranno diffidenti però non impediscono in alcun modo di praticare la propria religione. Spero che col tempo tutti insieme trovino un equilibrio che gli permetta di avere reciproca fiducia. < Purtroppo c’è un servilismo vergognoso verso il Londonistan, donne con il niqab ovunque…..BENVENUTI IN EURABIA… L’unica voce identitaria è il BNP… SiegWest

  72. kelebek scrive:

    Per Muslima n. 70

    L’Inghilterra ha una lunga tradizione di convivenza, probabilmente legata anche a una sorta di rispettosa discrezione.

    Negli ultimi anni, però, c’è stata una campagna spaventosa di islamofobia da parte dei tabloid, che sono una sorta di “Libero” con una diffusione però molto superiore a quella di qualunque pubblicazione in Italia.

    L’estrema destra, da sempre marginale in Inghilterra, lanciando una campagna puramente islamofoba, oggi probabilmente prenderebbe il 10-15% del voto se ci fosse un sistema proporzionale.

    Miguel Martinez

  73. Oniros scrive:

    ti ringrazio, mark, adesso si che sono informato. La tua propaganda mi ha aperto gli occhi.

    ^^

    PS: mi ha colpito una frase – l’ideologia guida della resistenza è l’Islam, che ha completamente sostituito il nazionalismo arabo anche in Iraq ;

    ti pare che nel 2007 esistano ancora fanatici e disperati che si fanno saltare in aria per una religione? Pericolosi ed ignoranti questi musulamani, non c’è che dire…

  74. utente anonimo scrive:

    > ti pare che nel 2007 esistano ancora fanatici e disperati che si fanno saltare in aria per una religione? Pericolosi ed ignoranti questi musulamani, non c’è che dire… < Pensa un pò…! Aveva ragione Marx: la Religione è l’Oppio dei Popoli. E questi esatatori dei kamikaze islamici si considerano pure compagni! Peppe Segafredo

  75. Oniros scrive:

    Marx non c’entra un cazzo… la frase era di Hegel (“Fenomelogia dello spirito”… ti dice niente??)

    Comunque è vero: nulla unisce di più della religione (forse l’odio per un nemico comune)… ed il musulmano medio (vale a dire ignorante) vive di odio e di religione.

  76. kelebek scrive:

    Ho già spiegato una decina di volte che non accetto commenti sul tipo:

    “idioti, guardate qui!” e giù un link.

    Mentre si accettano i ragionamenti originali, anche quelli sul tipo “uccidere Martinez!”, perché comunque è una riflessione personale.

    Miguel Martinez

  77. BarbaraLattanzi scrive:

    Ok, Miguel. Ora abbiamo capito che tipo di messaggi dobbiamo postare!

    🙂

  78. utente anonimo scrive:

    “Ho l’impressione che sia una faccenda che potrebbe finire male, a spese delle antiche comunità cristiane d’Egitto.”

    Ciao, torno dopo tanto tempo e sei sempre adorabile.

    Francesco

  79. JohnZorn scrive:

    >Per Muslima n. 70

    L’Inghilterra ha una lunga tradizione di convivenza, probabilmente legata anche a una sorta di rispettosa discrezione. < Per esperienza di vita in Gran Bretagna mi sento di quotare Miguel. Penso che la differenza tra Francia e Gran Bretagna (nonostante l’importanza della comunità Islamica in entrambi i paesi) sia sostanzialmente legata ad una maggiore “impermeabilità” del comunitarismo britannico. In Francia il vicino musulmano (NON in situazioni di degrado come le Banlieu) ha magari un rapporto più stretto con te e è più probabile che si possa (per fare un esempio) festeggiare Aid o Natale insieme. In UK penso sia più difficile.
    Di quel vicino, spesso, è tanto se si sa il nome…

    JZ

  80. kelebek scrive:

    Per JZ n. 80

    Infatti, l’accusa che si lancia all’Inghilterra è di essere troppo “multiculturale”, cioè di ammettere l’esistenza contemporanea di diverse culture sul proprio suolo.

    Culture che quindi conservano una certa struttura (evitando il degrado francese), ma anche un certo isolamento.

    Miguel Martinez

  81. utente anonimo scrive:

    prima di uccidere Martinez fategli recitare l’Ave Maria!

  82. kelebek scrive:

    Per Audace n. 82

    E’ lecito recitarla in latino?

    Inizio subito:

    Ave Maria, gratia plena,

    Dominus tecum,

    benedicta tu in mulieribus,

    et benedictus fructus ventris tui Iesus.

    Sancta Maria mater Dei,

    ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis nostrae.

    Amen.

    E non mi dire che tu dici “gratiae”, io ho sempre usato l’ablativo.

    Con la “a” bella lunga.

    Miguel Martinez

  83. PinoMamet scrive:

    Pr JZ num 80

    del vicino musulmano, mia madre , oltre a sapere il nome sta facendo da una settimana da baysitter al bambino di un anno e qualcosa.

    Stravede per lui! In effetti è un bambino adorabile.

    Ok, era off topic, tanto per parlare.

    Credo però che precisamente queste cose evitino il diffondersi di luoghi comuni e odi etnici.

    Ciao!!

  84. BarbaraLattanzi scrive:

    Mentre noi ci preoccupiamo di cosa faranno i magrebini, i cinesi e cingalesi presenti nel nostro bel paese, cosa penseranno in germania degli immigrati italiani (di quelli si che ci si deve preoccupare….)

  85. JohnZorn scrive:

    Miguel.

    Non so quale sia la soluzione in tal senso, nè eventuali prospettive future.

    Credo che sia al contempo pregio e difetto del comunitarismo inglese, questo senso di “isolamento”.

    Però (Specie da parte muslim) temo porti davvero a restare “fuori dal mondo”.

    Un giorno (ero anche io nel Galles del Sud, come l’altro utente che scrive qui) preso da fame entrai da un kebabbaro per comprare qualcosa da mangiare (casina mia era distante…).

    Personaggio simpatico e disponibile, questo signore (di mezza età e,credo,pachistano) mi chiese (dopo avergli detto che ero italiano) “Are you muslim?”.

    Io sinceramente caddi un po’ dal pero perché mi pare assurda come domanda. Sarebbe come prendere il primo magrebino da queste parti e chiedegli “Sei cristiano?”, nè i miei lineamenti levantini costituivano ragione sufficiente per una domanda simile?

    Evitiamo le ironie del tipo “Quel sionista di Zorn s’è sentito offeso” perché non è affatto così.

    Semplicemente mi trovai

    a riflettere sul perché di quella domanda, alla quali risposi cortesemente fermandomi pure a chiaccherare qualche minuto.

    A tutt’oggi non l’ho capito, anche se penso che quell’essere un po’ “fuori dal mondo” (non necessariamente in un’accezione negativa) possa aver un po’ influito…

    JZ

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