Resistere!

Torno da Chianciano.

Ci porta sulla sua Panda il pittore anarchico Paolino, che sta lanciando una lotteria con un biglietto di tre euro a testa, per pagare l’assicurazione dell’auto, in cui ha dormito la notte; per il pranzo e la cena, eravamo riusciti a infitrarlo nel Grand Hotel di Chianciano senza pagare.

In via eccezionale, Paolino ha messo in palio un suo quadro vero: in genere vende solo le fotocopie, perché non vuole staccarsi dalle sue creazioni.

In macchina, ci sono un giovane genovese che si è da poco convertito all’Islam e una compagna statunitense, che racconta della sua famiglia di ebrei simpatizzanti del partito comunista e del suo liceo a Philadelphia, dove negli anni Sessanta ben 150 studenti su mille erano passati per le carceri per il loro impegno nel movimento per i diritti civili.

Lei stessa, poi, aveva dato una mano per una raccolta di fondi per aiuti non militari al Vietnam del Nord.

Il sottoscritto, traduttore di manuali tecnici e addestratore di bande paramilitari, completa a modo suo il quadro delle risorse umane della Quinta Colonna di al-Qaida in Occidente.

E’ quello che abbiamo per combattere i B52 e le Fabbriche di Mastro Geppetto, almeno al di qua della Grande Muraglia che ci divide da coloro che, in mezzo mondo, rischiano la vita sul serio.

Eppure, con tutti i nostri limiti finanziari, umani, organizzativi e caratteriali, ce l’abbiamo fatta.

Scommetto che quelli che ieri deridevano i "quattro gatti di ambigui estremisti", passeranno a dire "chi li paga?"

Chianciano Terme, in questo quasi inverno piovoso, è un ammasso vuoto di cemento, senza nemmeno la vita che portano i pensionati e i curandi termali. E quindi puoi avere sale convegni e alberghi a prezzi bassissimi.

Così la banda dei traduttori arabi, con passeggino e la bimba dal nome poco semitico di Ines di tre mesi, entra, tra gli untuosi sorrisi degli uscieri, nell’immensità ottocentesca del Grand Hotel, incedendo esistante sui tappeti e sotto i lampadari.

Olga, una settantina d’anni, fuggita giovanissima da un piccolo paese vicino a Catania, vestita come sempre in maniera impeccabile, entra in una boutique e chiacchiera con la proprietaria. La quale a un certo punto le chiede quanto tempo intende restare. "No, sono qui solo per un convegno". La proprietaria la guarda spaventata e chiede, "ma non quello dei terroristi?" "Certo", risponde Olga.

Il miracolo, grazie agli immani sforzi degli organizzatori: relatori rappresentativi con visti veri, dopo due anni di tentativi falliti; una grande sala convegni; e, per noi, comode cabine per la traduzione simultanea.

Saidatun, che la mattina si veste da sposa marocchina e il pomeriggio da imprenditrice lombarda, dirige le non facili combinazioni tra inglese, arabo e italiano.

Visto che ha allevato capre tra le montagne del Marocco e polli a Lima, ha fatto l’ambulante a Firenze e la biologa in Sudafrica e ha gestito un negozio a Bangkok, ci riesce, anche se deve scontrarsi con la scarsità di traduttori.

Non me ne intendo molto di traduzione simultanea, comunque qualcuno mi aveva detto che dopo quindici minuti ci si deve dare il cambio; per scarsità di traduttori, mi tocca fare anche un’ora di seguito. Ma nella cabina accanto alla mia, vedo un amico palestinese che traduce verso l’arabo e verso l’inglese, senza pausa, per ore e ore.

Quando sei in cabina, non capisci molto bene ciò che stai traducendo, e quindi ho qualche difficoltà a rispondere alla banale domanda, come è andata la conferenza?

Nei termini della "visibilità mediatica", tanto ambita ai nostri tempi, è andata decisamente male.

Nel dicembre del 2003, avevamo organizzato una manifestazione a sostegno della resistenza irachena, suscitando tanto di quel putiferio da meritare il titolo di "psicodramma nazionale", con centinaia di articoli sui giornali e diversi drammatici racconti in televisione; ne è nata una sorta di fronte rosso-azzurro, che metteva insieme i commissari telematici dell’estrema sinistra, i sionisti e i giornalisti di Libero: in quei giorni, Il Manifesto e Il Giornale pubblicavano articoli che sembravano l’uno la fotocopia dell’altro.

Quando abbiamo provato a organizzare questo stesso convegno nel 2005, sono intervenuti 44 deputati americani per fermarlo e ci sono state innumerevoli interpellanze e articoli che denunciavano il pericolo che dei "terroristi" potessero mettere piede sul suolo italiano.

Questa volta, il governo di centrosinistra ha scelto la vecchia politica giolittiana: per evitare problemi (e chi sa, anche per tenersi buoni possibili futuri vincitori nel conflitto in Medio Oriente), ha concesso i visti, ma ha anche fatto sì che non se ne parlasse. Così, silenzio assoluto nei media di "sinistra", da Repubblica al Manifesto.

Strano, ma interessante, il silenzio o quasi della destra: una solitaria interpellanza di Mantovano, qualche articolo del Massimo Esperto, due o tre grugniti del pittoresco Dimitri Buffa ("Chianciano, le terme… si colorano di rosso") e poco altro.

Eppure l’occasione era ghiotta. Nel 2003, si poteva al massimo accusare qualche questore di aver concesso il permesso di manifestare, eppure la destra ha urlato e pestato i piedi furiosamente.

Nel 2007, si sarebbe potuto scrivere che Prodi aveva concesso l’ingresso in Italia a una banda di pericolosi terroristi, provenienti dal Libano, dalla Palestina, dall’Afghanistan e dall’Iraq: Libero, in passato, ha riempito pagine intere per molto di meno.

Difficile dire, ma si ha il sospetto che l’ordine di tacere si sia imposto trasversalmente e che la destra l’abbia accettato, al costo di rinunciare a una ghiotta denuncia contro il Regime Comunista Amico degli Islamici.

Se si è sentito parlare della conferenza di Chianciano, è soprattutto grazie al giro dei blog. I tempi sono quelli che sono, e sarebbe sciocco sperare di poter fare molto di più in questo momento che restare in piedi, senza vendersi l’anima per avere un effimero successo politico.

Proprio questo salva la nostra area dal dogmatismo, dalle follie di chi crede di avere in tasca la Soluzione ai Problemi del Mondo o dalla tendenza a crearci un piccolo ghetto autoreferenziale dove riconosci i "nostri" da come si vestono o dal fatto che usano le parole d’ordine giuste.

Mi sembra che la conferenza sia andata bene, invece, su un altro piano.

Abbiamo messo insieme esponenti delle resistenze, persone (in massima parte) attente e capaci di capire il cosiddetto "Occidente".

Questo avviene proprio mentre le resistenze rischiano di cadere nella trappola della guerra intestina.

La guerra intestina è a volte fomentata direttamente dal nemico, nel caso della Palestina – dove Israele concede denaro e armi a una fazione, mentre il mondo nega tutto all’altra – e del Libano – dove gli Stati Uniti e la Francia hanno addestrato le squadre armate della coalizione tra le élite sunnite, druse e cristiane, contro sciiti e cristiani poveri.

In altri casi, come in Iraq, la guerra intestina è legata sì alle scelte statunitensi, ma anche alle interferenze iraniane e saudite e alla catastrofe economica e sociale indotta dall’occupazione, che obbliga a raggrupparsi per bande per sopravvivere.

Chiaramente, se la guerra contro l’invasore si trasforma in un massacro interno insensato, è la fine di ogni prospettiva di resistenza: se tu sei uno e loro sono dieci, li puoi dominare però tutti se i dieci si combattono tra di loro.

Il primo pericolo per le resistenze, quindi, come ha sottolineato durante la conferenza lo studioso laico libanese Samah Idris, è il confessionalismo in tutte le sue forme e questo è stato anche compreso benissimo dalla parte più lucida delle resistenze islamiche:

si pensi alla cura che Hamas dedica alla minoranza cristiana, o alla campagna contro il confessionalismo condotta da Hezbollah. Due scelte politiche quanto si vuole, ma estremamente sagge; ma anche l’ayatollah sciita al-Baghdadi, agli arresti domiciliari a Najaf, che è intervenuto telefonicamente alla conferenza, ha sottolineato come l’Iraq deve essere di tutte le sue componenti religiose ed etniche.

A ribadire un altro punto fondamentale, con tutta la foga del predicatore battista nero, è stato Larry Holmes, veterano del Vietnam, che ha ricordato che se oggi l’Impero è in difficoltà, il merito non è delle nostre rumorose ma vane manifestazioni, ma di chi combatte.

Senza le resistenze, la guerra infinita sarebbe arrivata ovunque e i suoi fautori godrebbero del consenso di cui godono sempre i vincitori.

As-salamu ‘aleykum, come ha detto Hamza Piccardo, salutando i convenuti con il pugno chiuso.

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68 risposte a Resistere!

  1. talib scrive:

    As-salamu ‘aleykum a pugno chiuso Miguel, sono emozionata solo che a leggere.

  2. utente anonimo scrive:

    una traduzione no? altrimenti gli sciocchini come me potrebbero pensare che abbia detto “tho preso troiaccia di una mosca”.

    ruus

  3. PartitodAzione scrive:

    Bravi!!!!!!!

    Sono contentissimo che la confernza sia riuscita…. anche se purtroppo non sono potuto venire.

    Solidarietà alle resistenza contro l’imperialismo e speriamo che Chianciano sia un piccolo passo che aiuti ad arrestare le guerre intestine…..

    Popoli di tutto i mondo unitevi

    Antonio

  4. rubimasco scrive:

    Più si va avanti e più la “gente di chianciano” mi da l’ idea di essere una setta. Forse è solo un’ impressione sbagliata, eppure quando qualch’ uno fa informazione di parte e organizza convegni…..la realtà comincia a disgregarsi e a prendere altre forme. Non è un bene.

    In ogni caso spero di sbagliarmi.

    saluti

    Rubimasco

  5. utente anonimo scrive:

    Grazie.

    Radio Siena ieri mattina ha commentato così il resoconto della conferenza:

    “Hamza Piccardo ha detto che nell’agenda americana c’era da tempo la guerra all’iran e a questo proposito stanno preparando il popolo americano con alcune pellicole ad effetto”

    Fabio

  6. utente anonimo scrive:

    Rubo una perla ad aquilatricolore:

    “Le nostre parole sono come uccelli in fase di migrazione”

    p

  7. utente anonimo scrive:

    Salute M. M., mi dispiace tanto non essere potuta venire a Chianciano ma, visto i tuoi compagni di viaggio, non sono abbastanza titolata essendo una casalinga e neppure di Voghera. Però come Saidatun pure io ogni tanto scrivo poesie anche se in limba e decisamente intraducibili. Ti dicevo mi dispiace non esserci stata e perciò vorrei maggiori dettagli, se possibile. Mi interesserebbe sapere com’erano la gente, l’atmosfera, le idee e,che so, le battute a cena. Grazie ciao Sardina.

  8. utente anonimo scrive:

    >una traduzione no? altrimenti gli sciocchini come me potrebbero pensare che abbia detto “tho preso troiaccia di una mosca”. ruus< Non lo ripetere un’altra volta, che in questo blog chi non sa cosa vuol dire “As-salamu ‘aleykum” viene cosparso di pece e piume e poi dato in pasto a Vittorio Feltri:-)
    Ciao

    Ritvan

  9. utente anonimo scrive:

    Magari le più belle parole, in fase di migrazione, finiscono dentro una gabbia…toracica.

    Bentornato, Kel. Cosa avete approvato ?

    Aurora.

  10. kelebek scrive:

    Per Sardina n. 7

    Se vuoi postare qualche tua poesia in limba qui, va benissimo…

    Tra le delegazioni estere, c’era anche un rappresentante sardo 🙂 (dico sul serio, non nel senso che fosse sul palco, ma tra i miei amici, la Sardegna è sempre considerata una nazione, con una rappresentanza distinta da quella italiana).

    Per quanto riguarda le battute a cena, l’ambiente è talmente eterogeneo, composto da persone con storie talmente diverse, che sarebbe difficile risponderti.

    Miguel Martinez

  11. utente anonimo scrive:

    >Tra le delegazioni estere, c’era anche un rappresentante sardo 🙂 (dico sul serio, non nel senso che fosse sul palco, ma tra i miei amici, la Sardegna è sempre considerata una nazione, con una rappresentanza distinta da quella italiana).<
    Minchia, un po’ strani i tuoi amici Miguel. Vogliono costringere per forza israeliani e palestinesi a coabitare sotto lo stesso Stato Unico della Palestina, e poi si mettono a lisciare il pelo ai protoleghisti sardi a cui pare faccia schifo lo Stato Unico Italico? Mah, forse perciò i media hanno taciuto su Chianciano: non c’hanno capito ‘na mazza!:-)

    Ciao

    Ritvan

  12. utente anonimo scrive:

    >Popoli di tutto i mondo unitevi Antonio< Guarda, fratello, che l’ONU l’hanno gia fatta!:-)
    Ciao

    Ritvan

  13. kelebek scrive:

    Per rubimasco n. 4

    Difficile definire cosa sia una setta.

    Innanzitutto, non c’entra niente il fatto di fare “informazione di parte”: tutto ciò che è umano è schierato, dal momento stesso in cui è umano.

    Chi non ammette di essere di parte, in genere mente.

    Però qui abbiamo a che fare con una rete di persone che fanno cose diversissime, che hanno storie diversissime, che parlano in modo molto diverso, vivono in luoghi diversi.

    E non si vedono nemmeno spesso. Solo che su due o tre questioni, sono arrivate, in genere del tutto indipendentemente, a conclusioni analoghe.

    Miguel Martinez

  14. utente anonimo scrive:

    “As-salamu ‘aleykum”

    maria

    a proposito, io non lo so, cosa vuol dire?

  15. utente anonimo scrive:

    Il consenso che spetta ai vincitori?

    E’ un invito ai neocon a picchiare finalmente duro? Basta esercitini e giornalisti tra i piedi? Leva obbligatoria e ridiamo il vecchio format che funzionò così bene nel 1941-45?

    Pericoloso come concetto, ricordati che Marx si inventò una teoria finalistica della storia per distrarre gli operai dai concetti di Bene e Giustizia e farli lottare per il Potere (del partito).

    Ciao

    Francesco

  16. utente anonimo scrive:

    Bentornato, Miguel.

    Sara’ possibile leggere da qualche parte le relazioni tenute alla conferenza?

    Una cosa sulla questione della “setta”: ho l’impressione che l’isolamento mediatico (scandaloso, veramente) in cui e’ stata tenuta la conferenza serva anche, tra le altre cose, proprio a farla apparire come una setta, un gruppuscolo di fanatici del tutto irrilevante.

    Certo che, nemmeno il manifesto… +_+

    uppe

    che ha appena deciso di non spender piu’ soldi in quotidiani

  17. rubimasco scrive:

    Per Miguel n. 13

    Difficile definire cosa sia una setta.

    -vero

    Innanzitutto, non c’entra niente il fatto di fare “informazione di parte”: tutto ciò che è umano è schierato, dal momento stesso in cui è umano.

    -ma centra il fatto di usare l’ informazione di parte per alterare la percezione della realtà di chi è dentro. Chiedi ai testimoni di geova o ai neocatecumenali, vedrai che la loro percezione del reale è fortemente influenzata dall’ informazione “di parte”. Lo sai meglio di me.

    Chi non ammette di essere di parte, in genere mente.

    -no, direi che non è vero. Non tutti si schierano necessariamente. Succede anche che il buono e il cattivo si vedano senza guardare il colore. E’ anche vero che spesso si ha il vizio di sostenere il proprio partito come si tifa la squadra del cuore….

    Però qui abbiamo a che fare con una rete di persone che fanno cose diversissime, che hanno storie diversissime, che parlano in modo molto diverso, vivono in luoghi diversi.

    -non credo che questo centri gran che col discorso “setta o non setta”. In scentology ci sono dentro dall’ impiegato all’ attore di holliwood, dall’ america all’ italia. Proprio domenica è stato premiato a Firenze il figlio di Daisaku Ikeda, il fondatore della Soka Gakkai, e la gente era così tanta che quelli che non entravano in Palazzo Vecchio erano assiepati in piazza. Dubito che abitassero nella stessa comune e facessero tutti i contadini.

    E non si vedono nemmeno spesso.

    -vedersi no, ma sai che la rete dei contatti è fitta e regolare. Insomma, tra blog, mail e telefono…..

    Solo che su due o tre questioni, sono arrivate, in genere del tutto indipendentemente, a conclusioni analoghe.

    -del tutto indipendentemente? Beh, insomma, visto che qualch’ uno si permette di chiudere la riunione col pugno chiuso alzato non direi…..

    insomma, Miguel, fammi fare una domanda un pò stupida (a volte mi sveglio così):

    ma quanti siete? Mi basta un circa. Non che il numero influenzi le idee, ma così per curiosità.

    saluti

    Rubimasco

  18. utente anonimo scrive:

    per ritvan 8

    e pece sia. se sopravvivo a feltri posso arrivare all’iniziazione e vedermi disvelato il significato delle magiche parole? in tempi normali cercherei su google, ma sono tempi anomali

    ruus

  19. rubimasco scrive:

    per ruus n.18

    As-salamu ‘alaykum

    as-salamu = la pace

    ‘alaykum = su di voi

    la pace su di voi. In realtà mi diceva il mio maestro di arabo che questo è il saluto religioso islamico, usato in particolare nelle moschee. Il saluto completo dovrebbe suonare:

    as-salamu ‘alaykum wa rahmatu llah wa barakatu

    che dovrebbe essere: la pace sia su di voi, e la benedizione di dio e la vita.

    Poi nella vita comune sono molto più utilizzate formule come sabah an-noor (buon giorno), marhaban (benvenuto), ahlan wa sahlan (una cosa tipo “ospite gradito” ma sarebbe lunga da spiegare…) etc. etc.

    eh? no, dico….eh?….ammazzalo, ogni tanto studio anche!:-)

    Rubimasco

    P.S.: lo so che qualch’ uno mi sbugiarderà, ma vabbeh, ogni tanto fatemi fare il Ritvan (senza offesa):-)

  20. utente anonimo scrive:

    Non credo che i convenuti a chianciano siano una setta. Manca loro la cosa più importante che informa una setta: un programma indiscutibile e incriticabile, che si deve accettare in toto. La mia per esempio è una setta e io mi reputo tranquillamente un settario.p

  21. utente anonimo scrive:

    >ma vabbeh, ogni tanto fatemi fare il Ritvan (senza offesa):-)rubimasco<
    D’accordo, ti concedo l’uso gratuito del copyright, ma devi riportare la fonte a cui ti abbeveri. La mia è il Sacro Paravia. E la tua, Al Par a’viah?:-).

    Ciao

    Ritvan

  22. utente anonimo scrive:

    >Non credo che i convenuti a chianciano siano una setta. Manca loro la cosa più importante che informa una setta: un programma indiscutibile e incriticabile, che si deve accettare in toto. La mia per esempio è una setta e io mi reputo tranquillamente un settario.p< Sì, ma devi dar loro un minimo di tempo, che diamine! Un programma a prova di bom… oppsss…no, visto che si tratta di “resistenti” e meglio non parlar di corda:-), ecco, un programma inoppugnabile mica s’inventa così, su due piedi a Chianciano terme, fra un bicchiere di minerale e una capatina al hamam locale. E non ti vantare, che vosotros c’avete avuto due giganti del pensiero come Marx ed Engels che ve l’hanno messo a punto più di 150 anni fa e avete avuto tutto il tempo per rodarlo (anche in Albania, purtroppo:-) ).
    Ciao

    Ritvan

  23. AndreaYGHPSA scrive:

    #19: “as-salamu ‘alaykum wa rahmatu llah wa barakatu che dovrebbe essere: la pace sia su di voi, e la benedizione di dio e la vita”.

    Più precisamente, il significato è più vicino a “la Pace sia su di voi, e la Misericordia di Dio e la sua Benedizione.

    😉

    3umar andrea

  24. utente anonimo scrive:

    per rubimasco 19 e andrea 23:

    grazie per le risposte, ho fatto bene a chiedere, mi vergogno di cosa pensavo volesse dire…

    ruus

  25. utente anonimo scrive:

    È qui che ti sbagli. Se fosse vero ciò che dici, avrebbero appertenuto alla setta in un certo periodo solo in italia una dozzina di milioni e nel mondo più d’un miliardo. Invece era sempre di quattro gatti. Mentre i cosiddetti nemici facevano affari tra di loro. Come i ladri che erano litigavano per la fetta di bottino più grossa. Tutta lì la guerra fredda. E si era anche allora in pochi perché un programma è sempre “soggettivo” mai “oggettivo”. Per questo non lo troverai mai nel “pensiero” di marx di engels o di qualunque altro. Sta da un’altra parte.p

  26. hafiz scrive:

    Nel Nome di Dio il Compassionevole

    Un gesto che l’amico Piccardo poteva evitare comunque sia , bastava il saluto religioso , gli tirerò le orecchie appena lo vedo 😛

    Questa manifestazione mi dà spunto per alcune considerazioni fatte con i fratelli.

    Girando per la rete non è poi così raro imbattersi in due categorie di individui che a mio avviso sono molto deleterie per la causa islamica; dico deleterie perché con il loro comportamento si prestano alla strumentalizzazione da parte di politicanti di ogni genere, ma soprattutto dei sionisti che non gli par vero di avere di uno strumento in più per convincere l’opinione pubblica dell’equazione Islam = nazismo = antisionismo = antisemitismo = nemesi storica.

    Pleonastico dire che questo capolavoro di idiozia si deve soprattutto a quei fratelli che individuano nella desistenza strategica fra Islam e forze dell’asse una non meglio precisata sintesi metapolitica buona per sanare i mali di tutte le stagioni, tante parole vuote per fermarsi ad una becera esaltazione del nazismo e delle SS bosniache. A questo punto chiederei a questi fratelli: “Ciò non è forse compiere peccato di associazione ad Allah (SWT)? Non è forse l’esaltare quasi fino alla divinizzazione figure sanguinarie come Hitler un chiaro reato di associazione? Non ci insegna forse l’Islam che in esso tutti gli individui nel mondo sono fratelli? E non ci insegna forse l’Islam il rispetto verso tutti coloro che non attaccano l’Islam?”. Il fatto che dei musulmani appoggino anche solo contingentemente ideali di stampo razziale mi ripugna! Per fortuna, ad Allah (SWT) piacendo già molti fratelli hanno capito questo errore, soprattutto vedendo anti-islamismo strisciante e manifesto dell’estrema destra in cui la Retta Via nel migliore dei casi è una pura astrazione intellettuale, nel peggiore un nemico da combattere.

    Mentre i cosiddetti nazislamici sono un fenomeno pittoresco ritenuto pericoloso sol da sionisti affetti da sindrome da accerchiamento cronica, non si può dire la medesima cosa degl’islamocomunisti che al contrario dei primi che sono rivolti al passato, tendono a reinterpretare il presente inoculando nell’Islam due pericolosi virus: il relativismo e l’innovazione. A questo punto non stupisce il fatto che si trovino associazioni (sedicenti islamiche) di deviati sessuali, fratelli e sorelle dediti ad atteggiamenti sconvenienti e disdicevoli che innalzano il vessillo dell’Islam moderno e moderato (sic!). Purtroppo proprio da questo ambiente proviene anche il rovescio della medaglie: i fanatici, definiti grossolanamente e inesattamente fondamentalisti; infatti come più di una volta ha rilevato l’esimio professor Franco Cardini, la maggior parte dei fanatici in realtà è proprio orfana del materialismo storico: la rivoluzione permanente teorizzata da Trotsky (ebreo sabbateo [?] al secolo Lev Davidovic Bronstein) rivelatasi una stupidaggine fu spostata da una semantica materialistico-storica ad una religiosa.

    Le due deviazioni qui descritte sono sostanzialmente frutti dello stesso albero: l’uso strumentale di Allah (SWT) e del suo Verbo il che presuppone, similmente al sionismo, un approccio ateo alla religione intesa come strumento di dominio dell’uomo sull’uomo. Islam è sottomissione ad Allah (SWT) non certo ad un uomo o una casta di autoeletti a dei minori. L’Islam pone i limiti allo smisurato ego dell’uomo, rende l’uomo consapevole dei suoi limiti e lo invita ad operare per il bene collettivo, proprio in tal senso possono essere interpretate le parole dell’Imam Khomeini (che Allah [SWT] sia soddisfatto di lui): “L’Islam o è politica o non è nulla”.

    Assalam aleikum.

    Ali

  27. utente anonimo scrive:

    >mi vergogno di cosa pensavo volesse dire… ruus<
    “In culo al cammello”, forse?:-)

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Già che ci siamo, metiamoci anche la risposta (in arabo maccheronico, non esendo io un arabista): Aleikum salam.

  28. utente anonimo scrive:

    >Un gesto che l’amico Piccardo poteva evitare comunque sia , bastava il saluto religioso , gli tirerò le orecchie appena lo vedo 😛 Alì”

    Ma no, non passiamo a violenze fisiche, che poi i sionisti ci marciano, gridando alla violenza fondamentalista fra islamici. Basta far promettere al fratello Piccardo che nella prossima conferenza, per rispettare la par condicio, lui accompagnerà il saluto di pace col braccio destro teso a mezz’aria a palma in giù, concludendo:”A chi la Pace? A noi !”:-)

    Ciao

    Ritvan

  29. utente anonimo scrive:

    >Rubo una perla ad aquilatricolore:

    “Le nostre parole sono come uccelli in fase di migrazione” p< Sì, p., ma bisogna vedere anche in che “gioiello” quella “perla” era incastonata.
    Scrive dunque il nostro:

    “L’america è l’esempio di come molti immigrati insieme, legati in un unico gruppo, possono fare e pensare male, ovvio gli stati uniti non sono mica una razza da se ma una unione di persone messe insieme, partite da stati diversi in cerca di un sogno e ritrovatesi in guerre e basta!!…LE NOSTRE PAROLE SONO COME UCCELLI IN FASE DI MIGRAZIONE…aquilatricolore”

    A ‘sto punto le fantasiose elucubrazioni sugli mmigrati guerrafondai più che a derivazioni da “uccelli in fase di migrazione” mi sembrano da “uccelli in fase di erezione”. Detto in volgare, CAZZATE:-).

    Ciao

    Ritvan

  30. kelebek scrive:

    Per rubimasco n. 17

    Riflessioni interessanti le tue, ma non so quanto attinenti.

    Prima di tutto, le informazioni tra i neocatecumenali sono tratte da fonti neocatecumenali, punto e basta.

    Io le mie informazioni le traggo invece leggendo Repubblica (o qualunque altro quotidiano, di solito mi capita quello), leggendo Limes, girando in rete, cercando libri che ho scoperto da solo.

    Certo, ho una mia chiave di lettura, ma è anche una chiave che si evolve continuamente.

    A volte provo un sentimento di forte affinità per cose che dicono e scrivono altri, a volte no.

    Citi Scientology, o i Soka Gakkai.

    Sono due realtà diversissime – la seconda esiterei a chiamarla setta, almeno per come è strutturata in Italia.

    Però hanno in comune il fatto di avere un capo, uno che “sa” e trasmette certezze ai propri seguaci.

    Nell’area antimperialista invece non ci sono capi, non ci sono certezze, non c’è alcun testo fondante, non c’è un linguaggio comune, è anche impossibile rispondere alla domanda “quanti siete”, proprio perché non esiste un criterio per definire chi è antimperialista e chi no.

    In pratica, direi che lo sono quelle persone che possiamo chiamare genericamente anticapitaliste e che danno un peso particolare alle questioni riguardanti il cosiddetto “terzo mondo”.

    Non saprei proprio come censire tali persone.

    Alcune di queste persone hanno contatti con i miei amici, contatti che vanno e vengono, in genere per attività specifiche. Altre no, alcune sono anche ostili.

    Di nuovo, molto dipende dalla definizione di “setta”: non vedo nulla di strano o di male nel fatto che tra persone di idee simili si comunichi.

    Per me, una setta è un luogo in cui la comunicazione è verticale, cioè scende dall’alto verso il basso e non viceversa, dove il “discepolo” deve solo “imparare”.

    Poi se vuoi, puoi chiamare qualunque associazione umana una “setta”, e in quel caso c’è poco da discutere.

    Miguel Martinez

  31. rubimasco scrive:

    Per Miguel n. 17

    Beh, riflettendoci ho esagerato. Ma sai, il punto è anche che quando si vede gente che va verso la stessa direzione, sostiene gli stessi argomenti, fa lo stesso tipo di informazione i sospetti vengono.

    Meglio così, forse era una specificazione che andava fatta, no?

    Ok, non possiamo sapere il numero di aderenti, ma quanti eravate a Chianciano?

    saluti

    Rubimasco

  32. kelebek scrive:

    Per rubimasco n. 31

    Non ho le cifre esatte, mi posso anche sbagliare, ma basandomi su un’occhiata alla sala, direi 300 persone circa. Molto “circa”.

    Miguel Martinez

  33. utente anonimo scrive:

    x definirli una setta credo che alcuni elementi ci siano:

    1) una mitologia condivisa sull’origine dei mali del mondo (l’imperialismo usano).

    2) il valore fondante, cognitivo e morale, di questa mitologia: solo che la accetta inizia a capire e solo che la accetta può essere un uomo buono. Gli altri sono ignoranti o malvagi o entrambe le cose.

    3) il valore di criterio morale supremo di questa mitologia: il Bene e il Male si definiscono in relazione alla resistenza all’Impero. Ogni tentativo di giudicare la azioni di resistenza con altri criteri è tradimento.

    4) anche dei Puritani non sappiamo chi ne fosse il capo.

    Sonio ancora un pò debolucci nella parte Isaia della eleborazione: dove è la terra in cui scorre latte e miele? come ci si arriva? ma in fondo non è messo meglio tutto il marxismo, sulle cui mappa alla voce socialismo c’è scritto “terra incognita”.

    Francesco

  34. utente anonimo scrive:

    >Sonio ancora un pò debolucci nella parte Isaia della eleborazione: dove è la terra in cui scorre latte e miele? come ci si arriva? ma in fondo non è messo meglio tutto il marxismo, sulle cui mappa alla voce socialismo c’è scritto “terra incognita”. Francesco< No Francesco, “loro” lo sanno benissimo. Ma non ce lo dicono. Per non spaventarci. Però noi ci arriviamo lo stesso, col potere della logica.
    Ciao

    Ritvan

  35. utente anonimo scrive:

    Caro Ritvan

    IO non ci arrivo.

    Quale è la meta comune di MM, resistenti iracheni, negri incazzati, ebrei ortodossi estremisti?

    A parte la distruzione di Israele, intendo, ma come italiota mi tange solo moralmente.

    Francesco

  36. utente anonimo scrive:

    per 27 ritvan,

    no pensavo una misto islamico tra il “figa e vittoria”, “balleremo sulle vostre tombe ma faremo attenzione a non pestare i lumini che ci rovinano le suole”, e “gira la ruota”. non avevo idea che fosse una cosa molto pia e religiosa.

    per francesco 33 comma 4,

    sei tu che non lo sai. Oliver Cromwell e John Winthrop chi sarebbero? due passanti?

    ruus

  37. utente anonimo scrive:

    Chiedo scusa, io pensavo ai puritani scappati in America del Nord: fanatici, una setta, fondatori della patria ma … anonimi.

    Almeno a quel che ne so.

    Francesco

  38. utente anonimo scrive:

    “Senza le resistenze, la guerra infinita sarebbe finita [arrivata] ovunque e i popoli della terra [i suoi fautori] godrebbero [del consenso di cui godono sempre i vincitori] della pace, sotto tutale USA-ONU.”

    Ti gira questa piccola modifica della tua frase?

    Ciao

    Francesco

  39. utente anonimo scrive:

    per francesco 37

    si si, ho capito, ma john winthrop è appunto un emblematico leader puritano di quelli che intendi tu, governatore del massachuttes, titolare delle sue belle society republicane oggigiorno, cha i suoi bei padigloni d’onore a harvard. per dire il discorso piu bello del funera di reagan lha fatto la day o’connor con un paragone con winthorp. penso che a loro non freghi nulla di mazzini quindi sei piu giusticato se ignori i loro padri della patria.

    ruus

  40. utente anonimo scrive:

    Mi cospargo il capo di cenere.

    Pur essendo uomo di alcune letture, non avevo mai trovato accenni a singoli Pilgrim Fathers o eminenti puritani e ne avevo tratte indebite conclusioni.

    A proposito, neppure a me potrebbe interessare di meno di Mazzini …

    Francesco

    PS e il resto delle mie illazioni sulla Setta di Chianciano? Cassate in silenzio? Mi sento MM contro il Manifesto 😉

  41. utente anonimo scrive:

    Non voglio fare l’esegeta di aquilatricolore, ma quella frase sta a sé, splendido cortocircuito metaforico. L’america per associazione d’idee dà migrazione, che per associazione d’idee da uccelli. Poi l’illuminazione di legare queste due metafore alle parole di tutti, che “nostre” non si riferisce né ad america né a uccelli. Qui c’è un ulteriore salto metaforico che io trovo stupendo.p

  42. utente anonimo scrive:

    p.

    intendevi sconclusionato o proprio stupendo?

    Francesco

  43. ulivegreche scrive:

    >E non ti vantare, che vosotros c’avete avuto due giganti del pensiero come Marx ed Engels che ve l’hanno messo a punto più di 150 anni fa e avete avuto tutto il tempo per rodarlo (anche in Albania, purtroppo:-) ). < Grazie per averci ricordato del comunismo in Albania, erano un paio di giorni che non se ne sapeva più niente.

  44. utente anonimo scrive:

    No dico, qui il verbo ” accostare” ispira a Francesco, massimo massimo, l’abbinamento di pietanze : polenta e stufato d’asino.

    Spiegare le metafore diventa un impresa impossibile.

    Come se io volessi convincere Ritvan che nel suo aneddoto sui dodici invitati nella sera di Natale, si è operato un miracolo al contrario : il vino trasformato in acqua. I miei riferimenti cristiano- evangelici sull’ospite, mai arrivato- che doveva ” pensare ” ( non semplicemente “portare”) il vino “buono” , è andato a farsi benedire (!). Quando il senso non solo non è capito, ma neppure è vagamente, confusamente, intuito..

    Le perle , pur nel contesto fangoso, bisogna saperle riconoscere..e chi non le riconosce scalcia.

    Ordunque, torno alla frase ” le nostre parole sono come uccelli in fase di emigrazione” :

    accostata alla costoletta, novello adamo, la rima poggia pigra sul ramo : non si scosta e non emigra, si intrufola nel cuore silente.

    Aurora.

  45. utente anonimo scrive:

    Spiegare le metafore diventa un impresa impossibile

    … manca un apostrofo.

    Amo essere materialista con le donne sensibili 🙂

    Francesco

  46. utente anonimo scrive:

    Miguel, la Soka italiana e’ una setta eccome. Non lo era in principio e fino a una decina di anni fa, poi e’ passata attraverso una svolta “autoritaria” che ha finito per espellere chi pensava un po’ piu’ liberamente. Ne ho fatto parte per alcuni anni prima della svolta, l’ho abbandonata proprio a causa di questa e ne ho seguito le vicende fino a due o tre anni fa. Non so cosa sia successo nel periodo piu’ recente, ma le premesse non erano delle migliori. E la tua definizione (Per me, una setta è un luogo in cui la comunicazione è verticale, cioè scende dall’alto verso il basso e non viceversa, dove il “discepolo” deve solo “imparare”.) e’ perfettamente calzante.

    uppe

  47. utente anonimo scrive:

    Francesco, anche come materialista, scusa sai, ma non razzoli bene :

    “Sonio” non esiste come verbo e “pò” è un errore : si scrive “po’ ”

    Sono solo i primi due, dei tuoi innumerevoli, strafalciones apparsimi sotto gli occhi, ma io ti perdono ( sorvolo), so che vai di fretta ( dovrei perdere troppo tempo a correggerti).

    La biforcuta, materialista e sensibile,

    Aurora.

  48. utente anonimo scrive:

    Ma noi maschi siamo materiali, rozzi e imprecisi.

    E’ uno dei nostri molti privilegi 🙂

    Rispondimi piuttosto sul valore dell’economia politica.

    Ciao

    Francesco

  49. utente anonimo scrive:

    >Grazie per averci ricordato del comunismo in Albania, erano un paio di giorni che non se ne sapeva più niente.ulivegreche< Repetita iuvant, dicevano i nostri comuni avi, caro ulivelatine. Saluti rivoluzionari a pugno chiuso
    Ritvan

  50. utente anonimo scrive:

    >Spiegare le metafore diventa un impresa impossibile. Come se io volessi convincere Ritvan che nel suo aneddoto sui dodici invitati nella sera di Natale, si è operato un miracolo al contrario : il vino trasformato in acqua. I miei riferimenti cristiano- evangelici sull’ospite, mai arrivato- che doveva ” pensare ” ( non semplicemente “portare”) il vino “buono” , è andato a farsi benedire (!). Quando il senso non solo non è capito, ma neppure è vagamente, confusamente, intuito.. Aurora<
    Già. quanto vorrei che il buon Bersani avesse lasciato da parte Marx coniugato forzosamente a Padoa Schioppa e avesse risposto con una metafora cristiano-evangelico-catecumenale al grido di dolore alzatosi a suo tempo dall’ordine degli avvocati di Milano a proposito del paventato pauperamento dei “piccoli artigiani del diritto”: “Fratelli, sorelle, ma perché vi lamentate per il temuto abbassamento dei vostri introiti pecuniari a seguito della mia riforma? non sapete dunque, che è più facile per il cammello passare attraverso la cruna di un ago che per il ricco avvocato entrare nel Regno de Cieli e in quello del Sol dell’Avvenir?”

    Sono convinto che tale metafora l’avresti trovata deliziosa:-).

    Ciao

    Ritvan

  51. EugenioCazzidui scrive:

    “A chi la Pace? A noi !”

    Finalmente il Ritvan che sentivamo più nostro!

    Comunque, che noia tutta questa modernità. Le ideologie sono rottami, non capisco perchè si faccia tutta questa fatica a sbarazzarsene. Da questo punto di vista, Chianciano mi sembra un passo nella giusta direzione. Mi sarebbe piaciuto venire.

  52. kelebek scrive:

    Per uppe n. 46

    Grazie, non lo sapevo. Ero rimasto allo stereotipo della tipa che occasionalmente fa rengekyo (o qualcosa del genere) per trovare un posto per la macchina…

    Scommetto che della svolta non se ne è accorta nemmeno la Sokagologa Ufficiale, comare del Massimo Esperto, la Macioti:

    http://tinyurl.com/2kolu3

    :-))

    Miguel Martinez

  53. kelebek scrive:

    Per uppe n. 46

    Sempre sulla Soka e Macioti:

    http://tinyurl.com/2y27ae

    Miguel Martinez

  54. utente anonimo scrive:

    Che c’entra Bersani, il sol dell’avvenire, il Regno dei Cieli ?

    Io mi riferivo ai tuoi commenti, firmati da te “Esopo de noantri”.

    Nel primo aneddoto raccontavi di un amico che frega l’amico, grazie alla dialettica.

    Nel secondo parlavi di dodici riuniti la sera di Natale, che dovevano portare il vino e invece hanno portato acqua ( “Il miracolo al contrario”). Tutti furbi, neanche uno onesto.

    Ne emerge un quadro di uguaglianza tra gli uomini, ma in senso negativo.

    Un altro tuo aneddoto , di tanto tempo fa, descriveva un albanese che cercava di uscire dal pentolone infernale : i conterranei lo trattenevano per i piedi, gli ostacolavano il possibile successo.

    All’insegna della TUA sfiducia, hai dedotto che io ti volessi far reimpatriare in gommone, pensiero che non mi ha sfiorato.

    Sei andato fuori rotta, annebbiato come al solito dai tuoi neri pensieri di fondo : qui nessuno vuole che tu riprenda il tuo gommone fantasma.

    Quello che non mi piace dei tuoi anedotti, Esopo de noantri, è proprio la morale : sfiducia totale.

    Aurora.

  55. utente anonimo scrive:

    Miguel, grazie dei link.

    Che la Macioti sappia della “svolta” e’ sicuro, perche’ ne fu debitamente informata da alcuni ex membri. Ne ha anche parlato in un articolo diventato famoso all’interno dell’ambiente:

    “L’lstituto Buddista Italiano Soka Gakkai a un bivio”, pubblicato su “Critica Sociologica”

    http://www.scmc.it/ForumERM/Docs/docs_index.html

    Qui trovi l’articolo, assieme ad altri documenti interessanti. C’e’ anche l’articolo “I forzabuddisti”, che fu pubblicato dal manifesto e all’epoca fece molto rumore.

    uppe

  56. utente anonimo scrive:

    Comunque, che noia tutta questa modernità. Le ideologie sono rottami, non capisco perchè si faccia tutta questa fatica a sbarazzarsene.

    mariA

    forse perchè non sono del tutto quei rottami che tu credi, dico a caso eh, altrimenti dovrei pensare che ci sono milioni di persone che non capiscono una mazza, a fronte di alcuni che invece hanno già capito tutto, il che mi sembrerebbe un po’ strano o meglio semplicistico.

  57. utente anonimo scrive:

    >Che c’entra Bersani, il sol dell’avvenire, il Regno dei Cieli ? Aurora<
    Perché, solo tu hai il diritto di commentarmi un paio di racconti metaforici con delle allusioni metafisiche come cavoli a merenda sulla trasformazione dell’acqua in vino? Posso cazzeggiare anch’io, se permetti?:-)

    >Io mi riferivo ai tuoi commenti, firmati da te “Esopo de noantri”.<
    Anch’io, anch’io:-).

    >Nel primo aneddoto raccontavi di un amico che frega l’amico, grazie alla dialettica.<
    Stavolta c’hai capito solo mezza mazza:-). E’ vero, ma se leggi bene è stato l’amico “fregato” a designare come divisore l’amico “fregatore”, contando subdolamente sulla (presunta) voglia di quest’ultimo di mostrarsi magnanimo. Alla fine, chi volle fregare fu fregato, e con tanto di spiegazione dialettica:-).

    >Nel secondo parlavi di dodici riuniti la sera di Natale, che dovevano portare il vino e invece hanno portato acqua ( “Il miracolo al contrario”). Tutti furbi, neanche uno onesto. <
    Appunto. Ma se proprio il tuo inguaribile ottimismo vuole per forza un onesto, te lo concedo. Tanto l’intruglio con 11 parti d’acqua e 1 di vino farà schifo lo stesso:-).

    >Ne emerge un quadro di uguaglianza tra gli uomini, ma in senso negativo.<
    Urka, che perspicacia!:-). Si vede proprio che tu, invece, vivi nella casetta del Mulino Bianco e che quando esci incontri solo gente che ti fa le coccole e ti colma di doni. Beata te!

    >Un altro tuo aneddoto , di tanto tempo fa, descriveva un albanese che cercava di uscire dal pentolone infernale : i conterranei lo trattenevano per i piedi, gli ostacolavano il possibile successo.<
    Sì, per fortuna il senso dell’autocritica e dell’autoironia nosotros albanesi ce l’abbiamo. Non serve assolutamente a un cazzo, visto che continuiamo a comportarci sempre così:-), ma almeno non facciamo gli ipocriti dando da bere al prossimo che viviamo nella casetta del Mulino Bianco.

    >All’insegna della TUA sfiducia, hai dedotto che io ti volessi far reimpatriare in gommone, pensiero che non mi ha sfiorato.<
    Solo perché non ne hai il potere, confessalo!:-)

    >Sei andato fuori rotta, annebbiato come al solito dai tuoi neri pensieri di fondo : qui nessuno vuole che tu riprenda il tuo gommone fantasma.<
    Uhm, non sarei tanto sicuro. Ma, se fosse così, molto probabilmente perché sanno che anche in Albania c’é l’ADSL:-)

    >Quello che non mi piace dei tuoi anedotti, Esopo de noantri, è proprio la morale : sfiducia totale.<
    Diciamo piuttosto “realismo”, cara. Del resto, io sono in compagnia di Kant che definiva l’uomo “legno storto”, in cui la bontà e l’onesta “naturale2 rappresentano un’eccezione in un’esigua minoranza. Tu liberissima di stare in compagnia di..no, non dico Marx, altrimenti p. mi s’inkazza:-), beh diciamo in compagnia di veri o falsi pseudomarxisti e marxisteggianti vari, secondo cui l’uomo è intrinsecamente buono ed onesto, ma sono i perfidi kapitalisti (o i perfidi giudei, in alcune varianti.-) ) a traviarlo mediante il malefico potere della pecunia che si trasforma diabolicamente in Das Kapital.

    Ciao

    Ritvan

  58. utente anonimo scrive:

    >Comunque, che noia tutta questa modernità. Le ideologie sono rottami, non capisco perchè si faccia tutta questa fatica a sbarazzarsene.EugenioCazzidui<
    Perché son molto comode. Sono, per così dire, il pensiero “pret-a-porter”. Che rottura di palle (e che spesa) andare dal sarto e farsi confezionare un abito su misura:-).

    Le ideologie danno una risposta preconfezionata a tutto, ti insegnano chi è l’amico e chi il nemico e come fare per sconfiggere quest’ultimo. Che vuoi di più dalla vita, un Lucano?:-)

    >Da questo punto di vista, Chianciano mi sembra un passo nella giusta direzione.<
    Già, nella “giusta direzione” di creare l’ideologia “fascioislamocomunista”, ovvero il combaciare degli opposti tramite l’intervento di Allah:-). Ma per favore!

    >Mi sarebbe piaciuto venire.<
    Del senno di poi son piene le fosse:-).

    Ciao

    Ritvan

  59. utente anonimo scrive:

    Diciamo piuttosto “realismo”, cara. Del resto, io sono in compagnia di Kant che definiva l’uomo “legno storto”, in cui la bontà e l’onesta “naturale2 rappresentano un’eccezione in un’esigua minoranza. Tu liberissima di stare in compagnia di..no, non dico Marx, altrimenti p. mi s’inkazza:-), beh diciamo in compagnia di veri o falsi pseudomarxisti e marxisteggianti vari, secondo cui l’uomo è intrinsecamente buono ed onesto, ma sono i perfidi kapitalisti (o i perfidi giudei, in alcune varianti.-) )

    maria

    non è proprio così:-), io per esempio, che sono stata comunista e per certe idee lo sarei ancora, non credo affatto che l’uomo sia naturalmente buono, anzi sono propensa a considerarlo ,il più delle volte, una specie di bestia o tutt’al più un impasto di bene e di male , con prevalenza di quest’ultimo..

    A volte sembra che il peccato originale esista davvero….

  60. utente anonimo scrive:

    Beh, mary, allora diciamo che tu sei una comunista di rito..kantiano:-). Specie assai rara, ma è l’eccezione che conferma la regola.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Però, pensandoci bene, il tuo “peccato” mi sembra più grave di quelli dell’altra “parrocchia”, ovvero di quelli che credevano l’uomo fosse buono e altruista di natura e una volta tolta di mezzo la spregevole “razza mutante” dei kapitalisti l’Armonia Celeste avrebbe imperato sulla Terra. Perché se quelli eran fessi, almeno lo erano in buonafede. Tu fessa non eri e allora eri in palese malafede:-).

  61. utente anonimo scrive:

    P.S. Però, pensandoci bene, il tuo “peccato” mi sembra più grave di quelli dell’altra “parrocchia”, ovvero di quelli che credevano l’uomo fosse buono e altruista di natura e una volta tolta di mezzo la spregevole “razza mutante” dei kapitalisti l’Armonia Celeste avrebbe imperato sulla Terra. Perché se quelli eran fessi, almeno lo erano in buonafede. Tu fessa non eri e allora eri in palese malafede:-).

    maria

    no caro ti sbagli di grosso, avere una visione pessimistica degli umani non significa affatto non vedere gravi ingiustizie ulteriori e quindi non avere idee che possano modificare lo stato di cose esistenti già problematico di suo.

    Dobbiamo morire, eppure curiamo la nostra vita, quella degli altri, abbiamo relazioni, gusti, idee, progetti; ti inviterei , dunque, a ragionare in modo più articolato:-)

  62. utente anonimo scrive:

    >no caro ti sbagli di grosso, …maria<
    Perché, si può sbagliare anche “di fino”?:-)

    >avere una visione pessimistica degli umani non significa affatto non vedere gravi ingiustizie ulteriori<
    “Ulteriori” a che?

    >e quindi non avere idee che possano modificare lo stato di cose esistenti già problematico di suo.<
    Già, ma quelle “idee” dovrebbero tener conto neccessariamente della natura umana. Altrimenti è un cazz’e tutt’uno:-).

    >Dobbiamo morire, eppure curiamo la nostra vita, quella degli altri, abbiamo relazioni, gusti, idee, progetti; ti inviterei , dunque, a ragionare in modo più articolato:-)<
    IL Ragionare, ti va bene?:-)

    Ciao

    Ritvan

  63. utente anonimo scrive:

    “A volte sembra che il peccato originale esista davvero…. ”

    Beh, mi pare riduttivo. Anche se non esistesse, il peccato originale da prova di sè ad ogni istante, altri che a volte.

    Come dice B16, il Cattolicesimo è il supremo realismo, sull’uomo e sul mondo.

    O forse me lo sono inventato io adesso, deve essere l’incenso della Messa delle Palme.

    Francesco

  64. utente anonimo scrive:

    Beh, mi pare riduttivo. Anche se non esistesse, il peccato originale da prova di sè ad ogni istante, altri che a volte.

    maria

    non volevo essere riduttiva, tutt’altro….

  65. utente anonimo scrive:

    chi sarebbe stò addestratore di bande paramilitari??

    Adesso vi segnalo alla DIGOS

  66. utente anonimo scrive:

    Tornei texas hold em.

    [..] Tornei texas hold em. [..]

  67. utente anonimo scrive:

    Cosa sta succedendo al blog?

  68. utente anonimo scrive:

    Perchè No alla soka gakkai non funziona più? sistematelo.

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