Operazione Tetto di Sicurezza

Gilad Atzmon
Operazione Tetto di Sicurezza


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In seguito alle difficoltà riscontrate dall’esercito israeliano nello sconfiggere la guerra missilistica di Hezbollah e di Hamas, il governo israeliano adesso sta cercando contractor con conoscenze avanzate nel campo di costruzioni su larga scala in cemento armato.

La missione che si pongono è di costruire un tetto in solido cemento armato sopra l’intero Stato ebraico (noto come ‘Grande Israele’). Il Primo Ministro Olmert è sicuro che l’unica maniera per difendere la zona abitata d’Israele consista nel ricoprire lo Stato ebraico con uno spesso strato di ferro e cemento.

La decisione del governo israeliano di costruire un tetto in cemento armato è stata presa in seguito a un’approfondita discussione all’interno del governo. Il Ministro della Difesa Amir Peretz ha sostenuto che bastava l’attuale Muro di Sicurezza. Secondo Peretz, per impedire ai missili di entrare in territorio israeliano, sarebbe stato più che sufficiente innalzare il muro fino all’altezza di 30.000 metri.

Ragionevolmente, Peretz ha sostenuto che i giovani israeliani avrebbero tratto beneficio dal poter vedere il cielo azzurro quando alzavano gli occhi. Il Primo Ministro Olmert e il Capo di Stato Maggiore, il generale Dan Halutz, non erano affatto d’accordo. Avendo una conoscenza approfondita della guerra missilistica, Halutz e Olmert erano d’accordo nel sostenere che l’unico modo per fornire allo Stato ebraico la sicurezza ultima consisteva nel ricoprirlo da sopra con uno scudo in cemento armato.

Shimon Peres, il leggendario amante della pace, ha proposto un compromesso ispirato al principio del trampolino. Peres ha infatti detto che un innalzamento del Muro di Sicurezza con una prolunga fatta di rete elastica avrebbe realizzato l’obiettivo. Secondo l’anziano statista, una rete elastica avrebbe garantito il rimbalzo in territorio arabo di ogni missile indirizzato verso Israele.

Olmert e Halutz hanno respinto la proposta di Peres. Secondo loro, visto lo sproporzionato uso di artiglieria e di missili da parte di Israele contro i propri nemici arabi, lo Stato ebraico avrebbe sofferto molto di più a causa di una simile "rete rimbalzante". "Israele – dice Halutz – non potrebbe mai sopravvivere al rimbalzo delle proprie cannonate".

In una conferenza stampa dopo l’acceso dibattito, il portavoce del governo, Zion Zioni, ha sottolineato come, "in seguito al totale successo del Muro di Sicurezza nel fermare il terrorismo suicida palestinese, il ‘Tetto di Sicurezza’ è chiaramente la maniera naturale di procedere".

Zioni ha anche detto che il nuovo progetto israeliano trasformerà lo Stato ebraico in un "bunker ebraico sigillato". "Infatti – ha sottolineato Zioni – la ‘Operazione Tetto di Sicurezza’ porta l’avventura sionista alla sua destinazione finale. Stiamo passando adesso dalla fase del ‘Muro di Ferro’ alla fase ‘Tetto di Cemento Armato’. Con un soffitto di cemento armato sopra, un Muro di Sicurezza a est e il Mediterraneo a ovest, lo Stato ebraico finalmente diventerà il rifugio più sicuro per l’ebraismo mondiale. Si avvera il sogno di Herzl. Viva Israele!"

Ci sono però difficoltà tecniche da sormontare. Il problema più serio sembra avere a che fare con la respirazione. Come il resto dell’umanità, il popolo israeliano consuma ossigeno e rilascia anidride carbonica. A quanto pare, è stato il Ministro della Salute a far presente questo importante fatto al Consiglio dei Ministri israeliani. Olmert, da vero uomo d’azione, ha risposto subito. Già nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri ha concesso l’autorizzazione al Ministero della Difesa perché esplori le diverse soluzioni a questo problemi.

Abbiamo già appreso dal portavoce del Ministero della Difesa, il tenente Galileo Galilea, che sono stati presi contatti con ‘Filter on the Roof’ [un gioco di parole sul celebre film Fiddler on the Roof, "il violinista sul tetto", ndt], il gigante della chimica ad alta tecnologia israelo-americana (le azioni sono vendute a Wall Street, ma la sede si trova a Gush Katif), per risolvere il problema.

Il tenente Galilea ci ha informati che Filter on the Roof ha già proposto diverse soluzioni. Anche se alcune sono piuttosto radicali, dobbiamo dire che sono tutte molto innovative, come c’era da aspettarsi da un’impresa israelo-americana ad alta tecnologia. La soluzione più convenzionale e pratica proposta dal gigante della chimica era quella di praticare ben 6 milioni di fori per la ventilazione sul tetto. Peres, Peretz e Sh-Meretz hanno respinto questa ipotesi senza esitazione. "alla luce della nostra traumatica memoria collettiva dell’Olocausto – hanno detto – trasformare lo Stato ebraico in una grande stanza con fori nel soffitto è semplicemente inaccettabile."

La proposta forse più radicale avanzata dalla ditta israelo-americana consisteva nell’addestrare la popolazione ebraica d’Israele a respirare come i pesci. Una volta che il popolo israeliano è perfettamente addestrato, basta riempire il bunker ebraico con acqua di mare. In altri termini, Filter on the Roof ha proposto di trasformare lo Stato d’Israele in un ‘gigantesco aquario tropicale ebraico‘.

Anche se questa opzione sembrava molto radicale e addirittura inimmaginabile, la maggioranza dei ministri ha risposto con entusiasmo. Tutti erano d’accordo che una simile soluzione combaciava perfettamente con la concezione moderna della vita ebraica in generale e con il sionismo in particolare. Gli israeliani amano il mare. Gli israeliani non hanno paura dell’acqua. Una volta che tutta la società israeliana fosse ricoperta d’acqua, nessuno penserebbe più di buttarli nel mare.

Continueremo a seguire questa vicenda e vi terremo informati.

Questo documento è uscito per la prima volta sul blog Peacepalestine.
Tradotto dall’inglese in italiano da Miguel Martinez, membro di Tlaxcala, la rete di traduttori per la diversità linguistica. Questa traduzione è in Copyleft: è liberamente riproducibile, a condizione di rispettarne l’integrità e di menzionarne l’autore e la fonte.  

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12 risposte a Operazione Tetto di Sicurezza

  1. filomenoviscido scrive:

    mmm… cominciate a perdere colpi vedo.. 🙂

    Israele non farebbe mai una proposta simile, privarsi della luce e dell’aria per autodifesa non ha senso

    semmai farebbe la proposta di difendersi costruendo un muro alto ben due metri e mezzo sopra il libano

    va bene… si dovrebbero abbattere alberi ed edifici ma insomma qualche prezzo i libanesi per ospitare gli hezbollah devono pagarlo… e poi avrebbe rispettato i diritti umani (il muro sopra il Libano sarebbe più alto di tutti gli uomini)

    la mancanza di sole e di aria?

    beh se i Libanesi utilizzassero i finanziamenti che arrivano loro a costruire gallerie per l’aria e a produrre creme abbronzanti invece che in armi ……

    saluti

  2. agnosticone scrive:

    Leggere il fondo di Amos Gitai su Repubblica cartacea di oggi e l’articolo di Guido Rampoldi, fa venire dei dubbi sulla confusione mentale di Ezio Mauro.

    L’articolo di Rampoldi non sembra scritto con l’occhio all’accusa di antisemitismo.

    Direi che si allontana dal modello Israele buono/LibanoHezbollah cattivo.

    Amos Gitai e’ leggibile ma e’ disturbante una premessa del discorso: Hezbollah e’ il Male.

    Solo se si riconosce un valore oggettivo a questo enunciato il discorso fila.

    Sono preoccupato da questa incapacita’ di elaborazione di quegli intellettuali israeliani che vivono e lavorano in Europa.

    Sono anche preoccupato del loro uso come paravento in quanto “ebrei di sinistra” e del fatto che, come di costume, vengano presentati come esperti a tutto campo.

    In questi giorni perdibilissimo e’ il diario di Edna Calo’ Livne; mi sembra finto, e questo e’ grave e mi dispiace, in confronto a quello di Lina Khoury.

    Stefano Calzetti

  3. utente anonimo scrive:

    Ma avete finito le favolette, ora il tetto scudo..oppure il muro alti mille e mille metri.. ma chi è il capo progetto l’Ing. Cane?

  4. utente anonimo scrive:

    O, questo qua sotto l’ha presa seriamente. C’è del lavoro per gli psichiatri…

    Ale

  5. utente anonimo scrive:

    lavorano alla grande al lavaggio di cervello dell’opinione pubblica per coprire i massacri e le disumanità dei sionisti in medioriente.

    lavorano alla grande per coprire il ricatto israeliano al mondo che dice; “sto preparando una grande invasione del Libano quindi, o farete una risoluzione che piace a noi, altrimenti la risoluzione che farete, se non è favorevole a noi, lo calpestiamo come tanti altri contro di noi e occupiamo il Libano ucccidendo più libanesi che possiamo e se qualche paese islamico cerca di aiutare i libanesi, useremo l’atomica.”

    Ecco, questa è l’essenza del sionismo che bricia della sete del potere e della voglia del dominio dell’umanità che, come insegnasno ai loro bambini sin dall’asilo, esiste per fare da shciavo a noi “popolo scelto”.

    Loro corrompono e poi ricattano i politici occidentali riducendoli al silenzio mentre gli adepti ai mass media da loro pagati stannio li a disinformare e pronti ad attaccare chiunque parla male e critica israel o il sionismo.

    di fronte ad una tale spaventosa realtà , il mondo islamico sa quale è la via e sa che non potrà mai contare sull’occidente e sull’ONU quindi lotta mentre i mass media e i servizi segreti occidentali e queli dei governi arabi corrotti alleati del sionismo, cercano di far passare tale leggittima lotta come “terrorismo”.

    reza

  6. utente anonimo scrive:

    D’accordo con Stefano. Quella orribile rubrica della Livne è davvero vomitevole. A proposito di ciò, poi. Quando Gilad stava in Italia, gli ho tradotto alcune delle cose del giornale, compreso quelli pessi, cui avevamo decisi che erano propaganda pura, e nemmeno ben scritta.

  7. utente anonimo scrive:

    Dalla rubrica della Livne.

    ” ma che vogliono ( gli avversari di Isarele, nota mia )? Noi vogliamo solo vivere in pace e pace per noi vuol dire non subire la minaccia dei razzi…..Noi ci eravamo ritirati…non voglio vedere le immgini dei bambini morti, che cattivo gusto, NOI non facciamo queste cose qui, per ” sensibilià con i parenti “..” e via ad andare.

    No, Stefano, io penso che gli interventi della Livne siano nauseanti, ma non direi che siano ” perdibili”.

    In un certo senso, sono istruttivi.

    Certo, a volte sarebbe meglio foderarsi un po’ lo stomaco, prima di leggerli

    MJ.

  8. kelebek scrive:

    per MJ,

    sono d’accordo: è importante comprendere quello che potremmo chiamare il discorso sionista di massa. Che è esattamente quello che Gilad Atzmon decostruisce in questo articolo.

    Questo articolo è importante, perché non è affatto una semplice presa in giro del sionismo; piuttosto, è un tentativo di smascherarne le stesse radici – considerate che Gilad è nato in una delle famiglie più attive nella fondazione prima di Israele, e poi della destra laica “dura”.

    Provate a cogliere tutto quello che c’è scritto tra le righe.

    Miguel Martinez

  9. utente anonimo scrive:

    Beh, Gilad Atzmon a volte mi sembra un po’ eccessivo in alcune sue affermazioni sugli “Ebrei” in quanto tali (e qualcuno infatti lo taccia di antisemita), ma si capisce che come ebreo si sente meno “vincolato” a quel propedeutico rispetto della cultura dell’Altro che ritengo essere il fondamento reale dell’amichevole convivenza tra i popoli: proprio perché, immagino, per lui quella ebraica non è una cultura “Altra”. 🙂 Ciò premesso, questo suo pezzo mi sembra (amaramente) carino e nel fondo mi sembra portare la cifra di una disillusione rabbiosa – che pur non essendo ebreo mi sento di condividere fraternamente – per quello che pure fu un bel sogno di riscatto e di libertà e che oggi, forse definitivamente tradito, scade al rango di crimine contro l’umanità. Di fronte a questo, non so se sia maggiore la tristezza o l’ira.

    Marco

  10. utente anonimo scrive:

    BUONA GUERRA ISRAELE

    THE AR K ANGEL

  11. utente anonimo scrive:

    CALZETTA MA ANCHE QUI EMETTI I TUOI UMORI?

    DOVE ANDREMO A FINIRE ..POVERA ITALIA…

    TRANQUI CI SIAMO NOI RAGA…

    THE AR K ANGEL

  12. utente anonimo scrive:

    COMUNQUE SIETE SOLO UNA MISERABILE OMBRA DI IRREALTA’.

    SCHERZATE PURE SU ISRAELE NON COSTA E NON , GRAZIE AL DIO NOSTRO UNICO DEI GIUSTI, CAMBIA NULLA .

    ISRAELE E’ NEL GIUSTO.

    BUONA GUERRA ISRAELE E NON LASCIARTI INTIMIDIRE DA QUATTRO CIALTRONI COMUNISTI SFASCIATI CAPACI SOLO DI ACCENDERE ACCENDINI AI CONCERTI DI MERDOSI COMUNISTI

    E AL MASSIMO BRUCIARE QUALCHE PEZZO DI TELA RUBACCHIATO E RAPPEZZATO CON LA SACRA EFFIGE DELLA STELLA DI DAVID.

    BUONA GUERRA

    (E BUONA PACE A CHI PENSA IO SIA NAZI…COGLIONI!!!!!!!)

    THE AR K ANGEL

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