Dalla Parte delle Vittime e dei Vittimi

Sarà che sono cresciuto con una lingua in cui i sostantivi non hanno genere grammaticale, ma quando sento le formule tipo, "le musulmane e i musulmani", trovo spesso che gatta ci cova.

Leggo ieri su Repubblica che qualcosa che si chiama Aidos – Associazione italiana donne per lo sviluppo – ha rivolto un appello che inizia con le parole "Care e cari senatrici e senatori, deputati e deputate": notate l’eleganza con cui la prima parte, che bilancia in maniera politicamente corretta le femmine e i maschi, viene bilanciata in maniera politicamente corretta, a sua volta, da una seconda parte che bilancia in maniera politicamente corretta i maschi e le femmine.

Ma l’Aidos fa anche di meglio: mica chiede lei qualcosa a/lle/i senat/ori/rici o ai/lle deputat/i/e.

No. Ci parla delle donne che sarebbero state "liberate dalla schiavitù" in Afghanistan grazie all’"intervento militare". E dice, "sono queste donne nel difficile cammino di emancipazione avviato a chiedere alle forze Isaf di restare".

Non è bellissimo? C’è un organismo italiano anche nel nome, il cui sito web ha da poco lanciato una campagna – reclamizzata con l’immagine di una bottiglia e una scarpa con i tacchi alti –  chiamata "brindisi alle mamme": "Per ogni bottiglia di Franciacorta Saten 2002 venduta dal 1 dicembre 2006 al 31 gennaio 2007 1 euro sarà donato all’AIDOS." Eppure il comunicato è costruito come se fosse un appello fatto da donne afghane e (presumibilmente) astemie.

Vabbene, facciamo conto che sia una simpatica finzione, perché continuino a pervenire gli aiuti italiani alle donne afghane.

Il decreto su cui si discute in questi giorni stanzia in effetti 30 milioni di euro "per la ricostruzione dell’Afghanistan", i famosi aiuti civili. E giusto per garantire la sicurezza di questi 30 milioni di euro per le "donne dell’Afghanistan", ci vuole qualche soldato.

E’ logico: anche quando si portano i soldi da una banca all’altra, ci vogliono i portavalori.

E quanto costano i portavalori, cioè a quanto ammontano le spese militari della spedizione? Ammontano a 310 milioni di euro.

Avete capito bene: per ogni euro portato nel furgone della banca, il portavalori si prende 9 euro e pure qualche centesimo.

Le imprese militari del terzo millennio sono un affare doppiamente blindato. Non le puoi criticare sul piano morale perché sono Missioni di Pace, dalla Parte delle Vittime e dei Vittimi.

Ma la cosa interessante è che non le puoi criticare nemmeno dal punto di vista dell’efficienza militare.

Noi sappiamo che le deputate e i deputati si stanno mettendo una benda sugli occhi, e stanno buttando 340 milioni di euro dentro un profondo pozzo.

Perché un esercito è una struttura davvero unica.

Il suo compito consiste semplicemente nell’uccidere le persone. Nessun esercito ne ha mai avuto un altro.

Noi non sappiamo assolutamente quante persone gli italiani abbiano ucciso in Afghanistan. Poniamo che siano 300: vuol dire che ogni pastore morto spappolato in mezzo alle sue pecore, costa al contribuente italiano un milione di euro.

Questo vuol dire che il vero compito della spedizione afghana non è nemmeno quello di uccidere, ma quello di spendere soldi.

Di questi soldi, una parte è più o meno trasparente: ogni soldato italiano in Afghanistan porta a casa circa 5.000 euro al mese. Il reddito medio di un afghano è di circa 20 euro al mese, per cui ogni soldato italiano guadagna quanto 250 nativi.

Per il resto, siccome ognuno di noi potrebbe essere una spia del Mullà Omar, vale il segreto. Fare un’inchiesta sulla fine che fanno quei soldi lì, nello spirito delle inchieste fatte in questi giorni sui disastri negli ospedali e nei tribunali, costituirebbe spionaggio o tradimento.

E si può spendere nelle maniere più bizzarre: ad esempio, un militare mi ha raccontato che le truppe italiane vengono spesso portate all’estero su costose navi private, perché la marina ha altro da fare.

Dobbiamo fidarci, e credere che per qualche motivo, i responsabili militari siano persone moralmente migliori di tutti gli altri dirigenti pubblici italiani e non approfittino del fatto di possedere l’anello dell’invisibilità.

Ma anche le spese civili, meno del 10% di quelle complessive, sono sostanzialmente misteriose.

Non è che si vada di casa in casa, dando un euro a ogni donna afghana.

Con quei 30 milioni, si pagano stipendi a un notevole giro di Imprenditrici e Imprenditori dell’Umanitario, si comprano flotte di veicoli, si acquistano prodotti italiani e non, si vola sugli aerei, si comprano telefoni satellitari e tutta un’altra serie di cose che non conosceremo mai molto bene.

Ah, e sono sicuro che poi alla fine ci scappa anche qualche pozzo e qualche vaccino.

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140 risposte a Dalla Parte delle Vittime e dei Vittimi

  1. utente anonimo scrive:

    Dall’articolo:

    < Ci parla delle donne che sarebbero state "liberate dalla schiavitù" in Afghanistan grazie all'"intervento militare" >

    Dal sito della RAWA – Revolutionary Association of the Women of Afghanistan

    http://www.rawa.org

    alla pagina “About RAWA”

    http://www.rawa.org/rawa.html

    The US “War on terrorism” removed the Taliban regime in October 2001, but it has not removed religious fundamentalism which is the main cause of all our miseries. In fact, by reinstalling the warlords in power in Afghanistan, the US administration is replacing one fundamentalist regime with another. The US government and Mr.Karzai mostly rely on Northern Alliance criminal leaders who are as brutal and misogynist as the Taliban.

    RAWA believes that freedom and democracy can’t be donated; it is the duty of the people of a country to fight and achieve these values. Under the US-supported government, the sworn enemies of human rights, democracy and secularism have gripped their claws over our country and attempt to restore their religious fascism on our people.

    Botas de campo

  2. utente anonimo scrive:

    Vorrei segnalare l’interessante lettera aperta al presidente Napolitano di Mauro Manno.

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=2965

    Ciao, Antonio

  3. utente anonimo scrive:

    Antonio, #2

    < lettera aperta al presidente Napolitano di Mauro Manno >

    Bella: composta, equilibrata, intelligente, epperò vibrante di sentimento sincero.

    La parte “storica”, quella da si dà il caso che sono uno studioso del sionismo fino a ho l’ardire di consigliarLe di approfondire l’argomento, che mi sembra piuttosto fuori tono oltretutto, la condivido storicamente ben poco, mi sembra alquanto parziale e inutilmente euristica. Continuo a trovare paradossale, sempre storicamente, mettere Herzl sullo stesso piano sostanziale di terroristi assassini come Shamir, Begin, Sharon.

    Ma questo è un dettaglio, anche se me ne rammarico un po’.

    Il corpo politico della lettera, se qualcuno volesse raccogliere firme di adesione, lo sottoscriverei volentieri.

    Botas de campo

  4. utente anonimo scrive:

    “Il suo compito consiste semplicemente dell’uccidere le persone. Nessun esercito ne ha mai avuto un altro.”

    Mi permetto di non essere d’accordo. Questo è quello che fa un esercito, e solo quando è in guerra.

    PaoloB

  5. utente anonimo scrive:

    Che meraviglia di chiasmo. Fino a ieri quello più noto della letteratura italiana era l’incipit del “furioso”: “Le donne i cavalier l’arme gli amori”, da oggi è stato mestamente scalzato da questo prodigio d’arte politica.

    Essendo in vena letteraria, sull’astinenza (in senso morale) dell’esercito posto un brano d’un romanzo dell’ottocento:

    “Quando rinvenni era quasi notte e la mano d’un chirurgo mi medicava e fasciava la piaga un po’ arrandellatamente; poi mi sollevarono e deposero su d’un carro cosperso di poca paglia con due altri gravemente feriti. Il carro si mosse; era una macchina sconquassata che ci scuoteva dolorosissimamente; ad ogni trabalzo mi pareva di morire; a mala pena reggeva ad aprir gli occhi, ma non iscorgevo le cose che in confuso, quasi una fantasmagoria; e provava uno sfinimento da non dirsi. Si può esser quanto uomo volete, ma è brutta cosa il soffrire. Mi sfuggì di lamentarmi supplicando un sorso di acqua; ed un’ombra nera che non si partiva dal fianco della carrettella, mi porse il refrigerio d’una fiaschetta con acqua e rumme. Così andammo un pezzo; ed io era ricaduto in uno stato d’assopimento che mi rendeva insensibile a tutto, tranne al dolore acuto, quando ci fermammo in mezzo ad un gran convocio ed a molte fiaccole. Mi pare di udire il mio nome, rialzo a stento le palpebre e discerno lì ritto, con un ridicolo sussieguo, il signor medico capo; colonnello De’-Miei-Stivali, valente in medicina meno assai che nel SOTTRAR MEZZIMILIONI; giro gli occhi intorno e scorgo un visibilio di facce: tra l’altre il chirurgo pseudomilitare che mi avea raccolto nel bosco e che parlava, parlava, e sembrava render conto della mia condizione. L’umanissimo colonnello De’-Miei-Stivali quando ebbe udito, veduto, toccato, sputò in terra, si soffiò il naso e pronunziò questo effato: «Peuh! Male, male. Auguro male! Il meglio sarebbe di consegnargli un buon colpo di questo revolve nel cranio: tanto non può salvarsi e gli si risparmierebbe dolore».

    «Ma pure, colonnello…» insisteva quel buon diavolaccio del chirurgo, che vedeva scombussolati tutti gli studi suoi da questo nuovo metodo curativo.

    «Non può salvarsi, tenente, le affermo io. La palla è entrata di qua, è uscita di là: probabilmente ha leso un polmone. Deve morire, non c’è rimedio, ve lo garentisco. Ammazzarlo sarebbe carità».

    «Colonnello,» scappò fuori un borghese, medico condotto del villaggio, che non aveva le ragioni disciplinari del chirurgo pseudomilitare per ammutolire al quos ego ed agli ipse dixi del medico capo, «colonnello, io certamente non posso rispondere del ferito, perché le guarigioni dipendono da mille circostanze e il corso delle malattie è pieno di impreveduti; ma pure… non per oppormi ai suoi decreti… tenterei e veggo probabilità di salvare quest’infelice. La palla non è dentro; il polmone, se pure qualche lobo è tocco, è lievemente leso. Può morire, ma può campare. Ne ho visti riaversi di molto più malconci. È da tentarsi»,

    «Se volete fare un esperimento in anima vili…».

    «Signor colonnello,» l’interruppe una voce femminile tremante «se qui vi sono anime vili, non son certo quelle de’ caduti sul campo. Voi date il ferito per ispacciato; il dottore qua promette di salvarlo probabilmente; ed io, al quale il ferito appartiene lo affido alle cure di lui. Vi prego d’impartire gli ordini acciocchè non mi s’impedisca di farlo trasportare dove io crederò opportuno e dove se non altro potrà morire fra volti amici ed onesti».

    Il colonnello De’-Miei-Stivali si guardò dal rispondere, anzi voltò le spalle e fece come gli era stato detto. Ah! se l’impunità che i costumi concedono alle femmine per ogni loro parola, spesso serve a procacciare momenti amari a cuori affettuosi e gentili, talvolta però le si deve di far suonare alle orecchie degli abietti quelle verità che la codardia virile non osa spiattellar loro; e le donne son per questo appunto le più pertinaci ribelli; e ti mettono inesorabilmente al posto che ti spetta.” (v. imbriani, Merope IV)

    Altre donne aveva l’ottocento, a quanto pare.p

    ps: Naturalmente tutto è liberazione. Quando glie l’hanno dati i talebani, per buttare giù il regime filosovietico, e quando glie l’hanno tolti, per mettere su non si sa bene che regime. Ma se nella politica americana c’è una logica, nei suoi sostenitori extraamericani c’è solo tifo. Diciamo che le donne dell’aidos hanno fatto il loro bravo striscione e l’hanno messo sui gloriosi spalti di “republica”.

  6. Aquilatricolore scrive:

    I soldati rischiano la vita anche per te…….e per tutti noi.

  7. utente anonimo scrive:

    “”Il suo compito consiste semplicemente dell’uccidere le persone. Nessun esercito ne ha mai avuto un altro.”

    Mi permetto di non essere d’accordo. Questo è quello che fa un esercito, e solo quando è in guerra.

    PaoloB”

    Beh, lo scopo dell’esercito è appunto quello di fare la guerra (= uccidere delle persone).

    nel frattempo, può fare altre attività collaterali, che non sono però il suo scopo, vuoi perchè possono essere fatte da qualcun altro (protezione civile, ad esempio) vuoi perchè che sono necessarie al suo scopo, cioè utili al suo mantenimento pratico come istituzione preposta alla guerra (addestramento, manutenzione…).

    Lo scopo dell’esercito rimane quello di uccidere persone che si oppongono agli interessi nazionali (o a quelli dell’esercito stesso, nel caso di golpe).

    Se in Afghanistan non ci fosse bisogno di uccidere, o minacciare di poter uccidere qualcuno, non ci sarebbe più alcuno scopo di mandarci persone armate, infatti.

    Paolo

  8. utente anonimo scrive:

    Botas,

    sono d’accordo:-)manno parla del sionismo in modo assai bizzarro per essere studioso del medesimo, chiunque abbia un po’ di cultura politica in merito sa che di sionismi ce ne sono stati molti nel corso della storia. ne parlavamo qui anche con Miguel.

    Si tratta quindi a mio avviso di vederne gli esiti finali, ma allora non è più sionismo, paradossalmente, ma politica israeliana.

    Mi permetti di consigliarti la lettura, se non lo hai già fatto, la lettura di Veros la terra promessa, del rabbino progressista inglese David Goldberg

    maria

  9. utente anonimo scrive:

    botas ho fatto un sacco di refusi dovuti alla fretta, chiedo scusa.

    ora devo andare

    maria

  10. utente anonimo scrive:

    Per Paolo.

    No. L’uccisione dei nemici è quello che l’esercito fa quando è in guerra. Non è il suo scopo. In generale non definisce neppure quali sono i suoi nemici. E, per essere precisi, lo scopo di un esercito in guerra è la sconfitta del nemico.

    Poi, in generale, lo scopo di qualsiasi strumento militare è quello di garantire la sicurezza della nazione per cui opera, difendendo gli interessi della nazione stessa.

    Un esercito, ad esempio, garantisce la sicurezza del proprio paese con la propria presenza e la propria capacità operativa. Ma non fa la guerra e non uccide nemici.

    PaoloB

  11. utente anonimo scrive:

    Affermare che lo scopo dell’esercito sarebbe quello di uccidere le persone vuol dire che dell’esercito, di chi ne fa parte, delle sue attività ne sai veramente poco.

    A.

  12. utente anonimo scrive:

    Maria, #8

    < di sionismi ce ne sono stati molti nel corso della storia >

    Eh certo, c’è persino qualcuno che annovera come “sionista” il revisionista anteguerra Jabotinsky – quello sì un filofascista conclamato – e dimentica invece i quasi-comunardi dello Gdud ha-‘Avodah, stalinianamente dissolti da Ben Gurion ancora negli anni ’20… la storia del movimento “sionista” è articolata e complessa, non si può liquidare in due battute solo perché oggi a comandare là è una banda di terroristi costituita in agenzia monomandataria di rappresentanza degli interessi di Yankeeland.

    Incidentalmente, Shamir Begin e Sharon (l’esito finale, per adesso) sono eredi politici dichiarati di Jabotinsky, non dell’originario disegno herzliano, eh. Personalmente troverei più appropriato definire costoro “nazisionisti”…

    < Veros la terra promessa, del rabbino progressista inglese David Goldberg >

    “Verso la terra promessa”, Bologna 1999. Avevo capito nonostante il piccolo refuso, grazie. 🙂

    Qualche mese fa il mio libraio di fiducia non l’aveva trovato, ma è ancora in lista permanente.

    Botas de campo

  13. utente anonimo scrive:

    Sionista è stato anche martin buber

    maria

  14. utente anonimo scrive:

    Maria, #13

    < martin buber >

    … che infatti avrebbe voluto uno Stato binazionale, non “ebraico”, nella pacifica convivenza delle due comunità. Mica per caso aveva scritto Ich und du. 🙂

    Buon per lui che almeno gli siano stati risparmiati gli orrori degli ultimi quarant’anni in Palestina. 🙁

    Botas de campo

  15. paniscus scrive:

    Volatile policromo, potresti elaborare meglio in che modo quei soldati che stanno a presidiare l’Afghanistan e che fino a poco tempo fa partecipavano all’occupazione dell’Iraq, starebbero “rischiando la vita anche per me”?

    Lisa

  16. utente anonimo scrive:

    Bdc, #14

    < < martin buber >

    < ... che infatti avrebbe voluto uno Stato binazionale >>

    Oggi, infatti, probabilmente l’avrebbero chiamato Selbsthasser e venduto ad Ahmadinejad.

    Com’è strano il mondo, eh?

    Botas de campo

  17. utente anonimo scrive:

    infatti avrebbe voluto uno stato binazionale come il gruppo a cui apparteneva Brit shalom, stato in cui il numero degli arabi e degli ebrei non avrebbe avuto nessuna importanza, ma la loro ipotesi non formulata bene politicamente fu messa nel sacco da Ben Gurion.

    maria

  18. utente anonimo scrive:

    attristante

  19. kelebek scrive:

    Faccio mia la risposta di Paolo (n. 7)

    Miguel Martinez

  20. utente anonimo scrive:

    Miguel,

    confesso che a volte mi sorprende come una persona capace di riflessioni profonde possa cadere in costatazioni così sempliciotte come quella sul costo del pastore morto o del compito dell’esercito (quello che dice paoloB al post 10 mi pare un’evidenza così banale che non trovo altro da aggiungere).

    roberto

  21. utente anonimo scrive:

    tra l’altro ho l’impressione che gli iitaliani se ne stiano ben chiusi nelle loro basi senza partecipare a molte operazioni, come potrete vedere guardando le varie operazioni alla quale gli italiani non partecipano mai

    roberto

  22. utente anonimo scrive:

    Miguel,

    stai proponendo come misura dell’efficienza di un esercito (e l’aviazione? e la marina?) la quantità di soldi spesi per uccidere un nemico (o ti vanno bene anche i civili?)????

    Non la trovi un pò ragionieristica e semplicista come idea? Immagino vada bene pre i macellai e gli antibiotici ma per un esercito di occuopazzione mi sembra azzardata, per non dire ridicolmente inadeguata.

    Non misura neppure il fallimento della spedizione ONU-NATO.

    Qualche storico può verificare se sia vero che i talebani NON combatterono contro i sovietici negli anni ’80 perchè all’epoca non esistevano? Che sono anzi un lontano effetto di quella guerra e della politica interna pakistana?

    Grazie

    Francesco

  23. utente anonimo scrive:

    I talebani sono nati nei primi anni ’90 nelle scuole islamiche pakistane.

    tamas

  24. utente anonimo scrive:

    I NOSTRI soldati a Kabul non sono li a far camping,sono ragazzi soprattutto del mio sud che per mantenere una famiglia sono costretti a questo infame lavoro che a quanto pare nessuno vuol fare.In attesa che l’esercito italiano sia composto da muslim e/o altri prodotti inumani,a Kabul qualcuno dovrà pur prendere i 5000 “EURI” no?

  25. utente anonimo scrive:

    per 24

    scusa ma se la metti così con tutto il rispetto per chi lavora da qualsiasi parte devo dirti che di lavori altrettanto “infami” uso le virgolette perchè trovo il termine inappropriato, ce ne sono eccome, per esempio alzarsi la mattina verso le quattro per fare il primo turno alla fiat, magari stando fuoriTorino, e per un salario che è un terzo, o lavorare in un cantiere edile subappalktato dove le morti sono sicuramente maggiori che nelle cosiddette missioni di pace…..

    Certo gli ingaggi pescano in genere, come dappertutto, in ceti disagiati delle zone meno sviluppate economicamente del nostro paese, ma da qui a considerarli quasi eroi ce ne corre.

    Più in generale sull’esercito direi che la discussione è abbastanza bizzarra perchè non conosco nazione che non ne abbia uno.

    Il problema è invece la missione che francamente non mi pare abbia portato gran giovamento agli afgani.

    Riguardo poi alle cosiddette attività umanitarie credo che siano l’altra faccia della medaglia e anche, terreno di lavoro oltre che di idealità, suvvia questo lo sanno tutti.

    Ciò non vuol dire che si debba rapire questo o quella ma non penso che ci fosse biusogno delle due simone, e meno male che sono tornate salve, per insegnare ai bambini, non c’erano maestri del luogo?

    maria

  26. kelebek scrive:

    Per Francesco,

    scopo di un esercito è infliggere il massimo di sofferenza fisica e di devastazione economica e strutturale alla comunità che il potere politico decide di considerare nemico.

    Altri compiti non ne ha.

    Questo non si misura esclusivamente nel numero di morti: esistono altri sistemi di calcolo, che si basano ad esempio sulla distruzione dei beni, dei raccolti, di infrastrutture e così via.

    E’ chiaro che la mia è una battuta ironica: un esercito ha infatti un doppio prodotto – il numero di uccisioni (mutilazioni e così via) prodotti in breve termine, e ovviamente anche la “loro” resa alle “nostre” condizioni, secondo i criteri stabiliti dal potere politico.

    Ma quello che volevo sottolineare, invece, è che la spedizione militare in Afghanistan ha anche altri scopi: non dobbiamo mai dimenticare che il militare è un organismo che ha una forza propria.

    Non perché fa colpi di stato, ma perché deve far sopravvivere migliaia di uomini e di ufficiali, nonché un giro immenso di fornitori, in condizioni del tutto particolari di privilegio.

    Invece, sul fatto che i taliban non siano un “prodotto della CIA”, come in certa vulgata complottista di sinistra, sono d’accordo con te.

    Miguel Martinez

  27. utente anonimo scrive:

    ” perchè non conosco nazione che non ne abbia uno”

    a parte i microstati ( ad esempio san marino, andorra, monaco, liechtenstein, ma il glorioso granducato che mi ospita ha un potente e temuto esercito :-), che però non ha diritto ad avere armi pesanti)

    non hanno l’esercito islanda e costarica

    🙂

    roberto

  28. utente anonimo scrive:

    Miguel,

    “scopo di un esercito è infliggere il massimo di sofferenza fisica e di devastazione economica e strutturale alla comunità che il potere politico decide di considerare nemico.”

    No. Se in Iraq si fosse voluto “produrre il massimo della devastazione economica e strutturale” si sarebbero compiuti ben altri bombardamenti.

    Ad esempio, l’obiettivo economico ovvio sarebbero stati i pozzi petroliferi. L’obiettivo civile sarebbero state le città (e se avessero bombardato oggi come hanno bombardato 60 anni fa, non sarebbe rimasta pietra su pietra).

    PaoloB

  29. kelebek scrive:

    per Paolo B,

    non ci siamo capiti. Quando dico, il massimo di danno alla comunità nemica, occorre aggiungere, “e il minimo di danno alla mia comunità”.

    Se io intendo assumere successivamente il controllo dei pozzi petroliferi del nemico, non le vado a distruggere.

    Ma questa è una decisione politica.

    E quindi riformuliamo: l’unico compito di un esercito è quello di uccidere il massimo dei nemici e di infliggere il massimo danno alle strutture del nemico, entro le direttive dei committenti politici dell’esercito.

    Miguel Martinez

  30. utente anonimo scrive:

    poi devo occupare, far mantenere l’ordine all’esercito e mostrare a tutti che sono tanto bello e bravo e benefico al popolo che ho testè bombardato (US mode on, altri si limitano ad occupare, terrorizzare, massacrare, popolare con i propri coloni).

    che è quello che dovremmo fare in Afganistan, non fossimo governati da una banda di imbecilli ipocriti e criminali (empatia per gli stupidi OFF)

    trovo difficile, dopo l’11 settembre 2001, non trovare “naturale” e “vero” il fatto che il governo dei talebani fosse un nemico del nostro Stato, Paese, Nazione, Popolo e Civiltà (a scelta).

    Francesco

    allora chi dobbiamo ringraziare per i talebani, non credo siano un caso di generazione spontanea

  31. utente anonimo scrive:

    “Per Paolo.

    No. L’uccisione dei nemici è quello che l’esercito fa quando è in guerra. Non è il suo scopo. In generale non definisce neppure quali sono i suoi nemici. E, per essere precisi, lo scopo di un esercito in guerra è la sconfitta del nemico.

    Poi, in generale, lo scopo di qualsiasi strumento militare è quello di garantire la sicurezza della nazione per cui opera, difendendo gli interessi della nazione stessa.

    Un esercito, ad esempio, garantisce la sicurezza del proprio paese con la propria presenza e la propria capacità operativa. Ma non fa la guerra e non uccide nemici.

    PaoloB”

    scusami, non è per voler fare il bastian contrario (non mi chiamo Ritvan 🙂 )

    è certo che un esercito non fa sempre la guerra.

    Ci sono stati nella storia esempi di eserciti chiamati solo ed esclusivamente per combattere una guerra, la cui esistenza era legata strettamente al periodo della guerra stessa.

    Per vari motivi di ordine pratico (armi e strategie sempre più complesse che necessitano formazione e addestramento prolungato, ad esempio) questo non è più possibile ora.

    La sostanza però non cambia.

    Ti do in parte ragione quando dici che lo scopo di un esercito non è l’uccisione del nemico, ma la sua sconfitta.

    Solo che questa sconfitta si attua uccidendo delle persone, e siamo da capo.

    Ci si potrebbe, benissimo, in linea teorica, accordare tra stati per trovare un modo di combattere che non preveda uccisioni: per esempio, sfidandosi a scacchi.

    Non voglio essere ironico, è proprio un’ipotesi.

    Nella pratica, questo non avviene, perchè ci sarà sempre qualche furbacchione che tirerà fuori la pistola prima che l’avversario gli mangi la regina.

    Perciò gli eserciti studiano, sviluppano e comprano armi sempre più efficienti.

    Che uccidano più gente, cioè.

    Ovvio che ogni esercito punti a risparmire la vita dei suoi, e sottolineo suoi, soldati, e in questo senso vediamo sviluppare armi che prevedono una sempre minor presenza umana (velivoli da ricognizione e combattimento comandati a distanza, ad esempio).

    Anche se sarebbe bello pensarlo, non credo che questo, un giorno lontano, segnerà l’inizio di una guerra senza morti, combattuta solo tra macchine: un ottimo modo di porre fine a una guerra vincendola è appunto quello di colpire la popolazione civile.

    Se lo faccio risparmiando i miei militari, tanto meglio per me, ma tutto qui (=Dresda, Hiroshima ecc.)

    Non dico questo per fare il pacifista senza se e senza me.

    Infatti, non sono pacifista per niente.

    è solo per mettere le cose nelal loro prospettiva.

    Il militare è un lavoro che ha a che fare con la guerra, e chi lo fa prevede di dover uccidere delle persone.

    I miei amici militari, d’altra parte, sono i primi a ripbadire questo concetto e ad arrabbiarsi quando sientono definizioni tipo “soldati di pace”: sanno bene che si trattasse solo di mandare biscotti e ambulanze, non ci sarebbe nessun motivo di mandare l’esercito.

    Paolo

  32. utente anonimo scrive:

    “trovo difficile, dopo l’11 settembre 2001, non trovare “naturale” e “vero” il fatto che il governo dei talebani fosse un nemico del nostro Stato, Paese, Nazione, Popolo e Civiltà (a scelta).

    Francesco”

    Permettimi, l’attentato dell’11 Settembre non è stato compiuto dai talebani, ma, pare, dall’organizzazione terroristica guidata da bin Laden.

    Inoltre, a me risulta che abbia colpito gli Stati Uniti, quindi al di fuori del nostro State, Paese e Popolo.

    Potremo discutere sulla Civiltà, ma mi sembra un concetto troppo elastico e personale.

    Averroè per esempio, è nella “nostra” o “loro” civiltà?

    Per me è nella Civiltà, e stop.

    Comunque, visto che i talebani si sono limitati a ospitare nel loro terriotorio bin Laden, l’idea di bombardare l’Afghanistan in risposta all’11 settembre mi sembra tanto “naturale” quanto sarebbe quella di bombardare la Francia per Oreste Scalzone o il Giappone per Delfo Zorzi.

    Paolo

  33. utente anonimo scrive:

    Gli eserciti sono per le nazioni quello che le pistole sono per i singoli cittadini, prima o poi si usano, non c’è verso!

    Gli eserciti, poi, oggi sono ancora più odiosi, non essendoci più le trincee e le invasioni di terra, a causa principalmente dello sviluppo tecnologico, le guerre si fanno bombardando da luoghi relativamente sicuri. Chi ne fa le spese sono i civili e i paesi più poveri , non potrebbe essere diversamente, per cui il ricorso alla guerra dovrebbe essere fatto proprio in casi di aperta aggressione, mi rendo conto però che ciò non è possibile, e non soltanto per il carattere politico , guerre al terrorismo vero o presunto, ma anche perchè gli eserciti sono macchine che hanno bisogno di essere usate, di sperimentare nuove strumentazioni, merci, insomma, che hanno bisogno di mercati.

    maria

    maria

  34. utente anonimo scrive:

    “sanno bene che si trattasse solo di mandare biscotti e ambulanze, non ci sarebbe nessun motivo di mandare l’esercito”

    dipende anche da dove li mandi i tuoi biscotti: in certi postacci una bella scorta armata ti fa evitare di fare una brutta fine

    roberto

  35. utente anonimo scrive:

    visto che si sono rifiutati di consegnarci i due, è solo riprova della nostra pochezza come Stato, ecc. ecc. che non si abbia proceduto ad opportune rappresaglie.

    per il primo punto: governo Talebano amico di Osama; democrazia italiana amica di Stato ecc. ecc. USA.

    Così va bene?

    Saluti

    Francesco

    Tanto di cappello ad Averroè, ed anche a Confucio, ma ci sarà un motivo se Platone mi è un pò più vicino …

  36. utente anonimo scrive:

    “Francesco

    Tanto di cappello ad Averroè, ed anche a Confucio, ma ci sarà un motivo se Platone mi è un pò più vicino …”

    beh Francesco

    Confucio ti (ci) è senz’altro più lontano di Platone (non parliamo di Laozi, poi..);

    ma Averroè e Platone, li mettereipiù o meno a pari distanza.

    Nulla fa che Averroè scriva in arabo anzichè in greco (entrambe le lingua, da noi, erano nel medioevo roba da specialisti- o da grecofoni e arabofoni locali, anche “italiani”)- il solco in cui si muove è infatti lo stesso nostro, quello appunto “greco”.

    mentre Confucio e Laozi giocano, diciamo così, in un altro campionato, in partenza.

    Ma ora non più, perchè li si conosce anche da noi e chi vuole è libero, se crede, di studiarli e quindi, inevitabilmente, di esserne influenzato.

    Per questo nego che vi siano più “civiltà” e credo fermamente che ce ne sia una sola, quella umana.

    Paolo

  37. utente anonimo scrive:

    “attristante”, commenta l’anonimo/a n. 18.

    Mi associo, ma ci aggiungo anche ” innervosente”.

    Alle regioni e ai comuni mancano i fondi per sostenere le famiglie in difficoltà con malati gravi e cronici che richiedono assistenza continua.

    Se avete visto una puntata di Mi manda Raitre, avrete constatato che ci sono tante persone che vivono in una situazione di disperazione, prima illusi da una legge, in vigore, ( sconosciuta ai più) che li esenta dall’obbligo di stremarsi e poi, di fatto, spolpati, perché, come dicono gli amministratori pubblici, semplicemente non ci sono i soldi.

    Queste persone non hanno solo problemi economici, avendo magari abbandonato il lavoro per assistere il figlio, la moglie, il genitore, hanno anche uno stress continuo, una vita che giorno per giorno si affievolisce di energia ; devono, oltre che sobbarcarsi il peso della fatica di assistere e dell’impotenza per non riuscire a farcela come sarebbe necessario, combattere con la burocrazia, non hanno tempo materialmente per pensare a vivere loro, con un poco di serenità.

    Rischiano di ammalarsi anche loro.

    Lo Stato, mentre proclama a gran voce il diritto alla salute, si permette di non adempiere alle leggi, fa annaspare nelle difficoltà persone che vivono sul suo territorio , e dilapida 310 milioni per una missione militare di pace in terra lontana.

    A voi sembra giusto ?

    Non provate un moto di indignazione ?

    O forse pensate che la politica estera sia più importante dei singoli uomini e delle singole donne che qui ed ora necessitano di aiuto ?

    Aurora.

  38. utente anonimo scrive:

    Francesco:

    –visto che si sono rifiutati di consegnarci i due, è solo riprova della nostra pochezza come Stato, ecc. ecc. che non si abbia proceduto ad opportune rappresaglie–

    Di eventuali rappresaglie se ne può discutere, ma bombardare e occupare Francia e Giappone? gulp! 🙂

    Z.

  39. utente anonimo scrive:

    per aurora

    sono d’accordo, molto.

    maria

  40. utente anonimo scrive:

    Paolo,ma come fai ancora a credere alla bufala stratosferica che l’attentato dell’11/9 sia opera di un menomato saudita dializzato che manco conosce internet?Credevo fosse un blog di gente astuta e attenta ma forse mi sono sbagliato…ancora con sta storiella degli aerei che nemmeno mio nipote di 3 anni credeee.

    Nessuno vuol parlare di Wolfowitz e dei suoi amici criminali bellici e ammazzainnocenti???

  41. utente anonimo scrive:

    Di chi è il commento n.40?

    Ed è di tono ironico o serio?

    Scusate ma non l’ho capito davvero (sono scemo, ok).

    Paolo

  42. utente anonimo scrive:

    Max,ovvero io!

    Crudelmente realistico.

  43. utente anonimo scrive:

    Scusa come fai a sapere che Bin Laden non conosce internet?

    Maria

  44. utente anonimo scrive:

    Per il semplice fatto che un tizio morto da anni non può materialmente connettersi o linkare!!!Se poi credete che i morti…

    max

  45. utente anonimo scrive:

    Avendo militato nella guerra contro i soviet,sostenuto da quel volpone di Brzezinski,O.B.L.non può essere considerato un agente Cia come erroneamente sostenuto da qualche no-global cerebroscarso,ma deve essere visto come un prestanome,un portaborse,una marionetta al soldo della potente lobby-E vicina alla Casa Bianca,all’Europa,alla Russia,all’occidente intero!!!Da umani distratti ci siamo fatti intimorire da un personaggio nato dalla matita di qualche esperto in bugie di Stato,deviando il nostro pensiero verso l’odio contro tutto e tutti.L’attentato è stato progettato sin dagli anni di Clinton,bastava truccare le elezioni del 2000 e il conto alla rovescia sarebbe cominciato 🙁

  46. utente anonimo scrive:

    Maria, ci sei tu a darmi retta. Qui parlo al vetro, senza di te.

    Kel, non so se hai notato, è diventato più spiritoso : prima l’osservazione che sia una fortuna che in India bruciano i morti, altrimenti Gandhi si sarebbe rivoltato nella tomba con tutta la sua potenza sismica , poi la frasetta che a Firenze anche le ragazze sono vecchie.

    Gatta ci cova.

    Vuoi vedere che un bicchiere di vino, una sorsata di spumante, l’essere diventato capo di un drappello vivace di parrucchiere norvegesi, gli ha infrizzantito l’umore ?

    E che gioviale il capo norvegese, che si preoccupa del rischio alcolismo degli altri, mentre beve gaudente vino e spumante e lascia a Kel di declamare la, per lui inesprimibile, bellezza della moglie, passando subito dopo a chiedere informazioni delle giovani fiorentine.

    Comunque, molto tempo prima dei capi intopati e colorati, a Firenze erano estrosi : una volta sono andata dal parrucco con delle amiche e una di loro ha chiesto una pettinatura particolare per la soirèe di capodanno : il maestro ha lavorato due ore e alla fine sembrava che fosse passato un elicottero e avesse portato tutti i capelli da un lato, piatti piatti sulla testa e sospesi a destra nell’aria come la punta di una grande freccia compattata dalla lacca .

    Io ero sorpresa, non potevo credere che osasse uscire in strada conciata così. Molto equilibrata , lei, non era mai stata, ma neanche così audace.

    Infatti ha voluto riallineare l’acconciatura .

    A pensarci ora, le avesse fatto la freccia bianca rossa e verde, veniva fuori, distesa, l’ A all’Alitalia.

    Aurora.

  47. utente anonimo scrive:

    x Z.

    beh, il Giappone è un pò lontano ma per quanto riguarda l’occupazione manu militari della Gallia avrei dato volentieri una mano 😉

    Diciamo che la pericolosità dei due fuggitivi italici non era paragonabile a quella di OSL, l’uomo che non c’è ma ha danneggiato il Pentagono (e solo delle prove mi convincerebbero che esiste qualche “nero” usano così scemo da farlo da solo per qualsiasi fine. Vedi alla voce “immaginario globale”).

    un commento al RAWA: se gli USA avessero messo mano alla rimozione del fondamentalismo religioso li avrebbero accusati di imperialismo; non avendolo fatto li accusano di complicità con “criminal leaders who are … brutal and misogynist”.

    “RAWA believes that freedom and democracy can’t be donated; it is the duty of the people of a country to fight and achieve these values.”: molto bello, infatti per l’Africa e per quasi tutta l’Asia stiamo aspettando fiduciosi e pazienti, mica ci strappano le unghie a noi, quindi non abbiamo fretta. A me pare ipocrisia, non rispetto.

    Francesco

  48. utente anonimo scrive:

    Cosa credo io riguardo all’attentato alle Twin Towers:

    qualche forza para-governativa di orientamento ultra neo-con lo ha commissionato a bin Laden, all’epoca ancora vivo e manovrato (o manovrabile).

    Per avere la tanto sognata “nuova Pearl Harbor”.

    Credo che i responsabili abbiano sopravvalutato la resistenza delle architetture e dei materiali anni Settanta. qualcuno gli ha detto che avrebbero resistito all’impatto con un jet, e loro ci hanno creduto.

    I pochi morti preventivati (“remember the Maine”) sono diventati molti di più.

    Ovviamente non ho alcuna prova di questo- è solo quello che credo io.

    Paolo

  49. utente anonimo scrive:

    x Paolo

    hai idea dell’impatto simbolico IN TUTTO IL MONDO dell’incendio in diretta delle Torri e dell’attacco riuscito al Pentagono? Quelle immagini hanno gridato a tutti che il re è nudo e vulnerabile.

    Quella cricca dovrebbe essere dotata di una intelligenza iper-compartimentata. Bravi a complottare e idioti nel capire le conseguenze.

    E non capisco affatto perchè lo hanno fatto: non erano già i signori del mondo? sono andati a infognarsi in guerre di controguerriglia (roba con su scritto “usare le bombe nucleari OPPURE stare molto lontani”) per quale motivo? Odio viscerale per i pastorelli afgani e per gli iracheni?

    Potevano sperare di chiamare a raccolta i loro cittadini, ma tutti i governi del mondo, alleati o ostili, hanno preso nota della debolezza USA.

    Non riesco a credere che potessero non vederlo.

    Ciao

    Francesco

  50. utente anonimo scrive:

    Francesco,

    –Diciamo che la pericolosità dei due fuggitivi italici non era paragonabile a quella di OSL–

    …sì, ma in caso Scalzone fosse sospettato di corresponsabilità nella morte di centinaia di persone, davvero avremmo trovato normale invadere le Gallie? Al di là del comportamento dei nostri amici transalpini, sicuramente discutibile, io qualche dubbio ce l’avrei avuto…

    Z.

    p.s.: una curiosità…è vero che OBL è formalmente ricercato solo per la strage di Nairobi? o è l’FBI che non ha aggiornato la pagina relativa dal 2001?

  51. utente anonimo scrive:

    OBL non è indagato ufficialmente per gli attentati.Dici bene.

    Sono tornato.

    Leggo che qualcuno ancora non capisce il vero motivo dell’abbatimento del volo 93,del missile al Pentagono,delle Torri collassate,e di altre speculazioni borsistiche avvenute il 7/9/01…Il motivo tanto caro ai neocon(che affettuosamente chiamo necroneocon)è il contenimento della Cina,impedendogli di aspirare al trono dell’Eurasia e di impedirle di sfruttare gli ultimi giacimenti mediorientali e centroasiatici.

    Con l’attentato false-flag si è dato il via al progetto che durerà fino al 2040,ecco perchè si parla oggi di guerra infinita.

    Max

  52. utente anonimo scrive:

    “Quella cricca dovrebbe essere dotata di una intelligenza iper-compartimentata. Bravi a complottare e idioti nel capire le conseguenze.

    Francesco”

    Se non sbaglio, dopo l’11 Settembre 2001 l’America ha incassato solidarietà e aiuto (!) da tutto il mondo, sostanziale via libera per le politiche neocon di allegra aggressione in Medio Oriente, e appoggio interno per l’allora impopolare George Bush.

    Proprio così idioti non mi sembrano.

    inoltre l’attentato ha mostrato, anche all’opinione interna, l’immagine, del tutto erronea, che l’America sia un paese vulnerabile, come dici tu: quanto di meglio per chi lo vuole più armato e aggressivo.

    Inaugurata la stagione dei mille allarmi.

    Che poi la cosa possa essergli sfuggita di mano, è un’altra ipotesi (alla quale non credo).

    Paolo

  53. utente anonimo scrive:

    >Vorrei segnalare l’interessante lettera aperta al presidente Napolitano di Mauro Manno.

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=2965

    Ciao, Antonio< La “lettera aperta” la trovo una emerita cazzata. Specie quando paragona Israele al Sudafrica dell’apartheid. Qualcuno aveva visto un ministro negro o parlamentari negri nel Sudafrica dell’apartheid? Kompagni, per favore richiedete indietro il cervello dal magazzino del Partito. Qualsiasi esso (il partito, intendo) sia.
    Ciao

    Ritvan

  54. utente anonimo scrive:

    La “lettera aperta” la trovo una emerita cazzata. Specie quando paragona Israele al Sudafrica dell’apartheid. Qualcuno aveva visto un ministro negro o parlamentari negri nel Sudafrica dell’apartheid? Kompagni, per favore richiedete indietro il cervello dal magazzino del Partito. Qualsiasi esso (il partito, intendo) sia.

    maria

    ritvan, in altra lista, di sinistra, ho espresso analoga considerazione oltre a contestare un altro ineffabile passo della lettera , dove si accusa il “sionismo”, preso in blocco, di aver collaborato con i nazisti, contro gli ebrei al fine di realizzare lo stato israeliano.

  55. utente anonimo scrive:

    >Personalmente troverei più appropriato definire costoro “nazisionisti”…Innominato Che Non Mi Legge<
    Toh, manca un “fascio” in mezzo e mi ricorda Reza spiccicato quando anatemava i “nazifasciosionisti”:-).

    Ciao

    Ritvan

  56. utente anonimo scrive:

    >infatti (martin buber) avrebbe voluto uno stato binazionale come il gruppo a cui apparteneva Brit shalom, stato in cui il numero degli arabi e degli ebrei non avrebbe avuto nessuna importanza, ma la loro ipotesi non formulata bene politicamente fu messa nel sacco da Ben Gurion. maria<
    L’esistenza di Buber è la prova provata che la propaganda nazifasciosionista:-) ci racconta balle quando dice che gli ebrei son tutti intelligenti: infatti, i cretini abbondano anche in mezzo a loro, come in qualsiasi altro gruppo umano:-).

    Ciao

    Ritvan

  57. utente anonimo scrive:

    >Volatile policromo, potresti elaborare meglio in che modo quei soldati che stanno a presidiare l’Afghanistan e che fino a poco tempo fa partecipavano all’occupazione dell’Iraq, starebbero “rischiando la vita anche per me”? Lisa<
    Te lo elaboro io. Aquilatricolorix vuol dire che se non si taglano le radici di Bin Laden, Mullah Omar & Co, oltre ad avere in tempi brevi qualche attentato nella metropolitana o altrove, nello specifico femminile (che pare t’interessi di più) c’è il fondato timore che paesi islamici in mano a fondamentalisti religiosi fortemente antioccidentali possano costituire il cosiddetto “nucleo primario” per la costituzione di un potente Califfato. Sembra un delirio fantapolitico, ma ti ricordo che quando un imbianchino austriaco coi baffetti cazzeggiava in una birreria di Monaco di Baviera, se un aquilatricolorix qualsiasi ti avesse detto che quello avrebbe provocato una guerra planetaria con decine di milioni di morti ti saresti sganasciata dal ridere. Idem, quando uno spiantato capetto di un minuscolo gruppetto di esiliati politici in Isvizzera dovette chiedere in prestito al Kaiser un treno per tornare in Russia chi avrebbe mai scommesso un centesimo bucato che il risultato sarebbe stato la minaccia per l’Europa (e dunque anche per te) di beccarti in testa un missile SS20 con tanto di testata nucleare?

    Pertanto, mia cara, anche escludendo (con molto azzardo)ipotesi catastrofiche sterminatrici, la formazione di un tale califfato potrebbe portare come conseguenza che tu debba indossare il burqua quando esci di casa. E il tuo amore per quei graziosi animaletti quadrumani sanzionato con la lapidazione, a scanso di equivoci:-).

    Ecco perché i soldati italici in Afghanistan si battono (molto di rado:-), è vero, ma non per colpa loro) anche per te.

    Ciao

    Ritvan

  58. utente anonimo scrive:

    >Miguel, confesso che a volte mi sorprende come una persona capace di riflessioni profonde possa cadere in costatazioni così sempliciotte come quella sul costo del pastore morto<
    Le “costatazioni sempliciotte”, caro roberto, son fatte in genere non DA gente sempliciotta, bensì PER gente sempliciotta.

    Nel paese in cui milioni di persone credono che il mago Do Nascimiento vendesse numeri vincenti del lotto invece di giocarseli lui stesso o il mago Otelma possa procurare salute, successo, soldi e amore (non neccessariamente in quest’ordine:-) ) con una formula magica, in un paese in cui è nato il melodramma, ci sono forti probabilità che la giaculatoria sul povero pastorello afghano mazziato dai biechi guerrafondai imperialisti attecchisca su un discreto numero di persone. Pertanto, chapeau a Miguel e a tutti gli altri antiimperialisti!

    Ciao

    Ritvan

  59. utente anonimo scrive:

    >E quindi riformuliamo: l’unico compito di un esercito è quello di uccidere il massimo dei nemici e di infliggere il massimo danno alle strutture del nemico, entro le direttive dei committenti politici dell’esercito. Miguel Martinez<
    Abbi pazienza, Miguel, ma ultimamente mi sembra che tu ecceda in truculenza. Mai sentito parlare di “prigionieri di guerra”? O dalle tue parti anche quelli si uccidono?:-)

    Ciao

    Ritvan

  60. utente anonimo scrive:

    >Averroè per esempio, è nella “nostra” o “loro” civiltà?

    Per me è nella Civiltà, e stop.Paolo<
    Son d’accordo. Ma non vedo il trait d’union fra Averroe e il mullah Omar:-)

    >Comunque, visto che i talebani si sono limitati a ospitare nel loro terriotorio bin Laden, l’idea di bombardare l’Afghanistan in risposta all’11 settembre mi sembra tanto “naturale” quanto sarebbe quella di bombardare la Francia per Oreste Scalzone o il Giappone per Delfo Zorzi.<
    Non ne facciamo un caso personale. Se per questo nemmeno gli USA hanno bombardato l’Italia quando recentemente è stata liberata (o semiliberata) una certa sig.ra Baraldini, in palese spregio agli accordi presi a suo tempo per cui la sullodata signora doveva scontare la galera in Italia, ma all’amerkana, ossia fino all’ultimo giorno. E se non bombardano gli amerikani perchè dovrebbe bombardare l’Italia?:-).

  61. utente anonimo scrive:

    Il commento n.60 è mio.

    Ciao

    Ritvan

  62. utente anonimo scrive:

    >…il ricorso alla guerra dovrebbe essere fatto proprio in casi di aperta aggressione, mi rendo conto però che ciò non è possibile, e non soltanto per il carattere politico , guerre al terrorismo vero o presunto, ma anche perchè gli eserciti sono macchine che hanno bisogno di essere usate, di sperimentare nuove strumentazioni, merci, insomma, che hanno bisogno di mercati. maria<
    Eh, non c’è verso, la terza narice ogni tanto ti spunta fuori, come un atavisma:-).

    Ciao

    Ritvan

  63. utente anonimo scrive:

    Eh, non c’è verso, la terza narice ogni tanto ti spunta fuori, come un atavisma:-).

    maria

    e te pareva, la solita osservazione di gran classe eh…

    ps. definire Martin Buber un cretino è da cretini!

  64. utente anonimo scrive:

    >Cosa credo io riguardo all’attentato alle Twin Towers:

    qualche forza para-governativa di orientamento ultra neo-con lo ha commissionato a bin Laden, all’epoca ancora vivo e manovrato (o manovrabile).

    Per avere la tanto sognata “nuova Pearl Harbor”. Paolo< Già, il tanto decantato latinorum “cui prodest?”. Certo che seguendo lo stesso “illuminato” principio, si potrebbero fare diverse ipotesi su altri “misteri”: per esempio che le stragi in Italia sono state tutte commisionate dal PCI, così da mettere sotto accusa lo Stato della DC. O che lo tsunami di due anni fa che ha devastato un bel po’ di paesi islamici è stato causato da una apposita esplosione nucleare sotterranea nazifasciosionista. E via delirando.
    Non ho le prove, ma non la penso così.

    Ciao

    Ritvan

  65. utente anonimo scrive:

    “Ritvan

    Eh, non c’è verso, la terza narice ogni tanto ti spunta fuori, come un atavisma:-).”

    >maria

    e te pareva, la solita osservazione di gran classe eh…<
    Già, perché paragonare gli eserciti a carici di banane da esportare denota un’acuta intelligenza, degna di un agitprop in forza alla “casa del popolo” di Sesto San Giovanni

    >ps. definire Martin Buber un cretino è da cretini!<
    Confermo, Buber è (stato) un cretino coi controfiocchi. Pensare che gli arabi avrebbero fatto salti di gioia per lo Stato Binazionale e avrebbero accolto a braccia aperte gli immigrati ebrei a milioni è proprio da cretini. E chi giustifica a posteriori una tale cretinata è un imbecille nato o uno che ha portato il cervello all’ammasso del Partito. Di qualsiasi partito.

    Ciao

    Ritvan

  66. utente anonimo scrive:

    >ritvan, in altra lista, di sinistra, ho espresso analoga considerazione oltre a contestare un altro ineffabile passo della lettera (aperta a Napolitano-ndr) , dove si accusa il “sionismo”, preso in blocco, di aver collaborato con i nazisti, contro gli ebrei al fine di realizzare lo stato israeliano. maria<
    Beh, a volte ci troviamo d’accordo, a volte no. Non capisco, però, se il tuo dissenso è dovuto ad un tuo debole per gli ebrei o per il kompagno Napolitano:-).

    Ciao

    Ritvan Siempre Di Gran Classe:-)

  67. utente anonimo scrive:

    >Lo Stato, mentre proclama a gran voce il diritto alla salute, si permette di non adempiere alle leggi, fa annaspare nelle difficoltà persone che vivono sul suo territorio , e dilapida 310 milioni per una missione militare di pace in terra lontana. Aurora< >sono d’accordo, molto. maria< Novello Marx lancio il mio grido di battaglia:”Un fantasma aleggia su questo blog. il fantasma del populismo. Populisti di tutto il mondo unitevi!”:-)
    Ciao

    Ritvan

  68. utente anonimo scrive:

    Ma non era una frase di Bordiga ?

    Aleggia la farfalla, aleggia il feticcio, aleggia il populismo..peccato che io non sappia cosa significhi essere populisti ( questi “isti” mi contorcono i nervi).

    Ritvan, se vuoi fare il condottiero di pueblo desunido siempre vencido io non ti seguo, ma magari ti affianco, per poi precederti, sventolando uno straccio di parrucca rossa, alla Chaplin in Tempi Moderni. ( o è meglio Luci della Ribalta ?).

    Le parrucche, Ritvan : è l’affare del decennio, dammi retta. Tu vai in Cina con una parrucchina comprata nel paesello tosco e gliene fai fare di tanti modelli e colori e taglie a poco prezzo . Poi andiamo nelle discoteche più “in” di Firenze, di Roma e di Milano ecc.ecc. e le facciamo indossare a due o tre top-( ho detto top, non topi) modelli e gigolò locali. Tempo due mesi e le vogliono tutti i bischeri e guerrieri.

    Vendiamo scalpi mobili alla Cochis, , alla Clark Gable, alla Elvis Presley, insomma poi vediamo, senza dimenticare trecce e treccine, alla mandarino cinese, e tutto il settore fantascientifico, astrologico, geometrico, pittorico-naturalistico.

    Insomma, non hai fantasia.

    Aurora.

  69. utente anonimo scrive:

    Rileggiti e cerca di darti una regolata prima di parlare a vanvera di imbecilli nati, carichi di banane, e partiti vari, visto che parlare del partito e basta ,come amavi fare con me , era spesso poco plausibile!

    Maria

    e te pareva, la solita osservazione di gran classe eh…<
    Già, perché paragonare gli eserciti a carici di banane da esportare denota un’acuta intelligenza, degna di un agitprop in forza alla “casa del popolo” di Sesto San Giovanni

    >ps. definire Martin Buber un cretino è da cretini!<
    Confermo, Buber è (stato) un cretino coi controfiocchi. Pensare che gli arabi avrebbero fatto salti di gioia per lo Stato Binazionale e avrebbero accolto a braccia aperte gli immigrati ebrei a milioni è proprio da cretini. E chi giustifica a posteriori una tale cretinata è un imbecille nato o uno che ha portato il cervello all’ammasso del Partito. Di qualsiasi partito.

    Ciao

  70. utente anonimo scrive:

    >Rileggiti e cerca di darti una regolata prima di parlare a vanvera di imbecilli nati, carichi di banane, e partiti vari, visto che parlare del partito e basta ,come amavi fare con me , era spesso poco plausibile!

    Maria<
    Mi sono riletto e confermo perfino le virgole. Quel tale ebreo sognatore utopico dei miei stivali mica era tuo nonno perché tu possa sentirti leggittimata a dar del cretino a chi lo definisce cretino, credo. Se era tuo nonno, per rispetto alla parentela tua ritiro il cretino, altrimenti cretino era e cretino rimane.

    Idem per gli eserciti e gli equipaggiamenti che paragoni a merci 8e anche le banane fino a prova contraria sono merci) da smistare o da provare. Trovo il tuo cinismo di matrice marxista copiato dalla più becera propaganda comunista francamente riprovevole, nonché esibente una crassa ignoranza in materia militare. per provare nuove armi esistono delle strutture chiamate “poligoni”, in cui si usano (con grande orripilamento di Aurora, immagino) degli animali. Ora, per provare l’efficacia del nuovo bazooka del Pentagono non c’è bisogni di sparare con esso per forza al povero pastorello afghano tanto citato da MM: basta provarlo su una delle sue pecore, se funziona sulla pecora funzionerà anche sul pastorello. O no? E gli eserciti hanno delle norme sulla conservazione degli arsenali. Dopo tot anni i materiali bellici diventano obsoleti o inutilizzabili e bisogna per forza comprarne dei nuovi, pertanto quella di sbarazzarsi delle vecchie bombe buttandole addosso al solito sfigatissimo pastorello afghano la trovo di nuovo un’emerita cazzata, visto che le bombe nuove gli amici armaioli di Bush gliele possono vendere all’esercito anche se le vecchie invece di essere buttate sul capo del solito pastorello di cui sopra vengone spolte in fondo al Grand Canyon.

    Claro mujer?

    Ciao

    Ritvan

  71. utente anonimo scrive:

    >…peccato che io non sappia cosa significhi essere populisti ( questi “isti” mi contorcono i nervi). Aurora<
    Anche Di Pietro molto probabilmente non lo sa, eppure è un concentrato di populismo. Un po’ come il Borghese Gentiluomo (tanto per rimanere nell’ambito dell’arte:-) ) di Molière che faceva prosa senza saperlo ogni volta che apriva bocca:-).

    >Ritvan, se vuoi fare il condottiero di pueblo desunido siempre vencido io non ti seguo, ma magari ti affianco, per poi precederti…<
    Per fare del populismo alle vongole non è affatto neccessario essere un leader politico o ambire a tale ruolo: le pagine delle lettere dei giornali traboccano di retorica demagogico/populista. Basta dire “ma che vergogna mandare 300 milioni in Afghanistan quando qui c’è gente che dorme sotto i ponti”. Ma spesso chi di populismo ferisce, di populismo perisce: avrai sentito anche tu discorsi (prevalentemente da gente in odor di sacrestia) del tipo: “ma che vergogna spendere tanti soldi per un cane quando i bambini in Africa muoiono di fame”. Ecco questo è il populismo alle vongole applicato alla tua pelle (e anche a quella del tuo cane:-) ).

    Ciao

    Ritvan

  72. utente anonimo scrive:

    Beh Ritvan…

    io sarò anche un vigliacco obiettore di coscienza nonché bieko imboskato 🙂 Eppure, al di là del caso specifico del pastorello afgano, ammetterai che altro è sperimentare armi su una pecora e altro è sperimentarne gli effetti sul campo, su bersagli veri e propri e nel corso di una battaglia vera e propria.

    La guerra di Spagna è stata molto più utile alla dottrina militare tedesca delle esercitazioni condotte sulla linea Maginot di cartapesta costruita ad hoc…e se i francesi ne avessero seguito gli sviluppi con umiltè e buona volontè – invece di rallegrarsi per l’apparente inefficacia delle tattiche combinate carri-fanteria – forse non avrebbero conosciuto l’occupazione nazista.

    Mussolini invece ci rimise solo uomini e soprattutto mezzi (mai restituiti). Ma il Duce era così, sempre un po’ speciale 🙂

    Z.

  73. utente anonimo scrive:

    Z

    ma se in gioco c’è il buon vecchio dollaro, sparare ad un pastorello o a una sagoma rende lo stesso.

    Vorrei ricordare che la solidarietà agli USA è durata .. 12 mesi a dire tanto, mentre la memoria della vulnerabilità è custodita da politici e terroristi di ogni dove. Quindi il giuoco non è valso la candela.

    E poi perchè sprecare tempo e risorse in Afganistan, il secondo posto più privodi risorse della terra? Si attribuiva il complotto ad un figlio di Saddam e si andava subito sul petrolio, anche un neo-con ci sarebbe arrivato.

    Mozione d’ordine: i complotti bisogna inventarseli bene, non perfetti ma credibili.

    Sennò arrivan qualcuno con gli Omini Verdi e si scade nel trash

    Francesco

  74. utente anonimo scrive:

    x Miguel

    la decisione di usare risorse commerciali per quelle funzioni al servizio dei militari ma prive di uno specifico contenuto guerresco (tipo il trasporto via nave), venne presa in anni reaganiani per ridurre le spese, di solito costa meno noleggiare una nave che comprarla.

    Dove è la bizzarria?

    Francesco

  75. utente anonimo scrive:

    Senti ritvan hai cominciato tu a dare del cretino, io avevo citato Martin Buber nell’ambito di un discorso sul sionismo e tu chiosando, come al solito, ti sei lasciato prendere la mano dando del cretino a Martin Buber e a chi “giustificava” il suo pensiero, cosa peraltro inesatta perchè la citazione del filosofo non era a sua difesa o colpa, ma di carattere storico, funzionale al ragionamento che alcuni di noi stavano facendo.

    Riguardo alla guerra e al fatto che essa sia anche affari , tecnologia e ricerca mi pare una cosa abbastanza vera.

    Infine non capisco in cosa consista il mio cinismo marxista! Ma non importa.

    maria

  76. utente anonimo scrive:

    Francesco,gli omini verdi risiedono nella testa di gente disadattata!Ma,ora alzo la voce,continuare con la storiella della guerra per il solo petrolio mi HA STANCATOOO.

    Come devo dirvelo che non è di solo petrolio che si basa la battaglia irachena?

    In copto?

    L’Afghanistan era un punto di partenza per quello che poi sarebbe stato un conflitto su larga scala. Tu dici che a Kabul non c’è petrolio,ovvio!

    Ma gli oleodotti dal mar Caspio dovranno pur raggiungere le coste del mar arabico no?

    Caspio-Turkmenistan-AFGHANISTAN-Pakistan-mare.

    Cosi arduo non mi pare,ci sarebbe arrivato anche un orango munito di cartina geografica!!!

    Comunque…avete google…USATELO per documentarvi,magari cliccando la parolina magica “PNAC” e vi usciranno cose che vi faranno male.

    Max6x

  77. utente anonimo scrive:

    Francesco,

    ti rispondo per mero gusto della polemica-sterile-fine-a-sé-stessa (la mia specialità! 🙂 ), perché anch’io non credo che gli attentati se li sia organizzati da solo (anche se ho conosciuto un amerikano che ne era del tutto convinto) 🙂

    –Vorrei ricordare che la solidarietà agli USA è durata .. 12 mesi a dire tanto, mentre la memoria della vulnerabilità è custodita da politici e terroristi di ogni dove. Quindi il giuoco non è valso la candela.–

    La solidarietà Bush l’ha sprecata malamente, questo sì. Ma non direi che non l’abbia ricevuta. E il fatto che non si riesca a fare qualcosa non significa che non si sia provato a farla 🙂 Taormina non è riuscito a incastrare Prodi con Telecom Serbia (o Tlkm Srbja, o come si scrive 🙂 ) e Guzzanti non è riuscito a fare passare lui e Alfonso Pekorowsky Skaniovic come quinta colonna del KGB in terra d’Italia. :-))

    Ma che non ci abbiano provato, francamente, non direi…solo che anche i complotti, come le teorie del complotto, vanno curati a dovere 🙂

    –E poi perchè sprecare tempo e risorse in Afganistan, il secondo posto più privodi risorse della terra? Si attribuiva il complotto ad un figlio di Saddam e si andava subito sul petrolio, anche un neo-con ci sarebbe arrivato–

    Francesco, a me risulta che ci abbiano provato *eccome* ad attribuire il complotto a Saddam. In persona, e senza l’intermediazione del figlio…

    Detto questo, direi che gli Stati Uniti non sembrano così interessati all’Afghanistan. Se lo fossero dubito che avrebbero continuato a ritirare uomini per mandarli in Iraq…

    Z.

  78. utente anonimo scrive:

    “di solito costa meno noleggiare una nave che comprarla.

    Dove è la bizzarria?

    Francesco”

    Se fossi uno dello Stato maggiore e facessi un po’ di conti, direi che la cosa diventa bizzarra quando costa più noleggiare la nave che comprarla…

    “Già, il tanto decantato latinorum “cui prodest?”. Certo che seguendo lo stesso “illuminato” principio, si potrebbero fare diverse ipotesi su altri “misteri”: per esempio che le stragi in Italia sono state tutte commisionate dal PCI…

    Ritvan”

    Ah certo.

    Ma non accetto l’ironia sull'”illuminato” principio: lo so benissimo che non è un modo di ragionare su cui indire processi e che non è fondato su niente di concreto.

    Lo ho anche detto.

    è solo quello che credo io.

    Uno crede a Sai Baba, un altro agli UFO, e io credo che l’attentato alle Twin Towers sia stato commissionato da qualche gruppo di neoconservatori americani.

    Che cce vòi fa’, ognuno crede a quel che gli pare.

    Paolo

    (convintissimo che tra trent’anni la sua ipotesi sarà comprovata dai fatti e accettata da tutti)

  79. utente anonimo scrive:

    MAX-MACS-Maxnx, tu l’hai digitato PNAC?

    Hai per caso trovato anche un link a kelebekler?

    Sai, quelli che “vanno a coppie” ne hanno parlato un po’ di tempo fa. Un bel po’. E non è che sono come le sveglie che i “democratici” le puntano e squillano quando previsto!

    O per tastare il polso (democratico) è tua abitudine andare in giro per i blog a dire alla gente, in blocco, che non capisce un accidenti di niente?

    Dai, fai il bravo e segui il post, altrimenti ti decapitano democraticamente. 🙂

    Ah! E non lo mettere l’accento su qui ché c’è un antidemocratico vagante (spesso) per il blog che con quelle cose va in brodo di giuggiole.

    Ciao

    Cocco

  80. utente anonimo scrive:

    Sentite, se io voglio il petrolio del Medio Oriente non mi butto in Afganistan nel 2001, piallando via i talebani, e poi aspetto il 2003 per andare in Iraq, con tutta la lagna ONU e i conseguenti ritardi. E neppure smantello il Baath, per il quale che a comandare sia un clan di Tikrit o del Texas cambia poco.

    Dichiaro che è stato Saddam (o che OBL si nasconde a Bagdad) e vado là subito.

    Certo, forse sono un neocon più furbo di tutta l’Ammnistrazione Bush …

    Inoltre chiedo a MM se ci sono mai state potenze che agissero con tale volgarità ed esibizionismo, non credo. Non mi pare una ricostruzione seria.

    Non credo che neppure i cinesi penserebbero di controllare militarmente Afganistan e Pakistan, è una palese follia. Già farci passare un oleodotto mi pare impossibile.

    Va beh, se tra 30 anni ci saremo vedremo.

    Francesco

  81. utente anonimo scrive:

    Francesco,

    –[Se voglio il petrolio del Medio Oriente] dichiaro che è stato Saddam (o che OBL si nasconde a Bagdad) e vado là subito.

    Certo, forse sono un neocon più furbo di tutta l’Ammnistrazione Bush … —

    Oddio, Francesco…ora non pensare che voglia sminuire le tue potenzialità di machiavellico statista 🙂

    Solo che appunto, come si diceva, l’amministrazione Bush *ha* provato questa strada. Che però si è subito rivelata manifestamente infondata, tanto da essere pubblicamente insostenibile. Le poche illazioni pubblicamente sostenute in seguito (in merito ai legami tra Saddamme e Al-Qaida), infatti, sono state ritirate con tanto di scuse.

    Dopotutto *non* è così facile inventarsi complotti su due piedi, checché i complottisti ne dicano 🙂

    Z.

  82. utente anonimo scrive:

    Cocco al 79:ti voglio bene!!! 😀

    Francesco 80,se ti pare impossibile far passare un oleodotto dall’Afghanistan chiediti da dove arriva il pieno della tua auto!La pipeline esiste,il progetto è del 1997,Clinton lo volle,il patron della Tamoil Roger Tamraz (libanese)lo volle,la Unocal americana possiede investimenti a Kabul da almeno trent’anni(1977 circa)…erano i taliban che sparavano alto in materia di compensi…volevano miliardi di dollari per un oleodotto.Inaccetabile a Washington.Fino al 2000,epoca in cui io ero a Islamabad per studi,i taliban erano ancora decisi a ostacolare la Unocal e fu in quel momento che il loro countdown scattò.

    Consiglio:Rashid-Talebani-Feltrinelli 2001…vent’anni di stesuraaa

    MACS

  83. utente anonimo scrive:

    Scusate…si scrive inaccettabile,sorry!

    MACS

  84. utente anonimo scrive:

    Stai cercando di sostenere che esiste l’oleodotto o che esiste il progetto?

    Non è la stessa cosa.

    Z. se l’attacco al Pentagono e ciccia è roba mia, anche gli indizi vanno dove voglio io. In Iraq o in Guatemala o dove devono andare.

    Roba ben diversa da arrabattarsi ANNI DOPO a trovare collegamenti.

    Per me hanno deciso di togliersi il dente Saddam nella speranza “via il dente via il dolore”; quello che non capisco è la pianificazione nulla del dopo vittoria militare.

    Francesco

  85. utente anonimo scrive:

    Ochei Francè… ora ho capito il punto. Ci ho messo un po’, ma ne è valsa la pena 🙂

    Z.

  86. utente anonimo scrive:

    Mah, Rivan, mi dai della populista perché lamento che i colonnelli mezzimilioni invece di curare i soldati moribondi a loro e a noi vicini, inviano, con la scusa di missioni “caritatevoli”, uomini armati nel lontano Afghanistan.

    Però tu in qualche altro commento, lamenti i topi in ospedale, la scarsa assistenza sanitaria, l’assurdità di normative che escludono il buon senso, quali quelle che impedirebbero a un medico di pronto soccorso, anche se non impegnato in interventi urgenti, di allontanarsi per soccorrere un infartuato che si trovi appena fuori dell’atrio o a cento metro di distanza.

    Sei populista ?

    Aurora.

  87. utente anonimo scrive:

    Correzione urgentissima : RiTvan.

    Aurora.

  88. utente anonimo scrive:

    Aurora

    il populismo consiste nel pensare che la soluzione al problema “malasanità” sia semplicemente nel tagliare le spese militari, rubricate alla voce “oneri inutili” da una mentalità superficiale.

    Francesco

  89. utente anonimo scrive:

    Aurora, sul populismo non potrei dirtelo meglio di quanto te l’abbia detto Francesco al commento 88.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. I soldati italici moribondi vicini e lontani vengono curati. Non dai colonnelli, perché non è il loro mestiere. Dai medici. Gratis. Il problema discusso è legato al riconoscimento o meno della malattia come “causa di servizio” e logicamente susseguenti risarcimenti pecuniari, pensioni e altro. Da leguleio quale sei capirai bene che non è una cosa che si possa risolvere con un decreto recitante sic et simpliciter “ogni soldato italiano all’estero che si becca il cancro ha diritto alla causa di servizio, con pecunia annessa e connessa”.

  90. utente anonimo scrive:

    Ah, dimenticavo, sempre per i cari populisti vicini e lontani (come direbbe Filogamo, se fosse vivo:-) ). Mi sembra lievemente dissociativo levare acuti strilli per l’ammontare dei pingui stipendi dei soldati italici all’estero e poi lamentare eventuali mancati o non subito sganciati riconoscimenti pecuniari per quelli che s’infortunano. Il lauto stipendio percepito è lauto proprio in previsione di simili eventualità.

    Ciao

    Ritvan

  91. utente anonimo scrive:

    Veramente Aurora non parlava di malasanità, tema introdotto da Ritvan, a suon di topi e stupidi regolamenti pubblici,che impedirebbero lo slancio degli operatori sanitari , ma di uso delle risorse e loro destinazione. Cosa c’entra il populismo?

    maria

  92. utente anonimo scrive:

    >Senti ritvan hai cominciato tu a dare del cretino, io avevo citato Martin Buber nell’ambito di un discorso sul sionismo e tu chiosando, come al solito, ti sei lasciato prendere la mano dando del cretino a Martin Buber e a chi “giustificava” il suo pensiero, maria< Alt! Dolce Maria, il gioco delle tre carte alla napoletana in salsa Frattocchie vai a farlo con qualcun altro. Procediamo con ordine:
    1. Io ho dato del “cretino” (ovviamente da intendersi in senso politico, magari i suoi propri affari se li conduceva anche meglio di me) a Buber (commento 56) per il suo progetto strampalato di Stato binazionale tutto “peace&love” in Palestina.

    2. Per tutta risposta, tu, gentile Maria hai dato del “cretino” a me (commento 63), come se il Buber fosse stato tuo nonno o tuo zio e tu dovessi vendicare l’onore della tua tribù.

    3. Solo successivamente al tuo insulto diretto PERSONALMENTE a me, io ho replicato (commento 69):

    “Pensare (come Buber-ndr) che gli arabi avrebbero fatto salti di gioia per lo Stato Binazionale e avrebbero accolto a braccia aperte gli immigrati ebrei a milioni è proprio da cretini. E chi giustifica a posteriori una tale cretinata è un imbecille nato o uno che ha portato il cervello all’ammasso del Partito. Di qualsiasi partito.

    4. Visto il punto 3, la tua affermazione succitata “..tu chiosando, come al solito, ti sei lasciato prendere la mano dando del cretino a Martin Buber e a chi “giustificava” il suo pensiero” è un falso. Il solito falso per omissione di matrice comunista o se preferisci di matrice napoletana del gioco delle tre carte. Ho dato dell’ “imbecille nato” (e non del “cretino”) o dal cervello consegnato all’ammasso del Partito a te, poiché tu prima – evidentemente lasciandoti prendere la mano – avevi dato del “cretino” a me.

    >cosa peraltro inesatta perchè la citazione del filosofo non era a sua difesa o colpa, ma di carattere storico, funzionale al ragionamento che alcuni di noi stavano facendo.< Esattissima, invece, dopo che TU avevi dato A ME del “cretino” per aver dato io del “cretino” a Buber. Vedi punto 4. >Riguardo alla guerra e al fatto che essa sia anche affari , tecnologia e ricerca mi pare una cosa abbastanza vera.<
    Detto così, sì. Ma prova un po’ a confrontare questa tua nuova affermazione con quella (commento 33) che ha fatto scattare la mia indignazione:

    gli eserciti sono macchine che hanno bisogno di essere usate, di sperimentare nuove strumentazioni, merci, insomma, che hanno bisogno di mercati.

    >Infine non capisco in cosa consista il mio cinismo marxista! Ma non importa.<
    Importa a me. Se ti rileggi la tua frase in corsivo qui sopra (specie la parte dedicata ai “mercati”) spero che lo capirai da sola.

    Ciao

    Ritvan

  93. utente anonimo scrive:

    x Maria

    Onde es el populismo?

    Nel fatto che l’equazione “cannoni=male” e “ospedali=bene” è semplicistica.

    Può anche spiacere ma è un fatto ben noto a tutti gli adulti (infatti Gino Strada direbbe che non è vero).

    Francesco

    PS visto lo scherzetto di Chavez? avevamo ragione io e il Manifesto a diffidarne.

  94. utente anonimo scrive:

    >Beh Ritvan… io sarò anche un vigliacco obiettore di coscienza nonché bieko imboskato 🙂 Eppure, al di là del caso specifico del pastorello afgano, ammetterai che altro è sperimentare armi su una pecora e altro è sperimentarne gli effetti sul campo, su bersagli veri e propri e nel corso di una battaglia vera e propria. Z<
    Anche le pecore sono “bersagli veri e propri”. Per saggiare invece opzioni tattico-strategiche (al di là delle performances di un bazooka o mitra, saggiato come dicevamo sulla pecora) ci sono esercitazioni e manovre militari. Servono a questo.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Per saggiare “dal vivo” e come vuoi tu la tenuta del proprio esercito, l’efficacia delle proprie tattiche belliche e dei propri equipaggiamenti l’Amerika dovrebbe dichiarare guerra – e combatterla – ad una coalizione composta da Russia, Cina e qualche altro paese minore, tipo Iran.

  95. utente anonimo scrive:

    >Veramente Aurora non parlava di malasanità, tema introdotto da Ritvan, a suon di topi e stupidi regolamenti pubblici,che impedirebbero lo slancio degli operatori sanitari , ma di uso delle risorse e loro destinazione. Cosa c’entra il populismo? maria< Maria, Maria, o la tua memoria – a differenza di quella di Aurora, che giustamente non replica – è di panna montata (in qual caso ti consiglio di rileggerti le cose a cui ti riferisci) oppure lo fai apposta per sfruculiare i mei neuroni: francamente propendo per la seconda ipotesi:-) Nel commento 37 Aurora scriveva fra l’altro: Lo Stato, mentre proclama a gran voce il diritto alla salute, si permette di non adempiere alle leggi, fa annaspare nelle difficoltà persone che vivono sul suo territorio , e dilapida 310 milioni per una missione militare di pace in terra lontana.A voi sembra giusto ?

    Allora, dolce Maria, fra il tanto decantato “diritto alla salute” e i topi in corsia, i medici a cui è vietato uscire per soccorrere un infartuato a 10 m dalla porta dell’ospedale and so on tu non ci vedi proprio alcun nesso?:-).

    Ciao

    Ritvan

  96. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    naturalmente altro è una battaglia condotta contro una formazione di ribelli e altro, immagino, una campagna militare contro la Cina.

    Ma anche da conflitti limitati, come insegna la storia della seconda guerra mondiale, si possono trarre importanti insegnamenti.

    Z.

    p.s.: e ora avrai anche capito (per l’importanza che può avere) da dove presumibilmente deriva il nome Z. Anche se scegli la prima lettera che ti viene in mente, e credi di aver scelto a caso, non scegli *mai* veramente a caso 🙂

  97. utente anonimo scrive:

    Caro Z.

    Allora, tornando all’origine del nostro discorso, se i bieki Signori del Pentagono volessero testare l’efficacia dei loro sgherri contro formazioni guerrigliere non avrebbero che l’imbarazzo della scelta a mandarli in “soccorso” di un sacco di stati che hanno problemi con la guerriglia. E col vantaggio che anziché spendere i soldi del contribuente amerikano incasserebbero o per lo meno andrebbero in pareggio.

    Come vedi, la storiella delle guerre amerikane a scopo didattico in funzione antiguerriglia è un cazzata.

    Ciao

    Ritvan

    P.S. “Z” è il marchio di Zorro, no?:-)

  98. utente anonimo scrive:

    Ritvan, Maria mi ha capita benissimo.

    Tu invece di comprendere il senso del discorso ti avviti su due parole ( diritto alla salute) e dirotti su un tema nuovo, il populismo.

    Non hai neppure afferrato il senso dell ‘altro mio commento in cui -riprendendo l’ Imbriani di p-estendevo l’immagine del colonnello medico ai nostri politici governanti e al ” malato”( il soldato del racconto) che hanno di fronte. Per loro il “malato” ( coloro che vivono situazioni di disagio estremo) può morire alla svelta, così si risparmiano energie e soldi, mentre i mezzimilioni prendono altre strade.

    Chiarisco quello che, a te e Francesco, sembra ” populismo” :

    se io ho in casa un malato grave, o altre situazioni che richiedono una spesa urgente , prima penso a queste, poi al resto, al superfluo o al meno importante.

    Così lo Stato dovrebbe prima risolvere le situazioni interne e solo poi, eventualmente, dedicarsi a soddisfare gli alleati in missioni internazionali, di nessuna urgenza o indispensabilità.

    Più elementare di così non posso essere e se voi non siete d’accordo io vi annovero tra i Rutelliani incoerenti : Ritvan perché mi dà della populista e poi fa discorsi populisti e Francesco perché si dichiara cattolico ma infine propende per militari, soldi, capitale, mammona.

    Dal mio fronta populista noto piuttosto che Rutelli, lasciato l’abbigliamento disinvolto, si sta vestendo a uomo di potere : gessato a righe. Peccato che gli manchi il portamento di Al Capone e di John Gotti.

    Mentre lui invecchia, Fini ringiovanisce : a non so quale incontro di partito, esibiva i jeans, un pull girocollo fuchsia vivace, un colletto di camicia dallo sfolgorante blu elettrico. Un’ eleganza ed uno stile sciolto che varrebbe la pena di votarlo solo per questo. Giovane, giovane, giovane..

    Aurora.

  99. utente anonimo scrive:

    Aurora,

    –lo Stato dovrebbe prima risolvere le situazioni interne e solo poi, eventualmente, dedicarsi a soddisfare gli alleati in missioni internazionali, di nessuna urgenza o indispensabilità.–

    Beh, a mio avviso ci sono missioni internazionali sono urgenti e indispensabili. Penso al Libano, ad esempio, dove solo grazie alla prospettiva della missione internazionale Israele ha sospeso i bombardamenti.

    Dire, come fa il nostro amico Beppe Grillo, che è una vergogna spendere fondi per la forza d’interposizione in Libano quando ci sono bambini in Italia che muoiono di malattie rare, beh, mi sembra *mooolto* populista.

    A meno che non ci si disinteressi del tutto di quello che accade fuori dal nostro paese. Ho qualche dubbio che un simile sguardo al mondo sarebbe particolarmente fruttifero, ma in effetti sarebbe possibile (forse).

    Z.

  100. utente anonimo scrive:

    “che sono urgenti e…”

    e aridaje coi pasticci…

  101. utente anonimo scrive:

    Zeta, tu stai introducendo ancora altri argomenti : Beppe Grillo, i bambini che muoioni di malattie rare, la missione in Libano.

    Se Israele ha smesso di bombardare perché siamo arrivati noi, allora tu sei veramente Zorro.

    Con la nostra solita fortuna, la televisione pronta per riprendere lo sbarco della potente flotta militare sulla costa libanese, date condizioni sfavorevolissime non ha potuto celebrare il nostro trionfo della volontà : della nave neanche l’ombra, rimasta al largo; é arrivata una similzattera in avanguardia, i nostri soldati, apparentemente già stanchi e un poco scompigliati, ne sono discesi, scaricando qualche cassa , ad attenderli gruppetti sparuti di locali, lì quasi per caso, che li osservavano con l’aria tra il curioso e lo scettico.

    Qualcun’altro ha già fatto notare che noi, facciamo mera presenza.

    Un mio conoscente è tornato all’epoca dalla somalia molto benestate e con tante storie da raccontare, serpenti nella tenda trucidati, carrarmati smontati, trentacinque specializzazioni paramilitari, una vita spericolata assai ben pagata. Il suo curriculum avventuristico era lievitato, diventando anche un esperto in missioni in sudamerica, un body guard da facoltosi uomini d’affari e politici italiani e stranieri.

    L’importante è non andare in missione in Calabria, lì si che bisogna stare in stato d’assedio, si rischia davvero la vita e si viene pagati poco. ( Allarmi, sono una populista !)

    Quanto a Beppe Grillo, mi pare che si riferisca a fondi per la ricerca per malattie rare , ma forse si dimentica che tanti medici non sanno neppure diagnosticare le malattie frequenti. ( Sempre più populista).

    In ogni caso Beppe Grillo è uno attivo, intraprendente, uno che si muove, se anche a volte non le imbroccasse tutte, poco importa : solo chi non fa niente non fa danno.

    Aurora.

  102. utente anonimo scrive:

    Zeta,

    invece di Zorro, non è meglio Zukov ?

    Aurora.

  103. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, Maria mi ha capita benissimo.<
    Mi fa molto piacere: tra populisti ci si capisce al volo:-). E a me hanno capito Francesco e Z. :anche fra antipopulisti ci si capisce al volo. Due a uno per me dunque. Tié!:-).

    >Tu invece di comprendere il senso del discorso ti avviti su due parole ( diritto alla salute) e dirotti su un tema nuovo, il populismo.<
    Già, conosco la canzone: io traviso il tuo pensiero ed estrapolo dal contesto, vero?:-)

    No, io mi “avvito” sul “diritto alla salute” DA TE contrapposto alle missioni militari all’estero SOTTO EGIDA ONU. E dico e riconfermo che questo è populismo. E pure abbastanza becero.

    >Non hai neppure afferrato il senso dell ‘altro mio commento in cui -riprendendo l’ Imbriani di p-estendevo l’immagine del colonnello medico ai nostri politici governanti e al ” malato”( il soldato del racconto) che hanno di fronte. Per loro il “malato” ( coloro che vivono situazioni di disagio estremo) può morire alla svelta, così si risparmiano energie e soldi, mentre i mezzimilioni prendono altre strade.<
    Aurora, i melodrammi alla Mario Merola non credo che aiutino a comprendere la realtà. E poi scrivi un mucchio di cazzate (senza puntini:-) ), primo perché- come ti ho già detto e da te come sempre tranquillamente ignorato – i soldati malati sono curati, coi topi in corsia, ma sono curati e paga il SSN, non il budget dei “colonnelli”. E secondo, anche se malgrado le cure muoiono vedova e figli prendono la pensione di reversibilità e la causa civile per il riconoscimento della causa di servizio va avanti (con gran goduria di vosotros avvocati:-) ) e alla fine se causa di servizio dovesse risultare in tribunale “i colonnelli” dovranno egualmente sganciare altra sostanziosa pecunia, altrimenti l’esecutore giudiziario piglia e sequestra gli F-16 dell’Aeronautica e li vende a Gheddafi:-).

    In un paese civile le cose funzionano così.

    >Chiarisco quello che, a te e Francesco, sembra ” populismo” :

    se io ho in casa un malato grave, o altre situazioni che richiedono una spesa urgente , prima penso a queste, poi al resto, al superfluo o al meno importante.<
    Ecco, adesso io (non so dire per Francesco:-) ) ho ben chiaro cosa significhi “populismo”: scambiare uno Stato per il proprio appartamento:-). Beh, ci sono un sacco di differenze fra uno Stato e una famiglia: p.es. se a casa tua arriva trafelato qualche sconosciuto e ti chiede di ospitarlo a casa perché perseguitato da certi malandrini, o perché senza tetto, puoi sbattergli la porta in faccia senza alcuna conseguenza. Uno Stato no. Si chiama accoglienza di profughi, rifugiati e apolidi. Ci sono anche tante altre differenze fra la tua famiglia e uno Stato, ma visto che sicuramente avrai fatto sia diritto di famiglia che diritto internazionale alla facoltà sono sicuro che le saprai meglio di me. Pertanto, diversamente dalla casalinga di Voghera, tu sei populista con piena conoscenza di causa.

    >Così lo Stato dovrebbe prima risolvere le situazioni interne<
    Aurora, questo tuo “prima risolvere le situazioni (quali???) interne” lo trovo di un candore commovente. Travalica il senso di “populismo” e sconfina nel surrealismo:-).

    >e solo poi, eventualmente, dedicarsi a soddisfare gli alleati<
    Già, eventualmente:-).

    >in missioni internazionali, di nessuna urgenza o indispensabilità.<
    Di nessuna urgenza o indispensabilità. Aurora dixit!:-)

    >Più elementare di così non posso essere<
    No, più elementare di così non si potrebbe essere. Populismo concentrato allo stato puro:-).

    >e se voi non siete d’accordo io vi annovero tra i Rutelliani incoerenti:<
    Ohi, ohi, che dolor, essere annoverato fra i rutelliani incoerenti! Non ci sarebbe, invece, un posticino per me fra la sparuta congrega dei rutelliani coerenti?:-)

    >Ritvan perché mi dà della populista e poi fa discorsi populisti<
    Avvocato, questo te lo sei sognato probabilmente nel pisolino che hai fatto durante la logorroica requisitoria del PM di turno. Io non ho fatto alcun discorso populista. Ho elencato alcune schifezze REALI esistenti in Italia, ma mica ho detto che si poteva porvi rimedio chessò, tassando con un’aliquota del 90% gli onorari degli avvocati, tanto quelli sono degli evasori e dei fetenti peggio dei colonnelli:-) (sempre populismo applicato alla tua toga:-) ).

    >e Francesco perché si dichiara cattolico ma infine propende per militari, soldi, capitale, mammona.<
    Dolce avvocato, ti rammento che presso l’esercito italico ci sono cattolicissimi preti detti cappellani militari. Pure loro eretici e rutelliani incoerenti? Vogliamo discutere sulla dottrina della Santa Cattolica e Apostolica Chiesa Romana sull’esercito e le missioni militari? Francesco ti farà sicuramente nera come la toga!:-).

    Poi, per quanto riguarda sghei e mammona vari, non mi risulta che il Vaticano abbia scomunicato gli economisti e gli imprenditori (e neanche gli avvocati, purtroppo:-) )o che neghi loro i sacramenti:-).

    >Dal mio fronta populista noto piuttosto che Rutelli, lasciato l’abbigliamento disinvolto, si sta vestendo a uomo di potere : gessato a righe. Peccato che gli manchi il portamento di Al Capone e di John Gotti.<
    Un “chissenefrega di Rutelli” lo gradisci?

    >Mentre lui invecchia, Fini ringiovanisce : a non so quale incontro di partito, esibiva i jeans, un pull girocollo fuchsia vivace, un colletto di camicia dallo sfolgorante blu elettrico. Un’ eleganza ed uno stile sciolto che varrebbe la pena di votarlo solo per questo. Giovane, giovane, giovane.. <
    E un “chissenefrega di Fini” idem?

    Ciao

    Ritvan

  104. utente anonimo scrive:

    Per fortuna ci sei tu, aurora, mentre io spudoratamente ozio peggio del facchino (quasi non m’accorgevo d’aver scritto un vezzoso “faccino”) napoletano. Anche il grande imbriani, tra l’altro, era di quella città che deve avere un’aria particolare.p

  105. utente anonimo scrive:

    >Se Israele ha smesso di bombardare perché siamo arrivati noi, allora tu sei veramente Zorro. Aurora<
    Famme indovina’. Invece ha smesso perché ha finito le bombe:-).

    >Con la nostra solita fortuna, la televisione pronta per riprendere lo sbarco della potente flotta militare sulla costa libanese, date condizioni sfavorevolissime non ha potuto celebrare il nostro trionfo della volontà : della nave neanche l’ombra, rimasta al largo; é arrivata una similzattera in avanguardia, i nostri soldati, apparentemente già stanchi e un poco scompigliati, ne sono discesi, scaricando qualche cassa , ad attenderli gruppetti sparuti di locali, lì quasi per caso, che li osservavano con l’aria tra il curioso e lo scettico. Qualcun’altro ha già fatto notare che noi, facciamo mera presenza.<
    Certo che l’afflato patriottico non ti fa difetto:-).

    >Un mio conoscente è tornato all’epoca dalla somalia molto benestate e con tante storie da raccontare, serpenti nella tenda trucidati, carrarmati smontati, trentacinque specializzazioni paramilitari, una vita spericolata assai ben pagata. Il suo curriculum avventuristico era lievitato, diventando anche un esperto in missioni in sudamerica, un body guard da facoltosi uomini d’affari e politici italiani e stranieri.<
    Anche un mio conoscente dice di essere stato rapito da piccolo dagli alieni. E allora?

    >L’importante è non andare in missione in Calabria, lì si che bisogna stare in stato d’assedio, si rischia davvero la vita e si viene pagati poco.<
    Quanti soldati sono stati uccisi in Calabria, diciamo negli ultimi 10 anni?:-)

    >( Allarmi, sono una populista !)<
    Semmai “allarmi” era collegato ad altra categoria (“Allarmi/ allarmi/ allarmi siam fascisti/a morte i comunisti”. A p. gli prenderà un colpo:-)).

    >Quanto a Beppe Grillo, mi pare che si riferisca a fondi per la ricerca per malattie rare , ma forse si dimentica che tanti medici non sanno neppure diagnosticare le malattie frequenti. ( Sempre più populista).<
    No, quella che tu dici è una semplice verità. Le verità non sono mai populiste. Lo sono, invece, i rimedi demagogici proposti per porvi rimedio. Come quello di mandare i soldati in Calabria (se non ho capito male io come al solito:-) ).

    >In ogni caso Beppe Grillo è uno attivo, intraprendente, uno che si muove, se anche a volte non le imbroccasse tutte, poco importa : solo chi non fa niente non fa danno.<
    Mah, io credo invece che a volte sia meglio non far niente, piuttosto che far cazzate. Come dice il principio di Ippocrate (visto che parlamo di malasanità:-) ): “Primum non nuocere”.

    Ciao

    Ritvan

  106. utente anonimo scrive:

    Ma Ritvan, sei gnucco.

    Quanto alla gestione delle risorse :

    è ovvio che è diverso amministrare una famiglia, una città, una regione o uno Stato, ma il principio base è sempre lo stesso : con un budget a disposizione si deve provvedere prima ai bisogni più urgenti e poi al resto.

    Il tuo esempio sugli extracomunitari per spiegare la differenza tra conduzione familiare e amministrazione dello Stato è poi un classico esempio del tuo modo di strascicare una questione concreta in campi dove si perde tra paludosi argomenti.

    Il fatto oggettivo é che NON C’E’ una legge in forza della quale io sono obbligata ad accogliere a casa mia un profugo o un straniero o chichessia ma invece C’E’ una legge che obbliga lo Stato a sostenere economicamente chi si trovi in determinate situazioni : per esempio i non autosufficienti che non abbiano redditi di un certo livello. E lo Stato NON ADEMPIE a questa legge dicendo, tramite i suoi rappresentanti, che non ha fondi. Nel contempo però tira fuori dal cilindro 31o milioni per la missione militare di pace in Afghanistan.

    Rinuncio poi a spiegarti il mio commento sullo spunto di Imbriani : sei così distante che dovrei percorrere chilometri di parole per raggiungerti, forse.

    Non posso avvilupparmi in tutti i tuoi reticolati bucati di argomenti : borbotti perché non capisci come mai si possano licenziare i dipendenti delle piccole imprese e non quelli delle grandi. Zeta ti dice che è proprio il contrario e allora borbotti perché è proprio il contrario.

    Pur di dire il contrario, ti contrari da solo.

    Dovresti ripassarti anche motti latini, perché lo sanno tutti o quasi, che la frase originale di Catone è quella che riporta Zeta e non la tua.

    Zeta ha tanta pazienza, ora ti spiegherà bene anche la questione dei quattro più quattro anni di durata nel contratto di locazione.

    Comunque tu dici di avere parlato di schifezze reali : topi morti e malasanità, quindi non saresti populista.

    Io invece ho parlato di uomini vivi, ma abbandonati a loro stessi, perché non autosufficienti, deboli, poveri, e di coloro che quotidianamente si stremano per farli vivere decentemente, e questa, secondo te, non è una schifezza reale.

    Per i colonnelli mezzimilioni e quelli che hanno la tendenza a voler diventare come loro , i topi morti in ospedale fanno fare brutta figura alla sanità , i vivi derelitti e abbandonati a casa loro, invece, non li vede nessuno, quindi possono crepare senza creare problemi d’immagine.

    Ma insomma basta, la lezione di economia l’ha data p, con Pantalone e le sue fonti di risorse : Enti pubblici, enti misti, enti privati.

    I primi due sono quasi sempre in rosso, e le stangate dello stato son sempre per i terzi, che da qualche parte deve prendere i soldi per ripagare i debiti.

    Aurora.

  107. utente anonimo scrive:

    Rettifico : ” ..come mai non si possano licenziare i dipendenti di piccole imprese e licenziare quelli delle grandi”..( naturalmente a certe condizioni).

    Aurora.

  108. utente anonimo scrive:

    p, sei riapparso. Per fortuna. Meno male.

    Mi stavo deprimendo , ma la parola d’ordine è “resistere”.

    Il colonnello mezzomilioni mi è piaciuto, e mi ha ricordato un altro brano divertente da te postato, di altro scrittore, che descriveva la rabbia di proprietari di pigioni costretti da una legge ad abbuonare i fitti arretrati ai conduttori.

    Ma il colonnello mezzomilione mi sembrava di vedermelo davanti, mentre organizza la deviazione di cosce di prosciutto e grappe dalla cucina della caserma a quella della dispensa personale.

    Aurora.

  109. utente anonimo scrive:

    >Rettifico : ” ..come mai non si possano licenziare i dipendenti di piccole imprese e licenziare quelli delle grandi”..( naturalmente a certe condizioni). Aurora.< Ha, ha, ha, ha, ha,:-) 🙂 La Vendetta della Contraddizione!:-) :-). E senza l’intervento di Z.!
    Ciao

    Ritvan

  110. utente anonimo scrive:

    >Ma Ritvan, sei gnucco. Aurora<
    Uè, testina, piano con gli insulti, eh!

    >Quanto alla gestione delle risorse :

    è ovvio che è diverso amministrare una famiglia, una città, una regione o uno Stato, ma il principio base è sempre lo stesso : con un budget a disposizione si deve provvedere prima ai bisogni più urgenti e poi al resto.<
    Dipende quali siano i più urgenti. E non sei certo tu a stabilirlo per conto dello Stato.

    >Il tuo esempio sugli extracomunitari per spiegare la differenza tra conduzione familiare e amministrazione dello Stato è poi un classico esempio del tuo modo di strascicare una questione concreta in campi dove si perde tra paludosi argomenti.<
    E tu, caro avvocato, non hai alcuna dimestichezza coi “paludosi argomenti”, nevvero?:-). Povera cocca!:-).

    >Il fatto oggettivo é che NON C’E’ una legge in forza della quale io sono obbligata ad accogliere a casa mia un profugo o un straniero o chichessia ma invece C’E’ una legge che obbliga lo Stato a sostenere economicamente chi si trovi in determinate situazioni : per esempio i non autosufficienti che non abbiano redditi di un certo livello. E lo Stato NON ADEMPIE a questa legge dicendo, tramite i suoi rappresentanti, che non ha fondi.<
    Bene, se c’è una legge che dà loro ragione, allora facciano causa allo Stato. Cosi ci guadagnate pure vosotros avvocati. Alla fine:-).

    >Nel contempo però tira fuori dal cilindro 31o milioni per la missione militare di pace in Afghanistan.<
    No, avvocato, non c’è nessun “cilindro” e nessun “coniglio”, c’è invece UNA LEGGE, votata dal Parlamento, come le altre da te menzionate, che destina quei milioni a quella missione. O che solo le leggi che piacciono a te devono essere quelle bbone?:-)

    >Rinuncio poi a spiegarti il mio commento sullo spunto di Imbriani : sei così distante che dovrei percorrere chilometri di parole per raggiungerti, forse.<
    Ecco, brava, risparmiati le scarpe, sennò ti riduci come il famoso partigiano:-).

    >Non posso avvilupparmi in tutti i tuoi reticolati bucati di argomenti <
    Eh, ‘mbè, ti capisco, avvilupparsi nei reticolati non è tanto piacevole:-).

    >Dovresti ripassarti anche motti latini, perché lo sanno tutti o quasi, che la frase originale di Catone è quella che riporta Zeta e non la tua.<
    Ma sai, non ti facevo tanto anziana da aver fatto da apprendista stenografa del Senato romano al tempo delle guerre puniche, prima di laurearti:-).

    >Zeta ha tanta pazienza, ora ti spiegherà bene anche la questione dei quattro più quattro anni di durata nel contratto di locazione.<
    Ben vengano le spiegazioni!

    >Comunque tu dici di avere parlato di schifezze reali : topi morti e malasanità, quindi non saresti populista.<
    No, io ho parlato di topi: morti anche, ma soprattutto vivi. E sono questi ultimi i più pericolosi, per un sacco di motivi.

    >Io invece ho parlato di uomini vivi,<
    Sì, ma moribondi. Insomma, siamo lì lì:-).

    >ma abbandonati a loro stessi, perché non autosufficienti, deboli, poveri, e di coloro che quotidianamente si stremano per farli vivere decentemente, e questa, secondo te, non è una schifezza reale.<
    Certo. Ma dovresti sapere, dolce Aurora che nel Belpaese si pagano circa 6 milioni di pensioni di invalidità, con alcune province che hanno – secondo la sarcastica battuta di un giornalista – “percentuali di ciechi e storpi da Hiroshima il day after”. Ultimamente ho letto che i caramba hanno beccato – non so se per puro caso o per la soffiata di un invidioso – un cieco, invalido al 100% (con tanto di pensione e d’indennità d’accompagnamento) vispo come un grillo alla guida della propria auto. Purtroppo 1 su 1000 ce la fa a beccarsi quel che si merita.

    Vedi, avvocato mio, io non sarò tanto forbito nel latinorum catonesco, visto che nella scuola di Hoxha non si studiava, ma so grosso modo come si ripartiscono i fondi in uno Stato degno di questo nome. Uno dei criteri e quello della percentuale del PIL da destinarsi ad un certo settore, che viene sempre paragonato a quella dei paesi affini per geografia, territorio, popolazione e grado di sviluppo. Orbene, la percentuale del PIL per le forze armate italiche è molto più bassa di quella per dire francese, tedesca o inglese. Viceversa, le spese per l’assistenza – ovviamente 6 milioni di hiroshimati compresi – sono in percentuale molto più alte. A quel punto, prima di togliere soldi ad un settore già sottofinanziato, forse sarebbe meglio vedere se il settore soprafinanziato (sempre in termini %PIL confrontato con paesi simili) utilizza al meglio le proprie risorse. O per dirla in termini “populistici” se per ogni persona veramente bisognosa d’aiuto economico non ci siano almeno due grandissimi figli di puttana che si spendono con più giovani colleghe delle loro mamme un paio di pingui pensioni d’invalidità fasulle.

    E con tutto ciò l’Afghanistan c’entra ‘na minchia.

    Ciao

    Ritvan

  111. utente anonimo scrive:

    “si dichiara cattolico ma infine propende per militari, soldi, capitale, mammona”:

    il problema è l’ordine delle priorità e, ad aggravarlo, il fatto che ci sono moltissime cose che uno Stato deve fare – diciamo un sacco di priorità 1 – non solo quelle che colpiscono l’attenzione di animi gentili ma superficiali.

    Da buon liberale, posso aggiungere che ci sono anche una sterminata messe di priorità secondarie (e nulle) a cui lo Stato dedica larga parte dei MIEI soldi. perchè ve la prendete con qualcosa di importante come la missione in Afganistan e non con – che so – l’esistenza della provincie o i contributi all’agricoltura o i rimborsi ai partiti o i fondi alla carta stampata e ai teatri? Sono temi cui l’animo populista è meno sensibile ma preclari esempi di sperpero di denaro pubblico.

    questo per la mia propensione al militare.

    su mammona che dire? prova tu a trovare le risorse per le famiglie di malati non autosufficienti in un’economia non capitalistica e ne riparliamo.

    ciao

    Francesco

  112. utente anonimo scrive:

    Da buon liberale, posso aggiungere che ci sono anche una sterminata messe di priorità secondarie (e nulle) a cui lo Stato dedica larga parte dei MIEI soldi. perchè ve la prendete con qualcosa di importante come la missione in Afganistan e non con – che so – l’esistenza della provincie o i contributi all’agricoltura o i rimborsi ai partiti o i fondi alla carta stampata e ai teatri? Francesco

    maria

    non so a chi si riferisca il voi, credo ad Aurora e a me, comunque posso dirti che io ho criticato la missione ANCHE dal punto di vista delle risorse, perchè si parlava di quella, si fosse parlato di autonomie locali, avrei detto, come te, che le province sono del tutto inutili e che andrebbero abolite subito.

    E così pure per i contributi alla carta stampata.

    Come vedi il discorso si complica un po’.

  113. utente anonimo scrive:

    >E così pure per i contributi alla carta stampata. maria<
    Ecco che vien fuori la stalinista:-) in soccorso rosso al kattoreazionario travestito da liberale:-). La libertà d’espressione senza sghei resta solo una scatola vuota. I contributi ai giornali di partito non si toccano, altrimenti la propaganda politica rimane solo ed esclusivamente roba da ricchi!

    E nemmeno i teatri e l’arte in generale si toccano. C’abbiamo già tanti ignoranti ed incolti in giro, vogliamo moltiplicarli? Ridiscutere i criteri senz’altro, ma abolire i finanziamenti o diminurli non mi sembra proprio il caso.

    Ciao

    Ritvan

  114. utente anonimo scrive:

    eccoti ritvanuccio caro :-),

    ho detto carta stampata in generale, poi però bisogna distinguere, c’è il bollettino che non legge nessuno e magari ha una redazione da fare invidia a un giornale vero e proprio, c’è il giornale che prende senza averne bisogno, mi pare anche il sole tra questi, c’è il giornale che prende troppo, insomma la materia sarebbe tutta da rivedere e nel rivedere probabilmente ci sarebbero molte abolizioni.

    Di teatro invece non ho parlato:-) e ci sarà un perchè…

    maria

  115. utente anonimo scrive:

    beh, alla fine le priorità sono tali per cui buttar soldi in giornali (che nel resto de mondo campano coi dindi dei loro lettori) e in teatri (idem con gli spetttatori) va bene, partecipare alla missione ONU in Afganistan è secondario?

    beh, fortuna che la politica è una cosa seria.

    Francesco liberale contra Ritvan folliniano :=(

  116. utente anonimo scrive:

    Per Ritvan e Francesco.

    Ho riportato situazioni concrete e drammatiche attinenti la sopravvivenza delle persone nel nostro territorio, cui lo Stato, nonostante la legge glielo imponga, non offre risposte.

    Avete sorvolato su questo preciso fatto , accettando la semplice constatazione che non ci siano soldi.

    Sottolineo che non avete dimostrato nessuna solidarietà verso questi sfortunati.

    Anzi, sostenete che , in tema di priorità, l’Afghanistan è più importante, implicitamente affermando che fa bene lo Stato ad ignorarli, e a rispondere loro che non ci sono fondi.

    Aggiungete che comunque, se proprio c’è da discuterne, allora ci sono altri sprechi da tagliare.

    Bella scoperta.

    Ma il punto è che non solo non si tagliano gli sprechi esistenti ( come voi lamentate), ma se ne creano di ulteriori, come questo della missione in Afghanistan

    Per inciso, dopo tante parole, non avete spiegato perché la missione in Afghanistan sarebbe, secondo voi, più importante dell’assistenza ai malati gravi.

    E parlate di altre altre priorità altrettanto importanti, senza però dirne una. Ve le dico io : dare una casa agli sfrattati, a quelli che non ce la fanno a pagare i canoni di locazione e che vivono ai limiti dell’indigenza; aiutare gli anziani che vanno al mercato in orario di chiusura a raccattare la verdura buttata; aiutare i minori che vivono in strada ;aiutare le famiglie i cui genitori vanno fuori di testa per le preoccupazioni economiche e poi arrivano gli assistenti sociali, dicendo che sono esauriti ed è bene che i figli siano collocati in comunità.

    Aiutare chi non ha nulla e non trova lavoro perché ormai troppo avanti con gli anni a promuovere una propria attività sulla base delle proprie competenze e progetti, senza che debba ricorrere a banche che vogliono garanzie, fideiussioni, interessi impossibili da fornire.

    Cercare nelle università gli studenti eccellenti, garantirgli fondi per le loro ricerche , investire sulle loro capacità e sul nostro futuro.

    Riguardo alla tua domanda,Francesco- come si fa in uno stato non capitalista a sostenere i non autosufficienti-

    penso che la risposta sia semplice : si aiutano con una struttura di solidarietà composta di uomini e donne, adulti e giovani, medici e infermieri, che a turno si occupano del malato dedicandogli ciascuno un poco del proprio tempo, come credo potesse avvenire nelle famiglie patriarcali quando nonni e genitori e nipoti e zii e zie vivevano in un’unica grande casa, come capitava quando i monaci , unici esperti in medicina, soccorrevano gli infermi, li accoglievano nei monasteri, e li curavano senza farsi pagare. Gli ospizi o i ” residence” per anziani una volta non c’erano.

    Voi pensate che io sia semplice e semplicistica, io penso di voi che siati molto parolai e poco propositivi.

    Aurora.

  117. utente anonimo scrive:

    Aurora,

    la solidarietà a parole è aggratisse e ne sono molto parco.

    Insisto nel ritenere che le soluzioni che prevedi siano gravemente semplicistiche, anche quando la direzione è giusta.

    Come dico ai miei amici cattolici, ciellini, anticapitalisti, se non ci fosse la fabbrica di cuscinetti a sfera, non ci sarebbero operai, impiegati, dirigenti in grado di creare quella rete di solidarietà di cui parli.

    Io la domenica mattina porto a spasso il mio amico handicappato, e posso farlo perchè da lunedì a venerdì ho un lavoro normale. Sennò sarei morto di fame e non spingerei un bel nulla, tanto meno un quintale di carrozzella.

    Francesco

  118. utente anonimo scrive:

    Francesco, il tuo aiutare l’amico è, come si dice, una candela accesa nel buio.

    Se ognuno tenesse una candelina accesa, facesse qualcosa per le ” vittime”, l’ handicappato, l’innocente, i cento innocenti , i deboli che vengono stritolati dalle leggi confuse e innumerevoli che li imprigionano e li schiacciano, noi non saremmo qui a discutere e l’ambiente sarebbe illuminato di candele accese, il futuro non ci apparirebbe così nero. ( Ho tratto questo paragone dal giornalino parrocchiale che viene lasciato tutte le domeniche mattina in cassetta postale).

    Vorrei però dirti che se tu avessi il grave problema proprio a casa tua, dovresti dire al tuo amico, al quale avessi promesso di affiancarlo, che purtroppo altra urgenza ti obbliga a rinunciare. O troveresti comunque una soluzione per non trascurare chi ti è più prossimo.

    La finanziaria, se ho letto bene, stanzia ai comuni, per i non autosufficienti, cento milioni di euro. Per tutti i comuni d’ Italia e per tutto il 2007.

    E’ meno di un terzo di quanto stanziato per la missione in Afghanistan.

    In generale poi lo Stato non si limita a non sostenere chi ha bisogno , ma tende anche ad impedire che la “vittima” reagisca, rendendo più oneroso, confuso, dall’esito incerto, il ricorso alla giustizia.

    Aurora.

  119. utente anonimo scrive:

    >…le ” vittime”, l’ handicappato, l’innocente, i cento innocenti , i deboli che vengono stritolati dalle leggi confuse e innumerevoli che li imprigionano e li schiacciano… In generale poi lo Stato non si limita a non sostenere chi ha bisogno , ma tende anche ad impedire che la “vittima” reagisca, rendendo più oneroso, confuso, dall’esito incerto, il ricorso alla giustizia. Aurora.< Se non fosse così, caro Avvocato, anche tu, come centinaia di migliaia di tuoi colleghi sareste costretti ad andare al mercato ortofrutticolo all’ora di chiusura:-). Un po’ di riconoscenza, che diamine!
    Ciao

    Ritvan

    P.S. Non ti lamentare perché la butto sul ridere. Del discorso della ripartizione del PIL nei paesi civili che t’avevo fatto te ne sei strasbattuta, per rinfacciarmi la mia bieka insensibilità per i poveri e derelitti de ‘sto mondo e dell’altro. Demagogia allo stato puro.

  120. utente anonimo scrive:

    Il punto è Ritvan, che non ho capito da dove hai tratto i tuoi dati.

    Io ho sentito il Presidente della Regione Toscana e il rappresentate di tutti i Sindaci dire che l’Italia spende per il “Benessere” sociale molto meno degli altri paesi europei, con qualche eccezione, e credo che le loro risultanze abbiano tenuto conto del PIL, della percentuale , nella popolazione di ciascuno Stato, di invalidi, disoccupati, anziani, gente con basso reddito ,ecc.

    Quanto al sottintendere che gli avvocati possono sguazzare contenti nelle lacune, nella confusione, nell’incomprensibilità delle leggi di cui restano vittime i cittadini, basta saperne approfittare, tanto ci rimettono i fessi e i deboli, mi induci a credere che tu, come veterinario, saresti contento dell’avvento di sempre nuove malattie degli animali, che oggi – secondo protocollo – si cura in un modo, domani – contrordine- si cura in altro, e dopodomani contro-contrordine- in un altro ancora: l’animale sta sempre peggio( le terapie , invece di curarlo , lo hanno stramazzato ) ma a te va bene, perché tu guadagni.

    Sì, mi sa che in Italia funziona proprio così.

    Aurora.

  121. utente anonimo scrive:

    “..curano..”

    Aurora.

  122. utente anonimo scrive:

    >Il punto è Ritvan, che non ho capito da dove hai tratto i tuoi dati.

    Io ho sentito il Presidente della Regione Toscana e il rappresentate di tutti i Sindaci dire che l’Italia spende per il “Benessere” sociale molto meno degli altri paesi europei, con qualche eccezione, e credo che le loro risultanze abbiano tenuto conto del PIL, della percentuale , nella popolazione di ciascuno Stato, di invalidi, disoccupati, anziani, gente con basso reddito ,ecc.< O Dolce Aurora, io i dati non li traggo da chiacchiere in libertà di comunisti toscani o da sindaci che piangono miseria, salvo poi – nel più classico napoletaneggiante “chiagne e fotti” – affidare agli amichetti loro consulenze milionarie (in euro) sulla Pace Nel Mondo, bensì dall’ISTAT.
    Se vai all’URL:

    http://www.istat.it/dati/catalogo/20060524_00/inbreve6.pdf

    troverai questo passaggio:

    “In Italia, la spesa per il complesso delle funzioni sociali per le quali è possibile effettuare un confronto con gli altri paesi (sanità, istruzione, assistenza e previdenza) è in linea con la media europea ed è pari al 30,2 % del PIL.”

    Cari saluti

    Ritvan

    P.S. Ma non s’era detto che parlando degli avvocati stavo scherzando? E poi basta con gli errata corrige!:-)

  123. utente anonimo scrive:

    l’istat è quella sui dati dell’inflazione. Andiamo bene.p

  124. utente anonimo scrive:

    Sì Ritvan, perché li vuoi *corrigere* tu 😀 😀

    Z.

  125. utente anonimo scrive:

    >l’istat è quella sui dati dell’inflazione. Andiamo bene.p<
    Senti, Soccorso Rosso ad Aurora:-), non mi mischiare pere con melanzane, per favore!

    L’indice ISTAT dell’inflazione è un parametro per sua natura arbitrario, dipende da cosa cazzo metti nel paniere e oplà, l’inflazione te la giostri come vuoi e nessuno ti può dire nulla, poiché l’Istat ribatte:”Il paniere e mio e me lo gestisco io”:-).

    Le cifre dello stato sociale e quelle del PIL, nonché il loro rapporto in percentuale invece, sono dati oggettivi e non manipolabili. Io ho citato l’Istat, ma gli stessi dati li potresti trovare presso qualsiasi ente che non sia “la casa del Popolo” o “il circolo ARCI”:-).

    Ciao

    Ritvan

  126. utente anonimo scrive:

    >Sì Ritvan, perché li vuoi *corrigere* tu 😀 😀 Z.< E dai, non fare la carognetta:-) pure tu che ho smesso da un pezzo di correggere strafalcioni grammaticali in giro (anche perché nella fretta ne faccio anch’io ogni tanto e come si dice chi è senza peccato…). Lo faccio giusto quando si presenta qualche nuovo sgrammaticato esemplare di pura razza italica che tenta di convincerci della sua superiorità culturale sui biechi arrivati col gommone:-).
    Ciao

    Ritvan

  127. utente anonimo scrive:

    Senza arrivare alla estrema fiducia di Ritvan, credo che le cifre dell’ISTAT siano sufficienti a smentire il furbetto frignone.

    Gioco stantio, dire che da Roma sono cattivi e non ci passano i soldi per i poveretti derelitti. Poi passa un contabile incazzoso e tira fuori i soldi delle spese di rappresentanza.

    Francesco

  128. utente anonimo scrive:

    conosci il metodo di lachmann in filologia? Secondo quell’intelligente metodo, parecchie varianti uguali d’una lettura d’antico manoscritto non valgono una sola variante diversa se un manoscritto più autorevole la riporta. Tanto più quando le dieci varianti diverse dipendono per discendenza da uno o pochissimi manoscritti deteriori rispetto a quello più autorevole. Ripetere l’errore non fa verità. È lo stesso meccanismo per cui tutti ripetevano l’errore della bomba carta, e per ore e ore hanno parlato sul vuoto. Nelle cose serie la conta numerica non vale un tubo.p

  129. utente anonimo scrive:

    E chi sarebbe in questo caso “il manoscritto autorevole”, caro p.? Cerchiamo di mettere i puntini sulle “i”, per favore….

    Ciao

    Ritvan

  130. utente anonimo scrive:

    Voglio dire che tante fonti che citano la stessa fonte, l’autorevolezza sta solo, se c’è, nella prima. E sull’istat, non che dica sempre cacate, ma c’è da dubitare. Poi è chiaro che, usata questa giusta cautela sulla giustezza delle cifre, sui grandi numeri statistici non si può che usare quelli di chi ha i mezzi per rilevarli. Del resto esempi clamorosi di questa elasticità delle cifre sono ogni anno le telenovelas sul bilancio, i suoi buchi (quanto sono grandi? Vattelapesca, a sentire la varietà di risposta degli “esperti”) e chi l’ha prodotti (il fantasma formaggino, a sentire le varie parti politiche in totale disaccordo).p

  131. utente anonimo scrive:

    Ritvan, tanto per dire, l’ Istat ha ridimensionato anche te.

    Avevi detto ( commento 110) che l’Italia spende per l’assistenza cifre molto più alte di Francia, Germania e Inghilterra.

    Dopo che ti ho chiesto le fonti, mi hai citato l’ Istat, che peraltro dice che siamo appena appena in linea con la media europea. Quindi, non cifre “molto più alte”, ma nella media.

    Però l’assistenza non è l’istruzione, sono due settori diversi . L’istat le conteggia assieme, facendo un unico calderone delle spese per sanità, assistenza, previdenza, istruzione.

    Questo mi fa pensare, sempre che siano veri i dati tuoi e dell’Istat, che altrove si spenda più per l’assistenza e che l’istruzione non venga affatto conteggiata unitamente alla prima ( l’assistenza).

    Non so se sono stata chiara.

    Però non mi fare diventare una tecnica, basta guardarsi attorno per capire come vanno le cose, esattamente come facevano gli italiani quando vedevano i prezzi raddoppiati per l’euro ed erano sicuri di vederci bene, nonostante smentite continuate dell’Istat.

    Aurora.

  132. utente anonimo scrive:

    Dunque,

    mi pare che una volta (non tanti anni fa, parlo del 2001) gli inglesi accorpassero istruzione e lavoro, piuttosto che istruzione e assistenza (come è uso in Italia).

    Naturalmente da allora possono essere cambiate tante cose, quindi non saprei dire altro.

    Z.

  133. utente anonimo scrive:

    >Ritvan, tanto per dire, l’ Istat ha ridimensionato anche te. Aurora.

    <
    L’Istat non ha ridimensionato un bel niente.

    >Avevi detto ( commento 110) che l’Italia spende per l’assistenza cifre molto più alte di Francia, Germania e Inghilterra.<
    Sì, e confermo. PER L’ASSISTENZA. Trovami un altro paese industrializzato europeo che eroghi più pensioni assistenziali (non previdenziali) per abitante rispetto all’Italia o che stanzi a quello scopo una percentuale del PIL maggiore di quella italica e poi ne parliamo.

    >Dopo che ti ho chiesto le fonti, mi hai citato l’ Istat, che peraltro dice che siamo appena appena in linea con la media europea. Quindi, non cifre “molto più alte”, ma nella media.<
    Senti, avvocato, questi bassi trucchi cavillosi riservali per il tuo foro. Io ho parlato di ASSISTENZA (ci metto pure il grassetto, non si sa mai:-) ) e non di Assistenza+Previdenza+Sanità+Scuola.

    >Però l’assistenza non è l’istruzione, sono due settori diversi.<
    Ma va?! Come ci sei arrivata?:-)

    >L’istat le conteggia assieme, facendo un unico calderone delle spese per sanità, assistenza, previdenza, istruzione.<
    Appunto. E siccome l’assistenza ai falsi poveri e ai falsi invalidi deborda e tracima, si tenta di tagliare sanità e istruzione e si tenta di alzare la soglia dell’età pensionabile, per rimanere nella media europea.

    >Questo mi fa pensare, sempre che siano veri i dati tuoi e dell’Istat, che altrove si spenda più per l’assistenza e che l’istruzione non venga affatto conteggiata unitamente alla prima ( l’assistenza).<
    Stai dicendo una castroneria. Altrove si spende MENO per l’assistenza, altrimenti – se la matematica non è un’opinione – spenderebbero meno in sanità, istruzione e previdenza, cosa che non mi risulta. La differenza sta nel fatto che in quei paesi si fanno CONTROLLI SERI sulle reali condizioni dei richiedenti assistenza, non a tarallucci e vino come in Italia, dove s’è creata una spregevole casta di eterni parassiti che votano in cambio di obolo statale, come e peggio che nella fase decadente dell’impero Romano. Idem per l’assegnazione degli alloggi pubblici.

    >Non so se sono stata chiara.<
    Sei stata chiarissima nella tua confusione:-).

    >Però non mi fare diventare una tecnica, basta guardarsi attorno per capire come vanno le cose, esattamente come facevano gli italiani quando vedevano i prezzi raddoppiati per l’euro ed erano sicuri di vederci bene, nonostante smentite continuate dell’Istat.<
    Però, aveva ragione l’Istat. Gli italiani continuavano (e continuano)allegramente a frequentare ristoranti, bar, pizzerie, vestirsi alla page, andare in vacanza ecc., tutto come prima. Che avessero ereditato tutti?:-)

    Ciao

    Ritvan

    P.S. Quella del “guardarsi intorno” è una brutta abitudine che può portare a false conclusioni. Una delle quali p.es. è quella dello xenofobo che abita vicino alla stazione FS ed è convintissimo perciò che l’Italia sia invasa da negri e marocchini, i quali superano ormai il 50 % della popolazione:-).

  134. utente anonimo scrive:

    Ti sei messo nel paniere con l’Istat e dall’interno riesci a separare le diverse voci ?

    L’Istat, unica fonte da te citata, non distingue tra assistenza, previdenza, sanità ed istruzione. Quali sarebbero le altre tue fonti, secondo cui in Italia, per l’assistenza si spende molto più che negli altri paesi europei ? Se dici di saperne più dei Presidenti di Regioni e sindaci, avrai notizie sicure.

    Beh, non impazzire.

    p, come al solito è arrivato al centro in poche parole, ha ben detto che manco l’ammanco del bilancio si capisce come è messo, figurati le statistiche sulle spese per l’assistenza.

    Quanto al giudicare basandosi su campioni per rilevare dati reali , è proprio quello che fanno gli istituti di statistica, come l’Istat.

    Il fatto innegabile poi, Ritvan, riguardo alle stazioni centrali, è che siano spesso frequentate da emarginati, italiani e stranieri. Statistiche o non statistiche.

    Comunque sono contenta che tu non ti faccia influenzare dalle esperienze personali , ti potrebbe venire il sospetto, data la frequenza di bulli, fumatori, spacconi con cui vieni in contatto sui mezzi di trasporto, che Roma sia mal frequentata e che le Forze dell’ordine, che non si sono smobilitate per accorrere in soccorso albano, siano inefficienti.

    Il che, naturalmente, non è vero.

    Aurora.

  135. utente anonimo scrive:

    O Dolce Aurora, pare che fare un discorso logico-matematico con te sia come parlare di carne arrosto con un vegetariano. Comunque, imperterrito ci riprovo (e vediamo chi si stanca per primo:-) ).

    Ti ho già detto che in Italia, secondo il giornalista Gianluigi Paragone (così ti abbeveri alla fonte:-) ) si pagano circa 6 milioni di pensioni d’invalidità, su una popolazione di 55 milioni di abitanti. Un’enormità (e in questo senso dicevo che si spende troppo – e male – rispetto al resto dell’Europa)Una cosa da Hiroshima the day after, come chosava ironico il suddetto.

    Inoltre, dai dati istat si evince che la spesa sociale totale (ovvero assistenza, previdenza, sanità e istruzione) italica sia nella media europea, ovvero sul 30% del PIL.

    Ora, se l’aritmetica elementare non è un’opinione e visto che a+p+s+i fa sempre 30, e visto anche che tu ti lamenti che l’Italia spenda poco (in confronto al resto d’Europa) in assistenza a poveri, derelitti e disgraziati vari, perché la somma resti immutata i casi sono i seguenti:

    1. L’Italia spende troppo per la previdenza (allora abbassiamo le pensioni e alziamo l’età pensionabile?:-) )

    2. L’Italia spende troppo per la sanità (allora introduciamo nuovi ticket e chiudiamo un po’ di ospedali?:-) )

    3. L’Italia spende troppo per l’istruzione (allora un bel taglio allo stipendio di Cocco sarebbe sacrosanto?:-)

    4. L’italia spende troppo per previdenza+sanita+istruzione (e allora via con tutte le misure di cui sopra:-) )

    Da qui non si scappa, cara mia. Se con il 30% del PIL come spesa sociale altri paesi stanno bene e gli italiani si lamentano una ragione ci sarà, credo. E la logica elementare ti dice che la ragione non sta nella cattiva ripartizione fra i quattro settori, bensì nell’uso diciamo così improprio di parte dei fondi assegnati ai diversi settori sociali. Se non riesci a capirlo e continui a chiedere altri fondi, magari da togliere alla missione in Afghanistan, io non ci posso far nulla:-)

    Notizie più “sicure” di quelle che suggerisce la logica e l’aritmetica elementare io non ne ho. Però, se permetti, visto che io non sono pagato (e profumatamente) per averle e/o cercarle così dettagliate, perché non provi a chiedere al kompagno presidente toscano e all’altro kompagno caposindaco la fonte delle loro notizie e relativi dettagli?:-)

    >p, come al solito è arrivato al centro in poche parole, ha ben detto che manco l’ammanco del bilancio si capisce come è messo, figurati le statistiche sulle spese per l’assistenza.<
    Evidentemente p. ha trascurato di studiare a fondo la pars economica dei papiri di Marx e s’è concentrato di più sui modi per arrivare al Sol dell’Avvenir. Altrimenti, avrebbe capito che la differenza in manipolabilità e incomprensibilità fra un singolo bilancio ANNUALE dello Stato e p.es. le spese sostenute negli anni per il sociale è abissale.

    >Quanto al giudicare basandosi su campioni per rilevare dati reali , è proprio quello che fanno gli istituti di statistica, come l’Istat.<
    Forse tu confondi l’Istat con gli istituti di sondaggi o l’auditel:-). “Paniere” un po’ arbitrario a parte, l’istat raccoglie ed elabora dati reali ed omnicomprensivi, non a campione.

    >Il fatto innegabile poi, Ritvan, riguardo alle stazioni centrali, è che siano spesso frequentate da emarginati, italiani e stranieri. Statistiche o non statistiche.<
    E io che ho detto?! Ma estendere il dato ricavato dal piazzale della stazione a tutta l’Italia è una castroneria.

    >Comunque sono contenta che tu non ti faccia influenzare dalle esperienze personali , ti potrebbe venire il sospetto, data la frequenza di bulli, fumatori, spacconi con cui vieni in contatto sui mezzi di trasporto, che Roma sia mal frequentata e che le Forze dell’ordine, che non si sono smobilitate per accorrere in soccorso albano, siano inefficienti.Il che, naturalmente, non è vero. <
    Giusto. Io mi limito solo a costatare che le linee su cui viaggio io sono mal frequentate e i karamba del mio distretto se ne fottono altamente se sugli autobus qualcuno infrange una legge dello Stato. Sarò sfigato io, non credi?:-)

    Ciao

    Ritvan

  136. utente anonimo scrive:

    P.S. al 135

    A proposito di paniere istat (che comunque non c’entra ‘na mazza col discorso che stiamo facendo) lo sai che recentemente il sullodato istituto ha tolto dal sullodato panere gli onorari degli avvocati? Pertanto, dagli sotto, Aurora, che per quanto tu possa spremere i tuoi clienti non potrai mai influire sull’inflazione italica!:-)

    Ciao

    Ritvan

  137. utente anonimo scrive:

    Ne sei certo, Ritvan? Dato che questo significa che non verranno presi in considerazione i cambiamenti conseguiti alle liberalizzazioni bersanesche, i cui risultati non possono che essere oggetto di scrutinio stretto, quella dell’Istat mi sembrerebbe una decisione piuttosto stupida.

    Quindi, a ben pensarci, una decisione tipica da Istat! 🙂

    Z.

  138. utente anonimo scrive:

    Ritvan,

    –Giusto. Io mi limito solo a costatare che le linee su cui viaggio io sono mal frequentate —

    E per forza!

    Che ti aspettavi da una linea frequentata da albanesi?? :-))))

    Zeta Bossi :-))

  139. utente anonimo scrive:

    >Ne sei certo, Ritvan? Z<
    Certissimo. Sono uscite dal paniere le tariffe minime dell’ordine degli avvocati. Così commenta Carlo Rienzi, presidente del Codacons:

    “Le tariffe degli avvocati poi non dovrebbero uscire, ma semplicemente l’Istat dovrebbe considerare quelle effettive praticate dagli studi legali ai propri assistiti”.

    Seh, campa cavallo, gli istataioli che si mettono a compulsare i tariffari degli avvocati in giro per l’Italia, quando c’hanno da compilare le parole crociate in ufficio:-).

    Ciao

    Ritvan

  140. utente anonimo scrive:

    Giusto…ecco perché sono uscite dal paniere, perché gli toccherebbe indagarle quanto meno a campione. E cor cazzo 🙂

    Z.

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